Settimanale Il Piccolo

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il

SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

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Anno II • n. 44 • SABATO 21 NOVEMBRE 2015

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Prima furono le province, poi prefettura, questura, pompieri, camera di commercio, sanità: perché soccombiamo?

a pagina 3

CREMONA, PROVINCIA DI MANTOVA a pagina 7

a pagina 6

Vaticano, new deal e scandali

100 ANNI FA

I CONSIGLI DEL NUTRIZIONISTA SULL’USO DELL’OLIO DI PALMA

DON FRANZINI

a pagina 8

Quando la guerra era realtà

BRAHIM MAARAD GIORNALISTA MUSULMANO: SERVE DIALOGO alle pagine 4-5

SPECIALE

pagg 14-16

Nove giorni con la Festa del Torrone

Ma allora quell’argine andava alzato

a pagina 12

CASALMAGGIORE

Io non lo so

L

o sgomento che deriva dai fatti di Parigi, che poi hanno coinvolto altre comunità e altri territori, certamente nasce dalla pietà verso le persone brutalmente assassinate, ma anche dalla paura e dal senso di impotenza: che fare? Io non lo so! Reagire con i bombardamenti dei territori “covo” dell’Isis? Siamo sicuri che sia una misura efficace? Io non lo so. Oggi ci sono molti strumenti per contrastare una guerra terrorista, per definizione sfuggente allo scontro in campo aperto, ma nessuno, mai potrà controllare ogni persona, ogni bar, ogni ristorante, ogni stazione, ogni stadio, a meno di trasformare le nostre città e le nostre vite in immense prigioni, senza contare i costi proibitivi. Quindi, che fare? Questi fatti tragici sono sicuramente espressione di un disegno feroce e criminale, ma affondano le radici tanto, forse troppo, nelle politiche svolte nel passato dal Vecchio continente. Chi sbuffa ad ascoltare queste osservazioni non capirà mai nulla di ciò che succede, e capire - capire, non giustificare – è la prima mossa per reagire. Mi domando, però, anche quanto incidano gli in-

SPETTACOLI

VOLLEY A1

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L’ironia sale sul palco

di Daniele Tamburini

a pagina 23

La Pomì a Busto senza pensare al match di coppa

BASKET SERIE A

teressi economici e politici in tutto questo. Chi finanzia la macchina da guerra terrorista? Chi vende loro le armi? Altro che svuotare gli arsenali e riempire i granai, come disse il presidente Sandro Pertini: il divario tra poveri e ricchi è forte come non mai e gli arsenali sono pieni di armi da vendere. Siamo sinceri: come dicevano i latini, pecunia non olet, il denaro non ha cattivo odore e viene prima di tutto. Penso alle politiche di intervento, alle guerre umanitarie, alle guerre preventive, alla ricerca delle armi di distruzione di massa: che risultati hanno portato? La guerra è spaventosa: non si dovrebbe pronunciare la parola “guerra” a cuor leggero. Per questo io ho paura. Ho paura dei fanatici, degli esagitati, di coloro che sanno tutto, degli esperti di terrorismo che incontro al bar, dei giustizieri che popolano la rete. Nel 1940, a piazza Venezia un popolo intero euforico e invasato disse sì alla guerra, non sapendo nemmeno il perché: i risultati furono morte, macerie, fame e una devastazione sanguinosa.

a pagina 25

CALCIO LEGA PRO

a pagina 24

Fatemi capire...

di Vanni

Ho pensato continuamente, senza pausa, a quanto accaduto in Francia e per giorni non riuscivo a parlarne con qualcuno se non con grande sforzo. Il luogo che più amo è stato colpito proprio per i motivi del mio amore. Anche stavolta leggo che “Parigi cerca di tornare alla normalità”. E allora, quella vocina che mi dice che è questa, oggi, la normalità?

CANOTTAGGIO

a pagina 23

Lunedì da campioni Segnali di crescita Alla Baldesio per la Vanoli della Cremo di Pea il gotha regionale contro la capolista Oggi la sfida a Meda del rowing indoor


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CREMONA Nuova figura

Ecco il disability manager

Per una città sempre più accessibile, la giunta comunale di Cremona, su proposta dell'assessore Rosita Viola, ha istituito la figura del disability manager, che sarà un punto di riferimento per la città

sul tema della disabilità. La nuova figura sarà selezionata tra il personale dipendente: fungerà da raccordo, stimolo e promozione di una rinnovata attenzione al livello di accessibilità e fruibilità per tutti.

Cremona, provincia di Mantova Sanità, presidi di sicurezza, CamCom, tutte le sedi in chiusura. Perché basarsi sugli abitanti della provincia se la si cancella?

L’

di Vanni Raineri

aggregazione di servizi, uffici, centri decisionali è un processo che dà l’impressione di portare nella nostra regione a una costituzione di fatto di una nuova provincia, o area vasta, la si chiami come si voglia, che unisce Cremona a Mantova. E Cremona, stante le premesse, rischia di dover accettare un ruolo subordinato a Mantova capoluogo. Gli indizi arrivano da più parti, e sembra che un clima quasi ovattato ci porti ad accettare con fatalismo tale ruolo, mostrando incapacità di muoverci in modo organico limitandoci a qualche slogan e controproposte abbaiate alla luna. Ma siamo certi che questa subalternità sia giustificata? E ci rendiamo conto che si sta realizzando? Non si tratta di innalzare nuove o vecchie barriere, ma di riconoscere il giusto valore alle cose e trovare l’equilibrio ideale. La gestione della cosa pubblica su area più vasta si propone di limitare i centri di spesa e realizzare sinergie e risparmi. E’ un processo giustificato. In effetti 12 province in Regione Lombardia sembrano eccessive, e si va nella direzione di una città metropolitana (Milano ovviamente) e 4-5 aree omogenee. Mantova, stretta all’angolo orientale, ha come alternativa a Cremona la sola Brescia, che però, dati i numeri, la fagociterebbe. Logico che Mantova guardi a Cremona, una provincia simile per tanti versi, ma è altrettanto vero che

Il percorso della futura (?) autostrada Cremona-Mantova, intersecata dalla TiBre. Ci servirà per raggiungere più comodamente il capoluogo?

Cremona potrebbe rivolgersi alle altre 5 province confinanti, ed è quel che in fondo minaccia di fare quando la stretta con Mantova diventa scomoda. Ma la logica nel sud lombardo vede Pavia con Lodi e il basso milanese, e Cremona con Mantova. Non sembrerebbe che quanto a potere politico i nostri vicini possano far pesare una certa superiorità, ma in effetti sembra che là dove conta questo accada. Come si può spiegare la scelta di Mantova a rappresentare la nuova sede centrale quanto a servizi ospedalieri, prefettura, questura, per finire alla Camera di Commercio e al Comando dei Vigili del Fuoco? E per tacere del vecchio disegno delle province? In campo sanitario sembra che ormai la scelta sia stata presa. Nonostante le tante prese di posizione che chiedono che sia Cremona ad ospitare la sede dell’ATS (l’Agenzia di Tutela della Salute che gestirà le Asst di Crema, Cremona e Mantova, con la presenza di un ambito distret-

tuale dell’Oglio Po), Roberto Maroni sta scegliendo il nuovo direttore generale, chiamato a guidare la nuova entità, con ampi poteri decisionali, pianificatori e finanziari, che ricoprirà l’incarico già a partire dal prossimo 1° gennaio 2016. E Maroni ha recentemente confermato che l’ATS Valpadana avrà sede legale a Mantova, quale provincia con maggior numero di residenti. Sarà una rivoluzione nella gestione: i 1300 dipendenti rimarranno solo per metà in carico all’ATS, gli altri saranno dislocati nelle Asst, anche se la controparte contrattuale sarà l’ATS. Sarà un soggetto che si occuperà non solo della salute di circa 800mila persone, ma avrà un ruolo importante dal punto di vista veterinario, dato il grande peso delle due province nel settore dell’allevamento, in particolare suinicolo ma anche bovino. Questo del numero di abitanti della provincia rischia di affondare le ambizioni cremonesi. Mantova ne ha circa 418mila,

Cremona 365mila, ma è altrettanto vero che Cremona è in posizione più accentrata rispetto all’area gestita e che si tratta pur sempre della città più popolosa con 71500 residenti circa, contro i 48500 di Mantova. Non a caso quando pareva che gli abitanti del capoluogo potessero essere decisivi, è nato il progetto “Grande Mantova”, che vedeva l’aggregazione dei 4 comuni dell’hinterland che porterebbero il totale virgiliano a superare quota 100mila. Questo accadeva quando si trattava di unire le due province, sulla base di un progetto per ora accantonato ma chissà... Lo stesso accade per i presidi di sicurezza. La cancellazione di 27 sedi nazionali, tra cui Cremona, è stata smentita dal governo, anche se è da lì che arrivava la proposta ufficiale. Da altre parti la protesta continua, a Cremona è stata avvolta dalle prime nebbie, ma il processo di unificazione è tutt’altro che cancellato, e prevede che Prefettura, Questura e comando dei Vigili del Fuo-

co siano chiuse a Cremona rafforzando le tre sedi di Mantova. Il caso della Camera di Commercio è l’ultimo sorto, almeno per il momento. Anche qui, per la scelta della città che ospiterà la sede, fanno testo i numeri della provincia (ma che senso ha, se poi le province non conteranno più nulla?), che dicono che Mantova ha più imprese di Cremona. Cremona ha provato pure in questo caso ad ammiccare verso Lodi e Pavia, ma al dunque pare costretta ad accettare la nuova subalternità. Cercando di piazzare per un colpaccio l’individuazione del presidente, che dovrebbe essere Auricchio. La sede a Mantova, la presidenza a Cremona. Pari e patta? Mica tanto, la sede resta, la presidenza ruota. La soluzione logica vedrebbe un accordo per accettare una divisione di poteri nell'ambito di una corretta gestione, ma non sta avvenendo. Cremona provincia di Mantova, è questo il futuro che ci attende?

SAN CAMILLO, RECUPERARE LA DIMENSIONE UMANA Recuperare la dimensione umana della professione medica mettendosi “dall’altra parte” per capire fino in fondo il paziente; aprire le porte dell’ospedale alla cittadinanza, uscire dai confini della clinica, di un reparto o di uno studio medico per arrivare più vicini alle persone che hanno bisogno e stabilire con loro un nuovo rapporto comunicativo: questa la missione dei medici della Casa di Cura San Camillo testimoniata nella serata del 7 novembre a Palazzo Cattaneo grazie al professor Pier Paolo Vescovi, Dipartimento Medico, e dal dottor Stefano Folzani, UO Radiologia e Diagnostica per immagini. Un’idea ribadita per l’occasione, ma che da molto tempo è parte integrante della struttura. La serata ha visto anche la presenza di Michele Mirabella, storico presentatore di “Elisir” che mette la sua professionalità al servizio della medicina. La gente ha bisogno di essere informata e ha bisogno di un rapporto umano con il personale all’interno dell’ospedale. Il San Camillo può essere preso come esempio di questo rapporto: quanto più la medicina si evolve dal punto di vista tecnico-scientifico, tanto più è necessario recuperare la dimensione umana della professione. Accanto alla scienza misurabile, fatta di dati e numeri, c’è bisogno dell’empatia, della gentilezza e dell’amore verso gli altri. Questi sono i valori che il San Camillo ha voluto ribadire.


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B

L’intervista

Sabato 21 Novembre 2015

di Vanni Raineri

rahim, ho visto che il tuo stato su whatsapp è “zugzwang”, vale a dire “costretto a muoversi” nel gioco degli scacchi. Hai solo 26 anni e una responsabilità grandissima, rappresentare un mondo agli occhi di tanta gente sempre più sospettosa e diffidente. La prendi come una sorta di missione? Intanto complimenti per aver notato “zugzwang”. Più che una missione, lo sento come un obbligo. Un fardello pesantissimo che porto sulle mie spalle e che non potrei delegare ad altri. Anche se lo vorrei. Tendenzialmente nei momenti delicati io preferisco il silenzio. Credo sia la scelta più saggia da fare. Ma con ciò che stiamo vivendo in questo periodo, la drammaticità di ciò che è accaduto, il grandissimo numero di persone, in un modo o nell’altro, coinvolte, il silenzio rischia di far passare dalla parte del torto. In particolare il mio silenzio. Giovane giornalista musulmano cresciuto in Italia. Quindi trovo doveroso intervenire e non lasciare spazio ad ambiguità, equivoci e soprattutto a manipolazioni. In questi giorni è stato detto di tutto e di più, hanno parlato in tanti e non sempre sono stati corretti. Per questo faccio la mia parte, cercando di puntare la bussola verso la direzione giusta. Non cadere nella spicciola demagogia che ogni sera invade i nostri salotti. Sei arrivato piccolo in Italia, qui ti sei diplomato col massimo dei voti, ti sei iscritto a Economia a Bologna e poi a Scienze internazionali e diplomatiche di Forlì, a 23 anni hai superato l’esame di stato di giornalista professionista, tra i più giovani in Italia. Per quale assurdità non hai la cittadinanza italiana? Colpa mia, lo confesso. La mia è stata una negligenza però giustificata. La legge attuale in Italia prevede che per ottenere la cittadinanza bisogna aver risieduto nel territorio italiano per almeno dieci anni. I requisiti naturalmente io li ho. Ciò che mi è sempre mancata è la pazienza di attendere tre anni per l’accoglimento di una domanda. Insomma ho sempre sperato, e atteso, una riforma che potesse rendere i tempi più umani. E forse questa riforma sta arrivando. La prima approvazione è già avvenuta il mese scorso alla Camera dei Deputati, ora manca il passaggio al Senato. Dovrebbe avvenire una volta approvata la Legge di Stabilità. Spero che non cambino idea dopo ciò che è successo a Parigi. Sarebbe un ennesimo errore strategico per l’integrazione. Se venisse approvata la riforma io dovrei rientrare nei requisiti previsti dalla norma transitoria che resterà in vigore per un anno: essere

Il dialogo coi musulmani

Ne parliamo con il giovane giornalista Brahim Maarad: dove sbagliamo noi e

Giornalista professionista a 23 anni, più dura diventare italiano Brahim Maarad è un ragazzo di 26 anni, è un ottimo giornalista e ho avuto l'onore di averlo come collega in una recente avventura editoriale, pur lavorando lui nella redazione di Rimini. E' nato nel 1989 un un piccolo e povero centro del Marocco, e nel 1999 ha raggiunto il padre a Rimini, dove lavorava. Si è diplomato in un istituto tecnico con il massimo dei arrivati in Italia prima dei dodici anni e aver concluso un ciclo di studi. Ti sottopongo alcune frasi scritte da giornalisti a seguito dei fatti di Parigi, chiedendoti se tu sia d’accordo. Angelo Panebianco ha scritto: “E’ probabile che l’Europa, in breve tempo, sia di nuovo pronta a dividersi fra due fronti ugualmente insensati; da un lato, il fronte di chi vuole fare di tutta l’erba un fascio, prendersela con tutti i musulmani (sarebbe un favore allo Stato Islamico, getterebbe fra le sue braccia anche gente che avrebbe fatto altro) e, dall’altro lato, il fronte di chi pretende di trattare l’estremismo terrorista come un fatto estraneo all’islam e comunque isolato. Come la prima, anche questa seconda posizione si risolve in un favore per gli estremisti”. Sulla prima affermazione concordo pienamente. E’ un gravissimo errore associare il terrorismo a ogni musulmano. Onestamente sarebbe anche illogico, vista

voti, ma la passione era quella di scrivere, e l'ha portato dritto verso il giornalismo. E' iniziata così la collaborazione con un quotidiano locale, il Corriere di Romagna, occupandosi di ogni tematica, come accade nei piccoli giornali di provincia. Nel 2011 è stato assunto come redattore dal Nuovo Quotidiano di Rimini, e dopo 18 mesi ha potuto fare l'esame

la percentuale di musulmani nel mondo. L’Isis rappresenta una minima percentuale di quello che è il mondo dei musulmani. E tra l’altro non è stato ufficialmente riconosciuto e, superate magari le simpatie iniziali quando sembrava quasi un gioco, questo califfato è stato ripudiato dalla stragrande maggioranza dei musulmani del mondo. Trattare l’estremismo terrorista come un fatto estraneo all’islam più che un errore io la vedo come soluzione. Finché non sarà universalmente riconosciuto il terrorismo come nemico universale anche dei musulmani ci sarà sempre un ostacolo in più per sconfiggerlo. E’ ora che tutti, a partire dagli stessi musulmani alcuni dei quali magari non hanno la preparazione dottrinale necessaria per collocare gli estremisti nella posizione in cui dovrebbero essere, isolino ciò che è estremo dall’islam. Quella estremista altro non è che una interpretazione distorta della religione. Considerarla come parte di essa lo reputo un errore. E finalmente in tanti lo stanno comprendendo. Un

di giornalista professionista, passato il 23 dicembre 2012, all'età di 23 anni, tra i più giovani professionisti d'Italia. E' musulmano, e la duplice caratteristica ha fatto sì che dopo i fatti di Parigi fosse super-richiesto in tv e sui giornali. Mercoledì mattina era ospite di Agorà su Raitre, oggi pomeriggio sarà su RaiUno, Nel mezzo, un bellissimo pezzo sull'Espresso (v.r.).

primo grande passo potrebbe essere quello di cambiare il nome dell’Isis. Andrebbero tolte la I e la S perché non è né uno Stato né tanto meno islamico. Ernesto Galli della Loggia ha scritto: “La cultura laico-illuministica occidentale ha avuto per almeno due secoli uno scontro con il Cristianesimo e con la sua influenza storico-sociale, ma viceversa si mostra quanto mai restia ad averlo oggi con l’Islam. Riducendosi così a menare scandalo, magari, per il mancato matrimonio dei gay a Roma ma in pratica a non dire nulla sulla loro impiccagione a Teheran, o sulla lapidazione delle adultere a Islamabad. Il modo migliore per aiutare l’Islam moderato a liberarsi del ricatto religioso, delle sue paure di lesa solidarietà comunitaria, è proprio quello di incalzarlo a un confronto senza mezzi termini con un punto di vista diverso che non abbia paura della verità”. Se c’è qualcosa che abbiamo imparato dal post 11 settembre è che i valori, de-

mocrazia e non solo, non possono essere esportati. E’ difficile farlo in modo pacifico, figuriamoci pretendere di imporli con le armi. E’ una battaglia tutta interna all’islam. La parte sana, che non è nemmeno necessario chiamare moderata perché è semplicemente quella giusta, deve escludere quella malata. Ogni interferenza esterna non fa altro che dare appoggio all’estremismo perché appunto indica il nemico che viene fuori per imporre le sua cultura. Bernard-Henry Lévy ha scritto: “Gli uomini che ce l’hanno con il dolce vivere e con la libertà di comportamento cara alle grandi metropoli, i mascalzoni che odiano lo spirito delle città come lo spirito delle leggi, del diritto e della gradevole autonomia degli individui liberati dalle vecchie sudditanze: costoro conviene chiamarli fascisti. O meglio: islamofascisti. Bisogna costringere ciascuno, dappertutto, cioé nel mondo arabo-musulmano come nel resto del pianeta, a dire perché combatte, con chi, contro chi”.


esclusiva

i dopo i fatti di Parigi

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e cosa possono fare gli immigrati per superare le incomprensioni Sono convinto che tanti di quelli che ora combattono per il sedicente Stato islamico in realtà non sappiano nemmeno perché. Le ragioni sono diverse: in tanti sono nuovi nell’islam, convertiti da poco e quindi hanno una limitata visione di quella che è la religione. Altri si sono uniti alle milizie solo per amor dell’avventura. E c’è ancora chi lo ha fatto perché ingannato dalle promesse di uno stipendio da sogno. Insomma i valori sono l’ultimo dei loro pensieri. Anche perché hanno dimostrato, con i fatti, che pur di ottenere maggiore potere sono disposti a violare ogni precetto islamico. Parlo delle uccisioni dei musulmani stessi, degli innocenti, il maltrattamento delle donne e dei bambini. C’è molta ignoranza sul tema dell’Islam. C’è l’impressione spesso che gli attentatori siano istruiti nelle moschee. Ma come rendere più trasparente ciò che avviene nei luoghi di culto? In qualche caso, come qui a Cremona, ci sono transitati cattivi insegnanti, poi arrestati. Se in una chiesa cattolica un parroco chiede di fare del male, un’ora dopo la denuncia dei fedeli è già pubblica. Tra i musulmani chi mai denuncia il comportamento di qualcuno? E’ mancanza di fiducia nei nostri confronti, paura o cos’altro? Indicare le moschee come fonte di terrorismo è un altro cavallo di battaglia di chi pensa di potere integrare allontanando e separando. Tutti gli attentatori, e questo si dimostra facilmente, non sono partiti dalle moschee. Spesso non ne sono nemmeno frequentatori. Anche perché chi ha intenzioni simili appena le esterna in moschea, non per forza in pubblico, viene istruito e indirizzato verso i riferimenti giusti. Quando mostra di avere chiare intenzioni estremiste viene denunciato. Tanti di quei giovani attentatori se avessero frequentato di più le moschee parigine sono convinto che avrebbero abbracciato l’islam pacifico, quello degli oltre quattro milioni che vivono in Francia. Anche in Italia funziona così. Ancora prima dei fatti di Parigi gli esponenti della comunità islamica hanno più di una volta fatto appello ai musulmani di denunciare alle forze dell’ordine chi mostra segnali di estremismo. Se vogliamo, è anche un fatto di buon senso. Se copro, o comunque faccio finta di non vedere, una persona che ha chiare intenzio-

Sopra Brahim Maarad ospite mercoledì ad Agorà su RaiTre. A destra in una vacanza a Parigi Nella pagina a sinistra ancora Brahim e due immagini dei terribili attentati nella capitale francese

ni, quando questa deciderà di colpire, chi mi garantisce che non ci sarò anche io tra le vittime? Chi mi garantisce che non ci sarà qualcuno dei miei familiari o dei miei amici? A Parigi gli attentatori non hanno colpito luoghi chiusi ai musulmani. In quei ristoranti, allo stadio, al Bataclan, c’erano anche i musulmani. Ci potevo essere anche io. Il fatto che non vengano rese note le denunce non vuole dire che non ci siano. Chi si rivolge alle autorità lo fa naturalmente tutelando la propria persona da eventuali ritorsioni. Non credo si possa parlare di omertà all’interno delle moschee. I casi degli imam che hanno inneggiato all’odio, spesso sono segnalati alle autorità dagli stessi fedeli. Quando non lo fanno non è per forza perché condividano ma è semplicemente perché non si rendono conto della gravità delle dichiarazioni di quelle persone. So che la comunità islamica riminese organizza spesso incontri per confrontarsi con la cittadinanza, A Cremona e altrove ciò non accade, ma sarebbe auspicabile, non credi? Più che il Riminese direi che tutta l’Emilia Romagna è molto attiva sul fronte del dialogo. Ed è ciò di cui abbiamo più bisogno oggi. Parlo di entrambe le direzioni: non solo

gli italiani hanno bisogno di essere rassicurati che il proprio vicino di casa non si farà saltare in aria, ma anche i musulmani hanno bisogno di comprendere che quella paura non è dettata dall’odio viscerale ma semplicemente dalla mancata conoscenza del mondo islamico. Sono dell’idea che tutte le moschee debbano essere aperte, sempre e a tutti. I musulmani che vanno a pregare non hanno nulla da nascondere, perché quindi chiudersi? Deve essere data la possibilità di capire e informarsi a chiunque lo voglia fare. Se questo non avviene come dovrebbe è perché siamo ancora a una generazione di immigrati musulmani che hanno una scarsa conoscenza dell’italiano. E la lingua è il primo e grande ostacolo all’integrazione. Molti si ritirano dal confronto non perché non lo vogliano ma semplicemente perché non sono in grado di trasmettere il proprio messaggio senza correre il rischio di alimentare incomprensioni. Ora che sta crescendo una nuova generazione di musulmani, nati in Italia e praticamente italiani, di cui tanti laureati, cambierà il modo di presentarsi dell’islam. Ha ragione chi sostiene che la vera guerra è tutta interna al mondo musulmano, leggi il conflitto tra sciiti e sunniti,

AZIENDA OSPEDALIERA “ISTITUTI OSPITALIERI” DI CREMONA AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA L’A.O. “Istituti Ospitalieri” di Cremona indice, ai sensi del Decreto Legislativo n. 163/2006 s.m.i., una procedura aperta per l’affidamento in concessione della gestione dell’edicola all’interno del Presidio Ospedaliero Cremonese. Il canone annuo posto a base d’asta è di € 9.500,00 Iva esclusa.L’importo complessivo presunto dell’appalto per i 72 mesi di vigenza contrattuale è pari ad € 57.000,00 Iva esclusa. L’importo presunto relativo all’eventuale periodo di prosecuzione contrattuale (12 mesi) è pari ad € 9.500 Iva esclusa. La relativa documentazione è disponibile sul profilo del committente www.ospedale.cremona.it alla sezione “Bandi di gara” I documenti completi sono ritirabili gratuitamente anche presso l’UO Provveditorato Economato dell’Azienda Ospedaliera, Viale Concordia 1 – Cremona, Padiglione 10, previa segnalazione telefonica al n. 0372/405501 (Sig.ra Sabrina Marzaroli). Le offerte devono essere inviate all’Azienda Ospedaliera – Ufficio Archivio Protocollo in uno dei modi previsti dall’Art. 9 del Disciplinare, nel termine perentorio del giorno 21 Dicembre 2015 alle ore 12.00. IL RESPONSABILE U.O. PROVVEDITORATO ECONOMATO Dott.ssa Susanna Aschedamini

e che gli occidentali sono colpiti solo perché presenti militarmente in zona, e se ne uscissero non subirebbero più attentati? E’ difficile dare ragione o torto in questioni così complesse e intrecciate. In realtà di conflitti in questo momento ce ne sono tanti, troppi. I conflitti interni al mondo musulmano sono anche un risultato delle politiche occidentali condotte negli ultimi anni. E non credo se ne possa uscire con questa facilità, ce lo insegnano Afghanistan e Iraq, guerre che avrebbero dovuto durare una manciata di settimane. Allo stesso tempo pretendere di risolvere conflitti generandone altri non è di certo la strada migliore da percorrere. In nome della libertà di espressione, si accusa, si dà il via libera a chi predica comportamenti opposti alla stessa libertà di espressione. E come mai, è una delle accuse più frequenti al mondo arabo, là nessuno scende mai in piazza per condannare gli attentati? Sono felice che tu non mi abbia chiesto perché nessuno scenda in piazza in Italia per condannare gli attentati. E’ ormai il mantra di alcuni noti esponenti politici che insistono a non volere vedere chi manifesta in tutta Italia. Per quanto riguarda il mondo arabo, in realtà di manifestazioni ce ne sono state.

Prima di Parigi, forse queste non sono state viste. Ricordiamo che l’Isis sta uccidendo da anni ormai. E le vittime principali sono i musulmani. Se potessi fare una domanda, chiederei io dov’erano tutti i paladini della libertà quando i terroristi massacravano altri civili dall’altra parte del mondo? Perché nessuno è sceso in piazza per gli oltre 300mila civili siriani morti? Nessuno l’ha fatto per gli studenti nigeriani e kenioti. Tra i morti ci sono sunniti, sciiti, cristiani, yazidi, curdi. Quanto conta nel caso di Parigi la mancata integrazione di gente che vive ai margini di una grande città che dispensa libertà e gioia di vivere a chi può, nel segno di una disparità sociale che l’occidente non riesce a limitare? Sicuramente più di quanto vogliamo ammettere. Gli attentatori sono nati nel cuore dell’Europa, ma non al centro della sua attenzione. Sono cresciuti in quartieri quasi abbandonati da istituzioni e autorità. Nella realtà dei fatti non si sono mai integrati. Quei ragazzi delle banlieue che nel 2006 bruciavano le auto per protestare contro lo Stato oggi fanno attentati. Probabilmente perché qualcuno, da molto lontano, è riuscito a veicolare il loro malcontento e a fare di loro dei perfetti soldati.


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Cronaca

Sabato 21 Novembre 2015

Gli scandali in Vaticano emergono grazie al Papa Parla il parroco della Cattedrale di Cremona don Alberto Franzini. «Bergoglio ha cambiato lo stile della Santa Sede, ma fu Ratzinger ad aprire la strada»

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di Federico Pani

on Alberto Franzini, classe 1947, nato a Bozzolo, è da poco più di un anno parroco della Cattedrale del Duomo di Cremona. Nel ricordarlo, è impossibile non citare il suo passato e storico incarico: diciassette anni presso la parrocchia del Duomo di Casalmaggiore, con cui è riuscito a guadagnarsi una certa fama e il sincero affetto della comunità locale. La sua figura è diventata, nel tempo, una figura di riferimento: confrontarsi con lui su alcuni di quei temi rilevanti e controversi che riguardano la Chiesa al giorno d’oggi è un’occasione importante. Don Alberto, che cosa significa trovarsi a gestire una comunità come quella che passa per la Cattedrale del Duomo? «La comunità di cui mi occupo è, mi verrebbe da dire, anomala. Si tratta della chiesa madre della città, al centro di un forte interesse turistico. Oltre alla comunità locale, infatti, si somma l’interesse di un pubblico esterno, spesso bisognoso d’aiuto: una specie di porto di mare di anime, si direbbe». Parliamo di attualità. Dopo «Vaticano S.p.A.» e «Via Crucis», di Gianluigi Nuzzi, viene pubblicato «Avarizia», di Emiliano Fittipaldi, l’ennesimo libro sui presunti “scandali” del Vaticano. Nonostante i toni polemici, i giornalisti in questione convergono su un punto: la chiarezza con cui gli scandali stanno emergendo dalle inchieste non sarebbe stata possibile senza papa Bergoglio. «I libri sono il segnale di una diagnosi cominciata proprio da papa Francesco. Le carte consegnate ai giornalisti si inseriscono all’interno di un’indagine sui beni del Vaticano, condotta prima di tutto dall’interno. Forse, però, sarebbe stato più opportuno se tutto ciò fosse rimasto sotto il controllo del papa: così, si sarebbe potuta evitare, senz’altro, ogni forma di “scandalismo”». Qual è la sua idea sui presunti scandali? «Qualcuno ha sbagliato, senza dubbio. E chi ha sbagliato è giusto che paghi. Tuttavia, va considerato un aspetto non

Sono parroco di una specie di porto di mare di anime secondario e decisamente concreto: molti dei palazzi in questione sono palazzi antichi, del sedicesimo, diciassettesimo e diciottesimo secolo. Non si può pretendere di smembrarli per ricavarci degli appartamenti: si tratterebbe di ulteriori spese e significherebbe danneggiare degli edifici di valore. Non deve stupire dunque che, nonostante le dimensioni, molti dei cardinali in questione in realtà si servano di tre, o al massimo quattro stanze, per vivere. E poi non c’è niente di male nell’affittare dei beni immobili sparsi per Roma, di proprietà della Santa Sede: il Vaticano è uno stato con oltre milleduecento dipendenti, che ha spese smisurate: queste vanno dalle nunziature alle missioni sparse in tutto il mondo. Il problema non è la grande quantità di denaro, che anzi finisce quasi sempre in opere di bene, ma la sua appropriazione illecita. Ad ogni modo, posso assicurarlo: il più delle volte i palazzi in questione non sono delle risorse, bensì dei pesi. Il lusso c’entra poco». Tutto ciò, sullo sfondo del pontificato di papa Francesco. «Papa Francesco ha senz’altro cambiato lo stile all’interno della Santa Sede: ha dato delle disposizioni dirette e si è

occupato personalmente della contabilità; in questo, c’è da dire, è ben consigliato dal suo gruppo di collaboratori. Lo sforzo di rendere più trasparente la gestione del patrimonio artistico e immobiliare è evidente. Bisogna ricordare però che, oltre alle ricchezze museali e immobili, la Chiesa è una struttura complessa, all’interno della quale è normale che circoli denaro e che sia necessaria una sua burocrazia per gestirlo. Come nelle burocrazie di tutto il mondo, però, si annidano delle zone d’ombra e di ladrocinio. Ma si deve guardare anche alle tante opere di bene. Come dice un proverbio: fa più rumore nella foresta un albero che cade, che mille alberi che crescono…». Dunque, papa Bergoglio sta facendo il possibile. «Papa Bergoglio si sta muovendo nella direzione giusta. Certo, deve muoversi con cautela: il rischio di un progetto troppo ambizioso non è da sottovalutare. Ma in questo, come dicevo, è ben consigliato. Poi non bisogna dimenticare che la strada era già stata aperta: è stato Ratzinger che, con il suo gesto rivoluzionario, ha permesso che tutto ciò potesse accadere. Il declino fisico di Giovanni

Paolo II aveva dato la possibilità alle zone d’ombra della burocrazia vaticana di prosperare. Ratzinger, che di tutto ciò era ben consapevole, ha fatto un passo indietro: così, ha impedito alle tossine di infettare ulteriormente. Inoltre, non bisogna dimenticarsi che è stato Benedetto XVI a inaugurare una politica di trasparenza. La stessa politica che ha permesso anche a episodi scabrosi, legati a scandali sessuali, di poter emergere». A proposito di scandali o presunti tali: esiste un modo per far rientrare nei limiti di un dibattito civile il caso di monsignore Krzysztof Charamsa, il quale ha dichiarato di avere una relazione omosessuale? «Su questo punto va fatta chiarezza. La Chiesa distingue tra la persona omosessuale e l’esercizio della omosessualità. Nel caso specifico la Chiesa non può approvare una doppia vita. Chi è coinvolto nel ministero pastorale è tenuto a vivere la castità. È del tutto umano e comprensibile che ci si renda conto di non poter portare avanti una scelta simile. In quel caso, è giusto dire basta. Nel caso di mons. Charamsa, la teatralità mediatica del suo gesto è assolutamente fuori

luogo. Nelle scelte esistenziali un po’ di riserbo non fa male». Come vede il ruolo della Chiesa in questi anni e dalla prospettiva della sua parrocchia a Cremona? «La Chiesa è lo specchio della cristianità di oggi, una mescolanza di bene e male, dove quest’ultimo rappresenta una minoranza. Dovremmo smetterla di scandalizzarci e pensare piuttosto che la debolezza di cui leggiamo sui giornali è prima di tutto la nostra, cioè quella di esseri umani. Questi cattivi esempi devono valere come monito. Il nostro compito più urgente, oggi, se devo esprimere il mio punto di vista, è ritrovare un dialogo con le nuove generazioni. Per farlo, però, la Chiesa deve fare leva su tutte le generazioni: come non possiamo permettere agli adulti di essere accomodanti, così agli anziani non possiamo consentire di ritirarsi nel loro passato. Il dialogo dovrebbe essere trasversale, intergenerazionale: capace di far diventare i valori di ieri quelli del domani. Nel futuro immagino e vedo genitori e figli, nonni e nipoti, tutti quanti uniti e intenti a portare avanti un dialogo improntato sui grandi valori della vita e della fede».


Cronaca

Sabato 21 Novembre 2015

Olio di palma, con moderazione

Bene se integrale, meno se raffinato. Va contenuto il consumo di grassi saturi, da evitare i grassi idrogenati. Occhio al latte di cocco

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Una soluzione dannosa a buon mercato? Lo chiediamo al dottor Antonio La Russa, responsabile di Dietetica

L’

di Vanni Raineri

olio di palma è l’olio vegetale più consumato al mondo. E’ in metà dei prodotti delle aziende alimentari che vediamo in giro: abbonda in alimenti da forno, merendine, biscotti, gelati industriali, creme spalmabili ma anche salati. Questo perché è disponibile sul mercato a prezzi contenuti. Dopo che fino a dicembre 2014 era possibile indicare sulla confezione “olio vegetale”, ora va indicato, da qui è esplosa la sua notorietà e la polemica sulle sue qualità organolettiche. Ma è vero che altri oli sono da preferire? Lo chiediamo al dottor Antonio La Russa, responsabile del Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica dell'Ospedale di Cremona. «Sui rischi per la salute derivanti dall’assunzione dell’olio di palma - esordisce il dottor La Russa - c’è una certa confusione, che deriva dal fatto che non sempre è chiaro di quale olio di palma si tratti: se del prodotto integrale o di quello raffinato. L’alto contenuto di vitamine e sostanze antiossidanti (oltre che di grassi saturi) vale soltanto per l’olio di palma integrale, che si presenta come un liquido dal colore rosso brillante e che è utilizzato soprattutto nei paesi produttori, ma non dall’industria alimentare. Gli acidi grassi saturi, presenti nell'olio di palma raffinato, sono ritenuti ampiamente coinvolti nel rischio cardiovascolare. In realtà, però, le cose sono un po’ più sfumate di così; gli studi clinici e nutrizionali sull’olio di palma sono numerosissimi ma danno spesso risultati controversi e contraddittori, perché l’olio utilizzato per lo studio non sempre è lo stesso - integrale, raffinato, frazionato – per cui si corre il rischio di confrontare situazioni che in realtà non sono confrontabili. Acidi grassi diversi hanno effetti differenti sulla nostra fisiologia e sulla salute. I grassi saturi incrementano la frazione LDL delle lipoproteine (la più coinvolta nella formazione delle placche di grasso sulle arterie) che trasportano i grassi: un incremento dell’1% del consumo di grassi saturi comporta un incremento del 2,7% del colesterolo nel sangue. Ed è l’eccesso di grassi saturi (non solo l’olio di palma) ad aumentare il rischio cardiovascolare. L’olio di palma, come si legge anche su siti su cui sono stati fatti approfondimenti, è diffuso e vantaggioso per l’industria alimentare, per la versatilità e, soprattutto, per i ridotti costi. Ma tornando alla questione salu-

te, sia l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) che l’AHA (American heart association), così come i più importanti organismi legiferanti in ambito di sicurezza alimentare, si sono pronunciate, consigliando, come detto, un consumo limitato di questi oli, principalmente per l’alta percentuale di grassi saturi e la conseguente tendenza a alzare i livelli di colesterolo LDL e aumentare così il rischio di patologia cardiovascolare. Il punto critico è la quantità: un consumo occasionale non comporta danni, mentre assumere ogni giorno, anche più volte al giorno, prodotti che hanno tra gli ingredienti olio di palma potrebbe rappresentare un rischio per la salute di cuore e arterie. Esattamente come mangiare troppo burro. Un vero e proprio pericolo. Riassumendo: come il burro e gli altri oli vegetali, l’olio di palma è sicuramente meglio degli acidi grassi trans (e in effetti la maggior parte delle aziende alimentare ha eliminato il ricorso a grassi idrogenati) e sembra non essere peggiore del burro. Non va dimenticato però che nell’olio di palma ci potrebbero essere residui di pesticidi utilizzati per la coltivazione, che potrebbero dare un effetto accumulo, critico soprattutto per i bambini. Va inoltre tenuto presente il rischio di lavorazioni industriali che possono alterare il grado di pericolosità dell’olio di palma a causa di un particolare processo detto “interesterificazione”. Si tratta di un processo chimico che permette di ridistribuire e riorganizzare le molecole di acidi grassi degli oli vegetali per influenzarne le proprietà fisico-chimico. Non c’è ragione per demonizzare l’olio di palma, come non c’è ragione per demonizzare il burro, ma è chiaro che le scelte migliori riguardano oli come quello di sesamo, oliva, girasole, di prima spremitura e biologici. Il consumo occasionale e la quantità possono fare la differenza. Volendo dare dei numeri e fare un esempio: non andrebbero superati i 20 grammi al giorno (sarebbe facile superarli se usassimo i grassi come condimento, mentre se parliamo di grassi contenuti dentro le preparazioni alimentari il discorso è diverso: se ad esempio mangio 100 g. di biscotti con un contenuto di grassi del 10% introduco 10 g di grassi saturi). Il consumo di prodotti con olio di palma dovrebbe essere limitato al massimo a una volta al giorno e se possibile non tutti i

Tanti prodotti lo contengono, grazie al costo ridotto e alla lunga durata

Sopra l'olio di palma e i piccoli frutti necessari per ricavarlo. In alto il dottor Antonio La Russa

giorni. Quello che però è sbagliato è sostenere che altri grassi, come il burro, non facciano male mentre l’olio di palma sì. In sintesi: non possiamo continuare a pensare che la merendina industriale (fatta con l’olio di palma) sia per forza cattiva, mentre la crostata fatta in casa dalla mamma (col burro) sia per forza buona. Se è vero che, a differenza dei grassi di derivazione animale, l’olio di palma non contiene colesterolo, è vero anche che i principali acidi grassi imputati dell’aumento del colesterolo ematico sono proprio quelli saturi, tra cui quello palmitico, il miristico e il laurico, due dei quali sono contenuti nell’olio di palma». E’ vero che va distinto l’olio di palma (derivato dal frutto) dall’olio di palmisto (dal nocciolo), che ha più grassi saturi e meno monoinsaturi e poliinsaturi? Male farebbe anche l'anche olio di cocco. Vero? «Piu che la provenienza dal frutto o dal nocciolo fa differenza il fatto che l’olio sia grezzo o raffinato. All’olio di cocco vengono spesso riconosciuti molteplici usi e benefici. Ma dal punto di vista dell’alimentazione la questione è più controversa. L’olio di cocco contiene alti livelli di acido laurico. Questo grasso saturo, se assunto in grandi quantità, eleva i livelli di colesterolo nel sangue; tuttavia alcune ricerche pubblicate su Pubmed ne dimostrano le proprietà antibatteriche. L’olio di cocco viene estratto prevalentemente dalla polpa della noce di cocco, ed è famoso per i suoi utilizzi

«Non va demonizzato ma le scelte migliori riguardano oliva, sesamo, girasole...»

nell’industria cosmetica e farmaceutica. Secondo alcuni studi l’olio di cocco andrebbe evitato il più possibile, perché ricco di acido laurico, un grasso saturo che se da una parte è vero che svolge azione antibatterica, dall’altra (se assunto in generose quantità) innalza i livelli di colesterolo nel sangue, e quindi i vari problemi di salute ad esso legati. Sicuramente, anche in questo caso, ciò che fa la differenza è l’uso di un alimento in rapporto alla propria dieta». Una ricerca sottolineava l'aumento del diabete e danni al pancreas, ma si è scoperto che sulle cavie sottoposte a trattamento era stato usato olio di palma idrogenato, non usato dall’industria alimentare, quindi l'allarme è rientrato. «Solo qualche mese fa uno studio promosso dalla Società italiana di diabetologia veniva ripreso dai media come un campanello d’allarme nei confronti dell’olio incriminato. “L’olio di palma può aprire la strada al diabete di tipo 2”, il messaggio lanciato. Anche se, in realtà, la ricerca in questione non lo dimostra. Il discorso sull’alimentazione è ben diverso dal prendere una molecola e una cellula e vedere che succede, e non è possibile trasformare in un messaggio sull’uomo ciò che ancora è lontanissimo dall’uomo, come questo test. In generale, va sottolineato che contro l’olio di palma non si registrano (perlomeno a oggi) posizioni ufficiali da parte degli organi preposti a vigilare sulla nostra salute». E’ corretta l'avvertenza di consumare prodotti in cui sono

indicati oli vegetali e oli tropicali ma non quelli con la dicitura grassi vegetali? «La dicitura “oli e grassi vegetali” genera molta confusione nel consumatore perché è una definizione generica: può comprendere qualsiasi olio o grasso purché vegetale, ma in questo caso “vegetale” non è sinonimo di “naturale”. Vi sono due tipologie di oli e grassi vegetali: idrogenati e non idrogenati. Idrogenati significa che sono state utilizzate delle tecniche artificiali/chimiche per dare all’olio/grasso la consistenza necessaria per la lavorazione alimentare. Non idrogenati sono idrogenati di natura, non hanno quindi bisogno di essere sottoposti ad ulteriori procedure per essere utilizzati. Sono quindi naturalmente saturi, ma questo non significa che siano “amici” della nostra salute. Purtroppo questi oli sono contenuti in tantissimi prodotti da forno sia dolci che salati, è quindi contenuto anche in moltissimi prodotti per bambini, pensate che una famosa marca dei biscotti che si danno ai bambini sin dai primi mesi di vita contiene l’olio di palma! Bisogna fare attenzione anche con i prodotti a marchio bio! E’ bene leggere sempre le etichette e non fermarsi alle apparenze. L’esempio più comune di “grassi idrogenati” è la margarina. Agli oli e grassi “non idrogenati” appartengono invece i diffusissimi “oli tropicali”: in primis olio di palma/ palmiti, che contiene anche più del 50% di grassi saturi. Viene usato non solo nell’industria ali-

mentare, ma anche nella cosmesi e nei prodotti per la casa. Nei grassi “idrogenati” il procedimento chimico per trattare la materia prima produce la possibile presenza di “acidi grassi trans” (TFA) che sono deleteri per il nostro organismo. Gli oli e grassi vegetali “non idrogenati” sono forse leggermente migliori dei fratelli “idrogenati” ma appartengono tutti e due alla categoria di ingredienti dannosi per il nostro corpo». I problemi in particolare per i bambini. «Per quanto riguarda i bambini vale quanto detto fino ad ora. Il consiglio è quello di preparare piatti semplici con pochi ingredienti dei quali conosciamo provenienza e composizione. Si possono utilizzare farine di cereali, frutta, miele, frutta a guscio, semi e oli vegetali spremuti a freddo, yogurt, malto, burro di sesamo, frutta passa o candita etc. per cucinare biscotti e torte adatte alla prima colazione o per la merenda; oppure scegliere, nell’ampia gamma offerta dal mercato, leggendo con molta attenzione le etichette. Anche per i bimbi vale la regola dell’uso occasionale, della quantità giornaliera e delle frequenza settimanale per quei prodotti che contengono i grassi che definiremo meno favorevoli alla salute». Sul consumo di olio di palma c'è anche una polemica di tipo ambientalista, legato all’abbattimento di foreste tropicali per far spazio alle nuove piantagioni. Ma qui usciamo dal campo medicosanitario.

«Lo contengono pure biscotti famosi per i bambini, e prodotti a marchio bio»


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Cronaca

Sabato 21 Novembre 2015

Cent’anni fa, la guerra. Tragedia da non ripetere Ripercorriamo le vicende che portarono ai fatti drammatici del 1915, e l’eredità fatta di contrapposizioni che consegnò poi il paese al fascismo

Il conflitto moderno non si fa con le trincee ed è difficile persino comprendere chi sia il nemico. Cosa insegna la storia La guerra che verrà non è la prima. Prima ci sono state altre guerre. Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente faceva la fame. Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente.

V

di Francesco Agostino Poli

enti di guerra stanno percorrendo nuovamente tutta l’area mediterranea e del medio oriente: una guerra né di trincea, né di precisi fronti contrapposti, ma che vede l’uso di bombardamenti, attentati, uccisioni e, soprattutto, la morte di civili incolpevoli. Già dalla Prima guerra mondiale il numero di civili morti fu spaventoso: si parla di un numero che oscilla tra sei milioni e mezzo e nove milioni, praticamente pari a quello delle vittime militari. Giustamente preoccupati dei venti di guerra presenti, sta passando sotto silenzio un anniversario importante non solo per la sua valenza storica, ma, per molti versi, significativo ai fini della comprensione delle vicende attuali. Certamente la scelta segnò il Novecento italiano: la vittoria in guerra determinò però la sconfitta della vecchia classe dirigente borghese. Detto sommariamente, la crescita tumultuosa delle istanze di giustizia e di libertà delle classi operaia e contadina, da una parte, e dall’altra la reazione che portò al fascismo, segnano un cambio di prospettiva storica profondo. La guerra ebbe un effetto dirompente non solo sulle truppe e sulle gerarchie militari, ma anche sulla vita quotidiana dei cittadini, sulla cultura e sul costume, sul sistema politico. In breve, costrinse l’intero Paese a misurarsi con la modernità in una forma traumatica, che non è esagerato definire rivoluzionaria. La questione del neutralismo e dell’interventismo hanno riem-

Bertolt Brecht, La guerra che verrà

pito volumi e volumi: è ben conosciuta la fanfara interventista di un D’Annunzio, con le manifestazioni di piazza, affollate di studenti universitari, ma, sottolinea lo studioso Fulvio Cammarano, c’era anche una piazza neutralista: « Contro la guerra si manifesta, nel Nord come nel Sud, anche una resistenza prepolitica, generata dai bisogni immediati delle classi popolari, che non vogliono essere mandate a morire in battaglia». Chi veniva richiamato al fronte spesso lasciava una famiglia con molte bocche da sfamare, votata alla miseria più nera. l’Italia era un Paese sostanzialmente agricolo: la mobilitazione di milioni di uomini fu un grosso sconvolgimento nelle vite quotidiane. La “guerra totale” interessò in maniera devastante le

popolazioni civili: certamente le popolazioni delle Venezie, che videro le proprie terre teatro di guerra e che vissero gli sfondamenti del 1916 e la rotta del 1917, lasciando paesi e abbandonando case; ma tutta la nazione fu duramente provata dallo sforzo bellico. I viveri nelle città erano molto scarsi; nelle campagne, la partenza per il fronte degli uomini validi aggravava la miseria già cronica. I congiunti degli uomini richiamati alle armi, riconosciuti bisognosi da speciali commissioni comunali, ricevettero un sussidio giornaliero nella misura di lire 0,60 per la moglie e di 0,30 per ciascun figlio sotto i dodici anni. I figli dei soldati che avevano superato tale età potevano essere ammessi al lavoro, anche senza il prescritto grado di istru-

zione, in deroga alle norme di legge sulla protezione del lavoro del fanciullo. Ma si trattava di misure economiche insufficienti a integrare il reddito familiare. Il dolore e la preoccupazione erano enormi, tra chi era al fronte e tra chi combatteva sul fronte della sopravvivenza quotidiana. Elementi che emergono dalle moltissime lettere e cartoline scritte dal e al fronte. Si calcola che tra il 1915 e il 1918 furono quasi 4 miliardi le lettere scambiate tra i soldati al fronte e le loro famiglie. La media giornaliera del movimento complessivo della corrispondenza fu di circa 3 milioni. Il bisogno di scrivere e di ricevere posta divenne un bisogno primario per mantenere i contatti con l’ambiente familiare e con i paesi d’origine. Esso era così intenso che la

mancanza di carta da scrivere veniva definita con la parola “carestia”. La parola scritta diventava l’ unico filo che legava coniugi, padri, madri e figli, amici: "Tutte erimo redotte senza penziero, erimo inrecanoscibili, erimo tutte abbandonate del mondo", scrive Rabito, uno "ragazzo del ’99". Ecco Maria, parmense, che scrive al marito Vittore: "Caro marito mi dici che avresti piacere essere qui a mangiare una fetta di polenta sorda e te lo chredo e io vorrei essere nuda come il verme della terra e avere il mio caro Marito qui con me ma chi sa se avero ancora grazia di vederti qui atorno a me avero solo la consolazione di insognarti e tutte le notti". Ecco Carlo Verano, classe 1894: “"Tutti gridavano eccoli

eccoli dietro e noi a fuggire senza nessuno comando. Si vedeva da una parte e dall’altra far scoppiare i cannoni con la gelatina, si vedeva dar fuoco a tutto e noi sempre a fuggire. Sono le ore 9 e in una casa che domando un pezzo di polenta per carità e me la diedero.Un po’ di forza la presi ma le forze non sono ancora quelle per camminare all’ungo. A si vede che il Signore e la Madonna mi aiuta. Passando per quelle vie si vede donne uomini ragazzi soldati animali carelli carozze automobili tutti nel fuggire". Voci che confermano le parole del poeta Paul Valéry: “La guerra è un massacro fra uomini che non si conoscono a vantaggio di uomini che si conoscono ma eviteranno di massacrarsi reciprocamente”.


I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO martedì 17 novembre

Sabato 21 Novembre 2015

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Albanese 29enne ruba in due appartamenti: arrestato, condannato ed espulso dall’Italia

Arrestato, condannato a due anni e infine espulso dall'italia per aver rubato in due case. Un albanese di 29 anni, senza fissa dimora, era stato arrestato martedì sera dopo che aveva rubato in uno stabile del Cambonino. Insieme a lui un complice, che è però ri-

DOMENICA 15 novembre ARRESTATA TRUFFATRICE RUMENA CHE OPERAVA TRA GLI STAND DEL BONTA’

Una donna di 54 anni, di nazionalità romena, è stata bloccata dalla polizia e denunciata per aver messo in atto la truffa del resto. La donna si aggirava domenica presso il Bontà, quando è stata scoperta da personale della Squadra mobile in servizio con abiti civili. I poliziotti l’hanno notata mentre affermava ad un venditore di aver consegnato una banconota da 50 euro, cosa non vera. L’addetto dietro al bancone non ci è infatti cascato e la donna si è allontanata. Ci ha riprovato ad un secondo banco, dicendo di aver “dato una banconota da 20 euro”, riuscendo nel suo intento. E’ stata quindi fermata dagli agenti, che l’hanno controllata e denunciata per truffa e tentata truffa. Al vaglio possibili misure amministrative per tenerla lontana da Cremona.

martedì 17 novembre banda degli autogrill, un arresto e una denuncia

Un arresto e una denuncia per rapina aggravata in concorso, a carico di un 38enne romeno - finito in manette - e di un suo complice. Questo il bilancio di un’operazione della Polizia stradale di Cremona, che ha identificato e rintracciato il 38enne presso l’area di servizio A21 di Cremona Sud. L’indagine ha visto la collaborazione della Polizia romena, che ha fornito ai colleghi cremonesi utili informazioni per arrivare a rintracciare i responsabili di una rapina che ha fruttato 35mia euro. Il colpo è stato messo a segno il 6 settembre scorso verso le 11.30 all’area di servizio A21 Piacenza – Nure Sud ai danni di un romeno. La vittima viaggiava su un pullman insieme ad altri connazionali. Dalla Spagna stavano tornando in Romania. Con loro, i risparmi maturati durante l’attività lavorativa all’estero, particolare che non è sfuggito ai rapinatori. Il romeno preso di mira èsta-

uscito a sfuggire alle ricerche della polizia, intervenuta sul posto dopo le segnalazioni giunte alla centrale. Il giovane aveva addosso un cacciavite che ha cercato di gettare via, e dei guanti, mentre in tasca aveva un calzino nero con i fiorellini che avrebbe probabilmente usato per

contenere la refurtiva. Il calzino è stato riconosciuto come proprio da una delle donne derubate, che al momento del furto non era in casa. Alla residente sono stati portati via alcuni monili in oro, mentre l’altra donna che ha subito il furto deve ancora sporgere denuncia.

Finora del bottino non è stata trovata traccia. La calza e il cacciavite, quest’ultimo oggetto compatibile con i segni di scasso trovati sulla porta, sono stati però più che sufficienti per arrivare all’arresto e alla successiva condanna. Il giovane era a Cremona

giovedì 19 novembre

Vertice giovedì in prefettura: «Si è preso atto della gravità degli eventi. Garantiremo sinergie»

Dopo Parigi aumentano i controlli sul territorio Continua l’impegno delle forze dell’ordine cittadine, coordinate dalla Prefettura, per la prevenzioni di eventuali situazioni di pericolo, in seguito agli attentati di Parigi. Le direttive, pervenute dall’ultimo tavolo per la sicurezza riunitosi giovedì pomeriggio in prefettura alla presenza del prefetto Paola Picciafuochi e degli esponenti delle forze dell’ordine e istituzionali cittadini. «Durante l’incontro si è preso unanimemente atto della gravità degli recenti eventi terroristici registrati in Francia e della opportunità che tutte le istituzioni della provincia collaborino per garantire le necessarie sinergie e, quindi, una risposta adeguata rispetto ad eventuali, analoghe minacce rivolte a obiettivi sensibili di questo territorio», fanno sapere dalla Prefettura in un comunicato. Le stesse autorità hanno convenuto «sulla utilità di simili momenti di confronto e sulla necessità di incontrarsi periodicamente per verificare l’efficacia delle strategie adottate nei rispettivi ambiti». Non si tratterà semplicemente di fare dei presidi del territorio, ma anche di andare a fare prevenzione a tutti i livelli, osservando il comportamento delle persone. A partire proprio dalla scuola, dal carcere, dalle par-

to prima immobilizzato, poi malmenato e infine derubato di 35mila euro, denaro che gli sarebbe servito a pagare la sua casa. Le indagini hanno permesso di identificare il rapinatore romeno come uno dei componenti di un gruppo di criminali itineranti che lungo le principali ar-

da circa un mese, in visita ad un amico. Per lui, difeso dall’avvocato d’ufficio Giuditta Evangelisti, è scattata la condanna a due anni senza la condizionale. Dopo la direttissima, però, il 29enne è finito davanti al giudice di pace che ha convalidato l’espulsione.

Avevano smesso di mandare i figli minorenni a scuola, venendo meno a un obbligo di legge. Sono così stati denunciati dai Carabinieri di Robecco d’Oglio una coppia di genitori indiani. Tutto è partito da alcune segnalazioni da parte dell’istituto scolastico “Ubaldo Ferrari” dove i due ragazzi (una di dodici anni che frequenta le medie ed uno di sette che frequenta le elementari) non si recavano da un po’. Gli accertamenti condotti avevano permesso ai militari di verificare che benché regolarmente presenti sul territorio nazionale, i genitori senza giustificato motivo non li mandavano a scuola.

venerdì 20 novembre vandali nella notte al cantiere di via soldi

rocchie e dai centri di aggregazione. Intanto, in mattinata sono stati fatti dei controlli interforze su tutto il territorio. A Cremona e a Crema sono state identificate complessivamente cento persone e controllati una quarantina di veicoli, a Crema effettuati tre posti di controllo, mentre nel capoluogo le forze dell’ordine si sono concentrate in centro e lungo le principali direttrici di accesso alla città. Sanzionato un ubriaco alla guida ed elevata una multa per l’uso del cellulare in macchina. Maxi controlli anche nelle scuole di Cremona e Crema e nelle vie che por-

terie autostradali cercava e pedinava pullman di linee internazionali, facilmente identificabili per targhe e diciture laterali dell’azienda turistica. La banda di rapinatori ha atteso la sosta dell’autobus, dopodiché ha attirato i passeggeri con il gioco d’azzardo delle “tre campanelle” con il fi-

tano agli istituti, come nel capoluogo il piazzale degli autobus, la stazione e via Palestro. In cima alla lista degli obiettivi dell’operazione di sicurezza, è proprio il mondo della scuola: a Crema sono state controllate decine di studenti durante l’afflusso negli istituti scolastici; per quattro di loro, però, la mattinata si è conclusa in Commissariato con segnalazioni per consumo di stupefacenti. Numerosi gli uomini e i mezzi delle forze dell’ordine scesi in campo per questa maxi operazione sicurezza che aveva soprattutto la volontà di esercitare una forte presenza sul territorio.

ne di derubare i viaggiatori dei contanti in loro possesso.

mercoledì 18 novembre non mandavano i figli a scuola, denunciati genitori indiani

Devastato nella notte tra giovedì e venerdì il cantiere di via Esilde Soldi, aperto ormai da mesi per la riqualificazione di tutti i servizi. L’opera è necessaria per adeguare le reti esistenti di fognatura, acqua potabile, elettrica e illuminazione pubblica alle crescenti necessità della cittadinanza e prevenire eventuali guasti e disservizi. E dovrebbe terminare entro la fine di novembre. Le transenne sono state divelte e gettate a terra, così come i cartelli dei lavori, sul lato della via che si incrocia con via Brescia. Come se non bastasse, sono apparse anche delle scritte, poi cancellate, contro il sindaco e contro l’azienda che svolge i lavori. Il primo a scoprire la situazione è stato il proprietario del bar Lo Stregatto, Michele Gerevini, che con un post su Facebook ha commentato duramente l’accaduto. “Vandalismo puro” ha scritto. “Non so chi possano essere stati i fenomeni a commettere una porcheria del genere. Va bene il dissenso va bene tutto, però così no. Non ci posso stare. Non bastava la provocazione di un cantiere infinito che ha messo in ginocchio un quartiere. Questo è un colpo basso”.


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Territorio

Sabato 21 Novembre 2015

• Dal 28 al 29 Novembre - Due giornate all’insegna dei paesaggi naturali della Svizzera con lo splendido percorso del Trenino Rosso del Bernina, “Patrimonio Mondiale dell’Unesco” da Tirano a Saint Moritz, per poi proseguire con il Trenino rosso dell’Abula fino a Tiefencastel. Infine con il pullman si proseguirà fino a Coira, capoluogo del Cantone dei Grigioni per la visita dei mercatini di Natale. • Il 29 Novembre - Una giornata nei Borghi più belli d’Italia del Trentino, Canale di Tenno e Rango per la visita libera dei “ Mercatini di Natale”. • Dal 5 all'8 Dicembre - un viaggio tra città storiche e Borghi Medioevali della Germania. Si visiteranno: Ulm con i suoi Mercatini, Rotenburg-obder-Tauber, Norimberga ed i suoi mercatini che vantano una tradizione di oltre 400 anni. • 6 Dicembre - Una giornata a Trento per la visita libera dei Mercatini di Natale nell’incantevole Piazza Fiera. • 6 Dicembre - Una giornata a Merano per la visita libera dei Mercatini di Natale. • 7 Dicembre - Una giornata a Milano per la “Fiera degli O-Bej O-Bej”, dove sono allestiti mercatini che offrono prodotti di artigianato e dolciumi. • Il 10 Dicembre ed il 13 Dicembre Una giornata a Milano per la Fiera dell’Artigianato: “Mostra Mercato Internazionale dell’Artigianato”, il più grande evento dedicato alle imprese artigiane. • Dal 12 al 13 Dicembre - Week end nel Salisburghese per vedere i suoi mercatini. Si visiteranno: Salisburgo e ST Wolfang sul lago omonimo. • Dal 12 al 13 Dicembre - Un fine settimana tra laghi e Castelli della Germania ed Austria. Si visiteranno: Prien sul Lago di Chiemsee, l’Isola di Herreninsel, il Castello di Herrenchimsee detto “La Versailles della Baviera” e Kufstein per la visita dei Mercatini di Natale. • Dal 18 al 20 Dicembre - Minitour in Svizzera per vedere i suoi mercatini di Natale. Si visteranno: Berna, Il Lago di Leman (Lago di Ginevra), con il Castello di Chillon e Montreaux. • 19 Dicembre - Una giornata a Verona per la visita libera dei “Mercatini di Natale”, tra atmosfere natalizie e graziose idee regalo. • Il 20 Dicembre - Una giornata a Milano per la visita libera dei “ Mercatini di Natale” nella Piazza del Duomo, che si riempirà di bancarelle e casette natalizie. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373-250064). Sito: www. ctacremona.it

E’ di Trescore Cremasco l’allevatore che rifornirà McDonald Viene da Trescore Cremasco, Tommaso Carioni, allevatore selezionato da McDonald’s nell’ambito del progetto ‘Fattore Futuro’. Di conseguenza, per il prossimo triennio, l’imprenditore lombardo fornirà a McDonald’s la carne bovina utilizzata per la produzione degli hamburger serviti da McDonald’s nei suoi 520 ristoranti italiani grazie ad un accordo con Inalca, parte del gruppo Cremonini. Il progetto ‘Fattore Futuro’, nato con l’obiettivo di accompagnare e aiutare i

giovani agricoltori nello sviluppo delle proprie aziende, ha ricevuto il patrocinio del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. I 20 imprenditori selezionati per entrare a far parte dei fornitori italiani di McDonald’s sono stati scelti tra oltre 130 candidati con meno di 40 anni e con un progetto di innovazione e sostenibilità per la propria azienda. Sette le filiere coinvolte: carne bovina, carne avicola, pane, insalata, patata, frutta, latte.

Ponte di Spino d’Adda sempre più vicino: stanziati 16,5 milioni L di Simona Raboni

a Giunta regionale ha stanziato i 16,5 milioni di euro necessari alla realizzazione del nuovo ponte di Spino d’Adda che rappresenta il terzo lotto dei lavori di riqualificazione delle Paullese, avviando così il completamento degli interventi sulla tratta cremonese di questa fondamentale rete viaria. La delibera “Programma degli interventi prioritari sulla rete viaria di interesse regionale”, approvata nei giorni scorsi, stabilisce infatti l’arrivo di tutte le risorse indispensabili tra il 2016 e il 2019, anno in cui si prevede il termine dei lavori del nuovo ponte. «Una notizia importantissima, attesa e richiesta da tempo dal nostro territorio, i cui effetti positivi ricadranno sull’intero sud della Lombardia» ha detto Carlo Malvezzi, consigliere regionale del Nuovo Centrodestra. «Innanzitutto bisogna dare atto al presidente Roberto Maroni e all’assessore Alessandro Sorte di aver tramutato le promesse in fatti – ha aggiunto Malvezzi –: lo sviluppo economico di una fetta

importante del territorio regionale dipende anche dalla facilità di spostamento di persone e merci. Ora attendiamo la conclusione del progetto definitivo da parte della Provincia di Cremona entro la fine dell’anno». A questa tappa dovrebbero seguire i necessari passaggi amministrativi e burocratici utili ad arrivare all’avvio dei lavori, previsto per il 2017. «La delibera

distribuisce le risorse in questo modo: 200mila euro nel 2016; 6 milioni di euro nel 2017; 9 milioni di euro nel 2018; 1,3 milioni di euro 2019» spiega il consigliere. «Il completamento di quest’opera, insieme all’impegno del presidente Maroni sul progetto della navigabilità del Po tutto l’anno e fino a Milano, e al conseguente sviluppo economico e industriale del sud Lombardia,

rappresentano un pacchetto di interventi di respiro sovra regionale che porterà investimenti, nuova occupazione e occasioni di crescita economica. Tutto questo – conclude Malvezzi – è merito della visione strategica di questa amministrazione regionale che dimostra, ancora una volta, di voler investire su un territorio fondamentale per tutto il sistema del Nord».

November Pork, appuntamento oggi a Zibello Sabato 21 novembre a Zibello torna l'appuntament con il November Pork, che apre con un mercato che sembra un vero e proprio “giro d’Italia” di sapori ed arti culinarie. Alle 11 inaugurazione della “tappa” di Zibello, mentre, e poco dopo apre il PalaNovemberPorc (al tensostruttura riscaldata realizzata nell’ex Convento dei Padri Domenicani) con un interessante menù. Assieme al “classico” Culatello di Zibello Dop, c’è l’antipasto del Camperista), tagliatelle al Culatello, polenta pasticciata, lasagne al forno con ragù di Culatello. Da non trascurare i tradizionali Anolini della Bassa in brodo e Pisarei e Fasoi. Per i secondi si spazia dalla Mariola con mostarda allo Stinco al forno con patate, Gran Bollito e Guancialini con polenta. La musica dei Five Brass allieterà la giornata. In serata appuntamento con la notte giovane con la musica e con i piatti del ricco menù, cui si aggiunge MacPorc, il takeaway con prodotti locali. Domenica 22 si potrà invece controllare l’esito della sfida per lo Strolghino da mezzo kilometro.


Lettere & Opinioni

Sabato 21 Novembre 2015

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it

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dopo parigi

Impossibile giustificare gli attentati che sconvolgono l’Occidente Egregio direttore, quanto successo a Parigi negli attentati terroristici della settimana scorsa, è pazzesco ed incredibilmente impossibile da concepire da una mente umana, anche se criminale. Eppure c’è gente che tenta di giustificare tali gesta con l’esasperazione di un popolo disperato, alla ricerca di un riscatto nei confronti dell’Occidente opprimente ed oppressore. Ma queste persone che si fanno saltare in aria, distruggendo e sterminando centinaia, migliaia di persone, non sono disperate. Bin Laden ce lo insegna! Queste persone sono ragazzi, che hanno studiato nelle università della Sorbona e di Oxford. E’ gente che ha vissuto a Londra, Parigi, Bruxelles e Milano, finanziati da famiglie facoltose. Eh sì, perché studiare e vivere in Europa costa e non poco. Sono i figli dell’11 settembre 2001. Sono fanatici e basta, come fanatici lo erano i nazisti e non per questo disperati, al tempo di Hitler ed i comunisti al tempo di Stalin. I veri disperati sono quelle migliaia di profughi che sbarcano sulle nostre coste per sfuggire alla barbarie che questi criminali compiono quotidianamente nei loro confronti. Il fine non giustifica i mezzi quando a farne le spese sono persone innocenti (donne, vecchi e bambini). Ed è per questo che non capisco l’atteggiamento di certe persone nei confronti dell’America (per l’esattezza nei confronti degli Stati Uniti). Probabilmente è una posizione prevenuta visto che i primi a combattere l’integralismo islamico, senza successo, furono i sovietici, in Afganistan, contro i mujahidin. Fu allora che sentimmo parlare per la prima volta di Al Qaeda. Ma di questo certe persone non ricordano o preferiscono non ricordare. L’importante è demonizzare l’Occidente, dimenticando che in ccidente gli Stati si reggono, finalmente da circa settant’anni, con governi democraticamente eletti e non da califfi autoproclamatisi tali con la forza del terrore! Massimo Pelizzoni Gussola ***

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punto di vista

La vendetta non deve mai essere la reazione dei popoli civili Egregio direttore, le guerre sono sempre state combattute da molti poveri, giovani e innocenti inviati a morire da pochi ricchi, potenti, colpevoli, che non morivano in quelle guerre da loro stessi volute e alimentate dai loro interessi. Questa verità, antica e profonda, oggi è meno evidente ma non meno vera. Siamo realmente dentro una guerra mondiale, diversa dalle guerre del Novecento, ma non meno drammatica. Una guerra che non si sa bene quando e dove sia iniziata, quando, dove e come finirà. Sono (quasi) invisibili gli interessi in gioco, non sappiamo bene chi la vuole, chi ci guadagna, chi non vuole che finisca. Questa incapacità di capire, presente in tutte le guerre complesse, è particolarmente forte in questa guerra, che non deve però esimerci dallo sforzo di pensare e poi combattere soprattutto le tesi false e ideologiche che ci stanno inondando all’indomani della strage di Parigi. L’Italia, assieme alla Francia, è tra i maggiori esportatori di armi da guerra nelle regioni arabe, nonostante ci sia nel nostro Paese una legge del 1990 che vieterebbe la vendita di armi a Paesi in guerra. I politici che piangono, magari sinceramente e dichiarano lotta senza quartiere al terrorismo, sono gli stessi che non fanno nulla per ridurre l’export di armi e che difendono queste industrie nazionali che muovono grosse quote di Pil e centinaia

FOCUS

Le condizioni dei treni sono ancora pessime

Signor direttore, con l’orario invernale 20152016, sulle linee CremonaBrescia e Brescia-Parma, saranno ancora prevalentemente le vecchie Automotrici 668 a diesel (40 anni di età) ad effettuare i servizi di trasporto. Il deposito locomotive della città del Torrazzo continuerà ad ospitare e riparare, quasi esclusivamente, questo tipo di treni, anche se un anno fa Trenord aveva promesso al sindaco di Cremona un graduale ritorno dei treni elettrici. Solo a marzo 2016, con l’istallazione del deposito carburante a Brescia, si ridurrà l’andirivieni di treni diesel per i rifornimenti. Nella stazione di Brescia, infatti, l’area di rifornimento era stata demolita per far posto ai nuovi binari della Tav. Ciò significa che, per un altro anno, tutti i treni diesel dovranno raggiungere Cremona per il rifornimento, incrementando il

traffico nello scalo con l’ingresso e l’uscita dalla stazione e gli invii a vuoto a Brescia di convogli fuori servizio. Con l’inverno si aggraverà la situazione, a causa di una disposizione aziendale che fa obbligo di accendere alle 2 di notte tutti i treni per il pre-riscaldamento e la messa a

di migliaia di posti di lavoro. Il presidente francese Hollande ha sbagliato a parlare di “vendetta” all’indomani della strage e poi a perpetrarla bombardando domenica la roccaforte del califfato in Siria, rispondendo col sangue ad altro sangue. Questa è soltanto la “legge del taglione”. La vendetta non deve mai essere la reazione dei popoli civili, neanche dopo una delle notti più buie della storia recente dell’Europa. Anche Papa Francesco, che non può restare solo, né l’unica voce a chiedere la pace e la non violenza. Se gridassimo in milioni che l’unica risposta alla morte è la vita e lo dicessimo insieme ai tanti musulmani feriti e straziati come noi, se facessimo sentire nelle strade, nei social, davanti ai Parlamenti, il nostro “no” alla produzione e vendita delle nostre armi a chi le usa per uccidere e ucciderci, allora forse le parole profetiche di Francesco troverebbero un’eco più grande. Potrebbero avere la forza di muovere persino i bassi interessi economici, che sempre più controllano e dominano il mondo, le religioni, la vita. Andrea Delindati Cremona ***

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contro il terrorismo

Finalmente gli europei hanno un comune sentire Signor direttore, Allons enfants de la Patrie… Per un francese sentire gli inglesi (Nelson, Waterloo) e i tedeschi gli odiati boches!) cantare la Marsigliese non ha prezzo, deve dare le traveggole. Sentire tutta l’Europa stretta attorno ai principi di “liberté, egalité, fraternité” deve dare i brividi. Ma li dà anche ad ogni convinto europeista. Finalmente gli europei hanno un comune sentire, hanno dei problemi che sentono comuni. Che un fatto accaduto a Parigi dia reazioni immediate, se pur differenziate, ad Hannover, Londra ed in ogni città europea grande o piccola, avrà pure un significato. La necessità di unire le forze (politiche e militari, quindi anche economiche e finanziarie), prima appena avvertita, ora è diventata concreta, palpabile. Che sia la volta buona per riuscire a mettere in piedi un’Europa basata sui principi dell’Illuminismo, libera, progressista, contro ogni forma di tirannide laica o religiosa (come canta la Marsigliese), contro ogni forma di restaurazione e oscurantismo (quanto ce

punto dei convogli. Se già oggi i residenti adiacenti all’area della stazione respirano un’aria pessima e per questo hanno già fatto proteste in Comune, con l’arrivo dell’inverno si accentuerà l’inquinamento atmosferico e del rumore, come se ci fossero decine di Tir accesi, sotto casa. E’ una

n’è ancora, specie in Italia!). Dopo oltre due secoli gli europei riscoprono tutti insieme di avere in comune i valori della cultura, della storia (molto litigiosa); qualche secolo in più hanno impiegato per riscoprirsi vicini anche nella religione (cristianesimo ed ebraismo): guarda caso proprio nei giorni in cui Papa Francesco va a far visita ai luterani dopo essere stato dai valdesi, mentre dagli ebrei è quasi consuetudine. Con gli islamici è più dura ma si sta lavorando… D’altronde cosa sono due secoli sul quadrante della storia dell’uomo? Sono poco più di un attimo. Vuoi vedere che là dove per secoli ha fallito la politica europea e i rapporti di (cattivo) vicinato, ora ci sta riuscendo l’Isis? Anselmo Gusperti Cremona ***

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soluzione

Il terrorismo può essere sconfitto se si esaurisce la fonte principale Egregio direttore, i nostri gravi errori del passato e del presente per quanto riguarda Iraq, Afghanistan, Libia e Siria, la destabilizzazione di aree immense e così significativamente importanti da un punto di vista strategico-militare ed economico, dovrebbero essere sufficienti per dire ancora una volta che la risposta a questi barbari attentati non è e non può essere quella militare, o per lo meno la risposta militare a cui siamo stati abituati in tutti quegli scenari sopra citati. Al G20 vengono fuori i nomi e cognomi (già noti) degli Stati appartenti al gruppo stesso che finanziano e spalleggiano l’Isis, si parla apertamente di armi, tra cui sistemi sofisticati podrotti in Italia, che transitano dall’Arabia Saudita verso le milizie del Califfato, la Turchia (paese Nato e nostro alleato) massacra i Kurdi, unica popolazione davvero impegnata a combattere sul terreno (anche con apprezzabili risultati) il disegno fascista del Califfo che intanto semina terrore e morte nel cuore dell’Europa, grazie anche a delle assurde scelte di non mettere in comune informazioni ed intelligence tra i paesi europei. Come è possibile, non fosse altro che per il nostro bene e la nostra sicurezza, che non emerga la domanda: dove abbiamo sbagliato? Ma soprattutto: cosa è giusto fare oggi contro il terrorismo? Come

situazione intollerabile per cittadini, ferrovieri e pendolari. Non è possibile che, con tutti i soldi che la Regione trasferisce a Trenord, le condizioni dei treni siano ancora pessime come del resto quelle di viaggio dei pendolari. Proprio giovedì i pendolari della Cremona-Brescia si sono incontrati con la Regione per esporre i loro disagi quotidiani. Lo scorso anno il sindaco di Cremona, esasperato dalla intollerabile situazione di migliaia di pendolari (studenti e lavoratori) della Cremona-Brescia, scriveva alla Regione di intervenire su Trenord per migliorare i servizi di trasporto ferroviari. Sono 16 le corse giornaliere effettuate con treni a gasolio sulla Cremona-Brescia. Un vero paradosso, visto che la linea è elettrificata! Dario Balotta Responsabile Trasporti Legambiente Lombardia

è possibile non immaginare una strategia politica condivisa, unica strada, come dimostra la storia, che può portare ad una pacificazione di quell’area? Penso che di fronte al terrorismo che dilaga come un fuoco a partire dal Medio Oriente, noi europei abbiamo il dovere di lavorare, anche nell’interesse delle nostre popolazioni, perché tale fuoco venga spento e soffocato; penso che dovremmo abbandonare comportamenti opachi e stringere alleanze vere e sostenere quei Paesi e quei popoli che vogliono isolare il fanatismo di Daesh e del Califfato, sottrarre risorse e isolare chi invece, di fatto, lo alimenta. L'Unione Europea dovrebbe farsi promotrice di una soluzione vera, duratura: una grande Confederazion del Medio Oriente con la libertà di culto ed etnica, una confederazione che contenga e riconosca tutte le diversità. Se abbiamo in mente questa finalità, allora possiamo costituire una vera coalizione per imporre una nuova visione, un percorso che porti alla pace, ma se andremo a bombardare, continueremo a vendere loro le armi e a flirtare con il nemico, non saremo mai soggetti autorevoli e credibili. Abbiamo già visto che il terrorismo può essere sconfitto se si esaurisce la sua “fonte” principale. Questa è una missione vitale, non unicamente per noi, ma per tutta l’umanità Franco Bordo Deputato di Sel ***

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ironia

Quelle strisce pedonali sono davvero un’opera d’arte unica in Europa Egregio direttore, mi permetta di segnalare un’opera d’arte esistente a Cremona, in via Persico, che nulla ha da invidiare all’Ortolano.Di fronte alla trattoria “Alba”, sono state posizionate delle “zebre” per facilitare l’attraversamento di via Persico ai pedoni, le quali invece di terminare con il fondo stradale proseguono sul marciapiede, scavalcando un cancello per poi terminare la loro corsa a metà del cortile posto di fronte e che porta all’ufficio comunale per ottenere i permessi. Questo a dimostrazione della competenza ineguagliabile di cui vanno fieri i nostri addetti ai lavori... Trovare una striscia pedonale che attraversa un marciapiede ed alcune che scavalcano un can-

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cello per terminare nel bel mezzo di un cortile, puoi anche girare tutta l’Europa, ma alla fine devi ammettere che ci sono solo da noi. Pietro Ferrari Coordinatore regionale Partito Pensionati Invalidi Giovani Insieme ***

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cremona

Chiediamo chiarimenti sulle criticità progettuali dei due sottopassi Egregio direttore, il 3 novembre scorso, M5S Lombardia ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale delle Infrastrutture sulle gravi criticità progettuali e di esecuzione dei sottopassi di via Brescia e via Persico e del sovrappasso in via Felice, realizzati a Cremona, grazie a un contributo erogato dalla Regione, pari a circa 6 milioni di euro, nell’ambito dei fondi europei Por. Due giorni dopo la presentazione della nostra interrogazione, sulla stampa viene riportato che la Dg Infrastrutture chiede chiarimenti al Comune, dichiarando inoltre che il contributo erogato potrebbe decadere se le opere realizzate pregiudicano effettivamente il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità originarie. Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S e prima firmataria dell’interrogazione ha dichiarato: «Pochi giorni dopo la presentazione della nostra interrogazione, apprendiamo dalla stampa locale di Cremona che la Dg Infrastrutture di Regione Lombardia ha avviato delle indagini approfondite sulle opere realizzate ed ha chiesto al Comune di Cremona chiarimenti sulle criticità emerse dalle opere eseguite, riservandosi di imporre al Comune la restituzione del contributo erogato. La Regione ha chiesto al Comune di dare un riscontro entro la data del 15 novembre, motivo per cui abbiamo fatto accesso agli atti oggi stesso per verificare la risposta data dal Comune di Cremona. Purtroppo quello di Cremona pare non essere un caso isolato, abbiamo infatti ricevuto varie segnalazioni circa la non conformità delle opere eseguite presso altre stazioni lombarde e ciò a fronte dell’utilizzo di fondi pubblici (fondi europei Por). Per questo motivo, ci stiamo attivando con un’interrogazione all’assessorato regionale all’Infrastrutture per chiedere un controllo capillare sull’utilizzo di questi fondi pubblici per realizzare opere infrastrutturali presso le stazioni lombarde». M5S Lombardia ***

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coldiretti

Serve senso di responsabilità dell’intera filiera del latte Signor direttore, ci sono le condizioni per chiudere una dura vertenza se da parte dell’industria e della distribuzione commerciale ci sarà la stessa sensibilità dimostrata dalla Coldiretti, che ha sospeso momentaneamente la mobilitazione degli allevatori di fronte alla drammatica strage di Parigi, mantenendo sempre aperto il negoziato. Abbiamo lavorato senza sosta in questi giorni per arrivare presto ad una soluzione sostenibile per il prezzo del latte alla stalla, che ora è piu’ vicina. Serve senso di responsabilità dell’intera filiera per non alimentare nuovi scontri, in un momento particolarmente difficile per il Paese che deve affrontare l’emergenza terrorismo. Ci auguriamo che non venga persa l’occasione per tornare ad investire sul latte, sulle stalle e sul territorio italiano proprio nel momento in cui la ripresa dei consumi, dell’economia e dell’occupazione fa ben sperare anche per l’agroalimentare che è la principale voce di spesa dei cittadini. Coldiretti

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

SABATO 21 novembre DOMENICA 22 novembre

LUNEDI’ 23 novembre

MARTEDI’ 24 novembre

MERCOLEDI’ 25 novembre


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Sabato 21 Novembre 2015

CASALMAGGIORE

Appuntamenti culturali

Apre la stagione al Teatro Pagano

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Alzato l’argine a S. Maria

Ha finanziato la Regione. Il Navarolo ringrazia i privati che l’anno scorso misero i sacchi. E che furono criticati

E’

di Vanni Raineri

CANNETO SULL’OGLIO – Inaugura stasera la stagione teatrale del Mauro Pagano di Canneto. Alle ore 21 (spettacolo in abbonamento) il Gruppo da Camera Caronte proporrà “Night & Day-100 anni di Frank Sinatra”, un omaggio al grande cantante-attore italo-americano in occasione del 100° anniversario della nascita, che cadrà il prossimo 12 dicembre. Sarà un percorso tra i suoi più grandi successi, brani famosissimi proposti magistralmente dagli artisti del Gruppo da Camera Caronte con arrangiamento originali per tenore e piccola orchestra. Ne fanno parte Gianfranco Cerreto (tenore), Massimiliano Pezzotti (flauto), Gabriele Miglioli (violoncello), Elena Trovato (arpa) e Luigi Signori (pianoforte). Biglietti in vendita a 15 euro (ridotti 12 euro). Chi fosse interessato all’abbonamento, i 5 spettacoli sono in vendita a 60 euro (45 euro il ridotto).

5ª Fiera del Libro dell’Oglio Po

COMMESSAGGIO – Si tiene oggi e domani la 5ª edizione della Fiera del Libro del territorio Oglio Po. Lo organizzano la Società Storica Viadanese e l’Associazione culturale Il Torrazzo, e si terrà anche quest’anno nel Torrazzo di Commessaggio. I visitatori troveranno tanti espositori, e in particolare parecchio materiale, sia volumi che audiovisivi, riferito all’Oglio Po. Inoltre saranno presentate tante novità editoriali, tra cui “De la Tour, il peccato del tennista” di Mauro Acquaroni e “L’argine al volo” di Guido Moreschi. L’inaugurazione avverrà oggi alle ore 17, in concomitanza con un mercatino del libro usato e la bancarella con castagne, castagnaccio e vin brulé.

Al Vho di Piadena rassegna di presepi PIADENA – La Cooperativa “La Famiglia” del Vho di Piadena organizza la 19ª edizione della rassegna di presepi. Chi desidera esporre una personale realizzazione della natività può rivolgersi al bar Caffé del Vho, o ai numeri di telefono 0375/98698 e 333/2879640.

trascorso un anno dalla grande piena del Po che mise a rischio la tenuta del principale argine comprensoriale. Si ricorderà che allora un gruppo di privati si preoccupò direttamente di innalzare con alcuni sacchi nella notte il livello dell’argine in zona Santa Maria a Vicobellignano. Un’operazione faticosissima che ebbe successo: la piena, che si stava già esaurendo, non aveva prodotto la rottura, che avrebbe provocato l’arrivo dell’acqua in decine di abitazioni situate in zona golenale. Quell’operazione, che raccontammo su queste pagine, scatenò reazioni furibonde da parte di chi definì addirittura criminale quell’operazione: se in quel punto l’argine è più basso significa che è la zona di sfogo designata. Vale a dire che se il livello del Po raggiunge punti di guardia quello è il punto in cui deve sfogarsi. E chi vive in quelle case? Danni collaterali. Tra i pochi che ringraziarono quelle persone e i tanti che in città biasimarono il loro intervento, si pone oggi una novità, che sembra dare ragione ai primi. Si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori di rialzo e rinforzo

Il livello preoccupante che raggiunse il Po un anno fa all'altezza di Santa Maria

dell’argine di Santa Maria, grazie alla Regione che ha finanziato l’opera. Già, di rialzo: come sostennero gli autori di quell’intervento manuale, non solo il grosso del rischio si era esaurito con il livello in fase calante, ma in quel tratto il livello dell’argine era troppo basso, non per scelta ma per l’azione del tempo e dell’uomo. I lavori all’argine sono rientrati tra i beneficiari dell’ordinanza decretata da Regione Lombardia relativa all’al-

luvione e ai danni post-piena. «Il Po è davvero strano – spiega Giampiero Lazzari del Consorzio di Bonifica del Navarolo –. Lo scorso anno fronteggiavamo una delle piene più importanti di sempre e adesso le acque sono in secca». Onde evitare problemi in futuro, venti giorni fa sono partiti i lavori grazie ai circa 38mila euro ottenuti dalla Regione. «Siamo riusciti a divenire ente attuatore dell’opera e abbiamo sfruttato a pieno la cifra

concessa – spiega l’ingegner Marco Ferraresi, direttore del Consorzio del Navarolo –. Nei punti in cui abbiamo operato, lo scorso anno fu indispensabile, onde evitare la tracimazione delle acque, la posa dei sacchetti di sabbia, grazie a enti pubblici ma anche privati che aiutarono. Stavolta siamo intervenuti nei punti giudicati più pericolosi e a rischio in cui l’argine era più basso rispetto alla parte circostante». Addirittura dai vertici del Consorzio di Bonifica arriva il plauso a chi un anno fa effettuò quella faticosissima operazione. Una soddisfazione dopo tante accuse. L’arginello golenale apparteneva all’ormai cessato Consorzio Golenale di Santa Maria con terreni tra Casalmaggiore e Martignana di Po, poi confluito a inizio 2014 nel Navarolo: di fatto non si tratta dunque di un’opera del demanio ma privata (anche se la decisione sui livelli e quant’altro è giustamente decisa da un organo superiore), sulla quale si è comunque intervenuti grazie ai fondi regionali. «Proprio giovedì mattina abbiamo completato l’operazione di semina di nuova erba sul terreno dell’argine ora rialzato» conclude Ferraresi, che lascia così intendere che i lavori sono ormai terminati.

Ora i ladri rubano il rame direttamente nelle case abitate TORRICELLA DEL PIZZO – Come se non bastassero i saccheggi di rame nei cimiteri e da qualche tempo presso le chiese, ora i ladri il rame vanno a prenderselo direttamente nelle case abitate. E’ accaduto a Torricella del Pizzo, sempre più tristemente famosa per furti e truffe. I malviventi, a metà della corrente settimana, hanno asportato il canale pluviale in rame che scende dal tetto alla strada. Non si sono serviti dunque di una scala per togliere il canale che corre lungo le tegole, ma hanno asportato solo la parte che si poteva afferrare stando in strada.

Curioso e probabilmente non casuale che la stessa operazione venne fatta tre settimane fa ai danni del vicino oratorio, oltre che della chiesa di Borgolieto nella vicina Gussola. Gli anziani abitanti della casa danneggiata stavano dormendo, e non si sono accorti di nulla. Solo un vicino di casa ha affermato di aver sentito del chiasso attorno alle 2 di notte, ma pensando che qualcuno stesse facendo lavori in orari inusuali, non ha pensato di controllare che cosa stesse accadendo. La triste scoperta dei padroni di casa il mattino dopo ha chiarito tutto.

A Rivarolo la Giornata del Ringraziamento Promossa da Coldiretti, che ha annunciato la sospensione della mobilitazione sul latte dopo i tragici fatti di Parigi

RIVAROLO DEL RE - Grandissima partecipazione alla Giornata Provinciale del Ringraziamento, promossa da Coldiretti Cremona e vissuta a Rivarolo del Re. Gli imprenditori agricoli, con le loro famiglie e l’intera comunità, si sono raccolti intorno all’altare, per rendere grazie al Signore dei frutti di un’annata di lavoro e per invocare la sua protezione sulle loro case e attività. Cuore della giornata è stata la Santa Messa, nella Chiesa parrocchiale di San Zeno, concelebrata da padre Davide, priore di Fontanellato, dal parroco don Luigi e dal consigliere ecclesiastico di Coldiretti don Emilio. Accolti dal Presidente di Coldiretti Cremona Paolo Voltini e dal Direttore Tino Arosio, numerosi i rappresentanti delle istituzioni, dell’economia e delle forze dell’ordine, che si sono uniti alla comunità degli agricoltori. “Il suolo, bene comune” è stato il

Una panoramica della manifestazione di Rivarolo del Re

tema indicato dalla Conferenza Episcopale Italiana per la sessantacinquesima edizione della Giornata del Ringraziamento, ricordato da padre Davide nell’omelia, nella quale il priore ha avuto parole di grande incoraggiamento rivolte agli agricoltori, invitandoli ad essere fieri del proprio lavoro, a svol-

gerlo sempre con impegno e onore, trovando il coraggio e la condivisione nel portare avanti le giuste battaglie e sempre nell’amore per la vita e per il prossimo. Chiamati ad animare la liturgia, gli agricoltori all’offertorio hanno deposto all’altare i frutti del lavoro dei campi,

per rendere grazie al Signore del raccolto dell’annata e ribadire il desiderio di condividere i prodotti delle campagne con chi è nella precarietà. Nella preghiera dei fedeli, con sincero cordoglio ci si è stretti alle vittime della strage di Parigi. Dopo la celebrazione della Santa Messa, seguita dalla benedizione dei trattori, ci si è spostati in oratorio, per il rinfresco aperto dai saluti del Presidente di Coldiretti Cremona Voltini, del Presidente della provincia Vezzini, del Sindaco di Rivarolo del Re Vezzoni, del Consigliere regionale Lena. Voltini ha rimarcato l’impegno di Coldiretti a difesa delle imprese agricole e dell’agricoltura italiana, sottolineando la scelta di sospendere temporaneamente le attività di mobilitazione sul latte, di fronte al vile attentato che ha colpito il cuore dell’Europa.


Casalmaggiore

Si parte con Gad Lerner

Prima uscita nelle scuole della Claudio Rinaldi Onlus. Il giornalista sarà giovedì al Liceo Manin di Cremona

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di Vanni Raineri

resentata ufficialmente al Senato lo scorso giugno, alla presenza di una folta e qualificata rappresentanza istituzionale, la Claudio Rinaldi onlus si appresta a muovere i suoi primi passi. Nella Sala Nassiriya del Senato quel 17 giugno erano presenti tra gli altri il presidente del Senato Piero Grasso, i politici Giorgio La Malfa, Luigi Zanda e Massimo Mucchetti, i giornalisti Antonio Padellaro, Marco Travaglio e Bruno Manfellotto, tutti costoro sin dall’inizio legati a Claudio Rinaldi e quindi al progetto. E inoltre imprenditori del livello di Montezemolo, Della Valle e De Benedetti e tanti altri. Progetto che come noto è stato promosso, pur con tali qualificati contributi, dalla moglie di colui che fu direttore di Europeo, Panorama ed Espresso, la gussolese Loredana Schiaffini, che oggi torna spesso al paese di origine dove ha deciso di individuare la sede della onlus. Il progetto, patrocinato dal Senato, si propone di crescere cittadini informati, responsabili e attivi, e prevede incontri nelle scuole e un premio nazionale per studenti. In particolare il Liceo Classico Manin di Cremona si è inserito nella Peer education, che consiste in incontri con importanti giornalisti. E qui arriviamo al primo appuntamento programmato, che si terrà giovedì prossimo attorno alle ore 11. Al Manin sarà presente il noto giornalista Gad Lerner. Nato a Beirut 61 anni fa da famiglia ebraica, collaborò con Lotta Continua e poi con Radio Popolare prima di entrare allEspresso. La

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FOTOCONCORSO A GUSSOLA GUSSOLA – Il Gruppo Comunale Aido Gussola onlus ha organizzato l’8ª edizione del concorso fotografico per dilettanti, che domenica 22 novembre si chiuderà con la cerimonia di premiazione. L’appuntamento è per le ore 16 presso il Salone Parrocchiale di piazza Comaschi. L’iniziativa è patrocinata dalla Biblioteca Comunale “Giancarla Assandri”. Sarà possibile assistere all’esposizione delle opere nello stesso salone già oggi dalle 16 alle 19, poi domani (10-12 e 15-18,30) e lunedì 23 novembre (9-12).

DONI NATALIZI FAI DA TE

Sopra la presentazione della onlus al Senato. A destra il giornalista Gad Lerner

grande notorietà gli venne dalla televisione, in particolare da trasmissioni che all’inizio degli anni Novanta documentarono l’ascesa della Lega Nord e la questione settentrionale, con titoli come “Profondo Nord” e “Milano, Italia”. Fu poi vicedirettore de La Stampa, editorialista del Corriere della Sera e di Repubblica. E poi ancora in Rai con “Pinocchio” e nel 2000 la direzione del Tg1 cui seguiranno di lì a poco le dimissioni. Tra i fondatori di La7, ne dirige i primi telegiornali e poi per un decennio il programma “L’infedele”, sino all’abbandono di un paio di anni fa. Oltre a tutto ciò, ha scritto anche libri di successo. Non è tutto qui. “Crescere cittadini“ si intitola anche il premio bandito (dalla Rinaldi onlus e dal Miur) per il 20152016, rivolto tutti gli studenti delle scuole medie e superiori. Studenti che

possono partecipare con saggi, ricerche, inchieste, interviste, testimonianze, reportage fotografici, servizi radio e tv. Per conoscere le modalità di partecipazione ci si può rivolgere al sito della onlus già attivo all’indirizzo www. claudiorinaldionlus.it. Tornando alla visita cremonese di Gad Lerner, precede un laboratorio giornalistico che prenderà il via a gennaio e si propone di insegnare ai ragazzi come realizzare un giornale, partendo proprio dalla formazione civica informata, responsabile e attiva. A quel laboratorio parteciperanno alcuni giornalisti ex colleghi di Claudio Rinaldi che hanno dato la loro disponibilità Si tratta davvero di una grande possibilità per gli studenti del Manin, soprattutto coloro che sono interessati ad un futuro impegno giornalistico.

Il November Porc celebra il genio di Adorni

Una bella mostra fotografica a Sissa sul torricellese fondatore della Compagnia, che intanto diverte in piazza

A destra lo stand del Pizzetto di Torricella al November Porc di Sissa. Più in alto Adorni e la Mynestron Band e a sinistra una parte della bella mostra a lui dedicata

SISSA – Il November Porc, in particolare nell’appuntamento di Sissa, ha omaggiato il suo figlio illustre Mauro Adorni, da decenni residente a Torricella del Pizzo ma rimasto sempre legato, in particolare con la Compagnia Dialettale Sissese, al paese natio al di là del Po. Il weekend di Sissa, primo dei 4 appuntamenti (oggi e domani tocca a Zibello), è stato salutato da un sole di fine estate, ed ha registrato il pienone, soprattutto nella giornata di domenica. Presso le scuole elementari, nel mezzo della festa, è stata allestita una bellissima mostra su Mauro Adorni e la Compagnia da lui fondata a diretta per tanti anni. Un’esposizione a cura di Giuseppe Rivara e Claudio Pezzarossa intitolata “Momenti”, visitata da tantissime persone. Suggestive le fotografie esposte, che ripercorrono al-

cuni dei tanti momenti della Compagnia, da quel lontano 1967 in cui Mauro, allora 26enne, e alcuni giovani amici decisero di proporre sul palco una commedia in vernacolo parmense, tratta da Macario, grande artista che spesso ricorda nelle espressioni. La Sissese fu la prima Compagnia a portare sul palcoscenico i racconti di Guareschi, all’inizio degli anni Settanta, e il don Camillo interpretato da Adorni sembra ancor più vero di quello indimenticabile targato Fernandel. Da allora Adorni sforna una commedia all’anno (inizia lui a scriverle nel 1973), che propone sempre in anteprima alla Fiera di Sissa a fine luglio e in replica alla Fiera Settembrina di Torricella. Una tradizione lunga quasi mezzo secolo, che si affianca a tante soddisfazioni: sua ad esempio la prima commedia trasmessa da TV Parma, che diverrà poi una lieta abitudine.

La verve di Adorni si manifesta anche nella musica: da 30 anni fa parte della Mynestron Band con musicisti di Torricella. Recuperano canzoni di un tempo, lui “suona” un basso fatto di un bidone e due corde e intrattiene il pubblico con sketch e barzellette tra un brano e l’altro. A pochi metri dalla mostra fotografica, Adorni e la Mynestron Band si sono esibiti nella piazza di Sissa attirando centinaia e centinaia di persone. Ma Adorni a Torricella è stato anche assessore, giusto il tempo per rendersi conto che non faceva per lui, scrittore, e presidente per anni del Comitato Fiera, che era presente a Sissa con uno stand per promuovere il pizzetto, il salame col filetto prodotto tipico del paese, e la prossima Fèsta dal Pipén, in programma come sempre a metà gennaio.

Continuano con “Fatti un regalo” le iniziative organizzate dalla Biblioteca Civica Mortara e dal Museo del Bijou di Casalmaggiore: nei pomeriggi del 28 novembre, 5 e 12 dicembre (ore 15.30), bambine e bambini della Scuola Primaria saranno invitati ad ascoltare storie e racconti natalizi presso le sale della biblioteca e poi a realizzare artigianalmente monili e oggetti in tema nel laboratorio didattico del museo, doni che potranno essere messi sotto l'albero o indossati subito. Il costo per ogni incontro è di € 3,50, per tutti e tre gli appuntamenti € 10,00. E' indispensabile la prenotazione perchè potranno essere accolte le iscrizioni di massimo 24 bambini: 0375/284423 (Ufficio Cultura Comune di Casalmaggiore), 0375/43682 (Biblioteca Civica), info@museodelbijou.it. Tutte le informazioni anche sul sito www.museodelbijou.it, nella sezione News.

FRA CRISTOFORO A S. LORENZO TORRE DE’ PICENARDI – Si terrà giovedì 26 novembre alle ore 21 presso la Sala Consiliare del Municipio di Torre de’ Picenardi una conferenza dal titolo “Verrà il giorno in cui... Attualità a cremonesità di Fra Cristoforo”, riferito al personaggio di manzoniana memoria che (almeno il reale personaggio storico cui viene fatto risalire) fece approdo nel Castello di San Lorenzo Picenardi. Ad organizzare l’incontro è il Gruppo Culturale di Torre de’ Picenardi. Relatore sarà il giornalista, scrittore e saggista Mauro Faverzani.

CENA BENDATA DI SANTA LUCIA MARTIGNANA PO – Torna, a grande richiesta, la cena bendata a DondolandoArte Atelier. Sabato 12 dicembre “Cenabendata a lume di naso” verrà riproposta in occasione della notte di Santa Lucia: una scelta non casuale visto che si tratta della santa protettrice della vista. Si tratterà di un percorso sensoriale, con inizio nel tardo pomeriggio alle ore 18 con i laboratori olfattivi tenuti da Amenuele Rupi di Mouillettes & co. Alle 20,30 seguirà la cena con lo chef Daniele Persegani, ormai di casa a Martignana, e il sommellier Veronica Romanini. Si potranno degustare 5 portate con 5 abbinamenti di vino straordinari. Il numero di posti è limitato, quindi è obbligatoria la prenotazione ai numeri 335/6571243 o 335/5833620, o inviando una mail a barbara@artestudiofoto.com.

TOMBOLA AL CENTRO CULTURALE GUSSOLA – Stasera alle ore 21 il Coordinamento Popolare di Gussola invita tutti i propri aderenti a trascorrere una serata in compagnia giocando a tombola.


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Festa del Torrone

Al via la festa più golosa dell’anno

Tante le iniziative in programma dal 21 al 29 novembre tra tradizione e innovazione, con un omaggio speciale a Ugo Tognazzi

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a Festa del Torrone 2015 è in arrivo a Cremona dal 21 al 29 novembre, dopo l’Anteprima del 24 e 25 ottobre che ha visto la partecipazione di ben 70.000 visitatori. Un ponte tra passato, presente e futuro. Un viaggio fra tradizione e innovazione. Questo vuole essere l’edizione 2015 che con il claim “Gusto e Futuro” nell’anno di Expo ha raddoppiato la sua offerta di appuntamenti tra cibo, musica, cultura e spettacolo (il programma completo è visibile sul sito www.festadeltorronecremona.it). Il claim è significativo e richiama alla tradizione e alla valorizzazione delle imprese del territorio; questo grande evento diventa una vetrina per la città: per nove giorni lungo le strade del centro cittadino prenderanno posto un centinaio di stand. Non solo vendita al dettaglio, ma anche ricette gourmet, gelato da passeggio, preparazioni con pistacchi, cioccolato, caffè, limoncello, ricette salate, torroni artigianali preparati al momento e sculture giganti in torrone. Con l’iniziativa “Torrone live”, poi, sarà possibile assistere all’intero procedimento di lavorazione del torrone, mentre maestri blasonati d’alta scuola reinterpreteranno il dolce tradizionale in chiave moderna. Proprio l’alta pasticceria sarà protagonista della nuova edizione della Festa, grazie anche alla partecipazione di chef di massimo prestigio come il pluripremiato Maurizio Santin che domenica 22 novembre modererà uno showcooking d’eccezione con altri tre maestri del calibro di Davide Comaschi, Fabrizio Galla e Alessandro Servida. Ognuno dei maestri coinvolti proporrà una propria interpretazione del torrone in un dolce originale, come l’ormai celebre Cremona di Santin, a base di torrone, amaretto e zucca. Il classico torrone diventa così il punto di partenza per piccoli capolavori di pasticceria d’avanguardia, sofisticati e golosi, in uno spettacolo di chef star direttamente sul palco in Piazza del Comune, sotto gli occhi di tutti i visitatori. La nuova edizione della Festa del Torrone, promossa dal Comune, Provincia e Camera di Commercio di Cremona e organizzata da Sgp, sarà una celebrazione a 360 gradi del dolce più caratte-

ristico della tradizione cremonese, fiore all’occhiello della tradizione pasticcera artigianale italiana nel mondo, a partire dalle sue radici storiche. Immancabile infatti il corteo in costume che rievoca il matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, l’occasione che, secondo tradizione, il 25 ottobre del 1441, diede vita al dolce ad opera di due pasticceri lombardi. Oltre 150 figuranti sfileranno tra le acrobazie di sbandieratori, musicisti e le splendide figure delle dame e dei cavalieri fino alla celebrazione del matrimonio in piazza del Comune, davanti al Duomo, dove i due sposi verranno poi simbolicamente uniti in matrimonio. Padrino morale di questa edizione 2015 sarà Ugo Tognazzi, cremonese doc a cui la città dedica una serie di eventi a 25 anni dalla sua scomparsa. Oltre alle mostre in suo onore, inaugurate il 24 ottobre in presenza dei figli Ricky, Gianmarco e Maria Sole, a novembre la Festa celebrerà l’artista con una scultura gigante di torrone, un’infiorata di oltre 100 mq, a cui potranno par-

tecipare tutti i visitatori e un omaggio di fumettisti che disegneranno dal vivo alcuni momenti indimenticabili della sua carriera. Tante altre iniziative sono state pensate per rendere omaggio a questo incredibile personaggio: dalla costruzione di torrone a tema, a interviste a persone che hanno avuto il piacere di conoscerlo, alla presentazione di materiale d’archivio in suo onore. Siccome Tognazzi è stato anche cuoco e ha scritto due libri di ricette sarà anche di organizzare uno “show cooking” ad inviti durante il quale uno chef reinterpreterà col torrone una sua ricetta. L’omaggio a Tognazzi non si ferma qui, dal momento che sulle vetrine dei negozi del centro storico della città verranno scritti i titoli dei suoi film per vestire la città in suo onore. Anche quest’anno la Festa del Torrone di Cremona, che si terrà dal 21 al 29 novembre, assegnerà il suo premio più prestigioso, il Torrone d’oro, a chi rappresenta Cremona e il suo territorio in Italia e nel mondo: creato nel 2008, il riconoscimento valorizza le qualità e il

ruolo di chi esprime il carattere del territorio cremonese nella propria attività artistica, professionale e umana. Dopo Roberta Lanfranchi, GianMarco Tognazzi, Carla Fracci, Gianluca Vialli, Beppe Severgnini. al Antonio Rossi e Frankie hi-nrg mc, quest’anno il premio sarà consegnato a Enzo Iachetti, uno dei personaggi più celebri del piccolo schermo e della scena teatrale. Originario di Castelleone, Iachetti è “sempre in sintonia con la provincia e la città ed orgoglioso de ise cremunes”. La consegna del riconoscimento avverrà domenica 22 novembre nella Sala Quadri di Palazzo Comunale; seguirà poi un momento in cui l’artista saluterà il pubblico della città dal palco di Piazza Duomo. Nel cuore della manifestazione, oltre 250 eventi concomitanti spazieranno tra arte, musica, cultura, spettacoli, laboratori per bambini, degustazioni e iniziative aperte al pubblico. Sarà dato spazio a concerti e spettacoli musicali: marching band, armata di trombe, tamburi, flauti e altri strumenti attraverserà le vie di Cremona suonando un repertorio di

brani presi in prestito dal rock moderno e perfino dal pop internazionale; si terranno audizioni dei violini Stradivari originari del 1500 al Museo del Violino; e poi ancora i laboratori cinematografici per bambini in collaborazione con il Giffoni Film Festival, le esibizioni degli artisti di strada e il consueto show finale che ogni anno stupisce tutti i visitatori con coreografie spettacolari e giochi di fuoco e luce nel cuore della Piazza del Comune, domenica 29 novembre. Gli organizzatori e gli sponsor hanno quest’anno l’obiettivo, se possibile, di migliorare l’offerta rispetto alle passate edizioni e aumentare l’interesse del pubblico. Questi i numeri del 2014: 250 eventi, 140 espositori, 270.000 visitatori, 60 tonnellate di torrone venduto, 800 camper, 400 pullman. I nove giorni della Festa del Torrone fanno si che questa importante manifestazione si possa uniformare a standard nazionali e internazionali, tenendo anche presente che Cremona nel 2017 sarà protagonista del progetto “Regione Europea della Gastronomia”.


Festa del Torrone

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Una manifestazione a misura di bambino

Tanti i laboratori su prenotazione tra cibo e storia alla scoperta della città. Non manca anche uno spazio dedicato al cinema con lo staff del Giffoni Film Festival

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esta del Torrone a Cremona vuol dire anche divertimento e gioco, un’atmosfera particolare che non può non prevedere qualcosa ad hoc pensato apposta per i tantissimi bambini che verranno in città con i genitori. Per loro, l’occasione di mettersi alla prova in laboratori, creazioni e visite guidate, fra cucina e viaggio, per stimolarne la creatività e la fantasia, alla scoperta delle meraviglie proposte dalla città di Cremona. I laboratori sono su prenotazione. • Laboratorio: “I Signori del Torrone” Domenica 22 novembre e lunedì 23. 1° turno: 10 - 13, 2° turno: 15 - 18, presso la Sala Mercanti della Camera di Commercio di Cremona, Via Baldesio 10. Ogni laboratorio durerà circa 1 ora. Correva l’anno 1441 quando una giovane fanciulla chiamata Bianca Maria fu data in sposa ad un valoroso condottiero di nome Francesco. Le nozze si celebrarono nella sontuosa città di Cremona, tra cavalieri e dame, allietate dal suono di musiche festose e di un dolce molto speciale: il torrone. Attraverso la narrazione di una storia avvincente i bambini conoscono i protagonisti della Festa del Torrone, e si divertono a realizzare con carta, stoffa e materiali vari un personaggio del racconto (Bianca Maria, Francesco Sforza, un musico o un cortigiano). Organizzato da Target Turismo di Elena Piccioni. Info e prenotazioni 3317139192 partecipafestadeltorrone@gmail.com. • Laboratorio “La fiaba pasticciona” Martedì 24 novembre – 1° turno: 9 – 12.30, 2° turno: 14.30 – 17, presso la palestra dell’Istituto Einaudi. Una fiaba animata che racconterà la storia del torrone personificata da 3 ragazze in veste di “tre torroni”. Tutto partirà dalla storia vera del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti per far vivere un momento divertente e coinvolgente per tutti i bambini presenti. Inventeranno il dolce con i pochi ingredienti che hanno nella dispensa. I bambini diventeranno gli assaggiatori di corte e daranno un loro giudizio. Animazione, musiche e balli dell’epoca saranno solo il continuo di un laboratorio manuale nel quale tutti bambini presenti potranno costruirsi il loro libretto personale dove potranno scrivere la storia .

Organizzato dall’istituto Einaudi di Cremona. Info e prenotazioni 3317139192 o partecipafestadeltorrone@gmail.com. • Laboratorio “Bianca e Francesco una dolce storia d’amore” Mercoledì 25 novembre - 1° turno: 10 13, 2° turno: 15 - 18,presso Sala Mercanti della Camera di Commercio, via Baldesio 10. Il laboratorio verterà sulla presentazione e sulla lettura del racconto “Bianca e Francesco una dolce storia d’amore”. Il libro, a forma di stecca di torrone, si srotola per 250 cm ed è l’elemento da cui trarre spunto per il laboratorio creativo: la costruzione di un torrone gigante realizzato con libri di scarto, oppure la colorazione di quaderni bianchi da far decorare e trasformare in stecca di torrone fatta di carta riciclata. Proposta per bimbi dai 3 ai 6 anni e dai 6 agli 11 anni; durata 1 ora circa. Organizzato da Matti da Rilegare. In-

fo e prenotazioni 3317139192 o partecipafestadeltorrone@gmail.com. • Mini Lab a cura del Giffoni Film Festival Giovedì 26 novembre - Dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, presso la Sala Mercanti della Camera di Commercio di Cremona, Via Baldesio 10. I mini lab sul cinema organizzati dalla straordinaria presenza dello staff del Giffoni Film Festival, festival numero 1 del cinema per i giovani. Un primo approccio volto a “smontare” la macchina cinema per metterne in luce il percorso creativo che da un’idea porta alla realizzazione di un film; attraverso l’utilizzo di slide, di video e di giochi i ragazzi saranno stimolati ad immaginare tale percorso e ad apprendere alcune tecniche della scrittura cinematografica. Per questo laboratorio chiediamo la partecipazioni di medie e di quinte elementari. Info e prenotazioni al 3317139192 – partecipafestadeltorrone@gmail.com.

• Laboratorio: “ Fiabe in Lingua Inglese” con madrelingua Venerdì 27 novembre e sabato 28 – 1° turno: 9 - 10, 2° turno: 10.15 - 11.15, 3° turno 11.30 - 12.30, presso Sala Mercanti della Camera di Commercio di Cremona, via Baldesio 10 Un’insegnante madrelingua accompagnerà i bambini in un magico viaggio alla scoperta delle più famose fiabe classiche in lingua inglese, coinvolgendoli direttamente nella narrazione delle storie. La lettura sarà supportata dalla proiezione di video-immagini e dall’utilizzo di burattini e maschere, per favorire la comprensione del racconto e l’associazione di termini ed espressioni inglesi alle “immagini” e ai personaggi mostrati. Un simpatico laboratorio pratico concluderà l’esperienza. Rivolto a bambini della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e per tutti gli amanti delle fiabe. Massimo 25 per ciclo Organizzato da Spazio Forum di Luigi Fabemoli. Info e prenotazioni al 3317139192 – partecipafestadeltorrone@gmail.com. • Cineforum Giffoni Film Festival Venerdì 27 Novembre - Dalle ore 10, Teatro Filodrammatici, Piazza dei Filodrammatici 1. L’idea del progetto “Cineforum Giffoni” nasce dalla consapevolezza che il linguaggio cinematografico è spesso il veicolo ideale per la comprensione della realtà e delle problematiche legate al mondo adolescenziale. Il film scelto per l’occasione sarà, ovviamente, in “target” Giffoni in quanto si tratta di un film capace di parlare ai ragazzi, di raccontare storie in cui i ragazzi possano identificarsi o prendere le distanze. A tal proposito, fondamentale è il dibattito che segue la proiezione in cui gli studenti vengono stimolati a ragionare sui vari aspetti contenutistici e formali del film. Per questo laboratorio è richesta la partecipazione di medie ed elementari. Info e prenotazioni al 3317139192 – partecipafestadeltorrone@gmail.com


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Festa del Torrone

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Trenord, per la Festa del Torrone un biglietto speciale per raggiungere Cremona da tutta la Lombardia

Durante la Festa del Torrone, che si terrà a Cremona dal 21 al 29 novembre, Trenord offre un biglietto speciale che permette di raggiungere in treno Cremona da tutte le stazioni della Lombardia, partecipare alle visite guidate della città e pranzare al RistoTorrone, presso i giardini pubblici di Piazza Roma, con una speciale convenzione. Per l’occasione la città sarà animata da eventi, spettacoli e degustazioni. Il biglietto speciale Trenord, chiamato Free Time, è già in vendita presso le biglietterie abilitate, le emettitrici automatiche, presso i MyLink Point di Milano Cadorna e Milano Porta Garibaldi e online sul sito Trenord dal 1° novembre. Il prezzo del biglietto sarà di 33 euro per gli adulti e 14 euro per i ragazzi dai 4 ai 14 anni non compiuti (i bambini fino ai 4 anni non compiuti viaggiano e partecipano gratuitamente alle visite della città, mentre il pranzo è a pagamento). Il titolo di viaggio, da convalidare prima della partenza, avrà validità giornaliera, e non sarà rimborsabile. Ecco i vantaggi offerti dal biglietto Trenord: • Visita guidata della città CRART (Cremona arte e turismo): il tour prevede un percorso pedonale alla scoperta dei principali monumenti della città. Le partenze sono alle ore 10.30 e 14.30 dai giardini di Piazza Roma. E’ fondamentale prenotare la propria visita guidata contattando il numero 338/8071208 almeno 24 ore prima. • Pranzo con menù della tradizione cremonese presso il ristorante “RistoTorrone” in Piazza Roma. La prenotazione è obbligatoria e deve essere effettuata almeno 24 ore prima al 345/1037875 o ristotorrone@gmail.com. • Inoltre sarà possibile acquistare 3 stecche di Torrone Artigianale Vergani da 150 gr a € 8,00 anzichè 12€, da ritirare presso lo Stand Ufficiale della Festa del Torrone. Per ulteriori informazioni sulla proposta e sul programma potete consultare la seguente pagina o contattare il Contact Center Trenord 02/72494949.

“Degustatour”, l’arte del cibo Dal 23 al 27 novembre si potrà intraprendere un viaggio gastronomico e culturale alla scoperta delle eccellenze cremonesi nei negozi storici

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l centro storico si trasformerà in un grande salone del gusto, in cui le migliori prelibatezze verranno proposte gratuitamente in percorsi di degustazione. Dal 23 al 27 novembre tutti i visitatori della Festa del Torrone potranno intraprendere un vero e proprio viaggio gastronomicoculturale, il “Degustatour”, per andare alla scoperta delle filiere delle eccellenze cremonesi nei negozi storici della città. Il tour è su prenotazione. • NEGOZIO SPERLARI dal 1836 Via Solferino, 25 Lunedì chiusi. Dal martedì al venerdì. Degustazione: abbinamento torrone - Vino da vendemmia tardiva da abbinare al torrone di Cremona (esclusiva di Fieschi). Prenotazione allo 0372 22346, per un minimo di dieci partecipanti o via mail a info@fieschi1867.com. • NEGOZIO VERGANI Corso Giacomo Matteotti 112 Degustazione: torrone, mostarde, dolci tipici. Prenotazione allo 0372/23967 o 328/2084227.

• TORREFAZIONE VITTORIA Via Ferrabò, 4 Degustazione: torrone e caffè. Prenotazione al 333/4486574. • ENOTECA CREMONA VINI & TAVOLA - Via Platina, 18 Degustazione dolce: assaggio di due tipologie di torrone esclusivo, spiegazione storica e tecnica del prodotto, abbinamento con vino passito o liquoroso. Degustazione salata: assaggio Pane & Salame Cremonese. Prenotazione allo 0372451771 o per mail: info@enotecacremona.it. • BIANCO PALATO Via San Tomaso, 3 Degustazione: torrone artigianale, salame cremonese e altri salumi, mostarda e salse senapate con formaggi. Prenotazione allo 0372/803712.

• DOLCI COSE Corso Garibaldi, 76 Degustazione di dolci tipici cremonesi artigianali: graffioni di cioccolato, torrone, mostarde, biscotti. Prenotazione allo 342/8094225.

• ENOGASTRONOMIA MAZZINI GIANFRANCO Via XX settembre, 49 Degustazione: tortello al torrone, raviolo marubino, provolone val padane, salame cremonese, grana padano riserva. Prenotazione allo 0372 801685.


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Salute e Benessere

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L’Azienda Farmaceutica Municipale

Formata dall’unità di Casalmaggiore, Vicobellignano e Casalbellotto offre molteplici servizi per gli abitanti del territorio casalasco

L’

Azienda Farmaceutica Municipale (AFM) di Casalmaggiore si occupa di gestire le farmacie pubbliche, le attività socio-sanitarie, le attività complementari e le opere connesse a questi servizi. Le quote del capitale sociale sono detenute al 100% dal Comune di Casalmaggiore. L’Azienda è strutturata su tre unità farmaceutiche distribuite sul territorio comunale: • unità farmaceutica di Casalmaggiore in Piazza Garibaldi • unità farmaceutica di Casalbellotto • unità farmaceutica di Vicobellignano L’Azienda è titolare dell’affidamento, concesso dal Comune di Casalmaggiore, della gestione del servizio di Asilo Nido, svolta dall’unità socio-assistenziale Micronido, nella frazione di Quattrocase di Casalmaggiore con capacità ricettiva di 32 posti. L’AFM offre: • Servizi CUP tra cui: aggiornamento esenzioni E30/E40, prenotazione esami e visite specialistiche, adesione al consenso informato • Analisi di acqua, vino, olio, alimenti e terreni • Analisi Stasi Venosa • Autoanalisi del Sangue Questo è un periodo molto delicato per la salute, complice il cambio di stagione. A questo proposito abbiamo contattato le dottoresse Pacchioni, Ruggeri e Zaru, delle unità farmaceutiche dell’AFM, che si sono dimostrate molto gentili e professionali. Ecco ciò che è emerso e qualche consiglio utile.

per sviluppare le difese immunitarie e sono sicuri perché non interferiscono con altri farmaci, possono tranquillamente essere usati in associazione con terapie allopatiche e non alterano il quadro clinico, ma aiutano l'organismo e stimolano la corretta reazione del nostro corpo. Di solito consigliamo anche spray, aerosol e caramelle ai semi di sambuco per ridurre l'uso di cortisonici per i bambini. I più piccoli dovrebbero prestare attenzione al cambio di clima già da settembre. Il clima umido e gli sbalzi di temperatura possono colpire anche l'intestino, per questo possono andare bene anche i fermenti lattici. L'alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione: deve essere varia ed equilibrata. Bene frutta e verdura per la vitamina C, importante anche la vitamina B contenuta, ad esempio, in carne e uova».

Alla dottoressa Annalisa Pacchioni, dell'unità farmaceutica di Vicobellignano, abbiamo chiesto alcuni consigli per rafforzare le difese immunitarie e per un'utile azione preventiva. «Ciò che proponiamo - ha detto - sono tendenzialmente prodotti o vaccini omeopatici. Sono prodotti naturali che servono

Alla dottoressa Vilma Mara Maria Ruggeri, dell'unità farmaceutica di Casalbellotto, abbiamo chiesto qualche indicazione specifica per bambini e anziani. «Anche dopo l'eventuale vaccino c'è da stare attenti. Sicuramente i rimedi omeopatici possono essere molto utili sia

Nelle foto, in senso orario: la Farmacia di Casalbellotto, quella di Vicobellignano e l'unità farmaceutica di Casalmaggiore

per prevenire che per curare e potenziare il fisico. Vanno bene sia per i grandi che per i bambini. Sono consigliati prodotti multivitaminici (integratori) ricchi di zinco, sali minerali e vitamine. Per gli anziani può essere d’aiuto la propoli che è un antibatterico naturale e aiuta anche la resistenza dell'organismo. Importante è pure la vitamina C. Questi prodotti omeopatici non interferiscono con eventuali farmaci che si stanno prendendo. Molte mamme richiedono per i loro figli sempre più spesso rimedi naturali e biologici. Naturalmente questi vanno assunti con una certa continuità e andrebbero somministrati già da

ottobre, quando cominciano i primi cambiamenti di clima. Altro prodotto importante è l'echinacea, ottima per faringite e rinite. Ci sono prodotti naturali anche per l'aerosol basati, ad esempio, sui semi di pompelmo, per evitare il cortisone. C'è una bella scelta di prodotti da questo punto di vista» La dottoressa Alessia Zaru, dell'unità farmaceutica di Casalmaggiore, ha suggerito infine alcune buone pratiche per restare in salute. «Le precauzioni vanno prese sempre a monte. È importante lo sportello del Ministero della Salute consultabile da tutti; tie-

ne la situazione monitorata e offre tante informazioni. Alcuni consigli utili: lavarsi spesso le mani con acqua e sapone; evitare gel antimicrobici che eliminano anche i microbi “positivi” che sono sulla nostra pelle. Se si starnutisce lavarsi bene le mani, non toccare naso o bocca e buttare il fazzoletto sporco. Molto importante è arieggiare l’ambiente nel quale si vive o lavora. L'antigene è un corpo estraneo e di fronte a questo il nostro organismo risponde in modo lento, ma produce anticorpi sin dal primo momento. Per questo è buona prassi vaccinarsi prima del picco, quindi tendenzialmente all’inizio di dicembre, in

quanto di solito il picco è a metà gennaio. Un’alimentazione corretta e la pratica sportiva sono altrettanto importanti. Consiglio frutta e verdura di stagione, di origine italiana (per evitare che ci siano pesticidi che non sono approvati dalle nostre leggi) da assumere cinque volte al giorno. Questi cibi sono ricchi di antiossidanti che proteggono dai radicali liberi responsabili dell'invecchiamento dello stesso DNA. Vanno bene gli agrumi e anche l'aglio; a questo proposito, le sostanze solforate che producono cattivo odore vengono espulse dal corpo attraverso il sudore e sono quindi facilmente eliminabili con una bella doccia. Buona norma è usare i fermenti lattici: nell'intestino, infatti, ci sono batteri utilissimi per il nostro corpo che producono vitamine e rafforzano le difese immunitarie formando le immunoglobuline e in più prevengono le allergie. L’attività fisica è importante: è consigliato fare sport in modo regolare, commisurato naturalmente all'età e alle proprie caratteristiche fisiche. Da ultimo, un semplice consiglio: una tisana a base di zenzero, 3/4 foglie di salvia fresca, un cucchiaio di miele, succo di limone. Va bevuta calda 3 o 4 volte al giorno».


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Nuovo look e nuovi servizi per quello che sta diventando un vero e proprio presidio di quartiere al servizio del Villaggio Po

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a Farmacia Zamboni è al servizio del Villaggio Po sin dal 1959. Da sempre si impegna a perseguire una politica che pone al centro delle attività la propria clientela. La soddisfazione del cliente è essenziale e per arrivare a tale scopo il personale si avvale di pochi ma sani fondamenti: professionalità, competenza, disponibilità ed un efficiente e continuo approvvigionamento di un vasto assortimento di prodotti, sia per quanto riguarda farmaci che prodotti omeopatici, fitoterapici ed erboristici. In sostanza, la Farmacia Zamboni è a tutti gli effetti al servizio del cittadino e offre alla sua clientela una vasta gamma di servizi, tanto da essere considerata un punto di fondamentale importanza nella zona per quanto riguarda la salute e il benessere. I servizi principali sono: • Servizio infermieristico iniezioni, medicazioni, applicazioni di flebo, applicazioni di prodotti ed ausili protesici mediante personale qualificato (Infermiera) sia presso la farmacia che a domicilio • Autoanalisi del colesterolo, glicemia, trigliceridi... • Cup prenotazione delle analisi, mediante la presentazione dell’impegnativa del medico e del tesserino sanitario • Misurazione del peso e dell'altezza • Misurazione della massa corporea • Misurazione gratuita della pressione arteriosa e delle pulsazioni cardiache • Alimenti per celiaci • Dispensazione bombole per ossigenoterapia • Misurazione della pressione 24 ore (holter) • Trattamenti estetici • Consegna a domicilio gratuita di farmaci e articoli farmaceutici per soddisfare le esigenze di anziani privi di assistenza, disabili, invalidi e persone sole con difficoltà deambulatorie. La farmacia è in continua evoluzione per andare sempre di più incontro alle esigenze delle persone. Ecco cosa ci ha detto il dottor Federico Zamboni in merito. «Innanzitutto partirei dal nuovo logo che è sì una croce, ma è anche simbolo dell'unione di tante professionalità diverse. Se fino a un po' di tempo fa in farmacia c'erano solo farmacisti, ora abbiamo a disposizione del cliente ottici, fisioterapisti, infermieri, osteopati, estetiste. Cerchiamo di dare un servizio

Farmacia Zamboni, sempre al passo con i tempi

a 360 gradi. In più, i farmacisti sono anche specializzati nel settore dell'alimentazione. La farmacia, con questa struttura, diventa un vero e proprio presidio di quartiere. Sotto il logo, la scritta "la farmacia italiana" vuole sottolineare il legame con la città, il suo essere storica e il sostegno che offre alle realtà locali, infatti ci riforniamo presso CEF Italia,

cooperativa di farmacisti con un magazzino qui a Cremona. Il 13 novembre abbiamo fatto l'inaugurazione dopo i lavori. Con il rinnovo dell'ambiente, abbiamo introdotto anche un reparto di ottica che ha una valenza sanitaria importante. Tra l’altro, non c'era nessun ottico nel quartiere e abbiamo voluto così offrire un servizio

in più ai cittadini. Un altro servizio importante che offriamo è l'assistenza domiciliare vista l'età media piuttosto elevata dei residenti del quartiere. Come detto, i farmacisti seguono corsi di alimentazione e, grazie anche al Patrocinio di Regione Lombardia, possiamo tenere incontri per le scuole a titolo gratuito. Il progetto

si chiama "Favole da mangiare" e prevede tre incontri da un'ora l'uno. Due ore sono dedicate ai bambini di terza e quarta elementare e una anche ai loro genitori. Ciò che ci distingue da tutte le altre farmacie inoltre è il fatto che siamo aperti anche la domenica da due/tre anni».


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Vitamine, fibre e minerali sono solo alcune delle sostanze essenziali per il nostro organismo che questi alimenti contengono

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er avere un'alimentazione sana bisogna sempre consumare prodotti di stagione, ricordando che la freschezza garantisce la conservazione di tutti i principi nutritivi contenuti nei vari cibi. Rispettare la stagionalità degli alimenti è davvero molto importante, sia per poter usufruire del massimo potere nutritivo di frutta e verdura giunte a spontanea e naturale maturazione, sia per godere del loro gusto migliore. Vediamo quindi quali sono alcuni degli alimenti che ci offre la stagione autunnale e che non devono mancare sulle nostre tavole.

Frutta e verdura di stagione per il nostro benessere Un riposo corretto e ristoratore: qualche consiglio utile

MELE - Sono ricche di vitamine e hanno un'ottima funzione antiossidante. Inoltre hanno pochissime calorie ed aiutano ad eliminare le tossine dal corpo. ARANCE - Ci danno tanta vitamina C e sono piene di flavonoidi che consentono di stimolare la produzione di collagene rafforzando il tessuto connettivo, le cartilagini e le ossa. KAKI - Sono degli ottimi drenanti e diuretici. Contengono tanta vitamina C e ci regalano molta energia, sono l'ideale se facciamo sport. NOCI - Sono ricche di omega3, aiutano la digestione e sono anche antiossidanti. MIRTILLO NERO - Questo frutto è ricchissimo di acido folico e potassio. Utile in caso di artrosi e artrite, è preziosissimo anche per la salute degli occhi e ha una funzione benefica sul microcircolo rinforzando i capillari. MELAGRANA - Il suo succo è perfetto da consumare in autunno per restituire energia e combattere l’affaticamento tipico del cambio di stagione. La melagrana è inoltre un potente antiossidante, riparatore delle cellule e la sua azione immunosti-

molante è tale da poterlo considerare uno dei migliori cibi che l’autunno ci offre. UVA - E’ un potente antiossidante, è disintossicante, facilita il transito intestinale e ha un effetto drenante. L’uva è ricca di vitamine, di sali minerali come potassio, calcio, zinco, rame e fosforo. Ricca di zuccheri facilmente assimilabili, è indicata in caso di affaticamento perché molto energetica. Da tener presente che l’uva nera ha proprietà antiossidanti maggiori rispetto all’uva bianca. FICHI - Sono una buona fonte di fibre, vitamine del gruppo B, di ferro e di potassio. Utili in caso di stipsi, i fichi sono tra i frutti migliori per gli sportivi perché danno energia senza appesantire. Ottimi anche per combattere l’affaticamento e come merenda per i bambini. CASTAGNE - Alimento dal valore nutritivo altissimo, sono un ottimo ricostituente e una fonte di energia, nonchè eccellenti rimineralizzanti grazie alla pre-

La riabilitazione mira a massimizzare l’indipendenza funzionale attraverso la stabilizzazione della funzione, la riduzione della disabilità e la prevenzione di complicanze secondarie, attraverso un processo educativo che incoraggia l’indipendenza dell’individuo. In altre parole è un processo di cambiamento attivo attraverso il quale una persona disabile acquisisce e usa le conoscenze e le abilità necessarie per rendere ottimali le proprie funzioni fisiche, psicologiche e sociali (Thompson,1998). La riabilitazione non è quindi sinonimo di fisioterapia o rieducazione neuromotoria ma è parte integrante di un percorso riabilitativo, che rientra all’interno di un progetto comune in cui l’obiettivo finale del percorso, è il miglioramento della qualità di vita del soggetto. Per sua stessa definizione, la riabilitazione può essere considerata un approccio adeguato nella gestione di patologie post acute e croniche che danno origine a sintomi multiformi e che produce bisogni che riguardano l’ambito non solo fisico, ma anche psicologico e sociale. La riabilitazione si compone di interventi sanitari di dimostrata efficacia dal punto di vista scientifico e che non devono essere confusi con attività di benessere che possono ugualmente migliorare la qualità di vita ma non sono in grado di ridurre la disabilità.Integrata alla riabilitazione di tipo sanitario esiste la riabilitazione sociale che è composta da interventi mirati a garantire alla persona la massima partecipazione possibile alla vita sociale. Per poter contrastare in modo ottimale le varie patologie ed i problemi che si presentano durante il decorso della malattia, è necessario un approccio interdisciplinare che coinvolge varie figure professionali (l’equipe riabilitativa) e variabili diversi interventi riabilitativi: la fisioterapia, la terapia occupazionale, la logopedia, la riabilitazione dei disturbi sfinterici e cognitivi, il reinserimento sociale, il supporto psicologico solo per citarne alcune. Questo comporta la necessità di effettuare progetti riabilitativi non standardizzati ma mirati al singolo individuo circostanziati nel tempo. Il team interdisciplinare prende in carico globalmente il paziente con il deficit fun-

senza di minerali quali zolfo, magnesio, potassio, fosforo. Le castagne possono essere un buon sostituto del pranzo o comunque di pane o pasta per l’alta concentrazione di carboidrati, zuccheri e proteine. ZUCCA - Ricca di betacarotene, di zuccheri e sali minerali soprattutto potassio. Nonostante il suo alto potere saziante la zucca ha pochissime calorie ed è per questo molto indicata per chi deve perdere peso. Antiossidante, e ricostituente è consigliata in caso di astenia e va benissimo per i bambini che solitamente la amano molto per il gusto dolce. La zucca ha buone proprietà lassative ed ha un’azione depurativa. PATATE - Oltre a poter essere cucinate in molti modi, ci forniscono anche l'energia necessaria per riuscire ad affrontare il cambio di stagione. Sono ricche di carboidrati che non devono mai mancare nella nostra dieta.

SPINACI - Gli spinaci sono preziosi per l’elevata quantità di acido folico e di vitamine B e C. Questo ortaggio apporta anche una buona quantità di clorofilla, utile in caso di anemia, per depurare il fegato e come ricostituente generale. Gli spinaci sono blandamente lassativi e diuretici. Per sfruttare le loro proprietà andrebbero consumati crudi o appena scottati al vapore. CAVOLFIORE, CAVOLO, CAVOLETTI DI BRUXELLES, CAVOLO VERZA - I cavoli sono tutti ricchissimi di minerali, soprattutto il cavolo verza Cavoli e cavolfiori sono antibatterici, immunostimolanti e, se consumati a crudo, sono alimenti antietà. Per il loro contenuto di fibra aiutano l’intestino in caso di stitichezza. Fonte di vitamina C (se consumati crudi) e di potassio. Grazie al loro elevato contenuto di calcio sono una delle maggiori fonti vegetali di questo minerale e sono quindi molto consigliati per i bambini e come prevenzione dell’osteoporosi.

zionale e attraverso un approccio centrato sui problemi e bisogni della persona, definisce il Progetto Riabilitativo Individuale, elaborato da tutta l’equipe. All’ interno dell’equipe ci deve essere una buona conoscenza delle competenze di ogni figura, un buon scambio di informazioni, la condivisione di obiettivi ed un processo decisionale comune. Perché una equipe interdisciplinare sia efficace sono fondamentali due fattori: un elevato livello comunicativo ed una eccellente capacità di apertura ai differenti punti di vista dei vari operatori coinvolti. Il programma di trattamento è sinergico ossia produce maggiori risultati di quanto possa raggiungere la sommatoria di prestazioni offerte da ogni operatore singolarmente. Spesso è necessaria una rete di servizi per meglio rispondere ai bisogni delle persone che deve essere integrata e coordinata e dove si condividono i protocolli diagnostico-terapeutici ed assistenziali. Il coordinamento dei vari servizi coinvolti nella presa in carico è fondamentale per incrementare l’efficienza ottimizzando così le risorse e prevenendo la duplicazione di trattamenti e valutazioni. L’equipe riabilitativa è composta da medici (fisiatri, neurologi e ortopedici) psicologi e neuropsicologi, fisioterapisti, logopedisti, infermieri, operatori sanitari, tecnici ortopedici esterni; opera in modo multidisciplinare ed in sinergia con la famiglia e le strutture sociali presenti sul territorio, garantendo una completa gestione dell’intervento riabilitativo e realizzando un progetto terapeutico specifico per ogni paziente. Il reparto di riabilitazione attivo presso la Casa di Cura San Camillo mira a promuovere il recupero della miglior qualità di vita dei pazienti che vi si rivolgono, curando tutti gli aspetti della disabilità, siano essi di carattere motorio o cognitivocomportamentale.I pazienti cui è indicato il ricovero presso l’Unità Funzionale di Riabilitazione Neuromotoria accedendo alla struttura: • In fase post-acuta, a seguito di intervanto chirurgico (neurochirurgico, ortopedico), o di traumi recenti (anche politraumatismi) o perché portatori di postumi di danni neurologici; • In fase di riacutizzazione di patologie croniche, tramite ricovero programmato in

Un sonno regolare è parte integrante di uno stile di vita sano e dà benefici al corpo e alla mente. Dormire bene porta con sé tanti vantaggi per la nostra salute e giorno dopo giorno un riposo corretto ci garantisce le giuste energie per vivere la nostra vita al meglio. Tuttavia i disturbi del sonno sono frequenti e diffusi nella popolazione: avere difficoltà ad addormentarsi, non riuscire a riposare bene o a sufficienza può capitare a tutti, a tutte le età. Chi ne soffre per un periodo o per lungo tempo, lo manifesta sia nell’aspetto, con le le classiche occhiaie, le palpebre appesantite e una evidente stanchezza, sia nel comportamento che lascia trapelare ansia, irritabilità, nervosismo. Se il sonno non viene disturbato da cause di origine psichica o alterazioni del bioritmo, prima di ricorrere ai farmaci

è sensato provare soluzioni più semplici che aiutino a rilassare il corpo, come un bagno caldo o un massaggio prima di coricarsi. Ci sono inoltre alcune semplici abitudini che conciliano il sonno: • 1 -Andare a letto e alzarsi sempre alla stessa ora. • 2 - Usare un letto confortevole. • 3 -Evitare alcol e caffeina nelle ore prima di coricarsi. • 4 -Non assumere a cena cibi troppo pesanti per favorire la digestione. • 5 - Non fare attività fisica prima di coricarsi (meglio mattino o pomeriggio). • 6 - Mantenere una temperatura confortevole tenendo ventilata la stanza. • 7 - Evitare i rumori e la luce per quanto possibile. • 8 - Non dormire vicino a sveglie elettriche o telefonini.

regime ordinario o di MAC per eseguire terapie riabilitative (follow-up). L’Unità Funzionale di Riabilitazione Neuromotoria dispone di: • Un reparto di degenza in cui le singole stanze hanno tutti i maggiori comfort oltre ai servizi privati, • Spazi ed studi medici ambulatoriali • Sale per la terapia occupazionale, logopedia e trattamenti individuali dei pazienti • Una palestra riabilitativa situata al terzo piano della stabile • Una palestra ambulatoriale di 250 mq situata al piano seminterrato • Kinetec (mobilizzazione passiva di anca e ginocchio) • Parallele per supporto alla ripresa della stazione eretta e della deambulazione • Scale riabilitative • Cyclette MOTOMED • Letti elettrici-idraulici • Sollevatori elettrici. L’offerta sanitaria della riabilitazione neuromotoria comprende il laboratorio di Neuropsicologia, nel quale si eseguono valutazioni neuropsicologiche mirate a rilevare la presenza di deficit cognitivi-comportamentali e ad implementare progetti di riabilitazione specifici in ambito neuropsicologico mirati al recupero delle abilità deficitarie. I pazienti affrontano un percorso terapeutico graduale e progressivo al quale potranno prendere parte anche i famigliari, infatti grazie ad incontri periodici saranno dettagliatamente descritte le caratteristiche e le conseguenze delle patologie sofferte dai propri congiunti e saranno fornite indicazioni utili per creare condizioni adeguate al rientro al domicilio. L’ Unità Funzionale di Riabilitazione è inoltre attrezzata con apparecchiature per le terapie fisiche (elettroterapia antalgica, ionoforesi, elettrostimolazione, ultrasuoni, laser, magneto, tecar, onde d’urto focalizzate), con macchine per il rinforzo isotonico e isocinetico e si avvale della presenza di massoterapisti specializzati nel trattamento di linfodrenaggio manuale secondo metodo Vodder. Sono applicati moderni e riconosciuti protocollo di diagnosi e cura e successiva valutazione\verifica dei risultati conseguiti, grazie all’utilizzo di indicatori di esito specifici per le diverse patologie. Tutti i pazienti vengono valutati attraverso la scala “Functional Indipendent Measure”, oltre d altre scale di valutazione specifiche in base alle diverse patologie


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Salute

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GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si fprenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

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di Giulia Sapelli

n occasione della Giornata Mondiale della malattia di Parkinson, il 28 novembre l'ospedale di Cremona promuove una giornata di sensibilizzazione, invitando tutti i cittadini a prenderne parte. La giornata prevede una serie di colloqui e l'esecuzione del test di screening del cammino, che si svolgeranno dalle 8 alle 13 presso gli ambulatori di Neurofisiopatologia (2° piano, lato sinistro). Sarà inoltre attivo un infopoin nell'atrio dell'ospedale, dalle 8 alle 18, per fornire informazioni e promozione delle attività specifiche a favore dei pazienti affetti da Parkinson a cura dell’associazione La Tartaruga Onlus. L'Ospedale di Cremona si occupa a gestire i pazienti malati di Parkinson con un apposito ambulatorio. Ogni lunedì mattina l’ambulatorio Parkinson e disturbi del movimento accoglie i pazienti colpiti da questa patologia. Approccio specialistico, collaborazione con altri Centri, terapie farmacologiche personalizzate e accoglienza. Un servizio reso possibile anche grazie alla presenza dei volontari dell'associazione “Tartaruga”. Ma cosa rappresenta il Parkinson? Ne parliamo con il dottor Luciano Abruzzi (unità operativa di Neurologia dell'Ospedale di Cremona. Malattia di Parkinson e parkinsonismi: quale incidenza? «I dati statistici indicano che nell’Asl di Cremona sono circa 5.400 le persone colpite da queste patologie. Direi un numero considerevole a cui vanno aggiunti pazienti affetti da malattie più rare, ma molto invalidanti, come la corea e le distonie». Quali sono le difficoltà derivate da tali problematiche? «I pazienti affetti da questo tipo di malattie lamentano difficoltà nell’eseguire le comuni azioni della vita tra cui camminare, alzarsi da una seggiola, salire le scale, utilizzare oggetti d’uso comune, alimentarsi. Si tratta di patologie croniche e progressive, che possono esordire anche in età relativamente giovane. La diagnosi spesso non è semplice e necessita di una figura professionale specializzata».

Presso l’Ospedale di Cremona colloqui e screening per tutti i cittadini interessati

Parkinson, una giornata per la sensibilizzazione

Dottor Luciano Abruzzi, unità operativa di neurologia dell'Ospedale di Cremona

Come si cura questa malattia? «Fortunatamente esistono numerosi farmaci efficaci nell’attenuare i sintomi e, in alcuni casi, rallentare l’evoluzione della malattia. Le scelte terapeutiche iniziali dipendono da molti fattori, in primis dalle esigenze e aspettative del paziente; analogamente le modifiche terapeutiche successive dipendono dalla risposta alla terapia che può essere molto variabile. I pazienti debbono quindi essere monitorati nelle varie fasi della malattia, con la necessità di modulare il trattamento farmacologico in base alle singole esigenze». Perché un ambulatorio dedicato? «Queste malattie sono gravate dalla presenza anche di numerosi disturbi non motori, altrettanto invalidanti, che vanno individuati e trattati. Ec-

Esenzione del superticket per chi ha reddito basso

Con deliberazione della Giunta Regionale n. 4153 dell'8 ottobre 2015, Regione Lombardia ha introdotto una nuova forma di sostegno ai cittadini iscritti al Sistema Sanitario Regionale che si trovano in condizioni di fragilità economica. I cittadini con reddito familiare fiscale annuale (lordo) non superiore a 18.000 euto e i loro familiari a carico possono beneficiare dell’esenzione dal pagamento del ticket aggiuntivo (il cosiddetto “super ticket”) sulle prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale, cioè non pagare la quota aggiuntiva di compartecipazione alla spesa, introdotta nel 2011 a seguito della manovra economica dello Stato (legge 111/2011). La nuova esenzione ha codice E15. I cittadini interessati dovranno autocertificare tale condizione – per sè e per i propri familiari a carico - presso l’Asl di competenza territoriale che rilascerà la relativa attestazione di esenzione (codice di esenzione: E15). Le autocertificazioni potranno essere registrate nel sistema informativo regionale - a partire dal 15 ottobre 2015 – recandosi presso la Asl di competenza territoriale, che rilascerà relativa attestazione. Dalla stessa data il codice E15 potrà essere riportato in ricetta dai medici prescrittori.

co la necessità di un team di medici con competenze specialistiche allo scopo di gestire al meglio sia la fase diagnostica che terapeutica. Insieme a me lavorano il dottor Galli e il dottor Baietti che sono i referenti di questo ambulatorio, a cui si affianca una psicologa per le valutazioni cognitive. Ad un aggiornamento personale continuo dei professionisti che fanno parte del team, si unisce una forte collaborazione e un costante scambio culturale con i colleghi degli altri Centri Parkinson. Quali sono le attività dell'ambulatorio e come vi si può accedere? Al momento l’attività si svolge al lunedì mattina, nei locali attigui alla Neurologia (Ospedale di Cremona 2° piano). La prenotazione della visita deve essere fatta al Cup indicando il nome

dell’ambulatorio e specificando prima visita o controllo. L’ambulatorio dedicato si inserisce nel progetto di ristrutturazione della Neurologia, diretta da Maria Sessa, inteso a rendere servizi di diagnosi e terapia per le diverse malattie neurologiche. L’intenzione è quella di creare un clima di collaborazione e familiarità, perchè il paziente non deve sentirsi vittima della malattia e succube delle decisioni del medico, ma deve avvertire lo sforzo di condividere un lungo percorso per poter combattere insieme la malattia. Inoltre nella sala d’attesa sono presenti anche i volontari dell’Associazione “La Tartaruga” che dal 2008 accoglie pazienti affetti da malattia di Parkinson e familiari, con l’intento di organizzare iniziative di formazione e sensibilizzazione».

Convegno:“Combattiamo il cancro: e dopo la cura?” Sabato 21 novembre 2015 presso l’aula magna “Magda Carutti” si terrà la V Conferenza Oncologica Territoriale dal titolo "Combattiamo il cancro: e dopo la cura?", organizzato dall’Azienda Ospedaliera di Cremona in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Crema, l’Asl della provincia di Cremona. Il convegno annuale del Dipo – Dipartimento Interaziendale Oncologico Provinciale – intende evidenziare da una parte le problematiche emergenti in una sanità informatizzata, dall’altra quelle derivanti da un incremento della sopravvivenza in oncologia. La gestione del follow-up presenta una poliedricità di aspetti che devono tener conto del paziente e del suo vissuto, delle opportunità di una diagnosi precoce di ripresa di malattia, della necessità di monitorare e ridurre le sequele dei trattamenti e delle possibili implicazioni medico-legali. Tutto questo senza perdere di vista la sostenibilità del sistema organizzativo assistenziale.

Il convegno è rivolto a medici di medicina generale, medici specialisti, infermieri, assistenti sanitari e volontari. L’obiettivo formativo è di aumentare la conoscenza dei partecipanti in merito a: gestione delle informazioni cliniche nell’era della sanità digitale; appropriatezza e

non appropriatezza del followup nelle neoplasie; significato del follow-up per il paziente, lo specialista, il medico di medicina generale, il medico legale, la psicologa; carcinoma colon-retto e carcinoma mammella: linee guida per il follow-up secondo indicazioni regionali.


Cultura&Spettacoli

A Trigolo S. Cecilia in musica

dal parroco don Vilmo Realini e sarà animata dalla Schola Cantorum “Monsignor Corrado Moretti”, mentre il Corpo Bandistico “Giuseppe Anelli”, diretto da Vittorio Zanibelli, accompagnerà i momenti principali della solenne funzione.

Si tiene domani a Trigolo la solenne celebrazione per la patrona della musica, occasione molto sentita in paese perché il locale corpo bandistico sfilò per la prima volta in pubblico proprio il giorno di S. Cecilia del 1848. Una messa sarà celebrata alle ore 10.30

Uno spettacolo ispirato a “The Beggar’s Opera” e messi in scena da “Nina’s Drag Queens”

“Drag Penny Opera” stasera a Casalmaggiore

L

dalla redazione

a Nina’s Drag Queens, compagnia composta da attori e danzatori propone, stasera alle 21, “Drag Penny Opera” ispirato a “The Beggar’s Opera” di John Gay. Sul palco del Teatro di casalmaggiore, Alessio Calciolari, Gianluca Di Lauro, Stefano Orlandi,Lorenzo Piccolo e Ulisse Romanò. La composizione di questo spettacolo si ispira, come detto, nei temi e nella struttura a “The Beggar’s Opera”, commedia musicale scritta nel 1728 come reazione a un certo teatro lirico dell’epoca: soggetti inverosimili, messe in scena pompier, spettacoli alla moda (in ispecie all’opera italiana). “The Beggar’s Opera” in origine fu concepita per essere cantata a cappella; opera dichiaratamente e orgogliosamente povera. Povera di mezzi, ma ricca di spirito, operetta satirica e pioniera, sferzante nella sua critica sociale. Lo spunto fu offerto a Gay, pare, da J. Swift (il quale oltre a narrare le mirabolanti avventure di Gulliver, in “Una modesta proposta” proponeva di mangiare i bambini in esubero), che gli suggerì di scrivere una sorta di “pastorale dei bassifondi” da ambientare nel carcere di Newgate, tra ladri e prostitute. A raccontare questa fiaba buia, cin-

Don Pasqule stasera in replica

Un momento dello spettacolo

que attori uomini travestiti da donna. La drag queen, maschera teatrale postmoderna, clown dell’eccesso in bilico tra pop e melò, esagerata e smaccatamente finta, è la nostra strada per indagare personaggi al

Dopo il successo di critica e di pubblico riscosso in Francia e nella fortunatissima tournée in alcuni dei teatri di Opera Lombardia, il Don Pasquale di G. Donizetti, con la frizzante e briosa regia di Andrea Cigni, è approdato giovedì sera al Teatro Ponchielli, dove

Bertoglio dona una sua opera

Nicola Bertoglio, artista iphoneografo di Milano, donerà domani al proprio Comune di nascita, Pieve D'Olmi, presso la biblioteca comunale Lidia Rossi in piazza XXV Aprile alle ore 15, l’opera multimediale dal titolo “Nessundove”, realizzata appositamente per l’occasione. Saranno presenti, oltre all’artista, il sindaco Attilio Paolo Zabert, il vicesindaco Soldi Francesca e l’assessore alla Cultura Manuel Generali. L’opera, composta da immagini scattate ed elaborate con uno smartphone, stampate su pannelli di alluminio, è parte di un progetto che è in sè un esperimento di analisi del inconscio collettivo. Infatti, attraverso un apposito codice, le persone potranno con i loro smartphone inviare all’autore la loro personale interpretazione della stessa. I testi inviati, consultabili sul sito nicolabertoglio.com, realizzeranno così un racconto in continua evoluzione che descrivendo l’opera, parlerà anche degli stessi partecipanti. Nicola Bertoglio con questo gesto vuole sottolineare quanto importante sia la sperimentazione artistica anche e soprattutto in un piccolo Comune come quello di Pieve d’Olmi. L’opera verrà installata presso la Casa della cultura. L’amministrazione ringrazia l’artista del dono, anche alla luce dei vari significati e spunti di riflessione che l’opera puó dare a diverse generazioni presenti e future.

limite come questi. Macheath, ripercorre la vicenda a ritroso come la voce di un vecchio film, o piuttosto un’ombra sulla coscienza, è la presenza-assenza viscerale che anima ogni gesto di queste strane donne,

replica stasera alle ore 20.30). La direzione d’orchestra è affidata a Christopher Franklin. Protagonisti Maria Mudryak (Norina), Pietro Adaini (Ernesto), Pablo Garcia Ruiz (Malatesta), Claudio Grasso (Il notaio). Come già per “L’elisir d’amore”, anche per la

che hanno la voce di Mina e il corpo di un maschio. Queste creature, anfibie e multiformi per loro natura, si muovono in uno spazio scenico precario, come in bilico sul piano inclinato di una catastrofe. La frammentazione dello spazio scenico procede di pari passo con un testo esploso, mescolato a canzoni in playback, coreografie, continui cambi di punti di vista, continui dentro-fuori dall’azione scenica. E’ un mondo dove tutto è consumato e lacero, che ha ormai perso il suo splendore. I costumi e la scenografia ne conservano poche tracce che covano, sotto le ceneri laviche del presente, pronte ad esplodere in un lieto fine dichiaratamente falso e falsamente liberatorio, fra drappi fucsia e lamé. Il linguaggio delle Nina’s Drag Queens è un pastiche di citazioni, affettuose parodie, brani cantati in playback. Procede per frammenti, accostamenti eccentrici, continui spiazzamenti. Gay miscelava la musica colta e la canzone da osteria, la presa in giro del “gran teatro”, la satira più nera e adattava canzoni già note al pubblico, fossero ballate o arie d’opera. Lo spettacolo attinge al repertorio della musica contemporanea, reinventando alcuni riferimenti dell’immaginario pop che ci circonda con la stessa allegra ferocia messa in campo da Gay.

composizione di Don Pasquale, l’altro capolavoro comico di Donizetti, l’autore bergamasco necessitò di un tempo di stesura assai breve: se nel caso di Elisir a Donizetti erano occorsi circa quindici giorni, per Don Pasquale gliene bastarono addirittura solo undici.

In mostra i dipinti del pavese Luigi Cei

S’intitola “Simboli antichi in contesti nuovi”, l’esposizione di opere del pavese Luigi Cei (a sinistra nella foto). Colori tenui, dipinti pressoché monocromi con figure geometriche che emergono dalla tela tra simboli che rimandano oltre la realtà contingente: sono queste le caratteristiche essenziali dei quadri messi in mostra a Cremona da Cei. L’artista pavese, autodidatta, è presente in questi giorni nei locali di “Immagini, Spazio, Arte” di via Beltrami con gli ultimi dipinti che spaziano dall’arte concettuale a quella decisamente più astratta. «Le figure geometriche – ha osservato in proposito il critico d’arte Gianluigi Guarneri, intervenuto alla presentazione della mostra – si rifanno alla tradizione culturale della Grecia antica, dove ogni figura assume un significato ben preciso». Questi simboli antichi Luigi Cei li inserisce in contesti nuovi, traendone significati più attuali proiettati nel futuro. E’ il senso di queste opere, decisamente più ragionate dall’artista che – ai suoi esordi – era più vicino ad una pittura più tradizionale, ricca di colori forti e decisi. «Ora avverto l’esigenza di colori più tenui che spingano alla riflessione», ha ribadito Cei, confermando la sua attenzione per una pittura più attenta alla razionalità. La personale resterà a disposizione del pubblico fino a sabato 28 novembre. Nei giorni feriali e la domenica la si può visitare dalle 16.30 alle 19.30, il sabato in orario continuato dalle 10.30 alle 19.30.

Carmen Consoli farà tappa al Ponchielli La cantante si esibirà a Cremona venerdì 29 gennaio. Biglietti in vendita dal 25 novembre

La musica leggera italiana farà tappa a Cremona con Carmen Consoli, in concerto al Teatro Ponchielli venerdi 29 gennaio (alle ore 21). I biglietti saranno in vendita presso la biglietteria del teatro a partire da mercoledi 25 novembre nei consueti orari di apertura (10.30-13.30 e 16.30-19.30). Sempre dal 25 novembre sarà possibile acquistare i biglietti online (www.ticktone.it e www.vivaticket.it). Dopo l’annuncio di una attesa tournée internazionale, Carmen Consoli non si ferma e sorprende ancora una volta con un progetto live che apre nuove prospettive musicali: l’artista torna a suonare, infatti, nella dimensione unica ed elegante dei teatri con uno show esclusivo, suggestivo ed energico. A quasi un anno dall’uscita dell’ultimo album “L’abitudine di tornare”, la cantante prosegue senza sosta i suoi concerti e dopo 5 appuntamenti nelle capitali europee, che la vedranno impegnata nei prossimi mesi a Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Madrid e Berlino, riparte a gennaio 2016 con il nuovo tour teatrale. La musica di Carmen Consoli si è imposta sulla scena musicale per l’originalità delle sue sono-

AL SAN DOMENICO

A Crema la comicità di Renato Pozzetto

Carmen Consoli

rità e della sua voce, accattivante e graffiante e per i suoi testi, intimi e dirompenti. Dall’album di esordio, “Due parole”, uscito nel 1996, passando attraverso “Confusa e felice” (1997), “Mediamente isterica” (1998), “Stato

di necessità” (2000), “L’eccezione” (2002), “Eva contro Eva” (2006), “Elettra” (2009), fino all’ultimo “L’abitudine di tornare”, i lavori della Consoli sono sempre stati accolti con entusiasmo da pubblico e critica.

“La Scapigliatura” live stasera a Castelleone Il fine settimana di “Alice” - a Castelleone in via Cappi - propone diversi appuntamenti, a partire da stasera alle 22, con il concerto live d’eccezione de “La Scapigliatura”, band vincitrice del Premio Tenco 2015. Band formata da Niccolò e Jacopo Bodini (nella foto), due fratelli cremonesi che da sempre suonano e scrivono le loro canzoni. Nel 2014, dall’incontro con Mescal, nasce il progetto “La Scapigliatura” e prende forma negli undici brani che compongono l’omonimo album. Nelle loro canzoni la tradizione cantautorale italiana viene rivisitata con un linguaggio ironico e ricco di rife-

rimenti al pop e alla cultura alta, raccontando con fare cinematografico storie di pensieri, sequenze quotidiane dove le donne e le idee si intrecciano nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta dei due autori. Domani, invece, presso il Teatro San Giovanni Bosco di Bagnolo Cremasco terzo appuntamento con “Alice” per la sesta edizione de “Il Canto della cicala”, rassegna che negli anni ha fidelizzato un pubblico affezionato e numeroso. Lo spettacolo in programma è “Fra le nuvole”, della compagnia Fratelli Caproni. Ingresso gratuito e inizio dello spettacolo alle ore 16.

(T.G.) Il teatro San Domenico di Crema ospiterà sabato 28 novembre, alle ore 21, il nuovo spettacolo del celebre comico Renato Pozzetto dal titolo “Siccome l’altro è impegnato...”. Una sorta di rivisitazione dei momenti di maggior successo di una ormai lunga ed invidiabile carriera di attore dalla comicità semplice, ma originale, fatta di un umorismo spesso surreale, carriera vissuta prevalentemente in copia fin dal 1964 con Cochi Ponzoni: è appunto lui il presunto impegnato del titolo. Il suo spettacolo è una sorta di viaggio dentro tutti i suoi più celebri film videoproiettati in maniera inedita e presentati con commenti, gags, per un’ora di grande cabaret. Con tutte le grandi collaborazioni ed amicizie avute nel tempo.


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Taccuino

Sabato 21 Novembre 2015

NUMERI UTILI Cremona

Via Castelleone Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Dicembre

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291

Via Bembo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 21 Novembre

Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

Via Del Macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Dicembre

PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

Via A. Boldori Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 22 Dicembre

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233

• Via Bembo (civico 15) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (FIne lavori: 21/11/2015). • Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub (Fine lavori: 31/12/2015).

NUMERI UTILI Crema

COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241

NUMERI UTILI Casalmaggiore

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

• Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 30/11/2015).

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474

• Via Castelleone (dal civico 128 al civico 83) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 31/12/2015) • Via Attilio Boldori (tratto da Via Rigotti a Via Ponchielli) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 22/12/2015).

POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116

POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212

OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320

OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

Ricette - Dolci

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 100 g di cioccolato fondente extra • 100 g di zucchero di canna • 4 cucchiai di latte • Un uovo • 75 g di farina • 75 g di mollica di pane fresco • Mezzo cucchiaino di lievito in polvere per dolci • 100 g di burro • 1,5 dl di panna fresca • 80 g di zucchero • 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere • 2 pezzi di zenzero candito • Sale

Pudding tiepido con caramello

Millefoglie alle castagne con liquore all’arancia INGREDIENTI • PER 4 PERSONE • 3 rotoli di pasta sfoglia • 200 g crema di castagne • Un dl di panna • 50 g zucchero a velo • 200 g di confettura • 50 g di mandorle pelate di arance • Liquore all'arancia.

PREPARAZIONE • Tritate fine il cioccolato, riunitelo in una pentola con il latte e scioglietelo a bagnomaria. • Tritate finemente anche la mollica di pane. • Montate il burro molto morbido con lo zucchero di canna, per ottenere un composto gonfio e spumoso, e unite lo zenzero in polvere e il cioccolato tiepido. • Unite al composto il tuorlo, la farina setacciata con il lievito, la mollica di

pane e mescolate. • Montate a neve l'albume con un pizzico di sale, amalgamatelo all'impasto e versate tutto in uno stampo da budino liscio della capacità di un litro, imburrato e infarinato. • Coprite con carta di alluminio, sistemate nel cestello per la cottura a vapore e cuocete per circa un'ora e 20 minuti. • Versate lo zucchero bianco in una casseruola, unite 2 cucchiai di acqua,

cuocetelo su fiamma media fino alla formazione di un caramello dorato, levate la casseruola dal fuoco, versate la panna a filo e, continuando a mescolare, cuocete la salsa su fiamma bassa per 5 minuti fino a che inizia ad addensarsi. • Lasciate raffreddare la salsa e trasferitela in frigo. • Sformate il dolce ancora caldo sul piatto da portata, decorate con lo zenzero candito e servite con la salsa.

Crema di mascarpone al panforte INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 3 tuorli d'uovo • 3 cucchiai di zucchero semolato fine • 300 g di mascarpone • 3 cucchiai di Porto • 100 g di panforte

• Mettete i tuorli in una terrina, unite lo zucchero e montateli con una frusta fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. • Aggiungete il mascarpone, un cucchiaio di Porto, i 2 terzi del panforte tritato finemente e mescolate accuratamente il composto. • Versate la crema ottenuta in 4 coppette, mettetela in freezer e lasciatela raffreddare per una decina di minuti. • Cospargete la superficie con il panforte avanzato, poi, con il dorso di un cucchiaio bagnato fate una fossetta al centro della crema e versatevi il Porto rimasto. Servite subito ben freddo.

PREPARAZIONE • Stendete la pasta sfoglia con il matterello e da ogni rotolo ricavate un quadrato di 20 cm di lato. • Bagnate la placca da forno con 2 cucchiai di acqua e appoggiatevi sopra un quadrato, punzecchiatelo con i rebbi di una forchetta e mettetelo in forno caldo a 180° per 30 minuti circa. • Allo stesso modo cuccete gli altri 2. • Montate a neve ferma la panna, poi incorporatela alla crema di castagne, mescolando dal basso verso l'alto; infine setacciatevi sopra metà dello zucchero al velo e mescolate. • In una casseruola fate sciogliere a bagnomaria la confettura con un cucchiaio di liquore, mescolando. • Sistemate su un piatto per dolci un quadrato di sfoglia e spalmatelo con metà del composto di confettura. • Appoggiatevi il secondo quadrato e farcitelo con la crema di castagne. • Coprite con il terzo quadrato e spalmatelo con la confettura rimasta. • Spolverizzate con lo zucchero al velo rimasto e decorate con le mandorle tostate e ridotte a lamelle.


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it

La Verona ha sfiorato il podio (4ª) NUOTO

Ancora buone prestazione di Giulia Verona, la nuotatrice cremonese allenata dal papà Roberto. Nel “39° Trofeo Mussi Lombardi Femiano” - 11ª edizione del Gran Premio d’Italia, disputato nella piscina di Massarosa (Lucca) con in gara tantissimi

Responsabile FABIO VARESI

big del nuoto italiano, l’atleta del Team Nuoto Lombardia ha gareggiato in entrambi i giorni ottenendo un 4° posto nei 200 rana, migliorando il proprio personale e fermando il tempo in 2’24”99 e un 5° nei 100 rana nuotati con il crono di 1’08”59.

La Pomì vuole scalare la vetta

Dopo l’impegno in campionato la squadra di Barbolini tornerà in campo mercoledì in Champions contro il Prostejov

VOLLEY A1 Domani le rosa sono impegnate a Busto Arsizio, mentre la capolista Piacenza rischia a Conegliano

S

di Vanni Raineri

iamo al minigiro di boa. La Pomì ha disputato 8 gare ufficiali, ne restano 9 per arrivare a Natale. Le rosa sono attese da un tour de force impressionante: 9 match in un mese esatto, dal 22 novembre al 22 dicembre. Poi stop e si tornerà in campo solo il 17 gennaio, per lasciare spazio alle Nazionali. Le azzurre di Bonitta saranno impegnate nel torneo di qualificazione olimpica ad Ankara. Il bilancio sin qui è oltre ogni rosea (e dai...) previsione. Delle 8 gare, se ne sono vinte 6, tra cui la Supercoppa contro Novara e l’impresa di Istanbul. Le due perse hanno visto Tirozzi e compagne sconfitte solo di misura, 2-3, contro il forte Police in Champions e nella difficile trasferta di Conegliano. Va detto inoltre che il calendario, sia in Champions che in A, ha riservato alla Pomì gli scontri sulla carta più tosti. In Europa sono state affrontate le due avversarie migliori, con un bilancio in equilibrio, nel prossimo ciclo si sfideranno per due volte le ceche dell’Agel Prostejov. L’obiettivo è quello di raccogliere due vittorie, lascianCANOTTAGGIO

6ª GIORNATA

Le rosa esultanti nel match con Novara (foto Rubin/LVF)

Bergamo-Busto Arsizio Casalmaggiore-Novara Club Italia-Scandicci Conegliano-Montichiari Firenze-Vicenza Piacenza-Modena Ha riposato: Bolzano

3-0 3-0 0-3 3-0 2-3 2-3

7ª GIORNATA (22-11 h 18)

Bolzano-Club Italia Busto Arsizio-Casalmaggiore Conegliano-Piacenza Novara-Montichiari Scandicci-Firenze Vicenza-Bergamo Riposa: Modena do che Eczacibasi e Chemik si scannino tra loro nel doppio confronto. Anche in campionato i primi 5 impegni non sono stati agevoli, contro Conegliano, Novara e Bergamo, tutte avversarie di alta classific, e nonostante ciò il posto occupato è il primo. Virtuale, perché va considerato che Piacenza ha un punto in più, ma deve ancora riposare. Se si vincesse domani a Busto Arsizio (Pala Yamamay

ore 18) e le emiliane uscissero sconfitte dal difficile campo di Conegliano, il primato solitario sarebbe in ogni caso al sicuro. Insomma, prepariamoci al nuovo ciclo col sorriso sulle labbra come sempre, pur con la determinazione di cui le ragazze di Barbolini sono capaci. Oltre ai due match di Champions, sono previste 3 gare casalinghe (Bolzano, Piacenza e Firenze) e 4 in trasferta (appunto

Busto, Modena, Scandicci e Club Italia). Sulla carta ci sono tutte le possibilità per mantenere il primo posto. Sul taraflex... si vedrà. Anche il 3-0 di sabato scorso col Novara ha confermato le tante cose buone mostrate dalla Pomì. Intanto, ha evidenziato una sorta di condizionamento che attanaglia ormai le piemontesi quando vedono rosa. D’altra parte, dopo la beffa (vista da nordovest) scudetto e

CLASSIFICA

Piacenza Casalmaggiore Novara Conegliano Modena Bergamo Scandicci Busto Arsizio Bolzano Montichiari Vicenza Firenze Club Italia

14 13 12 12 11 9 9 9 5 5 5 3 1

la sconfitta in Supercoppa, si può comprendere. Partite con determinazione, le ospiti si sono sciolte infilando una serie di errori per loro anomali ed esaltando le avversarie. Appuntamento domani dunque alle ore 18 a Busto arzizio, mentre la Champions League tornerà mercoledì prossimo, 25 novembre alle 20.30 al PalaRadi contro l’Agel Prostejov (match in diretta su Gazzetta tv).

Domani alla Baldesio si assegnano i titoli regionali di indoor rowing

E’ tutto pronto per il Campionato lombardo di indoor rowing. Ad ospitare domani l’edizione 2015 è la Canottieri Baldesio e per l’occasione sono attesi oltre 500 atleti, appartenenti a tutte le categorie agonistiche (inclusi i Master), provenienti da tutta la regione e appartenenti a diverse società. La competizione avrà inizio alle 9.30 nel palazzetto polivalente della Canottieri, su una line

up di 12 remoergometri. E’ anche prevista un’esibizione della categoria Allievi A, i piccolissimi del remo. Oltre ai titoli regionali, si assegnerà anche un premio speciale alla società che raggiungerà il punteggio più alto sulla base dei piazzamenti dei suoi atleti. A quest’ultima verrà assegnato un remoergometro. L’edizione di quest’anno vanta un testimonial d’eccezione, voluto dai dirigenti

della Canottieri Baldesio per accrescere l’eco e l’autorevolezza della competizione: si tratta di Simone Raineri, grande interprete pluridecorato del canottaggio italiano, oro olimpica nel quattro di coppia a Sydney 2000 e argento a Pechino 2008, nato e cresciuto sulle rive del Po presso l’Eridanea di Casalmaggiore.

Lorenzo Balestreri

HOCKEY PISTA A1 Stasera alle 19 i rossoblu affrontano la miglior retroguardia del campionato, ma possono muovere la classifica

Pieve 010 a Matera contro una difesa bunker

Si è smossa nel corso dell’ultima giornata di campionato la classifica della Pieve 010, con i rossoblu che – pur con un pareggio – cominciano a raccogliere i frutti degli allenamenti mirati contro le pari livello, dopo un percorso di fuoco che li ha visti affrontare in serie le formazioni più blasonate di A1. I ragazzi di Ariano Civa, questa sera nell’anticipo delle 19, affronteranno il Matera, seconda trasferta più lunga della stagione. I materani non sono una squadra da sottovalutare. Attualmente si trovano al terzo posto in classifica, in concomitanza con Follonica e Breganze, dopo un avvio giocato a ritmo sostenuto e segnato da quattro vittorie (con Bassano, Lodi, Sarzana e Valdagno), una sconfitta (contro Forte dei Marmi, 3-2 tra l’altro) e due pareggi

Stefano Scutece in azione (foto Gabriele Baldi per Lega Nazionale Hockey Pista)

(nelle gare casalinghe contro Follonica e Viareggio), nelle prime sette sfide di campionato. Matera trova le sue reti in particolar modo negli spunti dell’attaccante spagnolo classe 1986, Lopez Garcìa, già a quota 11 marcature, in aggiunta alle incursioni offensive dell’esperto Antezza e dell’argentino Romero Lopez, rispettivamente a 6 e 5 reti messe nel sacco. A parte le 7 reti infilate a Valdagno, però, i basilicatesi non hanno mai strabordato in queste prime uscite. Il piatto forte della terza in classifica del portoghese Nuno Resende è infatti una retroguardia attenta e precisa, coordinata e solida, che ad ora ha incassato soltanto 16 reti, risultando essere la miglior difesa del campionato. La settimana scorsa, si diceva, con un 3-3 contro Bassano la

Pieve 010 ha rialzato la testa, mostrando buoni segnali di ripresa. Il punto guadagnato contro i veneti è il quarto della classifica rossoblu, una lunghezza che va anche stretta ai cremonesi, in vantaggio sino a due minuti dal termine. Ha aperto le danze dopo dieci minuti il rigore di Tataranni, a cui ha risposto al quarto d’ora Jara. Un minuto dopo, il nuovo rigore sulla stecca di Scutece è valso il sorpasso dei padroni di casa, anche se al 23’ il solito Tataranni ha riportato in equilibrio la gara, di nuovo su rigore. Nella ripresa Jara ha trovato di nuovo l’allungo, la Pieve ha retto bene sin quasi al termine, ma al 48’ Gimenez ha trovato trova la gran rete del definitivo pareggio. CLASSIFICA (7ª giornata) Forte dei Marmi 16; Lodi 15; Breganze, Matera, Follonica 14; Monza 13; Viareggio12; Trissino 11; Bassano, Valdagno 8; Pieve 010, Giovinazzo, Sarzana 4; Thiene 0. Mattia Guazzi


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Sabato 21 Novembre 2015

Sport

In Juve-Milan è vietato sbagliare Il Cagliari ha già preso il largo SERIE A

SERIE B

(F.V.) Juventus-Milan è il big match della 13ª giornata, che mette di fronte la settima e la sesta della classifica: chi l’avrebbe mai detto alla vigilia del campionato... Per entrambe è vietato perdere, ma la Juve non ha alternative al successo se vuole ancora illudersi di poter lottare per lo scudetto. Sfide non impossibili per le prima quattro della classifica, anche se la Roma rischia qualcosa sul campo del rinfrancato Bologna di Donadoni. 13ª GIORNATA (22-11 h 15) Atalanta-Torino, Bologna-Roma (21-11 h 18), Carpi-Chievo, Fiorentina-Empoli, Genoa-Sassuolo, Hellas VeronaNapoli, Inter-Frosinone (h 20.45), Juventus-Milan

(21-11 h 20.45), Lazio-Palermo, Udinese-Sampdoria (h 12.30). 14ª GIORNATA (29-11 h 15) Chievo-Udinese, Empoli-Lazio (h 18), Frosinone-Verona, GenoaCarpi, Milan-Sampdoria (28-11 h 20.45), NapoliInter (30-11 h 21), Palermo-Juventus (h 20.45), Roma-Atalanta, Sassuolo-Fiorentina (30-11 h 19, Torino-Bologna (28-11 h 18). CLASSIFICA Fiorentina, Inter 27; Roma 26; Napoli 25; Sassuolo 22; Milan 20; Juventus, Atalanta, Lazio 18; Sampdoria 16; Torino 15; Palermo, Empoli 14; Chievo, Genoa 13; Bologna, Udinese 12; Frosinone 11; Hellas Verona, Carpi 6.

Come era ampiamente previsto, il Cagliari sta prendendo il largo. La capolista vanta, infatti, quattro punti di vantaggio sulle seconde e lunedì sera ha la possibilità di allungare la striscia di vittorie contro l’Ascoli. Tra le dirette concorrenti, il Crotone può sfruttare il fattore campo contro la Ternana, mentre il Bari rischia qualcosa in trasferta a Livorno. Impegno molto duro anche per il Cesena a Vicenza. 13ª GIORNATA Ascoli-Perugia 1-0, Avellino-Latina 3-1, Brescia-Trapani 3-0, Cesena-Bari 0-2, Como-Pescara 0-2, Livorno-Vicenza 2-2, ModenaPro Vercelli 1-0, Salernitana-Novara 1-1, SpeziaCagliari 0-3, Ternana-Virtus Entella 1-2, Virtus Lan-

ciano-Crotone 1-1. 14ª GIORNATA (21-11 h 15) Bari-Livorno (22-11 h 17.30), Cagliari-Ascoli (23-11 h 20.30), CrotoneTernana, Latina-Salernitana, Novara-Spezia, Perugia-Brescia, Pescara-Avellino (20-11 h 20.30), Pro Vercelli-Como, Trapani-Modena, Vicenza-Cesena, Virtus Entella-Virtus Lanciano. CLASSIFICA Cagliari 29; Crotone, Bari 25; Cesena 23; Livorno, Pescara 21; Brescia 20; Novara (-2) 19; Vicenza 18; Virtus Entella, Spezia 17; Avellino, Latina, Trapani 16; Perugia, Modena 15; Salernitana, Pro Vercelli 14; Ternana, Ascoli 13; Virtus Lanciano (-1) 10; Como 8.

A piccoli passi la Cremo è in crescita Oggi pomeriggio alle 17.30 i grigiorossi di Pea sono impegnati a Meda contro il Renate, terzultimo in classifica

CALCIO LEGA PRO Con il Padova è arrivato il terzo risultato utile di fila, ma ora serve un’accelerata

A

LEGA PRO GIRONE A

di Matteo Volpi

vanti piano, ma con umiltà. Dopo essere uscita indenne dalla difficile sfida con il Padova, la Cremonese rimane nella scia playoff senza infamia e senza lode. Il gioco espresso dai ragazzi di Pea non si può certo definire entusiasmante, tuttavia i risultati parlano di tre risultati utili consecutivi da poter incrementare. Ora però i grigiorossi giocheranno due partite in trasferta consecutive. La prima sarà oggi pomeriggio (fischio d’inizio ore 17.30) a Meda contro il Renate, la seconda in terra altoatesina al “Druso” di Bolzano contro il Südtirol. Il Renate è terzultimo con appena 9 punti all’attivo e ha vinto 1 sola volta in 11 partite, mai in casa. La squadra di Boldini ha il penultimo attacco con 6 gol realizzati e la terzultima difesa con 14 subiti. E’ una squadra però da non sottovalutare. Ha già battuto la Feralpi e ha pareggiato con Padova, Cittadella, Pavia e Südtirol. Fa molti 0-0, 8 gol li ha subiti in due partite con Alessandria e Reggiana. Insomma, se prende gol va in difficoltà, ma sbloccare il punteggio non è facile. Il grande ex sarà senza dubbio Andrea Brighenti. L’attaccante, oggi capitano grigiorosso, ha giocato con i nerazzurri nel 2012-2013 segnando ben 20 reti in 32 partite e lasciando un ottimo ricordo. Tra i grigiorossi sicuramente mancherà Formiconi, che si è probabilmente stirato contro il Padova. Dovrebbe essere ancora fuori anche Rosso, mentre potrebbe rientrare Briganti al centro della difesa. Nell’ultima

RISULTATI 11ª GIORNATA

AlbinoLeffe-Giana Erminio Cittadella-Mantova Cremonese-Padova Cuneo-Pro Piacenza FeralpiSalò-Lumezzane Pavia-Bassano Pordenone-Alessandria Südtirol-Renate Pro Patria-Reggiana

0-2 0-0 1-1 0-2 2-1 1-1 1-1 0-0 0-0

12ª GIORNATA (21/22-11)

Alessandria-Pavia Bassano-Cittadella Giana Erminio-Pro Patria Lumezzane-Südtirol Mantova-FeralpiSalò Padova-Cuneo Pro Piacenza-AlbinoLeffe Reggiana-Pordenone Renate-Cremonese (21-11)

Grigiorossi prima del match con il Padova (foto L. Dassi)

uscita casalinga, la scelta di mister Pea di utilizzare alcuni difensori a centrocampo, ha destato qualche perplessità, specie perché è proprio nella zona mediana che la cremonese fatica maggiormente. Voti alla mano, il migliore della stagione, sin qui, risulta essere Ravaglia, un portiere sul quale non tutti erano pronti a scommettere ad inizio campionato, che al contrario ha sin qui più vol-

te tolto le castagne dal fuoco. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Ravaglia; Zullo, Russo, Marconi; Guglielmotti, Perpetuini, Gargiulo, Bianchi, Crialese; Forte, Brighenti. La partita di Meda sarà arbitrata da Ivan Robilotta della sezione di Sala Consilina, con gli assistenti Francesco Biava di Vercelli e Ramy Ibrahim Kamal Jouness di Torino.

CLASSIFICA

Cittadella Pavia Reggiana Bassano FeralpiSalò Alessandria Cremonese Südtirol Pordenone Giana Erminio Padova Pro Piacenza Lumezzane Cuneo Mantova Renate AlbinoLeffe Pro Patria

22 21 20 19 18 18 17 16 16 16 14 13 13 13 12 9 7 1

Intanto, la Lega ha comunicato che CremoneseGiana Erminio, valevole per la 14ª giornata del girone A, verrà disputata allo “Zini”, sabato 5 dicembre con inizio alle ore 20.30. CAMBIO IN PANCHINA Da qualche gioro Davide Sassarini non è più l’allenatore dell’AlbinoLeffe. Al suo posto è stato scelto Marco Sesia, 45 anni, ex mister di Canavese, Barletta e Pro Vercelli.

SERIE D Solo un pari per la Pergolettese contro il modesto Fiorenzuola

I gialloblu restano nell’anonimato di Tiziano Guerini

I tifosi gialloblù si mettano il cuore in pace: nella migliore delle ipotesi sarà un campionato di classifica medio-bassa. Naturalmente ci auguriamo di sbagliare, ma se non si colgono le occasioni favorevoli come è successo a Fiorenzuola, la parte alta della classifica diventa un miraggio. Sfortuna? Anche, ma la fortuna nel calcio bisogna guadagnarsela e giocare tutto il secondo tempo in vantaggio, con la possibilità comoda di giostrare di rimessa e farsi raggiungere sul pareggio a due minuti dalla fine per un rigore dubbio (e certamente per un fallo inutile), indica una sola cosa: paura di vincere. Lo stesso presidente Andrea Micheli alla fine ha detto: «Bisognava cercare il secondo gol, non solo difendersi». La partita non è stata brillante, come del resto ci si poteva aspettare dalla condizione non eccezionale delle due squadre e in particolare del Fiorenzuola. Il Pergo si è schierato ancora una volta con giocatori e modulo diversi, ma ha subito colto una traversa con Bardelloni e al 27’ è andato a segno: Scietti ha colpito il palo su punizione dai 30 metri, la palla rimbalzava sulla schiena del

La Pergolettese in azione

portiere e Bardelloni era lesto a ribattere in rete. Nella ripresa, la Pergolettese poteva agevolmente giocare di rimessa e tentare il raddoppio, ma non ha avuto il coraggio di farlo e ha pagato dazio: al 44’ una spinta tutto sommato veniale di Jorianni su Girometta, veniva severamente punita dall’arbitro con un rigore che lo stesso Girometta trasformava in gol. Al danno si è aggiunta la beffa dell’espulsione di Tacchinardi. Domani al Voltini arriva il Seregno, una squadra di alta classifica: bisognerà quindi giocare bene e accorti. Al terzo posto con 25 punti, la squadra brianzola anche nell’ultima partita giocata in casa con-

tro la Folgore Caratese e vinta per 3-2, ha dimostrato carattere e voglia di vincere. Bisognerà stare particolarmente attenti al bomber Scapini, in gol anche la scorsa domenica. E naturalmente alla capacità del loro allenatore Cotroneo di mettere in campo sempre una squadra motivata e accorta. CLASSIFICA (14ª giornata) Piacenza 37; Lecco 27; Seregno 25; Ciserano 24; Ciliverghe 23; Monza 22; Pro Sesto 19; Varesina, Fulgor Caratese, Inveruno 18; Pontisola, MapelloBonate, Caravaggio, Pergolettese, Grumellese 17; Olginatese, Bustese 16; Virtus Bergamo 15; Fiorenzuola 10; Sondrio 8.

ECCELLENZA

Crema, occasione sprecata

Pareggiando 2-2 con il Real Milano, il Crema (raggiunto al 50’ della ripresa) non ha sfruttato il pareggio della capolista, che resta distante 3 lunghezze. Domani a Sancolombano è vietato perdere altri punti. CLASSIFICA (11ª giornata) Cavenago

Fanfulla 26; Crema, Nibionno 23; Scanzorosciate, Villa D’Alme 22; Luciano Manara, Caprino, Casateserogoredo 21; Cisanese 13; Sandonatese, Gessate 10; Oggiono, Real Milano, Sancolombano 9; Verdello 8; Brembate7; Brugherio 5.


Sport

25 Il ritorno di Luca Vitali rende ancor più competitivo il roster di Pancotto impegnato nel big match di lunedì sera Sabato 21 Novembre 2015

La Vanoli non vuole soffrire di vertigini

BASKET SERIE A Dopo tre vittorie consecutive i biancoblu provano a battere anche la capolista Pistoia

A

di Giovanni Zagni

Capo d’Orlando la Vanoli è passata (65-69) senza entusiasmare tecnicamente, ma sfoderando grande voglia e determinazione sul finire della contesa, approfittando anche delle menomazioni nel roster dei padroni di casa (l’assenza del play Ilievski per infortunio, su tutte). E poi c’è stato il ritorno di Luca Vitali, ovviamente lontano dalla condizione migliore, ma importantissima psicologicamente parlando. Paradossalmente diremo che qualche scombussolamento il suo ritorno l’ha creato nei compagni, ormai abituati a gestirsi in altro modo, ma ciò non ci preoccupa più di tanto perché sarà il tempo a sistemare quasi tutto e l’intelligenza cestistica di Vitali a fare quel che manca. L’importante era aggiungere un altro successo ai due consecutivi precedenti in attesa del match di lunedì sera (alle 20.45) al PalaRadi, ospite Pistoia capolista ed in eccellente stato di forma anche mentale, oltre che fisica. Vogliamo però sottolineare come a Capo d’Orlando abbiamo visto un Deron Washington in grande spolvero e ne siamo particolarmente contenti, a dimostrazione che la società aveva azzeccato la scelta

RISULTATI 7ª GIORNATA

Bologna-Sassari Cantù-Avellino Capo d’Orlando-Cremona Pesaro-Brindisi Pistoia-Caserta Torino-Milano Trento-Varese Venezia-Reggio Emilia

92-87 84-82 65-69 75-70 93-84 85-83 89-63 87-83

8ª GIORNATA (22-11 h 18.15) Avellino-Brindisi Caserta-Cantù Cremona-Pistoia (23-11) Milano-Venezia Reggio Emilia-Trento Sassari-Pesaro Torino-Capo d’Orlando Varese-Bologna

Pistoia 12 Trento 10 Venezia 10 Milano 10 Brindisi 8 Sassari 8 Cremona 8 Reggio Emilia 8 Caserta 6 Varese 6 Capo d’Orlando 6 Cantù 4 Avellino 4 Pesaro 4 Bologna 4 Torino 4

giusta. Per tornare al match con Pistoia, ne dobbiamo mettere in evidenza la grande difficoltà, di fronte ad un avversario che vola sulle ali dell’entusiasmo, ma anche grazie alla qualità tecnica, per cui gli uomini di Pancotto saranno chiamati ad una prova intensa e di grande concretezza difensiva, oltre che a mostrare la precisione in attacco, indi-

Crema cerca il colpo esterno in Sardegna SERIE A2

Luca Vitali contro Pistoia la scorsa stagione (foto Mario F. Rossi)

CLASSIFICA

spensabile per provare a vincere. I toscani saranno sostenuti dall’entusiasmo di tanti tifosi, perciò ci sarà da lavorare anche in tribuna... NEWS Pistoia dovrà rinunciare per tutta la stagione all’infortunato Marcus Thornton. Nei giorni scorsi, infatti, la società toscana ha raggiunto l’accordo con il giocatore americano per la rescis-

sione consensuale del contratto in essere fino al prossimo 30 giugno. La società precisato, però, che le parti “hanno convenuto di siglare un accordo valido per la stagione sportiva 20162017, a decorrere dal prossimo primo luglio”. Tra un paio di settimane Marcus Thornton tornerà negli Stati Uniti, dove completerà il percorso riabilitativo.

In un fine settimana, quello scorso, molto difficile anche per lo sport, dopo i sanguinosi fatti di Parigi, il Basket Team Crema ha fatto il proprio dovere, giocando bene e sconfiggendo Pordenone per 76-52. Un successo che permette alle azzurre di salire in classifica nel gruppo delle terze, ma soprattutto di dare un senso alla stagione, partita in sordina. Da segnalare nelle file cremasche le ottime prestazioni di Veinberga (27 punti) e Iannucci (20), ma tutta la squadra è stata convincente. Con il morale alto, le azzurre tornano oggi pomeriggio in Sardegna, per affrontare alle ore 15 il Selargius, formazione pericolosa, che ha gli stessi punti del Basket Team: servirà una grande prestazione per portare a casa di due punti. CLASSIFICA (6ª giornata) Broni* 12; Milano, Vicenza 10; Crema, Pordenone, Selargius 8; Albino, Alpo 6; Marghera, Costa Masnaga 4; Castelnuovo Scrivia, Bolzano, Carugate 2; Virtus Cagliari* 0. *Una partita in più.

Erogasmet in salute prova a sfruttare il fattore campo

SERIE B

Cissè a canestro

L'Erogasmet Crema si conferma terza forza del campionato, violando per la seconda stagione consecutiva il “Bione” di Lecco, al termine di un incontro ricco di suspence ed indeciso fino all’ultimo. Decisivo un ultimo quarto di fuoco nel quale i biancorossi hanno ribaltato lo svantaggio accumulato nelle due frazioni a cavallo dell’intervallo lungo, soprattutto nel secondo quarto con Lecco che ha messo a segno ben dieci punti più dei cremaschi. Sono stati soprattutto Cissè e Bozzetto a reagire per recuperare il gap, ma è grazie alla grande difesa di tutta la squadra che la Gimar è stata tenuta a soli 10 punti nell’ultima frazione, con l'Erogasmet che ha chiuso vincendo 75-73. Ora i biancorossi sono attesi da due incontri ca-

salinghi consecutivi, il primo dei quali contro domani Pavia. La squadra pavese, che in settimana ha divorziato da Paolo Garetto per affidarsi al vice allenatore Beretta, arriva da due sconfitte nel finale in casa di Vicenza e dell’Urania Milano, intervallate da una vittoria convincente contro Scandicci e sembra in fase di crescita anche grazie all'inserimento di Bartolucci dopo un inizio difficile, complice anche un calendario poco favorevole. I pavesi per provare a centrare a Crema la prima vittoria in trasferta della stagione, faranno sicuramente affidamento sul tiro dalla lunga distanza, arma molto importante per la squadra, ma dovranno necessariamente aumentare l’organizzazione difensiva, visto che sono tra le squadre che concedono

Achille Grandi esulta all’esordio BOCCE

di Massimo Malfatto

Non c’è modo migliore per cominciare una competizione che con una vittoria, se poi in trasferta ancora più rimarchevole. Sulle corsie del bocciodromo milanese di Lacchiarella la formazione della “Achille Grandi” regala una prestazione tutta luci ed ombre, comunque accettabile per imporsi sulla bocciofila “La Madonnina” (1-0) nella prima giornata del campionato italiano per società di serie C. Il ct Oliviero Parati, costretto a rinunciare all'ultimo momento a Roberto Visconti colpito da un grave lutto familiare, impiega il figlio Mattia nella specialità individuale: soffre il giovane opposto ad Andrea Brandolini, perde il primo set (3-8) ma capitalizza al meglio le opportunità e vince il secondo per 8-7. Sull’altra corsia la terna Guerrini-SuardiZagheno s’impone nel primo set (8-6), poi si smarrisce e viene battuta nel successivo per 2-8. Quindi perfetto equilibrio e la svolta del match negli incontri di coppia. Il duo Guerrini-Suardi vince il primo set (8-6): entra Zagheno al posto di Suardi, una prestazione deludente ed asfittica quella di Andrea completamente fuori dal match che comporta per la coppia cremasca la netta sconfitta (1-8) da Saetta e Gusmeroli. Diventa decisiva la bella e significativa vittoria di Negri e Visconti sui milanesi Brandolini e Bonizzi con il punteggio di 8-3 e 8-5. Prossimo impegno della bocciofila cremasca contro la “Fulgor” tra due settimane sulle corsie del bocciodromo di via Indipendenza. Un cliente scomodo la formazione lecchese con il

L’Achille Grandi

dente avvelenato dopo il pareggio casalingo, ma se il team del presidente Rodolfo Guerrini ed Elia Avaldi vuole consolidare le sue notevoli ambizioni di promozione non potrà permettersi passi falsi. Risultati: La Madonnina-A. Grandi 0-1, Fulgor-La Primavera 0-0. Classifica: A.Grandi punti 2, La Primavera e Fulgor punti 1, La Madonnina punti 0. Prossimo turno (5-12): A. Grandi-Fulgor; La Primavera-La Madonnina. MEMORIAL GIANPIETRO BERLONGHI Questa sera l’epilogo della Regionale giunta alla ventesima edizione. Tutta la manifestazione avrebbe dovuto svolgersi sulle corsie del bocciodromo di Soresina ma dopo la prima delle tre settimane di batterie, per alcuni problemi dell'impianto siricino, il comitato provinciale Fib in collaborazione con la società organizzatrice ha deciso per lo spostamento sulle corsie cremonesi. Nella cate-

goria A successi di Comizzoli, Cremonesi, Guerrini, Groppi, Reghenzani e Zagheno mentre in categoria B, tra gli altri, note positive per Cabrini, Capelli, Cassetta, Dolara e Mereni. Infine in categoria C in evidenza Blasco, Brocchieri, Cavagnoli, Cesena, Pandolfi e Pietrobelli. Sulle corsie del bocciodromo di Cremona si inizierà alle ore 17 con gli spareggi. COPPA ITALIA Sono 64 le formazioni partecipanti alla manifestazione in programma la settimana prossima sulle corsie del Centro Tecnico federale di Roma. Si inizia venerdì 27 (ore 14.30) con gli incontri dei trentaduesimi. Il comitato di Cremona guidato da Gilberto Ripari sarà formato da Clementi, Domaneschi, Ghisolfi, Sonzogni e Zinetti. Ben assortito il comitato cremasco dove il ct Luigi Comolli ha convocato Guerrini, Guglieri, Massarini, Suardi e Zagheno.

agli avversari le maggiori percentuali dal campo. Il roster pavese conta su un quintetto piuttosto esperto, con un solo under 30, Alessandro Ferri (ex Erogasmet). Il miglior marcatore è la guardia Michele Venturelli, mentre la coppia di lunghi è ben assemblata, essendo formata da Damian Buscaino, giocatore più offensivo con buoni movimenti vicino canestro e da Maurizio Pavone, centro old style e buon rimbalzista. CLASSIFICA (8ª giornata) Orzinuovi 16; Udine 14; Bergamo, Crema 12; Urania Milano, Vicenza, Lecco 10; Costa Volpino, Sangiorgese, Robur Varese 8; Desio 6; Pavia, Padova 4; Mortara, Moncalieri, Scandicci 2. Alberto Zani


26

Sport

Sabato 21 Novembre 2015

RUGBY SERIE C

Crema contro il Gussago per sparare ancora

Nella partita che doveva segnare la lotta per il terzo posto finale, con la conseguente automatica salvezza, il Crema ha offerto una prestazione non all’altezza ed il Fiumicello ha ottenuto una meritata vittoria per 39-6. Il risultato la dice lunga sull’andamento della partita, che ha visto il Crema giocarla solo nei primi quindici minuti iniziali, ma dopo essersi portato in vantaggio con un calcio piazzato di Loca-telli, ha gettato al vento due limpide occasioni per la segnatura pesante ed alla prima occasione dei padroni di casa, ha subito una meta in centro ai pali

di Sangiorgi, bravo ad eludere tutti i placcaggi cremaschi. La formazione di Forte ha accusato il colpo e dopo soli due minuti ha subito la meta dell’ala Corallini. Nella seconda part di gara, Forte le ha provate tutte per svegliare il Crema dal torpore in cui era caduto, senza tuttavia ottenere il risultato sperato e così per la seconda domenica consecutiva la squadra neroverde non ha fatto segnare sul tabellino alcuna segnatura pesante e se con il Rovato era plausibile, contro il Fiumicello davvero non se lo aspettava nessuno. Ora ancora tutto

non è perduto, ma il cammino del Crema si complica tremendamente e solo con un repentino cambio di registro ed un girone di ritorno all’altezza, si può sperare nel terzo posto salvezza, altrimenti bisognerà entrare nell’ottica dei playout dove non sarà più permesso sbagliare. Domani è in programma il match casalingo contro il forte Gussago nella prima giornata del girone di ritorno di questa prima fase avara di soddisfazioni. CLASSIFICA (5ª giornata) Rovato 25; Gussago 19; Fiumicello 15; Cus Brescia 6; Ospitaletto, Crema Rugby 5.

Il Crema Rugby 2015-2016

Grandi ospiti per la consegna degli Oscar

CICLISMO La 37ª edizione dei Premi Spaseta ha visto la partecipazione del grande ex professionista Gibì Baronchelli

E’

di Fortunato Chiodo

stata un’edizione particolare, la 37ª dei Premi Spaseta, che ha assegnato gli Oscar 2015 di ciclismo, cominciata con il silenzio per commemorare le vittime della strage di Parigi. Nella sala Balzarini del Centro Sportivo Stradivari di Cremona, c’erano alcuno ospiti d’eccezione quale è l’ex professionista e campione Gibì Baronchelli, Adriano Baffi, ds della Trek Factory Racing (team interessato a ingaggiare Nibali nel 2016), Marco Villa ct della Nazionale su pista, Jacopo Guarnieri velocista del Team Katuska. Il ciclismo cremonese è tra i più fiorenti del nostro Paese e lo conferma la parata di campioncini, che sono sfilati per la premiazione come Mattia Chiodo (GS Corbellini Ortofrutta), esordiente del 1° anno (3 vittorie, 9 secondi, ma anche una miriade di altri posti d’onore) ha totalizzato 65 punti e Omar Ghilardi (UC Cremasca) esordiente del 2° anno con 17 punti. Momenti di gloria, inoltre, per l’allievo Luca Rastelli (CC Cremonese-Arvedi), atleta polivalente che ha totalizzato 71 punti, grazie a 6 vittorie su strada, 6 secondi, 4 quarti ed un quinto, campione d’Italia su pista inseguimento a squadre e campione lombardo a cronometro

A lato l’ex professionista Gibì Baronchelli e sotto da sinistra Elena Bissolati, e Miriam Vece con il ct Villa

su strada . Non a caso nell’elenco dei premiati è emerso lo Junior Alessandro Covi, “pezzo da novanta” del CC

Cremonese-Arvedi, con 61 punti su strada (3 primi, 1 secondo, 6 terzi, 2 quarti, 4 quinti), scalatore vittima di

qualche caduta, ma autore dell’Impresa con arrivo in quota al Passo Maniva nella Tre Giorni Orobica. E poi Davide Donesana tra i dilettanti con la maglia del Pedale Brianteo ha sfiorato il primato ed è stato ingaggiato nel 2016 per la Viris Maserati e Anna Pedroni, allieva della Eutoraget Still Bike ha ricevuto il premio alla memoria di Giampietro Tambani. Premi special a Elena Bissolati (Cicli Fiorin), campionessa europea e italiana con un poker su pista nelle specialità del Keirin, della velocità, della velocità a squadre e dell’Omnium Junior, che da un quadriennio si allena con la sua inseparabile compagna Miriam Vece (Valcar Pbm), campionessa italiana sui 500 metri su pista e argento ad Atene e Marta Cavalli (Valcar Pbm), campionessa europea inseguimento a squadre ad Atene con record del mondo. Missione compiuta, la nostra scuola è sempre più forte e giustamente meritano riconoscimenti: Stefano Baffi (CC CremoneseArvedi), campione d’Italia inseguimento a squadre juniores, Stefano Moro (Ciclistica Trevigliese), tricolore su pista nel km da fermo, nella velocità a squadre e nell’inseguimento a squadre Juniores, pronto a vestire nel 2016 la maglia del team Gavardo del team manager Massimo Rabbaglio, Daniele Donesana (UC Cremasca), campione

d’Italia nella velocità a squadre allievi e Diego Bosini (CC Cremonese-Arvedi), tricolore inseguimento a squadre allievi, quest’ultimo assente trovandosi a Parigi, e che grazie al cielo sta bene, ha assicurato la madre. Riconoscimento particolare a Luca Virdis della Bmx Action Cremona, campione italiano velocità Open a squadre. Imperdibile siparietto tra l’ex scalatore Baronchelli e i velocisti Baffi e Guarnieri, sulla bontà del ciclismo del passato e del presente. «Vengo sempre ricordato con simpatia - ha confessato Baronchelli - e nonostante 90 successi in carriera, quello che si evoca sono i miei “simpaticissimi” secondi posti. Magari avrei preferito essere meno simpatico…». Poi è stata la volta di Baffi, che ha ricordato: «Tista è stato il mio grande maestro, mi allenavo con lui, ho corso sei anni insieme, con 70 vittorie su strada». Guarnieri, intanto, ascoltava con occhi ammirati: «Lui andava forte in salita? Era diverso da me allora». E stuzzicato sulla mancata convocazione al Mondiale 2015, ha replicato: «Pensavo di meritarmi la chiamata, purtroppo hanno tenuto conto delle ultime gare, nelle quali non giravo. L’anno prossimo, in Qatar si corre un Mondiale più adatto alle mie caratteristiche. Ci spero, nel 2016 sarò ancora un punto fisso della Katusha, che è stata irrobustita».

Galà della Fci oggi a Castelleone

Novembre è il mese delle premiazioni. Oggi pomeriggio, alle ore 15, l’appuntamento è con il galà di premiazione promosso dal Comitato Provinciale di Cremona della Federciclismo, presieduto da Antonio Pegoiani, nel salone del “Cinema Teatro Giovanni Paolo II” a Castelleone. Numeri uno della stagione sono le azzurre Elena Bissolati, classe ’98 di San Giovanni in Croce, campionessa europea nello scratch e che ha calato il poker di medaglie d’oro agli Italiani e Marta Cavalli, classe ’98 di San Bassano, campionessa continentale nell’inseguimento a squadre e argento, con beffa, ai Campionati italiani. Indiscutibil-mente atlete capaci di spendersi lungo l’intera stagione, ma soprattutto di spendersi in un modo sublime. Niente da dire: stagione perfetta, con il nostro ciclismo che ha messo tutti alla frusta su strada, su pista e anche a cronometro, vincendo sette titoli di campioni d’Italia su pista. Naturalmente, è prematuro ipotizzare in quanti podi concreti si trasformeranno. Ma si può cominciare a metterle in fila, perché una botta di ottimismo ogni tanto male non fa. Si sono confermati campioni d’Italia

Diego Bosini (al centro) con la maglia tricolore

Diego Bosini, Luca Rastelli, Daniele Donesana, e Martti Sciortino. Gli altri sono sugli scudi sono Miriam Vece (Team Valcar), campionessa italiana 500 metri da fermo donne Junior e argento europeo ad Atene, Stefano Baffi (CC CremoneseArvedi), campione italiano inseguimento a squadre Juniores, Diego Bosini (CC CremoneseArvedi), campione italiano inseguimento a squadre Allievi, Luca Rastelli (CC Cremonese-Arvedi), campione italiano inseguimento

a squadre Allievi su pista e poi Daniele Donesana (UC Cremasca), Luca Virdis Virdis (Bmx Action Cremona), Gabriele Moreni (CC Cremonese-Arvedi), Gabriele Coloberti e Simon Curlo (Imbalplast), Campioni Provinciali Esordienti. Infine i Giovanissimi primi classificati: G1 Paolo Ferraina (CC Cremonese-Arvedi), G2 Stefano Ganini (UC Cremasca), G3 Gabriele Durelli (UC Cremasca), G4 Matteo Cattivelli (Polisportiva Madignanese), G5 Manuel Mosconi (Imbalplast).

Spettacolo nel Città di Crema di mtb

Buon successo ha riscosso la prima edizione del Trofeo Città di Crema Off Road di Mtb, organizzato dall’UC Cremasca, penultima prova della challange promozionale della Coppa Lodi riservata a Giovanissimi ed Esordienti. Le gare si sono svolte sul circuito tecnico di 700 metri dei giardini di Porta Serio. Ecco i vincitori: nella G1 Elia Bonacina (Pol. Ghisalbese), Manuel Miele (Team Bra-

mati-Canonica d’Adda) nella G2, mentre nella G3 si è imposto Luca Facheris (Spirano Ciclismo). Filippo Omati (GS Franco Zeppi) ha trionfato nella G4 e Fabio Massa ha fatto sua la G5 Arvedi). La gara della G6 è andata al pavese Fabio Florial (Riders Team Pavia). Tra gli esordienti, successo di Giovanni Bosio di Stradella davani al cremonese Davide Distasio di Trigolo (Pol. Madignanese).




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