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VENERDI’ 28 MAGGIO 2010 • Supplemento settimanale al n° 21 de "Il Piccolo Giornale"
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BUONO, INVECE, IL BILANCIO DI BANCA CREMASCA
BCC OFFANENGO: PERSI 9 MILIONI, E NON E’ FINITA I soci hanno bocciato l’incorporazione della loro banca con il principale istituto cremasco. E, adesso, che cosa accadrà? Non si possono escludere anche misure di rigore da parte di Bankitalia come la liquidazione coatta. Palazzo Koch non ha digerito lo schiaffo L’OSPITE
Per uscire dalla crisi, basta con lo stipendificio pubblico
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Crema, a pagina 18
La politica è entrata in fibrillazione
Polemiche in città
Palazzetto dello sport, dove costruirlo? Ecco le tre ipotesi
Via Camporelle è diventata una tangenziale Crema, a pag. 19
• E' difficile capire perché quelli di Offanengo, o meglio i soci della locale Bcc che, chiamati a integrarsi con Banca Cremasca, abbiano bocciato la fusione. Inoltre, è anche difficile da capire perché abbiano rivotato il vecchio Consiglio di amministrazione per poi Ennio Ghisetti, presidente della Bcc di Offanengo bocciarne le proposte di fusione. Ci sono sembrati quelli di «Amici miei» che si sono divertiti per qualche ora a fare i gogliardi. Si sono divertiti per qualche ora a prendere in giro tutti, Banca d'Italia, Federazione delle Bcc, il comune senso del pudore finanziario. A che pro? I gogliardi non si preoccupano certo delle conseguenze. Sono come dei bambinoni. E allora? Ora che si sono divertiti loro, proviamo a farlo noi. Guardando, con un sorriso sulle labbra, che cosa succederà da ora in poi. A nostro avviso ci faremo delle sane risate. Fidatevi. • Un «giallo» anche a Reindustria, di cui è diventato presidente Giuseppe Capellini. Qualche giorno fa, per l'elezione del nuovo Cda, non era arrivata sul tavolo del vecchio presidente, Agostino Salvoldi, la riconferma di Daniele Tarenzi, Daniele Tarenzi da parte della responsabile Cna Crema Cna di Cremona. Una dimenticanza? Una scelta decisa dai vertici cremonesi? Un errore che può sempre capitare? Boh. La verità è che, solo grazie al rappresentante di Cna presente in quel momento a Crema, al rinnovo del Cda, e ad Agostino Savoldi, che ha intuito le pesanti conseguenze a cui si sarebbe andati incontro, è stata rinnovata la nomina di Tarenzi in Reindustria. Ma è possibile che, improvvisamente, Cna si dimentici di Reindustria e di Tarenzi? No. Allora?
Volley - Annuncio del presidente
Addio alla serie A. La Reima di Crema si è ridimensionata ▲
Crema, a pag. 15
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urante un talk-show in cui si parlava della crisi economica, un dirigente di una catena di supermercati spiegava che in tutte le città i consumi erano scesi, tutte tranne che una: Roma. Nella capitale, addirittura, si registrava un aumento di circa 8%. La spiegazione era semplice: tra funzionari statali, boiardi di Stato di Ivan «Il terribile», apparatchiki del regime sovietico, non c’erano cassaintegrati, operai e impiegati che avevano perso il lavoro, precari che bussavano inutilmente alla porta delle agenzie interinali. Adesso si dice che la crisi è finita, ma non mi pare anche se in alcuni settori si comincia ad intravedere una certa ripresa nella produzione e nelle vendite. Per sanare i conti pubblici si parla di una operazione da 25 miliardi che in vecchie lire suona come 50.000 miliardi, una cifra enorme. Il ministro Calderoli ha proposto di abbassare del 5% lo stipendio di deputati e senatori che sono quasi mille e porterebbe a un risparmio di poco meno di 10 milioni di euro. Un "beau geste" importante; mettiamone in cantiere altri. Il Quirinale costa 235 milioni e, fra i suoi innumerevoli stipendiati, ci sono addirittura sei addetti alle livree: sono indispensabili? Autisti, auto blu, portaborse, enti statali obsoleti e ormai inutili, Cda di municipalizzate che se fossero in regime di concorrenza chiuderebbero in poco tempo, funzionari che trovano impiego perché amici di amici, uno stipendificio enorme che alimenta una burocrazia immensa e improduttiva. Il carico fiscale sfiora il 52% e dopo aver lavorato sei mesi abbondanti per lo Stato ci ritroviamo ad avere in cambio servizi mediocri, sprechi di danaro pubblico e inefficienza amministrativa. Chiedere uno sforzo ulteriore ai cittadini in questo momento credo sia inappropriato. Dimostrare di tagliare tutto ciò che è inutile con una operazione «senza se e senza ma» riporterebbe fiducia e proverebbe che a dover fare sacrifici non sono sempre gli stessi. Renato Ancorotti rancorotti@gmail.com
MILONGA DI SANTACRUS: È TANGO E IL RICAVATO ANDRÀ ALL’ANFFAS
Offanengo: è il rischiatutto Reindustria: giallo «Tarenzi»
Crema, a pag. 19
GRANRONDÒ - É partito il «Casting Tour Colorado». Un’occasione da non farsi sfuggire. Un provino davanti alle telecamere - A pag. 20