Settimanale Il Piccolo

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il

SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

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Anno II • n. 46 • SABATO 5 DICEMBRE 2015

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Ricerca dell’Agenzia europea dell’ambiente: Italia prima per morti da inquinamento. Groppali: cambiare abitudini

pagine 4-5

PIANURA PADANA, SI MUORE DI SMOG a pagina 8

CREMONA CAMBIA IN FRETTA, STRANIERO IL 34% DEI NEONATI

OVER 40

a pagina 6

Disoccupati Nuova sede in città

LE INIZIATIVE

a pagina 7

Il Natale sotto il Torrazzo

CHE NEBBIONE! ERANO ANNI CHE NON CI SI “VEDEVA” COSI’

a pagina 3

di Vanni

G

iusto per sorridere un po’, una volta tanto: l’avete sentita quella della targa alle biciclette? Il fatto è che non si tratta di una barzelletta, anche se il contenuto della storiella è stato più volte rimaneggiato. E’ accaduto che, nei giorni scorsi, un senatore, tal Marco Filippi, mio conterraneo, tra l’altro abbia parlato di un emendamento alla riforma del codice della strada, per cui si prevedevano la targa e il bollo anche per le biciclette. Ovviamente, è scoppiato un putiferio: l’Italia è ancora un Paese di ciclisti, che sono insorti. Non solo, si è scatenata una ridda di battute: a quando la targa ai tricicli, ai camion giocattolo e, perché no, ai pattini a rotelle? Puntuale è poi giunta la smentita, almeno parziale: il senatore ha giurato di non avere mai pensato cotanta mostruosità, ma solo di prevedere la targa per “le biciclette e i veicoli a pedali adibiti per il trasporto a pagamento, pubblico o privato, di persone”. Di nuovo, rispetto al “vecchio” emendamento, c’è la frase “a pagamento”. A parte il fatto che non mi pare che il Belpaese pulluli di risciò a pedale, quindi non si capisce bene

VOLLEY A1

a pagina 23

La Pomì difende la vetta domani con Scandicci

l’utilità di tale previsione, la pezza che ci ha messo il senatore è peggiore dello strappo: ha infatti dichiarato (cito da una fonte di stampa virgolettata): «Riconosco che l’emendamento era scritto male. Ma sono cose che succedono, nella fretta. Il testo me lo avevano passato i colleghi della Camera e forse ho peccato di scarso controllo». Eccoci, siamo a posto. E meno male che, alla Camera ed al Senato, non fanno interventi a cuore aperto… Lo scarso controllo, da parte di chi propone leggi e emendamenti che riguardano la comunità, a mio parere, è colpa grave. Piuttosto, vorrei dire al senatore Filippi ed ai suoi colleghi della Camera, del Senato, del Governo: voi che vivete a Roma, la vedete davvero in che condizioni è? Ci sono stato qualche tempo fa e mi sono impressionato: una sporcizia, un degrado, una confusione mai viste. E’ iniziato il Giubileo e offriamo la capitale d’Italia, la Città eterna in queste condizioni. Forse che quel che serviva a mantenerla decorosamente, “distrattamente”, è stato mangiato da qualcheduno?

BASKET SERIE A

foto Giada Passamonti

CASALMAGGIORE

di Daniele Tamburini

pagina 25

Vanoli: l’Obiettivo è infilare la sesta perla con Bologna

CALCIO LEGA PRO

Tre fatti di cronaca apparentemente non collegati. Il primo. A Cremona un albanese viene espulso. Il reato? Essere già rientrato in Italia due volte da espulso dopo aver compiuto reati. D’altronde, con la Croazia dentro Schengen, è poco più di una formalità. Il secondo. Un sospetto terrorista già espulso da Cremona è stato nuovamente espulso, stavolta dalla Germania. Il terzo. A Brescia la Procura ha svolto indagini su una cellula jihadista e dopo aver scovato in internet messaggi terroristici spaventosi, ha arrestato due kosovari a Brescia e a Savona. Troppo pericolosi, la sentenza. La terribile condanna? Espulsi dall’Italia.

La fretta che l’onestade ad ogn’atto dismaga

a pagina 13

L’atletica paralimpica in Baslenga

A FIESSE

Tessa e Naponi esaltano l’arte norcina

a pagina 25

SCHERMA

a pagina 10

Fatemi capire...

a pagina 23

La Cremo non deve Valentina Vezzali ha raccontato sottovalutare la sua vita d’atleta la Giana Erminio


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CREMONA Stamattina al Filo

Gli Ogm tra paura e realtà

Si tiene stamattina alle 11 presso la Società Filodrammatici al numero 1 dell'omonima piazza un incontro sul tema “Ogm: paura e realtà”. Intervengono Luigi Mariani, del Museo Lombardo

di Storia dell'Agricoltura e Università di MilanoDsaa, Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Miano e commissario Libera Cremona, e Ildebrando Bonacini, condirettore Libera Cremona.

Una coltre come non la si vedeva da anni. Secondo i meteorologi la colpa è dell’azione combinata di smog e alta pressione

La nebbia di una volta? Eccola qua

Secondo i meteorologi la situazione resterà invariata almeno fino a domenica. Rischio per la salute: «Cresce il ristagno di aria»

C

di Andrea Pighi

osa c'è nella nebbia in Valpadana?" di chiedevano i celebri Cochi e Renato in una altrettanto celebre loro canzone che sembra calzare a pennello con il clima che in questi giorni ha investito Cremona e il territorio, così come buona parte della Pianura Padana. Una nebbia, secondo molti, come non se ne vedevano da anni, specialmente nella giornata di mercoledì, quando la visibilità era veramente ridotta. Al punto che in questi giorni numerosi sono stati gli incidenti, e soprattutto i fuori strada, che si sono verificati, proprio a causa delle condizioni di scarsa visibilità. Una coltre nebbiosa - l'hanno definita i meteorologi di Meteo Giornale - che avvolge con un'intensità imponente la Valle Padana", con «visibilità sovente sotto i 50 metri». O, in alcune zone della pianura, addirittura ridotta a 10 metri. Tanto che «dai marciapiedi non è visibile la cima dei palazzi». Ma da cosa dipende tutto ciò? Sempre secondo i meteorologi, ad aggravare la situazione è il forte inquinamento che si sta registrando in questo periodo, con le polveri sottili che sono letteralmente schizzate alle stelle ormai da almeno una decina di giorni, e che si sono dimostrate più alte che mai proprio nelle giornate di maggiore nebbia. «La sedimentazione di particelle inquinanti determina una straordinaria ac-

un po' per la nebbia un po' per la paura dello smog. COME SI FORMA LA NEBBIA Di norma, la nebbia compare durante periodi dominati da alta pressione che tende a comprimere lo strato sottostante, ove è presente aria fredda (cuscino di aria fredda). Lo spiegano i meteorologi di "Il Meteo", evidenziando che "e la Valpadana è il luogo ideale per questo fenomeno".

celerazione della condensazione del vapore acqueo in nebbia» spiegano ancora i meteorologi. Im questo modo «Si ottiene una nebbia particolarmente satura di umidità che genera un anomalo raffreddamento dell'aria». Ma le previsioni per i prossimi giorni non fanno certo ben sperare: una grandissima massa di alta pressione permane infatti sulle regioni meridionali, e sembra non volersene andare. Questo favorisce appunto la formazione di nebbie fitte, "specie sulla Pianura Padana e sulla Toscana, con riduzioni della visibilità anche importanti» evidenziano i meteorologi. Visibilità ridotta

dunque almeno fino a domenica 6 su gran parte delle pianure del nord, «in alcuni cari inferiore anche a 40 metri». Ma l'elemento peggiore riguarda la salute: «Con l'alta pressione e l'aumento della nebbia sale il rischio di ristagno per l'aria nella Pianura Padana, con seri rischi per la salute dell'uomo» spiegano gli esperti. «Le sostanze inquinanti come il Pm10 tendono a rimanere imprigionate nei bassi strati dell'atmosfera». E già per le strade di Cremona si iniziano a notare persone che girano con l'apposita mascherina o addirittura gente che rinuncia a mettere il naso fuori casa,

DIVERSI TIPI DI NEBBIA Non esiste un solo tipo di nebbia, ma ve ne sono molteplici. Nebbia da irraggiamento - Si forma generalmente dopo il tramonto quando il suolo, cedendo calore allo spazio tramite irraggiamento, si raffredda e assorbe calore dall'aria più a contatto con la superficie. Nebbia da avvezione - Si forma quando l'aria umida scorre sopra il terreno freddo e viene così raffreddata. Nebbia da umidificazione Si crea quando l'aria fredda passa sull'acqua molto più calda. Nebbia congelantesi - Si verifica quando le goccioline di nebbia si trovano allo stato liquido nonostante la temperatura dell'aria sia inferiore a 0 °C. Nebbia frontale (o da precipitazione) - Si forma quando una precipitazione cade nell'aria secca dietro alla nube, le goccioline liquide evaporano in vapore acqueo. Il vapore acqueo si raffredda e al punto di rugiada condensa e forma la pioggia.

Nebbia ghiacciata (o velata) E' quel tipo di nebbia dove le goccioline si sono congelate a mezz'aria in minuscoli cristalli di ghiaccio. ALCUNE PRECAUZIONI In presenza, o in previsione, di nebbia, è opportuno evitare di mettersi al volante. Se però questo non è possibile, è sempre meglio prestare particolare attenzione. A fornire alcuni consigli è la Protezione Civile, che evidenzia il comportamento migliore per chi deve guidare con la nebbia. «Innanzitutto si deve ridurre la velocità, dal momento che anche oggetti normalmente ben visibili potrebbero apparire improvvisamente, all’ultimo momento, senza che vi sia la possibilità di evitarli» spiegano gli esperti. «Questo aspetto è ulteriormente peggiorato dalle condizioni del fondo stradale che, in caso di nebbia, è solitamente piuttosto viscido». Senza contare che «con la nebbia, inoltre, diventa molto più difficile anche la valutazione della differenza di velocità con il veicolo che ti precede». Nel caso si viaggi in autostrada, fondamentale «rispettare le indicazioni sui panelli luminosi a messaggio variabile e sulla cartellonistica che si trovano lungo la strada, in merito a visibilità e velocità consigliata». Importante anche «aumentare la distanza di sicurezza dal veicolo che procede di fronte», nonché «accendere gli anabbaglianti, i proiettori fendinebbia e le luci

posteriori antinebbia, ma mai gli abbaglianti». Questo perché «nella nebbia, la cosa più importante è vedere ed essere visti. Una luce potente e concentrata come quella degli abbaglianti è del tutto controproducente, dal momento che la nebbia la riflette creando una sorta di “muro luminoso” e riducendo ulteriormente la già di per sé ridotta visibilità». Attenzione alla concentrazione: mai distrarsi mentre si guida nella nebbia, soprattutto se particolarmente fitta. «Nel percorrere un lungo tratto senza traffico in nebbia fitta, l'occhio, in mancanza di stimoli, tende a focalizzarsi su una distanza "di riposo" di circa tre metri: bisogna invece mantenere l'attenzione molto più avanti» continua la Protezione civile. Altra indicazione è quella di evitare i sorpassi se ci si trova in carreggiate a doppio senso di marcia. «Con la nebbia infatti un eventuale veicolo che giunge sulla carreggiata opposta è visibile solo a distanza ridotta» spiegano ancora gli esperti. Per chi ha la necessità di fermarsi, è opportuno ricordare di farlo «fuori della carreggiata, rallentando gradualmente; bisogna quindi attivare in ogni caso la segnalazione luminosa di pericolo e tenere accesi gli antinebbia posteriori». Infine il consiglio è quello di «Non viaggiare mai sulla striscia laterale della carreggiata. Il rischio di travolgere un altro mezzo come ad esempio un ciclomotore o un’auto in sosta è infatti molto elevato».


4All’Italia il triste record di decessi per inquinamento atmosferico, specie in Pianura Padana

Allarme Smog

Sabato 5 Dicembre 2015

Anche l’Europa ammonisce: da noi l’aria è irrespirabile L’ultima ricerca resa nota dall’Agenzia europea dell’ambiente è impietosa

N

di Vanni Raineri

on ce n'era bisogno, ma a riportare tutti alla verità, che ci vede bersaglio privilegiato dell'inquinamento, ci ha pensato questa settimana l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), che ha pubblicato una ricerca che evidenzia come l'Italia sia la nazione europea in cui si registra il maggior numero di morti collegate allo smog. Lo studio, all'interno della relazione “Qualità dell'aria in Europa", si basa su dati del 2012, e segnala che ben 84.400 persone sono morte in Italia quell'anno per inquinamento. Non solo, ma le suddivide in tre diverse patologie: 59.500 sarebbero le vittime del particolato sottile (Pm2,5), 21.600 del biossido di azoto, 3.300 dell'ozono. Altre nazioni, anche più popolose della nostra, fanno registrare un numero minore di decessi: la Germania 72.000, la Francia 52.600, il Regno Unito 52.430, poi a seguire Polonia, Spagna, Romania e via dicendo. In tutta Europa le morti premature causate dall'inquinamento atmosferico in un anno sarebbero poco meno di mezzo milione, mentre 6 milioni e mezzo sono le persone che si ammalano in un anno per lo stesso motivo. Il dato ha provocato come era lecito attendersi molta discussione, anche se poca sorpresa. Se il dato è vero, è stato segnalato, i morti all'anno per inquinamento sarebbero oltre venti volte

A sinistra la mappa del biossido di azoto, a destra quella relativa al particolato sottile

quelli vittime di incidenti stradali. La stessa ministra della Salute Beatrice Lorenzin si è subito rivolta all'Istituto superiore di Sanità per verificare i dati. Non è una sorpresa nemmeno che gran parte dei morti (oltre il 70%) sia riferito al famigerato particolato fine, ovvero le micropolveri sottili. Quel che preoccupa particolarmente è che, se l'Italia vanta questo triste record europeo, la Pianura Padana ha il primato globale. Non solo perché ospita grandi città e fonti di inqui-

namento, ma soprattutto per ragioni topografiche. Purtroppo le sostanze inquinanti non vengono spazzate dal vento ma si fermano in quest'area con pochi sbocchi e correnti, si trasformano in polveri sottili che soprattutto d'inverno siamo costretti a respirare. Cosa è che produce queste giustamente temute polveri sottili? Solo il 39% è causato dal traffico, oltre il 50% (per la precisione il 53%) è dovuto al riscaldamento attraverso caldaie e termosifoni. La produzione di

energia contribuisce per un altro 18%, mentre il 15% è da far risalire all'industria. La ricerca europea segue di pochi mesi quella effettuata dal Ministero della Salute, che nel giugno scorso aveva valutato gli effetti in Italia dell'inquinamento dell'aria e delle malattie respiratorie. In quella ricerca, i decessi fatti risalire direttamente al particolato fine erano circa 30.000 (circa la metà rispetto al nuovo studio), e in particolare a pagare il prezzo più salato è il nord, oltre il doppio rispetto al centro e

al sud. Quella ricerca scendeva anche nel dettaglio provinciale: Cremona si posiziona al 5° posto in Italia per decessi dovuti al biossido di azoto (3,1 decessi ogni 100.000 abitanti), e al 14° posto per il particolato fine (102,4 ogni 100.000 abitanti). Meno preoccupante la graduatoria per morti provocate dall'ozono. Per il momento siamo di nuovo all'allarme. I provvedimenti per ora sono lasciati alle singole amministrazioni che, soprattutto alle prese con la crisi economica, hanno possibilità di intervento molto limitate. Servirebbe una svolta epocale, ma chi ha il coraggio di imprimerla? Basterebbe una consapevolezza precisa da parte di tutti noi. A volte la si dà per scontata, ma quando si tratta di assumere comportamenti virtuosi, quanti di noi sono disposti a questi piccoli sacrifici?


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«La nostra zona è penalizzata per motivi naturali, ma chiedere a un cremonese di rinunciare all’auto è impossibile»

Groppali: basta autostrade inutili

L’esperto cremonese in valutazione ambientale afferma: «Contaminiamo l’aria che respiriamo»

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er commentare gli ultimi dati sull'inquinamento abbiamo contattato Riccardo Groppali, noto naturalista di Cremona. Ricercatore e docente presso l'Università di Pavia e il Politecnico di Milano, è esperto in botanica, ecologia applicata, gestione di parchi ma anche in valutazione ambientale. E' stato anche assessore all'Ambiente ed Ecologia presso il Comune di Cremona. Professor Groppali, la fonte di quest'ultimo studio sembra autorevole. «Lo è sicuramente, da tempo conosciamo questo problema. La Pianura Padana ha questo triste record in Europa assieme all'Olanda e a un'area interna della Germania, e credo che noi siamo a livelli ancora superiori rispetto a loro». Tradurre poi il fenomeno in numero di morti all'anno non sembra però tanto facile, tanto che le ultime due ricerche non collimano quanto a numeri. «E' sempre difficilissimo trasportare i dati in in numero di decessi, soprattutto per ciò che concerne malattie tumorali che hanno incubazioni anche di molti anni. Il dato di oggi fa riferimento ad un periodo peggiore del passato che oggi sta dando ricadute. Ad esempio le morti per amianto dopo che gli impianti sono chiusi da tempo. Sta di fatto che i dati ci sono, e l'autorevolezza della fonte non si discute». Cosa possiamo fare? «Dire a un cittadino cremonese di rinunciare a raggiungere in auto la scuola, l'ufficio o il mercato, è come chiedergli di privarsi di un arto. E' una bruttissima abitudine percorrere in auto quel che sarebbe percorribile con meno stress a piedi». Siamo al punto che un parcheggio come quello di via Massarotti non ha mai avuto successo perché è considerato troppo periferico. «La situazione a Cremona è paradossale. Gli amici che arrivano da fuori città dicono che quel parcheggio è comodo, ma per noi non lo è. Se andiamo a Milano e raggiungiamo a piedi dal parcheggio il punto di arrivo in 20 minuti ci sta bene, ma nella nostra città ci com-

portiamo diversamente». Poi capita che facciamo un sottopasso mettendoci la ciclabile al posto di una corsia per auto e rischiamo di pagarla cara. «Parlando del sottopasso di via Brescia, non mi convince questa grande pista ciclabile. In un senso funziona per le auto, ma le obbliga a compiere giri più lunghi.

Io avrei lasciato il passaggio a livello, ovviamente con l'obbligo di spegnere i motori durante la sosta. I tempi di attesa non erano improponibili». Oggi da dove dobbiamo partire per migliorare la situazione? «Dobbiamo ampliare la chiusura delle zone centrali delle città: l'esperienza di Milano dimostra che le isole pedonali, ancorché avversate da residenti e commercianti, portano una riduzione della contaminazione atmosferica. Purtroppo la nostra pianura è un catino, ma se nessuno fa nulla la situazione non cambierà. Dunque più zone chiuse al traffico veicolare, modelli di sviluppo ciclopedonali e miglioramento del funzionamento dei treni. Si continuano a costruire autostrade inutili, senza traffico come la Brebemi, mentre serve potenziare la rotaia». Dunque è d'accordo con chi si oppone alla TiBre autostradale e alla CremonaMantova, a favore del TiBre ferroviario: «Sono assolutamente d'accordo, è un'assurdità che per andare a Pavia in treno io debba passare per Milano. La re-

gionalizzazione dei servizi ha reso scarsi i collegamenti ferroviari, quanto a treni siamo quasi da terzo mondo. Un servizio sacrificato per potenziare alcuni treni formidabili, mentre l'utenza locale è sacrificata. Questo mentre in Olanda hanno piste ciclabili dappertutto e semafori per gli attraversamenti. Insomma, i veri quesiti investono traffico urbano ed extraurbano. Cremona su alcune cose è un modello virtuoso, come ad esempio il teleriscaldamento che ha eliminato quelle orrende caldaie. Ricordo quel tale che a Portobello (programma tv di Enzo Tortora, ndr) propose di abbattere il passo del Turchino per risolvere il problema della stagnazione dell'aria in Pianura Padana. Non arriviamo a tanto, ma questa condizione ci castiga. Ma proprio perché viviamo in una situazione di crisi ambientale naturale dovremmo essere particolarmente cauti nello sporcare quel che abbiamo. Chi ha poca acqua sta bene attento a non contaminarla, noi non ci facciamo scrupoli a contaminare la nostra poca aria». Vanni Raineri


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Cronaca

Sabato 5 Dicembre 2015

PER COLLEGAMENTI IDONEI

Cremona e Mantova i due sindaci scrivono a Trenord

I sindaci di Cremona e di Mantova uniti di nuovo per chiedere con forza investimenti strutturali sulla linea Mantova-Cremona-Milano. Gianluca Galimberti e Mattia Palazzi hanno firmato una lettera congiunta indirizzata all’Amministratore Delegato di Trenord Cinzia Farisé e per conoscenza all’Assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Lombardia Alessandro Sorte. “Avevamo accolto con favore la notizia dell’arrivo di nuovi treni, tutti Vivalto, sulla nostra linea Mantova-Cremona-Milano e di nuovi investimenti previsti dalla recente delibera sul potenziamento e la velocizzazione del binario unico - si legge nella lettera -. Purtroppo spiace constatare che, non solo un treno Vivalto è già stato sostituito da un treno a media distanza, ma i ritardi sulla linea continuano a manifestarsi con grande periodicità e le condizione dei pendolari lombardi che ogni giorno si spostano dai nostri territori per lavoro o per studio, sono costretti a viaggiare in condizioni precarie: al freddo e su treni con porte rotte e carrozze fuori uso”. “Per questo - scrivono i sindaci Galimberti e Palazzi - ritorniamo con forza a chiedere di investire in modo strutturale sul trasporto ferroviario dei nostri territori e in particolare sulla linea Mantova-Cremona-Milano, garantendo manutenzione costante, immissione dei treni Vivalto di ultima generazione, livelli adeguati di comfort e di informazione. Siamo oltresì a richiedere investimenti, al fine di prevedere il doppio binario, anche selettivo”. “I nostri territori - concludono - sono vivi e vitali e hanno costruito progettualità importanti per la Regione e per il Paese, meritano collegamenti adeguati. Noi, come sindaci siamo fortemente impegnati e chiediamo al più presto una riunione per poter rispondere alle esigenze dei nostri territori e dei nostri cittadini. Il riconoscimento di Mantova Capitale della Cultura 2016, quello di Mantova e Cremona, insieme a Bergamo e Brescia, European Region of Gastronomy 2017 e le celebrazioni monteverdiane in programma a Cremona sempre nel 2017, impongono collegamenti puntuali e idonei”.

Oggi alle 17,30 a SpazioComune incontro dell’associazione di disoccupati over 40 con Carlo Malvezzi

Fenice, sede e punto d’incontro

I

di Vanni Raineri

caro decolla definitivamente, e si trasforma nella Fenice. Della volontà da parte dell'associazione di disoccupati cremonesi over 40 di trasformarsi in cooperativa abbiamo scritto circa un mese fa, oggi non solo quel tentativo è a un passo dall'essere realtà, ma il gruppo ha trovato una sede, e grazie al rapporto instaurato col Comune di Cremona è in grado di gestire un doppio appuntamento settimanale presso SpazioComune. Col presidente Giuseppe Vigliotta facciamo dunque il punto della situazione sulle tante novità. Innanzitutto la prima: oggi alle ore 17,30 proprio a SpazioComune ci sarà una riunione dell'associazione alla quale parteciperà il consigliere regionale Carlo Malvezzi e sarà presente anche per portare i saluti dell'Amministrazione comunale l'assessore Rosita Viola. Nei giorni scorsi Vigliotta ha incontrato altri imprenditori cremonesi e non, come le aziende Auricchio e Barilla. Quindi la nuova sede: «Il Comune ci ha asse-

gnato un locale in via Gioconda 3 (tra piazza Lodi e viale Trento e Trieste, ndr) che, anche se non corrisponde alle esigenze organizzative che l'associazione intende darsi, in attesa di una sede promessa più adatta, ospiterà una serie di servizi a favore dei disoccupati. Due volte a settimana integreremo la nostra presenza con un punto di incontro che organizzeremo due giorni a settimana presso SpazioComune. Questo è anche il momento di procedere alla costituzione della Cooperativa, che in continuazione della fiducia che i “disoccupati” pongono nel futuro, abbiamo battezzato “La Fenice”. Proprio per parlare di questo abbiamo organizzato la riunione con Carlo Malvezzi, che ci comunicherà tutte le iniziative legislative della Regione Lombardia a favore della disoccupazione over 40. Alla riunione possono partecipare tutti i disoccupati over 40, anche se non risultano iscritti all'associazione». A seguire, non può mancare un intervento sulle esigenze economiche del gruppo: «Fin dall'inizio

Giuseppe Vigliotta, presidente di Icaro. In alto la sede della costituenda cooperativa in via Gioconda 3

di questa “avventura” - afferma Vigliotta - e soprattutto quando ci si è resi conto che occorreva costituire una cooperativa, ci siamo posti il problema economico. Occorrono soldi per dare un minimo di struttura alla sede e ne occorrono molti di più per costituire e far decollare la Cooperativa La Fenice. Come può un'associazione di disoccupati, con soci alcuni

dei quali si alzano la mattina senza sapere se e come metteranno insieme pranzo e cena, trovare questi soldi necessari a dare concretezza a tutto il progetto? E allora così come, con Icaro, che ha visto per la prima volta i disoccupati organizzarsi creando una positiva novità nel tessuto sociale della città, perché non ripetere anche per la necessità economica dell'associazione una novità?». Come si traduce? «Lanciamo un'appello alla città per una sottoscrizione popolare, chiamata “1 euro per i disoccupati di Icaro”. Un analogo appello lo rivolgeremo alla politica. A tal proposito un nostro gazebo sarà presente mercoledì 9 dicembre presso i Giardini di Piazza Roma, sabato 12 dicembre in Largo Sant'Agata, mercoledì 16 dicembre ancora ai Giardini di Piazza Roma e sabato 19 dicembre in Corso Campi presso l'ex Farmacia. Tutti gli appuntamenti si terranno la mattina dalle 9,30 alle 12,30. L'associazione renderà conto ai cittadini di come saranno utilizzate le somme raccolte».


Cronaca Dal 5 all’8 dicembre torna in più di 4.000 piazze italiane la campagna Ail Stelle di Natale. Prendi una stella anche tu e aiutaci a combattere le leucemie: è questo l'invito che parte anche dall'Ail cremonese Come ogni anno si rinnova il tradizionale appuntamento di solidarietà promosso dall'associazione che combatte le leucemie e nei giorni 5, 6, 7 e 8 dicembre è in programma la XXVI edizione delle Stelle di Natale, posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. La manifestazione è realizzata grazie all’impegno di migliaia di volontari che offriranno una piantina natalizia a chi verserà un contributo di 12 euro. Le Stelle di Natale sono tutte caratterizzate dal logo Ail. L’iniziativa ha permesso negli anni di raccogliere significativi fondi destinati al finanziamento di progetti di ricerca scientifica e di assistenza sanitaria ed ha contribuito a far conoscere i progressi nel trattamento dei tumori del sangue.

Sabato 5 Dicembre 2015

Da domani tornano le Stelle di Natale dell’Ail

È necessario però continuare su questa strada per raggiungere nuovi obiettivi e rendere leucemie, linfomi e mielomi sempre più guaribili. L’iniziativa verrà realizzata anche quest’anno grazie

alla collaborazione di migliaia di volontari che rappresentano per l’Ail un prezioso patrimonio, all’efficace opera delle 81 sezioni provinciali e all’aiuto di tutti gli organi di informazione che offro-

no visibilità all’iniziativa. Potrete trovare le Stelle di Natale a Cremona: Istituti Ospitalieri 3/4/5 dicembre (tutto il giorno), Clinica Figlie di San Camillo 3/4 dicembre (tutto il giorno), Galleria XXV Aprile 5 dicembre (mattino), Corso Campi 5 dicembre (pomeriggio) e 6/7/8 dicembre (tutto il giorno), Corso Vittorio Emanuele – Oviesse 5 dicembre (mattino), Piazza Stradivari 6 dicembre (tutto il giorno all’interno del mercato della Coldiretti), Boschetto – Piazzale Chiesa, Centro Commerciale Iper – Sorelle Ramonda 5/6/7/8 dicembre (tutto il giorno). Qui invece a Crema: Piazza Duomo 5/6/8 dicembre (tutto il giorno), Piazza Garibaldi 5/6/8 dicembre (tutto il giorno), Via XX Settembre 5/6/8 dicembre (tutto il giorno), Ospedale Maggiore 7/8 dicembre (tutto il giorno), Fondazione Benefattori Crema-

schi 8 dicembre (tutto il giorno). Quindi qui a Casalmaggiore: Ospedale Oglio-Po 3/4/5 dicembre (tutto il giorno), Piazza Garibaldi, Piazza Duomo, Vicobellignano, Vicomoscano. Inoltre, in questi comuni del Cremonese e Casalasco: Calvatone, Cappella de’ Picenardi, Casalbuttano, Casalmorano, Castelponzone (il giorno 8 dicembre), Castelverde, Castelvisconti, Cingia de’ Botti (Paese e Fondazione E. Germani), Derovere, Formigara, Grumello Cremonese, Gussola, Isola Dovarese, Malagnino, Martignana di Po, Motta Baluffi, Ostiano, Persico Dosimo, Pessina Cremonese, Piadena, Pieve d’Olmi, Pozzaglio, Robecco d’Oglio, San Daniele Po, San Giovanni in Croce (Ospedale Aragona), San Martino del Lago, San Martino in Beliseto, Scandolara Ravara, Scandolara Ripa d’Oglio, Sola-

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rolo Rainerio, Soresina, Sospiro, Spinadesco, Stagno Lombardo (il giorno 8 dicembre), Stilo de’ Mariani, Torre de’ Picenardi, Torricella del Pizzo. Infine, in questi comuni del Cremasco: Agnadello, Annicco, Azzanello, Bagnolo Cremasco, Camisano, Campagnola Cremasca, Capergnanica, Capralba, Casale Cremasco Vidolasco, Casaletto Ceredano, Casaletto di Sopra, Casaletto Vaprio, Castel Gabbiano, Castelleone, Chieve, Credera Rubbiano, Cremosano, Cumignano sul Naviglio, Dovera, Fiesco, Genivolta, Izano, Madignano, Monte Cremasco, Montodine, Offanengo, Palazzo Pignano, Pianengo, Pieranica, Pizzighettone, Quintano, Ricengo, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Romanengo, Salvirola, San Bassano, Sergnano, Soncino, Spino d’Adda, Ticengo, Torlino Vimercati, Trescore Cremasco, Trigolo, Vaiano Cremasco, Vailate .

Le iniziative di Cremona in vista del Natale

L’assessore Barbara Manfredini chiede che si viva un sereno Natale privo di polemiche: «Il periodo è difficile, ma valorizziamo la città»

Sono state presentate in SpazioComune da amministratori e rappresentanti del commercio. Prevista la sosta gratuita dal 14

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di Lorenzo Balestreri

ncentivare lo shopping, la cultura e il divertimento nel centro cittadino in occasione delle festività natalizie. Sono queste le finalità di “Natale d’Autore”, proposta nata dal Comune in unione con il Duc (Distretto Urbano del Commercio) e valida dal 5 dicembre al 6 gennaio. Mercoledì le iniziative sono state illustrate a SpazioComune dall’assessore alla Città Vivibile Barbara Manfredini, dall’assessore al Territorio Alessia Manfredini e da alcuni rappresentanti del Distretto Urbano del Commercio. La partecipazione di molti partner e soggetti, istituzionali e non, ha permesso di costruire un programma che conta oltre 60 eventi tra incontri culturali, spettacoli, momenti musicali, concerti, visite guidate ai musei, 8 mercatini e 11 mostre. Un grande presepe in metallo, a forma triangolare, sarà collocato sotto la Loggia dei Militi. Sono in corso di definizione iniziative che vedono coinvolti alcuni Comitati di Quartiere, in collaborazione con le scuole, per animare anche altre zone della città oltre al centro storico (ad esempio, quartiere San Bernardo, quartiere Po, e Sant’Ambrogio). «Nonostante il periodo difficile – ha detto Barbara Manfredini – grazie all’unione tra le diverse realtà cremonesi, vogliamo valorizzare sempre di più la città. Questa valorizzazione passa attraverso la produzione artistica e culturale locale». Tutti d’accordo i rappresentanti del Duc sull’importanza del lavorare in sinergia, speranzosi che i cremonesi possano «vivere un felice Natale, possibilmente senza polemiche». Per l’occasione sono nate alcune iniziative destinate a rendere la città più attraente e fruibile: • Luminarie - Nelle vie e nelle piazze

Questi gli eventi del weekend

del centro storico fino al 6 gennaio. Nei negozi che hanno contribuito economicamente all’illuminazione (che comincerà oggi) verrà esposta una vetrofania ad indicare il loro impegno per abbellire la città nel periodo natalizio. • Abeti di Natale – Il Rotary Club e il Corpo Volontari Vigili del Fuoco di Madonna di Campiglio, il Comune di Pinzolo e di Ragoli, in collaborazione con il Rotary Club Cremona, hanno regalato alla città un abete alto 12 metri, posizionato in piazza Duomo e illuminato grazie a Confartigianato. Donati anche 5 abeti di 3 metri (alcuni verranno posizionati al Museo del Violino e illuminati grazie al contributo della Cna). • Vetrine d’autore – Grazie alla collaborazione tra Comune, Associazione degli Artisti Cremonesi e i proprietari dei negozi del centro storico di Cremona, viene allestita, per la prima volta, una mostra d’autore itinerante con

opere di artisti cremonesi in alcuni negozi e vetrine vuoti del centro storico, che il Commercio mette a disposizione anche a chi vorrà utilizzarli in futuro per attività o iniziative private. • Sosta agevolata – Dal 14 dicembre al 2 gennaio è prevista la sosta gratuita, dalle 18 alle 19 in 246 posteggi AEM del centro (corso Matteotti, via B. Gatti, piazza Roma, via Manzoni, via S. Filippo, corso Garibaldi, via XX Settembre, viale Trento e Trieste, via Stenico). Fino al 31 dicembre, da lunedì a venerdì, al parcheggio di piazza Marconi, tra le ore 18 e le 20 si può sostare due ore pagandone solo una (1,70 euro). Fino al 2 gennaio al parcheggio Massarotti la tariffa giornaliera viene ridotta a 4 euro. Inoltre domenica 6-13-20 dicembre e l’8 dicembre, dai quartieri Cavatigozzi, San Felice, Boschetto e Bagnara sono previsti bus gratuiti per il centro città (fermate: stazione e piazza della Libertà).

• Natale ai musei con lo shopping – Dal 5 dicembre al 6 gennaio, dopo lo shopping, si può andare alla scoperta delle opere artistiche del patrimonio culturale cremonese con un biglietto cumulativo speciale, ridotto a 10 euro, per la visita al Museo Ala Ponzone, alla Pinacoteca e alle Stanze per la Musica, al Museo Archeologico S. Lorenzo, al Museo del Violino e alle mostre allestite. Inoltre l’ingresso è gratuito al Museo della Civiltà Contadina “Il Cambonino Vecchio” e al Museo di Storia Naturale. Per utilizzare il biglietto ridotto occorre esibire alla biglietteria di uno dei musei con ingresso a pagamento un coupon rilasciato dai negozi di Cremona dopo aver fatto un acquisto di almeno 20 euro. • Shopping free – Alcuni negozi apriranno il mercoledì in pausa pranzo e la domenica per permettere a tutti di fare acquisti e piccole spese legate alle festività del Natale.

SABATO 5 DICEMBRE • ore 9-20 Vin brulè - Giardini Pubblici, Piazza Roma, distribuito dall’Associazione Nazionale dei Bersaglieri di Cremona • ore 12 I volti del violino, con G. Mondini (violino) Auditorium Arvedi, Museo del Violino - Piazza Marconi, 5 • ore 16 Arlecchino e il bragosso fantasma - Il Filo... dei burattini 2015 Teatro Filodrammatici - Piazza Filodrammatici, 1 • ore 18 Spezie di vita, presentazione del libro di Paola Moglia. Intervengono: Tiziana Cordani, Don Giuseppe Nevi, Diego Berlunghi, Vincenza Brazzoli, Paola Moglia Libreria Feltrinelli - Corso Mazzini, 20 • ore 21 Mumèent de vita delà famiilia 2, spettacolo della Compagnia di teatro dialettale El Grùp, Teatro Monteverdi - Via Dante, 149 DOMENICA 6 DICEMBRE • ore 15.30 Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi - stagione d’Opera 2015 Teatro Ponchielli - Corso Vittorio Emanuele, 52 • ore 16 Il violino e la chitarra, con G. Mondini (violino) e F. Pici (chitarra) Auditorium Arvedi, Museo del Violino - Piazza Marconi, 5 • ore 16.30 Gli anni di Linus. Incontro con l’autore Sergio Staiano e la partecipazione del semiologo Daniele Barbieri. Palazzo Comunale, ingresso da SpazioComune, Piazza Stradivari, 7 • ore 21 Tecum principium, concerto dell’Ensemble Il Continuo, Chiesa di Sant’Ambrogio, Via S. Francesco d’Assisi, 5


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Cronaca

Sabato 5 Dicembre 2015

Stamattina Via libera i funerali della Giunta di Ugo Grill al Biciplan Presentato l’Annuario Statistico. Crollano i matrimoni con rito civile, oltre un terzo dei giovani è straniero Era un'istituzione da decenni, ci ha lasciato all'età di 87 anni. I funerali di Ugo Berti, per tutti Ugo Grill, saranno celebrati questa mattina partendo dalle 9,15 da Cremona Solidale, dove era ricoverato da due mesi e dove è stata allestita la camera ardente. Quindi il corteo si dirigerà alla Chiesa parrocchiale del Boschetto per la Messa di commiato, quindi la salma verrà tumu-

DOPO IL PIANO SOSTA

Via libera della Giunta al Biciplan (Piano per la ciclabilità cittadina) presentato dall'assessore al Territorio e alla Salute Alessia Manfredini con il consigliere comunale incaricato del coordinamento Filippo Bonali. Il Biciplan, sul quale è chiamata ad esprimere il proprio parere la Commissione Ambiente prima di approdare in Consiglio comunale, rappresenta lo strumento di pianificazione per l'individuazione dei percorsi della rete ciclabile comunale che saranno poi tramutati in progetti esecutivi, in funzione anche dell’acquisizione di finanziamenti regionali relativi alla mobilità ciclistica. «Dopo la presentazione in Commissione ambiente avvenuta lo scorso aprile e l'avvio di un percorso di condivisione con i cittadini, oggi la Giunta ha approvato il primo Biciplan - commenta l'assessore Alessia Manfredini - un documento programmatorio che mancava dal 2007, anno in cui la Giunta Corada approvò il Piano della piste ciclabili. Questo importante strumento, che prevede la pianificazione della rete di forza delle piste e dei percorsi ciclabili sul territorio comunale, anche in rapporto alla rete di sviluppo extracomunale, favorisce l'utilizzo dell'uso della bicicletta e del servizio di bike sharing inserendosi in modo organico nel Piano della sosta e della mobilità, approvato la scorsa estate, per avere una mobilità sempre più sostenibile in ambito urbano». «Abbiamo completato il primo obiettivo - dichiara il consigliere Bonali - realizzare cioè una buona pianificazione all'interno di un percorso partecipato e di questo ringrazio soprattutto gli uffici tecnici del Comune. Il Biciplan deve esser visto come punto di partenza, ora la vera sfida sarà realizzare le piste e non solo. Come verrà illustrato nella commissione Ambiente in programma domani, la mobilità ciclistica necessita di tante attenzioni e infrastrutture che vanno al di là della semplice sede stradale: i punti di parcheggio, la segnaletica, le informazioni al turista e al cittadino, la facile manutenzione delle bici, delle app per smartphone per aumentare le potenzialità del ciclista urbano.

lata nel cimitero di Poilesine Parmense. Ugo era infatti originario di Roccabianca. Giunse 50 anni fa a Cremona con la moglie Wilma e 40 anni fa aprì Ugo Grill in via Gramsci, locale che ha gestito fino a 6 anni fa e che lo ha incoronato come re dei tramezzini. Un po' tutti i cremonesi sono passati da lui, e anche non pochi personaggi più o meno noti.

Ecco come cambia Cremona L

a Sala Eventi di SpazioComune ha ospitato ieri mattina la presentazione dell'Annuario Statistico della Città di Cremona 2015. Un appuntamento atteso, al quale sono intervenuti l'assessore alla Trasparenza e Vivibilità Sociale del Comune di Cremona Rosita Viola e il Docente del Dipartimento di Scienze economiche e sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza Enrico Fabrizi. «Lo studio e la lettura dei dati sono condizioni imprescindibili per amministrare e sono la base dalla quale partire per le scelte da compiere e per individuare le priorità. Questi dati, che vanno analizzati con attenzione, permettono di controllare e verificare le azioni svolte ed intervenire laddove serve. Per pianificare, per assumere decisioni occorre infatti una conoscenza approfondita dei dati che riguardano molteplici aspetti e che hanno implicazioni di carattere economico e sociale». Con queste parole l'assessore Rosita Viola ha introdotto la presentazione dell'Annuario Statistico. Tra le novità di quest'anno, oltre ad una parte più ricca di informazioni riguardanti l'Amministrazione comunale, da segnalare la parte “Donne a Cremona: statistiche al femminile 2015”. Il Centro Locale di Parità del Comune di Cremona ha infatti elaborato un focus di genere per approfondire alcuni dati statistici relativi alle donne a Cremona, in particolare per quanto riguarda la popolazione, la famiglia, il lavoro, l'economia, la rappresentanza di genere con particolare attenzione alla Pubblica Amministrazione. Questo contributo, in continuità con quanto realizzato per l'Annuario Statistico 2013, rappresenta l'ini-

La presentazione dell'Annuario Statistico avvenuta ieri mattina a SpazioComune

zio di un percorso che l'Amministrazione intende mantenere anche per i prossimi anni con ulteriori sviluppi ed approfondimenti. «Un annuario statistico – ha dichiarato Enrico Fabrizi prima di illustrare nel dettaglio i contenuti del documento - contiene dati su aspetti molto diversi della realtà cittadina: la demografia, le istituzioni sociali che regolano il vivere insieme, la salute, l’ambiente, l’economia, la sicurezza. Nel leggerle, anno dopo anno, la prima impressione è che le cose cambino lentamente o non cambino. Una lettura più attenta rivela invece i cambiamenti profondi che stiamo attraversando, cambiamenti che, in un periodo di crisi economica, hanno preso un ritmo più sostenuto, lasciandoci la chiara impressione che la Cremona del futuro sarà diversa da quella che conosciamo ora». I dati sono stati raggruppati secondo tre argomenti: Popolazione e società, Economia e società, Ambiente, società e stili di vita. Sulla popolazione, si è incentrata l'attezione sulla vita media, sulla bassa natalità, sull'immigrazione dall'estero e sulla crisi del matrimo-

nio. In merito all'età, emerge che più di un cremonese du 4 ha compiuto i 65 anni, e che ci sono 223 anziani ogni 100 bambini (nel 1984 erano 118). Quanto agli stranieri, sono stranieri residenti il 34% dei nati nell'ultimo anno (quindi oltre un terzo), il 23% dei minorenni e solo l'1,4% degli anziani. Da segnalare come la fecondità si sia ripresa rispetto ai livelli degli anni '90, anche se il saldo naturale rimane negativo. I matrimoni con rito religioso nel 2014 sono stati 71, contro i 126 con rito civile: nel 1999 erano rispettivamente 207 e 78, un capovolgimento nettissimo. Veniamo al capitolo Economia e società. Il tasso di disoccupazione per la prima volta è sceso: nel 2013 aveva raggiunto il record dell'8,7%, nel 2014 è sceso al 7,8%, Stessa cosa per la disoccupazione giovanile (15-29 anni), scesa dal record del 22,3% al 21,3%. Da segnalare però che solo nel 2011 i dati erano rispettivamente del 5,2% e del 12,8%, il che dimostra che l'uscita dal tunnel resta lontana. Le imprese attive nel comune di Cremona: le attività manifatturiere sono scese dalle 542 del 2010 (4793 gli addetti) alle 506 del 2014 (4433

addetti), un centinaio di imprese in meno anche nel commercio all'ingrosso e al dettaglio-riparazioni e nelle costruzioni. Saldo positivo per alloggio e ristorazione, sanità e assistenza sociale, servizi di informazione e comunicazione, attività artistiche, sportive e di intrattenimento e istruzione. In tema di sicurezza, il numero di reati commessi nel comune non mostra tendenze particolari, se non la crescita di furti e rapine, sostenuta negli anni della crisi. Infine Ambiente, società e stili di vita. Il problema è la qualità dell'aria, come evidenziato anche nella nostra inchiesta alle pagine 4 e 5. I superamenti della soglia 50ug/mc ha raggiunto il record lombardo alla centralina Fatebenefratelli di Cremona. Il consumo di acqua pro capite è sceso da quota 74,2 del 2000 a 54,9, i rifiuti prodotti pro capite da 1.338 del 1994 a 1.450 del 2014. Soprattutto nello stesso periodo la raccolta differenziata è passata dal 19,1% al 56,3%. Capitolo incidenti stradali: sono scesi nettamente anno per anno, l'anno scorso sono stati 1825 con 18 morti e 1458 feriti, con un decremento di circa il 20% rispetto al 2010.


I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO lunedì 23 novembre

Sabato 5 dicembre 2015

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Durante un controllo cercano di liberarsi della droga, denunciata coppia cremasca

Coppia cremasca in manette con l’accusa di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. Nei guai una donna di 56 anni di Credera Rubbiano e il suo convivente, di origine marocchina, di 47 anni. L’arresto è scattato a seguito di un controllo dei carabinieri della stazione di Bagnolo Cremasco. Attorno alle ore 3.30, una pattuglia in servizio a Vaiano Cremasco ha fermato una Fiat Punto con

domenica 29 novembre tenta il furto all’oviesse, denunciato

Denunciato a piede libero dalla Polizia un marocchino, che si è reso responsabile di un furto all’Oviesse del CremonaPo. L’uomo, che era accompagnato dal figlio dodicenne, era entrato in uno dei camerini fingendo di voler provare un giubbotto. Una volta nascosto, aveva rotto il dispositivo antitaccheggio in plastica, ma il rumore è stato sentito dall’agente di vigilanza, che ha fermato la coppia mentre usciva tranquillamente dal locale con il giubbotto sul braccio. Il capo, del valore di 100 euro, è stato subito restituito.

martedì 2 dicembre lite per una ragazza, 50enne finisce in ospedale

Momenti di tensione tra due uomini martedì mattina in piazza Risorgimento. Motivo della contesa, sembrerebbe essere stato un apprezzamento di troppo nei confronti di una ragazza. Il litigio è iniziato poco dopo le 10 ed è subito sfociato in una aggressione, ai danni di un 50enne. Secondo quanto ricostruito dagli agenti intervenuti sul posto, l’aggressore ha agito per un commento ritenuto pesante rivolto a una ragazza che si trovava in sua compagnia. Sul posto è stata chiamata un’ambulanza, che ha trasportato all’ospedale l’aggredito, ferito in modo lieve. Sulla base di una descrizione sono inoltre scattate le ricerche dell’aggressore, un cittadino straniero bloccato poco dopo dalla Polfer nell’area della stazione.

giovedì 3 dicembre tenta di rubare smartphone, denunciato 22enne

Un altro furto è stato sventato nel centro commerciale Cremona Po, nel pomeriggio di giovedi. Erano circa le 17.30 quando un romeno di 22 anni, mentre si

a bordo la 56enne ed il partner. L’agitazione mostrata dalla coppia non è passata inosservata agli occhi dei militari, che eseguita l’identificazione hanno rilevato per entrambi precedenti per detenzione di sostanze stupefacenti. Durante il controllo, l’uomo ha tentato di disfarsi di un involucro di droga, scagliandolo oltre la siepe di un’abitazione privata. Notato il gesto e vedendo cre-

scere l’agitazione della donna, i militari hanno chiamato una pattuglia di supporto e avvisato la conducente che sarebbe stata condotta in ospedale per la perquisizione da parte del personale medico. Con fare maldestro, la donna ha provato a sbarazzarsi di un pacchetto; tentativo prontamente sventato dai carabinieri, che hanno potuto appurare si trattasse di un panetto di hashish del peso di un etto

circa. Una volta condotta la coppia alla caserma di Bagnolo, i militari sono poi tornati sul luogo dov’era stata fermata la macchina. Una più attenta ispezione ha permesso di rinvenire un involucro contenente tre pezzi di hashish, dal peso totale di un etto. Un’ulteriore perquisizione dell’abitazione della donna ha permesso di rivenire e sequestrare due bilancine di precisione e vari semi di marijuana.

sabato 28 novembre

Segnalazione per schiamazzi all’una di notte nell’abitazione di un membro del Csa Dordoni

Non apre ai carabinieri: denunciato giovane ai domiciliari Si è rifiutato di far entrare in casa i carabinieri e si è beccato una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Nei guai un giovane, F.E., membro del centro sociale Dordoni, che attualmente si trova agli arresti domiciliari nell’ambito dell’indagine sugli scontri del 24 gennaio, verificatisi durante la manifestazione antifascista, con l'accusa di devastazione. A dare la notizia dei fatti è stato lo stesso centro sociale Dordoni, di cui il giovane è membro e attivista. Denuncia anche per la convivente. Il centro sociale ha puntato il dito contro il comportamento dei carabinieri, giudicato “non consono” a quanto previsto dalla legge. Un’accusa subito smentita dai militari del comando provinciale che ritengono invece di aver agito correttamente, tanto più che il motivo del controllo non è stato semplicemente quello di verificare che il 27enne si trovasse al proprio domicilio, come previsto dalla misura di custoria cautelare. I militari erano infatti stati inviati sul posto in seguito ad una segnalazione per schiamazzi, provenienti proprio dall'appartamento in questione. L’episodio risale a sabato scorso. A casa del ragazzo si erano radunati alcuni amici, tutti frequentatori del Dordoni. Verso l’una di notte si

trovava all’interno dell’Unieuro ha estratto dalla confezione uno smartphone di marca Samsung, oltrepassando le casse con l’evidente intenzione di non pagare. Il giovane è stato però individuato e fer-

venisse rimosso, il video del cremonese che nel pomeriggio di giovedì correva nudo sulla via Giuseppina. Da come è emerso in seguito, si trattava di una persona con problemi psichici che si era allontanata dal presidio medico presso il quale era in cura. Grazie alle numerose segnalazioni, l’uomo è stato raggiunto in poco tempo, bloccato e riaccompagnato all’interno della struttura dove è stato visitato e sottoposto ad accertamenti.

giovedì 3 dicembre appartamento in fiamme, salva coppia di anziani

sono presentati i carabinieri. “I quattro militari intervenuti, ponendosi immediatamente in maniera provocatoria si legge nel comunicato del Dordoni sostenevano che la condizione degli arresti domiciliari permettesse loro di entrare in casa ed identificare le persone presenti, senza la necessità di addurre motivazione, né esibire alcun mandato”. I ragazzi hanno accettato di farsi identificare, ma senza fare entrare i carabinieri, convinti che compito dei militari fosse esclusivamente quello di accertare che la persona agli arresti domiciliari fosse effettivamente presente in casa. “Durante l’intervento è stato richiesto più volte di specificare chiaramente la ragione per cui volesmato dagli uomini del servizio di sicurezza che nel frattempo hanno avvertito la polizia. Al termine degli accertamenti, il giovane è stato denunciato per tentato furto aggravato.

sero entrare, visto che il controllo necessita esclusivamente l’accertamento che la persona agli arresti domiciliari sia presente in casa, senza che sia previsto l'accesso degli agenti all'interno dell'abitazione“. Versione confermata anche dal legale difensore del giovane, Sergio Pezzucchi, che ha dichiarato come non si sia “verificata alcuna violazione da parte del mio assistito. Nessuno si è opposto all’identificazione e i carabinieri non avevano diritto di entrare in casa”. Fatto sta che il 27enne si è visto arrivare il giorno dopo una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, un atto di cui è stata informata l’autorità giudiziaria.

giovedì 3 dicembre CORRE NUDO PER STRADA BLOCCATO UN UOMO CON PROBLEMI SPICHICI

Ha fatto il giro di Facebook, prima che

Paura nella notte tra mercoledì e giovedì per un incendio scoppiato in una cascina di Cà de’ Quinzani. Causa probabile, una brace caduta da una stufa a legna. In fiamme l’appartamento al pian terreno di una porzione di cascina abitato da una coppia di anziani. I due, ultraottantenni, sono usciti indenni dall’incendio, ma la casa è completamente distrutta.

venerdì 4 dicembre truffe e raggiri: continuano gli incontri con la polizia

Continuano gli incontri organizzati dalla Questura per prevenire le truffe e i raggiri, soprattutto ai danni delle persone anziane. Venerdì la polizia è intervenuta durante un incontro presso l’oratorio “Pei nostri fanciulli” di via Giordano. Quello di venerdì è stato il terzo incontro dopo Palazzo Duemiglia di via Brescia e la parrocchia della Beata Vergine di Caravaggio di viale Concordia. Ad illustrare ai partecipanti come evitare di incappare nelle truffe, è stato il dirigente della squadra volante Vincenzo Scognamiglio insieme al personale della polizia locale. Presente anche il questore Gaetano Bonaccorso per spiegare lo spirito e le finalità di questi incontri.


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Territorio

Sabato 5 Dicembre 2015

• Dal 5 all'8 Dicembre - un viaggio tra città storiche e Borghi Medioevali della Germania. Si visiteranno: Ulm con i suoi Mercatini, Rotenburg-obder-Tauber, Norimberga ed i suoi mercatini che vantano una tradizione di oltre 400 anni. • 6 Dicembre - Una giornata a Trento per la visita libera dei Mercatini di Natale nell’incantevole Piazza Fiera. • 6 Dicembre - Una giornata a Merano per la visita libera dei Mercatini di Natale. • 7 Dicembre - Una giornata a Milano per la “Fiera degli O-Bej O-Bej”, dove sono allestiti mercatini che offrono prodotti di artigianato e dolciumi. • Il 10 Dicembre ed il 13 Dicembre - Una giornata a Milano per la Fiera dell’Artigianato: “Mostra Mercato Internazionale dell’Artigianato”, il più grande evento dedicato alle imprese artigiane. • Dal 12 al 13 Dicembre - Week end nel Salisburghese per vedere i suoi mercatini. Si visiteranno: Salisburgo e ST Wolfang sul lago omonimo. • Dal 12 al 13 Dicembre - Un fine settimana tra laghi e Castelli della Germania ed Austria. Si visiteranno: Prien sul Lago di Chiemsee, l’Isola di Herreninsel, il Castello di Herrenchimsee detto “La Versailles della Baviera” e Kufstein per la visita dei Mercatini di Natale. • Dal 18 al 20 Dicembre - Minitour in Svizzera per vedere i suoi mercatini di Natale. Si visteranno: Berna, Il Lago di Leman (Lago di Ginevra), con il Castello di Chillon e Montreaux. • 19 Dicembre - Una giornata a Verona per la visita libera dei “Mercatini di Natale”, tra atmosfere natalizie e graziose idee regalo. • Il 20 Dicembre - Una giornata a Milano per la visita libera dei “ Mercatini di Natale” nella Piazza del Duomo, che si riempirà di bancarelle e casette natalizie. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372-800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373250064). Sito: www.ctacremona.it

L’antica tradizione norcina

Cremona protagonista: Lazzari tra i relatori, Naponi ai fornelli, gli Sbandietarori di Isola e 5 ristoranti Un convegno con Tessa Gelisio organizzato a Fiesse nell’ambito della 25ª Sagra del Pursèl

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di Vanni Raineri

i è tenuto a Fiesse un interessante convegno sul tema “L’arte del norcino”, che è stata l’occasione per fare il punto non solo sull’antica tradizione legata al maiale ma anche sui prodotti made in Italy in generale. Il dibattito è stato organizzato nell’ambito della Sagra dèl Pursèl, manifestazione giunta alla 25ª edizione. Si tratta infatti di una delle più antiche manifestazioni legate ai prodotti gastronomici derivati dall’uccisione del maiale. E le tradizioni culinarie della bassa, quella zona che va dal parmense alla bassa bresciana, e che comprende cremonese e mantovano, sono state al centro della discussione. Il dibattito, che si è svolto domenica mattina di fronte a parecchie decine di spettatori, è stato moderato da Marino Marini, scrittore, vincitore del premio “Bancarella Cucina 2010”. Sono intervenuti la giornalista Tessa Gelisio, molto nota come conduttrice televisiva di programmi quali “Pianeta Mare” e “Cotto e mangiato”, il professor Giovanni Ballarini, quasi 90enne autore di numerosi volumi sull’alimentazione, lo chef cremonese Alberto Naponi, che nel corso del convegno ha preparato un primo piatto a base di pesto di salame, e Alberto Lazzari, agricoltore, norcino e titolare dell’omonima macelleria di Ostiano. Da segnalare che oltre a loro Cremona è stata protagonista anche con gli Sbandieratori e Musici di Isola Dovarese, che si sono esibiti al momento dell’inaugurazione della sagra. Inoltre non pochi ristoranti cremonesi (Alba del Vho di Piadena, La Crepa di Isola Dovarese, Umbrelèr di Cicognolo, Locanda degli Artisti di Cappella de’ Picenardi, Croce Bianca di Ostiano) hanno aderito alla “Sagra itinerante”, vale a dire, novità del 2015, la proposta di un menu dedicato alla sagra proposto ogni giovedì da locali delle province di Brescia, Cremona e Mantova.

A sinistra il tavolo dei relatori (sullo sfondo Naponi ai fornelli). A destra il taglio del nastro della 25ª Sagra del Pursèl di Fiesse

All’organizzazione dell’evento hanno partecipato un po’ tutte le associazioni fiessesi, dal Comune alla Pro Loco, dall’Avis all’Arci, dagli “Amici de la Gambera” all’Auser di Cadimarco, dall’Asd Fiesse all’Associazione Giovani Fiesse. E la riuscita è stata anche stavolta ottimale: le oltre 700 postazioni della “Trattoria del Pursèl” ricavato nella palestra sia sabato sera che domenica erano costantemente occupate dai commensali. All’esterno, gli stand, la concia del maiale in collaborazione coi norcini fiessesi e dell’associazione norcini lombardi e i canti popolari proposti dal coro “Città di Brescia”, oltre a diverse mostre. Tornando al convegno, dopo i saluti del sindaco Chiara Pillitteri (che ha ringraziato il suo vice Mirko De Stefani per l’enorme lavoro svolto), accompagnata al tavolo dal neopresidente della Pro Loco Ermes Sanzogni, Tessa Gelisio ha aperto la discussione con un parallelo tra il maiale e il tonno, che altro non è che il maiale del mare: anche di quello non si butta niente. D’altronde la conduttrice tv ha ammesso di cavarsela meglio tra le onde che a mescolare l’olio dei ciccioli. Ha poi sottolineato, da ambientalista, l’importanza dell’aspetto etico, e di una cucina semplice e prati-

ca alla portata di tutti. E poi il problema dei reflui, e per il consumatore l’attenzione dovuta ai prodotti di qualità: «Occhio alle dinamiche low cost: il cliente deve pagare qualcosa di più, l’azienda non può fare la guerra sul prodotto scadente. E’ sulla qualità che i nostri prodotti hanno una marcia in più». Sugli ogm: «Non ho titolo per esprimere considerazioni scientifiche, ma se per la gente sono considerati di scarsa qualità, lasciamo perdere e rivolgiamoci ad altro. Dobbiamo guadagnare in salute e in economia, aumentando la trasparenza dell’etichettatura. Non capisco perché mai l’Italia debba importare carne. La qualità ci salverà». Sull’allarme OMS sulla carne cancerogena: «Lo sarà forse quella americana analizzata, e poi alla fine credo sia una questione di quantità. A me fa più paura la legalità dell’illegalità (della contraffazione, ndr), perché lì il rischio è ovunque». La discussione ha poi toccato vari argomenti, come i problemi degli allevatori col prezzo del latte. Lungo e ricco di aneddoti e ricordi storici l’intervento del professor Ballarini. Nato a Roma nel 1927 e laureato a Bologna, è stato docente universitario, preside di facoltà e

ha ricpperto diverse altre cariche accademiche. Solo in ambito agricolo-culinario, è medaglia d’oro dell’Ordre du Mérite Agricole della Repubblica Francese e socio ordinario dell’Accademia Nazionale di Agricoltura e dell’Accademia Alimentare Italiana. Ha al suo attivo quasi mille pubblicazioni. Nell’ultimo ventennio si è dedicato in particolare alla ricerca sugli aspetti antropologici dell’alimentazione umana, in particolare legata alla salute. E’ anche docente presso la Scuola Internazinale di Cucina Italiana di Colorno. A Fiesse ha ricordato quale fosse l’importanza degli allevatori sino al secolo scorso. «Oggi manca la cultura del cibo che arriva dalla terra. Va bene perseguire la tracciabilità, ma manca la conoscenza». Sulla stessa linea si è espresso Alberto Lazzari: «Col gusto di oggi, la qualità non piace, invece il consumatore va educato. Il prodotto standardizzato non è di qualità». L’esempio fatto è quello del salame casalingo, dove qualche traccia di rancido non pregiudica la bontà complessivamente superiore. A chiudere la bella mattinata, l’elogio al maiale di Alberto Naponi, come sempre profondo nelle osservazioni nel segno della simpatia.



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Sabato 5 Dicembre 2015

CASALMAGGIORE

Appuntamenti teatrali

Io, Agostino: a Torre Jim Graziano Maglia

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

La polemica ha la vernice bianca

Posizionate da Slow Town due ghost bikes sul luogo di sinistri stradali: ennesimo appello agli amministratori

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di Vanni Raineri

TORRE DE’ PICENARDI – Al 21° anno di repliche, Jim Graziano Maglia ripropone la nuova edizione del monologo teatrale “Io, Agostino, soprattutto cristiano”, tratto da “Le Confessioni di Sant’Agostino”. L’appuntamento è per stasera, sabato 5 dicembre alle ore 20,45 presso la Chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio a Torre de’ Picenardi. Maglia sarà affiancato dal Coro della Schola Cantorum di Cividale Mantovano, Spineda e Torre de’ Picenardi diretto dal Maestro Donato Morselli. All’organo il Maestro Ugo Boni, Giorgio Mattarozzi vestirà i panni di S. Ambrogio Vescovo. Il progetto drammaturgico di Jim Graziano Maglia fu proposto in prima nazionale nell’ambito delle Giornate Catulliane a Sirmione nell’ormai lontano 1994. Si tratta di una sorta di lunga lettera a Dio, nella quale l’autore tratta tutto ciò che lo riguarda. I fatti della sua vita, i misteri della Grazia, l’interpretazione della Scrittura e così via. Le Confessioni diventano perciò autobiografia, filosofia, teologia, mistica e poesia insieme. In esse non c’è la sola confessione dei peccati, ma tutta l’opera abbraccia tre dimensioni della vita di Agostino: il passato, il presente e il futuro. La nota dominante è la Lode e, come spiega Agostino, confessare i propri peccati è già un lodare Dio. Nelle Confessioni, Agostino narra se stesso e la sua conversione alla Fede, al servizio di Dio e furono scritte come un libro di rivelazione spirituale. Il suo pensiero diventa via via e sempre più quello della nostro vivere quotidiano, sino a porsi come un ideale base (di ripartenza?) per rafforzare la Fede e l’Amore a Dio.

E a Cingia il sindaco suona la fisarmonica CINGIA DE’ BOTTI – Il Comune di Cingia e la Biblioteca Comunale presentano una lettura scenica di pagine scelte da “La Favola di Natale” di Giovannino Guareschi. La serata si svolgerà mercoledì 9 dicembre alle ore 20,45 presso la Sala della Biblioteca. A leggere i brani sarà Jim Graziano Maglia, che si avvarrà del contributo alla fisarmonica di Pierpaolo Vigolini (sindaco del comune ospitante), il tutto tra suggestioni e colori di note natalizi e contrappunti “tra sogni e voli di fantasia” del Gruppo Formazione A.A.A. (il progetto che Maglia segue a San Giovanni in Croce). L’ingresso è libero. Jim Graziano Maglia ringrazia Albertino Guareschi, figlio di Giovannino, per l’autorizzazione ricevuta, e dedica l’iniziativa alla figlia Carlotta, la Pasionaria, recentemente scomparsa. La favola di Natale fu scritta dall’autore parmense nel ’44 per allietare i compagni di prigionia, dove si trovava prima in Polonia poi in Germania dopo l’armistizio e l’arresto per essersi rifiutato di passare alla Repubblica di Salò. Una favola ispirata da tre muse: freddo, fame e nostalgia. Dopo l’appuntamento di mercoledì, Maglia riproporrà la lettura il 17 dicembre all’Adafa di Cremona (con Beppe Corbari al clarinetto), il 19 all’Ospedale Aragona di San Giovanni in Croce (con Vigolini), il 20 al Teatro Gallerani sempre a San Giovanni (con Carla They all’arpa) e il 27 dicembre presso la Fondazione Germani di Cingia (con Vigolini).

n simbolo a duratura memoria di quanto accaduto, affinché non abbia più ad accadere. O almeno a monito a chi può decidere di cambiare le cose. Sono le ghost bikes, le bici fantasma, che il Comitato Slow Town ha posizionato per il momento in due punti della città di Casalmaggiore che hanno visto in passato incidenti che hanno coinvolto ciclisti travolti da autovetture. Sono biciclette completamente verniciate di bianco, sull’esempio dell’esperienza fatta nel Nord Europa, dove gli incidenti accadono nonostante la sensibilità sulle piste ciclabili sia decisamente più elevata rispetto alla nostra. La prima ghost bike è stata posata mercoledì all’incrocio tra via Guerrazzi e via Vittorio Veneto. Qui nel 2007 si verificò un incidente fortunatamente non gravissimo, che fu denunciato con una lettera al quotidiano La Cronaca da Lorenza Negri, investita in quel tratto. La bicicletta è stata appoggiata alla recinzione di un cantiere sulla quale è stato anche apposto un ingrandimento di quella lettera. In essa veniva denunciato lo stato di quel tratto ciclabile, ritenuto assai pericoloso.

A sinistra la ghost bike posata tra via Guerrazzi e via Vittorio Veneto, a destra quella sulla strada Asolana

Ad oggi nulla è cambiato, e il tratto rimane uno dei punti più critici per il ciclotraffico in città. Il giorno dopo, giovedì 3 dicembre, una seconda bicicletta bianca è stata posata, stavolta sulla Asolana e stavolta a ricordo di una vittima della strada. Anche la data non è stata scelta a caso: era proprio il 3 dicembre 2014 quando Annamaria Benasi fu travolta all’altezza del supermercato Famila. A posare la bici, lasciando un mazzo di pungitopo nel cestello, alla stessa ora in cui si verificò il sinistro, l’avvocato Carlo Pellegri, nipote di Annamaria. Con lui erano presenti tre referenti di Slow Town: Giancarlo Simoni, Daniele Fortunati e Nazzareno Condina.

«Più o meno allo stesso orario lo scorso anno – ha spiegato il 33enne Pellegri – correvo qui disperato per avere la conferma di quanto già mi era stato anticipato al telefono, ovvero la morte di mia nonna. Oggi non sto meglio, ma sono contento di essere qui con alcuni amici a ricordare Annamaria. Un grazie credo sia doveroso, anche se spesso ce ne scordiamo. E il grazie non è solo per questo simbolo, ma per quello che il Comitato Slow Town fa sempre, spesso venendo accusato di essere “talebano”, ma con la forza delle idee e senza accontentarsi di spingere l’onda della polemica, lavorando invece giorno dopo giorno. Se la politica non fa, è giusto urlare, per-

ché se devo svegliare qualcuno che dorme non lo faccio chiamandolo sottovoce». Carlo Pellegri tiene anche a chiarire come la dinamica dell’incidente all’indomani non fu riportata correttamente: sua nonna non stava uscendo dal Famila, bensì stava dirigendosi al supermercato, nei pressi dei paletti che “separano” la ciclabile dalla strada. Il primo risparmio in merito alla sanità, hanno sottolineato i referenti di Slow Town agganciandosi a un tema d’attualità locale, è quello di investire in sicurezza stradale, senza contare il dramma che purtroppo tocca i famigliari del malcapitato di turno.

Quinto Torneo di Freccette al Bar del Parco, l’Ail fa centro L’Ail, l’associazione che combatte le leucemie che tra oggi e martedì sarà impegnata in tutta la provincia nella vendita benefia delle Stelle di Natale (si legga l’articolo a pagina 8), ha organizzato il 5° Torneo di Freccette tenutosi presso il Bar del Parco di Casalmaggiore. La manifestazione ha registrato un’ampia partecipazione, per la soddisfazione degli orga-

nizzatori. Dal punto di vista agonistico, al primo posto si è classificato Patrizio Nocerino (nella foto la premiazione), al secondo Massimiliano Barbieri, al terzo Luca Cavagnoli, al quarto Sara Pelosi. In campo femminile ha prevalso Roberta Ferpozzi. L’Ail tiene a ringraziare i gestori del Bar del Parco, e dà appuntamento alla prossima edizione.

Col tesoretto nuovi mezzi per Municipia

Un furgone cassonato, uno spargisale elettrico, pala e lama spalaneve e altro grazie a somme aggiuntive dalla Regione

Nuovi mezzi in dotazione all’unione Municipia grazie alla somma aggiuntiva pervenuta dalla Regione. Lo comunica con soddisfazione il sindaco di Scandolara Ravara, nonché presidente di Municipia, Velleda Rivaroli: «Grazie ad un maggior contributo che abbiamo ricevuto da Regione Lombardia a fine 2014 sui servizi, siamo riusciti a conservare un piccolo tesoretto di 22mila euro da dedicare al rinnovo delle strumentazioni di Unione Municipia. Quest'anno abbiamo poi fatto richiesta di ulteriore contributo per investimenti nel settore dei servizi esterni. Se va bene potremmo avere ulteriori 10mila euro da investire in dotazione di mezzi. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto. È proprio il caso di dire che l'unione fa la forza.

Il materiale acquistato da Municipia grazie al “tesoretto”

L'assessore ai lavori pubblici di Municipia Simone Agazzi poi ha saputo ben scegliere rispetto alle esigenze emerse sul territorio». Simone Agazzi, il citato assessore ai lavori pubblici nonché vice

sindaco di Motta Baluffi, specifica: «Abbiamo acquistato un furgone cassonato usato ma in buone condizioni, mezzo utile per il trasporto dei trattorini tosaerba nei tre paesi dell’Unione, uno spargisale elettri-

co montato sul furgone cassonato, una lama spalaneve per il grillo, utile per la pulizia ad esempio della pista ciclabile di Cingia de’ Botti, una pala spalaneve montata sul trattorino utile per gli strettini del borgo di Castelponzone, un soffiatore e una piccola motosega. Ora abbiamo a disposizione tutto quello che serve in caso di neve e o di gelo. Ogni comune dell’Unione ha a disposizione i mezzi e soprattutto uno spargisale ciascuno, cosa che prima non era possibile. Per lavorare bene bisogna anche avere gli attrezzi e i mezzi adeguati, purtroppo non venivano fatti acquisti per l’ammodernamento in questo settore da parecchi anni, questo deve essere uno stimolo in più per tutti gli addetti a darsi da fare nei lavori esterni nella nostra unione. Ritengo fondamentali l’ordine e la pulizia».


Casalmaggiore

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L’euro, per Polimeno una moneta illegittima Il giornalista del Tg1 presenta oggi il suo libro a Canneto. In serata Concerto di Natale

CANNETO SULL’OGLIO – Si inizia parlando di euro, si finisce entrando nell’atmosfera natalizia. Tutto in una giornata, quella di oggi, e nello stesso posto: il Teatro Mauro Pagano di Canneto. Ad organizzare il doppio avvenimento è il Rotary Club Oglio Chiese presieduto da Antonio Morini, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale cannetese, assessorato alla Cultura. Alle ore 18 sul palco si terrà un incontro con il giornalista del Tg1 Angelo Polimeno, che intervistato da alcuni giornalisti di testate locali presenterà il suo libro “Non chiamatelo euro”. I giornalisti sono Marco Bazzani della Provincia di Cremona, Paolo Zordan della

Voce di Mantova e Vanni Raineri del Piccolo. “Non chiamatelo euro” è uscito nel 2015, e rilegge la grande crisi economica che stiamo vivendo, e dalla quale stiamo cercando faticosamente di usci-

re, alla luce di quel che avvenne alla metà degli anni Novanta, una specie di golpe senza spargimento di sangue ma che ha lasciato molte vittime sul campo, fatte di imprese che hanno dovuto chiudere i battenti. Questa almeno è la ricostruzione di quegli avvenimenti fa Polimeno nel suo libro. Si parla dunque delle regole fissate dal Trattato di Maastricht e delle conseguenze che hanno avuto nell’eurozona. In serata, alle 21 seguirà il Concerto di Natale proposto dal gruppo musicale jazz The Swinger Big Band. La serata è aperta a tutti con ingresso ed offerta libera (per informazioni e prenotazioni telefonare al 335/8333604, mail presidente@rotarypiadenaogliochiese.it).

Baslenga capitale paralimpica

Sino a domani ospita un raduno formativo Fispes per rilanciare la Corsa in Carrozzina, soppiantata dall’handbike che però ha subìto uno stop

Intanto viene avviato il Progetto Nutrizionale con gli atleti della velocità. Stassano: «Proprio nella bufera doping è un passo importante»

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di Vanni Raineri

n un momento nero per l’atletica leggera nazionale, a causa del caso doping che coinvolge numerosi atleti azzurri di punta, l’Atletica Interflumina vive un fine settimana importante. Da ieri a domani, 6 dicembre, Casalmaggiore ospita il mondo italiano Paralimpico per un raduno formativo Fispes che ha come obiettivo rilanciare in Italia la Corsa in Carrozzina su più distanze, dai 100 metri sino alla maratona. Da anni la Corsa in Carrozzina, vista come Atletica, è stata soppiantata dalla Corsa handbike che fa parte della disciplina del Cicilismo. Dal gennaio 2016, in tutte le corse di Atletica su strada (dai 10 Km. alla maratona) non potranno più partecipare atleti in handbike, ma solo Carrozzine di Atletica. Ciò non consentirà più, all'intero mondo paralimpico, quella visibilità che atleti come il grande Alex Zanardi hanno offerto al mondo intero. Da qui la necessità di ripartire dalla formazione dei tecnici e degli stessi atleti al fine di ridare competenze tecniche e strumentali. Docenti del Raduno casalese saranno il miglior tecnico presente oggi al mondo, parola di Carlo Stassano, ovvero lo svizzero Paul Odermatt (allenatore della Nazionale Svizzera e del prulicampione Marcel Hug), e il responsabile tecnico nazionale Fispes Mario Poletti di Bergamo. Il raduno si tiene anche grazie alla Cooperativa Sociale Santa Federici Onlus che mette a disposizione pulmini attrezzati per accogliere negli Aeroporti di Verona, Bologna e Parma atleti tetraplegici e paraplegici (provenienti dalla Sicilia e dalla Sardegna). L’Interflumina coordinata dal vice presidente Angelo Serra, offre le capacità di attrattività, di serietà ed organizzazione già emerse nel corso dei Campionati Nazinali Fispes di fine settembre, sempre presso il Centro Sportivo Baslenga. L’Interflumina E’Più Pomì è giustamente orgogliosa di ospitare questo im-

DONI FAI DA TE IN BIBLIOTECA

Uno dei tanti eventi ospitati nel 2015 in Baslenga: il raduno in maggio dei migliori velocisti italiani

portante appuntamento tecnico-formativo. Le lezioni si svolgeranno in aula con dimostrazioni di allenamento e test di verifica in pista. Gli incontri coinvolgeranno atleti di medio-alto livello, talenti emergenti del settore giovanile e alcuni tecnici italiani che potranno così cogliere l’occasione per acquisire nuove conoscenze e competenze sul mondo delle corse in carrozzina. A fare da testimonial ci sarà Alvise De Vidi che metterà a disposizione dei giovani partecipanti la sua vasta esperienza pluriennale di campione paralimpico. Il Centro Federale per la Velocità intanto prosegue nell’istituzione di servizi altamente professionali a supporto di atleti. L’ultimo caso è il Progetto Nutrizionale, che sarà condotto dalla dottoressa Anna Lista, che consentirà di monitorare con regolarità mensile gli atleti assicurando in tal modo un perfetto standard di salute personalizzato ed un più sicuro piano di allenamento per perseguire gli importanti obiettivi agonistici. A tal proposito chiediamo un parallelo al professor Carlo Stassano, proprio nel momento in cui l’atletica italiana si sente vulnerabile. In settimana è arrivata la triste notizia della richiesta di squalifica di 26 atleti italiani di punta, non colti in flagrante, va detto, ma rei di aver eluso i controlli.

Avranno modo di discolparsi, sta di fatto che è un duro colpo per la nostra atletica leggera. E voi parlate di progetto nutrizionale? «Forse non vi era momento più emblematico – afferma Stassano - per avviare il “Progetto Nutrizionale” con gli atleti della velocità del Centro Federale di Casalmaggiore. Ma nessuno di noi ha la coda di paglia o scheletri negli armadi da doversi vergognare di avviare un processo di costante attenzione e miglioramento dello stato di salute per i nostri giovani che intendono impegnarsi, in maniera seria, costante, quotidiana (oltre agli impegni di studio) nello sport agonistico. Eludere i controlli non significa essere dopati se non si è mai risultati positivi in qualche controllo ricevuto. Ma è chiaro sintomo di debolezza, di non rispetto delle regole, di mancanza di rigore, tutti elementi che lo sport non può tollerare ma che, al contrario, desidera rovesciare al fine di una fortificazione dello spirito, della volontà, dell'azione, in particolare nei giovani atleti. Ecco perchè il sottoporsi con regolarità a controlli di tipo sanitario al fine di una regolare definizione della propria dieta alimentare significa rispetto per sé (salute) e trasparenza verso gli altri». Fausto Desalu è ormai tra i più grandi talenti dell’atletica italiana. Vien da pensare che debba difendersi da un ambiente tossico? Ed è forse per sostener-

lo che avete tanto puntato a mantenere il contatto con la sua società di origine e col suo allenatore Giangiacomo Contini? «No, lungi da noi questo tipo di sospetti. In tutta onestà, per quanto possiamo dire che Fausto l’abbiamo in casa, e io metterei la mano sul fuoco sulla sua onestà, non possiamo garantire che non cadrà mai in una tentazione di questo tipo. Alla fine sono decisioni prese dal singolo individuo. La stessa fiducia ho sempre nutrito nei confronti dei 26 indagati, li conosco come bravi ragazzi. Sono convinto che si tratti di un caso tipico di incuria all’italiana, con controlli sottovalutati. Una totale mancanza di rispetto delle regole. Certo, chi può dire che non sia sintomo di doping? Anche su Alex Schwazer avrei messo la mano sul fuoco. Certo questa approssimazione potrebbe nascondere, tra i tanti in buona fede, qualcuno che invece, come fu per Alex, si comporta male. Per chi non vive l’ambiente è difficile valutare. Da canto nostro monitoriamo tutti gli atleti per abituarli, mentre Desalu ormai è monitorato direttamente dalla Wada. Quanto accaduto deve essere un monito per tutti a rispettare tutte le regole: questa è anche la linea di Giomi e di Malagò, che ora ovviamente cercano di salvare i ragazzi che hanno peccato di sottovalutazione. Il nostro “Progetto Nutrizionale” ha anche come obiettivo la seria prevenzione».

Secondo appuntamento questo pomeriggio con l’iniziativa della Biblioteca Civica Mortara e del Museo del Bijou “Fatti un regalo”. Dopo “L’anello speciale di Lavinia”, proposto sabato scorso, oggi alle 15,30 sarà la volta di “Ciondoli e spille... come biglie”, un incontro di lettura animata e attività di laboratorio per preparare, e prepararsi, bellissimi doni. L’incontro è rivolto ai bambini della Scuola Primaria, contributo per ogni appuntamento 3,5 euro. Prenotazioni allo 0375/284423 o 0375/43682.

CENA BENDATA DI SANTA LUCIA MARTIGNANA PO – Torna, la notte di Santa Lucia, l’appuntamento con la Cena Bendata presso DondolandoArte Atelier. La sera del 12 dicembre si aprirà un vero e proprio percorso sensoriale, che avrà inizio già alle ore 18 con laboratori orfattivi tenuti da Emanuela Rupi di Mouillettes&co. Alle 20,30 seguirà la cena allestita dalle sapienti mani del noto chef Daniele Persegani con l’aiuto del sommelier Veronica Romanini. Verranno servite 5 portate con altrettanti vini abbinati di grande qualità. Il numero di posti è limitato, quindi è consigliabile prenotare rivolgendosi ai numeri 335/6571243 o 335/5833620, o ancora inviando una mail a barbara@artefotostudio.com.

TOMBOLA PRO EVENTI CULTURALI GUSSOLA – Tombolata con fini culturali a Gussola. Il tradizionale appuntamento è fissato per stasera alle ore 21 presso il Centro Culturale. Ad organizzare come sempre è il Coordinamento Popolare, che ha deciso di devolvere parte del ricavato al Circolo ArciBassa di Gussola per organizzare iniziative culturali.


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Lettere & Opinioni

Sabato 5 Dicembre 2015

protesta

Per favore non parlateci più della “buona scuola” Egregio direttore, la ‘buona scuola” di Renzi sta terminando il primo quadrimestre e come già pronosticato e come tanti e molti genitori avevano presagito, sta accadendo quanto segue: mancano insegnanti di alcune materie e l’insegnante di sostegno deve obbligatoriamente assumere il ruolo di insegnante effettivo per dare una mano a tutta la classe, con disagio di chi ha diritto ed essere seguito assiduamente dall’insegnante di sostegno. Il marasma della scuola va avanti imperterrito: tra poche ore decideranno se l'insegnante di sostegno già assegnata con enorme ritardo, dovrà essere trasferita ad altro istituto. Avete capito bene, dopo un quadrimestre i cervelloni hanno deciso che degli insegnanti di sostegno dovranno essere trasferiti. Quale logica? Quale motivo? Quale lo scopo? Forse qualche suggeritore affetto da follia galoppante pensa di far bene, mentre con un nuovo insegnante, ci saranno nuove metodologie di studio e nuovi enormi sforzi da parte di tutti compresi i genitori per comprendere cosa sta accadendo nel comprensorio scolastico. Tutto ciò ha un senso? Vasco direbbe che un senso non ce l’ha, ma chissenefrega, chi paga sono i bambini, mentre i capocconi e soloni delle pubblica istruzione vanno avanti imperterriti, tanto loro,chi li tocca? Per piacere, non nominate e non parlateci più di “buona scuola”, grazie. Ivan Loris Davò Spinadesco *** elettricita’

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Riforma delle tariffe per l’energia Finalmente una buona notizia Egregio direttore, con l’anno nuovo, partirà la riforma delle tariffe dell’Autorità per l’energia che, con ampia gradualità, interesserà i 30 milioni di utenti elettrici domestici italiani. La riforma, introdotta dalla direttiva europea 27/2012 sull’efficienza energetica, prevede che gradualmente venga superata l’attuale struttura progressiva delle tariffe di rete e per gli oneri generali di sistema, vale a dire con un costo unitario del kilowattora che cresce per scaglioni all’aumentare dei prelievi, introdotta circa quarant'anni fa a seguito degli shock petroliferi degli anni ’70. Ogni utente quindi pagherà in modo equo per i servizi che utilizza e la

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • incomsc@gmail.com

FOCUS

Assistiamo allo sgretolamento della tutela dei lavoratori

Signor direttore, “Lavoratori come farfalle” è il titolo dell’ultimo libro del “sindacalista dissidente” Giorgio Cremaschi. In esso ho trovato piena conferma della disarmante decezione vissuta negli scorsi mesi come rappresentante sindacale interno del Comune di Castelverde. In qualità di membro dell’Rsu, ho partecipato a numerosi incontri nei quali, sotto il vessillo della concertazione, i sindacati contraffacevano la difesa dei lavoratori con una moderazione che sfumava in subalternità e in una penosa acquiescenza ai diktat dirigenziali. Paradigmatica è stata la reazione sindacale al “questionario sul malessere dei lavoratori del Comune di Castelverde”: dinanzi ai dati agghiaccianti elaborati nel mese di maggio 2015, Cgil, Cisl e Uil han fatto quadrato a sostegno degli amministratori, procrastinando di cinque mesi (!) la discussione dei risultati e permettendo in questo

modo a segretario e sindaco d’imboccare l’agile scappavia dell’inattualità dei dati. Ed ora, con un’indegna operazione alla Pomigliano, stan cercando d’indurre i lavoratori a rimangiarsi i loro sacrosanti reclami e accettare la magra carota del “mi faccio carico io del problema”, offerta da un sindaco uso alle vacue parole. La miseria cui ho assistito a Castelverde fa parte di un disastro più ampio, quello del totale sgretolamento della tutela dei diritti di chi lavora: “dalla fine degli anni ’70, la Cgil ha semplicemente accompagnato questo disastro nel

gradualità permetterà di evitare eccessivi effetti su chi oggi con bassi consumi paga un po’ meno, come per esempio single o coppie benestanti. Per chi invece deve consumare di più, per esempio le famiglie numerose o chi abita in aree non metanizzate, ci sarà una sostanziale riduzione del sovra-costo fino a oggi sopportato. Per le famiglie in reale stato di bisogno, a basso reddito, l’Autorità per l’energia elettrica ha poi previsto un ammortizzatore che annullerà ogni possibile effetto negativo. «Lo strumento - come spiega un comunicato dell’Autorità - è il bonus sociale di sconto, capace di intercettare chi è in concreta difficoltà. Con la riforma nel 2016 ne viene previsto il potenziamento automatico da parte dell’Autorità, in modo che per le famiglie a basso reddito che ne hanno diritto già dal prossimo anno non ci sia alcun aggravio di spesa, mantenendo allo stesso tempo la propria agevolazione. A regime, per neutralizzare ogni effetto, la stessa Autorità ha segnalato a Governo e Parlamento l’opportunità di rafforzare stabilmente il bonus, sia in termini di intensi-

cercare di combatterlo. Non solo a causa della globalizzazione o perché era destino. Non c’entra l’inevitabilità. Semplicemente, la vittima ha iniziato a ragionare come il suo carnefice, facendo delle scelte e passando dalla parte dell’impresa. Così si è iniziato a condividere la competitività e il rigore che la finanza imponeva. Si è accettato il compromesso senza più lottare” (Giorgio Cremaschi). Il risultato è che ora il sindacato è stato abbandonato, sia dai partiti, sia dai lavoratori: quest’ultimi si sono rassegnati a pitoccare le briciole lesinate tramite

tà, portando lo sconto sulla bolletta dall’attuale 20% fino al 35% della spesa, sia con un ampliamento di chi ne ha diritto». Finalmente, una notizia positiva. Chi ben comincia... è a metà dell’opera! Andrea Delindati Cremona ***

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punto di vista

Uno sfarzoso matrimonio indiano che è uno smacco per tutti Egregio direttore, oggi noi, civilissimo popolo italiano che offre ospitalità ed assistenza a tutti (ma proprio a tutti, tranne che ai nostri connazionali!), assistiamo all’ennesima presa per i fondelli, per non dire di peggio, da parte del “civilissimo” popolo indiano. Mi voglio spiegare meglio. Sono passati quasi quattro anni dall’arresto illegale dei due marò durante i quali la giustizia indiana non ha saputo formulare un capo d’accusa preciso. Sono

ricatto occupazionale, mentre il sindacato, che avrebbe l’interesse politico ed egoistico a lottare, ha totalmente incartapecorito la propria muscolatura. “There is no alternative”, proclamava negli anni ’80 Margaret Thatcher, che ben prima di Monti – e di Renzi - parlava di “lacrime e sangue”... versati dai lavoratori, naturalmente, non certo da dirigenti e padroni! L'alternativa sussiste, invece: dignità, lotta e rilettura dei padri costituzionali! “Dobbiamo saper scongiurare il rischio che la crisi economica intacchi il rispetto dei principi e dei valori su cui si fonda il patto sancito dalla Costituzione”, abbiamo ascoltato nel messaggio al Parlamento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Questo dobbiamo tradurre nel nostro impegno civico e nell’ambiente di lavoro. Vittorio Dotti Rsu del Comune di Castelverde

passati quasi quattro anni durante i quali il Governo italiano non è riuscito a riportare a casa i nostri militari (pur avendone avuto l’occasione) nel rispetto del diritto internazionali. Eppure, in questi giorni in Italia e più precisamente a Firenze (guarda caso la città di Renzi, per non dimenticare) viene celebrato il matrimonio del secolo tra il rampollo indiano di una delle famiglie più ricche al mondo, Rohan Mehta e Roshni (immagino bellissima e leggiadra fanciulla indiana in stile Bhollywood). Per carità, nulla contro di loro, anzi: auguri, figli maschi e tanta felicità. Ma tutto questo è condito dagli sfarzi esagerati degni dei racconti come “Le mille e una notte”, con spese esagerate, alla faccia di un popolo che vive quotidianamente nella miseria, al limite della sopravvivenza. E noi siamo qui a discutere del sesso degli angeli? Dice bene il nostro grande Papa, quando parla della lotta al terrorismo, che si sconfigge solo con la lotta contro la miseria e la povertà. E’ questo l’esempio che vogliamo cogliere

in questo messaggio? E’ questo che Firenze e l’Italia stessa si aspettava da queste parole? Non credo proprio! E’ una vergogna per questo Stato italiano che non riesce a farsi rispettare a livello internazionale. E’ una vergogna per il Comune di Firenze. E’ una vergogna per il primo ministro Renzi! E’ una vergogna per la Farnesina. In Giappone le autorità avrebbero scelto il Harakiri! Qui in Italia non pretendiamo tanto, ma, per coerenza, dimettetevi per favore! Ma “business is business”, come si dice, alla faccia dell’onorabilità! Massimo Pelizzoni Gussola ***

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turchia

Ancora una volta ha perso la vita un avvocato Egregio direttore, esprimiamo lo sgomento, lo sdegno e il profondo rammarico, perché il 28 novembre è stato ucciso un avvocato. Non è successo in Italia ma in un Paese non lontano, la Turchia. Tahir Elci aveva 49 anni ed era il presidente dell’Ordine degli avvocati di Diyarbakir, città del sud-est della Turchia a maggioranza curda. Era considerato un avvocato per i diritti umani, perché da tempo impegnato in processi contro oppositori del regime di Ankara e nel far luce su alcuni omicidi ai danni di civili. Secondo le notizie diffuse subito dopo la sparatoria, avvenuta al termine di una conferenza stampa, le ultime parole del nostro collega sono state: «Non vogliamo armi, scontri, operazioni in quest’area, che ha ospitato così tante civiltà». La speranza è che si riesca a far luce sui colpevoli di questa morte, anche se servirà del tempo. Quello che subito colpisce, però, è che è morto un avvocato, ancora una volta. Ancora, come in Cina, in Libia, in Colombia, nel Caucaso del Nord, in Iran, solo per citare alcuni dei Paesi in cui, negli ultimi anni, centinaia di avvocati hanno perso la vita o sono stati intimiditi, minacciati, sottoposti a violenza per avere esercitato il loro compito di difensori dei diritti violati delle persone: avvocati visti come intralcio ad una “giustizia” di regime. L’avvocato vigila a presidio dello Stato democratico, è garante essenziale dei diritti dei singoli, della libertà e della giustizia: la sua voce deve risuonare forte nelle aule dei tribunali, non spegnersi sul selciato di una strada tra colpi di pistola. Il direttivo de La Camera Penale della Lombardia Orientale


Santa Lucia

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Sabato 5 Dicembre 2015

La festa di tutti i bambini

In molte zone d’Italia e anche nei Paesi scandinavi si celebra il 13 dicembre con riti e tradizioni dal sapore antico ucia pare fosse una ragazza siciliana cristiana (per la precisione di Siracusa) nata nel 283 e morta il 13 dicembre 304; sembra che, piuttosto che sposarsi con un pagano, abbia preferito la morte per martirio. In effetti, una Lucia, venne martirizzata a Siracusa durante le persecuzioni di Diocleziano. La fantasia popolare ha poi innestato sulla narrazione pseudo-storica la leggenda che Lucia si fosse strappata gli occhi; per questo è considerata la protettrice degli occhi, degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini. In Italia si dice “Santa Lucia il giorno più corto che ci sia” ma in realtà lo era un tempo quando la festa della Santa cadeva al Solstizio d’Inverno. La confusione è nata con l’introduzione del calendario gregoriano che ha eliminato dal vecchio calendario una decina di giorni. Si diceva che la vigilia del 13 dicembre si potesse vedere Lucia volare sui campi ricoperti di neve con una corona di luce sopra i capelli. Ancora oggi in alcune zone d’Italia (ad esempio nel Trentino occidentale, nel Veneto, nel Bergamasco, nella Brianza e nel Cremonese) si aspetta Santa Lucia. Il 13 dicembre per i bambini è un giorno speciale perché al loro risveglio trovano in casa molti doni e dolcetti. Si racconta infatti che questa Santa, arrivando durante la notte con il suo carretto magico trainato da un asinello e segnalato dal suono di campanelli tintinnanti, distribuisca regali a tutti i bambini buoni. Ogni anno, già dai primi di dicembre, ogni bimbo scrive (o fa scrivere) la sua letterina su cui elenca i regali che desidera ricevere, sperando che Santa Lucia sia generosa. Quando la letterina è stata scritta, viene messa sul tavolo o sul davanzale della finestra in modo che la Santa possa trovarla facilmente e provveda ad esaudire i desideri di ognuno. Quando arriva la sera del 12 dicembre, aiutati dai genitori o dai nonni, i bambini preparano acqua e fieno per l’asinello e qualcosa da mangiare anche per la Santa; poi vanno a letto presto, perché non possono farsi sorprendere svegli al suo passaggio in quanto lei potrebbe buttare una manciata di cenere negli occhi dei curiosi. La mattina del 13, quando si svegliano,

i piccoli trovano regali, paste, cioccolato, caramelle e altre delizie. Di solito i doni sono oggetti per la scuola, libri, capi d’abbigliamento ma soprattutto giochi. Generalmente, qualche giorno prima del 13 dicembre, una ragazza del luogo si veste con una lunga tunica bianca o azzurra e veli che le coprono il viso e va nelle scuole a distribuire dolcetti ai bambini: viene anticipata così la festa vera e propria vissuta dai più piccoli come una magia. La venerazione della Santa dal Sud al Nord d'Italia è spiegata se si considera il tortuoso percorso delle sue reliquie, in particolar modo nel Medioevo sotto la Repubblica di Venezia. Secondo la tradizione, il corpo della Santa, prelevato in epoca antica dai Bizantini a Siracusa, è stato successivamente trafugato dai Veneziani quando, partiti per le Crociate, saccheggiarono invece Costantinopoli. Oggi il corpo di quella che si pensa essere Santa Lucia è conservato e venerato nella chiesa di San Geremia a Venezia.

NEI PAESI SCANDINAVI - Nei Paesi scandinavi anche la Chiesa Luterana celebra questa Santa. In Svezia in suo onore, le figlie maggiori della famiglia si alzano prima dell’alba, indossano una camicia da notte bianca e mettono sul capo una coroncina di rami di biancospino o d’edera con delle candele accese. Portano, aiutate dai più piccoli (che rappresentano le stelle), la colazione agli adulti della casa, ossia caffè nero e un dolcetto speciale chiamato in svedese Lussekatt. I bambini si mettono in coda dietro la figlia più grande, che rappresenta Santa Lucia, e cantano le canzoni tradizionali. Nel tempo si sono stratificati tanti significati legati al giorno solstiziale, così il giorno è rimasto sostanzialmente una festa della luce: grandi falò, sfilate con fiaccole e tante cerimonie piene di candele accese per simboleggiare la vittoria della luce sulle tenebre; Lucia è custode del giorno più corto dell'anno (e perciò cieca) ma nello stesso tempo è testimone del passaggio delle tenebre alla luce, perché dopo il solstizio si allunga la durata del giorno.


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Santa Lucia

Sabato 5 Dicembfe 2015

La tradizione passa anche dalla cucina

Dal sud al nord del nostro Paese sono tante le ricette, dolci o salate, che non possono mancare sulla tavola il giorno di Santa Lucia

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olti sono i cibi legati alla festività di Santa Lucia, dal sud al nord del nostro Paese. La festa di Santa Lucia è particolarmente sentita in Sicilia dove la Santa è patrona di Siracusa. In tutta l’isola il 13 dicembre non si mangia pane, ma in segno di penitenza soltanto legumi e verdure. Questa tradizione pare sia nata in memoria di una carestia che afflisse l’isola nel XVIII secolo e che finì proprio grazie all'intervento miracoloso della martire che convogliò sulle coste una flotta di navi cariche di frumento. Quasi ovunque sull'isola, in ricordo dell'avvenimento, è usanza mangiare la “cuccìa" un dolce (forse di origine araba) dalla lunga preparazione, composto da grani di frumento cotti a lungo nell'acqua e conditi con ricotta, zucca, cannella, cioccolata in pezzi, zucchero e vin cotto. Tipiche di Santa Lucia sono anche le panelle, ovvero frittelle di farina di ceci. Altro ingrediente principe della festa è il riso, che viene presentato sotto la classica versione delle arancine o sotto forme di minestre condite con gli sparaccieddi, i nostri broccoletti, o nel sontuoso riso alla palermitana, ricco timballo condito con melanzane. C’è poi la credenza che a chi si astiene dal mangiare cibi a base di farina la Santa conserverà per sempre la vista, così come quella che vuole che nutrendosi solo di verdure e senza pane, si potrà avere un'illuminazione sul nome e volto della futura sposa o dello sposo. Il culto della Santa si è diffuso nel Medioevo in tutta Italia e, in base alla zona, ha dato vita ad altre credenze e usanze. Nel Bergamasco fino a qualche decennio fa era usanza regalarsi dei dolci speciali, i “badì dè dama”, zuccherini grandi come una moneta e infiocchettati. A Udine, invece, si allestiscono per l'occasione delle bancarelle di giocattoli e dolciumi nei pressi della chiesa del Redentore. Nelle campagne veronesi era usanza “metare le ochete” a Santa Lucia, ovvero mettere la carne dell'oca in un intingolo particolare, che durasse per tutto l'inverno. L'oca veniva prima sgrassata, il grasso ricavato si faceva sciogliere in pentola, l'animale veniva nel frattempo disossato, tagliato a pezzi e lasciato per quattro giorni sotto il sale. Trascorso questo periodo i pezzi venivano scolati, asciugati e messi in vasi di

Dalla svezia La ricetta dei Lussekatter

INGREDIENTI per 30 biscotti • 75 gr di burro • 150 ml di latte • Un pizzico di sale • 9 bustine di zafferano

vetro o terracotta, avendo cura di coprirli con il grasso precedentemente sciolto. In questo modo la carne poteva conservarsi anche un anno. La tradizione prevedeva che il primo vaso venisse inaugurato a Capodanno, per augurare giorni fecondi e ricchi di soddisfazione a tutti i componenti della famiglia. A Verona le mamme erano poi solite preparare ai bambini “el saladin de Santa Luzia”, un piccolo salame che la macellazione del maiale rendeva facilmente disponibile. I dolci dedicati a questa santa erano per lo più casalinghi, umili, discreti come era lei. In alcuni è chiaro l'intento propiziatorio, come nei biscotti a forma di occhio o di occhiale, al sapore di anice, che a Ortona in Abruzzo chiamano Occhi di santa Lucia. Dolci e ricette da fare in famiglia, preludio delle feste natalizie ormai alle porte. LE FOCACCINE DI SANTA LUCIA - I Lussekatter sono dei panini allo zafferano a forma ad esse rovesciata. Presen-

tano la caratteristica di essere molto gialli oltre che molto profumati, ma non sono tanto dolci, essendo più simili come sapore e consistenza a delle brioches. Sembra che l'origine della ricetta sia tedesca, risalente almeno al Rinascimento. La forma originaria dei panini era la svastica, noto simbolo archetipo solare ossia la croce uncinata, ma dopo le disastrose associazioni del simbolo con il nazismo anche le focaccine hanno cambiato forma, sono diventate delle mezze croci con le estremità arrotolate a spirale e con un’uvetta al centro delle due estremità (forse rappresentano gli occhi strappati alla santa). Come sempre le ricette hanno spesso gli stessi ingredienti base, ma con dosi diverse eppure l'ingrediente che non deve mancare e che rende il panetto fragrante e soffice è la kesella ossia il kvarg svedese che corrisponde ad un formaggio tedesco, il quark. Sono dolcetti da mangiare in giornata perchè lasciati all'aria aperta induriscono, ma se proprio avanzano si possono congelare.

• 25 gr di lievito di birra • 350 gr di farina • 75 gr di zucchero • Uvetta qb • 1 uovo

PREPARAZIONE: • Fondere in una casseruola il burro, aggiungere il latte e lo zafferano, quindi portare fino al punto di ebollizione. • Togliere dal fuoco e versare il composto sopra il lievito spezzettato. • Aggiungere tutti gli altri ingredienti tranne le uvette e l’uovo. Bisogna ottenere una pasta morbida ma non appiccicosa, che va lasciata riposare per 40’ coperta da un panno. • A questo punto dividere la pasta in 25-30 pezzi: da ciascun pezzo ottenere una lunga striscia vagamente cilindrica e comporre la forma di un 8 o di una S. • Decorare con l’uvetta (fatta ammollare precedentemente). Lasciare riposare ancora 40’, quindi spennellare le focaccine con l’uovo sbattuto. • Infornare a 250° per 10’. • Le focaccine si conservano ermeticamente chiuse per una settimana. Si possono anche mettere nel freezer così durano di più e sono sempre fresche.


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Santa Lucia

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Quando una filastrocca racconta le emozioni Tante sono le filastrocche e le poesie dedicate a Santa Lucia che si sono tramandate di generazione in generazione. Nelle loro parole, nelle loro rime viene sottolineata molte volte la trepidazione con cui i bambini aspettano il momento di vedere cosa la Santa ha portato loro e l'impazienza di poter assaggiare i vari dolcetti ricevuti in premio per la loro bontà. Chi di noi a scuola non ha mai imparato a memoria qualche componimento, vuoi per qualche recita, vuoi per fare bella figura davanti ai propri genitori? Ecco una breve filastrocca in dialetto cremonese particolarmente conosciuta:

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I mercatini di Verona in piazza Bra

Dal 10 al 13 dicembre tornano, in occasione della festa di Santa Lucia, le tradizionali bancarelle colme di giocattoli, dolci e oggetti dell’artigianato locale

al 10 al 13 dicembre di ogni anno, in occasione della festa di Santa Lucia, la centrale piazza Bra ospita un grande e variegato mercatino, che i veronesi con affetto chiamano “i banchéti de Santa Lussia”. La Santa siciliana, vissuta nel terzo secolo, è molto venerata nella città scaligera ed al suo nome è legata una tradizione assai antica: è lei infatti che, nella notte tra il 12 e 13 dicembre, accompagnata dal fedele asinello porta dolciumi e giocattoli ai bambini buoni, pezzi di carbone a quelli più birichini. La tradizione risale al XIII secolo, quando si diffuse in città una pericolosa malattia agli occhi che colpiva soprattutto i bambini. Genitori e familiari invocarono l’intervento di Santa Lucia, protettrice della vista, per far cessare l’epidemia, facendo voto di portare ogni 13 dicembre i loro figli in pellegrinaggio a piedi scalzi alla sua chiesa. Ottenuta la guarigione rimase la tradizione dell’annuale pellegrinaggio votivo, inizialmente nella chiesa di Santa Lucia Intra (che era in corso Porta Palio) e

poi in piazza Bra nella chiesa di Santa Agnese (demolita nel 1837 per far posto all’attuale Municipio), in cui era conservata una pala di Bernardino India con l'immagine della santa. La stagione fredda non invogliava certo ad una passeggiata a piedi

nudi e non era facile convincere i bambini a lasciare scarpe e calze a casa, da qui la promessa che Santa Lucia avrebbe riempito scarpe e calze di doni e dolciumi, per convincere i pargoli più ritrosi a partecipare al pellegrinaggio.

Con gli anni cessarono i pellegrinaggi a piedi scalzi, ma l’abitudine di accompagnare i figli nella chiesa di Piazza Bra continuò fino all’Ottocento; l’affluenza di tanti bambini e genitori riuniti nella piazza più grande di Verona, richiamava la

presenza di venditori di dolciumi e giocattoli da ogni parte della regione incoraggiando i genitori ad acquistare i doni e mantenendo, di fatto, viva la tradizione. Nacque così la “Fiera di Santa Lucia” che oggi richiama nel

centro di Verona centinaia di bancarelle da tutta Italia e decine di migliaia di visitatori, che acquistano giocattoli, capi d’abbigliamento, prodotti dell’artigianato locale, specialità gastronomiche, mercanzie d’ogni sorta e dolci


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Speciale Edilizia

Sabato 5 Dicembre 2015

Il parquet, tra estetica e comfort

Esistono diversi tipi di essenze che con i loro colori, sfumature, finiture e venature si adattano ad ogni contesto abitativo e di arredamento

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l parquet non è più considerato solo un semplice rivestimento, ma come un elemento che caratterizza l’estetica della casa. Da secoli il legno è utilizzato per rendere più confortevoli gli ambienti in quanto è un ottimo isolante termico ed acustico, ha caratteristiche di elasticità e resistenza e dona all’ambiente un’atmosfera accogliente. Esistono molti tipi di parquet: in legno massiccio, con uno strato in legno nobile su un supporto di legno meno pregiato o su un multistrato o su un pannello di particelle a base di legno. A seconda dell’essenza che si sceglie, la gamma di parquet propone colori, sfumature, finiture e venature che si adattano ad ogni contesto abitativo e d’arredamento, nelle tipologie e nei formati più disparati. Nella scelta occorre tenere presente che il legno, a contatto con la luce, si ossida e cambia colore (spesso diventa più scuro o, nel caso del teak, più chiaro). Una scelta oculata del parquet deve tener conto, oltre che dei fattori estetici ed ambientali, anche di quelli morfologici del legno, materia viva che si adatta alle condizioni climatiche. Vanno rispettate quindi le condizioni di posa e va tenuto con-

to del tipo di trattamento del legno per poterne garantire la maggiore durata possibile. I legni utilizzati per il parquet offrono un’ampia gamma di scelta delle tonalità, classificate

in quattro categorie. Ecco alcuni legni: • Tra i legni rossi ci sono il merbau (essenza asiatica di colore bruno) e il Doussiè Africa (essenza dorata-rossiccia). • Tra i legni chiari ci sono l’acero americano (un legno di colore beige molto chiaro), il faggio (essenza tipicamente europea dalla tonalità rosata), il rovere (un legno chiaro). • Tra i legni scuri ci sono il wengé-panga (essenza africana particolarmente scura) e il mutenye (essenza africana che si presenta in tonalità che vanno dal marrone tendente al giallo fino ad arrivare al grigio tendente al nero). • Tra i legni bruni ci sono l’iroko (essenza africana di colore giallo), il teak (essenza afriacana o asiatica color tabacco) e l’Afrormosia (essenza africana leggermente olivastra).

IL PARQUET LAMINATO - Il parquet laminato è un’alternativa economica al parquet. Ha un supporto in fibre e colla; una sottile pellicola plastica a stampa digitale riproduce fedelmente le essenze del legno. IL PARQUET PREFINITO - In liste di ogni essenza e formato, già levigate e verniciate, il parquet prefinito a due o tre strati è la soluzione veloce e a prezzi inferiori rispetto al tradizionale. Ha tempi brevissimi di posa in opera, non ha fasi di levigatura e posatura. IL PARQUET IN LEGNO MASSELLO - Fornito grezzo, da levigare e lucidare dopo la posa, il parquet massello ha una composizione in puro legno nobile che gli permette di mantenere intatta negli anni la sua bellezza.

Le diverse tipologie di posa e il loro utilizzo a seconda dei casi Le tipologie di posa per il parquet sono tre: inchiodata, a colla o flottante. La prima, usata tradizionalmente con i parquet in legno massello, viene oggi impiegata in rare occasioni, ed è stata sostituita nella gran parte dei casi dalla seconda, quella a colla, grazie anche alla diffusione sempre maggiore dei parquet prefiniti. In alternativa alla posa a colla, può essere utilizzata quella flottante o galleggiante. Questa è spesso impiegata nelle ristrutturazioni nel caso di posa su pavimento esistente, o perché non lo si vuole intaccare per esigenze di conservazione (in caso di ulteriori ristrutturazioni sarà possibile rimuovere il parquet e ripristinare la precedente pavimentazione, con la posa a colla invece la si comprometterebbe), o perché si prevede di smontare il parquet e portarselo via, ad esempio se si è in affitto o si cambia casa. Si tratta di un sistema molto pratico che consente tempi di posa molto veloci, anche di una sola giornata. Bisogna però sottolineare che il parquet così posato, non avendo alcun fissaggio al sottofondo, a differenza della posa incollata, è più soggetto a piccole deformazioni e assestamenti al cambiare dei valori di temperatura e umidità.


Speciale Edilizia

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La comodità dell’elevatore in casa

Spesso considerato un lusso, è in realtà soprattutto utilizzato per abbattere le barriere architettoniche presenti nelle abitazioni

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ascensore interno ad un appartamento, detto elevatore o meglio piattaforma elevatrice, s’installa facilmente e ha ingombri ridotti. Molto spesso è considerato un lusso, ma in realtà è utilizzato soprattutto per abbattere eventuali barriere architettoniche presenti nelle abitazioni. Se lo spazio è poco, si può anche optare per i montascale; oggi ne esistono di molti modelli e con un’ampia gamma di finiture. In apparenza molto simili agli ascensori, gli elevatori sono preferibili per uso privato, soprattutto nelle case unifamiliari disposte su più livelli. Rispetto al più diffuso ascensore che viene solitamente scelto per un uso molto intensivo, l’elevatore ha una velocità di salita/discesa ridotta, non superiore a 0,15 metri al secondo (come stabilito dalla Direttiva Macchine 2006/42/CE, cui fa riferimento). Inoltre, essendo nato per essere utilizzato da persone con disabilità, per sicurezza prevede l’azionamento mediante manovra “a uomo presente” (cioè tenendo premuto il pulsante durante la corsa). Tuttavia, molte piattaforme elevatrici sono disponibili anche con porte automatiche che rendono la manovra più immediata. I VANTAGGI - I principali vantaggi degli elevatori sono: • Facile installazione - L’intervento viene eseguito, di norma, in pochi giorni da tecnici abilitati. • Minimo spazio - Non richiedono un locale macchine. La fossa (cioè lo spazio residuo sotto la cabina posizionata al piano inferiore) è di soli 10-12 cm circa e per l’installazione è necessaria una sola parete portante. Le dimensioni per il supporto del vano arrivano fino a 110 x 140 cm, ma ne esistono anche di dimensioni mini, da 60 x 60 cm. • Adattabilità - In molti casi possono essere inseriti all’interno di un vano scala o anche all’esterno dell’edificio. • Bassi consumi - Sono pari a quelli di un comune elettrodomestico e si collegano a qualsiasi punto luce a 220-230V. Per l’installazione non serve quindi un potenziamento dell’impianto elettrico, semmai una linea dedicata che viene portata dal quadro di alimentazione principale. • Costi - Gli elevatori costano nel complesso di meno rispetto agli ascensori. Naturalmente i prezzi dipendono molto

dalle caratteristiche d’impianto e installazione. • Superamento delle barriere architettoniche - Permettono di superare tutti quegli ostacoli (o dislivelli) che impediscono gli spostamenti a coloro che hanno difficoltà di deambulazione permanenti o temporanee. L’accessibilità agli edifici, residenziali e non, è inoltre stabilita dalla Legge 13/1989, che riguarda sia nuove costruzioni sia ristrutturazioni. I REQUISITI DI SICUREZZA - Oltre alla Dichiarazione di conformità CE e la relativa marchiatura CE, l’elevatore deve disporre di: • dispositivo automatico che in caso di black-out riporta la cabina al piano e permette l’uscita dei passeggeri • fotocellule • sirena di allarme • telefono • luce d’emergenza • chiavi di abilitazione sulle bottoniere:

impediscono l’accesso a persone non autorizzate • sistema di ripescaggio in salita e in discesa: riporta con precisione il fondo della cabina al livello del piano. L'INSTALLAZIONE - Per quanto riguarda l’installazione esistono 3 possibilità: • Può essere collocato all’interno dell’abitazione in un vano in mattoni o in cemento armato, a quattro pareti, con un foro per la porta. • Può essere montato all’interno di una struttura portante metallica, senza opere murarie (ad esempio all’interno di un vano scale). • Può essere anche posizionato all’esterno dell’edificio: in tal caso sono richiesti limitati interventi murari, cioè le demolizioni necessarie per creare aperture per l’accesso ai piani. IL MONTASCALE - Il montascale può essere una soluzione alternativa per muoversi liberamente e in sicurezza in

casa. I modelli attuali coniugano funzionalità e design: sono personalizzabili per finiture e rivestimenti, in armonia con l’arredo, occupano poco spazio e possono essere installati su tutte le tipologie di scale. Un montascale richiede poco spazio, si installa velocemente e necessita di una manutenzione minima. La poltroncina, ripiegata, occupa circa 30 cm, la rotaia su cui scorre non più di 15/20 cm

(rimane perciò lo spazio per salire e scendere le scale comodamente). L’installazione avviene in circa mezza giornata, non richiede opere murarie e non comporta alcuna modifica alla configurazione della scala. Per quel che riguarda il collegamento elettrico, non è richiesto un impianto particolare. Alcuni modelli sono alimentati a batteria per funzionare in sicurezza anche nelle abitazioni sprovviste di “messa a terra”.


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Salute

Sabato 5 Dicembre 2015

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si fprenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

S

di Giulia Sapelli

i parla spesso, genericamente, di “avere il colesterolo alto”, ma pochi sanno davvero cosa significhi e quali problemi comporti. Innanzitutto bisogna sapere che il colesterolo è una sostanza vitale l'organismo. Quando però il suo valore supera i parametri definiti “normali” si trasforma in fattore di rischio per infarto e ictus. Dieta povera di grassi saturi, attività fisica e una terapia farmacologica adeguata sono le regole più semplici per combatterlo. Ne parliamo con il dottor Massimo Carini, direttore dell'unità operativa di Cardiologia e Utic del presidio ospedaliero Oglio Po di Casalmaggiore. Cos’è il colesterolo? A cosa serve? «Il colesterolo è una sostanza simile al grasso: per quanto strano possa apparire, è essenziale per la vita ed è presente in tutte le cellule animali. E’ parte delle membrane cellulari; è la base costitutiva di alcuni ormoni (aldosterone, cortisone, testosterone, estradiolo) e degli acidi biliari; è il nutrimento per alcuni tipi di cellule. Normalmente viene introdotto nel nostro organismo con il cibo di origine animale. Altra fonte di colesterolo sono le cellule del fegato che lo sintetizzano in base ai fabbisogni del nostro corpo. Il colesterolo, infatti, è talmente prezioso per certe funzioni fondamentali, che il fegato si è riservato l’indipendenza e il diritto di costruirselo autarchicamente, a prescindere da quanto se ne introduca con gli alimenti». Quali sono i rischi legati al colesterolo alto? «La quantità elevata di colesterolo nel sangue, soprattutto LDL, porta al processo di “aterogenesi”, che è causa di patologie molto gravi tra cui infarto miocardico, ictus, aneurisma dell’aorta, arteriopatia periferica. L’alto valore di colesterolo, con il passare del tempo, fa aumentare i depositi di grassi sulle pareti delle arterie, riducendone l’elasticità e ostacolando il flusso sanguigno. In realtà molto spesso non è l’occlusione dell’arteria in sé a causare l’infarto, bensì l’infiammazione e la conseguente rottura di questi accumuli adiposi (chiamati ateromi o placche aterosclerotiche)». In questi casi cosa accade? «Quando la parete superficiale della placca si rompe, il sangue entra in contatto con il suo contenuto;

E’ importante tenere controllato un parametro che, se troppo elevato, può portare a ictus o infarto

Colesterolo: quando può diventare un problema

115 mg/dl rischio moderato, < 100 mg/dl alto rischio; < 70 mg/dl rischio molto alto». Quali sono le cause del colesterolo alto? «Principalmente una dieta ricca di grassi saturi e la sedentarietà». E' vero che l’elevata presenza di colesterolo può essere determinata da fattori genetici? «Vero, le cosiddette dislipidemie primarie o genetiche sono determinate da un’alterazione “ereditaria” su base familiare: il difetto del metabolismo dei lipidi viene trasmesso come un carattere ereditario nel DNA dai genitori ai figli. In questi pazienti è utile mantenere i livelli di colesterolo più bassi possibile».

si attiva in tal modo un processo che porta alla formazione di un coagulo, proprio come succede quando ci procuriamo una ferita. All’interno dell’arteria i meccanismi della coagulazione danno così origine a una sostanza (trombo o coagulo) che può interrompere il flusso sanguigno determinando un’improvvisa mancanza di ossigeno a valle. A causa della lesione potrebbe anche staccarsi un pezzetto di ateroma che, trasportato in periferia dal sangue, andrebbe a occludere vasi di dimensioni minori (embolia)». Si sente spesso parlare di colesterolo “buono” e “cattivo”, qual è la differenza? «Il colesterolo una volta arrivato al fegato si trasforma in lipoproteine; queste vengono immesse nuovamente nel sangue per rendere lo stesso colesterolo disponibile alle necessità dell’organismo. Le lipoproteine sono di due tipi: il “colesterolo buono” (HDL - high density lipoproteins) che mentre circola nel sangue raccoglie, incorpora e asporta il colesterolo presente sul-

la parete dei vasi; il “colesterolo cattivo” (LDL - low density lipoproteins) che si infiltra più facilmente nelle pareti vascolari depositandosi sotto il tessuto che riveste la superficie interna dei vasi sanguigni – l’endotelio – dando inizio alla formazione della placca aterosclerotica. Le lipoproteine LDL contengono una quantità relativamente alta di colesterolo e trigliceridi». Quali sono i valori consigliabili di colesterolo? «In generale, più bassi sono i livelli di colesterolo più basso è il rischio. Per una diagnosi accurata è comunque importante considerare la presenza di altri fattori di rischio come una pressione arteriosa o il diabete: in questi casi, ridurre i livelli di colesterolo diviene ancora più importante. I valori generalmente consigliabili sono (esame del sangue dopo 12 ore di digiuno): Colesterolo totale < 200-220 mg/dl; Colesterolo HDL > 40 mg/dl negli uomini; > 50 mg/dl nelle donne; Colesterolo LDL < 160 mg/dl nei pazienti a basso rischio, <

TRE REGOLE DA NON DIMENTICARE • Controllare la quantità di colesterolo assunto con la dieta: in generale bisogna limitare al massimo i cibi contenenti burro, i dolci (creme e panna), togliere il grasso della carne, limitare gli insaccati e i formaggi, il consumo di uova e carne preferendo il pesce, che contiene un particolare tipo di acido grasso che solubilizza il colesterolo; fare uso di latte parzialmente scremato e di formaggi freschi. • Fare attività sportiva regolarmente: stimola il metabolismo al consumo del colesterolo. Dovranno essere preferite attività come la corsa, la marcia, il nuoto, il ciclismo, della durata di almeno 30 minuti per tre volte la settimana, sempre sotto consiglio del proprio medico. • Se necessario, su indicazione medica, ricorrere alla terapia farmacologica che si avvale di queste classi di farmaci: le statine che riducono la produzione di colesterolo nel fegato e ne stimolano la rimozione dal sangue; i fibrati che abbassano i trigliceridi e in misura minore il colesterolo; le resine che bloccano i sali biliari nell’intestino riducendo quindi l’assorbimento del colesterolo e aumentandone l’utilizzo a livello epatico.

In arrivo a Porta Mosa un parco giochi per i bambini disabili In arrivo un parco giochi dedicato ai bambini con disabilità, che sarà realizzato nell'ampio spazio verde di Porta Mosa grazie al contributo dell'Associazione Kiwanis Club Cremona Monteverdi onlus. Il progetto, proposto dal Kiwanis Club Cremona Monteverdi, è stato accolto positivamente dall'Amministrazione comunale e, attraverso un percorso di co-progettazione, che ha coinvolto vari Settori e Servizi del Comune, si è arrivati alla sottoscrizione del contratto di sponsorizzazione. Il progetto, denominato “Un'altalena per tutti”, è il risultato del coinvolgimento fattivo dell'assessore Rosita Viola, dell'assessore Alessia Manfredini e dell'assessore Barbara Manfredini. Una delegazione del Kiwanis Club Cremona Monteverdi ha incontrato il sindaco Gianluca Galimberti per sancire l'avvio formale dell'accordo che porterà alla realizzazione, nel 2016, di quanto previsto. La proposta si caratterizza, in particolare, per l’installazione di giochi predisposti anche per l’utilizzo da parte di bambini con disabilità consentendo così a tutti di accedere al parco e condividere insieme momenti di gioia, benessere e crescita. Il gioco è infatti il mezzo universale di aggregazione e integrazione tra bambini portatori ognuno di piccole e

grandi esperienze di vita. Il “giocare insieme” aiuta gli stessi genitori, che accompagnando i propri figli, hanno la possibilità di confrontarsi tra loro e trarre beneficio dallo scambio delle esperienze persona-

li, culturali e sociali. Chi volesse sostenere l'iniziativa può farlo con un contributo attraverso le coordinate bancarie IT 77G0200811402000001161634, specificando, come causale, "Un'altalena per tutti". Il progetto si inserisce nell’obiettivo concreto dell'Amministrazione comunale di progettare una città “per tutti”. E' l'inizio di un percorso, in prossimità del 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità, che vede una forte sinergia ed integrazione tra pubblico e privato sociale nella pianificazione e attuazione di interventi in tema accessibilità e fruibiilità della città, ma anche l'impegno dell'intera comunità nelle sue molteplici espressioni. Il Kiwanis Club Cremona Monteverdi onlus è nato a Cremona nel 2009 ed ha svolto negli anni attività sia a sostegno dei service globali che a sostegno di service a beneficio della comunità cremonese con specifica attenzione al benessere dei bambini. Tra le opere realizzate a Cremona la sala visite all’interno del Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Cremona e la raccolta di doni a favore delle famiglie indigenti in occasione delle festività natalizie oltre ad altre numerose iniziative anche in collaborazione con l’Unicef.


Cultura&Spettacoli

Mostra fotografica a Sesto

tunità relazionale e socializzante e di stimolarli sia a livello emozionale che cognitivo. La mostra è, inoltre, associata a un progetto benefico curato dall'Onlus Barjo Imè, che si occupa di alcuni progetti in un villaggio della Valle dell’Omo in Etiopia.

S’intitola “Popoli dimenticati dal tempo” la mostra fotografica di Enrico Madini che si terrà martedì 8 dicembre alle ore 11 presso la “Casa soggiorno Nolli-Pigoli” di Sesto Cremonese. L’idea della mostra è nata con l’obiettivo di fornire ai pazienti un'oppor-

Ultimo appuntamento con l’opera al Ponchielli, domani in replica alle ore 15.30

“Un ballo in maschera” chiude la stagione

C

dalla redazione

ala il sipario sulla stagione d’opera del Teatro Ponchielli. L’ultimo appuntamento è con “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi, che dopo essere andato in scena ieri sera, verrà replicato domani alle ore 15.30. La regia è affidata a Nicola Berloffa, mentre la direzione d’orchestra è di Pietro Mianiti. Si tratta di un melodramma in tre atti, ambientato in Svezia, dove la figura di re Gustavo III è particolarmente significativa: grazie al sostegno e al mecenatismo di questo raffinato sovrano illuminato, non solo fu possibile dare vita ad un teatro nazionale svedese, ma venne anche fondata l’Accademia di Svezia, quella che ancora oggi assegna il premio Nobel per la letteratura. Lo sviluppo del cosiddetto “teatro gustaviano” subì, tuttavia, una brusca interruzione con l’assassinio del monarca nel 1792, ad opera di una congiura ordita da nobili svedesi durante un ballo in maschera. Questa vicenda storica ispirò Eugène Scribe che scrisse un libretto d’opera sull’argomento (“Gustave III, ou Le bal masqué”), musicato da Daniel Auber e rappresentato all’Opéra di Parigi nel 1833. Dal medesimo soggetto fu tratto anche il libretto della prima versione de “Un ballo in masche-

Leonardi sul palco di “Alice”

Un momento dello spettacolo (foto ® Alessia Santambrogio)

Tornano i “Dialoghi” per presentare la prosa

ra” (1859) di Giuseppe Verdi, poi costretto dalla censura borbonica e da quella papale a modificare nomi ed ambientazione storico-geografica dell’opera. All’epoca, infatti, era ritenuto assai oltraggioso mettere

Stasera alle 22, va in scena da “Alice nella città”a Castelleone lo spettacoloconcerto “Recital. Ti parlerò d’amor” dell’attore milanese Walter Leonardi. Cono-sciuto al grande pubblico per le recenti interpretazioni ne “Il terzo segreto di satira" e per la striscia settimanale

Sereno Cordani a Casa Sperlari

Domani alle ore 17 verrà inaugurata la mostra di opere di Sereno Cordani, artista cremonese scomparso nel 1985, che la figlia Tiziana e l’Adafa dedicano al maestro nel trentennale della morte. A Casa Sperlari, in via Palestro 32, saranno esposti disegni e dipinti raccolti sotto il titolo “Viaggio intorno all’uomo”. E’ infatti questo il cardine tematico di gran parte della produzione del maestro cremonese, il quale ha indagato a lungo e appassionatamente il rapporto, quasi mai lineare e spesso violento e contorto, esistente sia all’interno che all’esterno della realtà dell’uomo stesso. In questa rassegna sono evidenziati tre cicli che sondano tre diversi versanti umani: il rapporto tra uomo e lavoro, che interseca anche i rapporti affettivi e famigliari, in oltre una dozzina di grandi disegni a inchiostro su carta bagnata risalenti al 1951, finora inediti; un secondo ciclo, esposto anche nella importante mostra dedicata all’alluvione del 1952 a Rovigo, a cura di Laura Gavioli e Vittorio Sgarbi, in cui il tema del devastante incontro con la forza della natura si intreccia con la dolente presenza della morte sul lavoro, in fogli ad inchiostro di china su carta asciutta ed in un dipinto a tempera su tela del 1972, in una memoria che non si abbandona al dolore ma, idealmente, addita nella violenza dell’uomo sull’uomo la vera dominante del rapporto sociale. Alla guerra, come massima espressione di questa violenza razionalmente perseguita, è infatti dedicato il terzo ciclo di opere dell’artista: si tratta di dipinti a tempera o a tecnica mista su tela e su tavola lignea di grande intensità espressiva e di sorvegliato linguaggio, testimoni di un magistero non solo artistico e formale.

in scena un regicidio e Verdi fu così costretto a trasformare Gustavo III di Svezia in Riccardo Governatore di Boston: il dramma storico originale venne così a perdersi, risultandone tuttavia esaltato, anche grazie

“Chiac-chierpillar”, nell’ambito della trasmissione Caterpillar di Radio 2, Leonardi è un comico milanese atipico, distante dai soliti clichet del “comicocabarettaro” bulimico di presenze in televisione. Ha condotto una carriera che parte dal teatro di ricerca e lo ha

ad una travolgente inventiva melodica, l’approfondimento sulle vicende e sulle passioni dei vari personaggi, in quello che Gabriele D’Annunzio definì «il più melodrammatico dei melodrammi».

portato ad approdare a un tipo di teatro che lui stesso definisce di “poesia popolare”. “Recital” è un compendio di monologhi, canzoni e letture d’amore, summa di cose accadute negli ultimi tempi. L’ingresso è come sempre gratuito, con tessera dell'associazione.

Tornano i “Dialoghi”, gli incontri con gli ospiti della stagione di prosa 2015-2016 del Ponchielli. Nove appuntamenti per dialogare, confrontarsi, raccontarsi ed incontrare attori e compagnie nel foyer del teatro e scoprire così il gusto dei classici rivisitati e di nuovi testi per godere a pieno della magia del teatro. Oltre agli ormai consolidati “Dialoghi”, da quest’anno la rassegna si arricchisce con “diversaMente Dialoghi”, che nasce dalla collaborazione fra il Teatro Ponchielli, l’assessorato alla Trasparenza, alla Vivibilità sociale, alle Pari Opportunità, l’assessorato al Welfare di Comunità, ai Servizi alle famiglie e alla persona del Comune di Cremona, l’Ufficio Comunicazione e Relazioni con il pubblico dell’Azienda Ospedaliera "Istituti Ospitalieri" di Cremona e il Comitato pari opportunità dell’ordine degli avvocati di Cremona e dal desiderio di confronto: il teatro diventa, così, pretesto e mezzo per parlare di temi contemporanei con l’esigenza di confrontarsi anche con un nuovo pubblico. Il primo appuntamento è per martedi 22 dicembre, alle ore 18, con “Father and son”, lo spettacolo che vedrà protagnista Claudio Bisio (nella foto), intervistato per l’occasione da Luca Crovi. Poi, giovedi 21 gennaio (sempre alle ore 18), sarà la volta di “Cyrano De Bergerac” con Luca Scarlini che incontrerà Jurij Ferrini e la Compagnia di Progetto Urt.

La donna è protagonista con De Gobbis L’artista veneto espone venti opere nelle sale di “Immagini, Spazio, Arte” fino al 12 dicembre

Sono in mostra a Cremona le opere del veneto Sebastian De Gobbis. E’ una lunga ed articolata riflessione sulla donna, il percorso che l’artista veneto ha voluto proporre al pubblico e non solo nella sua personale allestita in questi giorni nei locali di “Immagini, Spazio, Arte” in via Beltrami, dove si possono ammirare una ventina di opere che rappresentano un ulteriore sviluppo della dimensione artistica. Dalle tonalità prevalentemente grigie alle quali ci aveva abituati inizialmente – ne fa fede il dipinto “Solitudine” dedicato al nostro tempo, caratterizzato da una infinità di mezzi di comunicazione, ma dalla sostanziale incomunicabilità fra gli uomini – si è passati ad una tavolozza più ricca. I colori si fanno decisamente più caldi, con un ulteriore sviluppo nelle ultime tele dove appaiono quasi sfumati. Con queste cromie, ecco l’universo femminile descritto da De Gobbis. Si va dalla donna che acquisisce ruoli, in passato retaggio solo dell’uomo, a quella sensuale alla quale ci hanno abituato tanti artisti del passato e del presente. Particolare è il legame con il mondo della musica: la donna, nuova

Una serata dedicata al teatro di De Filippo CASALMAGGIORE

Un quadro di De Gobbis

musa delle note, si appropria di ogni strumento musicale, con un omaggio specifico a Cremona e alla sua liuteria che l’ha resa celebre nel mondo. Non solo donne, però, nella personale di De Gobbis. L’artista veneto ci propone anche riflessioni sul senso del tempo e sulla giostra della vita nella qua-

le l’uomo cerca di ricavare una prospettiva oltre il momento presente. La mostra resterà a disposizione del pubblico fino a sabato 12 dicembre. La si può visitare nei giorni feriali e la domenica dalle 16.30 alle 19.30 ed in orario continuato il sabato, dalle 10.30 alle 19.30.

Paolo Cevoli sul palco del San Domenico Prosegue la stagione di prosa al Teatro San Domenico di Crema con “Perché non parli”, scritto e interpretato dal comico romagnolo Paolo Cevoli, in programma per giovedì 10 dicembre ore 21. Paolo Cevoli, nato a Riccione, ma residente a Bologna, è uno dei molti comici usciti dall’esperienza milanese di teatro e di televisione dello Zelig. Oltre ai dieci anni sul palcoscenico milanese con Claudio Bisio, Cevoli ha al suo attivo tre film e alcuni romanzi di un certo successo, naturalmente sempre basati sui suoi personaggi comici di stampo romagnolo. A Crema presenta “Perché

non parli” per la regia di Daniele Sala, di recentissima uscita e già con appuntamenti teatrali fissati fino a metà del prossimo anno. Il “perché non parli” del titolo è proprio del Buonarroti di cui Cencio, il personaggio in commedia interpretato da Cevoli, è il garzone. Oltre che balbuziente, Cencio è anche mancino, cosa che a quei tempi non era tollerata e che lo perseguita fino a quando non si accorgerà che anche l’Adamo della creazione nella Cappella Sistina, dipinto dal maestro, allunga la mano verso Dio e si tratta della mano sinistra! T.G.

Stasera alle 21, il Teatro Comunale di Casalmaggiore ricorderà la famigi De Filippo. Vanno in scena, infatti, “Dolore sotto chiave e “Pericolosamente” di Eduardo De Filippo, con un prologo da “I pensionati della memoria” di Luigi Pirandello. Sul palco Tony Laudadio, Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano, per la regia di Francesco Saponaro. Insomma, una serata di grande teatro che, che permetterà di ricordare non solo il trentennale della morte del grande Eduardo, per cui questo lavoro nacque, ma anche la recentissima scomparsa del figlio Luca che questo teatro ospitò più volte e soprattutto in apertura della prima stagione teatrale. Tanti motivi per fare di questa sera di spettacolo un piccolo avvenimento


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Taccuino

Sabato 5 Dicembre 2015

NUMERI UTILI Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291

Via Picenengo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Dicembre

Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Dicembre

Via Castelleone Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Dicembre

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

Via Del Macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Dicembre

PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427

Via Boldori Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 22 Dicembre

POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511

Via Sant'Antonio del Fuoco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 6 Dicembre

QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233

• Via Attilio Boldori (tratto da Via Rigotti a Via Ponchielli) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 22/12/2015). • Via Picenengo (da via MIlano a passaggio FFSS) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 31/12/2015)

NUMERI UTILI Crema

COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241

NUMERI UTILI Casalmaggiore

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

• Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub (Fine lavori: 31/12/2015). • Via Sant'Antonio del Fuoco (tratto da via Amati a via Umiliati) - Cantiere per la sistemazione dei marciapiedi (Fine lavori: 06/12/2015). • Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ri-

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474

POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215 PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116

POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212

OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

strutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 31/12/2015). • Via Castelleone (dal civico 128 al civico 83) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 31/12/2015)

SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320

OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

Ricette - Speciale arance

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 500 g di bucatini • 2 arance non trattate • 4-5 rametti di finocchietto selvatico • 8 acciughe sotto sale • 8 cucchiai di pangrattato • 30 g di pinoli • Peperoncino piccante • 4 cucchiai di aceto • Uno spicchio d'aglio • Olio extravergine di oliva • Sale • Zenzero in polvere • 2 pezzi di zenzero candito

Bucatini con acciughe e arance

INGREDIENTI • PER 4 PERSONE • 2 finocchi • 5 arance • 2 cucchiai di succo • 160 g di filetto di limone di tonno • Uno spicchio d'aglio • 280 g di pesce spada • 2 cucchiaini di origano • 80 g di olive • Qualche stelo snocciolate di erba cipollina • 6 cucchiai di olio ex• Sale e pepe travergine d'oliva

PREPARAZIONE • Sciacquate le acciughe sotto acqua fredda, mettetele in una ciotola con 4 bicchieri di acqua e l'aceto per 20 minuti, quindi sciacquatele di nuovo, asciugatele e diliscatele. • Lavate le arance e grattugiate la scorza con una grattugia. • Sbucciatele al vivo. • Fate scaldare 5-6 cucchiai di olio in una larga padella con l'aglio tritato, unite le acciughe e cuocetele a

Tartare di pesce con arance e olive

fiamma bassa per 2-3 minuti, mescolando con un cucchiaio di legno, finchè saranno sciolte. • Aggiungete il peperoncino tritato e gli spicchi d'arancia e saltateli per circa un minuto. • A parte, scaldate 5-6 cucchiai di olio in una padella e fatevi rosolare il pangrattato, mescolando in continuazione con un cucchiaio di legno.

• Unite il finocchietto tritato e i pinoli, mescolate per circa un minuto e togliete dal fuoco. • Lessate al dente i bucatini in abbondante acqua bollente salata, sgocciolateli, trasferiteli subito nella padella con le acciughe, fateli saltare per qualche istante, poi spolverizzate con il pangrattato rosolato in precedenza. • Mescolate bene e servite.

Arance ripiene al mascarpone INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 4 grandi arance • 200 g di mascarpone • 1,5 dl di panna da montare • 50 g cioccolato fondente • 50 g di zucchero a velo • 40 g di uvetta • Un bicchierino di rum • 50 g di amaretti

PREPARAZIONE

• Fate rinvenire per 10 minuti l'uvetta nel rum. • Sbriciolate gli amaretti e spezzettate a scaglie il cioccolato. • Tagliate una calottina alle arance e, con l'apposito coltellino, svuotatele della polpa. • Lavorate il mascarpone in una ciotola con un cucchiaio per ammorbidirlo, quindi unite lo zucchero, il cioccolato, gli amaretti e l'uvetta strizzata con 2 cucchiaini di rum e amalgamate bene. •Montate la panna e incorporatene metà, quindi con il composto ottenuto riempite le arance svuotate. • Mettete il resto della panna in una tasca da pasticciere e guarnitevi le arance.

PREPARAZIONE • Mescolate in una ciotola l'aglio schiacciato, l'olio, il succo di limone, sale e pepe. • Unite l'origano e l'erba cipollina tagliuzzata e tenete da parte in fresco. • Sbucciate le arance, quindi pelate al vivo gli spicchi di un'arancia e tagliateli a cubetti piccolissimi, raccogliendo il succo nella ciotola con la citronnette. • Affettate le arance rimaste e suddividetele in 4 piattini. • Unite i finocchi lavati e affettati fini. • Tritate le olive. • Tagliate a dadini i pesci, mescolateli con i cubetti di arancia e le olive, salate e pepate. • Con l'aiuto di 4 stampini ad anello preparate le tartare, sformatele sulle arance e conditele con la citronnette.


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it

Raineri, copertina con gaffe

CURIOSITA’

Responsabile FABIO VARESI

8 dicembre presso la Centrale Martedì delMartedì Latte (in via Nazario Sauro) è in prola Festa dell’atleta 2015 della la Festa gramma Canottieri Flora. Si inizierà alle ore 18 con il dell’atleta saluto del presidente Alberto Superti. FLORA

L’ultimo numero di “For Men” ha dedicato la copertina a Simone Raineri. Un bel riconoscimento. Peccato però che ci sia scritto “4 volte campione olimpionico di canoa”. In verità ha vinto solo a Sydney e nel... canottaggio!

La Pomì difende il primato in Toscana Anche se a fatica, le ragazze di Barbolini hanno piegato giovedì Bolzano, riscattando così la pesante sconfitta di Modena

VOLLEY A1 La formazione rosa è impegnata domani a Scandicci contro una delle sorprese del campionato

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di Vanni Raineri

ggrappata al primato a denti stretti. Non è stata la settimana migliore per la Pomì, che ha subìto un più che giustificabile calo di rendimento dopo il fulminante inizio di stagione. Una settimana iniziata con il crollo di Modena. Un 3-0 per le emiliane che non ammette discussioni, giunto al termine di poco più di un’ora di gioco. Il trattamento spesso riservato dalle rosa alle avversarie, si è ritorto contro in maniera inattesa. Tre parziali chiusi a 16, 15 e 16 punti, con una squadra che non è praticamente entrata in campo. Per la prima volta nella stagione la Pomì ha chiuso il match senza alcun punto e soprattutto senza mai lottare per conquistarlo. Una gara in cui è difficile salvare qualche giocatrice e condannare una in particolare. E’ mancata completamente la squadra e onestamente si tratta di una battuta a vuoto che era lecito attendersi dopo tanti impegni ravvicinati. Tirozzi e compagne hanno anche avuto la conferma

che l’avversaria, al cospetto delle campionesse d’Italia, dà sempre il massimo e se non si risponde con la stessa ferocia agonistica, si è destinati a soccombere. Giovedì, nel posticipo del turno infrasettimanale, l’impegno sulla carta era più agevole, al PalaRadi contro la neopromossa Bolzano, penultima in classifica. I primi due set non hanno visto la riscossa della Pomì, solo è cambiato l’avversario, più malleabile. Il primo set, dopo non pochi patemi, è stato chiuso sul 25-23, il secondo è andato alle altoatesine per 20-25. Quando Bolzano si è portata sul 17-18 a suo favore, i supporters rosa hanno visto le streghe. Invece, è qui che è uscita la squadra, trascinata da una super Kozuch e ravvivata dal rientro di Francesca Piccinini, a dare il cambio ad una Lucia Bacchi spenta rispetto alle recenti ottime prestazioni. Casalmaggiore ha chiuso con decisione sul 25-19, stesso parziale (fin tropo generoso per le ospiti) del quarto set. Tre punti e primato solitario riconquistato. Il match di giovedì è stato intervallato da un episodio molto simpatico, col dirigente Emanuele Saccenti

Un attacco delle Kozuch (foto Giada Passamonti)

8ª GIORNATA

Bolzano-Vicenza Club Italia-Bergamo Firenze-Busto Arsizio Modena-Casalmaggiore Montichiari-Scandicci Novara-Conegliano Ha riposato: Piacenza

2-3 3-2 1-3 3-0 3-2 3-1

Bergamo-Piacenza Busto A.-Montichiari Casalmaggiore-Bolzano Conegliano-Club Italia Scandicci-Novara Vicenza-Modena Ha riposato: Firenze

1-3 1-3 3-1 3-0 2-3 1-3

9ª GIORNATA

che ha chiesto la mano alla fidanzata Claudia Sarzi Sartori: un sì accompagnato dal boato del PalaRadi. E che forse ha contribuito, al termine del secondo set, a risvegliare le rosa. Domani si torna in campo alle 18 per difendere lo scettro e servirà la squadra al meglio del suo potenziale. La Pomì sarà infatti ospite di Scandicci, indicata tra le sorprese ad inizio stagione e in

grado di andare oltre le previsioni. Nell’ultima giornata le toscane hanno sfiorato la vittoria contro Novara (2-3 dopo oltre due ore e mezza), nel turno precedente hanno subito un’altra sconfitta di misura a Montichiari e in precedenza hanno conquistato 9 punti in tre gare. Hanno in Emiliya Nikolova un attaccante in grado di mettere a segno 131 attacchi vincenti (uno solo in meno

CLASSIFICA

Casalmaggiore Conegliano Novara Modena Piacenza Scandicci Montichiari Busto Arsizio Vicenza Bergamo Club Italia Bolzano Firenze

19 18 18 17 17 14 12 12 10 10 6 6 3

rispetto alla Kozuch) e una Federica Stufi, volto noto a Cremona (ex Esperia), sin qui tra le centrali più positive del campionato. 10ª GIORNATA (06-12 h 18) Club Italia-Firenze, Modena-Conegliano (0512 h 18.30), Montichiari-Bergamo, Novara-Busto Arsizio, Piacenza-Bolzano (h 18), Scandicci-Casalmaggiore. Riposa: Vicenza.

Valentina Vezzali spera di essere un modello anche per i più piccoli SCHERMA

(Lor.B.) Ospite d’eccezione della Sezione cremonese delle Stelle al Merito Sportivo: Valentina Vezzali, ovvero la sportiva italiana più medagliata di sempre, che è anche deputato. Alle 18 di ieri è stata accolta in Comune dal sindaco Gianluca Galim-berti e dall’assessore allo Sport Mauro Platè. La campionessa di fioretto (6 ori olimpici e 16 mondiali in bacheca) ha parlato di sé a 360

gradi come donna, mamma, atleta e parlamentare. «Ringrazio tutti per l’invito – ha esordito la Vezzali - permettetemi di ricordare anche in questa occasione il grande maestro Ezio Triccoli che in un campo di prigionia in Sud Africa è stato in grado di rompere gli schemi dello sport. E’ lui che ha fondato nel ’47 lo Scherma Club di Jesi. Mi auguro che quello che ho fatto nella mia carriera

possa essere da esempio anche ai più piccoli. Spero di essere stata anche un modello come donna e come mamma. Ho cercato di dimostrare che è possibile essere entrambe le cose e praticare sport ad alti livelli». E sul fatto che non potrà partecipare a Rio 2016, ha aggiunto: «Non potrò andare alle Olimpiadi, intendo onorare la mia carriera fino in fondo nei prossimi mesi».

La Vezzali con Galimberti

HOCKEY PISTA A1 La squadra di Civa è reduce dall’exploit in Coppa Cers e dal buon pareggio con Lodi

La Pieve 010 cerca punti preziosi a Giovinazzo

Quella di questa sera, alle ore 20.45 al PalaSport di Giovinazzo, è per gli hockeisti della Pieve 010 la tresferta più lunga della stagione. I ragazzi di Ariano Civa sono arrivati in Puglia, dove intendono fare bottino pieno, proseguendo la striscia di risultati positivi, arrivati in coda a un tour de force di inizio campionato poco confortante, ma che non ha comunque demoralizzato i cremonesi. I precedenti tra le due formazioni – nella scorsa stagione di A1 – raccontano di un sostanziale equilibrio. I pievesi avevano vinto 5-2 al PalaPini all’andata, ma in trasferta erano stati battuti 4-3 dai pugliesi. Punta di diamante tra le file della compagine biancoverde, diretta dall’allenatoregiocatore Francesco “Franco” Amato – medaglia di bronzo nell’hockey ai Giochi Olimpici di Barcellona 1992 –, è di sicu-

Balmaceda (a destra) in azione (foto Alberto Vanelli per Lega Nazionale Hockey Pista)

ro il bomber argentino Ricardo Emanuel Rodriguez Diaz, arrivato a 10 marcature in campionato, ma attenzione anche ai vari Angelo Depalma, Enea Monteforte,

Vincenzo Bavaro, Maurizio Sinisi, non costanti come il cannoniere del team, ma che in stagione si sono rivelati comunque pericolosi. Per i rossoblu, quello

contro Giovinazzo è il terzo match nel giro di sette giorni. Sabato scorso, infatti, i ragazzi di Ariano Civa sono stati impegnati in un ribaltone storico, centrando, alla prima esperienza in Europa, addirittura il passaggio del primo turno. Era una strada in salita, dopo che i tedeschi all’andata a Darmstadt (nei sedicesimi di Coppa Cers) avevano ipotecato l’approdo agli ottavi con un 6-3 abbastanza eloquente. I cremonesi però sono scesi in campo con la voglia di giocarsela, soverchiando la supponenza teutonica e infilando un 6-2 che si è rivelato un’iniezione di fiducia per il morale della Pieve 010. Doppietta di Federico “Pichu” Balmaceda e poker di Stefano Scutece, a tenere basse le creste germaniche, risultato complessivo con scarto minimo, giusto per passare – anche se

il Darmstadt ha sbagliato una massima punizione a 22 secondi dalla sirena finale – e tutti a casa. Lo stesso Balmaceda con una nuova doppietta, poi, è stato protagonista anche del pareggio rossoblu nel posticipo infrasettimanale di campionato: un 3-3 che acquista una valenza molto più carica d’enfasi se letta come gara contro la seconda della classe, l’Amatori Wasken Lodi, vice capolista sino a martedì sera a una lunghezza da Forte dei Marmi. La sfida tra Pieve e Lodi è stata anche un testa a testa tra il Pichu e l’ex rossoblu Federico Ambrosio – autore a sua volta nel posticipo di due reti – con il nuovo numero 5 pievese che non ha fatto rimpiangere il vice capocannoniere della scorsa stagione. A segno per i cremonesi anche Pablo Jara, per un punticino buono comunque a smuovere la classifica dei cremonesi. CLASSIFICA (9ª giornata) Breganze 20; Forte dei Marmi, Lodi 19; Matera 17; Monza 16; Viareggio 15; Bassano, Follonica, Trissino 14; Valdagno 9; Thiene 6; Pieve 010, Sarzana 5; Giovinazzo 4. Mattia Guazzi


24

Sabato 5 Dicembre 2015

Sport

La Roma e Garcia rischiano a Torino Il Cagliari ospita il fanalino Como SERIE A

SERIE B

(F.V.) Tutti a Bologna! E’ l’imperativo dei tifosi del Napoli, dopo la conquista del primato solitario. Saranno ben 10mila i sostenitori partenopei domani al Dall’Ara, per spingere la squadra di Sarri verso un nuovo successo. La prima inseguitrice, l’Inter, ospita stasera il Genoa, mentre la Roma, oggi pomeriggio rischia sul campo del Torino. Un nuovo passo falso metterebbe a rischio la panchina di Garcia, proprio alla vigilia della decisiva sfida di Champions contro il Bate Borisov. 14ª GIORNATA Chievo-Udinese 2-3, EmpoliLazio 1-0, Frosinone-Verona 3-2, Genoa-Carpi 1-2, Milan-Sampdoria 4-1, Napoli-Inter 2-1, Pa-

lermo-Juventus 0-3, Roma-Atalanta 0-2, Sassuolo-Fiorentina 1-1, Torino-Bologna 2-0. 15ª GIORNATA (06-12 h 15) Atalanta-Palermo, Bologna-Napoli (h 12.30), Carpi-Milan (h 20.45), Fiorentina-Udinese, Frosinone-Chievo, VeronaEmpoli, Inter-Genoa (05-12 h 20.45), Lazio-Juventus (04-12 h 20.45), Sampdoria-Sassuolo (h 18), Torino-Roma (05-12 h 15). CLASSIFICA Napoli 31; Inter 30; Fiorentina 29; Roma 27; Juventus 24; Sassuolo, Milan 23; Torino, Atalanta 21; Lazio 19; Udinese, Empoli 18; Chievo, Sampdoria, Genoa 16; Palermo 15; Frosinone 14; Bologna 13; Carpi 9; Hellas Verona 6.

Dopo l’exploit in Coppa Italia (eliminato il Sassuolo), il Cagliari ospita il fanalino di coda Como. 15ª GIORNATA Ascoli-Trapani 0-0, Avellino-Perugia 1-2, Brescia-Cagliari 4-0, Cesena-Pescara 1-0, Como-Bari 1-1, Livorno-Novara 0-1, ModenaVirtus Entella 0-1, Salernitana-Pro Vercelli 1-2, Spezia-Crotone 0-1, Ternana-Vicenza 2-0, Virtus Lanciano-Latina 2-1. 16ª GIORNATA (05-12 h 15) Bari-Ascoli, CagliariComo (h 17.30), Crotone-Cesena, Latina-Livorno, Novara-Virtus Lanciano, Perugia-Modena (04-12 h 21), Pescara-Spezia, Pro Vercelli-Ternana, TrapaniAvellino, Vicenza-Salernitana, Virtus Entella-Brescia

(04-12 h 19). 17ª GIORNATA (08-12 h 15) Ascoli-Ternana, Avellino-Pro Vercelli, Brescia-Pescara (h 18.30), Cesena-Trapani, Como-Crotone (h 18.30), LivornoSalernitana (h 18.30), Modena-Bari, Perugia-Novara, Spezia-Vicenza (h 18.30), Virtus Entella-Latina, Virtus Lanciano-Cagliari (h 18.30). CLASSIFICA Cagliari 32; Crotone 31; Bari 29; Cesena 27; Novara (-2) 25; Pescara 24; Brescia 23; Perugia, Livorno, Virtus Entella 21; Trapani, Pro Vercelli 20; Vicenza 19; Latina, Spezia 17; Avellino, Ternana 16; Salernitana, Modena 15; Virtus Lanciano (-1), Ascoli 14; Como 9.

Cremo, vietato sottovalutare la Giana

La formazione di Pea, stasera allo “Zini”, è alla ricerca dei tre punti che la potrebbe proiettare in zona playoff

CALCIO LEGA PRO Impegno casalingo tutt’altro che agevole per i grigiorossi trascinati da Brighenti

U

LEGA PRO GIRONE A

di Matteo Volpi

n altro punticino esterno che fa morale e classifica. Dopo essere uscita indenne anche dal sempre ostico campo del “Druso” di Bolzano, la Cremonese di mister Pea è di scena stasera tra le mura amiche dello “Zini” per cercare di tornare ai tre punti contro la Giana Erminio. Proprio allo stadio altoatesino, il primo maggio scorso, i milanesi centrarono una salvezza storica (ottenuta peraltro con un turno d’anticipo rispetto alla fine del campionato) al termine della prima stagione di militanza tra i professionisti. La sfida contro la Giana si presenta tutt’altro che facile, nonostante si tratti di una squadra dal blasone limitato e sia peraltro penalizzata in attacco dalle assenze di Andrea Gasbarroni (uscito lo scorso turno, causa leggera lesione muscolare al bicipite femorale) e Pietro Cogliati. Nel 4-4-2 di mister Cesare Albé da segnalare il rientro di Simone Bonalumi, di fianco a Tiziano Polenghi, ex di turno insieme a Sasà Bruno, principale spauracchio tra gli ospiti, che sarà affiancato in avanti da Fabio Perna. Ma facciamo un passettino indietro. Per chi non lo sapesse, la Giana Erminio (società che ha sede a Gorgonzola) rappresenta l’unica squadra di calcio della città metropolitana di Milano non appartenente al capoluogo, a disputare un campionato professionistico. Tutti indizi che potrebbero far pensare ad una gara in qualche modo di secondo piano, davanti alla quale, in realtà, servirà prestare la massima attenzione. Sottovalutare l’avversario e anche il seguito di appassionati che

RISULTATI 13ª GIORNATA

AlbinoLeffe-Renate Alessandria-Giana Erminio Cittadella-Reggiana Cuneo-Lumezzane FeralpiSalò-Pordenone Pavia-Mantova Pro Piacenza-Bassano Südtirol-Cremonese Pro Patria-Padova

L’esultanza dopo il gol di Brigenti (foto © Ivano Frittoli)

nonostante la nebbia arriveranno al seguito del Giana portando comunque entusiasmo, potrebbe rivelarsi deleterio. Anche perché, statistiche alla mano, i ragazzi di Albé hanno perso solo due gare in trasferta (in casa di Cittadella ed Alessandria), motivo per cui la strategia “pensiamo a non prenderne, tanto ci pensa Brighenti”, non è detto che possa rivelarsi vincente. Nell’undici iniziale mister Pea potreb-

1-0 2-1 2-1 2-0 2-1 2-2 1-1 1-1 0-0

CLASSIFICA

Cittadella FeralpiSalò Alessandria Pavia Bassano Cremonese Reggiana Südtirol Pordenone 14ª GIORNATA (05/07-12) Cuneo Cremonese-Giana (05-12 h 20.30) Giana Erminio FeralpiSalò-Cuneo Padova Lumezzane-Bassano Pro Piacenza Mantova-Alessandria Mantova Padova-AlbinoLeffe Lumezzane Pordenone-Cittadella AlbinoLeffe Reggiana-Pavia Renate Renate-Pro Piacenza Pro Patria Südtirol-Pro Patria

be riproporre Briganti in difesa, mentre in avanti resta da verificare chi vincerà il ballottaggio tra Maiorino e Forte come spalla del bomber e capitano. La partita sarà arbitrata da Stefano Giovani della sezione di Grosseto, con gli assistenti Lorenzo Li Volsi di Firenze e Andrea Trovatelli di Pistoia. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Ravaglia; Zullo, Briganti, Marconi; Guglielmotti, Bianchi, Per-

26 24 24 22 21 21 20 20 19 19 17 15 15 13 13 11 9 3

petuini, Djiby, Crialese; Brighenti, Forte. GIOVANILI Dopo la convocazione di Fabrizio Brignani per lo stage di allenamento della Rappresentativa Under 18 di Lega Pro, altri quattro ragazzi del settore giovanile grigiorosso sono stati convocati a prendere parte a raduni federali: si tratta di Stefano Vaghi, Jacopo Gianelli, Marco Amadio e Manuel Poledri.

SERIE D Contro il Coravaggio dopo il successo con il MapelloBonate

Pergolettese in cerca di continuità di Tiziano Guerini

Con un golletto di Conti in scivolata su calcio d’angolo, al 37’ del secondo tempo, la Pergolettese ha fatto sua la partita contro il MapelloBonate. Una vittoria certamente utile per riassestare un poco una classifica, che rimane comunque deficitaria. Fortuna? Come abbiamo negato la sfortuna quando è stato il caso, così non parliamo ora di sola fortuna. Per la verità la partita è stata come il gol, una partita modesta con una leggera prevalenza dei gialloblu nel primo tempo e poi tutti in difesa del pareggio nella ripresa: a volte succede che accontentandosi del pareggio, si finisce col vincere! Per la cronaca, riferiamo di due occasioni da gol per il Pergo al 12’ con Valente e al 28’con un colpo di testa di Lorenzi. Entrambi sono stati poi sostituiti nella ripresa, al 22’ da Rossi e da Bardelloni. Nella ripresa è stato il MapelloBonate a spingere di più, con qualche tentativo in particolare del bomber Recino, mentre di conseguenza a poco a poco la Pergolettese si arroccava in difesa; tanto più quando è stato espulso Patrini al 25’ (prima del recupero finale di quattro minuti, è stato espulso per doppia ammonizione anche Riceputi).

Il nuovo attaccante è Alessandro Cesca

E’ Alessandro Cesca (35 anni) il nuovo attaccante della Pergolettese. Nella sua lunga carriera tra i professionisti vanta oltre 340 presenze, con 120 gol al suo attivo. In questa prima parte di stagione ha disputato 11 gare (con 1 rete) nelle fila dell’Acqui Terme in serie D. Hanno, invece, lasciato i gialloblu Michele Patrini e Stefano Lorenzi per motivi personali, mentre Davide Panepinto è passato in prestito alla Trevigliese. La classifica del Pergo (con 20 punti) ora non è più disastrosa, ma certamente non è ancora consona al potenziale della squadra. Occorrerebbero due vittorie consecutive per tirarsi fuori dalla mediocrità e l’occasione c’è con il Caravaggio subito domani alle ore 14.30. Non sarà comunque una partita facile per diversi motivi: si tratta quasi di un derby data la vicinanza e i rapporti dei cremaschi con la città del santuario. Oltretutto, la squadra bergamasca è reduce da una sconfitta bruciante contro il Ciserano e ha voglia di rifarsi. Infine, la distanza in classifica

Alessandro Cesca

fra le due squadre è esattamente di una vittoria! Intanto il campionato propone uno scontro diretto fra la prima, il Piacenza e la seconda, il Lecco: in caso di vittoria del Piacenza, il campionato avrà già trovato di fatto il proprio vincitore finale! CLASSIFICA (17ª giornata) Piacenza 41; Lecco 33; Seregno 29; Ciserano 27; Ciliverghe, Monza 26; Inveruno 24; Pro Sesto 22; Folgore Caratese 21; Pontisola, Pergolettese, Bustese 20; Varesina, Olginatese 19; MapelloBonate, Caravaggio, Grumellese 17; Virtus Bergamo 15; Fiorenzuola, Sondrio 12.

ECCELLENZA

Il Crema ha fatto tredici!

Grazie al successo per 3-2 sul Gessate (13º risultato utile consecutivo), il Crema resta in scia della capolista. E domani è in programma la difficile trasferta con il Nibionno, quarto in classifica. CLASSIFICA (13ª giornata) Cavenago

Fanfulla 32; Crema 29; Scanzorosciate 28; Nibionno, Casateserogoredo, Villa D’Alme 25; Caprino 23; Luciano Manara, 21; Cisanese 19; Oggiono 12; Gessate, Verdello 11; Sandonatese 10; Real Milano, Sancolombano 9; Brugherio 8; Brembate 7.


Sport

25 Prosegue il momento magico della squadra di Pancotto, ora seconda, che ha però perso il partente Adegboye Sabato 5 Dicembre 2015

L’Obiettivo è continuare a volare

BASKET SERIE A Domani al PalaRadi la Vanoli insegue contro Bologna il sesto successo consecutivo

P

di Giovanni Zagni

er ora è già un record, ma non mettiamo limiti alla provvidenza. Se però la squadra saprà esprimersi come ha dimostrato, d’ora in avanti potremmo gioire ancora parecchio. Senza però illuderci, né illudere, ricordandoci che la meta societaria resta la permanenza in serie A. Godiamoci tuttavia il momento, anche se un piccolo cruccio ci disturba. Ci riferiamo all’addio a “Ogo” Adegboye che ha scelto altre strade, forse per denaro o forse per l’ingombrante rientro alla grande di Luca Vitali. Grazie comunque “Ogo” ed in bocca al lupo. Torniamo a Pesaro (74-86) dove la nostra squadra ha fatto il suo, senza incantare, ma con autorità e sicurezza. Protagonisti il duo azzurro Vitali-Cusin, ma senza scordarci di un ottimo Turner all’inizio e McGee nel chiudere le ostilità. Così si va verso domani, quando al PalaRadi vedremo l’Obiettivo Lavoro Bologna, che è ancora una compagine in assestamento, ma non priva di grandi indiuvidualità. Non sarà facile battere i felsinei che hanno grande tradizione e voglia di riscatto dopo un inizio non trascendentale, anche se appaiono in ripresa. Stante la partenza di Adegboye, la Vanoli sta valutando

Milano 14 Venezia 12 Reggio Emilia 12 Cremona 12 Sassari 12 Trento 12 Pistoia 12 Brindisi 10 10ª GIORNATA (06-12 h 18.15) Varese 8 Capo d’Orlando-Brindisi Capo d’Orlando 8 Caserta-Pesaro Cantù 6 Cremona-Bologna Caserta 6 Reggio Emilia-Milano Bologna 6 Sassari-Trento Avellino 6 Torino-Pistoia Pesaro 4 Varese-Avellino Torino 4 Venezia-Cantù

Bologna-Avellino Brindisi-Varese Cantù-Milano Capo d’Orlando-Sassari Pesaro-Cremona Pistoia-Reggio Emilia Trento-Torino Venezia-Caserta

81-66 80-74 71-78 52-77 74-86 77-80 93-85 65-58

le opportunità per tornare sul mercato, ingaggiando un altro play o in alternativa un’ala forte. Non entriamo nel merito della questione, l’esperienza di coach Pancotto farà certamente le scelte appropriate, ben calcolando i pro ed i contro. Tenendo conto che la fortuna deve essere amica in ogni caso. Tornando al match di domani, ricor-

SERIE B

Turner è stato tra i migliori a Pesaro (foto Mario F. Rossi)

diamo che Bologna arriverà al PalaRadi priva di uno dei suoi elementi migliori, ovvero Allan Ray, che è out dopo l’intervento in artroscopia per la pulizia del menisco esterno del ginocchio destro. Un’assenza pesante per coach Valli, controbilanciata dall’arrivo dell’ala americana Courtney Fells, che sa rendersi pericolosa in attacco.

VANOLI CREMONA: 0 Southerland, 7 Luca Vitali, 9 Mian, 10 Gaspardo, 12 Cusin, 15 Cazzolato, 17 Washington, 19 Biligha, 25 McGee, 31 Turner. OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA: 1 Pittman, 2 Fabiani, 3 Michele Vitali, 8 Cuccarolo, 9 Gaddy, 11 Williams, 13 Fontecchio, 14 Mazzola, 15 Oxilia, 20 Fells, 24 Odom.

Sbancando Vicenza (64-60), il Basket Team ha centrato il 5º successo di fila, che vale il terzo posto solitario in classifica. Non c’è tempo però per cullarsi sugli allori, perché le azzurre sono attese da impegni duri contro Broni, Bolzano nel turno infrasettimanale e Sanga Milano. Dopo questi match, avremo le idee più chiare sul valore e sulle ambizioni delle cremasche, che stasera alle 20.30 affrontano la capolista ancora imbattuta e che non ha alcuna intenzione di cedere il passo. Ma sulla sua strada, il Broni si troverà un Basket Team in gran forma, che a Vicenza ha dimostrato di saper giocare ad lato livello anche contro avversari quotati come le venete. L’esito del match di stasera è quindi tutt’altro che scontato. CLASSIFICA (8ª giornata) Broni 16; Milano 14; Crema 12; Albino, Pordenone, Vicenza 10; Selargius, Marghera, Alpo 8; Castelnuovo Scrivia, Carugate, Bolzano, Costa Masnaga 4; Virtus Cagliari 0.

L’Erogasmet ora sogna la Coppa Italia

Manuelli in azione

Dopo due turni casalinghi consecutivi, è tornata a viaggiare l’Erogasmet Crema, che in un inedito turno del venerdì sera, ha affrontato in campo avverso l’Inox Mortara, ultima in classifica con uno score di nove sconfitte e una vittoria, ottenuta contro i pari classifica di Moncalieri. L’Erogasmet, reduce da quattro vittorie consecutive, ha superato un incontro complicato come quello contro i draghi della Sangiorgese, affrontato con buona parte della formazione in precarie condizioni fisiche. La consueta solidità di Zanella e la vena realizza-

Coppa Italia indigesta per due BOCCE

di Massimo Malfatto

Luci ed ombre per le nostre rappresentative impegnate nella fase finale della Coppa Italia Seniores, vinta da Perugia (Brutti, Santucci, Tamao e Maccarelli), che in finale ha superato Treviso. La sconfitta di Cremona contro Firenze è sospesa tra la felicità di aver superato il primo turno, fatto che non accadeva da due anni e la rabbia per aver sprecato l’occasione di proseguire nella manifestazione. Sulle corsie del bocciodromo di Spinaceto inizia bene l’avventura della formazione di Gilberto Ripari: impacchetta senza problemi la squadra di Padova e si trova di fronte Firenze. Breve ma intenso il match con i toscani. Infatti, è durato poco, giusto poco più di un’ora il sogno dei grigiorossi di approdare al terzo turno. Uno splendido Beppe Domaneschi vince entrambi i set, mentre la terna Zinetti-Sonzogni-Clementi pareggia il suo match e si comincia a sperare in casa grigiorossa. Nella seconda parte dell’incontro, sbandano paurosamente le coppie Zinetti-Clementi e Domaneschi-Ghisolfi (poi sostituito da Sonzogni) e scrivono la parola fine. Accompagnatore ufficiale a Roma era Gianfranco Ghirardi: «E’ una squadra da svecchiare e un boccismo cremonese a cui va ridato entusiasmo». Poche parole, chiare, semplici ed appropriate. Chi di “pallini” ferisce, di pallini perisce: così si potrebbe definire il leitmotiv della rappresentativa del Comitato di Crema e guarda caso proprio contro due formazioni pugliesi. Esordio contro

Crema cerca l’impresa stasera con la capolista SERIE A2

CLASSIFICA

RISULTATI 9ª GIORNATA

La formazione del Comitato di Cremona

Lecce sulle corsie del Centro Federale per la formazione guidata da Luigi Comolli. La terna pareggia il suo match (8-2, 4-8) mentre Suardi perde entrambi i set per 8-6 e 8-7. Il neo-acquisto “Grandi” in coppia con Massarini vince il primo (8-3), ma perde il secondo 6-8 mentre sulla corsia a fianco Guerrini-Guglieri s’impongono per 8-4 e 8-6. Si va alla roulette dei “pallini” e vince Crema per 7-5. Contro Brindisi terminano tutti in parità i vari incontri, ma ai “pallini” sono più precisi i pugliesi che hanno la meglio sui cremaschi per 5-4. TROFEO TORRI BIANCHE Sembra soffrire la “psicosi da finale” Mattia Visconti, che conquista un secondo posto nella gara nazionale di Vimercate. Dopo aver spadroneggiato nella batteria (i tre avversari insieme non sono riusciti a fare dodici punti!) Mattia s’imponeva su Jacopo Gaudenzi per 12-7, si sbarazzava di Adelio Aglani (12-

3) ed in semifinale impartiva una dura lezione (12-4) a Massimo Crippa. Finale equilibrata dove la spuntava Davide Ceresoli su Visconti per 12-9. ITALIANI DI SOCIETA’ Oggi la seconda giornata del campionato di serie C con l’Achille Grandi che ospita la “Fulgor” di Lecco. Impegno non facile per la bocciofila di via De Marchi che si approccia all’esordio casalingo con il chiaro intento di vincere per rimanere in testa alla classifica e trovare una positiva iniezione di fiducia e di consapevolezza. Torna Roberto Visconti e quindi Oliviero Parati ha l'imbarazzo della scelta potendo anche fare affidamento sui soliti Guerrini, Negri, Suardi, Mattia Visconti e Zagheno. L'incontro si disputa sulle corsie del bocciodromo comunale con inizio alle ore 14.30, si spera in una consistente affluenza di pubblico per sostenere la formazione cremasca.

tiva di Manuelli, che con i 28 punti di domenica ha raggiunto il proprio high in carriera nella categoria, sono state le principali armi per incamerare altri due punti preziosi, per continuare a coltivare speranze di partecipazione alla prossima Coppa Italia. Decisivo il solito ultimo quarto tutto cuore e cervello dei leoni biancorossi, apparsi nel finale più lucidi dei giovanissimi avversari. «Sapevamo non sarebbe stata una partita facile - ha rivelato coach Baldiraghi - complimenti alla Sangiorgese che si è dimostrata un’ottima formazione. Venivamo da una

settimana difficile, Cissé e Tardito hanno avuto problemi fisici e Bozzetto si è presentato con 39 di febbre, facendo comunque la propria parte. Spiace per alcuni comportamenti arbitrali poco consoni, sarebbe il caso di avere più rispetto sia del squadra che della mia persona». CLASSIFICA (10ª giornata) Orzinuovi 20; Udine 18; Crema 16; Bergamo, Urania Milano 14; Lecco, Vicenza 12; Robur Varese 10; Costa Volpino, Sangiorgese, Desio 8; Pavia, Padova 6; Scandicci 4; Mortara, Moncalieri 2.


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Sport

Sabato 5 Dicembre 2015

La Bissolati ha celebrato un anno indimenticabile

Matteo Miglioli con Oreste Perri

E’ stato un 2015 indimenticabile per la Bissolati, grazie agli sport remieri. Tre titoli mondiali e un bronzo alle Universiadi nel canottaggio e un bronzo europeo nella canoa. Successi che sono stati celebrati degnamente durante la Festa dell’atleta 2015, consueto appuntamento di fine anno alla Canottieri Bissolati, durante la quale sono stati consegnati i premi speciali e festeggiati comunque tutti gli atleti bis-

solatini che si sono distinti nelle varie discipline. Ovvia-mente, quasi tutte le attenzioni erano rivolti ai tre iridati del remo: Giacomo Gentili, Andrea Cattaneo e Valentina Rodini. I primi due hanno trionfato ai Mondiali Junior a Rio de Janeiro, mentre Valentina ha vinto l’oro nella rassegna iridate Under 23 di Plovdiv, al quale si deve aggiungere il bronzo conquistato alle Universiadi di Gwangju, sempre sul

Da sinistra: Gentili, Rodini, Cattaneo e Arrigoni

quattro di coppia. In più, Gentili ha gareggiato anche ai Mondiali Senior, qualificando il doppio per Rio insieme a Battisti. I tre atleti sono stati premiati, ex aequo, come atleti cremonesi dell’anno. Il premio per l’atleta bissolatino dell’anno è stato invece assegnato a Matteo Miglioli, bronzo nel K2 (con Spotti) agli Europei di Bascov in Romania e 10º ai Mondiali in Portogallo nel K1 200.

«I nostri giovani sono stati eccezionali»

CICLISMO Alessandro Rossi traccia il bilancio di un anno ricco di successi, anche a livello nazionale ed europeo

P

di Fortunato Chiodo

er il ciclismo provinciale, il 2015 è stato veramente un anno da incorniciare. E non solo per i grandi risultati, mai conseguiti in passato (due titoli europei e sette maglie tricolori su pista conquistati nelle varie categorie femminili e maschili e due titoli regionali coi virgulti), ma per l’impegno e la volontà delle società che hanno fatto del Comitato di Cremona della Federciclismo, un esempio da imitare. Lo ha detto a chiare note Alessandro Rossi, consigliere federale e responsabile del settore giovanile, nato a Cremona nel 1977, che vive con la sua compagna Cinzia nel Cremasco. Ce ne fossero di personaggi così, che propongono il ciclismo in maniera innovativa, cogliendo sin dal primo momento l’importanza del marketing, dell’immagine e della comunicazione, seguendo principi e gestendo un brand con la sua anima e le sue emozioni. Non vuole passare per l’eroe d’annata Alessandro Rossi e parlando con lo “criba”, è sorridente, disponibile e la sensazione di positività si riflette in tutto l’ambiente. Gioca a fare il modesto, ma gli occhi di Ale s’illuminano appena gli nomini i virgulti del ciclismo e il suo pensiero corre ai suoi “gioiellini”...

A lato Alessandro Rossi (al centro) durante un’intervista. Sotti i giovani dell’Imbalplast Soncino

Quale voto darebbe, da 1 a 10, alla cucciolata? «Nessun voto, sono tutti uguali, ho solo creato un brand sportivo». Il tecnico gongola ed è visibilmente soddisfatto: «Questo gruppo ha dimostrato tutto il suo valore, segno di maturità, ma non bisogna abbassare la guardia e andare avanti cercando di superare tutti gli ostacoli che si parano davanti, in sinergia con i dirigenti delle società e con un lavoro scrupoloso». Grande onore, quindi? «Abbiamo finito l’anno alla grande, le più belle ed importanti soddisfazioni sono quelle conseguite dai Giovanissimi Matteo Cattivelli della Polisportiva Madignanese, campione lombardo della G4 e Manuel Mosconi dell’Imbalplast di Soncino nel Trofeo Lombardia dei “dodicenni”, piccolo particolare, il primo della storia per un mini atleta cremonese». Numeri alla mano, la Federciclismo conta 112mila tesserati in questo 2015, 75mila atleti, 16mila Giovanissimi (Cremona è passata dai 108 tesserati del 2014 ai 145 del 2015) e creato unpatrimonio prezioso, non trova? «Questi messaggi sono importanti, giovano a migliorare le strategie operative e l’immagine del nostro sport delle due ruote. La filosofia è quella che nessuno ha necessità di battere il ferro quando è caldo e ci permette di valutare con maggiore tranquillità, di restare sereni e

di concentrarsi sul lavoro, che è quello che amo di più, di colmare il gap che ci consentirà di allargare il discorso su altri sponsor tecnici e aumentare nuovi tesserati». Alessandro Rossi non è tipo da caminetto, anche perché la sua giovane età lo porta ad essere attivo anche in un periodo nel quale molti corridori a qualsiasi livello considerano di riposo: «Ormai, momenti per tirare il fiato non ce ne sono. Mentre i corridori si ritagliano il sacrosanto recupero, i tecnici sono impegnatissimi ad ad impostare la nuova stagione». Sempre in tema di giovani, ha celebrato la propria festa l’Imbalplast di Soncino, grande protagonista con i suoi giovani anche nel 2015. BRILLANO LE GIOVANI LEVE LOMBARDE A MONTECHIARI Buona la prima gara della stagione invernale su pista a Montechiari (Bs). Grandi protagonisti della kermesse sono stati l’esordiente Mattia Pirazzi (Torrile) e Martina Fidanza, 16enne figlia d’arte del team Eurotarget Still Bike: l’orobica si è imposta nell’omnium, nella corsa a punti e nello scratch Allieve. Il bresciano Filippo Pastorelli (Feralpi Monteclarense) e l’azzurro Fabrizio Verza (Contri Autozai) hanno vinto la gara a punti Allievi e Juniores. Nel Madison si sono imposte le coppie Consolaro-Sergiano (Allievi) e Gozzi-Donerà (Juniores).

La prova di mtb ha dato spettacolo

XC PARCO DEL PO E DEL MORBASCO

La nona edizione dell’Xc Parco del Po e del Morbasco di mountain bike, disegnata su uno circuito dei più belli per lo scenario e per gli sterrati del Po, ha riscosso un grosso successo. Uno spettacolo nello spettacolo e una partecipazione straordinaria record, con più di tre centurie di bikers schierati, nella gara patrocinata dal Club Ciclistico Cremonese Mtb. Il sole ha avuto un occhio di riguardo e successo è andato al bresciano Fabio Pasquali (Ornello Sport), che è andato a gonfie vele, ha trionfato e spadroneggiato, forte di una condizione superlativa. Dopo una dura battaglia, ha regolato l’altro duellante, l’orobico Oscar Lazzaroni (Wr Componenti), compagno d’avventura di lunga gittata ed è andato a vincere. Terzo posto per Emiliano Campoli, che ha preceduto Marco Corsini, Gianpaolo Fappani e il trigolese Mauro Di Stasio. Successo di Anna Negrisoli (Emporiosport Team) tra le donne, che ha avuto la meglio su

Elide Anna Scandelli (Polisportiva Madignanese) e Barbara Mussa. ZURLO FIRMA CON LA LAMPRE Una giovane forza ciclistica arriva ad arricchire l’organico della Lampre-Merida per le

prossime due stagioni (20162017). Il 21enne Federico Zurlo, nato a Cittadella (Vi), è passato professionista dopo una sola annata da dilettante e si affaccia così nel mondo del World Tour.

Nibali ha confermato: «Farò il Tour»

«Sarò al via del Tour», conferma Fabio Aru, ricevendo l’Oscar TuttoBici, con la madrina del Giro ed ex miss Italia Cristina Chiabotto. Notte speciale, con le certezze del presente (Nizzolo e La Longo Borghini) e le speranze del futuro (Moscon, Milani, Savini e la Bertizzolo) premiati in base alle classifiche di rendimento sotto gli occhi dei campioni di ieri come Moser, Argenting, Zandegù e Simoni. Ivan Basso ha riceveuto, invece, l’Oscar alla carriera e Cristiano Gatti quello per la stampa. Vincenzo Nibali ha ricevuto per la quinta volta il Giglio d’oro, premio che dal 1974 viene assegnato al miglior corridore italiano della stagione. Il siciliano supera il poker di Paolo

Bettini, alle spalle dell’imprendibile Francesco Moser, che ha vinto ben otto volte l’ambito riconoscimento. «Nibali all’Astana altri per due anni. Al 99 per cento starà con noi fino al 2018 - ha ribadito Alexandre Vinokourov, team manager del team kazako Astana, in ritiro a Montecatini Terme perché dovrebbe cambiare? Beh, la licenza non è certo secondaria, ma conta anche il fatto che con Aru alla Vuelta e Nibali al Lombardia abbiamo finito l’anno alla grande. Prossimi obiettivi? Per la squadra sarebbe meglio vincere Giro o Tour. Per il Paese, meglio l’Olimpiade. Con Nibali sarebbe stupendo, con Lutsenko perfetto».




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