Settimanale Il Piccolo

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il

SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

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Anno III • n. 4 • SABATO 30 GENNAIO 2016

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

CREMONA DA’ IL BENVENUTO AL NUOVO VESCOVO ANTONIO a pagina 6

LIRE-EURO

pagine 4-5

DANILO TONINELLI

a pagina 9

Conversione ostacolata dallo Stato

L’ADOZIONE E’ UN DIRITTO DI TUTTI? Sulla stepchild adoption abbiamo sentito il parere dei presidenti Arcigay e del Forum Famiglie

«M5S pronto a cambiare l’Italia»

a pagina 7

PERICOLO FUMO

DA MARTEDI’ NUOVI LIMITI ALLE BIONDE

a pagina 3

di Vanni

Speriamo che prevalga il buon senso

U

VOLLEY A1

a pagina 23

Pomì, in gioco il primato al PalaRadi

la finale a quattro di Champions sotto il Torrazzo creerà indubbiamente dei disagi alla squadra di Pancotto, che però può sacrificarsi per un paio di giorni, in nome dello sport più genuino del quale i biancoblu sono degni rappresentanti. Sono convinto che alla fine prevarrà il buon senso e che la Pomì avrà il supporto dei propri tifosi nel momento più alto della sua storia sportiva: lottare per la coppa europea più importante. I risultati strabilianti delle pallavoliste hanno sicuramente stimolato i cestisti, che in questa stagione stanno facendo cose mirabolanti e che sono a un passo dalla vetta della classifica. Vincere aiuta a vincere. Peccato il contagio non abbia coinvolto il calcio, ancora alle prese con i soliti problemi. Da pochi giorni la Cremonese ha un nuovo allenatore, nella speranza che arrivi la tanto invocata svolta. Che purtroppo non arriva mai...

CALCIO LEGA PRO

pagina 24

BASKET SERIE A

n’occasione da non perdere e senza polemizzare. Il precedente della finale di Supercoppa Italiana non deve riproporsi, perché il vanto di avere due squadre ai massimi livelli supera di gran lunga le problematiche legate all’utilizzo del medesimo impianto. Ospitare l’atto finale della Champions League di volley femminile sarebbe per Cremona il sigillo di una crescita sportiva, che a canestro e sotto rete, sta regalando emozioni inimmaginabili solo qualche anno fa. La Vanoli ha le sue ragioni, nel rivendicare la prelazione sull’utilizzo del PalaRadi, perché nel momento in cui era indispensabile ampliare l’impianto per la partecipazione alla massima serie, ha messo mano al portafoglio, pur essendo una struttura comunale. Ma la stessa Vanoli deve ricordare che quando ha abbandonato il palazzetto di Soresina per approdare a Cremona, è stata accolta con entusiasmo, tanto da diventare un’autentica realtà cittadina. L’organizzazione del-

STORIA

di Fabio Varesi

a pagina 8

Quegli insulti di Farinacci a Pantaleo

A MARTIGNANA

Tra 10 giorni la mannaia dell’autovelox

a pagina 25

HOCKEY SU PISTA

a pagina 12

a pagina 23

Fatemi capire...

Cremo: altro giro Vanoli in Campania La Pieve 010 rialza altro allenatore Calerà il settebello la testa e torna Ma era necessario? di successi esterni? in gioco per salvarsi


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CREMONA A Spazio Comune

La sinistra che cambia

Questa mattina alle ore 10,30 a Spazio Comune in piazza Stradivari a Cremona si parlerà della “Sinistra che cambia”, alla presenza dei parlamentari Alfredo D'Attorre e Franco Bordo. Ad introdurre, il

coordinatore di Sel Lapo Pasquetti. L’obiettivo è “la costituzione di un fronte progressista della Sinistra italiana, ampio e plurale”. Curiosamente in concomitanza con la frattura in Comune tra Sel e Rc.

Una nuova stretta sul fumo Martedì 2 febbraio entrano in vigore il decreto del Ministero della Salute e la legge sulla Green Economy

V

di Vanni Raineri

ita sempre più dura per chi fuma a partire da martedì 2 febbraio, sia per le nuove disposizioni del decreto che recepisce le direttive europee sul fumo sia per la cosiddetta legge sulla Green Economy, che entreranno in vigore nello stesso giorno. Partiamo dal decreto proposto dal Ministero della Sanità, che dà il via libera alla sigaretta senza fumo. Si tratta di un dispositivo contenente tabacco che utilizzato si riscalda, e dovrebbe essere meno dannoso per la salute in quanto non si crea combustione. Ma sono previste alcune misure per scoraggiare chi fuma. Ad esempio le scritte sui pacchetti di sigarette saranno ancor più emblematiche. Innanzitutto occuperanno ben due terzi dello spazio, e potranno riportare avvisi di grande impatto e immagini anche macabre. Ma ci saranno ulteriori forti limitazioni ai luoghi in cui si potrà continuare ad aspirare la “bionda”. Infatti da martedì non sarà più consentito fumare in automobile in presenza di donne in gravidanza e bambini e in luoghi all'aperto, come “pertinenze esterne delle strutture universitarie ospedaliere, presidi ospedalieri e istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pediatrici, fuori dei reparti di ginecologia e ostetricia, neonatologia e pediatria di università e ospedali”. Inoltre sarà proibita la vendita di sigarette da 10, con la moti-

Tra i provvedimenti, il divieto di fumare in auto alla presenza di bambini

vazione (in verità discutibile) che sono quelle più acquistate dai giovani per il loro prezzo ridotto. Il tabacco potrà essere venduto sfuso ma non oltre il peso di 30 grammi. Stretta anche sulle sigarette aromatiche, al mentolo o vaniglia. Aumentano le sanzioni a chi vende sigarette ai minorenni (sospensione di tre mesi delle licenza e multa da 1.000 a 4.000 euro), che non potranno nemmeno fumare le sigarette elettroniche, soppiantate dalle sigarette senza fumo. La legge Sirchia del 2003 che vietò il fumo nei locali pubblici consentì di diminuire il numero dei fumatori, ma negli ultimi anni si è registrata un'inversione di tendenza che ha riguardato soprattutto le donne e i minorenni. I dati sono allarmanti: in Italia ci

sono 10 milioni di fumatori, e il fumo si calcola provochi 83mila morti l'anno. Ma anche la legge sulla Green Economy si mette sulle tracce dei fumatori. Infatti potrà essere sanzionato con una multa da 30 a 300 euro chi, sempre a partire da martedì prossimo, getterà un mozzicone di sigaretta per terra, ma anche negli scarichi o in acqua. La stessa sanzione (con massimale dimezzato) sarà destinata a chi getterà scontrini, fazzoletti di carta o gomme da masticare. Ma la legge sulla Green Economy va ben oltre, occupandosi del contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali. Si vuole premiare i comportamenti virtuosi legati all'economia verde. Le disposizioni riguardano la

valutazione di impatto ambientale, la gestione dei rifiuti, la blue economy, la prevenzione del dissesto idrogeologico, gli appalti ecologici, la mobilità sostenibile (bicibus, pedibus e bike sharing), le aree marine protette, il riuso dei materiali, le energie rinnovabili (incentivate fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico come il microidroelettrico e le biomasse). Insomma, sostegno alla cosiddetta economia circolare. Secondo Legambiente questa legge costituisce un passo importate per la tutela ambientale del nostro paese. Dunque attenzione a non gettare mozziconi per strada, ma nel contempo si pregano i comuni di posizionare raccoglitori idonei.

SMOG SEMPRE PIU’SOFFOCANTE IN ARRIVO MISURE GIA’ DA OGGI E’ sempre più alta l’emergenza smog in pianura padana. Il Corriere della Sera di ieri riportava l'ultimo dossier di Legambiente, che indicava Cremona come sesta città più inquinata in Italia, con 92 giorni di superamento del limite di PM10. Sarà firmato venerdì prossimo dai sindaci il testo definitivo del nuovo Protocollo di azioni per contrastare l'inquinamento dell’aria condiviso ieri pomeriggio tra il Comune di Cremona e i Comuni confinanti (Bonemerse, Castelverde, Gadesco Pieve Delmona, Gerre de’ Caprioli, Malagnino, Persico Dosimo, Sesto ed Uniti, Spinadesco ed anche Castelvetro Piacentino). Questo il frutto della riunione alla quale hanno partecipato, per Cremona, l'assessore all'Ambiente Alessia Manfredini, l'assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale Barbara Manfredini e l'assessore all'Area Vasta Andrea Virgilio. Per i dettagli tecnici il Protocollo è stato inoltre condiviso con Regione Lombardia, ARPA e Provincia. Nel documento, che deve essere ora fatto proprio da ogni singola Amministrazione, sono previste misure aggiuntive rispetto a quelle stabilite dal Piano regionale di risanamento dell'aria in vigore fino 15 aprile. Un'iniziativa unitaria, maturata dal confronto tra amministratori avvenuto negli ultimi mesi, mirata a dare un segnale forte di fronte al perdurare degli alti livelli di inquinamento atmosferico. Con i rappresentanti dei Comuni del circondario è stato inoltre condiviso anche il contenuto dell'ordinanza predisposta dal comandante della Polizia Locale Pierluigi Sforza e della dirigente del Settore Area Omogenea e Ambiente del Comune di Cremona Mara Pesaro. Il Protocollo prevede che, in caso di superamento della soglia giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo di PM10 (risultante dalla media matematica dei valori delle quattro centraline Arpa di riferimento) per la durata di 10 giorni consecutivi, venga esteso il fermo della circolazione anche al sabato e giorni festivi, sempre dalle ore 7.30 alle 19.30 includendo i veicoli privati euro 3 diesel, non dotati di sistemi di riduzione della massa di particolato allo scarico. Le altre azioni preventive o integrative previste nell'accordo sono: limitare il riscaldamento nelle scuole pubbliche durante i periodi di chiusura; ridurre la fascia oraria giornaliera di riscaldamento degli edifici privati di almeno un'ora, salvo casi particolari, sancendo il divieto di superamento della temperatura di 20° C; ridurre negli edifici pubblici l’uso del riscaldamento imponendo il limite massimo di temperatura a 20° C; invito agli esercizi commerciali a non fare uso di dispositivi che, per favorire l'ingresso del pubblico, consentono di mantenere aperti gli accessi verso i locali. Per favorire un progressivo miglioramento generale della qualità dell’aria, tutti i Comuni hanno condiviso inoltre l'impegno ad adottare, sui rispettivi territori, in via preventiva, ulteriori misure tra le quali l’implementazione delle campagne di controllo delle caldaie. In coerenza con il percorso condotto sino ad ora, nelle giornata di oggi, sabato 30 gennaio, se si verifica il superamento, per il 10° giorno consecutivo, dei limiti stabiliti dalla normativa vigente, entrerà in vigore l'ordinanza che contiene le misure contenute nel protocollo.


4 Giusto consentire di adottare il figlio del partner omosessuale? E’ l’art. 5 del ddl Cirinnà Sabato 30 Gennaio 2015

Cronaca

Stepchild adoption E l’Italia si divide

S

di Vanni Raineri

i chiama “adozione del figliastro”, ma anche in questo caso preferiamo “adottare” il termine inglese, e quindi lo chiamiamo pure noi “stepchild adoption”. E’ l’articolo del disegno di legge Cirinnà che sta dividendo italiani e parlamentari. Se sulle unioni civili si è ormai raggiunta una ampia condivisione, a far discutere in vista dell’imminente approvazione è la possibilità che il diritto ad adottare il figlio del partner sia limitata alle sole coppie eterosessuali. In diversi paesi europei la stepchild adoption è possibile a prescindere dall’orientamento sessuale della coppia, e anche in alcune nazioni laddove l’adozione di bambini da

parte di coppie omosessuali non è consentita, è riconosciuto il diritto adottivo del partner, come ad esempio la Germania. Il problema si pone soprattutto qualora venga a mancare il genitore naturale di un figlio che magari è nato all’estero grazie alla procreazione assistita eterologa. Il suo partner, se omosessuale, non ha alcun diritto di allevare il figlio che ha condiviso sino a quel momento. Legalmente per costui resta uno sconosciuto, mentre in caso di coppie eterosessuali quel diritto spesso (ovviamente si pronuncia caso per caso il tribunale) viene garantito anche per evitare traumi al minore consentendogli di non modificare abitudini e affetti consolidati. Fino al 2007 l’adozione del figliastro era consentita solo nell’ambito di coppie spo-

sate, quindi eterosessuali. Recentemente il Tribunale di Roma ha stabilito che l’orientamento sessuale dell’adottante non può costituire ostacolo alla stepchild adoption. La stessa maggioranza è lacerata, con la componente cattolica del Pd contraria all'articolo 5 della legge. Da qui le pressioni per un voto palese e non segreto. Da qui la richiesta di approvare a parte l’art 5 che intende stabilizzare la linea del Tribunale di Roma, per non mettere in discussione l’impianto della legge che tutela l’unione civile. Sul tema abbiamo sentito il parere di due rappresentanti della società civile schierati. Ad entrambi abbiamo posto domande tendenti ad evidenziare limiti delle proprie posizioni. Almeno ci abbiamo provato.

Ilaria Giani, presidente Arcigay Cremona: «Mi preoccupa più chi mette al mondo figli senza averli voluti. Ok la pubblicazione su gay.it dei senatori Pd contrari»

«Serietà e responsabilità non dipendono dal sesso»

Ilaria Giani è presidente Arcigay Cremona "La Rocca", ed è ovviamente favorevole all'intero dispositivo del ddl Cirinnà.

Secondo il Cardinale Bagnasco la famiglia è un fatto antropologico e non culturale. Dove sbaglia? «La famiglia è un'istituzione che ha origine sicuramente dalla necessità umana di creare legami e relazioni durature. Incasellare questa necessità in un modello fisso è però a mio avviso assai riduttivo. Sono convinta che i progetti di vita condivisi sfuggano a qualsiasi tipo di gerarchia; se una gerarchia esiste, esiste solo in quanto dato culturale. Il Cardinale Bagnasco sbaglia nel pensare che la discriminante per

creare un ambiente completo e sano per un bambino sia il sesso o l'orientamento dei genitori. L'eterosessualità, così come l'omosessualità, della coppia non è una garanzia di serietà, equilibrio e responsabilità. L'unico requisito necessario a formare una famiglia serena, in cui crescono bambini sereni, è semplicemente il valore umano dei componenti della coppia. Invito il Cardinale a passare un pomeriggio in compagnia di una delle cosiddette famiglie arcobaleno, una di quelle serene ed equilibrate: rivedrebbe sicuramente la sua posizione. Pensare che la composizione della famiglia – così come la intende Bagnasco – sia un dato naturale e immutabile dimostra inoltre scarsa coscienza storica, dal momento che la famiglia tradizionale a cui

si fa spesso riferimento esiste sì e no da un secolo».

Vi si accusa di mettere gli interessi degli adulti davanti a quelli dei bambini. Spesso poi si giustifica il sì con l’assunto “meglio l’adozione di una coppia gay che lasciare i bambini in orfanotrofio”. Ma non è questo il punto: in Italia tante famiglie non riescono per motivi burocratici ad adottare, tanto più che spesso si rivolgono all’estero anche con procedure illegali. «Mettere al mondo o prendersi cura di un bambino o una bambina è sicuramente una gioia per chi lo desidera, ma è anche una grande assunzione di responsabilità. Ridurre questo impegno quotidiano a un

mero atto di egoismo mi sembra offensivo per qualsiasi genitore. Personalmente mi preoccupano molto di più le persone che mettono al mondo figli senza averli voluti. Ad ogni modo, in Italia ci sono migliaia di bambini cresciuti da coppie omogenitoriali che non vedono riconosciuto giuridicamente il loro legame con entrambe le figure che si prendono cura di loro. Questo è l'unico vero torto che si fa ai minori. «Meglio a una coppia omosessuale che in orfanotrofio»? Sarei curiosa di conoscere la reazione dell'opinione pubblica a una frase solo leggermente modificata: «Meglio a una coppia di carpentieri che in orfanotrofio»; è una frase che non vuol dire assolutamente nulla e fa venire solo il mal di pancia. Ma voglio vedere il bicchiere mezzo


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«Ognuno scelga, ma non perché l’Europa possa darci lezioni etiche»

Paolo Emiliani, presidente del Forum per le Famiglie di Cremona: «Tutelare l’interesse primario del bambino»

P

aolo Emiliani è presidente del Forum per le Associazioni Familiari provincia di Cremona. La sua è una posizione contraria alla stepchild adoption.

Se un figlio cresce in un nucleo formato dalla madre e dalla sua compagna, qualora venga a mancare la madre naturale non ritiene sia traumatico strapparlo alla convivente che l’ha cresciuto magari per anni e affidarlo a un istituto per farlo magari adottare da una coppia “naturale”?

pieno: se tutto sommato siamo meno peggio di un orfanotrofio evidentemente non siamo così tremendi. Credo che snellire il percorso verso l'adozione per chiunque lo volesse (coppie etero, omo, e single) e risultasse idoneo sarebbe un grande segno di civiltà e progresso, che porterebbe collateralmente a una riduzione delle coppie – sia etero che omosessuali – che ricorrono a sistemi alternativi per diventare genitori». Il Pd è diviso. Perché spesso ci si appella al voto segreto per garantire la necessità di non condizionare l’espressione di volontà, mentre in questo caso si chiede il voto palese per lo stesso motivo? «Non sono sufficientemente addentro alle dinamiche e alle strategie partitiche per poter interpretare questa scelta del PD». Non le è sembrato un errore la pubblicazione da parte del sito gay.it dell’elenco dei senatori Pd contrari con recapiti di social network? «No, non mi è sembrato un errore. È stata data un'informazione e sono stati diffusi dei recapiti che chiunque, cercando autonomamente, avrebbe trovato in rete. Gay.it li ha semplicemente messi in fila sulla stessa pagina».

«Innanzitutto bisogna capire se c'è e dove sia il padre. Perché l'affido e l'adozione rappresentano soluzioni che il legislatore ha ratificato a difesa del bambino che abbia perso, transitoriamente o definitivamente, la possibilità di vivere con la propria famiglia e, quindi, con il proprio padre e la propria madre. Ogni caso va affrontato tutelando l'interesse primario del bambino, lasciando in casi estremi e rarissimi come quelli descritti nella sua domanda, facoltà decisionale, come già accade, ai tribunali dei minori». Spesso chi contesta il ddl attacca l’utero in affitto. Ma non crea confusione? La legge italiana continua a sanzionare le pratiche di affitto dell’utero. «L'utero in affitto è certamente vietato dalla legislazione italiana. Ma immaginarne una prossima legalizzazione, se venisse approvata la "stepchild adoption" prevista dalla legge in discussione, cioè l'adozione del figlio naturale del convivente, è previsione sin troppo facile. Non sarà difficile trovare un giudice, che per il principio di non discriminazione, estenderà il diritto di adozione anche alle coppie omosessuali prive di figli naturali. Per soddisfare questo desiderio eretto a diritto le coppie omosessuali maschili non avrebbero altra soluzione che l'utero in affitto». Il fatto che l’Italia sistematicamente approvi le norme sui temi che riguardano la famiglia, dal divorzio in poi, in ritardo rispetto agli altri paesi europei, così come oggi la

volontà di riconoscere le unioni civili in Italia sembra condivisa, non le fa sembrare conservatrice la sua posizione? Non crede che prima o poi ci allineeremo comunque alle posizioni europee? «E' davvero curioso che ogni giorno si formulino critiche severe, e spesso motivate, all'Europa perché inadeguata sui grandi temi di politica economica, monetaria, estera, di accoglienza ed invece la si rincorra su materie eticamente sensibili per le quali, peraltro, non esiste una posizione ne' condivisa ne' vincolante. Ogni nazione ha diritto a scegliere il proprio assetto antropologico facendo memoria della propria cultura, storia, tradizione: per l'Italia, ad oggi, la famiglia, società naturale fondata sul matrimonio fra un uomo ed una donna e naturalmente aperta alla trasmissione della vita, mantiene inalterata la propria nativa rilevanza sociale».

Lei è un credente. E' giusto negare ad altri diritti che tu hai? «I diritti che mi sono riconosciuti lo sono in quanto cittadino, non certo in quanto credente. Il nostro è uno stato laico, non confessionale, che riconosce uguale dignità a tutti i suoi membri, educando a non discriminare, sul piano individuale, nessuno. Peraltro, stimandolo e valorizzando lo sviluppo che la personalità dell'individuo realizza in relazione con altri soggetti, lo stato garantisce diritti specifici alle formazioni sociali, in particolare alla famiglia. Ogni coppia eterosessuale che rivendichi i diritti matrimoniali, può vederseli garantiti attraverso il matrimonio. Alle coppie omosessuali, non potendovi attribuire diritti familiari specifici, possono essere riconosciuti diritti disciplinati sul piano civile, assicurativo e privato in particolare in materia di mutuo soccorso e patrimoniale».


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Cronaca

Sabato 30 Gennaio 2016

prosegue lo scambio tra cremona e la corea del sud

La delegazione coreana in Comune

Un accordo di reciproco scambio sulla formazione musicale e sull’attività di giovani studenti italiani e coreani. Continua il rapporto positivo tra Cremona e la Corea del Sud, iniziato a novembre 2014 con la firma della lettera di intenti di scambio culturale ed economico tra il sindaco Gianluca Galimberti e il Governatore di Goryeong Gun Yong Hwan Kwak e proseguito a settembre 2015 con la partecipazione delle istituzioni cremonesi al “Nation Day Italia” presso il Gyeongju World Culture Expo in Corea. Lunedì mattina la vicesindaco Maura Ruggeri e la presidente del Consiglio comunale Simona Pasquali hanno accolto in Comune alcuni studenti del Conservatorio di Gimcheon, impegnati in un soggiorno di studio presso l’Istituto Superiore di studi musicali “Claudio Monteverdi”. Presenti Andrea Cigni, direttore dell’Istituto Monteverdi e Park Kyungsik della scuola coreana che, nella successiva giornata di martedì 26 gennaio avrebbero firmato una lettera di intenti. Gli studenti coreani, a conclusione del loro soggiorno di studi nella nostra città, sono stati protagonisti di un concerto che si è tenuto nell’auditorium della Camera di Commercio mercoledì 27 gennaio alle ore 21: per l’occasione è stato suonato anche lo strumento tradizionale coreano gayageum.

Benvenuto, vescovo Antonio Oggi alle 15 la messa di ordinazione episcopale della nuova guida della diocesi di Cremona. Una celebrazione grandiosa

O

di Federico Pani

ggi è un giorno importante per la diocesi di Cremona. Nel primo pomeriggio, sarà ordinato vescovo della città il monsignor Antonio Napolioni. La messa prenderà ufficialmente avvio alle 14.55 in piazza del Comune. La nomina è avvenuta il 16 novembre. Come di consueto, è stata la Santa Sede a nominarlo. Classe 1957, Napolioni lascia la bella Camerino nelle Marche, di cui è stato presbitero, parroco e vicario episcopale. Ad attenderlo, il posto lasciato da monsignor Dante Lanfranconi, che dal 2001 è stato vescovo del capoluogo padano. Una settimana fa, si è tenuta la messa di saluto alla comunità, che ha voluto esprimergli la propria gratitudine. Nella stessa magnifica cornice offerta dal Duomo di Cremona, avverrà l’ordinazione del vescovo marchigiano. Sarà presente anche monsignor Lanfranconi, in veste ora di amministratore apostolico, che sovrintenderà la funzione. Questa è, del resto, già organizzata nei suoi dettagli. Dopo il saluto del sindaco Gianluca Galimberti, Napolioni sarà accolto nella cattedrale. Quindi, saluterà simbolicamente la sua nuova comunità ecclesiale baciando lo stipite del portale. Aspergerà l’assemblea con l’acqua benedetta e indosserà le vesti liturgiche. L’ordinazione episcopale sarà una celebrazione grandiosa: quaranta vescovi, quattro cardinali e sette arcivescovi (tra cui il cremonese monsignor Eliseo Ariotti, Nunzio apostolico in Paraguay). Lo sviluppo della celebrazione segue un rituale preciso: si proclama il Vangelo, si legge il Mandato Apostolico, vengono poste delle domande all'ordinando. Questo si prostra a terra. Dopo la preghiera di ordinazione, tutti i vescovi concelebranti impongono le mani sul suo capo. Su di lui, due diaconi aprono l'Evangeliario. L’ordinando viene unto con il crisma sul capo, gli è imposta la mitria (il celebre copricapo bicuspidale), e viene donato il pastorale e l'anello episcopale. A questo punto, il neo vescovo ha preso possesso della diocesi: siede alla catte-

Sopra il nuovo vescovo Antonio Napolioni, che sarà ordinato questo pomeriggio (foto diocesidicremona.it) In alto un momento della messa di ringraziamento di monsignor Dante Lafranconi celebrata sabato scorso

dra e la messa procede regolarmente, fino alla processione finale e il suo insediamento nella sede vescovile. Così accadrà anche oggi, nel pomeriggio.

I due vescovi conconsacranti saranno l’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche monsignor Francesco Giovanni Brugnaro e l’emerito monsignor Francesco Gioia. Suo sarà l’anello episcopale che vestirà il neo vescovo di Cremona. Il pastorale, invece, apparteneva invece a Bruno Frattegiani, già arcivescovo di Camerino, che ordinò sacerdote mons. Napolioni il 25 giugno 1983. Per la celebrazione è già stato organizzato un significativo accompagnamento musicale. Sarà presente il coro della Cattedrale di Cremona diretto da don Graziano Ghisolfi, il coro della Parrocchia della Cattedrale diretto da mons. Antonio Trabucchi, la schola cantorum di Castelverde diretta da Giorgio Scolari, il coro S. Pio V di Soncino diretto da Roberto Grazioli, il coro “Il Discanto” diretto da Daniele Scolari e il coro interparrocchiale di S. Severino Marche diretto da Morena Rinaldi. Il repertorio privilegia autori cremonesi: Claudio Monteverdi, Antonio Concesa, Federico Caudana, Federico Mantovani, Fausto Caporali e Roberto Grazioli. La partecipazione che ci si aspetta è notevole. La Cattedrale sarà aperta dal-

le ore 14. Sono stati riservati appositi settori ai sacerdoti concelebranti, ai familiari, alle autorità, alla rappresentanza dei religiosi, ai fedeli provenienti da Camerino e a una delegazione di Scout: Napolioni ha ricoperto incarichi di prim’ordine nell’Agesci (la maggiore associazione cattolica scoutistica in Italia) e, da sempre, ritiene che l’esperienza degli Scout costituisca un punto decisivo della sua formazione e di quella di molti ragazzi e adulti cattolici. Ad ogni modo, l’accesso sarà libero in diversi settori della Cattedrale, dove sono state predisposte seggiole e schermi per la visione anche nei transetti e nelle navate laterali. In piazza del Comune verrà perfino allestito un maxi-schermo. L’evento sarà anche televisivo: sarà proposto in diretta televisiva a cura di TRC – TeleRadio Cremona Cittanova, il centro di produzione televisiva della diocesi cremonese. Quattro televisioni porteranno invece la diretta televisiva nelle case: Cremona 1, di Studio 1, Telepace e Video Tolentino (un’emittente marchigiana). La diretta streaming sarà disponibile invece sul portale web diocesano.

Fondazione “Opera San Camillo”

Casa di Cura San Camillo CREMONA - Via Mantova 113 N U OV E AT T I V I TA’ AMBULATORIO DELLA CRONICITA’ Questo nuovo servizio nasce con la finalità di prendersi carico di pazienti cronici multi patologici fragili affetti da patologie quali diabete e malattie metaboliche, neurologiche, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa, patologie neoplastiche cronicizzate. L’obiettivo di questo nuovo ambulatorio multispecialistico è quello di ritardare l’evoluzione della malattia, migliorare la qualità di vita del paziente attraverso una valutazione olistica, ridurre le giornate di degenza ospedaliera; elemento importante è la equipe multispecialistica, per curare il paziente nella sua totalità e non per singole patologie. Altro importante distintivo è lo stretto rapporto che verrà ad instaurarsi con il Medico di medicina Generale, costantemente aggiornato e con cui si condivideranno protocolli diagnostici terapeutici. Il nuovo ambulatorio è diretto dal Prof Pier Paolo Vescovi, responsabile del dipartimento di medicina.

GAMBE IN FORMA AL SAN CAMILLO

Togliere il fastidioso problema delle varici oggi è ancora piu’ semplice! Nuovo trattamento delle varici presso l’UO di chirurgia. La struttura si è infatti dotata di un laser endovascolare (EVLT- Endovenous Laser) tecnica innovativa per il trattamento delle varici. Attraverso una semplice puntura il medico introdurrà la fibra ottica che quando posizionata comincerà a erogare il fascio di luce laser. Il trattamento dura circa 20 minuti e può essere effettuato in day hospital o direttamente in ambulatorio chirurgico. Il nuovo trattamento delle varici permette: assenza incisioni chirurgiche, nessun danno estetico, la ripresa delle normali attività lavorative e sportive dal giorno successivo. Responsabile U.O. Chirurgia: Dr. Paolo Emiliani. Referente chirurgia angiologica laser: Dr. Bruno Ongari

FISIOTERAPIA L’attività di fisioterapia presente da anni presso la Casa di Cura, si è sviluppata ulteriormente con l’introduzione di nuove tecnologie all’avanguardia. Il servizio di fisiatria effettua prestazioni in regime di degenza ed ambulatoriale; con trattamenti post chirurgici relative a patologie ortopediche (ginocchio, spalla, mano, piedi e caviglia), e trattamenti inerenti la colonna vertebrale. Le prestazioni prenotabili direttamente: visita specialistica, TECAR terapia, Onde d’urto, diadinamica, TENS, fisiokinesiterapia segmentale e posturale, kinesiotaping e neurokinesiotaping, laser ad alta potenza, a CO2 ed infrarossi, meccanoterapia, infiltrazioni, linfodrenaggio, massoterapia, test isocinetico Responsabile U.O. Riabilitazione: Dr Alberto Consolandi Coordinatrice fisioterapia: Sig.ra Eleonora Biasone

CASA DI CURA

ODONTOSTOMATOLOGIA

online:

Compie 5 anni il servizio di ODONTOIATRIA, ma in termini tecnologici continua ad accelerare. Nuovi gli spazi, nuove le tecnologie, nuove le tecniche. La struttura ha appena ultimato i nuovi spazi ambulatoriali e incrementato i riuniti, raddoppiando di fatto le prestazioni erogate e riducendo i tempi di attesa. Oggi si utilizza il laser, la sedazioni cosciente con protossido di azoto, il bisturi piezoelettrico ad ultrasuoni; inoltre vengono effettuati interventi in sala operatoria con anestesia. La collaborazione con la radiologia ha permesso di effettuare la tac istantanea e la risonanza per le infiltrazioni. Inoltre punti di forza del servizio: - l’accesso libero senza appuntamento in caso di mal di denti, ascesso, emorragia, traumi, - tariffe sociali per tutte le prestazioni. Responsabile U.O. Odontoiatra: Dr. Cristiano Magrograssi

SAN CAMILLO Per prenotazioni: privati.cremona@camilliani.net cup@casadicurasancamillo.it

Telefoniche:

Privati e convenzionati: 0372 567500 SSN: 0372 567511/567460 www.sancamillocremona.net


Cronaca

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Sabato 30 Gennaio 2016

Toninelli: «Pronti a cambiare l’Italia»

Intervista al giovane deputato di Soresina, da qualche mese uno dei volti più conosciuti a livello nazionale del Movimento 5 Stelle dopo l’apertura ai media

«Su Quarto una tempesta mediatica, ma faremo ancora più attezione alle candidature». «A Cremona è in atto un depauperamento dei servizi»

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di Vanni Raineri

a fresca notorietà di alcuni esponenti politici del Movimento 5 Stelle è dovuta alla decisione, presa dai vertici, di accettare finalmente il confronto con il mondo della stampa. Ed è così che se prima l'attenzione mediatica convergeva su Grillo e Casaleggio, oggi sono saliti alla ribalta alcuni personaggi spesso ospitati in tv, e che hanno saputo catturare attenzione e simpatie ache al di là dell'appartenenza politica. Uno di questi è cremonese, si tratta di Danilo Toninelli, 41 anni da Soresina. Nell’ultimo anno lo stop al divieto di apparire in tv ha portato alla notorietà popolare tanti esponenti del M5s, e lei è uno di questi. Nel contempo, Beppe Grillo ha escluso di essere il leader del movimento ed ha annunciato l’intenzione di “farsi di lato”, tanto che Freccero lo rivuole in Rai nella veste di comico. E’ in atto una trasformazione del movimento? «Il M5s non ha leader. Essendo un movimento di cittadini il suo leader è il M5s stesso. Beppe Grillo è il fondatore e garante di questo progetto. Sta facendo quello che ha sempre detto, lasciare maggiore autonomia al M5s per ritrovare una propria libertà personale. Grillo non ha mai preteso né poltrone né un solo centesimo, nonostante la posizione ricoperta. L'esatto opposto di quanto hanno sempre fatto e ancora fanno i leader dei vecchi partiti». Il caso di Quarto, al di là delle responsabilità e del gioco delle parti, crede possa danneggiare l’immagine del M5s, così come i casi di altre tensioni laddove governate (Livorno, Parma, Gela)? «Il caso di Quarto ha ricevuto più rilevanza mediatica dell'attentato di Istanbul del 16 gennaio. Eppure si tratta di un piccolo centro nel quale in pochi giorni e prima dell'intervento della magistratura abbiamo cacciato il consigliere indagato per voto di scambio. Mentre i partiti proteggono e addirittura candidano indagati e condannati, il M5s espelle chi non rispetta il programma prima ancora che partano le indagini. Significa che abbiamo chiuso la porta in faccia alle mafie che hanno cercato di salire sul carro del vincitore. Detto questo faremo in modo di migliorare ancora per evitare che persone come De Robbio neppure si candidino all'interno delle nostre liste». L’Italia è costantemente alle prese con la “questione morale”. Ma perché è così difficile per i partiti allontanare chi si macchia di comportamenti non solo criminali ma anche imbarazzanti? «Perché i partiti sono società a scopo di lucro e perseguono il dio denaro e il dio potere senza più badare al modo in cui lo fanno, legale od illegale che sia. Questo li porta ad accettare e difendere gli indagati, i corrotti o gli incapaci per il semplice fatto che gli risulta conveniente farlo. Il M5s ha un paradigma completamente diverso, che è quello della legalità e del servizio ai cittadini e sempre più persone ormai lo hanno capito». Spesso ci lamentiamo di esponenti politici chiamati a occuparsi della cosa pubblica a prescindere dalla loro competenza. L'impressione è che a parte lei, Di Battista, Di Maio e pochi altri, anche tra i militan-

ti del movimento, non ci siano molte persone preparate. «Il M5s è la forza politica in Parlamento con la percentuale maggiore di laureati. Al nostro fianco lavorano esperti di ogni settore, dall'ambiente all'economia fino a toccare tutte le branche del diritto. Persone che ci mettono a disposizione, anche gratuitamente, le proprie competenze. Spesso rappresentano la parte migliore della società, quella che, in quanto onesta ed indipendente, ha ricevuto dalla vecchia politica solo porte in faccia. Quindi con l'umiltà di chi sa di avere ancora tanto da imparare, le rispondo che il M5s ha già pronte tante delle soluzioni necessarie a migliorare la vita degli italiani onesti». Alle prossime elezioni nazionali il M5S potrebbe ottenere la maggioranza dei voti. La domanda che molti si fanno è: il movimento è davvero in grado di governare un Paese così complesso, con tanti problemi e contraddizioni? «I problemi e le contraddizioni dell'Italia hanno tutte un denominatore comune: l'incoerenza dei vecchi partiti. Il M5s ha fatto ciò che ha promesso e lo stesso farà quando sarà al Governo. Abbiamo detto che avremmo rifiutato 42 milioni di euro di finanziamenti pubblici. Lo abbiamo fatto. Abbiamo detto che avremmo aiutato i piccoli imprenditori italiani. Ci siamo dimezzati lo stipendio e con i soldi accumulati abbiamo permesso che aprissero mille nuove imprese. Abbiamo detto che avremmo aiutato le famiglie italiane vessate da Equitalia. Abbiamo aperto molti centri di ascolto e aiuto in tutta Italia, preludio per la chiusura di Equitalia quando saremo al Governo. Sono tre esempi che dimostrano la nostra coerenza». Reddito di cittadinanza, legge anticorruzione, conflitto di interessi, riforma sanità e scuola pubblica, abolizione finanziamento ai partiti sono i cavalli di battaglia del vostro programma

«Il M5s non ha leader. I partiti sono società a scopo di lucro»

turale del Paese. Voteremo a favore del ddl Cirinnà perché ce lo impone la Costituzione e pure la Corte Europea dei diritti dell'uomo, che ha sanzionato l'Italia per non aver ancora approvata una legge appunto sulle unioni civili. Le proteste portate avanti da alcuni partitini dello zerovirgola sono inutili e pretestuose: servono solo a ricordare la loro esistenza alla stampa. L'Italia è un paese migliore delle loro ideologie. Senza dimenticare che siamo rimasti gli unici a non aver ancora approvato questa legge, o meglio a non averla ancora approvata per i cittadini “normali”, perché per i parlamentari e per i giornalisti le unioni civili sono già legge dello Stato». La legge Fornero ha prodotto nuovi pesanti effetti ad inizio 2016. Dobbiamo rassegnarci a pensioni sempre più avanti con gli anni e più leggere? «Purtroppo sì. È la conseguenza delle folli regole e ideologie di cui abbiamo parlato e degli errori di chi ci ha governato negli ultimi vent'anni, che da una parte ha concesso privilegi intollerabili alle tante caste esistenti e dall'altra non ha creato lavoro, soprattutto per i giovani. Giovani preparati a sfruttare al meglio le nuove tecnologie per lo sviluppo del Paese ma che sono spesso obbligati a scappare all'estero per trovare lavoro o, se rimangono in Italia, devono pagare con i propri contributi le pensioni di chi sta ricevendo molto di più di quanto ha pagato. È più che mai urgente bloccare la fuga di cervelli e lo si può fare solamente introducendo il reddito di cittadinanza e facendo investimenti produttivi come quelli in infrastrutture intelligenti (digitali in primis) e sulla riqualificazione energetica degli edifici». Perché la legge sull’omicidio stradale tarda tanto ad essere approvata? «Il M5s ha votato a favore dell'introduzione del reato di omicidio stradale. Siamo però consapevoli che un deterrente non possa bastare a ridurre le morti stradali. Serve una mobilità completamente diversa. Una mobilità sostenibile e differenzia-

ta. Dobbiamo dare ai milioni di pendolari un'alternativa all'automobile e lo possiamo fare solamente incrementando i trasporti pubblici locali, soprattutto su rotaie». Recentemente su tanti servizi da aggregare Cremona è unita a Mantova. Ma sia per la proposta sull’accorpamento di Questure, Prefetture e Comandi dei Vigili del Fuoco, sia per i nuovi assetti sanitari, sia per l’unione delle Camere di Commercio, sia recentemente nel caso delle nuove Sovrintendenze, in tutti questi casi il centro decisionale, la sede, è stata fissata a Mantova. Questo mentre nel caso dell’inceneritore è montata la polemica sull’auspicio di Brescia di spegnere il loro impianto facendo funzionare a pieno regime quello di Cremona. Siamo destinati a essere capitale solo dell’incenerimento? «A Cremona e provincia è in atto un pericoloso depauperamento di servizi e risorse umane che sta portando ad una guerra tra poveri, cioè ad un braccio di ferro tra Cremona e Mantova per il mantenimento delle sedi di importanti enti. La soluzione del problema non è vincere contro Mantova ma evitare che questo depauperamento avvenga per tutti. E di questo ne deve rispondere il Governo Renzi con i suoi tagli irrazionali ai servizi essenziali per i cittadini. Ed è sempre il Governo del PD, nazionale e locale a dover rispondere sulla questione inceneritore. Le soluzioni che spingono in questo senso hanno infatti molto a che vedere con il mantenimento e addirittura il potenziamento dell'inceneritore di Cremona, voluto dagli interessi di colossi delle multiutilities quotati in borsa. Del resto è a loro che il Governo del PD si rivolge, a livello sia nazionale che locale. A livello nazionale con leggi assurde e incostituzionali come il decreto “Sfascia Italia”, a livello locale tradendo senza vergogna le promesse elettorali dopo essersi lanciati in finte contestazioni ad un Governo che ha lo stesso colore politico, la stessa classe dirigente e la stessa cultura».

«Siamo la forza in Parlamento col maggior numero di laureati»

elettorale. Sono sufficienti per rilanciare il Paese? «Sono di certo misure necessarie perché oltre a rilanciare i consumi interni e quindi l'economia, ridarebbero agli italiani la necessaria fiducia nelle istituzioni e nella politica. Necessarie ma non sufficienti in quanto esse sono parte del progetto per il raggiungimento del vero obiettivo che ha portato il M5s nelle istituzioni: la rivoluzione etica e culturale». Voi siete da sempre contro “questa Europa”. Ora che l’Europa si sta sfaldando tra crisi economica e sicurezza, è l’occasione per rifare gli accordi su nuove basi o c’è il rischio che salti tutto? «L'Europa dell'euro e dell'austerità ha fallito. Questo fallimento dimostra che le accuse di incompetenza andrebbero rivolte verso quelli che hanno governato l'Italia e l'Europa fino a oggi. La posizione del M5s su questi temi è infatti quella condivisa da tempo dalla maggioranza degli esperti di queste materie, mentre le classi governanti anziché arrendersi di fronte ai fat-

«L’Europa della austerita ha fallito. Sul ddl Cirinnà proteste inutili»

Danilo Toninelli

ti continuano a insistere nei loro errori. Dopo 15 anni di moneta unica, l'Italia ha visto schizzare alle stelle sia la disoccupazione che la deindustrializzazione. Per salvarci dobbiamo riappropriarci della nostra sovranità monetaria e tornare così ad aiutare i nostri eroici milioni di piccoli imprenditori. Per questo chiediamo un referendum per far decidere agli italiani il destino dall'euro. Non dimentichiamo che lo UK di Cameron si appresta a fare un referendum per uscire dalla UE, che il Trattato costituzionale-truffa è stato fermato da un referendum in Francia e Olanda, che in Danimarca l'introduzione dell'euro è stata sottoposta a referendum e che i cittadini che hanno potuto esprimersi in questi Paesi considerati modelli di europeismo con il loro voto democratico hanno già detto di no». Siamo alla vigilia del voto sul ddl Cirinnà. Ritiene che su temi etici come in questo caso, sia giusto lasciare piena libertà di coscienza a chi vota? «Dover ancora parlare nel 2016 di unioni civili è paradossale. È la prova che in questi vent'anni la politica non ha assolto al fondamentale compito di crescita cul-


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Rubrica

Sabato 30 Gennaio 2016

QUARTA puntata Stefano Campagnolo e il Fondo Bacchetta “Le carte di Roberto Farinacci contenute nel fondo Bacchetta della Biblioteca Statale di Cremona saranno presto oggetto di una mostra». Così racconta Stefano Campagnolo, il direttore della Biblioteca Statale di Via Ugolani

Dati 14, che ha gentilmente concesso questa intervista. «La mostra - continua Stefano Campagnolo - si terrà nelle sale della Biblioteca. Il fondo è stato qui depositato a metà degli anni ’70. Lo depositarono gli eredi di Renzo Bacchetta. Il quale era noto, negli ultimi anni della sua vita, come il proprietario di una cartoleria sita in Via Palestro. Però, prima della guerra, Renzo Bacchetta è stato un’impor-

tante figura di operatore culturale organico al regime fascista. Ha fatto importanti studi sulla liuteria, ha pubblicato il catalogo delle opere di Cozio di Salabue. Fu inoltre raccoglitore di cimeli e strumenti stradivariani. Ha anche pubblicato una piccola monografia su Stradivari e ha insegnato, fino agli anni ’30, alla scuola di liuteria nella sua primissima versione. E poi collaborava con “Il Regime Fascista” di Roberto Farinacci».

«Pantaleo, più fessi di così si muore» Gli insulti di Farinacci a Pantaleo. 4ª puntata

di Paolo A. Dossena

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enzo Bacchetta” continua Stefano Campagnolo “fu anche segretario personale di Roberto Farinacci, e lo seguì a Roma quando Farinacci fu nominato segretario del partito. Bacchetta ed altri erano i ghost writer a cui si appoggiava il ras. Queste carte lo dimostrano. Dimostrano anche che Pantaleo aveva lo stesso ruolo. Pantaleo, come tanti altri fascisti cremonesi (come per esempio Illemo Camelli), veniva dal socialismo di Leonida Bissolati. Questo non è affatto strano. In questo senso, Cremona riflette quel che accadde in tutta Italia». Stefano Campagnolo mi ha gentilmente concesso di visitare il Fondo Bacchetta. Esso contiene una quantità di lettere inviate da Farinacci ai suoi ghost writer: Renzo Bacchetta e Paolo Pantaleo. Si tratta di lettere con istruzioni per gli articoli che i suoi uomini devono scrivere per lui. Il ras di Cremona dimostra poco rispetto per Pantaleo, le due lettere per il quale sono piene di insulti. La prima lettera di Farinacci a Pantaleo non è datata. Ma la missiva deve risalire a un periodo compreso tra il dicembre del 1940 (attacco britannico contro l’oasi di Giarabub, in Cirenaica) e il marzo del 1941 (il giorno 21 di quel mese cadde Giarabub) o il maggio del 1942 (quando il film di propaganda “Giarabub” raggiunse le sale cinematografiche.”) Ecco come Farinacci azzanna Pantaleo: “Le avevo detto di fare una Terza pagina con tutto il materiale di Giarabub. A fare a testa sua è riuscito un bel giornale umoristico tanto che stasera ho dato ordini che venisse ritirato dalle edicole. Cosa c’entra la recita di Tatiana Paulova (sic) con la fotografia “La porta della Mandria” e cosa c’entra la passione degli autografi con il Chiostro? A Pantaleo le mie più vive congratulazioni. Farinacci”. Nell’archivio, la lettera è catalogata come segue: (33 Roberto Farinacci a Paolo Pantaleo (redattore capo del “Regime Fascista”), s.l., s.d., 1 c. intestata “Partito Nazionale Fascista/Il segretario generale”, 225 x 165mm). Anche la seconda di Farinacci a

Lettere contenenti feroci critiche del ras di Cremona ad articoli pubblicati sul “Regime Fascista”

Sopra le due lettere di Farinacci. In alto, a sinistra Leonida Bissolati, a destra Roberto Farinacci

Pantaleo è senza data, ma deve collcarsi in un periodo che va dal 1925 al 1926, quando Benito Mussolini scampò a una serie di sei attentati (il 4 no-

vembre 1925 fu sventato l’attentato ordito da Tito Zaniboni e dal generale Luigi Capello; il 7 aprile 1926 Mussolini sopravvisse al colpo di pistola della

signora Violt Gibson, un’anziana suddita del Regno Unito; l’11 settembre 1926 sfuggì alla bomba dell’anarchico carrarese Gino Lucetti; il 31 ottobre

sfuggì alla rivoltellata di Anteo Zamboni, un tentato omicida di soli quindici anni, immediatamente ucciso, in modo raccapricciante, dai fascisti che gli si precipitarono addosso). Ecco il testo della lettera: “Caro Pantaleo Stasera è arrivato il Regime Fascista senza la notizia ufficiale dell’attentato al Presidente. Più fessi di così si muore. Voi avete fatto un seguito all’edizione straordinaria ma l’edizione straordinaria non va in Italia e nemmeno in provincia. A Roma queste gaffes giornalistiche fanno enorme impressione. Farinacci”. Nell’archivio, la lettera è catalogata come segue: Roberto Farinacci a [Paolo] Pantaleo, s.l. s.d., 1 c; 300 x 230 mm. Nella prossima, conclusiva puntata, saranno tirate le somme sulla vicenda di Paolo Pantaleo. (Fine della quarta puntata, la quinta sarà pubblicata sabato 6 febbraio)


Cronaca

Quando lo Stato è il nemico Dura presa di posizione dell’Aduc: i cittadini non vanno fregati S Prorogata al 3 febbraio la conversione tra lire ed euro. Ma la Banca d’Italia oppone resistenza

di Vanni Raineri

olo poche settimane fa ci siamo occupati della vicenda della conversione delle lire in euro, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che consentiva di prorogare la possibilità di effettuare l'operazione presso le filiali della Banca d'Italia entro il 28 febbraio 2016. Diciamo subito che il termine è stato prorogato a mercoledì 3 febbraio, quindi ci sono ancora alcuni giorni per sfruttare l'occasione per chi si ritrova in casa un gruzzoletto di denaro fuori corso. La proroga è dovuta a tempi tecnici conseguenti alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della sentenza. Ma, al di là dell'avviso ai lettori, torniamo sull'argomento in quanto si sono avverati alcuni timori che avevamo anticipato in quell'articolo del 9 gennaio. Intanto ricapitoliamo in breve. Il termine ultimo fissato per la conversione era quello del 28 febbraio 2012, senonché Mario Monti decise di anticipare la scadenza a fine novembre 2011 per motivi di bilancio. Le associazioni dei consumatori si ribellarono a quella decisione, e a distanza di tre anni hanno ottenuto giustizia, grazie appunto alla sentenza del novembre 2015 da parte della Corte Costituzionale. Questa ha stabilito che i tre mesi “rubati” da Monti andassero restituiti. Da qui il nuovo termine. Avevamo appunto sollevato una possibile resistenza da parte della Banca d'Italia, che si è purtroppo puntualmente verificata. Questa ha comunicato che le richieste di conversione sono valide solo a patto di aver inoltrato richiesta entro il termine dapprima fissato nel 28 febbraio 2012. Vale a dire: chi non ebbe soddisfazione potrà averla

Palazzo Koch a Roma, sede centrale della Banca d’Italia

oggi grazie alla sentenza. Diciamolo: un'ingiustizia evidente, come sottolinea anche Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), presso la quale sono giunte oltre 3.000 istanze di cittadini. “Abbiamo visto - afferma la nota dell'Aduc - che il problema interessa moltissimi cittadini che sono stati, di fatto, ingannati proprio dallo Stato che si è comportato come la peggiore delle banche e dei potenti che, in ragione della loro forza, di fatto, dicono: “fammi causa, se ti conviene!”. La Banca d'Italia su indicazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze fa sapere che intende pagare esclusivamente coloro che so-

no in grado di dimostrare che avevano fatto la richiesta quando era in vigore una legge che lo vietava! Ma ci sono o ci fanno? Come ci possono dire che pagano solo coloro hanno fatto domanda quando loro sanno benissimo che a coloro che andavano a domandare il cambio rispondevano, sempre e solo a voce, che c'era una legge che lo vietava? Ci rendiamo conto dell'assurdità della cosa? Ai cittadini che semplicemente hanno seguito la legge oggi lo Stato sta dicendo: hai fatto male a fidarti delle norme che ho fatto, avresti dovuto fregartene delle norme e farmi causa o, quantomeno, interrompere la prescrizione anche contrariamente a

ciò che ti ha detto la stessa Banca d'Italia. Ma che Stato quello che tratta i cittadini come clienti da fregare piuttosto che come titolari di diritti da applicare?”. In Gran Bretagna e in Germania, sottolinea l'associazione, rispettivamente la Banca d'Inghilterra e la Bundesbank non pongono nessun limite temporale al cambio delle proprie valute ormai fuori corso, sterlina e marco. Intanto il consiglio è comunque di presentare richiesta entro il 3 febbraio. Quando la Corte Costituzionale riterrà incostituzionale anche la nuova direttiva del governo si potrà provvedere. E lo Stato è sempre più un nemico.

Sabato 30 Gennaio 2016

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IL MONITO DI PRIMO LEVI: “OGNI TEMPO HA IL SUO FASCISMO” Si sono svolte in tutto il Paese, come ogni anno dal 2001, le iniziative e le cerimonie per celebrare il Giorno della Memoria. Una legge del 2000 dispone che «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati». Il 27 gennaio è una data estremamente evocativa: quel giorno del 1945, le truppe dell’Armata rossa sovietica liberarono il campo di Auschwitz. Gli altri campi di sterminio (Bełżec, Chełmno, Sobibór, Treblinka, Majdanek), in Polonia, erano stati man mano abbandonati dai tedeschi, che li avevano rasi al suolo e avevano ucciso tutti i prigionieri superstiti. I campi più a ovest (come Dachau, Mauthausen, Buchenwald) sarebbero stati liberati in successione dalle truppe americane e inglesi. Quello di cui si parla, nonostante gli immani massacri e stermini che si sono susseguiti nella storia dell’umanità, non ha uguali. Lo storico statunitense Raul Hilberg ha definito “centri di sterminio” sei campi costruiti e attivati nella massima segretezza dalla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale, in cui raggiunse il culmine organizzativo e tecnico il processo di distruzione degli ebrei d'Europa, perseguito sistematicamente dalle gerarchie e dall'apparato militare, poliziesco, e burocratico-amministrativo del Terzo Reich. In circa tre anni, dal dicembre 1941, in questi sei campi di sterminio vennero deportati e uccisi circa tre milioni di ebrei con un complesso procedimento tecnico-organizzativo accuratamente predisposto da un numeroso gruppo di “specialisti della morte”. Secondo Hilberg il meccanismo della distruzione, dalla notevole complessità organizzativa e tecnica, funzionò con efficienza e rapidità raggiungendo i suoi obiettivi con procedure simili a quelle di una moderna fabbrica. In questo senso Hilberg definisce i centri di sterminio nazisti un fenomeno senza precedenti, l'unico in cui vennero studiate e attivate procedure per la “morte a catena” di milioni di uomini, donne, vecchi e bambini. Ma dobbiamo sempre ricordare che il nostro Paese, con il suo governo fascista, già dagli anni Trenta aveva messo in atto una politica razziale dai contenuti abietti, culminata nelle leggi razziali contro gli ebrei del 1938. La persecuzione aprì la porta alla deportazione ed allo sterminio: le vittime della Shoah in Italia (cittadini italiani di religione ebraica) furono oltre 7.000; i superstiti rientrati dalla deportazione furono il 12,5% del totale. Chiudiamo con un monito di Primo Levi: «Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col timore dell’intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti». Francesco Agostino Poli


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I Fatti della Settimana

Sabato 30 Gennaio 2016

IN PRIMO PIANO lunedì 25 gennaio

Aggredisce tre agenti di polizia e insulta il prete: arrestato un marocchino 37enne

Un marocchino di 37 anni è finito in manette con l’accusa di resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale. I fatti si sono svolti nel pomeriggio di lunedì presso l’oratorio di Borgo Loreto, dove in quel momento si trovava un agente della squadra mobile fuori servizio. Erano circa le 16.30 quando è

domenica 24 gennaio cade dal treno mentre sta ripartendo, morta una donna

Tragica morte per una 56enne bresciana, caduta da un treno in fase di ripartenza dalla fermata di Castelleone nella mattina di domenica. Erano le 8.45 quando la donna, di nazionalità cinese e dipendente di un’attività commerciale a Castelleone, ha cercato di scendere dal treno proprio mentre questo ripartiva. Ha così perso l’equilibrio ed è caduta rovinosamente, sbattendo violentemente la testa. E’ stata soccorsa dal 118 e trasportata in ospedale, a Crema, in condizioni serie. Ma non ce l’ha fatta. La polizia ferroviaria si sta occupando della vicenda per ricostruire nel dettaglio la dinamica.

domenica 24 gennaio incidente alla pista di motocross, morto 47enne

Incidente mortale alla pista di motocross di Torre de’ Picenardi domenica pomeriggio. L’uomo, un 47enne di Rio Saliceto, stava facendo dei giri in pista quando improvvisamente ha perso il controllo del proprio mezzo, cadendo rovinosamente. Sul posto immediato l’intervento del soccorso medico di Asola. L’uomo però è morto prima di giungere in ospedale.

lunedì 25 gennaio tenta di rubare in negozio, beccato dal proprietario Identificato e denunciato in stato di irreperibilità un cittadino nigeriano per una rapina ai danni di un esercizio di via Ghisleri avvenuta lunedì pomerdte sul luogo dei fatti, hanno permesso di identificarlo in poche ore.

lunedì 25 gennaio furti in due giorni: ladri scatenati al maristella

Continuano i colpi dei ladri al quartiere Maristella. Due colpi in due giorni, uno

sorta una discussione tra il marocchino e il sacerdote che lavora in parrocchia: il primo chiedeva soldi al secondo. Al rifiuto del sacerdote, lo straniero è andato in escandescenza, iniziando ad inveire contro il sacerdote. A questo punto l’agente non ha potuto esimersi dall’intervenire: si è quin-

di presentato ai due, qualificandosi come agente di polizia. Il marocchino ha però reagito iniziando ad inveire anche contro di lui. Il poliziotto ha quindi accompagnato il 37enne fuori dal cancello dell’oratorio. Qui si è però avvicinato un connazionale, 41enne, che ha iniziato a sua volta ad inveire

contro l’agente. Mentre questi chiamava i rinforzi, però, il 37enne lo ha aggredito, sbattendogli la testa contro la cancellata (ed escoriandosi a sua volta la mano). Nel frattempo è arrivata sul posto una volante, ma i due agenti intervenuti sono stati a loro volta aggrediti dal marocchino, con calci e pugni.

martedì 26 gennaio

Ennesimo episodio al carcere di Cremona. Il Sappe: «Le criticità sono costanti»

Detenuto incendia la cella, intossicati due agenti Ennesimo atto di violenza nel carcere di Cremona. E' successo martedì sera, quando un detenuto nordafricano ha dato fuoco ad alcuni effetti personali creando un’intensa coltre di nube che ha richiesto lo sgombero della sezione da parte degli altri detenuti. Due agenti sono rimasti intossicati per spegnere le fiamme. «Il detenuto è piantonato in ospedale in osservazione psichiatrica», ha spiegato Donato Capece, segretario generale del Sappe. «Poteva essere una tragedia, sventata dal tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di servizio nel reparto e dal successivo impiego degli altri poliziotti penitenziari». Il segretario regionale Sappe della Lombardia, Alfonso Greco ha espresso ai poliziotti feriti e intossicati a Cremona solidarietà e vicinanza, ed ha evidenziato come l’incendio sventato nel carcere sia «sintomatico del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in

domenica pomeriggio e il secondo nel tardo pomeriggio di lunedì. Domenica pomeriggio intorno alle 15, è toccato a una coppia di anziani residenti in via Persico. La moglie si trovava fuori, mentre il marito era in casa, a letto. I ladri si sono introdotti nell’abitazione e hanno fatto razzia di tutto quello che hanno trovato: soldi, oro e altri gioielli. Poi, indisturbati, si sono dati alla fuga. Il giorno dopo, un altro colpo, stavolta in via Parracaccia, intorno alle 19. Secondo una prima ricostruzione, in questo caso i ladri sarebbero due, poi fuggiti per i campi. Sui fatti sta

Italia sono costanti. E la situazione è diventata allarmante per la polizia penitenziaria, che paga pesantemente in termini di stress e operatività questi gravi e continui episodi critici». «Le carceri sono più sicure assumendo gli agenti di polizia penitenziaria che mancano, finanziando gli interventi per far funzionare i sistemi antiscavalcamento, potenziando i livelli di sicurezza delle carceri, espellendo i detenuti stranieri» ha aggiunto Capece. «Altro che la vigilanza dinamica, che vorrebbe meno ore i detenuti in cella senza però fare alcunchè. Le idee e i progetti dell’amministrazione penitenziaria, in questa direzione, si indagando la polizia.

lunedì 25 gennaio manico di scopa in testa all’amica della figlia

Pesante lite familiare, nella serata di lunedì, quando gli uomini della Volante sono intervenuti in seguito ad una segnalazione: qualcuno aveva visto una ragazza riversa a terra in piazza Marconi. In un primo momento si pensava ad un’aggressione, invece è poi emerso che si era trattato di una discussione tra una donna e la figlia, in cui l’amica di

confermano ogni giorno più fallimentari e sbagliati, così come ribadiamo che per il Sappe è fondamentale espellere i detenuti stranieri facendo scontare loro la pena in carceri dei paesi di origine». «La polizia penitenziaria continua a “tenere botta”, nonostante le quotidiane aggressioni» ha concluso il segretario nazionale. «Ma è sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo nelle carceri italiane, per adulti e minori. Come dimostra quel che è accaduto nella casa circondariale di Cremona». quest’ultima era finita in mezzo per sbaglio, beccandosi un colpo in testa con il manico di una scopa. Secondo quanto riferito la donna, non ci sarebbe stata la volontà di colpirla. In ogni caso dopo il fatto le due (la figlia si era beccata una spruzzata di spray urticante che però non le aveva comportato alcuna lesione ma solo un lieve bruciore) hanno pensato bene di uscire di casa. Solo che l’amica, probabilmente in seguito al colpo ricevuto, una volta fuori è svenuta. Immediato quindi l’intervento dei soccorritori del 118. Le condizioni della ragazza non

A questo punto ai polsi dell’uomo sono scattate le manette. Il connazionale è stato invece denunciato per minacce aggravate. I tre agenti di polizia si sono quindi recati al pronto soccorso per essere medicati: la prognosi per tutti e tre è di sette giorni. Il marocchino ha invece rifiutato le cure del medico. sono comunque tali da destare preoccupazione. La donna è stata denunciata per lesioni personali aggravate.

mercoledì 27 gennaio sorelle ladre arrestate per furto a sapore di mare

Due sorelle in manette per aver rubato a Sapore di Mare, noto negozio di pesce surgelato di Cremona. Le due, residenti in un campo nomadi Sinti di Reggio Emilia, sono state arrestate mercoledì mattina, dopo un’accurata indagine. Le due, peraltro, erano già note alle forze dell’ordine per altri reati contro il patrimonio. Le due erano entrate nel negozio, fingendo di interessarsi ai surgelati esposti nei banchi. Poi una delle due si era avvicinata a un dipendente per distrarlo chiedendo informazioni mentre la seconda sorella era entrata negli uffici posti sul retro, da dove aveva rubato una cassetta contenente circa 6mila euro. La donna si era poi data alla fuga uscendo da una porta secondaria. Terminato il furto, anche la sorella che aveva distratto il dipendente si era allontanata facendo finta di nulla. Le due sono state riconosciute anche grazie alle riprese del circuito interno di videosorveglianza.

venerdì 29 gennaio MAXI furto alla vergani: via 130mila euro di materie prime

Maxi furto nella notte tra giovedì e venerdì presso l’azienda dolciaria Vergani: ignoti ladri hanno divelto i cancelli, entrando con un camion, e hanno fatto razzìa di materie prime. Secondo le stime, il maltolto ammonta a 130mila euro di materie prime: zucchero, mandorle e nocciole. Un modus operandi che fa pensare ad una banda organizzata ed esperta in furti di questo genere. Ladri che sanno esattamente dove e quando colpire, come già era accaduto meno di un anno fa, quando erano state asportate mandorle e noci per un danno da 400mila euro. Indaga la polizia.


Territorio

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Sabato 30 Gennaio 2016

Spino d’Adda, il Comune approva il progetto definitivo della nuova rotonda Il Comune di Spino d'Adda ha approvato il progetto definitivo della rotonda redatto dagli uffici provinciali. Essa andrà a sostituire l'incrocio semaforico tra via Vittoria, il cimitero e l'ormai vecchia Paullese. Il programma di lavoro procede serrato: dopo l'acquisizione del progetto definitivo, arriverà l'esecutivo, anch'esso stilato gratuitamente dalla Provincia di Cremona, che ringraziamo, e a seguire

i lavori. Questa opera verrà realizzata grazie a un finanziamento ministeriale vincolato alla risoluzione dell'in-tersezione semaforica per un importo di quasi 400mila euro. Molti e importanti i benefici per il paese e non solo. Ridotto il traffico veicolare, non si dovrà più attendere il verde per i propri spostamenti, guadagnando tempo, ed evitando di conseguenza an-

che auto in sosta, emissioni nocive e pericolosi passaggi con il rosso. L'accesso al cimitero sarà poi più sicuro e decoroso. Verrà rifatta l'ormai desueta illuminazione, spesso spenta per vetustà degli im-pianti, e collegato il camposanto all'acquedotto. Il manto stradale, anche delle vie in immissione, verrà riqualificato, e insieme portato l'acquedotto al camposanto. Ver-

rà realizzato un ulteriore tratto di ci-clabile da via Vittoria al cavalcavia per Lodi. Soprattutto sarà poi una porta d'accesso verde al paese, videosorvegliata. La rotonda è ipotizzabile sia pronta in circa quattro mesi, se lo sarà prima o dopo le elezioni non ci interessa: ci importa sia realizzata, perché è un'opera importante e necessaria per tutti.

Da Fondazione Cariplo dieci milioni per finanziare progetti sul territorio S di Simona Raboni

ono sei i “Progetti emblematici” selezionati da Fondazione Cariplo per la provincia di Cremona. Sei iniziative a cui sono destinati complessivamente 10 milioni di euro, 7 milioni di euro messi a disposizione da Fondazione Cariplo, altri 3 milioni offerti da Regione Lombardia. Si tratta di progetti emblematici, ovvero iniziative capaci di rappresentare interventi di alto valore non solo economico, ma anche simbolico per il territorio di Cremona. Gli interventi emblematici si concretizzano in progetti caratterizzati da un alto grado di complessità organizzativa, strutturale ed economica ed affrontano problemi specifici di un territorio, sperimentano politiche innovative in campo sociale, culturale, ambientale, scientifico ed economico. Mirano ad un cambiamento delle condizioni di vita delle persone, attraverso un processo di progettazione e sperimentazione, gestito congiuntamente con altri soggetti pubblici e privati. In questo senso, gli interventi emblematici rispondono ai requisiti di esemplarità per il territorio e di sussidiarietà di intervento. Nel 2016 le province selezionate sono state Lecco e Pavia.

I PROGETTI EMBLEMATICI • Per il progetto “Casa di Nostra Signora” realizzato da Servizi per l'Accoglienza Società Cooperativa Sociale Onlus di Cremona: contributo 1.050.000 euro da Fondazione Cariplo, 450mila euro da Regione Lombardia. • Progetto “Cremona FoodLab” proposto da Università Cattolica del Sacro Cuore: contributo di 1.120.000 euro da Fondazione Cariplo e 480mila euro da Regione Lombardia. • Progetto “Crema 2020 - Crescita REsponsabile Mobilità Ambiente” promosso dal Comune di Crema: contributo 1.050.000 euro da Fondazione Cariplo, 450mila euro da Regione Lombardia. • Progetto “BIOcomunità - Integrazione sociale e culturale, economia solidale, agricoltura

biologica, per una comunità ambientale innovativa” realizzato da Fondazione Iris di Calvatone: contributo di 1.540.000 da Fondazione Cariplo e 660mila da Regione Lombardia. • Progetto 'Il polo delle microalghe-Le Microalghe per il trattamento e la valorizzazione di reflui e sottoprodotti agro-zootecnici e caseari' dell’Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani contributo 1.050.000 euro da Fondazione Cariplo, 450mila euro da Regione Lombardia. • Progetto “Sportabilità"” presentato da A.C. Crema 1908: contributo di 1.190 mila euro da Fondazione Cariplo, 510 mila euro da Regione Lombardia. «Fondazione Cariplo è molto attenta alle esigenze del territorio – ha detto il Presidente di Fonda-

zione Cariplo, Giuseppe Guzzetti – Quello dei Contributi Emblematici è una delle modalità con cui la Fondazione sostiene progetti a livello locale, ogni sei anni, col preciso scopo di realizzare iniziative davvero significative e di fondamentale importanza che restino alla comunità. Nella sola provincia di Cremona la Fondazione ha sostenuto 1.178 progetti per oltre 83 milioni di euro nei diversi settori di intervento. Un plauso alla vivacità dei cremonesi che sono riusciti a promuovere numerose iniziative meritevoli del sostegno della Fondazione Cariplo. Le iniziative sono eterogenee a conferma del fatto che questo territorio sa esprimere una capacità progettuale ampia, e che esiste una forte relazione tra la Fondazione e le istituzioni e il mondo del Terzo Settore locale». «E’ stato un compito difficile scegliere tra tanti progetti di alto profilo e importanti per il nostro territorio» ha aggiunto Renzo Rebecchi, membro della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo, rappresentante del territorio cremonese. «Siamo stati davvero orgogliosi della grande disponibilità, organizzazione e professionalità dimostrata dalle realtà locali. Le organizzazioni si sono rivelate ancora una volta attente nell’individuare i bisogni della collettività

e nell’organizzare iniziative puntuali e coerenti con le linee guida di Fondazione Cariplo. I progetti scelti sono simbolo di una realtà che cambia, che innova anche gli ambiti di intervento, parlando per esempio di economia solidale, di food, di ambiente insieme alle tradizionali iniziative sociali, di integrazione e coesione. Se è vero che i giovani di oggi stanno peggio dei loro coetanei del passato significa che anche gli anziani di domani staranno inevitabilmente peggio degli anziani di oggi; e cosi, a catena, le famiglie di domani saranno più fragili. Ci occupiamo di molti problemi, per i quali non faremo mancare il nostro impegno, ma oggi non possiamo non comprendere che se non sosteniamo le giovani generazioni oscuriamo il loro futuro e quello del paese». «Anche Regione Lombardia sostiene concretamente questi progetti, stanziando 3 milioni di euro nonostante i numerosi tagli subiti da parte del governo centrale» ha concluso Massimo Garavaglia, assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione di Regione Lombardia. «Insieme a Fondazione Cariplo, vogliamo dimostrare di credere nell’innovazione, nella creatività, in coloro che lavorano per il proprio territorio: favorendo una maggiore coesione sociale e aiutando le imprese locali».

La Coldiretti incontra gli agricoltori E’ un fitto calendario di incontri, quello proposto da Coldiretti Cremona agli imprenditori agricoli del territorio. Dopo gli appuntamenti svoltisi nel mese di novembre, si riparte con quattro tappe, da Rivarolo del Re a Cremona, da Soresina a Crema. L’obiettivo è fare il punto – con la presenza del Presidente Paolo Voltini e del Direttore Tino Arosio – sull’azione sindacale fin qui condotta, dalla ‘partita’ del prezzo del latte alle preoccupazioni legate al tema acqua, dal nuovo corso avviato con il Consorzio Agrario Cremona agli aggiornamenti sulla tematica ‘eradicazione nutrie’. «Con la presenza dei funzionari di Coldiretti e Impresa Verde Cremona si intende rendere gli incontri anche una proficua occasione di informazione e aggiornamento» evidenzia Coldiretti. Si prenderanno in esame i positivi risultati che Coldiretti ha ottenuto con la Legge di Stabilità. Prossimo incontro lunedì 1 febbraio, ore 16.30, sala riunioni Ufficio Zona, via Ruffini. A Soresina invece mercoledì 3 febbraio, ore 9.30, sala Gazza (via Matteotti - Soresina). Infine a Crema martedì 9 febbraio, ore 10, sala Riunioni Ufficio Zona, via Del Macello.


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Sabato 30 Gennaio 2016

BONNIE AND CLYDE AL COMUNALE Terzo appuntamento con la rassegna cinematografica “Noir in sala-Il teatro sta al cinema come queste 5 sfumature di nero”, al Teatro Comunale. Domani alle ore 17 tocca a “Noir-Deviazioni dl classico”. Sarà proiettato il film Gangster Story di Arthur Penn, con Faye Dunaway, Warren Beatty e Gene Hackman. E’ una pellicola del 1967 che narra la vera vicenda di Bonnie and Clyde, la coppia criminale che imperversò in America all’inizio degli anni Trenta. Anche in questo caso, si tratta di un film che è considerato un capolavoro del genere, rappresentativo anche della svolta dal cinema classico americano a quello moderno. Ebbe da subito un grande successo, tanto che ottenne la nomination per 11 Oscar vincendone due.

CINGIA VENDE DUE APPARTAMENTI

CINGIA DE’ BOTTI – Il Comune di Cingia ha deciso di mettere in vendita due suoi immobili. Si tratta di due appartamenti comunali che si trovano in via 24 aprile 3, entrambi all’ultimo piano dell’edificio che ospita il Centro Anziani dell’Auser. Sono composti da corridoio d’ingresso, soggiorno, cucina, bagno e due camere da letto. Il prezzo di vendita è parecchio allettante. Uno, di 93 metri quadrati, è in vendita a 30mila euro; l’altro, di 91 metri quadrati, a 34mila euro (per le migliori finiture). E’ possibile visitarli recandosi presso gli uffici comunali.

A SCANDOLARA SI RIDE IN DIALETTO

SCANDOLARA RAVARA – Torna a Scandolara per il terzo anno la rassegna/ concorso di teatro dialettale “... Da sganasas dal rider...”, organizzata da ArciBassa col patrocinio dei comuni di Gussola e Scandolara Ravara. Il primo appuntamento è per domani, domenica 31 gennaio, quando sarà protagonista sul palco della Sala Polivalente di via Marconi la compagnia dialettale “Amici di San Biagio” di Bagnolo San Vito (Mantova). Ad andare in scena alle ore 17 è “Al mort in d’larmari” di Augusto Morselli. Seguiranno altri 5 appuntamenti, nelle successive domeniche, che vedranno protagonisti rispettivamente “I Malgiost” di Sospiro, “Teatro mania” di Buscolo (Mn), “As fa par di” di Marcaria (Mn), “Avis Teatro” di Casalmaggiore e “Le bretelle” di Bozzolo (Mn). Sarà il pubblico presente a votare, e dalla somma dei voti verrà stabilito il vincitore. Un altro premio sarà determinato dal voto di una giuria competente. La premiazione del concorso avverrà nel corso dello spettacolo organizzato domenica 20 marzo. L’ingresso è di 5 euro (bambini fino a 10 anni gratis), 4 euro per i tesserati Arci.

VILLA PASQUALI, CARNEVALE FASHION

SABBIONETA – Giovedì 4 febbraio a Villa Pasquali si terrà l’iniziativa “Tra Carnevale e moda alternativa”, una degustazione di dolci tipici del Carnevale della Pasticceria Atena, con lattighe, bignolini fritti, castagnole, ricciolini e biscotti con farine alternative presentati da Caterina Margini, e vini in abbinamento a cura della sommelier Veronica Romanini. Nel corso della serata, che avrà inizio alle ore 20,30, ci sarà la presentazione delle creazioni dell’ecostilista Irene Sarzi Amadé. L’iniziativa è organizzata nell’ambito di “Mi gusto Sabbioneta... Capitale del buon gusto”, a cura del Consorzio Sablonetae Excèlsus e dell’Associazione Sapori Arte Cultura.

CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Autovelox tra una settimana Il comandante della Polizia Provinciale Barborini: «L’impianto di Martignana in funzione entro il 10 febbraio»

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di Vanni Raineri

ncora una decina di giorni, poi tutti gli automobilisti in transito tra Casalmaggiore e Piadena dovranno fare i conti con un secondo dispositivo che misura la velocità delle auto. Dopo quello posizionato alle porte di Piadena, all’altezza dell’incrocio per Voltido, ne è stato realizzato un altro, che promette di falcidiare i portafogli degli automobilisti indisciplinati con ancor più determinazione. In primis perché funzionerà in entrambe le direzioni, e poi perché si trova nel mezzo di un lungo rettilineo, laddove le auto sono solite transitare ad elevata velocità. Ed in fondo è proprio questo il principale motivo della posa dell’autovelox: in quei tratti è stata rilevata e certificata negli anni l’eccessiva velocità, il che ha prodotto un decreto prefettizio riguardante proprio il tratto interessato. Che si trova, venendo da Casalmaggiore, dopo l’inccrocio per Martignana e poco prima del tempio sikh. Per chiarire tempi e modalità abbiamo sentito ieri il comandante della Polizia Provinciale Mauro Barborini: «Ancora non sono in grado di comunicare la data esatta, ma dovrebbe essere entro il 10 febbraio. La taratura dell’impianto è già stata fatta da una ditta esterna (per legge non può essere la stessa della posa in opera, ndr), così come nel caso dell’autovelox di Castelleone, quindi dobbiamo solo perfezionare la dispo-

L’autovellox appena realizzato sul lato ovest della Asolana tra Martignana Po e San Giovanni in Croce

sizione dei dati attraverso il sistema informatico, quindi redigere il verbale e codificarlo, e poi fare il corso di specializzazione per gli agenti sulla visura dell’immagine». Non solo la direzione, ci sono altre differenze con l’impianto di Piadena: «Funzionerà nei due sensi e non si avvarrà di spire (i cavi tracciati sulla strada con sensori che comunicano il transito dell’auto), ma agirà direttamente attraverso le due telecamere, una per senso di marcia. L’immagine verrà prodotta a distanza di 14 metri forografando la targa posteriore, per motivi di

privacy». Duqnue poche possibilità di scamparla per chi non toglie il piede dall’acceleratore. Grande attenzione è stata posta alle recenti sentenze per evitare di vedere il frutto del lavoro evaporare, con discutibile soddisfazione per i multati. Da alcuni giorni si erano concluse le operazioni di posa dei materiali, dall’impianto vero e proprio al guard rail. Ricordiamo che la velocità massima consentita in quel tratto è di 90 km all’ora (70 km/h per i mezzi pesanti).

Festa dal Pipén, domani la volata finale

Si conclude la manifestazione. Grande successo per le iniziative organizzate nel primo week end

TORRICELLA DEL PIZZO – Anche quest’anno il meteo è un prezioso alleato della “Festa dal Pipén”, e ha premiato il coraggio del Comitato Fiera che organizza la massima manifestazione del paese in pieno gennaio. L’intenso scorso week end ha superato le attese e anche per la giornata di domani, giorno di chiusura della manifestazione, si profila un buon afflusso di visitatori. La cena con spettacolo di sabato sera ha riempito la grande struttura coperta di piazza Boldori. Al termine del menu preparato con la consueta attenzione dalla Scuola di Cucina dell’Einaudi di Cremona, si sono scatenate prima le risate poi i balli. A dispensare buonumore hanno pensato due comici di Zelig e Colorado Café, il Beppe Braida già ammirato nella scorsa edizione e Francesco Damiano, una sorpresa in positivo coi suoi personaggi tra i quali l’impacciato Giallorenzo presentati dalla simpatica e brava Kseniya Zaynak. In tarda serata via alla musica proposta da

Alessandro Zaffanella e dal gruppo Alterego, accompagnati da ballerine che hanno trascinato i giovani presenti fino a tarda ora. La domenica mattina si è aperta con la novità del concorso per la miglior spalla cotta, alla quale hanno partecipato produttori delle province di Cremona, Parma e Piacenza. La giuria era presieduta da Edoardo Raspelli, ormai un habitué della festa torricellese, e comprendeva la citata Kseniya Zaynak, l’imprenditore Eugenio Stabili, il capoarea di Cassa Padana Roberto Danieletti, l’ex sindaco di Torricella Alessandro Farina, gli assessori del comune gemellato di Sissa Trecasali Patrizia Gaibazzi e Igino Zanichelli, e 4 giornalisti: il direttore del quotidiano La Cronaca di Piacenza Emanuele Galba, il direttore del settimanale il Piccolo di Cremona Daniele Tamburini, il redattore di Cremona 1 Simone Bacchetta e il giornalista di Oglioponews (nonché conduttore di Sottorete su Cremona 1) Simone Arrighi. Tra le spalle cotte affettate a ma-

Beppe Braida sul palco del Pipén sabato scorso

no dall’esperto Angelo Dadomo, alla fine ha prevalso quella del salumificio Antica Ardenga di Diolo di Soragna (Pr). Per tutta la giornata poi è stato possibile degustare i piatti nelle due sale predisposte, mentre all’esterno erano presenti decine di stand e l’intrattenimento

offerto da Radio Circuito 29. Domani dunque si conclude la festa, con l’apertura dalle 9 del mercato dei prodotti tipici, l’apertura delle cucine dalle 11 e alcuni intrattenimenti sino all’assaggio gratuito di polenta pasticciata alle ore 16.

Borgo di Castelponzone e Museo dei Cordai, online i nuovi siti CASTELPONZONE – E’ online da pochi giorni il nuovo sito del borgo di Castelponzone. Un sito che ha due domini, www. borgodicastelponzone.it e www. museodeicordai.it (nel caso di browser datato cliccare www. borgodicastelponzone.it/borgo) come spiegato brevemente sul-

la pagina di benvenuto. Un sito molto curato e ricco di storia e offerte turistiche. Si potrà accedere alle diverse sezioni: il borgo, storia, la rocca, i dintorni, link, media, news ed eventi, contatti. Si potrà poi facilmente spostarsi sul sito del Museo dei Cordai, che mantiene la stessa

grafica e può essere visitato nelle sezioni: il museo, i cordai, le tecniche, la canapa, parole, didattica, media, news, contatti e info. In entrambi i casi si parte dalla storia per affrontare l’offerta al visitatore, notizie sui prossimi eventi in programma e tanto altro.


Casalmaggiore

Sabato 30 Gennaio 2016

Microcredito, a Torre funziona

Prorogato il progetto per altri tre anni. Solo Piadena-Drizzona sulla scia, ma altrove i tentativi sono naufragati

I

di Vanni Raineri

l microcredito è un sistema di finanziamento finalizzato allo sviluppo economico, nato nei paesi più poveri e rapidamente diffusosi nel mondo. Muhammad Yunus lo inventò in Bangladesh, il che gli valse il Premio Nobel per la Pace 2006. Alcuni anni fa lo introdusse, primo comune della provincia di Cremona, Torre de’ Picenardi, che recentemente ha rinnovato il bando, ma è rimasto un caso isolato, imitato recentemente dalla vicina Piadena, mentre a Casalmaggiore un tentativo partito con grandi ambizioni è naufragato. Già nel Medio Evo in verità c’era il Monte di Pietà, ma in quel caso serviva consegnare un pegno di valore superiore al prestito, che sarebbe stato messo all’asta qualora non si fosse restituita la somma nei tempi previsti. Il microcredito moderno è uno strumento utile, una rete di protezione che spesso è indirizzata a persone che in parecchi casi sono state agiate ma colpite profondamente dalla crisi. In questo senso è considerato una sorte di paracadute. L’obiettivo è quello di consentire a persone in momentanea difficoltà economica o che hanno importanti idee da sviluppare ma senza i fondi necessari, di far fronte attraverso un piccolo prestito. Non dunque un aiuto una tantum riservato agli indigenti, per i quali il riferimento restano i servizi sociali, ma un prestito agevolato che consenta di superare momenti di

A sinistra il sindaco Mario Bazzani, a destra la vice di Piadena Elisa Castelli

difficoltà che è ragionevole supporre temporanei. E’ importante che i destinatari di queste cifre siano in grado di restituirle, anche perché in questo modo le stesse somme possono essere utilizzate per finanziare altri soggetti. Un sistema che aiuta lo sviluppo economico complessivo in quanto consente a chi sta avviando un’impresa o ha idee da sviluppare di accedere a finanziamenti che difficilmente potrebbe ottenere con un normale credito bancario. Un investimento dunque della società verso persone che dimostrano idee e capacità. I destinatari appartengono a fasce sociali intermedie: non indigenti appunto, in quanto devono dimostrare di essere in grado di restituire la somma, e nemmeno individui facenti parte di famiglie con reddito complessivo medio. Le somme che vengono erogate sono raccolte da aziende, associazioni e cittadini sensibili, oltre alle banche partners. Sono concesse senza interessi (o ad interessi bassissimi) vale a dire che dopo il termine prestabilito do-

vranno semplicemente essere restituite all’ente che li eroga. Anzi alla banca che effettua l’operazione in nome dell’ente, convenzionata con questo. Generalmente i prestiti hanno vita sino a che il fondo non si esaurisce. Vale a dire che se tutti restituiscono le somme, i prestiti non si esauriscono mai. Dicevamo che Torre de’ Picenardi fu precursore dell’iniziativa nel 2012, attraverso un accordo con Cassa Padana, che dal canto suo aveva avviato il progetto già nel 2008 grazie a un accordo con la Caritas Diocesana. Scaduto il bando triennale nell’estate del 2015, a fine 2015 il Comune di Torre ha approvato il nuovo bando, sempre con Cassa Padana. «E’ un nuovo progetto triennale – afferma il sindaco Mario Bazzani - che scadrà nel 2018». Quanti soldi ci sono nel fondo di garanzia? «Complessivamente abbiamo raccolto 30.700 euro, saliti a 50.000 grazie a Cassa Padana che ha elevato il plafond. A causa di un’insolvenza si è ridotto

di 3.000 euro». Una mancata restituzione in 4 anni sembra un dazio accettabile. Su quante domande? «I prestiti erogati sono 28, alcuni dei quali ancora in corso. Sì, quello accennato è l’unico caso di mancata restituzione, anche se ultimamente siamo in sofferenza su altri due prestiti». Al momento il fondo ha a disposizione una somma che consenta nuovi prestiti? «C’è una buona disponibilità, credo si possano fare 5 prestiti, e abbiamo già due domande in corso». Il prestito a Torre è rivolto ai residenti, anche se da poco tempo, in paese, ed il periodo massimo di concessione è di 3 anni, scadenza scelta da gran parte degli interessati. Un piccolo tasso di interesse viene applicato, ma è l’euribor a sei mesi, che oggi è vicinissimo allo zero, quindi si tratta di un interesse molto basso. Non crede, chiediamo a Bazzani. che il successo del vostro progetto si debba anche al fatto che siete un piccolo paese, dove è facile conoscere la situazione delle famiglie? «Credo di sì. Nelle grosse città del microcredito si occupa la Caritas, la nostra particolarità è averla promossa come Amministrazione comunale. Sulla nostra scia recentemente sono partite le esperienze di Piadena-Drizzona e nel Cremonese di Gadesco Pieve Delmona e Casalmorano. Tanti comuni mi hanno chiamato per chiedere di presentare l’iniziativa». Tra questi Casalmaggiore, dove però il progetto non si è concretizzato. Era stato ideato nel 2013, e

inizialmente aveva saputo coinvolgere una serie di associazioni. Ambiva ad essere rivolto a tutto l’Oglio Po, con Casalmaggiore comune capofila. Fu presentato dall’allora assessore Carla Visioli e da Maria Luisa Manfredi del Coordinamento “Popoli in dialogo”. In quell’occasione era presente anche Mario Bazzani. Poi però con il cambio di Amministrazione non se ne fece più nulla. In realtà alcune perplessità sulla vasta area di intervento erano state sollevate fin dall’inizio. «Posso dire che la nostra esperienza è sin qui positiva – conclude Mario Bazzani -. Il tasso di insolvenza è nella media. L’unico caso in cui la somma non è stata restituita, eravamo in presenza di marito e moglie che hanno perso entrambi il lavoro. Credo che raccogliere 30mila euro in un paese di 1.700 abitanti sia un grande risultato. E si tratta solo di privati oltre alle tre associazioni del paese: Amici di Emmaus, Insieme per la Vita e Caritas parrocchiale. Da noi il servizio sociale si occupa di ricevere la richiesta, quindi viene valutata la situazione famigliare e in particolare la possibilità di restituire la somma. Ci è capitato di tutto, dall’anziana che doveva fare cure dentistiche a una persona che per recarsi sul posto di lavoro doveva acquistare un motorino». Chi è partito da poco, caso unico nel Casalasco a seguire l’esempio di Torre, è l’Unione Lombarda dei Comuni di Piadena e Drizzona. L’atto fu approvato poco meno di un anno fa, e nel settembre scorso è stato approvato il bando pub-

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blico. Chiediamo al vice sindaco di Piadena facente funzioni (dopo la nomina revocata a Ivana Cavazzini) Elisa Castelli se ci siano già state richieste. «Alcune famiglie hanno già inoltrato richiesta, e attendono ulteriori step. Dopo il colloquio con l’assistente sociale è necessario infatti presentare una documentazione. A seguire una relazione che viene portata in banca dove si decide se erogare il prestito. Non ne abbiamo ancora concessi ma abbiamo persone in attesa». Il fondo raccolto a Piadena e Drizzona è di 17mila euro, che è stato raddoppiato dal Banco Popolare di Verona, Agenzia di Piadena, salendo quindi a 34mila euro. Anche in questo caso il tasso di interesse è molto basso. L’importo massimo erogabile pure qui è di 3.000 euro. Da altre parti l’esperimento è fallito, da voi sembra di no. «Non è facile. Dalla nostra abbiamo avuto la collaborazione di tutte le associazioni del territorio, ed è importante per l’opera di sensibilizzazione fra i cittadini. Credo che abbiamo raggiunto una bella cifra, grazie anche alla banca. E’ stato spiacevole dover dire di no a qualcuno». E’ certamente spiacevole, ma necessario se si vuole che il progetto possa avere un respiro, quindi finanziare altri bisogni futuri. «Già, è importante sensibilizzare le persone, le quali devono sapere che oggi sono io la persona sostenuta ma domani toccherà ad un altro».

Postura e prevenzione, Interflumina all’avanguardia Ben 73 iscritti al clinic sulla gestione dei traumi nello sport

Grande partecipazione al clinic sull’integrazione posturale nella pratica sportiva che si è svolto lo scorso week end presso il Centro di Medicina dello Sport Interflumina. Un importante appuntamento che era riservato agli addetti ai lavori, ma è giusto che i contenuti non rimangano loro patrimonio esclusivo. Gli interventi dei relatori erano di incontestabile valore scientifico, espresso con chiarezza e profondità. Un’operazione di prevenzione prima ancora che di cura e terapia, come sottolinea il professor Carlo Stassano, per atleti di tutte le discipline sportive. I partecipanti al clinic sono stati 73, tra laureati in scienze motorie, fisioteraposti, medici e tecnici sportivi. Ad aprire i lavori i vertici di Interflumina e di Officina Atletica, quindi il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni ha sottolineato quanto la Città di Casalmaggiore sia aperta all'accoglienza e particolarmente attenta ai valori dello sport. Il convegno ha toccato tutti i diversi approcci dell'educazione fisica, della

psichiatria, della fisioterapia e della medicina in un susseguirsi di interventi che hanno portato alla comprensione che solo un’équipe opportunamente costituita può affrontare a 360 gradi la prevenzione e la gestione degli infortuni e della prestazione nello sport. L’Asd Atletica Interflumina, grazie al Centro di Sviluppo Tecnico Nazionale Fidal, è riconosciuta quale prima realtà, in Italia, a costruire questo percorso per i propri atleti ma con l’ambizione di poter essere vero servizio per la comunità dell’Oglio Po e della Fidal del Nord Italia. Quattro le relazioni svolte. Il dottor Alberto Formis ha affrontato il tema del trattamento delle patologie muscoloscheletriche da sovraccarico dello sportivo di qualsiasi livello agonistico, che necessita di una “gestione multidisciplinare” basata sull’attenta valutazione dei fattori di rischio “posturali” e delle caratteristiche specifiche richieste dall’attività sportiva. E’ stata presentata una dettagliata descrizione delle principali sindromi dolorose degli arti e dei principi di rieducazione funzionale alla luce delle

Sopra Bongiovanni e Stassano. A fianco la relazione di Courchinoux e Formis

evidenze scientifiche; sono stati inoltre descritti alcuni casi clinici come spunto di discussione. Il professor Vincenzo Canali ha evidenziato come la Kinesiologia applicata risulti uno straordinario strumento che aiuta a trovare e trattare eventuali squilibri muscolari affinché si possano prevenire infortuni e velocizzare i tempi di guarigione. Le evidenze presentate, anche attraverso filmati, hanno riguardato la prevenzione a traumi da carico iterativo quali pubalgie, tendiniti, sciatalgie e

problemi muscolari. Il professor Georges Courchinoux ha presentato l’applicazione del metodo Corpo e Coscienza che porta il suo nome adattato alla pratica sportiva nei diversi ambiti: l’educazione fisica dell’età evolutiva, la pratica sportiva occasionale, della terza età, di alto livello e adattata alla disabilità. Infine il dottor Franco Combi ha evidenziato come oggi la diagnostica per immagini consenta di capire se il trattamento di una lesione tendinea debba

essere conservativo o chirurgico. Una volta deciso per il trattamento conservativo, esso deve percorrere un processo terapeutico riabilitativo mirato alla ristrutturazione, riorganizzazione delle fibre, al riequilibrio cellulare ed alla eliminazione del dolore. Un importante aiuto alla riabilitazione è dato dalla terapia infiltrativa ecoguidata. Ha poi presentato una serie di nuove metodologie terapeutiche molto efficaci, che rendono la terapia delle lesioni tendinee una strada oggi meno difficile da percorrere.


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Speciale Salute

L’esercizio fisico costante può essere considerato una vera e propria terapia per ridurre tensioni e ansie nonché per prevenire le malattie

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port ed esercizio fisico sono generalmente associati a dimagrimento, dieta e bellezza. Sono più visti come un mezzo per raggiungere obiettivi estetici, meno frequentemente come un mezzo di prevenzione di molte malattie e promozione del nostro benessere psico-fisico. Lo sport non serve solo a bruciare calorie, ma può essere un importante mezzo per ridurre lo stress e le tensioni quotidiane. Lo stress e l’ansia sono risposte sane e funzionali che il corpo mette in atto per affrontare situazioni difficili e momenti di crisi: sono alleati utili alle attività professionali e non, perché aiutano a mantenere focalizzata l’attenzione e a concentrarsi sui compiti a cui ci si deve dedicare. Se però lo stato di tensione dovuto all’ansia e allo stress sono prorogati oltre misura allora tutto questo si ripercuote sul fisico. Il meccanismo psicofisiologico attraverso cui lo stress influisce sul corpo è molto complesso. Quale che sia la molla che fa scattare lo stress, questo mette in moto una risposta complessa che chiama in causa più di mille reazioni biochimiche nel cervello e nel resto del corpo. Tutti questi cambiamenti sono mediati dal sistema nervoso, endocrino ed immunitario. Quando il corpo è sotto stress il Sistema Nervoso Centrale invia attraverso l’ipotalamo (piccola ma importante struttura cerebrale posta alla base del cervello) un messaggio o una comunicazione al Sistema Nervoso Autonomo. Questo prepara il corpo ad affrontare lo stress attraverso un aumento di produzione di adrenalina nel sangue. La produzione di adrenalina porta in scena l’ipofisi (centro regolatore degli ormoni) che a sua volta attraverso un complicato sistema di ghiandole, ormoni e neurotrasmettitori libera cortisolo. Il cortisolo è la sentinella che dà l’allarme preparando il corpo ad un’azione impegnativa alterando il metabolismo delle risorse disponibili. Lo stress incomincia a far pagare il suo prezzo quando il livello di cortisolo ha degli sbalzi continui e finisce per rimanere alto in permanenza. In queste condizioni il cortisolo ha un effetto negativo sul sistema immunitario abbassandone la resistenza. Una volta compromesso il sistema immunitario, il nostro sistema naturale di difesa, lo stress diventa la strada per ammalarsi. Il funzionamento di questo sistema presuppone

Lo sport per combattere lo stress quotidiano

importanti connessioni neuronali ed ormonali tra la mente ed il corpo. C’è un dialogo costante tra la mente ed il sistema immunitario. La psico-neuro-endocrino immunologia ha confermato come pensieri e sentimenti hanno ripercussioni potenti su salute e malattia: le emozioni negative possono far ammalare, le emozioni positive sono in grado di guarire. Gli effetti di una costante attività fisica sono molteplici, tanto fisici quanto psichici. Fare sport non significa solo bruciare calorie ed energia fisica, ma far “circolare energia mentale”. Tutti sappia-

mo che praticare sport ed esercizio fisico in modo costante aiuta a stare bene in salute ed è un mezzo importante per la prevenzione di molte malattie. Il movimento fisico previene innanzitutto il rischio di infarto, riduce il rischio di cardiopatie ischemiche e migliora la prognosi di chi ha subito un infarto. Fare esercizio fisico abbassa i valori del colesterolo cattivo e aumenta i valori del colesterolo buono, migliora la pressione arteriosa in chi soffre di ipertensione e la glicemia nei soggetti diabetici. Inoltre, chi pratica sport gode di molti altri benefici, perché rafforzati dall’attività fisica, i muscoli sono più

forti e le articolazioni più flessibili: questo rende meno soggetti a dolori muscolari. Meno spazio viene dato ai benefici che il movimento ha sulla salute mentale. Muoversi, nuotare, camminare, correre fa “respirare” in modo diverso il corpo e la mente liberando gli stessi da tossine e tossicità che impediscono la libera circolazione di un’energia vitale che ciascuno

di noi possiede. Lo sport mette in circolo nuova energia e questa rigenerazione attiva stati mentali che riducono gli effetti dell’ansia, delle tensioni e delle preoccupazioni quotidiane. Canalizza, inoltre,la rabbia e l’aggressività che si ferma nel nostro corpo sottoforma di disturbi gastro–intestinali o umore depresso. La circolazione dell’energia migliora il sonno, accelera il metabolismo migliorando molte funzioni del nostro organismo. Lo sport, interrompendo una routine quotidiana, distrae e allontana le preoccupazioni. Come lo stress e le emozioni negative attaccano il sistema immunitario, allo stesso modo, esprimere sentimenti e pensieri positivi, attivare stati mentali nuovi coinvolgendo parti del corpo come avviene attraverso esercizi di rilassamento oppure praticando sport, promuove uno stato di salute che giova al sistema immunitario ed aumenta le difese. In questo caso il cervello secerne una particolare classe di sostanze, le endorfine, che sono oppioidi endogeni, cioè sono mediatori chimici dall’effetto analgesico, euforizzante, anti-ansia, antiaggressivo e soprattutto immunostimolante. Ecco perchè fare sport ci “protegge”.


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Speciale Salute Ogni giorno trascorriamo molte ore davanti al computer per motivi di lavoro o per semplice svago, spesso però, senza accorgercene, assumiamo posizioni scorrette che a lungo andare possono portare alla comparsa di dolori soprattutto a schiena e collo. E’ importante quindi sapere come fare quando ci troviamo di fronte al pc per mantenere una postura corretta. Ecco allora cinque consigli.

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lavorare al computer, ecco alcuni consigli per una postura corretta de, dopo i primi minuti in cui è ben posizionato davanti al pc, ad assumere posture sbagliate. Possono essere utili allora degli stratagemmi per rimanere nella giusta posizione come, ad esempio, utilizzare un cuscino da sistemare dietro la schiena per aiutare la colonna a rimanere nella posizione giusta (con la curva che va in avanti).

Mantenere la colonna vertebrale dritta - Più facile a dirsi che a farsi, soprattutto se si trascorrono molte ore davanti al computer. Ci vuole infatti un po’ di attenzione per mantenere la colonna vertebrale dritta; il nostro corpo, al contrario, ten-

Tenere le spalle rilassate - E’ importante tenere il più possibile le spalle rilassate, ovvero rivolte verso il basso e non insaccare il collo per evitare che tensioni e dolori dalla schiena si spostino invece nel tratto cervicale.

Alzarsi spesso - Muoversi è molto importante non solo per sgranchire le articolazioni ma anche per ridare ossigenazione al corpo. Di ciò beneficerà anche il cervello e di conseguenza sarete più concentrati sul lavoro che state facendo e i vostri risultati saranno migliori. E' bene quindi fare spesso pause quando si sta davanti al pc, a seconda dei casi dopo un'ora, un'ora e mezza o anche prima. Fare attenzione ai polsi- Stare molto davanti al pc può portare non solo infiammazioni alle spalle ma anche al polso e al

gomito a causa dell'utilizzo del mouse. La mano rimane infatti per troppo tempo nella stessa posizione, quella in cui indice e medio sono spesso sollevati. Ogni tanto, dunque, è bene muovere la mano e le dita in tutte le direzioni. Fare esercizi - Anche in ufficio di fronte al pc è bene fare un po' di esercizi. Non basta solo alzarsi ma bisognerebbe anche dedicare qualche minuto a dei veri e propri esercizi per schiena e collo. Prendervi cura anche dei vostri occhi staccando ogni tanto lo sguardo dallo schermo.

Dormire poco e male può avere effetti deleteri, da non sottovalutare, a breve e a lungo termine sul nostro fisico

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ei benefici del sonno su umore e salute si parla spesso. Ma che cosa succede quando non si dorme a sufficienza? Molti possono essere gli effetti deleteri su fisico e umore. Certi sono immediatamente visibili al mattino dopo, mentre altri sono meno conosciuti. Ecco alcuni degli effetti negativi causati da una cronica carenza di sonno. SBALZI D’UMORE - Interruzioni, rumori, interferenze e imprevisti tendono a darci più fastidio, se abbiamo dormito poco. Ed è solo l'inizio. Una carenza cronica di sonno è anche legata a un rischio più alto di sintomi psicotici, disturbi della personalità e allucinazioni. EMICRANIA - Un grande classico del mattino seguente: una scarsa qualità del sonno è legata all'insorgenza di emicrania (la comparsa cronica di cefalee, concentrate su un lato del cranio); mentre le apnee notturne sono correlate alla frequenza di episodi di mal di testa. PROBLEMI INTESTINALI - La mancanza di sonno sembra anche aumentare le possibilità di sviluppare malattie infiammatorie croniche intestinali, come morbo di Chron o rettocolite ulce-

Attenzione alla carenza cronica di sonno

rosa; peggiora i sintomi del reflusso acido e mette a rischio di incorrere in episodi di colite. RAFFREDDORI - Chi dorme meno di 6 ore a notte corre un rischio quattro

volte maggiore di contrarre un raffreddore rispetto a chi si concede le canoniche 7-8 ore. Il sonno avrebbe infatti un ruolo chiave nella regolazione dei linfociti T, globuli bianchi fondamentali per la risposta immunitaria. La carenza

di riposo incide, nella vulnerabilità ai virus, più di stress, luogo di provenienza e fumo.

OBESITA’ - La privazione di sonno altera l’equilibrio ormonale che regola lo stimolo della fame, aumentando l'appetito per cibi particolarmente calorici. Diversi studi dimostrano che chi non dorme quanto dovrebbe tende a prediligere i cibi dolci, grassi, lavorati, molto salati o ricchi di carboidrati, e a tralasciare frutta, verdura e latticini. PROBLEMI ALLA VISTA - Più a lungo si sta svegli, più aumenta la probabilità di incorrere in errori visivi e allucinazioni. Non solo. La prolungata carenza di sonno può compromettere la visione periferica (e restringere quindi il campo visivo), favorire la diplopia (la visione doppia di uno stesso oggetto) e in generale la debolezza visiva. SERI PROBLEMI DI APPRENDIMENTO - Non solo dormire aiuta a sedimentare i ricordi, ma è anche essenziale per fare "pulizia" tra le sinap-

si (le connessioni tra neuroni), eliminando quelle superflue per far posto a nuove tracce. La nostra memoria non può espandersi all'infinito: un'adeguata quantità di sonno aiuta a sbarazzarsi dei ricordi inutili, creando spazio per le nuove informazioni da apprendere.

PERDITA DI MEMORIA - Il sonno è una tappa fondamentale del processo di consolidamento dei ricordi appresi durante il giorno. Inoltre, una buona dormita può rendere più facilmente accessibili le informazioni che non riusciamo a ricordare quando siamo svegli. MANCANZA DI COORDINAZIONE MOTORIA - Dormire bene, ma soprattutto concedersi qualche ora di sonno extra al mattino, migliora le performance che richiedono coordinazione motoria. In particolare questo beneficio è legato alla durata dello Stadio 2 del sonno, una fase che si accorcia in caso di levatacce. Per esempio una ballerina o un pianista otterrà probabilmente prestazioni migliori dopo una bella dormita.


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Non solo rendono la nostra cucina più saporita, ma sono fondamentali per la prevenzione delle malattie e la protezione del nostro organismo

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e spezie sono delle alleate davvero preziose, non soltanto in cucina per insaporire i nostri piatti, ma nella vita di tutti giorni per la protezione della salute e per la prevenzione delle malattie. Alcune spezie, più di altre, sono ricche di proprietà benefiche in grado di rafforzare il nostro sistema immunitario e di regolare i livelli del colesterolo e degli zuccheri nel sangue. Vediamo allora alcune spezie che non dovrebbero mai mancare nella nostra cucina. CURCUMA - La curcuma è una spezia di origine orientale. Studi recenti ne hanno messo in luce l’utilità per la prevenzione del diabete di tipo 2 e per proteggere l’organismo dalle infezioni. La curcuma, infatti, rafforza il sistema immunitario. Presenta inoltre proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche e antiossidanti.

Le tante proprietà benefiche delle spezie

estratto un olio essenziale impiegato in medicina ed erboristeria per la preparazione di farmaci e rimedi naturali. E’ un antiossidante e un antimicotico. Contrasta in maniera efficace la presenza di virus e batteri. Viene impiegato per la preparazione di liquori, mix di spezie e dolci.

ZENZERO - Lo zenzero favorisce la digestione ed aiuta l’organismo a depurarsi. E’ perfetto per la preparazione di tisane da assumere per la cura e la prevenzione di mal di gola, raffreddore e influenza. Studi scientifici ne hanno dimostrato l’efficacia come antidolorifico in caso di artrite. Contribuisce inoltre a ridurre la cellulite, i gonfiori e i ristagni acquosi, entrando di diritto tra le spezie brucia-grassi oltre che salutari. PEPERONCINO - Il peperoncino stimola il metabolismo e la digestione. I suoi effetti benefici sono soprattutto depurativi. Un pizzico di peperoncino contribuisce a favorire la circolazione sanguigna ed a tenere sotto controllo i livelli degli zuccheri nel sangue. Una varietà particolare di peperoncino, il pepe di Cayenna, è rinomata per la sua capacità di tenere sotto controllo il colesterolo e per il suo effetto antidolorifico e antinfiammatorio. NOCE MOSCATA - La noce moscata è una spezia di solito sottovalutata. E’interessante sapere che la noce moscata viene impiegata in omeopatia. Ad esempio, risulta utile in caso di pressione bassa e di reumatismi. Viene inoltre utilizzata per le malattie che colpiscono i bronchi e per i problemi di digestione. Le proprietà benefiche della noce moscata sono garantite dai preziosi oli essenziali in essa contenuti. Non deve essere assunta in

CHIODI DI GAROFANO - I chiodi di garofano sono ritenuti benefici dalla medicina naturale per alleviare i dolori legati all’artrite. Contengono infatti una sostanza in grado di interrompere i processi di un complesso proteico che è stato correlato all'insorgere di disturbi infiammatori, quali l’artrite stessa. Sono un antibatterico naturale adatto per la preparazione di infusi da ottenere tramite decotto e da impiegare come collutorio. L’infuso deve essere filtrato e lasciato raffreddare prima di essere utilizzato. quantità troppo eccessive, essendo un vero e proprio alimento medicinale. CUMINO - Il cumino è una delle principali spezie della salute nell’Ayurveda, la medicina tradizionale indiana. E’ ricco di ferro ed è adatto alla stagione invernale, per via del suo potere riscaldante. E’ efficace nella riduzione del colesterolo e dei livelli degli zuccheri nel sangue. Viene ritenuto efficace per il miglioramento della risposta immunitaria e nel contrastare l'osteoporosi.

CANNELLA - I motivi per aggiungere un pizzico di cannella nella nostra alimentazione e nella preparazione delle tisane sono tanto numerosi quanto le sue proprietà benefiche. La cannella regola gli zuccheri nel sangue, riduce i dolori causati dall'artrite, migliora la memoria, è un alleato prezioso contro il raffreddore e il mal di gola. Le sono state infine attribuite proprietà anticancro. CURRY - Una delle spezie principali contenute nel curry è la curcuma. Si trat-

ta di un mix indiano ormai utilizzato in tutto il mondo per aromatizzare le spezie. Nel curry la curcuma è accompagnata da zenzero e pepe nero, due alimenti che ne potenziano le proprietà benefiche. Esso può inoltre contenere cumino, cardamomo e chiodi di garofano, oltre allo zafferano, un insieme di spezie davvero salutare. ANICE STELLATO - L’anice stellato viene considerato come un vero e proprio antibiotico naturale. Da esso viene

CARDAMOMO- Il cardamomo è la terza spezia più rara al mondo, dopo zafferano e vaniglia. Impariamo dunque ad utilizzarlo con parsimonia, come se fosse un vero e proprio medicinale. Può essere impiegato, ad esempio, per aromatizzare il caffè. Il cardamomo è utile in caso di tosse e raffreddore, per tutte le infiammazioni delle vie aeree e per favorire il dimagrimento. Stimola il metabolismo. I semi di cardamomo possono essere masticati oppure impiegati nella preparazione di tisane.


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Speciale Salute Le tisane, grazie alle loro proprietà, sono state usate per millenni per trattare piccoli disturbi e per prevenire malanni come febbre e raffreddore. Eccone alcune utili per il benessere e facili da trovare.

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tisane, un rimedio antico per la cura del nostro corpo anche proprietà antibatteriche, antivirali e antifungine. E’ benefica per la circolazione, la digestione e in caso di raffreddore e tosse.

Al finocchio - La tisana per eccellenza è quella al finocchio, la più versatile e benefica. La tisana al finocchio è perfetta per migliorare la digestione. Si può prendere lontano dai pasti o mezz’ora dopo il pasto per smorzare il desiderio di dolce. E’ ottima anche come rimedio in caso di indigestione e dolori addominali.

Alla rosa canina - Ottima fonte di vitamina C, importante per la salute del sistema immunitario, della pelle e dei tessuti. Dona energia e arricchisce di minerali. Al mirtillo - La tisana al mirtillo è ottima per i dolori addominali. Il mirtillo è nutriente, diuretico, lievemente astringente, svolge un’azione benefica su fegato e reni. Ricco di vitamina C,

A base di cannella - Ricca di antiossidanti, la cannella ha

tannini e antiossidanti, è un rimedio perfetto per l’equilibrio delle donne, durante il ciclo e in caso di anemia.

A base di echinacea - Uno dei più potenti infusi medicinali è l’echinacea, che potenzia il sistema immunitario e ha proprietà antibatteriche. Utile anche in caso di infiammazioni. Per la sua azione può essere considerata quasi un antibiotico. Al limone - Il limone è un potente antisettico; per questo le tisane al limone sono molto adatte a chi ha abusato per lunghi periodi di grassi e pro-

teine per agevolare il processo di disintossicazione. Grazie alla sua azione purificante, è un ottimo rimedio contro l’alito cattivo. Aiuta il fegato e stimola la produzione di bile. Ha anche un effetto benefico sul sangue e sull’apparato circolatorio, infatti ripulisce il sangue, cura la pressione alta, rinforza i vasi sanguigni deboli e diluisce il sangue. Aiuta inoltre la digestione. Allo zenzero - Aiuta chi ha una digestione lenta e dolore addominale. E’ inoltre un ottimo rimedio per sbloccare le vie respiratorie in caso di raffreddore.

Marco Cassese, titolare di Pronto Pizza in via Ghinaglia, ci ha parlato di questa novità nel campo dell’alimentazione

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i può mangiare la pizza tutti i giorni senza problemi? Beh, la risposta è sì perché è nata la pizza che fa bene all’organismo grazie alla collaborazione tra la ditta Greci e la dottoressa Chiara Manzi, Direttore Scientifico di Art Joins Nutrition Academy, l’Accademia Europea di Nutrizione Culinaria e Presidente dell’Associzione per la sicurezza nutrizionale in cucina. Per approfondire l’argomento, abbiamo sentito Marco Cassese, titolare di Pronto Pizza in via Ferruccio Ghinaglia 31 che a metà febbraio parteciperà al corso dedicato alla “creazione” di questa “pizza del benessere”. «Al termine del corso mi verrà rilasciato un attestato. Prima di poter fare questo tipo di pizza bisogna seguire una precisa procedura. Siamo di fronte all’evoluzione della pizza perché grazie ad accorgimenti specifici, a un grande studio scientifico e ad ingredienti di qualità questo alimento potrà essere consumato regolarmente senza nessun problema. Al momento si è pensato a quattro diverse pizze dal corretto apporto calorico, certificate “Gusto&Benessere” e realizzate con prodotti approvati da Art Joins Nutrition: pizza primavera, vege-

Quando la pizza fa bene all’organismo

tariana, asparagi e salmone, grigliata. Tutte le ricette sono state studiate nella loro composizione secondo precisi parametri e questo ha fatto sì che per una pizza di 30cm di diametro le Kilocalorie siano solo 650; meno della metà di quelle che si hanno per una pizza tradizionale. Le pizze risulteranno anche più ricche di fibre, più digeribili, più bilanciate, più equilibrate e di conseguenza con meno grassi e calorie.

Il segreto di base per realizzare le quattro pizze certificate sta sia nell’impasto, che ha una composizione unica ed esclusiva con un alto contenuto di fibre, minerali e proteine, fatto lievitare per almeno 24 ore, fragrante e dal sapore ricco, sia nelle farciture con pochi grassi, sale iodato e ricche di gusto. Per quel che riguarda l’impasto, esso è realizzato con farina di grano tenero tipo 00 a cui vengono aggiunti in quantità studiate e testate diversi elementi tra farine speciali e semi selezionati tra i quali: • farina di Tritordeum, un cereale speciale che nasce dalla combinazione di un grano duro con un orzo selvatico.

Questo ingrediente presenta caratteristiche importanti per la salute: alta digeribilità grazie al basso contenuto di glutine; alto contenuto di luteina, un antiossidante importante per la protezione della vista e un aiuto per proteggere la pelle dai raggi Uv; alto contenuto di fibra, fattore essenziale per il benessere dell’apparato intestinale e cardiovascolare. • fiocchi di Teff, il più piccolo cereale al mondo proveniente dall’Etiopia e dall’Eritrea. Per definizione è integrale, è ricco di proteine, è a basso indice glicemico, è una fonte eccellente di fibra e ha un elevato contenuto di minerali essenziali. • semi di lino che derivano da una pianta erbacea e sono una delle fonti vegetali più preziose degli acidi grassi omega 3 e omega 6 che aiutano il corretto funzionamento del sistema immunitario e contribuiscono positivamente alla normale funzione cardiaca. Sono inoltre ricchi di micronutrienti energetici, minerali, vitamine e fibre. Il mix dell’impasto contiene anche quinoa, amaranto in grani, farina di germe di grano e fibra di bambù.

Sono 25 anni che faccio questo mestiere e da sempre sono alla ricerca di cose nuove e salutari. Già utilizzo oltre all’impasto tradizionale quello di kamut 100% biologico e impasti senza lievito per la clientela più

esigente.E’ fondamentale che ci sia questa innovazione ed è importante distinguersi dalle altre pizzerie in fatto di qualità. Questa pizza rappresenta un grande stimolo e una spinta verso il futuro del settore».


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Speciale Motori

La società torinese è leader a livello internazionale nella produzione, vendita e assistenza di una vasta gamma di veicoli industriali

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rotagonista globale nel mondo del trasporto, Iveco è un’azienda leader a livello internazionale nello sviluppo, nella produzione, nella vendita e nell’assistenza di una vasta gamma di veicoli industriali leggeri, medi e pesanti.

STRALIS - Il nuovo Stralis Hi-Way adotta motori Cursor Fpt Industrial, che garantiscono bassi consumi di carburante e prestazioni eccellenti. Grazie all’altissima efficienza del sistema di riduzione catalitica Scr (Hi-eScr) lo Stralis è l’unico veicolo pesante sul mercato a rispettare i limiti imposti dalla normativa Euro VI, senza l’utilizzo di Egr. Il sistema Hi-eScr offre ai clienti Iveco numerosi vantaggi, come la riduzione del peso, un minor consumo di carburante e una maggiore durata grazie a una tecnologia meno complessa ma efficiente. La cabina dello Stralis Hi-Way, rinnovata nell’ergonomia e nel comfort di guida, è il risultato della stretta collaborazione con i clienti. Il restyling esterno della cabina si è concentrato principalmente sul miglioramento dell’aerodinamica del veicolo e quindi sull’efficienza dei consumi. Esternamente il frontale si caratterizza per la nuova griglia centrale, per i “deflettori aria” di nuova progettazione e per il design ottimizzato del paraurti. Proponendosi come soluzione vantaggiosa per tutti i tipi i di trasporto e per tutte le attività ed esigenze di gestione della flotta, il nuovo Stralis aggiunge a una gamma già ampia di offerte l'esclusiva funzione “Driving Style Evaluation”; Iveconnect, l'esclusivo sistema Iveco che integra in un unico dispositivo i servizi di infotainment, navigazione, assistenza alla guida, oltre alla funzione Iveconnect Fleet che fornisce assistenza per la gestione di piccole, medie e grandi flotte. Lo Stralis Hi-Way adotta i più avanzati sistemi elettronici, come il dispositivo Ebs con la funzione di Brake Assistant, il Lane Departure Warning System, l’Esp, l’Adaptive Cruise Control, Daytime Running Lights, la nuova funzione Driver Attention Support e l'Advanced Emergency Braking System.

Iveco, affidabilità su ogni tipo di terreno

TRAKKER - Il mercato dei veicoli cava-cantiere e costruzioni è estremamente complesso se si considerano tutte le possibili applicazioni: veicoli con 2, 3 o 4 assali a trazione integrale o parziale, una vasta gamma di potenze, autocarri e trattori, modelli leggeri e oversize, e varianti speciali per allestimenti particolari. Trakker è una macchina progettata per soddisfare tutti i tipi di missione estrema fuori strada su ruote dalle 18 alle 72 tonnellate. La vera innovazione del Trakker è la nuova cabina sviluppata a partire dalle soluzioni adottate per il pesante stradale Stralis. La nuova cabina è nata per migliorare il comfort di guida e la vita a bordo, elementi ormai riconosciuti di fondamentale importanza per la produttività e la sicurezza. Il nuovo Trakker rappresenta dunque una combinazione perfetta di robustezza e affidabilità, con il comfort delle nuove cabine Stralis Active Day e Active Time.

La calandra con griglia di grandi dimensioni rende agevole la personalizzazione grafica da parte del cliente. La nuova gamma è molto ampia, sia con guida a sinistra che a destra, consentendo al cliente di personalizzare il veicolo per ogni specifica missione. La gamma comprende due tipi di motore (Cursor 8 e 13) e due modelli di cabina (Ad e At). Gli autocarri rigidi Trakker sono disponibili nelle configurazioni 4x2, 4x4, 6x4, 6x6 e 8x8 con potenze da 310 a 500 Cv. I trattori Trakker sono disponibili nelle configurazioni 4x2, 4x4, 6x4 e 6x6 con potenze da 360 a 500 Cv. Il nuovo Trakker è stato progettato per facilitare le operazioni di allestimento attraverso un’ampia disponibilità di trasmissioni e prese di forza, oltre che connessioni elettriche disponibili sia all’interno della cabina che sul telaio e il modulo di espansio-

ne aperto Can data bus. Sia che venga utilizzato per operare nelle condizioni fuori strada più estreme che per missioni principalmente stradali con occasionali percorsi fuori strada, il nuovo Trakker può essere attrezzato per ottimizzare il carico utile e il consumo di combustibile. Il nuovo Trakker riduce inoltre i costi di manutenzione abbassando i tempi di fermo macchina grazie ad intervalli di cambio olio motore estremamente elevati (uno all’anno in media) e con una diagnostica di bordo veloce e accurata. Quanto alle motorizzazioni, una caratteristica del nuovo Trakker è la gamma di motori Cursor, un punto di riferimento in termini di coppia, durata, manutenzione e costi d’esercizio: questi motori consumano – a seconda delle missioni dal 2 al 5% in meno rispetto alle già economiche versioni Euro 3.


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Assicurazioni auto, ecco le novità

La Legge di Stabilità 2016 introduce i controlli Rca attraverso autovelox, tutor e varchi elettronici delle Zone a traffico limitato

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el settore Rca, la carta sta sparendo. Niente contrassegno da esporre sul parabrezza e niente attestato di rischio cartaceo. Il fatto è che, alla fine, il documento chiave resta però quello di carta: il certificato di assicurazione cartaceo, che l'assicuratore vi consegna alla stipula o al rinnovo dell'annualità Rc auto va sempre tenuto a bordo, perché dimostra che siete in regola con la polizza e non rientrate nell'esercito di evasori Rca. Attualmente, se le Forze dell'ordine vi fermano, possono verificare l'esistenza della Rca grazie al vostro certificato assicurativo cartaceo. Ovviamente, hanno anche un database da consultare, dove confluiscono i dati di compagnie e Motorizzazione; ma, secondo una circolare del ministero dell'Interno (la numero 300/A/8593/15/101/20/21/7 del 10 dicembre 2015), fa fede il certificato nel caso in cui il database non fosse aggiornato. Infatti, la circolare è chiara: "Premesso che il certificato di assicurazione è oggi il solo documento che il Codice della Strada prevede che il conducente di un veicolo a motore debba avere con sé, durante la circolazione, ai fini dell'assicurazione obbligatoria, si chiarisce che: qualora la data di validità indicata nel certificato di assicurazione fosse diversa da quella risultante dalle banche dati, con la prima (certificato) scaduta e la seconda non ancora, si provvederà a contestare la violazione, con l'intimazione a esibire il certificato in corso di validità e data coincidente con quella delle banche dati; qualora invece fosse quest'ultima (banche dati) a essere non più in corso di validità, farà fede il certificato valido; negli accertamenti da remoto si farà riferimento alla validità che risulta presso l'Archivio nazionale dei veicoli, gestito dal ministero dei Trasporti; se scaduta, su questa prevale il certificato valido o, eventualmente, l'attestazione dell'avvenuta stipula del contratto e del pagamento del relativo premio entro i termini stabiliti, rilasciati dalla compagnia di assicurazione".

La situazione sta però evolvendo. Appena le telecamere verranno omologate (autovelox, Tutor, varchi elettronici delle Ztl), anche queste potranno controllare la regolarità della Rca, consultando il database di Motorizzazione e assicura-

zioni: lo dice la Legge di Stabilità 2016. E, ovviamente, anche in questo caso farà fede il certificato assicurativo cartaceo. Da quel momento in poi, la lotta all'evasione Rca sarà davvero più forte rispetto a quella attuale e le Forze dell'ordine potranno dedicarsi, su strada, ad altri compiti, come la prevenzione di altre infrazioni, quali la guida in stato alterato da alcol o droghe. ANCHE VIA EMAIL - Comunque, l'Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) ha dato l'ok all'invio via email del certificato assicurativo cartaceo: poi, l'assicurato provvederà a stampare il documento elettronico e a portarlo in auto. Per l'Authority, "nel caso di stipulazione di contratti di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la trasmissione del certificato di assicurazione avviene su supporto cartaceo tramite posta o, ove il contraente abbia manifestato il consenso, su supporto durevole, anche tramite posta elettronica". La trasmissione della Carta verde (per viaggiare in auto in determinati Paesi esteri) avviene su supporto cartaceo.

UN GIRO DI VITE SULLE TARGHE ESTERE - La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto il pagamento della sosta ai parcometri con bancomat o carta di credito (dal 1° luglio) e rilevanti norme anti-elusione della tassa automobilisti-

ca e di contrasto del fenomeno delle radiazioni per esportazioni. Che negli ultimi anni ha messo in ginocchio l'intera filiera del recupero dei veicoli a fine vita e nascosto illegalità sotto il profilo fiscale, danneggiando green economy e industria siderurgica nazionale. Grazie alla disposizione approvata nella Legge di Stabilità, si chiarisce che la radiazione per esportazione deve avere come unica finalità la re-immatricolazione per l'effettiva circolazione del veicolo all'estero e prevede, quindi, l'effettiva re-immatricolazione quale condizione obbligatoria affinché un veicolo venga cancellato dal Pubblico Registro Automobilistico prima di essere esportato. La norma pone un deciso argine a una pratica precisa: non sempre il veicolo radiato per esportazione viene re-immatricolato all'estero, in certi casi nemmeno esportato, andando ad eludere la normativa fiscale, di responsabilità civile e ambientale.


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Sabato 30 Gennaio 2016

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

E’

di Giulia Sapelli

un disturbo che colpisce una fetta di popolazione sempre più larga e che non deve essere trascurato. Stiamo parlando del reflusso gastroeofageo, che in Italia colpisce circa il 10-20% della popolazione. Un disturbo molto diffuso che quando trascurato può portare a conseguenze più serie. Bruciore addominale e rigurgito sono i sintomi tipici. Terapia farmacologica appropriata, dieta frazionata e attività fisica sono gli ingredienti per affrontare il problema. Ne parliamo con il dottor Federico Buffoli, direttore dell'unità operativa di Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia Aziendale dell'Ospedale di Cremona. «Con il termine reflusso gastroesofageo si intende la risalita spontanea in esofago dell’acido cloridrico normalmente presente nello stomaco» spiega il medico. «Si tratta, entro certi limiti, di un fenomeno fisiologico che avviene, in particolare, dopo i pasti».

E’ un disturbo che in Italia colpisce circa il 20% della popolazione

Reflusso gastrico: attenzione a non trascurare i sintomi

Quando il reflusso gastroesofageo diventa malattia? «Può diventare una malattia quando dà sintomi che incidono sulla qualità della vita o quando crea infiammazione all’esofago (esofagite) o ad altri organi (ad es. laringiti ed erosioni dentali). Modificare il proprio stile di vita è importante per evitare che il problema diventi cronico».

sta malattia è triplicato, tant’è che in Italia il 10-20% della popolazione ne è affetta».

Come si può manifestare? «Si manifesta con sintomi tipici, come il bruciore alla parte alta dell’addome o in mezzo al torace e con il rigurgito, ma anche con sintomi cosiddetti atipici, più insidiosi da interpretare, tra questi il dolore toracico del tutto simile a quello dell’infarto, la disfonia, la raucedine, la tosse e l’asma». Quanto è diffusa questa malattia? «E’ al primo posto fra i disturbi gastroenterologici più diffusi. Negli ultimi vent’anni, nei paesi occidentali, il numero di persone affette da que-

Come viene diagnosticata? «Un’accurata anamnesi rimane lo strumento diagnostico più efficace. Mediante questa il medico di Medicina Generale o lo specialista può indirizzare a esami strumentali quali l’endoscopia e la pH-metria che misura la quantità di acido che refluisce nell’esofago. In assenza di sintomi di allarme, le indagini endoscopiche sono indicate dopo i 45 anni di età».

Il dottor Roberto Buffoli

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi

Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio

Qual è l’approccio terapeutico più efficace? «La terapia si basa su due cardi-

ni complementari: la riduzione della secrezione dell’acido cloridrico mediante l’uso di farmaci specifici e le norme igienico dietetiche che prevedono un’alimentazione bilanciata e frazionata (ridurre il consumo di cibi piccanti o fritti, caffè, alcool, agrumi e cioccolato, autoregolarsi rispetto alla quantità delle porzioni e mangiare lentamente), una qual certa attività fisica ed evitare posture che favoriscano il reflusso (non coricarsi o sdraiarsi subito dopo i pasti)». È una malattia pericolosa? «No, se ben curata e controllata. Se lasciata a sé può portare a complicazioni severe e, raramente, anche a rischio di tumore».

Rianimazione Bls-d, il corso sabato 12 marzo all’ospedale

ATTENZIONE A PERDERE TROPPO PESO IN POCO TEMPO Sono una ragazza di 23 anni alta 1.50 e peso 55 kg. Vorrei tornare in forma per questa primavera. Tre anni fa, una dietologa mi ha prescritto una dieta in cui mangiavo: 70gr di carboidrati a pranzo +200 gr verdure e la sera 180 gr carne oppure 200 pesce + 200 gr verdure. Sono dimagrita con molta fatica e avendo molta fame. Lei sosteneva che il mio peso ideale fosse 46 kg ma sono riuscita a dimagrire solo fino a 48. Essendo un’universitaria,non ho molto tempo per fare attività fisica, ma faccio tapis roulant 3 volte a settimana. Da qualche mese assumo eutirox perchè la mia tiroide funziona poco e ho una corporatura piuttosto formosa,ho una quarta di reggiseno. Qual è secondo lei il mio peso ideale? Come posso fare a dimagrire in cosi poco tempo e senza morire proprio di fame? Non esiste un peso ideale in quanto ciò che è ideale deve essere raggiungibile, altrimenti non ci appartiene. Quindi andrebbe valutato qual'è il peso che la sua costituzione fisica può raggiungere. Questo può dipendere da vari fattori, non da ultimo il fatto che lei conduce una vita abbastanza sedentaria, che ha fatto diete in passato e che le è stato riscontrato un ipotiroidismo. Per rassicurarla, le posso dire che anche con i suoi 55 kg lei è in normopeso, anche se al limite superiore. Però alcuni accorgimenti può cominciare a praticarli in modo da cercare di rendere un po’ più vivace la sua attività metabolica. Mi pare che quanto le ha consigliato la dietologa in passato potrebbe essere proseguito, ma aggiungerei alcuni spuntini nella giornata (diciamo 3), a base di frutta, latte e carboidrati. Non dimentichi di effettuare alla mattina una colazione a base di carboidrati e proteine (fette biscottate e latte) e di investire una parte della giornata, almeno 30-40 min per un pò di attività aerobica (tapis roulant va benissimo ma fatto tutti i giorni!). Consideri anche che non è corretto perdere troppo peso in poco tempo, perchè è facile poi riprenderlo tutto e anche di più quindi si armi di pazienza e fiducia.

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801 CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134

Il 12 marzo si terrà il prossimo corso organizzato da Areu 118 e Azienda Ospedaliera di Cremona. L’evento formativo prevede sia il corso intero sia il corso retraining ed è rivolto agli operatori sanitari e ai cittadini. Il corso di formazione BLS-D (“Basic Life Support Defibrillation” ovvero “Supporto delle funzioni vitali di base con Defibrillazione”), si terrà nelle aule del servizio Formazione dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Cremona (Ospedale di Cremona, Padiglione 4), dalle 8.30 alle 13.30 (corso intero), e dalle 8.30 alle 12.30 (corso retraining). Il corso ha lo scopo di trasmettere agli allievi un metodo che consenta di riconoscere e di gestire il soccorso in caso di arresto cardiaco e di supportare le funzioni vitali (respiro e circolo) anche attraverso l’uso del Defibrillatore Semiautomatico fino al momento dell’arrivo del 118 in cui posso-

no essere impiegati mezzi efficaci a correggere la causa che ha determinato l’arresto. I temi e le esercitazioni della mattinata formativa saranno: esercitazione pratica di Blsd, rianimazione cardiopolmonare e utilizzo del Dae nell’adulto, cenni di rianimazione cardiopolmonare con Dae in età pediatrica, disostruzione vie aeree e Pls e valutazione pratica su scenario con Dae. Il corso viene realizzato secondo le attuali linee guida internazionali in tema di Rianimazione Cardiopolmonare e defibrillazione precoce con istruttori certificati della AREU AAT 118 di Cremona. Il costo per il corso intero è di 70 euro per i sanitari (compreso accreditamento ECM) e 50 per i laici, mentre per il retraining è di 35 euro per i sanitari (compreso accreditamento ECM) e 25 per i laici. Sul sito trovate tutte le info su modalità di partecipazione e di pagamento della quota.


Cultura&Spettacoli

S’intitola “Folk cooperatour” il nuovo tour di Van De Sfroos Davide Van De Sfroos, che da febbraio partirà con nuovo viaggio, subito dopo l’esperienza di il 4 febbraio un“Synfuniia”, il nuovo disco con 14 brani riarrangiati al San Domenico per orchestra sinfonica proposto nelle due date live

agli Arcimboldi di Milano il 30 e 31 gennaio. Un ritorno alle origini del folk dove Davide si affiderà al sound di una giovane band, gli Shiver della provincia di Lecco e che farà tappa, in “data zero”, il 4 febbraio (alle 21) al Teatro San Domenico di Crema.

Il 6 febbraio verrà inaugurata la mostra con i più significativi numeri de La Domenica del Corriere

La Grande Guerra sulle copertine famose

L

dalla redazione

e più significative copertine del popolare settimanale “La Domenica del Corriere”, dedicate agli eventi della Prima Guerra Mondiale, saranno esposte in una interessante mostra che si terrà a Cremona nel salone degli Alabardieri, in piazza del Comune, dal 7 al 21 febbraio e che s’intitola “Immagini della Grande Guerra 1914-1918 – Per non dimenticare”. L’esposizione, organizzata dall’associazione Invalidi e Mutilati di Guerra e Fondazione di Cremona, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona, a cura del Gruppo Hobbistico Ostianese e dell’associazione nazionale Alpini di Cremona, rientra nel programma di promozione culturale per le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, com’è appunto la Prima Guerra Mondiale riletta attraverso le più significative copertine illustrate de “La Domenica del Corriere” del periodo 1914-1918, realizzate dal geniale disegnatore Achille Beltrame. Ad aprire la mostra è la raffigurazione dell’attentato di Sarajevo all’arciduca Francesco Ferdinando, pubblicata dal settimanale nell’edizione del 5-12 luglio 1914, cui seguono circa 150 copertine originali che ricordano gli eventi che scandirono il primo conflitto mon-

Carboni dal vivo a Crema

La copertina che raffigura l’attentato di Sarajevo

diale per concludere con la patriottica allegoria della fine della guerra. La visita può rappresentare un’utile opportunità di approfondimento anche per le scuole e per i ragazzi, che potranno interessarsi allo storico avvenimento grazie alle raffigurazioni esposte, ricche di particolari, descrittive e molto belle, che

Da alcune settimane sta spopolando nelle radio con il suo singolo “Luca lo stesso”. Stiamo parlando di Luca Carboni, che inaugura la stagione delle date zero sul palco del Teatro San Domenico. L’appuntamento live con il cantautore bolognese è per martedì 16 febbraio, alle ore 21, che proporrà al

Una cremasca al “Bettinardi”

Sono cinque le voci in gara a cercare la vittoria nel Concorso nazionale “Chicco Bettinardi” per nuovi talenti del jazz italiano che si disputa stasera alle ore 21.15 al Milestone di Piacenza (l’ingresso è gratuito con tessera del Piacenza Jazz Club o Anspi). Si chiude così, con l’ultima finale dedicata alla sezione dei cantanti, questa fase del concorso. Altri momenti clou sono previsti successivamente; a marzo si esibiranno i vincitori dello scorso anno che, nella stupenda cornice della sala dei Teatini, avranno una serata loro dedicata, precisamente giovedì 17 marzo, all’interno del cartellone del Piacenza Jazz Fest, mentre il 19 marzo allo Spazio Rotative si terrà la premiazione dei vincitori di questa edizione nel corso del galà finale. Il “Bettinardi”, alla sua 13ª edizione, gode di un grande prestigio a livello nazionale, tanto che le proposte musicali arrivano da ogni parte d’Italia ed è dedicato espressamente alla ricerca di musicisti e cantanti giovani e talentuosi. Le cinque cantanti ammesse alla finale dalla giuria, che ha selezionato a porte chiuse in una fase precedente il materiale audio inviato, provengono da tutta Italia, come i finalisti delle altre due sezioni che le hanno precedute. Del Nord sono Marta Arpini, la più giovane del gruppo, una ventunenne di Crema e Giulia Di Cagno, ventitrenne di Felino, in provincia di Parma. Dal centro, la fiorentina Sara Battaglini di 23 anni, mentre dal sud della penisola approdano al Milestone le concorrenti Federica Lipuma, più precisamente da Niscemi, in provincia di Caltanisetta ed Eleonora Moro ventiduenne di Larino, in provincia di Campobasso. L’ordine di esibizione verrà stabilito per sorteggio: le cinque cantanti selezionate si contenderanno la vittoria proponendo ciascuna tre brani scelti liberamente, tra i quali per regolamento deve comparire almeno uno “standard” e potranno avvalersi dell’accompagnamento del trio formato da Mario Zara al pianoforte, Alex Carreri al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria. Marta Arpini proporrà “Bye bye blackbird” di Ray Henderson, oltre a “Nancy With the Laughing Face” di Jimmy Van Heusen e parole di Phil Silvers e “Ascolta”, composto da lei.

costituiscono una pagina importante nella storia dell’illustrazione italiana (per le scuole interessate, prenotazioni all’indirizzo anmig.cremona@ gmail.com). La mostra sarà inaugurata sabato 6 febbraio, alle ore 16, nel salone degli Alabardieri del Comune di Cremona e resterà aperta tut-

pubblico anche il nuovo singolo ““Bologna è una regola”. «E’ una canzone sulla magia e l’inquietudine della mia città - ha rivelato Carboni -. Magia che alla fine non si riesce mai a spiegare con la ragione o con le parole e rimane sempre un mistero. Un mistero che si intreccia con il destino di tanti ragazzi

ti i giorni, con orari festivi dalle ore 10 alle 17e feriali dalle 9 alle 18, fino a domenica 21 febbraio 2016. L’ingresso è libero. Gli organizzatori ringraziano il Gruppo Hobbistico Ostianese per la gentile concessione delle copertine e delle illustrazioni impiegate per la realizzazione di questa esposizione.

che qui ci nascono, ci vivono, diventano uomini e tanti altri che qui, invece, ci arrivano per l’università. L’inquietudine e l’energia di tante giovani vite che in queste strade si perdono o si salvano, che rimangono sopraffatte o si realizzano, che restano o partono, magari per non tornare più».

La Masterclass al Liceo Musicale

Dopo il successo dell’anno scorso, la Masterclass promossa e sostenuta dal Liceo Musicale di Cremona (Istituto Stradivari) sarà ospitata nuovamente nella sala Manfredini de “Le stanze per la musica” del Museo Civico “Ala Ponzone” e si svolge nel week end, nell’orario di apertura del museo. Le lezioni sono rivolte sia ai più meritevoli chitarristi del Liceo Musicale, sia a musicisti esterni provenienti dai Conservatori di Piacenza, dall’Istituto Tirinnanzi di Legnano (Milano), dalla Scuola secondaria di primo grado “M.G. Vida” di Cre-mona e dall’Accademia “A più corde” di Sacile (Pordenone). Per l’occasione sono messi a disposizione dei partecipanti alcuni strumenti della collezione: i musicisti avranno così il privilegio di eseguire il repertorio Ottocentesco su strumenti originali. La Masterclass quest’anno è impreziosita dalla presenza di alcuni giovani, ma già affermati liutai italiani (Enrico Bottelli, Ivan Bruna, Marco Maguolo, Angelo Vailati) interessati al suono delle chitarre esposte e, in particolare, della Antonio de Torres del 1884, gioiello della collezione.

Gli Archi lunedì sera al Ponchielli

Lunedì 1 febbraio, alle 20.30 al Ponchielli, appuntamento con gli Archi del Teatro San Carlo, orchestra da camera composta dai migliori strumentisti ad arco dell’orchestra del teatro partenopeo. La compagine, al suo debutto cremonese e nel Nord Italia, si è esibita di recente al Festival di Ravello, ottenendo uno straordinario successo di pubblico. Ad essa si uniranno, in veste di solisti, Gabriele Pieranunzi, leader della formazione e violinista assai apprezzato e Maurizio Baglini, pianista molto amato dal pubblico cremonese come da quello internazionale.

Concerto rock stasera al Circolo Arcipelago Sul palco salgono la band cremonese “Raging dead” e quella lodigiana “Dead & breakfast”

Un nuovo grande concerto rock da non perdere, quello in programma stasera, dalle ore 22, al Circolo Arcipelago di Cremona (in via Speciano 4). Sul palco del Circolo Arci cittadino (ingresso con tessera Arci 2016) saliranno i cremonesi “Raging dead”, preceduti dai lodigiani “Dead & breakfast”. I Raging dead sono una horror punk metal band nata all’alba del 2014 da un’idea di Cloud Shade (voce e chitarra), al debutto con il giovane Matt Void (chitarra solista). La formazione ha trovato stabilità poco tempo dopo con l’ingresso di Tracii Decadence (batteria) e di Simon Nightmare (basso). Lo stile, influenzato prevalentemente da gruppi come Murderdolls, Wednesday 13, Misfits, Marilyn Manson, Rob Zombie e Skid Row, ma anche da alcune glorie dell’underground, è caratterizzato da un sound veloce, aggressivo e d’impatto. I Raging dead svolgono un primo anno di attività piuttosto intenso in cui riescono a farsi conoscere lungo il Nord Italia, trovandosi più volte a suonare con i noti gruppi horror italiani Superhorrorfuck e Scream Baby Scream e anche con parecchie band conosciute della sce-

I “Raging dead”

na glam-sleaze italiana. Il quartetto trova spazio anche in diversi concerti con gruppi provenienti dall’estero, facendo anche da opening act ufficiale per gli svedesi Sister, che in Europa godono di un certo seguito. Nel 2015

la band ha pubblicato il primo ep, “Born in rage” e ha affrontato un tour di 9 date tra Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria. I lodigiani Dead & breakfast, invece, sono attivi dall’autunno del 2007. Prendono

Doppio appuntamento ad “Alice nella città”

Doppio appuntamento nel week end ad “Alice nella città” a Castelleone. Stasera alle 19 l’appuntamento sarà interamente dedicata a “The White Rainbow”, radio residente presso l’associazione che da ormai due anni trasmette dal vivo in sala nell’ambito di serate aperte al pubblico. Il programma prevede alle 20 una cena tanto speciale quanto bizzarra, interamente accompagnata da gustose pillole curate dai dj della web radio che si alterneranno al microfono, presentando estratti e anticipazioni delle proposte che saranno curate durante l’anno. La sapiente regia di Marsel Dupré e l’istrionica conduzione di Shel&Shel (ideatori della

trasmissione “Questi stivali sono fatti per camminare”) accompagneranno l’alternarsi alla console di pezzi da novanta quali il Roggy, Oscar the Teacher, Boca do Lixo, il Dottor Della Noise, Marsel Prost e Bresciano, quest’ultimo artefice della trasmissione culto “Il Contenitore”, una delle più longeve proposte di The White Rainbow. Domani sera alle 22, sarà invece la volta della musica live, con il secondo appuntamento della rassegna “Cult music review vol. 3”, dedicata alla musica colta e di culto. In programma un attesissimo ritorno, quello de “I Bitolsi”, protagonisti di una delle reinterpretazioni più professionali ed evocative del repertorio Beatles.

il nome da una canzone dei Frankenstein Drag Queens From Planet 13 e suonano horror punk. Hanno pubblicato tre album e diviso il palco con gruppi come Raw Power, Warmblood, Gerson e molti altri.


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Taccuino

Sabato 30 Gennaio 2016

numeri utili Cremona

Adriano Ciolli, Coordinatore nazionale Anva (Associazione nazionale venditori ambulanti)

Ecco l’uomo del mercato Europeo

C

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

di Giuseppe Martelli

arneade chi era costui?” Se lo chiedeva Don Abbondio nei Promessi Sposi del Manzoni. Anche la gente comune potrebbe farsi la stessa domanda quando nomino Adriano Ciolli, ma vien da se’ che con un po’ di intraprendenza e curiosità, grazie al web, si riesce a capirci qualcosa. Tutte le volte che vediamo una fiera, un mercato, una qualsivoglia forma di somministrazione all’aperto, c’è lui dietro con una organizzazione incredibile fatta di 1500 sedi confesercenti in tutta Italia. La curiosità ormai è tanta e più lo sento parlare più mi rendo conto della storia che sciorina, con la faccia stanca, gli occhi vividi e una strana eleganza di colui che non dà peso alle cose futili ma alla natura delle stesse, riesce con semplicità disarmante nella spiegazione di una vita dedita al lavoro per gli altri e con gli altri. Nel 1972 Nasce la Confesercenti e il Ciolli viene candidato subito sia come responsabile di questa categoria sia come responsabile nazionale ambulanti (Anva). E’ responsabile dei rapporti con l’Europa come vice segretario europeo ambulanti: «Se fossi stato un impiegato di banca non avrei conosciuto tutte le persone e le opportunità concessemi fino ad oggi e sono immensamente grato a Confesercenti di questo». Diventa coordinatore nazionale Anva che è il 25 % di Confesercenti come ambulanti, in numeri circa 50.000 iscritti. «Sarebbero 42.000 ma a me piacciono le cifre tonde perciò ne dichiaro 50.000». Cosa fa Adriano Ciolli per lo svolgimento di una fiera? «Il mio ruolo è duplice; la prima cosa è la realizzazione degli eventi e l’altra è la parte sindacale degli ambulanti, ad esempio la tutela della categoria in termini legislativi come il rinnovo delle licenze fino al 2029 per chi già opera come ambulante».

PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427

Riccardo Roselli con Adriano Ciolli

Corsi di formazione professionale per chi vuole diventare un professionista dello street food, proposte di legge al governo contro la contraffazione, abusivi ed organizzatori improbabili e improvvisati di fiere che rendono dura la vita alle associazioni di categoria. Grazie ad Adriano Ciolli e il suo fido scudiero Riccardo Roselli, anch’egli presente all’intervista, nasce il celeberrimo Mercato europeo, con operatori stranieri da tutta Europa e diventa subito un successo. Nel 1990 a Strasburgo: «Fu una tragedia perché le dogane, i trasporti delle merci e delle cose erano visti come invasioni barbariche soprattutto in Svizzera dove in quella occasione alcuni operatori vennero trattenuti per tre giorni; ancora oggi non passano più di là». Due anni dopo fu svolta a Manchester e così via fino al grande momento di Firenze in Piazza Santa Croce nel 1996 dove questo evento fu definito maestoso. E’ qui che la kermesse dei sapori europei acquisisce la sua identità e peculiarità.

Il Mercato Europeo si distingue da tutti gli altri mercati grazie alla mescolanza di profumi, colori, e tanto altro rispetto a ciò che vediamo quotidianamente nei nostri quartieri ed è bellissimo passeggiare e osservare come un banco lappone si propone o come gli spagnoli preparano la paella o ancora il polacco con inverosimili salsicce di un metro». Normalmente una fiera del Mercato europeo conta almeno dai 50 ai 100 banchi e se dovessi elencarli tutti non basterebbe l’intera su cui scrivo, mi limiterò a descrivere come ogni operatore di questa manifestazione errante sia grato ad Adriano Ciolli e a Riccardo Roselli (il gatto e la volpe) che svolgono una incredibile funzione organizzatrice per tutte le questioni sia amministrative che morali. Il duplice obbiettivo di questa iniziativa è il libero commercio della cultura e delle merci e creare occasioni di lavoro e la reciprocità delle manifestazioni che si svolgono seguendo un canone non scritto di ospitalità. Tanto bella e così colorata la

POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511

carovana, affronta l’EXPO a Milano e sempre grazie a padre Ciolli il Mercato europeo sarà presente all’esterno della fiera più chiacchierata del mondo. Come Marco Polo che percorse le vie della seta per arrivare in Cina, Adriano Ciolli percorre in lungo e in largo le vie di tutta Europa per fare conoscere i gusti e la cultura del cibo attraverso questo format di successo senza precedenti e porta avanti la bandiera dell’Anva con abnegazione ed intuito. Come Padre Pio, invece, Riccardo Roselli ha il dono dell’ubiquità, non è raro infatti saperlo in punti diversi allo stesso momento, e credo che la passione di entrambi siano il motore di questa bellissima iniziativa che tutti gli anni si evolve ed incanta grandi e piccini. Se volete sapere dove il mercato europeo si muove potete consultare il sito dell’Anva o digitare semplicemente il nome, in ogni caso nei prossimi numeri della rubrica saranno presenti le indicazioni dei luoghi e delle date.

QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

numeri utili Casalmaggiore

Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio

Via Picenengo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213

Via Massarotti Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio Via A. Boldori Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio

CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540

Via Del Macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Marzo

POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

• Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 28/02/2015).

• Via Picenengo (da via Milano a passaggio FFSS) Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 31/01/2016).

• Via Carlo Minuti - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione

energia elettrica. (Fine lavori: 31/01/2016).

• Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub. (Finr lavori: 31/03/2016).

• Via Angelo Massarotti (civico 62) - Cantiere per la re-

Via Carlo Minuti Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio

alizzazione dell'allaccio alla rete del teleriscaldamento. (Fine lavori: 31/01/2016). • Via Attilio Boldori (tratto da Via Rigotti a Via Ponchielli) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 31/01/2016).


lettere@ilpiccologiornale.it

Il Crema in campo nei playout RUGBY

SPORT

lo

Terminata una prima fase del campionato avara di soddisfazioni, il Crema Rugby torna in campo domani alle ore 14.30 sul terreno amico di via Toffetti dove sarà impegnato nella prima delle partite senza appello contro l’Alto Vicentino nel primo turno dei

Responsabile FABIO VARESI

playout. E’ inutile sottolineare quanto sia importante partire con il piede giusto, per dare corpo alle speranze di salvezza. Per quanto riguarda la nazionale, il primo impegno del 6 Nazioni 2016 è per sabato 6 febbraio alle 15.25 in Francia.

La Pomì tra le fantastiche quattro Dopo aver conseguito il primato in coppa, la squadra di Barbolini cerca la vetta solitaria nel big match contro Conegliano

VOLLEY A1 La società rosa organizzerà la final four di Champions, alla quale accede direttamente

T

di Vanni Raineri

utti a vedere cosa avrebbe riservato il sorteggio alla Pomì, e quei volponi dei dirigenti rosa avevano già giocato l’asso. Nell’urna la Pallavolo Casalasca non c’era. Altro che ottavi e quarti, la Pomì giocherà direttamente la semifinale, per il fatto che si occuperà dell’organizzazione della final four di Champions League. Un onore toccato in passato alle italiane Catania, Ravenna, Forlì (allora era la semplice Coppa dei Campioni) e Perugia. La finale della prima edizione della Coppa Campioni fu giocata nel 1960 a Mosca e nel 1975 a Catania trionfò proprio la Dinamo Mosca. Ravenna ’82, Ravenna ’85 e Forlì ’90 videro altri trionfi di squadre russe e finalmente Ravenna nel 1992 vide trionfare in finale la sua Teodora, già vincitrice nel 1988 (prima italiana nell’albo d’oro). A partire dal 2000 la competizione ha preso il nome di Champions League, mantenendo la formula attuale. Vale a dire che le 12 qualificate dalla prima fase e la miglior terza danno vita alle 13 squa-

15ª GIORNATA

Bolzano-Busto Arsizio 0-3 Casalmaggiore-Bergamo 3-1 Conegliano-Vicenza 3-0 Club Italia-Novara 0-3 Modena-Montichiari 1-3 Piacenza-Firenze 3-1 Ha riposato: Scandicci

16ª GIORNATA (31-01 h 18) Bergamo-Scandicci Busto Arsizio-Modena Casalmaggiore-Conegliano Firenze-Bolzano Piacenza-Club Italia Vicenza-Montichiari Riposa: Novara

CLASSIFICA

Conegliano Casalmaggiore Novara Piacenza Modena Scandicci Bergamo Montichiari Busto Arsizio Club Italia Vicenza Bolzano Firenze

dre ammesse agli ottavi. Solo che una di queste, prendendosi carico dell’organizzazione della final four, attende in semifinale le tre avversarie, uscite da ottavi e quarti. In questi 15 anni solo Perugia nel 2008 ha avuto l’onore di ospitare la massima competizione continentale, il che favorì il successo della Foppapedretti Bergamo. In quella squadra, tra l’altro,

PALLANUOTO

33 33 32 32 26 22 20 18 18 13 10 9 4

I tifosi della Pomì potranno assistere alla final four (foto Giuseppe Storti)

giocavano le rosa Piccinini e Bacchi, che non avranno certo dimenticato quella grande gioia. Attenzione però. La Cev giovedì mattina in Lussemburgo ha stabilito che la manifestazione verrà ospitata, dal 9 al 10 aprile, dalla società Pomì, non da Cremona, indicando Cremona solo quale sede delle gare interne delle casalasche. Il che non è differenza da

poco. Chi non ricorda le polemiche in occasione della Supercoppa Italiana contro Novara, col palazzetto in dubbio per la concomitanza degli allenamenti della Vanoli, titolare del contratto di locazione? Il presidente Boselli ha avvisato l’assessore Platé, il quale sa bene che un cedimento nella volontà di riservare il palazzetto alla manifestazione (dovrà

essere a piena disposizione per 4 giorni per consentire gli allenamenti alle 4 semifinaliste) potrebbe far sfumare la grande chance. Stavolta insomma il presidente sta alla finestra: tocca a lui decidere la sede, non a caso ha già fatto sapere di aver ricevuto nelle prime ore dopo l’assegnazione una decina di proposte. Intanto, ringrazia il presidente della Cev Aleksandar Boricic e il vice Renato Arena per l’onore concordato. Cremona merita questo onore? Rimuova gli ostacoli e comunichi la disponibilità alla società della Baslenga prima che altre città facciano avance. E’ chiaro che Cremona resta la prima scelta, quella naturale. Ma si pensi solo al fatto che probabile semifinalista potrà essere Piacenza, dove Boselli conserva ottimi rapporti... La qualificazione la Pomì se l’era già guadagnata con un turno di anticipo e il 2-3 al PalaRadi con l’Eczacibasi Instanbul ha consentito a entrambe di festeggiare. Intanto il campionato non concede respiro: si torna in campo domani al PalaRadi, dove è in programma il big match con Conegliano, che vede opposte le due capolista.

CANOTTAGGIO

La Bissolati cerca punti oggi a Torino Gentili e Rodini convocati per il raduno della Nazionale a Piediluco

Dopo il turno di riposo, la Canottieri Bissolati torna in vasca oggi alle 18 a Torino contro l’Aquatica in uno scontro salvezza già molto importante, anche se siamo solo alla 4ª giornata di campionato. I piemontesi sono reduci dal successo con il fanalino di coda Bocconi Sport, ma sembrano alla portata della Bissolati, che però deve giocare al meglio. CLASSIFICA (3ª giornata) Metanopoli, Locatelli Genova, Varese 9; Canottieri Milano, Treviglio 6; Aquatica Torino, Vigevano 3; Busto Nuoto, Milano 2, Bissolati, Sport Time Osio Sotto; Gam Team 1; Bocconi Sport 0. Non tutte le partite sono uguali. Nel corso di una stagione, alcune rappresentano una tappa fondamentale nel cammino di una squadra. E quella contro il Trissino era proprio una di queste per la Pieve 010, sprofondata sul fondo della classifica. Serviva anche il supporto del pubblico rossoblu per rialzare la testa, in una serata difficile contro una delle prime otto formazioni del campionato. Ma il 5-3 sul Trissino, oltre a restituire morale alla compagine guidata da Ariano Civa, sancisce anche il controsorpasso sul Thiene, dopo la sconfitta di misura della settimana scorsa e l’uscita temporanea dalla zona retrocessione diretta. Il cammino che porta alla salvezza è ancora lungo e pieno di insidie, ma la Pieve 010 ha dimostrato che nei momenti difficili, sa dare il meglio e questo deve dare fiducia per il futuro. La sfida con il Trissino si è messa subito bene per i rossoblu, a segno con il solito Balmaceda dopo soli due minuti di gioco, seguito al 9’ dal raddoppio del capitano Mattia Civa. Al quarto

La preparazione in vista di Rio entra nel vivo per gli azzurri del remo. Il secondo raduno nazionale è in programma, infatti, a Sabaudia dalle ore 15 di lunedì a domenica 14 febbraio. Al collegiale sono stati convocati 33 atleti, tra donne e uomini, appartenenti alla categoria Senior e 16 atleti dei Pesi Leggeri, tra donne e uomini, per un totale di 49 atleti. Tra questi, anche i due bissolati-

ni Giacomo Gentili e Valentina Rodini (ora in forza alle Fiamme Gialle), che dopo i trionfi tra i gli Under 23, sono entrati stabilmente nella Nazionale maggiore. Per quanto riguarda, invece, la cosiddetta TRio “0”, lo svolgimento è previsto durante il terzo raduno del Gruppo Olimpico, programmato a Piediluco da lunedì 22 febbraio a domenica 13 marzo ed è riservata esclusivamente agli atleti con-

vocati dalla direzione tecnica. Tra i convocati c’è anche Alessio Sartori, che dopo la lunga pausa post Londra, torna in pianta stabile alla ricerca di un’altra medaglia olimpica. Il 39enne di Terracina, infatti, vanta in carriera l’oro a Sydney 2000 nel quattro di coppia, il bronzo ad Atene 2004 nel doppio con Galtarossa e l’argento a Londra 2012, sempre nel doppio con Battisti.

HOCKEY SU PISTA A1 Vittoria determinante contro il Trissino che vale il terz’ultimo posto in classifica

Pieve 010, tre punti per tornare a sperare

Mattia Civa (foto Francesco Marinelli per hockeypista.it)

d’ora il bomber veneto Oruste provava a rimettere in discussione il risultato, ma al 24’ Jara su rigore trovava la rete del 3-1, risultato con cui si andata al riposo. Nella ripresa la doppietta di Pallares metteva in ansia i cremonesi, ma il nuovo rigore trasformato da Jara e la rete conclusiva di Balmaceda ponevano definitivamente la parola fine alla contesa. Come detto, grazie anche alle sconfitte di Thiene e Giovinazzo, i rossoblu sono tornati al terz’ultimo posto, ma il vantaggio di due punti è troppo esiguo per abbassare la guardia. Soprattutto perché stasera i ragazzi di Civa sono impegnati a Viareggio in una trasferta sulla carta proibitiva. I rossoblu cercheranno di vendere cara la pelle, con la consapevolezza però che fare risultato sarà molto difficile.

Per fortuna, anche le dirette concorrenti alla salvezza, rischiano di rimanere all’asciutto: il Giovinazzo contro la capolista Breganze e il Thiene con il Follonica. Dopo l’impegno in campionato, la Pieve 010 si ritufferà in Coppa Cers, per giocare la gara d’andata dei quarti di finale a Matera. Fino ad ora, le cose migliori i rossoblu le hanno fatte in ambito europeo e sicuramente cercheranno di agguantare una storica semifinale, non dimenticando però che il vero obiettivo è conservare la massima serie. CLASSIFICA (16ª giornata) Breganze, Forte dei Marmi 37; Lodi, Matera 33; Viareggio 31; Bassano 27; Follonica 24; Trissino 22; Monza 17; Valdagno 14; Sarzana 12; Pieve 010 11; Thiene 9; Giovinazzo 8.


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Sport

Sabato 30 Gennaio 2016

Ancora un ribaltone alla Cremonese I grigiorossi si affidano a un giovane tecnico e al bomber Sansovini per cercare di risollevare una stagione poco esaltante

CALCIO LEGA PRO Esonerato Pea, la squadra è stata affidata a Rossitto sotto la supervisione di Simoni

M

LEGA PRO GIRONE A

di Matteo Volpi

19ª GIORNATA

eravigliosamente condannati a storie senza lieto fine. La Cremonese targata Arvedi proprio non ce la fa a terminare una stagione senza un esonero. Via Pea, proviamo la carta Fabio Rossitto, un mediano dal passato illustre come calciatore che potrà persino contare sul prezioso apporto di Gigi Simoni in qualità di “chiocci”’, o meglio, di responsabile tecnico. Probabilmente un giorno scopriremo che la clausola dell’esonero dell’allenatore è stata riportata nello statuto della società di via Persico, una volta passata sotto le redini del Cavaliere (finora solo Mondonico, Venturato e Brevi sono durati tutta una stagione, quindi tre volte su nove). Probabilmente, un giorno scopriremo che a sfavore di Pea hanno pesato anche i guai legati al processo “calcio marcio” (come lo chiamiamo noi…) o Dirty Soccer (come lo chiamano i ben informati…) oltre ai deludenti risultati ottenuti sul campo. L’esonero di mister Pea, in realtà, è solo una delle tante, contraddittorie tappe del calvario grigiorosso dell’era Arvedi. L’ennesimo tentativo disperato di rimediare ad una situazione ormai già compromessa della quale, di fatto, nessuno vuole realmente prendersene a cuore. Un po’ come chi ripone tutte le speranze in un talloncino di “gratta&vinci”, in una slot machine o, ancor peggio, in una scommessa sportiva… Anche quest’anno la Cremonese difficilmente arriverà al tanto sospirato traguardo dei playoff,

AlbinoLeffe-Pordenone Alessandria-Cuneo Bassano-FeralpiSalò Cittadella-Pro Patria Giana Erminio-Renate Mantova-Südtirol Pavia-Cremonese Pro Piacenza-Padova Reggiana-Lumezzane

CLASSIFICA

0-3 1-0 1-2 2-1 1-2 0-0 0-0 1-1 2-0

20ª GIORNATA (30-01/01-02)

AlbinoLeffe-Bassano Cittadella-Renate Cremonese-Alessandria (01-02) Cuneo-Giana FeralpiSalò-Pro Patria Lumezzane-Padova Pordenone-Mantova Reggiana-Pro Piacenza Südtirol-Pavia

Cittadella Alessandria FeralpiSalò Bassano Pordenone Südtirol Pavia Reggiana Padova Cremonese Giana Erminio Pro Piacenza Cuneo Lumezzane Renate Mantova AlbinoLeffe Pro Patria

salvo miracoli. In compenso ci sarà probabilmente qualche movimento di mercato, che riempirà di provvigioni le tasche dei vari intermediari, con la scusa di dare al nuovo allenatore anche nuovi giocatori. Tra questi, diamo fiduciosi il benvenuto a Fabio Sansovini (classe ’80), il “sindaco” come lo chiamo i tifosi del Pescara da cui arriva dopo stagioni da protagonista nei suoi anni migliori.

38 35 34 32 31 31 29 29 25 25 24 23 23 19 19 18 13 8

Rosso e Pescein azione a Pavia (foto © Ivano Frittoli)

Sarà lui l’alternativa in fase realizzativa a Brighenti. Rossitto, sotto la supervisione di Simoni (non più dotato di ali protettrici evidentemente, visto quanto successo a Pea…), nel frattempo avrà la possibilità di farsi conoscere come allenatore, con l’ambizione comunque di ottenere risultati importanti che lo possano promuovere al meglio verso le categorie superiori. Migliorare, almeno a livello di intensità

di gioco, è possibile… specie viste le ultime uscite. L’ambiente è scettico e riporre fiducia e speranze nella causa grigiorossa è sempre più difficile. Ma provare non costa nulla, iniziando dalla difficile sfida di lunedì sera (ore 20) contro l’Alessandria. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Ravaglia; Russo, Briganti, Zullo; Formiconi, Pesce, Rosso, Suciu, Bianco; Sansovini, Brighenti.

SERIE D Dopo il netto successo di Ciserano i gialloblù ci provano ancora in trasferta per migliorare la classifica di Tiziano Guerini La prima delle due partite in trasferta con avversarie avanti in classifica, è stata vinta. E vinta bene, non solo per il punteggio inequivocabile (3 gol contro 1 del Ciserano a partita ormai chiusa), ma anche per un gioco apprezzabile per velocità di esecuzione e qualità. E nonostante assenze importanti: Brunetti e Riceputi per squalifica, il centrale Anelli e il portiere Prisco per infortunio. Da mettere in conto anche l’espulsione alla fine del primo tempo di Valente per un fallo considerato volontario dall’arbitro che ha costretto i gialloblu a giocare in inferiorità numerica tutto il secondo tempo. Il Ciserano non ha giocato male e sopratutto in avanti si è dimostrato compagine di tutto rispetto, ma questo alla fine non fa che rendere ancor più preziosa la vittoria della squadra di Alessio Tacchinardi. E’ stato, infatti, il bomber Ghisalberti dei bergamaschi ad aprire le ostilità all’11’ che permetteva al portiere Donnarumma di mostrare tutta la propria bravura con una grande parata. Ma tre minuti dopo la gara andava in discesa per il Pergo che si vedeva assegnare un rigore per fallo su Boschetti. Al

Pergo a Ciliverghe per centrare il bis

Cesca esulta dopo un gol

tiro dal dischetto Valente che non sbagliava. C’era solo il tempo per Donnarumma di mettersi di nuovo in mostra - parata miracolo su Ghisalberti da pochi passi - e si arrivava al raddoppio: al 18’ svelto cambia-

mento di fronte, passaggio filtrante in area di Conti e il solito bravo Cesca a battere il portiere Mora. Il Pergo teneva bene il campo anche se il Ciserano tentava una reazione col rischio di sbilanciarsi in avanti. Al 43’ l’episodio che avrebbe potuto condizionare pesantemente la gara: Valente si faceva espellere per un fallo considerato dall’arbitro, un po’ affrettatamente, grave e volontario. Con la squadra in 10, nella ripresa il Pergo operava di rimessa e lasciava molto campo all’avversario che giocava bene, ma non riusciva a farsi veramente pericoloso. Anzi al 50’ il Pergo costruiva con Cesca una bella azione che metteva Boschetti nella condizione di segnare, fermato da un recupero in extremis di Carminati. Al 61’ e poi al 68’, dapprima Dragoni e poi Stucchi si rendono pericolosi, ma la difesa del Pergo non concedeva più di tanto. Diversi i cambi del Ciserano cui mister Tacchinardi rispondeva col solo innesto di Zanoni per Conti, rafforzando la fase difensiva. Una nuova opportunità per Ghisalberti all’83’

precedeva di cinque minuti il terzo gol della Pergolettese: a realizzarlo era Simonato, alla sua prima partita in questo campionato, ben lanciato in area dal solito Cesca. Al 90’ il gol della bandiera di Stucchi per il Ciserano. Archiviata la prima delle due partite consecutive in trasferta, ora l’attenzione è rivolta al Ciliverghe, avversario di domani: i bresciani (36 punti) precedono il Pergo (34 punti) di due soli punti e, in caso di vittoria dei gialloblu, l'ingresso fra le prime cinque della classifica sarebbe, sia pure provvisoriamente, assicurato. La squadra è in un momento di buona forma e nulla le è precluso, a patto di rimanere sereni e concentrati. CLASSIFICA (23ª giornata) Piacenza 60; Lecco, Seregno 45; Ciliverghe 36; Olginatese, Ciserano 35; Monza, Pergolettese 34; Pontisola 33; Varesina 31; Bustese 30; Inveruno 29; Pro Sesto 27; Grumellese 26; Caravaggio 25; Folgore Caratese 24; Fiorenzuola 22; MapelloBonate, Virtus Bergamo 21; Sondrio 16.

ECCELLENZA

Con 4 gol Belleri rilancia il Crema

Buona la prima di mister Montanini, anche se con il brivido. Dopo un tempo incolore, il Crema ha recuperato lo svantaggio con l’Accademia Sandonatese, poi travolta per 5-3 grazie alla quaterna di Belleri (entrato nella ripresa) e al gol di Piccolo. Un successo che rilancia i nerobianchi, di nuovo terzi in classifica e impegnati domani ancora al “Voltini” contro il Luciano Manara, formazione temibile, solo un punto dietro ai cremaschi. Un bel banco di prova per i ragazzi di Montanini. CLASSIFICA (19ª giornata) Cavenago Fanfulla 42; Villa D’Alme 38; Crema, Scanzorosciate 36; Luciano Manara 35; Nibionno 32; Casateserogoredo 30; Caprino 29; Cisanese 28; Verdello 22; Gessate 20; Sancolombano, Brugherio 17; Oggiono, Sandonatese, Real Milano 16; Brembate 7.

SERIE A L’Inter ha ormai abdigato e deve lottare solo per il terzo posto. Ulima chiamata per il Milan nel derby di domani sera

Napoli-Juve, un duello avvincente

E sono 14. Non si arresta l’incredibile striscia di vittorie consecutive della Juventus, che anche in Coppa Italia ha stritolato l’Inter, ipotecando la finale. In campionato i successi sono 11 e solo un grande Napoli, costringe i bianconeri al secondo posto. Il duello per lo scudetto si annuncia quindi entusiasmante e incerto, mentre le altre big dovranno lottare per il terzo posto, che vale i playoff di Champions. La 22ª giornata riserva sfide insidiose sia per il Napoli (contro l’Empoli), che per la Juve sul campo del Chievo. Le sorprese nel nostro campionato sono sempre dietro l’angolo, ma è difficile che le prime due in classica possano perdere punti. Alle loro spalle, si fa seria la crisi di risultati dell’Inter, che si aggrappa ad Eder (arrivato dalla Samp) per ritrovare il gol perduto. L’italo-brasiliano sarà subito gettato nella mischia nel derby di

SERIE B

La grinta di Higuain, bomber del Napoli

domani sera, che rischia di essere l’ultima chance per il Milan di tornare il corsa per il terzo posto. Di un eventuale passo falso dei nerazzurri, potrebbe beneficiarne la Fiorentina, che però rischia sul cam-

Come avevano preannunciato la settimana scorsa, il Crotone non soffre di vertigini e la conferma è arrivata nell’ultimo turno, con la capolista che ha espugnato anche Novara. Solo il Pescara sta minacciando la fuga verso la serie A dei calabresi, che hanno comunque ben 8 punti di vantaggio sulla terza e che oggi contro un Perugia in grande difficoltà, possono allungare la striscia di vittorie. Trasferta impegnativa per il Cagliari sul campo dell’Avellino,

po di un Genoa ancora invischiato nelle parti basse della classifica. In un rallentamento di viola e nerazzurri spera la Roma di Spalletti, che dopo aver racimolato un solo punto nelle ultime due giornate, deve per forza battere il Frosinone all’Olimpico, per ridare un po’ di serenità a un ambiente in fibrillazione. Tra i giallorossi troveranno subito spazio i nuovi arrivati El Shaarawy e Zukanovic, che devono dare sostanza a due reperti (attacco e difesa) sotto accusa da critica e tifosi. Nelle parti basse della classifica, si fa preoccupante la situazione della Sampdoria di Montella, che con le partenze di Eder, Zukanovic e Regini (al Napoli), la rosa si è parecchio indebolita e al momento non basta l’arrivo di Ranocchia. I tifosi sono preoccupati ed hanno ragione, anche perché il Carpi è a soli cinque punti ed è in rimonta. Quindi... Fabio Varesi

RISULTATI 21ª GIORNATA

Empoli-Milan Fiorentina-Torino Frosinone-Atalanta Hellas Verona-Genoa Inter-Carpi Juventus-Roma Lazio-Chievo Palermo-Udinese Sampdoria-Napoli Sassuolo-Bologna

22ª GIORNATA (31-01 h 15)

Atalanta-Sassuolo (30-01 h 18) Bologna-Sampdoria Carpi-Palermo (30-01 h 15) Chievo-Juventus (h 12.30) Genoa-Fiorentina Milan-Inter (h 20.45) Napoli-Empoli Roma-Frosinone (30-01 h 20.45) Torino-Hellas Verona Udinese-Lazio

Crotone sempre più in fuga verso la promozione mentre il Pescara ospita il Bari in un delicato scontro per la zona playoff. Nuovo ribaltone a Livorno, con Panucci tornato sulla panchina amaranto. 23ª GIORNATA Ascoli-Virtus Lanciano 1-0, BariVicenza 2-1, Cagliari-Ternana 1-0, Cesena-Virtus Entella 2-0, Livorno-Como 1-1, Modena-Avellino

2-2 2-0 0-0 1-1 1-1 1-0 4-1 4-1 2-4 0-2

1-1, Novara-Crotone 0-1, Perugia-Pescara 0-4, Pro Vercelli-Spezia 0-1, Salernitana-Brescia 3-0, Trapani-Latina 1-2. 24ª GIORNATA (30-01 h 15) Avellino-Cagliari (2901 h 20.30), Brescia-Livorno, Cesena-Ascoli, ComoVicenza, Crotone-Perugia, Latina-Pro Vercelli, Pe-

CLASSIFICA

Napoli Juventus Fiorentina Inter Roma Milan Sassuolo Empoli Lazio Chievo Torino Bologna Atalanta Palermo Udinese Genoa Sampdoria Carpi Frosinone Hellas Verona

47 45 41 41 35 33 32 32 31 27 26 26 26 24 24 23 23 18 16 10

scara-Bari, Spezia-Salernitana (01-02 h 20.30), Ternana-Modena, Virtus Entella-Novara (31-01 h 17.30), Virtus Lanciano-Trapani. CLASSIFICA Crotone 51; Cagliari 49; Pescara 43; Bari 39; Novara (-2), Brescia 38; Avellino 35; Cesena (-1) 34; Virtus Entella 31; Perugia, Spezia 30; Trapani 29; Latina 28; Vicenza, Ternana 27; Ascoli 26; Modena 25; Livorno, Pro Vercelli 24; Salernitana 23; Virtus Lanciano (-1) 21; Como 18.


Sport

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Sabato 30 Gennaio 2016

La Vanoli non si vuole più fermare Domani a Caserta i biancoblù cercano il settimo successo stagionale in trasferta per difendere il secondo posto in classifica

BASKET SERIE A Il successo di Trento ha dato ancora più slancio a una squadra sempre più in forma

V

di Fabio Varesi

anoli senza limiti. Anche a Trento, contro un avversario fortissimo sul parquet amico (sette vittorie in otto incontri prima della sfida con i biancoblu), la squadra di Pancotto si è imposta con grande autorità, non tremando di fronte alla rimonta dei trentini. Con Cusin e Washington poco ispirati, la Vanoli è stata trascinata da Cusin, Gaspardo e Biligha, ma soprattutto dalla sapiente regia di Luca Vitali, che ha preso per mano la squadra nei momenti caldi dell’ultimo quarto. Un successo, il sesto in trasferta, che vale il secondo posto in classifica e la consapevolezza di potersela giocare contro tutti. Guai però ad abbassare la guardia, perché ogni vittoria va sudata, soprattutto in questa fase della stagione. Ecco perché la trasferta di domani pomeriggio a Caserta è tutt’altro che agevole. I campani, grazie al successo di Torino, non solo si sono rilanciati nella lotta per la salvezza, ma sono distanti solo quattro punti dalla zona playoff. Servirà una Vanoli concentrata e in palla, per vincere un altro match esterno, nella speranza che Washington e l’ultimo arrivato Dragovic, diano un contributo più

SERIE B Bozzetto a canestro

17ª GIORNATA

Avellino-Reggio Emilia 75-67 Bologna-Brindisi 115-109 Capo d’Orlando-Venezia 55-53 Pistoia-Pesaro 77-75 Sassari-Cantù 78-86 Torino-Caserta 83-87 Trento-Cremona 71-78 Varese-Milano 64-86

18ª GIORNATA (31-01 h 18.15) Brindisi-Sassari Cantù-Emilia Capo d’Orlando-Bologna Caserta-Cremona Milano-Avellino Pesaro-Varese Pistoia-Trento Venezia-Torino

Milano 26 Cremona 24 Reggio Emilia 24 Pistoia 24 Trento 20 Avellino 18 Venezia 18 Sassari 18 Cantù 16 Caserta 14 Brindisi 14 Varese 14 Bologna 12 Torino 10 Capo d’Orlando 10 Pesaro 10

sostanzioso rispetto a quello fornito a Trento. Il test amichevole di metà settimana a Mantova, contro una formazione di serie A2, ha confermato la buona vena dei biancoblu, che si sono imposti 82-64, con un super McGee (22 punti), unanimemente definito il miglior sesto uomo del campionato. Domani al PalaMaggiò, la Vanoli

dovrà fare molta attenzione a Downs e Gaddefors, guardie-ali di buon livello con molti punti nelle mani, come hanno dimostrato a Torino. Ma coach Dell’Agnello confida anche in Siva, Hunt e Bobby Jones, che compongono un quintetto pericoloso, che si sa esaltare davanti ai propri tifosi. Ma la Vanoli ha la qualità

necessaria per strappare i due punti. TORNEO PREOLIMPICO Saranno Croazia e Tunisia le prime avversarie degli azzurri nel torneo che si giocherà a Torino dal 4 al 9 luglio. Nell’altro girone si sfideranno Grecia, Messico e Iran. Le vincenti dei due gruppi si giocheranno il pass per le Olimpiadi di Rio.

Crema a Marghera con il morale alto SERIE A2

Non è stato il Basket Team Crema delle giornate migliori, quello che ha battuto l’Alpo (66-52), ma ha confermato di essere una formazione compatta, che sa quello che vuole e che è capace di fare quadrato anche nei momenti di difficoltà, anche quando le non perfette condizioni fisiche di alcune ragazze, non permettono alla squadra di esprimersi al meglio. A questo punto della stagione l’obbiettivo diventa quello di difendere la posizione conquistata, un eccellente secondo posto dietro l’imprendibile Broni (ancora a punteggio pieno), a partire dalla trasferta di domani alle ore 18 a Marghera, contro un avversario che sul parquet amico può diventare molto pericoloso. CLASSIFICA (16ª giornata) Broni 32; Crema 26; Vicenza, Milano 20; Albino 18; Marghera, Alpo, Pordenone 16; Costa Masnaga, Selargius 14; Carugate 12; Castelnuovo Scrivia, Bolzano 8; Virtus Cagliari 4.

Erogasmet contro il Costa Volpino per tornare a vincere

Non è riescito all’Erogasmet Crema il colpo in trasferta sull’ostico parquet di Vicenza. Contro i coriacei avversari, già vincitori al PalaCremonesi all’andata, la formazione di Baldiraghi ha pagato un primo tempo sottotono, nel quale i padroni di casa sono andati al riposo con un rassicurante vantaggio di quindici punti. I biancorossi hanno disputato una volitiva ripresa, riaprendo l’incontro e mettendo alle corde i veneti, senza però riuscire a ribaltare l'esito del match, pesantemente segnato dal gap accumulato nei primi 20’ (76-68 il finale). Nel conto totale va messa anche la deficitaria prestazione arbitrale, con un conteggio totale di 41 a 15 in favore di Vicenza alla voce tiri liberi che la dice lunga

Successi di Guerrini e Guadrini BOCCE

di Massimo Malfatto

Come ormai si verifica da diversi anni è stata la bocciofila Capergnanica farsi carico della prima manifestazione dell’annata boccistica cremasca, una Regionale individuale con due finali separate. Ha inaugurato l’anno alla grande Stefano Guerrini che, dopo il secondo posto sulle corsie cremonesi, ha trionfato sulle corsie del bocciodromo di via S.Martino. Dopo aver eliminato Pietro Cremaschi, il portacolori della Achille Grandi s’imponeva su Giovanni Moretti, che nel turno precedente aveva estromesso il suo socio Zagheno ed in semifinale superava Roberto Visconti. Approdava in finale anche Pierluigi Severgnini bravo ad imporsi sul milanese Luciano Cassani, su Luciano Conti e Corrado Galli. Il beniamino di casa giocava bene anche il match di finale ma prevaleva la maggior tecnica di Guerrini che aveva la meglio su Severgnini con il punteggio di 12-7. Nella categoria C sugli scudi la bocciofila Amica (primo e quarto posto) e una serata da incornicia-

Vitali e Cusin in azione (foto Mario F. Rossi)

CLASSIFICA

Gianluca Negri e Roberto Suardi vittoriosi a Parma

re per Luigi Guadrini. Dopo aver superato Battista Belloni (12-5) Guadrini s’imponeva sullo scannabuese Alberto Spinelli (12-10) ed in finale aveva la meglio sul lodigiano Vittorio Mazzucchi per 12-7. Quarto posto per Aurelio Manzoni. Alle finali gradita la presenza del neo-presidente cremasco Luigi Comolli che sta ristabilendosi. Ha diretto la gara Arturo Casazza, arbitri Roberto Cerioli e Mario Parati. MEMORIAL ENZO MAROSSA E sono tre in otto giorni! L’Achille Grandi non è una bocciofila ma è uno schiacciasassi,

un rullo che asfalta chiunque si metta davanti alla sua strada. E’ toccato a Gianluca Negri e Roberto Suardi concedere il bis in pochi giorni aggiudicandosi la Regionale festiva organizzata dalla bocciofila parmense Aquila. Eliminati Biagioli-Palladino negli ottavi, Negri-Suardi s’imponevano su Castagnetti-Caselli ed in semifinale superavano i bolognesi Luccarini-Bolognesi. Finale ben giocata da Negri e Suardi che avevano la meglio su Pisano-Rivieri, reggiani che nei quarti avevano estromesso Ghisolfi e Monfredini.

Primavera per l’Achille Grandi

(M.M.) Dopo quasi due mesi riprende il campionato italiano di società (serie C), per l’Achille Grandi impegno casalingo contro “La Primavera”. L’avversario di turno, sulla carta, appare quello ideale per continuare a macinare punti ma bisognerà capire con quale approccio scenderà in campo la squadra del presidente Guerrini. C’è un primo posto da difendere con le unghie e con i denti, c’è tutto un girone di ritorno che potrebbe dare soddisfazioni al team di Elia Avaldi. Per il match di questo pome-

riggio (ore 14) sulle corsie del bocciodromo di via Indipendenza il c.t. Oliviero Parati ha convocato Guerrini, Negri, Suardi, Zagheno e famiglia Visconti. CAMPIONATI PROVINCIALI Assegnati i titoli cremonesi. Nella categoria A successo di Odoardo Ghisleri che in finale ha superato Fabio Betteni (125) mentre in cat. B vittoria di Andrea Ventura che si è imposto su Federico Monfredini per 12-4. Infine nella categoria C titolo a Ivano Dolara che ha avuto la meglio su G. Franco Fiameni per 12-9.

sulla difficoltà che Crema ha avuto nel giocare il consueto basket aggressivo. Laconico a fine partita coach Baldiraghi: «E’ sempre poco elegante parlare di arbitri, ma il conteggio dei tiri liberi parla da solo. Vicenza si è confermata ottima squadra, peccato per l’assenza di Manuelli, in una serata poco felice al tiro la sua capacità di penetrazione avrebbe fatto comodo». L’Erogasmet è stata così raggiunta al quarto posto dall’Urania Milano e domani affronterà al PalaCremonesi la Vivigas Costa Volpino, contro la quale disputerà il quarto “derby del gas”, per quanto riguarda la serie B. I bergamaschi sono reduci da una buona quanto sfortunata prestazione contro i capoclassifica di Orzinuovi. Non sarà quindi

un’impresa delle più semplici, nonostante la differenza di punti in classifica, conquistare i due punti in palio. La dirigenza bergamasca ha cercato di costruire una formazione giovane, con soli quattro senior e di rilanciare giocatori di qualità delusi dall’esito del torneo precedente, come gli ex udinesi Zampolli e Pilotti, capaci con Squeo di mettere a referto 50 punti di media a partita sui 75 complessivi segnati dalla squadra. CLASSIFICA (18ª giornata) Orzinuovi 34; Udine 32; Bergamo 30; Crema, Urania Milano 24; Lecco, Desio, Vicenza 20; Pavia, Costa Volpino, Robur et Fides Varese 14; Firenze 12; Padova, Sangiorgese 10; Mortara 6; Moncalieri 4.


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Sport

Sabato 30 Gennaio 2016

Riforma: l’Uci poteva fare decisamente qualcosa di meglio

La chiamano riforma, ma forse è solo rafferma. Di riforma c’è ben poco, solo qualche dettaglio. Qualche particolare. Niente di che, ci si aspettava molto di più e di meglio dopo anni di riunioni, commissioni e stakcholder impegnati a spremere le loro meningi. Bene, dopo tanto affermarsi eccoci di fronte ad una delle riforme più riformabili che mai siano state create e scritte e che probabilmente non vedrà nemmeno la luce. Non pretendo che voi leggiate tutto il malloppo dell’Uci, ma fidatevi di me e se ne avete voglia, seguitemi per

qualche minuto: vi faccio una rapida sintesi di quanto hanno saputo tirare fuori dopo anni e anni di massacrante lavoro i geniali manager dell’Uci. Il calendario degli appuntamenti principali non subirà scossoni. Gli eventi del World Tour, nel nome della stabilità, avranno licenza triennale (20172019) e non quadriennale. Così pure le squadre, anche se, ogni anno ci sarà la consueta revisione basata su criteri etici-finanziari, amministrativi e organizzativi. Insomma, come adesso. I team di World Tour dovranno avere una formazione giova-

nile, un vivaio, che in questo caso l’Uci ha ribattezzato “Development team”. La maglia dovrà essere la stessa del team di riferimento, il numero dei corridori sarà compreso tra 8 e 12 e potrà esserci un “travaso” di corridori: un atleta del team di sviluppo potrà essere schierato dalla formazione maggiore, due potranno di volta in volta fare il percorso inverso. Ma non ci sono ancora certezze su aspetti non secondari. Quanto sarà lo stipendio minimo degli atleti? Quanto personale dovrà essere impiegato? E via domandando.

La Viris Maserati pensa in grande

CICLISMO Fanno parte della prestigiosa formazione dilettantistica anche i cremonesi Amici, Donesana e Duranti

L’

di Fortunato Chiodo

agriturismo “Ca Rosa” di Carpaneto Piacentino sarà il punto di partenza della Viris Maserati Sisal Chiaravalli 2016, formazione di prestigio nel panorama dilettantistico. La squadra di Pirro, Maserati e Ballabeni, ha cominciato il secondo stage, insieme ai direttori sportivi Matteo Provini e Alberto Cappelletti, che stileranno i programmi e gli obiettivi di stagione. Rispetto allo scorso anno il team si è notevolmente rinnovato, con l’innesto di elementi giovani e di esperienza, quali Damiano Cima, Mattia Saronni (nipote di Beppe Saronni, team manager della Lampre-Merida), dei cremonesi Alberto Amici, Davide Donesana e Jalel Duranti e degli azzurri Imerio Cima Sombrero, di cui si dice un gran bene. La vecchia guarda sarà rappresentata dai consolidati Locatelli, Mosca, Amici, Perego e Bonifazio (fratello del professionista ligure Niccolò). Grande attesa c’è attorno a Moschetti e al russo Vlasov. Tutto procede secondo i programmi, stanno costruendo le basi per una grande stagione agonistica, i corridori sono determinati e fanno parte di un gruppo unito e affiatato, nel quale regna il giusto clima per fare grandi cose. Parco atleti confermati: Alfio Locatelli (classe 1990), Matteo Moschetti (’96), Stefano Perego (’91), Alberto Amici (’93), Leonardo

Davide Donesana (secondo da sinistra) in gara nel 2015

Bonifazio (’91), Jacopo Mosca (’93), Davide Calvi (’95 , Alexander Vlasov (’96). Nuovi: Matteo Sombrero (1997), Mario Sartore (’97), Damiano Cima (’93), Imerio Cima (’97), Jalel Duranti (’94), Simone Piccolo (’97), Luca Raggio (’95), Mattia Saronni (’93) e Davide Donesana (’95). FROOME RINNOVA FINO AL 2018, VIVIANI ANCHE LA ROUBAIX Il team britannico Sky ha scelto Port d’Alendia, isola di Maiorca, per dare l’annuncio che era da giorni nell’aria. Chris Froome, lea-

der del Team Sky resterà fino alla fine 2018 con il team nerazzurro ed è il più pagato al mondo (ingaggio da 4 milioni di sterline, oltre 5 milioni di euro) . E’ un tipo semplice, non una superstar e parla molto bene l’italiano. Il britannico punta senza giri di parole al suo terzo Tour de France e all’oro olimpico di Rio. Per lui l’esordio agonistico è fissato a febbraio in Australia all’Herald Sun Tour e non dovrebbe essere al via né alla Parigi-Nizza, né alla Tirreno-Adria-

tico. «La squadra è stata fondamentale per i miei successi, è stata una decisione facile» ha detto il re dei Tour 2013 e 2015. Il team di Froome, che era già stellare, lo è diventato ancora di più con gli acquisti di Mikel Landa e Michal Kwiatkowski. Gli italiani saranno tre: i riconfermati Elia Viviani, che sogna in grande l’oro olimpico sulla pista di Rio (specialità Omnium) e Salvatore Puccio. Accanto a loro si è aggiunto il neo profssionista trentino, classe ’94 Gianni Moscon. Tornando al veronese Viviani, gli è stato confezionato un programma ricchissimo, con tanto di esordio nella classica delle pietre, la Parigi-Roubaix. Dopo l’esordio a San Luis in maglia azzurra, correrà il Dubai Tour. Tornerà in Italia e andrà a lavorare sulla pista di Montechiari, in attesa di andare alle classiche del Nord: lo attendono Het Nieuwsblad, Kurne-BruxellesKurne e i Mondiali su pista a Londra. Sicuramente prenderà parte a Omnium e Americana, mentre deve ancora scegliere tra il quartetto e lo Scratch. Conclusi i Mondiali, andrà alla Tirreno-Adriatico e poi alla Sanremo. La prima parte delle corse nel Nord la farà tutta: Harelbeke, Gand-Wevelgem, le Panne, Fiandre, Scheldeprijs e la sua prima Roubaix. Dopo “la regina delle classiche”, nuovo stacco attivo, in attesa del Giro d’Itaia, per puntare a tappe e maglia rossa della classifica a punti.

Landa punta al Giro 2016

Mikel Landa è tra i nuovi acquisti più attesi del team britannico Sky del team manager Brailsford. Lo stagnolo (nato a Murgia il 13 dicembre 1989 e professionista dal 2010) si sta avvicinando ad una stagione importante per la sua carriera. Obiettivi? «Prima di tutto il Giro d’ Italia. Poi vedremo se ci saranno il Tour, i Giochi o la Vuelta». Landa è sbocciato nel 2015, supportando leader eccezionali come Aru e Nibal in salita, è atteso alla Grande Boucle, ma la sua ambizione è quella di vincere il Giro e sta lavorando per questo, migliorandosi a cronometro. La squadra ha voluto offrirgli un contratto a lunga scadenza, quindi ora comincerà con il Giro. Chi avrà a suo fianco al Giro? Un gruppo di 15 corridori che stanno lavorando insieme a Landa tra i quali Viviani, Konig, Henao, Boswell, Lopez e Intxausti. Gli avversari? «Nibali, Valverde, Uran, Dumoulin: ci sarà da divertirsi».

IL PERSONAGGIO

Aru vuole un 2016 da protagonista

Fabio Fabio, 25enne sardo, re della Vuelta e stella del ciclismo mondiale è già a Calpe, in Spagna. E’ passato dalla sua Lugano, la città elvetica dove abita, a Rio de Janiero e in Spagna, dove si sta svolgendo il secondo raduno del team Astana. Nel 2016 debutterà al Tour de France e sarà una minaccia reale per Chris Froome. Ci tiene a correre la prova dei Giochi in Brasile: «L’ambizione è grande, è un percorso per scalatori. Due settimane dopo il Tour (finisce il 24 luglio, ndr), è il tempo giusto per restare al top. Dopo una corsa come quella, al fisico basta una settimana per riprendersi. E lo stesso vale per le energie nervose, è un tracciato per me». La Nazionale avrà due leader: Aru e Nibali. I Giochi saranno per uomini forti: Froome, Contador, Valverde, Quintana hanno già segnato in rosso le prove olimpiche. Gli azzurri in gara saranno cinque e

Fabio Aru in allenamento

tra loro due cronomen. L’Olimpiade di Rio si apre ufficialmente venerdì 5 agosto con la cerimonia d’apertura. Il ciclismo (strada, pista, bmx e mountain bike) distribuisce 54 medaglie: le prime si assegnano già il 6, nella giornata inaugurale. Viviani, come detto, punta all’oro nell’Omnium (14 e 15 agosto). PRIMA GIOIA TREK-SEGAFREDO Jack Bobridge, più volte iridato su pista e ancora detento-

re con 4’10”534 del record mondiale dell’inseguimento individuale, era stato frenato dall’artrite reumatoide e retrocesso ai margini del grande ciclismo, si è poi laureato campione nazionale australiano in linea, ed ha dato alla Trek-Segafredo il primo successo del 2016. A Buninyong dopo 184 km a oltre 35 gradi, il 26enne di Adelaide ha vinto per distacco con una fuga a lunghissima gittata.

LO SPRINTER

Kittel prepara il treno vincente

po’ di tempo per trovarci in corsa e non Dopo una stagione da dimenticare, la commettere errori nel lanciare lo sprint. sua peggiore di sempre, Marcel Kittel ha Per il treno il miglior allenamento saranvoglia di riprendersi il trono del re dei no le corse, potrò fare affidamento in velocisti. Lo sprinter tedesco, accasatoparticolar modo su Richeze e Sabatini, si alla Etixx Quick Step, ha fatto il primo non avremo delle posizioni prestabilite, impatto con i nuovi compagni del team ma avremo un gruppo di ragazzi molto spiegando dove vuole arrivare, e dove aperto e potrà comporre il treno più forte vuole essere in corsa,e come si aspetta per l’occasione, pronto a reagire a qualdi lavorare con loro. Ora non gli resta Marcel Kittel siasi inconveniente. L’obiettivo principache tramutare il piano in realtà per regale è quello di partire bene costruire un bel treno, per larsi dei risultati importanti. «Un treno non si inventa essere competitivi sul palcoscenici più importanti, a dall’oggi al domani - ha rivelato - per trovare il feepartire dal Giro d’Italia e dal Tour de France. Non ling perfetto bisogna passare dal commettere errori. sarò alla Sanremo e neanche alle Classiche, correrò Di certo non partiamo da zero, a “cavalli” non siamo solo la Scheldeprijs». di certo sforniti, la potenza non ci manca, servirà un


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Lettere & Opinioni

Sabato 30 Gennaio 2016

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it

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precisazione

Non dimentico i diversi contesti dei giovani nel periodo fascista Egregio direttore, la nuova rubrica “Il Piccolo racconta” è una iniziativa che va sottolineata perché esordisce con uno scritto di Paolo A. Dossena, i cui scritti meritano particolare attenzione in quanto, a differenza di quelli di alcuni saputelli cittadini, non contengono mescolamenti di carte per sfruttare la storia come strumento politico. Nella prima puntata, Dossena accenna ai rapporti tra Paolo Pantaleo, vice direttore del Regime Fascista e il figlio Angelo – classe 1926 – a quanto pare “non di sentimenti fascisti e che non parlava di politica disprezzando il padre che si era compromesso con Farinacci.” Quando tratto dei giovani di allora io, classe 1924, non dimentico i diversi contesti in cui essi si trovarono, perché tra le classi, comprese tra il 1922 e il 1928 ad esempio, due anni di differenza tra loro ebbero, a mio parere, un peso notevole considerando gli avvenimenti in cui essi si trovarono proprio durante l’età del loro sviluppo sia fisico che culturale. Tutti quei giovani comunque erano educati ad essere “bravi italiani” seguendo un nuovo metodo di vita che teneva conto di valori come quelli di dedizione assoluta alla patria, dell’orgoglio della nostra identità italiana ed europea con la loro storia relativa. Essi erano perciò richiesti di una disciplina consapevole, di un impegno più serio in ogni ordine di attività, dell’onore per il combattimento, dell’abitudine al pericolo, del coraggio, del dovere della verità, del disinteresse nelle funzoni di comando e la schietta lealtà nei rapporti personali. Chi si ritrovava con detti sentimenti si dava da fare! Nel 1942, cinque Commissioni giovanili del Comando Federale di Cremona parteciparono, con successo, ai Convegni culturali tenutisi a Firenze. Le commissioni erano cinque: quella per la Stampa, per la Cultura, per il Cinema, per il Teatro e per la Radio. Angelo Pantaleo, di anni 16, era l’unico avanguardista tra gli altri componenti della commissione per il cinema, giovani fascisti e giovani fasciste ossia: Elia Santoro, Ennio, Monese, Maria Luisa Malchiodi, Anna Rosa Putzolu e Teresa Fioni. Angelo Pantaleo, per essere arruolato in una Brigata Nera doveva essere iscritto al Partito Fascista Repubblicano (Prf). Prima della fine della guerra non lo conoscevo affatto. Dopo, lo incontrai, con qualche camerata, qualche volta nei pressi di Piazza Roma. Non ricordo su cosa c’intrattenemmo. Non ci frequentavamo. Non sapevo nemmeno che fosse il figlio di Paolo Pantaleo del quale, più tardi negli anni, mi occupai come ricercatore. Claudio Fedeli Cremona Gentile signor Fedeli, grazie per la sua lettera. Questo è il testo originale dell’articolo che lei contesta: “Pantaleo è in contrasto generazionale col figlio Angelo, nato nel 1926. Quest’ultimo non è di sentimenti fascisti, non parla di politica e disprezza un po’ il padre, compromesso con Farinacci. Angelo ha un atteggiamento da esteta: legge Nietzsche, Oscar Wilde e D’Annunzio e ce l’ha a morte con De Amicis. Invece, l’autore di Cuore e Mazzini sono il mito di Paolo Pantaleo, la cui cultura è ancorata al nazionalismo del XIX secolo. E’ una polemica generazionale. Angelo, che quando scrive si firma Stelio e Freda, reagisce al “perbenismo borghese” risorgimentale di De Amicis e ne tagliuzza il libro davanti al padre. Il pastore parla solo di Mazzini e del risorgimento. E’ un uomo mite, è in mezzo ai libri tutto il giorno”. Questo è semplicemente per dire che non ho trasformato una polemica decisamente generazionale in una polemica pura-

FOCUS

Con queste sinergie aumenteranno le bollette

Signor direttore, un ringraziamento a Giovanni Valotti, presidente di A2A e di Utilitalia. Finalmente ci ha chiarito i veri scopi di queste holding multiutility. Il servizio pubblico non è lo scopo, è lo strumento per produrre profitto. Non avevamo dubbi. Nelle società di diritto privato l’oggetto sociale non è lo scopo, ma lo strumento e quindi anche nel servizio pubblico, compreso l’idrico, si applica la stessa regola. L’upside industriale del gruppo, l’aumento del titolo in borsa del 50% negli ultimi diciotto mesi (in realtà è stato meno del 30% e del 3,53% negli ultimi cinque anni), i riassetti societari, finanziari sono, secondo Valotti, gli elementi di spicco che dovrebbero rassicurare. L’operazione di acquisizione della maggioranza di Linea Group sarà, per il dott. Valotti, foriera di sinergie che porteranno ad un miglioramento del Mol del 15%. A beneficio di chi? Non certo degli utenti che da queste sinergie vedranno solo aumentare le bollette! Nemmeno a beneficio degli investimenti visto che nel 2014 gli investimenti in strutture operative sono stati il 54% degli ammortamenti e il 35% del Mol. Valotti informa anche che è aumentata la partecipazione in Acsm-Agm, società pure quotata e che la società spalanca le porte a chi vuole entrare nella “multiutility dei territori”. Quali territori? Che siano stati ripristinati i “feudi”? Solo due territori si avvantaggiano di queste conquiste: i Comuni di

mente politica. Questo è il quadro che mi hanno dato le mie fonti, che hanno preferito rimanere anonime. La ringrazio comunque per la sua versione dei fatti e per le sue precisazioni. Paolo A. Dossena ***

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cremona

Cosa fanno i vigili per scoraggiare la sosta selvaggia in città? Signor direttore, apprezzo solo in parte l’articolo del signor Vanni Raineri, ma vorrei chiedere al comandante della Polizia Municipale cosa fanno i vigili per scoraggiare la sosta selvaggia, dove c’è il divieto di fermata. Esistono zone dove è molto pernicioso ostacolare il traffico e gli addetti all’ordine pubblico fanno troppo poco per dissuadere questi malandrini. Mi si smentisca se chi di dovere è in grado di farlo! Esempio classico: via Castelleone all’incrocio semaforico con via Sant’Ambrogio, due corsie sia in entrata che in uscita dalla città (una delle quali per la svolta a sinistra). Dall’altra parte della carreggiata, corsia unica con divieto di fermata. Perché riesco, quasi sempre, a contare anche nove macchine tranquillamente in sosta? Forse tutte scaricano merci delicate o scaricano i quattrini per pagare l’aperitivo? Ci passo alcune volte al giorno, ma i vigili non ci sono quasi mai e, se ci sono, non è di loro competenza, rispondono che bisogna chiamare il Comando. Mi domando quale utilità possa avere un segnale stradale se non si è in grado di farlo rispettare... Meglio toglierlo e tornare ad un traffico più selvaggio, con un’arma impropria sotto il sedile. Lo scorso mese una vettura che viaggiava in senso contrario, di dimensioni maggiori dello spazio disponibile, mi ha tranciato di netto il retrovisore sinistro per una spesa di 250 euro; chi posso ringraziare? Le sarei grato se riuscisse a trovare una soluzione ragionevole insieme all’autorità competente. lo ci ho provato, ma tralascio, per quieto vivere, quanto suggerito dal portavoce dei vigili. Marco Spernazzati Cremona

Brescia e di Milano. Tutti gli altri portano acqua ai due feudatari. L’operazione Lgh è lineare: A2A acquista il 51% del capitale sociale di Lgh e diventa socio di maggioranza con tutto quello che significa essere socio di maggioranza. Grazie alle azioni ricevute in parziale pagamento, n. 57.815.668 (calcolato sulla base della quotazione al 15-01-2016) gli attuali soci di Lgh potranno, al contrario, contare complessivamente su una quota del 1,85% che nessun peso avrà sulle decisioni condizionate da due soci con il 50% del capitale sociale e legati da un patto parasociale. Se dopo i tre anni convenuti, non si trovasse un accordo per la continuazione del rapporto o per la fusione? Nessun timore, la soluzione è già pronta. A2A si è tenuta un diritto di “call”, ossia il diritto di portarsi a casa anche il restante 49% a prescindere dalla volontà degli attuali detentori. Les jeux sont faits. Questa è la multiutility dei territori. Significativa è anche l’indicazione di prevedere aumenti di capitale per portare liquidità e nuovi soci in sostituzione della solita vendita per fare cassa. Ma come faranno i Comuni a far quadrare i propri bilanci? Semplice, basterà cedere l’opzione di sottoscrizione dell’aumento di capitale (i diritti) e cassa la faranno sia i Comuni che la società. Se non saranno sufficienti, ci sono sempre i dividendi. Il 2014 è stato un bell’esempio. A fronte di 8,3 milioni di euro di utili, sono stati distribuiti 112,7

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amarezza

Non riesco a concepire la troppe guerre nel mondo Egregio direttore, attualmente 62 Stati sono coinvolti in guerre internazionali o interne, a cui debbono aggiungersi 549 milizie, cartelli della droga, gruppi indipendentisti. L’Africa è il continente che “ospita” il maggior numero di conflitti, con 25 Stati coinvolti in guerre. Le aree più calde sono: l’Egitto (instabilità successiva alla rivolta del 2011), il Mali (continui scontri con i tuareg e le milizie islamiche), la Nigeria (attacchi delle milizie islamiche). A seguire troviamo l’Asia con 15 Stati coinvolti in guerre, tra cui particolarmente cruente sono quelle combattute in: Afghanistan (guerra in corso dal 2001), Pakistan (scontri tra l’esercito e milizie antigovernative). Per quanto riguarda l’Europa, 9 Stati europei sono attualmente coinvolti in un conflitto, tra cui occorre ricordare: l’Ucraina (guerra civile tra ribelli filo-russi e esercito regolare), la Cecenia (scontri tra l’esercito russo e miliziani indipendentisti), il Daghestan (attacchi da parte di milizie islamiche). In Medio Oriente 8 Stati sono attualmente in guerra di cui la più nota è sicuramente quella in corso tra Palestina e Israele. Altre aree calde sono: l’Iraq (scontri tra governo locale e milizie islamiche, in particolare Isis), la Siria (guerra civile in corso dal 2011) lo Yemen (scontri tra l’esercito regolare e le milizie islamiche che, a loro volta, combattono tra loro). Il numero di conflitti attualmente in corso è davvero incredibile. Faccio una mia personale riflessione: siamo nel terzo millennio, perchè deve succedere tutta questa inutile carneficina e massacridi esseri umani? Per il possesso di cosa? Di un altro Paese (che non ti appartiene!) Per far vedere che tu sei il più forte? Davanti a chi…? Per entrare in possesso di ciò che non ti appartiene? Perché non condivide le tue idee, usanze, abitudini, modo di gestire, ect.? Basta guerre assurde fratricide, siamo o no tutti fratelli?! Alla fine prima o poi tutti dobbiamo morire. Anticipare una morte, è inaudito, uno

milioni di euro di dividendi. Tutto legittimo, forse inopportuno e discutibile sul piano etico considerata la natura dei ricavi e l’origine del capitale proprio. Che cosa si pretende, del resto, se in tutta l’intervista non è stata spesa una parola sulla qualità dei servizi o sulla tutela degli utenti? Si inizia con l’upside industriale e si finisce con la richiesta di libertà di gestione come per le società private, ovviamente mantenendo le tariffe che garantiscono la copertura dei costi, degli investimenti e della remunerazione del capitale proprio investito. Le società private, però, non beneficiano di queste garanzie perché i prezzi li fa il mercato e non un Autorità. Non ritiene, il dott. Valotti, che sia necessario anche un po’ di rispetto per i veri proprietari di queste società che sono i cittadini e i loro Comuni? Non dimentichi che il capitale proprio da remunerare è quello proveniente dalla trasformazione delle vecchie municipalizzate incrementato grazie agli utili realizzati con la gestione. Per sua stessa ammissione la quotazione in Borsa non ha portato risorse alla società ma ai soci, i Comuni di Milano e Brescia e dal 2008 ai soci privati che ne beneficiano per aver comprato le azioni dai due Comuni. Anche quello con i territori e con i cittadini è solo un rapporto di partnership come nel caso dell’acquisizione del 51% di Lgh? Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l’Acqua Bene Comune

scempio, che non ha senso, Che regni la pace nel Mondo intero. Andrea Delindati Cremona ***

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punto di vista

E’ evidente che gli extracomunitari noi italiani non li consideriamo Signor direttore, ho notato che non è stata riportata la notizia del grave infortunio occorso sul lavoro a un giovane albanese impiegato nella raccolta dei rifiuti a Cremona. Questo giovane ragazzo albanese, tuttora ricoverato nel reparto Ortopedia del nostro nosocomio, rischia l’invalidità permanente di un arto a causa sicuramente di una sua disattenzione e non sicuramente dai mezzi, spesso fatiscenti, coi quali gli operatori della Coop sono costretti ad operare. Disattenzione, sicuramente dettata dai malevoli pensieri che ti invadono quando è da 3 mesi che non percepisci lo stipendio e sei l’unica fonte di reddito per una famiglia. Questo mi legittima il pensare che noi italiani, gli extracomunitari, se non sono delinquenti, non li vogliamo e li consideriamo carne da mandare al macello, riempendoci di orgoglio di essere italiani. Pietro Ferrari Coordinatore regionale Partito Pensionati Invalidi Giovani Insieme ***

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inquinamento

Occorrono interventi strutturali per contrastare le polveri sottili Egregio direttore, si parla, ormai da troppo tempo, di emergenza inquinamento: ma l’allarme è tale solo se, appunto, temporaneo e circoscritto, mentre nell’area padana la situazione emergenziale sembra costante e non se ne vede la fine. E’ poi noto che l’attuale condizione meteorologica di alta pressione e l’assenza di vento non aiutano: le polveri sottili, nella nostra zona geografica, ristagnano, rendendo la Pianura Padana una delle

aree più inquinate del pianeta. Bene ha fatto Filippo Bonali, consigliere comunale della lista Sinistra per Cremona, ad appoggiare la mozione, proposta dalla consigliera Maria Lucia Lanfredi, contro la costruzione dell’autostrada Cremona-Mantova: se il modo con cui concepiamo la viabilità continua a guardare al cemento e alle automobili, non lamentiamoci delle emissioni e del PM10. I provvedimenti di contenimento delle situazioni critiche, come i parziali blocchi del traffico e gli incentivi all’utilizzo dei mezzi pubblici, possono avere una loro utilità nel brevissimo periodo, ma non bastano: occorrono interventi strutturali, sia di carattere nazionale, sia regionale, per non scaricare sulle spalle dei Comuni l’incombenza di dover far fronte alle sempre più frequenti situazioni emergenziali. Solo intervenendo seriamente sul modo di produrre, sull’energia da utilizzare, sulla mobilità di persone e merci, sul consumo del suolo, potremo, in una prospettiva di medio-lungo periodo, ottenere dei miglioramenti concreti. Franco Bordo Deputato di Sel ***

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segnalazione

E’ ora che vi siano controlli efficaci lungo il peduncolo Egregio direttore, che il peduconcolo da Costa S. Abramo alla Cava e viceversa faccia venire il voltastomaco, è fatto noto e arcinoto, ma oltre alle mille pecche di tale tratto, bisogna rilevare una fatto increscioso, non solo perché accaduto alla mia compagna ed al figlio di otto ann. Tale tratto, in modo continuo e perpetuo, è percorso da camionisti imbufaliti che fanno le “corse” per giungere da Arvedi e scaricare tutto ciò che occorrono all’Acciaieria. Già, ci stiamo rimettendo gomme su gomme, perché minano a destra e a manca dei rottami e chi ne fa le spese sono i nostri portafogli. Ma questo fatto è veramente pauroso ed increscioso sia per colpa dei camionisti sia per colpa della Polizia Stradale, che mai e poi mai verifica tale tratto. Veniamo all’antefatto: ore 16.20, la mia compagna va a prelavare il figlio al pulmino di Costa S. Abramo e al ritorno si immette sul peduncolo, sale sul ponte e prima di mettersi in dirittura, arriva in immissione da destra un camion non pieno, ma strapieno di rottami e lamiere con una fatiscente rete che poteva anche evitare di mettere, perché piena di buchi. Il camion procede a velocità elevata e allora la mia compagna si accosta piano piano sulla destra, il tempo di terminare la manovra, che all’improvviso vola dal cassone un pezzo di lamiera, frena e riesce ad evitarlo col muso della vettura, ma purtroppo finisce sotto e prende in piene la ruota posteriore sinistra che scoppia e si lacera. La vettura si mette di traverso sul peduncolo e si blocca e per puro caso e fortuna non arrivavano altre veicoli dietro. Nessuno pùò immaginare lo spavento per quanto accaduto e cosa può fare una donna da sola in macchina con suo figlio. Comunque, carissima Polizia, sarebbe ora e quanto mai opportuno incominciare ad effettuare dei continui controlli su tale traffico, dove vi passano questi mezzi pesanti carichi e stracarichi con reti fatiscenti e spesso anche senza reti! Poi magari mi farete la contravvenzione, perché circolo con una lampadina bruciata, ma vivaIddio le cose più pericolose e da verificare sovente son ben altre. Concludo, vettura nuova ritira dieci giorni fa, gomme nuove posteriori da cambiare e danni al sotto-vettura ancora tutti da verificare. E intanto io pago... Ivan Loris Davò Spinadesco

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

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