L'industria italiana delle macchine, attrezzature e stampi per la lavorazione di materie plastiche e gomma
Performance economico-finanziarie: un modello di analisi per le imprese del settore
A M A P L A S T ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI DI MACCHINE E STAMPI PER MATERIE PLASTICHE E GOMMA
L'industria italiana delle macchine, attrezzature e stampi per la lavorazione di materie plastiche e gomma
Performance economico-finanziarie: un modello di analisi per le imprese del settore
a cura di Professor Federico Visconti Rettore Università Cattaneo – LIUC
Professoressa Valentina Lazzarotti Professore Associato presso il Dipartimento di Ingegneria Università Cattaneo – LIUC
Rafaela Gjergji Dottoranda presso il Dipartimento di Economia Università Cattaneo – LIUC
Indice
Pagina
1.
Introduzione……………………………………………………………………………… 4
2.
Metodologia……………………………………………………………………………… 6 Analisi delle performance: una panoramica generale…………………………………… 13
3.
Le Associate Amaplast: una panoramica generale………………………………………. 14 3.1. Indici di redditività………………………………………………………………… 19 3.2. Indici di produttività………………………………………………………………. 24 3.3. Indici di liquidità e di capitale circolante…………………………………………. 24 3.4. Indici di struttura finanziaria……………………………………………………… 27 Analisi delle performance per classe tecnologica……………………………………….. 31
4.
Introduzione all’analisi per categoria tecnologica………………………………………. 32 4.1. Categoria “estrusione”: una panoramica generale………………………………… 32 4.1.1. Indici di redditività dell’estrusione per sottoclassi………………………… 37 4.1.2. Indici di produttività dell’estrusione per sottoclassi………………………. 44 4.1.3. Indici di liquidità e di capitale circolante dell’estrusione per sottoclassi…. 46 4.1.4. Indici di struttura finanziaria dell’estrusione per sottoclassi…………….... 49 4.2. Le altre classi……………………………………………………………………... 51 4.2.1. Indici di redditività………………………………………………………... 51 4.2.2. Indici di produttività………………………………………………………. 59 4.2.3. Indici di liquidità e di capitale circolante…………………………………. 61 4.2.4. Indici di struttura finanziaria……………………………………………… 64
5.
Redditività e investimenti in sintesi…………………………………………………….. 66
6.
Allegati………………………………………………………………………………….. 72
7.
Glossario………………………………………………………………………………… 98
1. Introduzione Nell'ambito della pluriennale collaborazione con l’Università Cattaneo - LIUC volta a una serie di studi su tematiche importanti per la crescita e lo sviluppo delle società associate, è stato elaborato il presente report che ha come oggetto l’analisi delle performance economico-finanziarie dei soli Soci effettivi Amaplast in quanto elemento core dell’associazione medesima. Amaplast conta in totale 167 aderenti tra Soci effettivi e Soci aggregati. I Soci effettivi - 152 aziende nel 2017 - comprendono quelle società che svolgono attività prevalente nel settore degli impianti, macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma. I Soci aggregati - 15 aziende comprendono invece quelle imprese che hanno elementi di affinità, complementarietà e/o raccordo economico con i Soci effettivi. L'analisi viene svolta sia a livello aggregato, considerando fondamentalmente l’intero campione di aziende associate, sia proponendo alcuni focus relativamente a categorie di specializzazione tecnologica. In entrambi i casi si analizzeranno i dati sia sotto un profilo temporale, tracciando l’andamento dei singoli indicatori considerati - di redditività, produttività, liquidità e struttura finanziaria - dal 2013 al 2017, sia in ottica sistemica, evidenziando le relazioni fra gli indici stessi all’interno di ciascun anno considerato. Inoltre, saranno effettuate delle comparazioni fra gli indici che caratterizzano le diverse categorie di specializzazione tecnologica individuate. Al fine di offrire un quadro preliminare delle società che si andranno ad analizzare, i seguenti grafici (1.1 e 1.2) riportano rispettivamente il numero di aziende e il relativo fatturato, con le imprese associate suddivise per dimensione (microimprese, imprese piccole, imprese di media dimensione e imprese grandi) secondo la classificazione europea UE 2003/361, nel periodo 2013-2017. Grafico 1.1: Numerosità aziende suddiviso per dimensione
Grafico 1.2: Fatturato aziende (%) suddiviso per dimensione
microimprese
microimprese
imprese piccole
imprese piccole
imprese medie
imprese medie
imprese grandi
imprese grandi 0
2017
20 2016
2015
40 2014
60 2013
80
0% 2017
2016
20% 2015
40% 2014
60%
80%
2013
I suddetti grafici mostrano come le imprese di grandi dimensioni caratterizzate da un fatturato superiore ai 50 milioni di euro siano in numero limitato, ma con un peso davvero significativo in
4
termini di fatturato stesso sull’intero campione. Le società con un fatturato tra i 3 e i 50 milioni di euro (ovvero le società che vengono classificate come microimprese e imprese di piccola e media dimensione - PMI) rappresentano invece la maggioranza del campione, a conferma della tipizzazione del mercato italiano con la prevalenza delle PMI. A titolo esemplificativo, si evidenzia che sono solo 10 le società che nel corso del 2017 hanno presentato in bilancio un fatturato maggiore di 50 milioni di euro. Infine, si riporta anche la localizzazione geografica delle società oggetto di studio. La Figura 1.1 mostra come la maggior parte dei Soci Amaplast abbia sede nel nord Italia. Infatti, la maggior parte delle aziende associate si concentra in Lombardia (56%), seguita poi dall’Emilia Romagna (13%), il Piemonte e il Veneto (9%). Tutte le altre regioni presentano una concentrazione di Soci Amaplast inferiore al 10% pertanto le abbiamo raggruppate nella categoria Resto d’Italia (13%). Figura 1.1: Localizzazione geografica delle Associate Amaplast
5
2. Metodologia Il campione di dati utilizzati per le analisi economico-finanziarie dei Soci effettivi Amaplast comprende per tutti gli anni considerati precisamente 131 società. Infatti, al fine di avere un campione omogeneo per i cinque anni oggetto di analisi abbiamo considerato solo quelle società i cui bilanci sono disponibili per tutti gli anni osservati. I dati delle società del presente report sono relativi ai bilanci d’esercizio con chiusura al:
31.12.2013;
31.12.2014;
31.12.2015;
31.12.2016;
31.12.2017.
L’estrazione dei bilanci è stata effettuata grazie alla disponibilità di accesso alle banche dati Bureau van Dijk: nello specifico è stata utilizzata la banca dati AIDA (Analisi informatizzata delle aziende) che contiene informazioni finanziarie, anagrafiche e commerciali relative a più di 700 mila società di capitale che operano in Italia. Per ciascuna delle società del campione è stato scaricato da AIDA il bilancio dettagliato secondo lo schema della IV Direttiva CEE, la serie storica degli anni considerati e la scheda anagrafica completa di descrizione dell’attività svolta. Il lavoro è stato svolto riclassificando i prospetti di Stato Patrimoniale, distinguendo attività e passività per scadenza, entro e oltre i 12 mesi, e i prospetti di Conto Economico a Valore della produzione mettendo in evidenza il Valore aggiunto. Come sopra richiamato, al fine di avere un campione omogeneo e rendere la comparabilità delle medesime aziende sui diversi anni osservati più efficace, la numerosità dei bilanci disponibili è la stessa per tutti gli anni considerati. A titolo esemplificativo per il 2017, riportiamo nelle tabelle seguenti la numerosità dei bilanci disponibili (Tabella 2.1.) e la composizione delle imprese associate (Tabella 2.2): Tabella 2.1: Numerosità dei bilanci disponibili al 2017
Totale Associate Amaplast (a) Società con procedure concorsuali (b) Società di persone (c) Società i cui bilanci non sono disponibili N. società analizzate (a-b-c-d)
6
(d)
N. 152 2 4 15 131
Tabella 2.2: Composizione delle imprese associate al 2017
Forma giuridica Società di persone Società cooperative Società di capitali
(N=152) 2,6% 0,7% 96,7%
Dimensione 0LFUR LPSUHVH DGGHWWL POQ GL IDWWXUDWR
,PSUHVH SLFFROH DGGHWWL POQ GL IDWWXUDWR
,PSUHVH PHGLH DGGHWWL POQ GL IDWWXUDWR
Imprese grandi (>250 addetti) Settori Fabbricazione di macchine per l'industria delle materie plastiche e della gomma (macchinari) Fabbricazione di strumenti/attrezzature (ausiliari)
10,7% 52,7% 32,1% 4,6% 83,6% 16,4%
La forma giuridica principalmente adottata dalle imprese del campione è quella della società di capitali, mentre dal punto di vista della dimensione e del settore circa l’85% delle imprese è di piccola e media dimensione. Le imprese analizzate, genericamente intese quali costruttori di macchinari e attrezzature per le materie plastiche e la gomma, sono ai fini del presente report ulteriormente suddivise in due macrocategorie o macroclassi principali: 1.
società che producono principalmente macchinari per l’industria del settore delle materie plastiche e della gomma (84%) ovvero appartenenti alla cosiddetta categoria dei macchinari;
2.
società che producono principalmente attrezzature ausiliarie per l’industria del settore delle materie plastiche e della gomma (16%) ovvero appartenenti alla cosiddetta categoria degli ausiliari.
Ai fini del presente report, le società appartenenti alla macroclasse dei macchinari sono ulteriormente distinte in diverse sottocategorie a seconda della tipologia di macchine che producono ovvero per specializzazione tecnologica (d’ora in poi classe tecnologica). Di seguito si elencano le classi utilizzate:
società che producono estrusori e linee di estrusione. A seconda della tipologia del prodotto o del macchinario costruito, Amaplast classifica ulteriormente gli Associati in sottoclassi tecnologiche:
estrusione attrezzature a valle (corrugatori, bicchieratrici, avvolgitori ecc.);
estrusione film/foglie/lastre;
estrusione tubi/profili;
estrusione altri (compound, mono e multi-filamenti);
società che producono macchine per lo stampaggio a iniezione (macchine a iniezione);
società che producono macchinari e impianti per la lavorazione della gomma (macchine per
7
gomma) quali ad esempio: mescolatori, macchine da laboratorio, linee di calandratura ecc.;
società che sviluppano e producono principalmente macchine e impianti per il recupero e il riciclo;
società che producono saldatrici per film;
società che producono macchine per soffiaggio;
società che si occupano della progettazione e costruzione di stampi e filiere;
altre macchine (termoformatrici, macchine per stampaggio rotazionale, turbomiscelatori, macchine per stampa, per saldatura - diversa da film - impianti per poliuretano, ecc.).
La Tabella 2.3 mostra la numerosità del campione suddiviso secondo le categorie sopra descritte. Tabella 2.3: Numerosità delle società del campione per classe tecnologica
Classe tecnologica Estrusione - attrezzature a valle - film/foglie/lastre - tubi e profili - altri Iniezione Macchine per gomma Recupero e riciclo Saldatrici per film Soffiaggio Stampi e filiere Altre macchine Totale macchinari Ausiliari Totale
2013- 2017 40 13 15 5 7 7 5 4 6 8 17 21 108 23 131
La Tabella 2.4 invece, offre un maggior dettaglio relativamente alle classi tecnologiche considerate riportandone il numero di addetti e il fatturato.
8
Tabella 2.4: Numero di addetti e fatturato (in milioni di euro) per classe tecnologica 2013 Classe tecnologica
2014
N. dipendenti Fatturato
2015
N. dipendenti Fatturato
2016
N. dipendenti Fatturato
2017
N. dipendenti Fatturato
N. dipendenti Fatturato
Estrusione - attrezzature a valle - film/foglie/lastre - tubi e profili - altri Iniezione Macchine per gomma Recupero e riciclo Saldatrici per film Soffiaggio Stampi e filiere Altre macchine Totale macchinari Ausiliari
1.471 424 635 112 300 477 355 203 153 961 1.239 1.749 6.608 2.004
400 111 181 20 88 152 151 82 34 247 253 366 1.685 406
1.612 425 764 107 316 491 365 212 182 945 1.299 1.781 6.887 2.057
428 106 235 27 60 154 171 53 37 234 257 398 1.732 424
1.626 430 766 106 324 505 377 217 194 921 1.331 1.689 6.860 2.034
479 109 267 25 79 222 182 72 43 244 276 424 1.941 447
1.636 399 802 110 325 534 384 225 207 891 1.489 1.776 7.142 2.145
523 114 301 21 87 225 190 89 48 268 285 463 2.091 480
1.798 453 902 116 327 542 402 217 208 935 1.502 1.916 7.520 2.201
616 124 374 25 92 240 233 57 56 282 310 532 2.325 540
Totale
8.612
2.091
8.944
2.156
8.894
2.389
9.287
2.571
9.721
2.865
Le suddette tabelle evidenziano come nella categoria dei macchinari le classi più rilevanti, in termini di numero di addetti e fatturato, sono quelle relative all’estrusione, alle altre macchine e alla progettazione e costruzione di stampi e filiere. Ai fini dell’analisi delle performance economico-finanziarie, considereremo i seguenti quattro gruppi di indicatori:
indici di redditività;
indici di produttività;
indici di liquidità e capitale circolante;
indici di struttura finanziaria.
Per gli indici di redditività analizzeremo il ROE (Return on Equity o redditività del capitale proprio), scomposto nelle seguenti dimensioni o componenti, secondo il noto albero di redditività1:
1
Si veda oltre la Figura 3.1 e il Glossario per le definizioni in dettaglio di tutti gli indici.
9
Per gli indici di produttività:
Rendimento dipendenti = valore della produzione/costo del personale;
Valore della produzione medio per dipendente = valore della produzione/numero medio di dipendenti;
Valore aggiunto per dipendente = valore aggiunto/numero medio di dipendenti;
Costo medio per dipendente = costi del personale/numero medio di dipendenti;
Per gli indici liquidità e di capitale circolante:
Indice di liquidità primaria o Acid test = (liquidità immediate + liquidità differite)/passività correnti;
Indice di liquidità secondaria o Current ratio = attività correnti/passività correnti;
Capitale circolante netto finanziario = attività correnti – passività correnti;
Margine di tesoreria = (liquidità immediate + liquidità differite) – passività correnti;
Ciclo del circolante operativo = (giorni medi di incasso + giorni medi di scorte) – giorni medi di pagamento.
Per gli indici di struttura finanziaria:
10
Leverage = mezzi di terzi/mezzi propri;
Posizione finanziaria netta = passività finanziarie a breve e a lungo – attività finanziarie a breve;
Capacità di rimborso debiti = posizione finanziaria netta/Ebitda2;
Grado di indipendenza o autonomia finanziaria = mezzi propri/capitale investito netto;
Indice di copertura delle immobilizzazioni = mezzi propri/attività fisse nette;
Margine di struttura primario = mezzi propri – attività fisse nette;
Margine di struttura secondario = (mezzi propri + passivo consolidato) – totale immobilizzazioni.
Tutti gli indici sopra elencati sono calcolati per il campione nel suo complesso - pur tenendo distinti i costruttori di macchinari rispetto ai costruttori di attrezzature ausiliarie - e per singola classe e sottoclasse tecnologica. Come anticipato nell’introduzione, nell’analisi complessiva così come in quella per classe, si porrà attenzione sia all’andamento degli indici considerati nei cinque anni di analisi (2013 -2017) sia alle relazioni che li legano in ciascun anno al fine di spiegare la formazione della redditività aziendale. Inoltre, nel corso della trattazione i valori degli indicatori delle diverse classi e sottoclassi considerate saranno comparati, pur con qualche limitazione di significatività. Infatti, nonostante il numero delle aziende sia uguale per tutti gli anni considerati, la numerosità delle aziende che compongono le macroclassi, le classi e le sottoclassi è diversa3 (si veda Tabella 2.3). In termini di procedura operativa, gli indici vengono calcolati per macroclasse, classe e sottoclasse per ciascuno degli anni osservati4.
2
Ebitda: Earning before interests, taxes, depreciation and amortization. Da notare che per scelta metodologica di fondo si è privilegiata la suddivisione per classe tecnologica e non per classe dimensionale secondo il fatturato. Ciò può portare a comprendere nella stessa classe tecnologica aziende di dimensione anche molto diverse, influenzando la significatività del valore degli indicatori per classe. Inoltre, le diverse classi e/o sottoclassi sono caratterizzate talvolta da una diversa numerosità di aziende, il che può rendere invece poco significativi i confronti fra valori degli indicatori fra classi/sottoclassi. ஊ ୠ୧୲ 4 A titolo di esempio il ROI per ciascuna classe e/o sottoclasse è così calcolato: considerando nella 3
ஊ େୟ୮୧୲ୟ୪ୣ ୧୬୴ୣୱ୲୧୲୭ ୬ୣ୲୲୭
sommatoria il numero delle imprese che compongono la classe e/o nell’anno i-esimo.
11
Analisi delle performance: una panoramica generale
3. Le Associate Amaplast: una panoramica generale In questa sezione si analizzerà l’evoluzione della situazione economico-finanziaria dell’intero campione nel periodo 2013-2017. L’analisi riguarda gli andamenti degli indicatori considerati relativi alle Associate negli anni 2013-2017, con un numero di dipendenti nel 2017 pari a 9.721 unità. La Tabella 3.1 presenta i dati complessivi di Stato Patrimoniale e di Conto Economico, riportati in forma sintetica5, delle aziende associate. In termini generali i dati risultanti dallo Stato Patrimoniale per gli anni 2013 al 2017 configurano un trend positivo. In particolare, appare in crescita il totale del capitale investito sia negli ultimi due anni considerati (2017 vs 2016: +10,8%), sia fra il 2013 e il 2017 (+41,8%). Da segnalare l’incremento rilevante della voce immobilizzazioni immateriali fra il 2013 e il 2017. Sempre in termini generali, i Grafici 3.1 e 3.2 espongono la composizione dell’attivo netto e la composizione del passivo: nonostante l’espansione dell’attivo immobilizzato (di circa il 27% fra il 2013 e il 2017: si veda ancora la Tabella 3.1.), nell’attivo appaiono prevalenti le voci di attivo circolante (ad esempio pari a circa il 75% del totale attivo nel 2017), mentre al passivo la situazione appare equilibrata considerando congiuntamente i mezzi propri (patrimonio netto) e il passivo consolidato (prevalentemente debiti finanziari verso le banche a medio-lungo termine) rispetto al passivo corrente (prevalentemente debiti verso le banche a breve e debiti verso fornitori). Grafico 3.1: Composizione dell’attivo netto
Grafico 3.2: Composizione del passivo e PN
40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0%
60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 2013
5
2014
2015
2016
2017
2013
2014
Liquidità immediate
Liquidità differite
Passivo corrente
Rimanenze
Attivo immobilizzato
Patrimonio netto
2015
2016
2017
Passivo consolidato
In tale forma, Stato Patrimoniale e Conto Economico relativi a ciascuna macroclasse (costruttori di macchinari e costruttori di attrezzature ausiliarie), nonché alle classi e sottoclassi tecnologiche, sono riportati in Allegato. Altri dati di maggior dettaglio sono disponibili su richiesta.
14
15
328,0
211,3 642,6
210,6
849,6
1.060,2
Immobilizzazioni finanziarie
Liquidità immediate
Liquidità differite
Disponibilità liquide
TOTALE CAPITALE INVESTITO
2.281,9
TOTALE FONTI
409,7
Passività consolidate
1.222,2
144,7
di cui Capitale Sociale
Passività correnti
650,0
Patrimonio netto
31/12/13
2.281,9
Attivo Circolante
Stato Patrimoniale - Fonti
579,1
1.639,3
Rimanenze finali
Attivo immobilizzato
103,3
Immobilizzazioni materiali
31/12/13
Immobilizzazioni immateriali
Stato Patrimoniale - Impieghi
100,0
53,6
18,0
6,3
28,5
%
100,0
71,8
25,4
46,5
37,2
9,2
28,2
9,3
14,4
4,5
%
2.552,8
1.403,7
428,2
161,0
720,9
31/12/14
2.552,8
1.840,8
649,2
1.191,6
905,7
285,9
280,2 712,0
331,6
100,2
31/12/14
100,0
55,0
16,8
6,3
28,2
%
100,0
72,1
25,4
46,7
35,5
11,2
27,9
11,0
13,0
3,9
%
2.662,0
1.449,1
418,8
159,6
794,0
31/12/15
2.662,0
1.958,3
660,6
1.297,7
974,7
323,0
282,6 703,7
326,6
94,5
31/12/15
100,0
54,4
15,7
6,0
29,8
%
100,0
73,6
24,8
48,7
36,6
12,1
26,4
10,6
12,3
3,5
%
2.920,9
1.518,8
478,2
160,0
923,9
31/12/16
2.920,9
2.099,4
713,3
1.386,1
1.031,7
354,4
274,7 821,5
344,2
202,6
31/12/16
100,0
52,0
16,4
5,5
31,6
%
100,0
71,9
24,4
47,5
35,3
12,1
28,1
9,4
11,8
6,9
%
3.236,6
1.690,0
503,6
161,9
1.043,1
31/12/17
3.236,6
2.418,5
751,2
1.667,3
1.188,3
479,0
268,0 818,1
363,4
186,7
31/12/17
100,0
52,2
15,6
5,0
32,2
%
100,0
74,7
23,2
51,5
36,7
14,8
25,3
8,3
11,2
5,8
%
315,7
171,1
25,4
1,9
10,8
11,3
5,3
1,2
12,9
%
ǻ 119,2
10,8
15,2
5,3
20,3
15,2
35,2
-0,4
-2,4
315,7
319,1
37,9
281,2
156,6
124,6
-3,4
-6,7
5,6
-7,8
-15,8 19,2
%
ǻ
Tabella 3.1: Stato Patrimoniale e Conto Economico (valori in milioni di euro) delle Associate Amaplast per gli anni 2013-2017 (parte 1)
954,7
467,8
93,9
17,2
393,1
ǻ
954,7
779,2
172,2
607,0
338,7
268,4
175,5
56,7
35,4
83,5
ǻ
41,8
38,3
22,9
11,9
60,5
%
41,8
47,5
29,7
57,3
39,9
127,4
27,3
26,8
10,8
80,8
%
16
472,5
160,9
66,9 9,9
84,2
Costi per il personale
Ebitda
Ammortamenti e svalutazioni
Ebit
39,3
33,5
131
Reddito ante imposte
Imposte
Risultato d'esercizio
Numero imprese analizzate
1,6
1,8
3,4
0,2
3,6
0,3
4,0
131
55,6
45,2
100,8
0,4
101,1
4,1
105,2
14,2
67,5
3,1
0,5
186,9
493,1
680,0
1.594,2
2.274,2
31/12/14
7,6
22,2
29,7
70,3
100,0
%
2,4
2,0
4,4
0,0
4,4
0,2
4,6
0,6
3,0
8,2
21,7
29,9
70,1
100,0
%
131
86,8
51,7
138,6
0,7
139,2
6,2
145,4
12,3
66,6
224,3
505,8
730,1
1.727,6
2.457,7
31/12/15
3,5
2,1
5,6
0,0
5,7
0,3
5,9
0,5
2,7
9,1
20,6
29,7
70,3
100,0
%
131
120,9
61,1
182,0
4,5
186,5
3,5
182,9
15,4
78,0
276,3
530,2
806,6
1.861,9
2.668,5
31/12/16
4,5
2,3
6,8
0,2
7,0
0,1
6,9
0,6
2,9
10,4
19,9
30,2
69,8
100,0
%
131
158,5
67,3
225,8
4,3
230,1
11,9
242,1
14,6
85,5
342,2
561,4
903,6
2.052,4
2.956,0
31/12/17
5,4
2,3
7,6
0,1
7,8
0,4
8,2
0,5
2,9
11,6
19,0
30,6
69,4
100,0
%
37,6
6,2
43,8
0,1
43,7
-15,5
59,2
-0,8
7,5
65,8
31,2
97,1
190,5
287,5
Çť
31,1
10,1
24,1
2,5
23,4
***
32,3
-5,1
9,6
23,8
5,9
12,0
10,2
10,8
%
125,0
28,0
153,0
-0,2
153,2
-4,7
157,9
4,7
18,6
181,2
88,9
270,1
555,8
825,9
Çť
372,7
71,2
210,1
-4,5
199,0
-66,0
187,6
47,6
27,8
112,6
18,8
42,6
37,1
38,8
%
*In questa e nella successiva colonna sono calcolate le variazioni percentuali semplici ovvero: (valore finale-valore iniziale) / (valore iniziale)*100. Le variazioni positive segnalano un aumento del valore positivo di una posta o il fatto che il valore negativo diviene meno negativo o positivo. Le variazioni negative segnalano la diminuzione del valore positivo di una posta o che esso da positivo diviene negativo o il fatto che un valore negativo diviene ancor piĂš negativo. **In rosso qualora il saldo sia negativo ovvero gli oneri superino i proventi, con impatto sfavorevole sul reddito. ***Si passa da un contributo positivo a un contributo negativo.
4,2
72,8
Risultato dell'area straordinaria**
7,2
77,0
Risultato dell'area finanziaria**
Reddito di competenza
Accantonamenti
633,5
1.496,6
Valore aggiunto
2.130,1
Valore della produzione
31/12/13
Totale costi esterni
Conto Economico a Valore Aggiunto
Tabella 3.1: Stato Patrimoniale e Conto Economico (valori in milioni di euro) delle Associate Amaplast per gli anni 2013-2017 (parte 2)
Trend di crescita si riscontrano anche a livello di Conto Economico dove la variazione percentuale del risultato aggregato netto di esercizio 2017 rispetto a 2016 è pari a circa il 31%, mentre esso risulta più che quadruplicato rispetto al 2013. Sempre considerando la variazione percentuale semplice è da notare la crescita sia del reddito operativo (margine operativo netto o Ebit: Earning before interests and taxes: quasi triplicato fra il 2013 e il 2017) sia del reddito operativo al lordo di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (margine operativo lordo o Ebitda: Earning before interests, amortization and depreciation: più che raddoppiato fra il 2013 e il 2017). Infatti, anche tutte le categorie di costi mostrano un incremento percentuale, ma in misura inferiore rispetto all’incremento percentuale del valore della produzione (+39% fra il 2013 e il 2017), determinando gli incrementi di Ebit ed Ebitda sopra evidenziati. Per quanto concerne il contributo delle altre gestioni, è possibile notare quanto segue: il risultato della gestione finanziaria migliora fra il 2013 e il 2016, con il prevalere dei proventi finanziari sugli oneri finanziari nel 2016, per poi registrare un saldo di nuovo negativo nel 2017 con il prevalere degli oneri sui proventi; il saldo della gestione straordinaria è negativo in tutti gli anni considerati, con il prevalere degli oneri sui proventi; la gestione fiscale costituisce un costo che riduce il risultato d’esercizio rispetto al reddito ante imposte6. A completamento della panoramica generale sul comparto, sulla base dei valori di Tabella 3.1, i seguenti Grafici 3.3 e 3.4 espongono rispettivamente l’incidenza delle diverse tipologie di margini economici sul valore della produzione, dove a prevalere è la componente operativa (Ebit e Ebitda), e l’incidenza dei costi operativi, sempre sul valore della produzione, per macroaggregati (costi di acquisto esterni; costo del lavoro; ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti). Da notare il notevole peso percentuale dei costi esterni (consumi materie prime e costi per servizi), pari a oltre il 69% del valore della produzione in tutti e cinque gli anni considerati. Tali costi aumentano però meno che proporzionalmente rispetto al valore della produzione (37% rispetto al 39% circa), determinando l’aumento del Valore aggiunto complessivo (42,6%).
6 Ricordiamo che le imposte sono calcolate come percentuale del reddito imponibile, rettificato rispetto al reddito ante imposte di natura civilistica, per tener conto della normativa fiscale.
17
Grafico 3.3: Incidenza margini economici
Grafico 3.4: Incidenza costi esterni, personale, amm.ti&acc.ti
14%
80%
12%
70%
10%
60%
8%
50%
6%
40%
4%
30% 20%
2%
10%
0% 2013 Ebitda
2014
Ebit
2015
2016
Risultato ante imposte
0%
2017
2013
Risultato netto
Costi esterni
2014
2015
2016
Costi del personale
2017
Amm.ti e Acc.ti
Una più attenta analisi degli indicatori reddituali aggregati è riportata in Tabella 3.2 che evidenzia il CAGR7 degli stessi, ottenuto ipotizzando un tasso di crescita intermedio, di anno in anno, costante. Per completezza, in Tabella 3.2 vengono anche specificate le variazioni realmente verificatesi fra due anni consecutivi. Tabella 3.2: CAGR degli aggregati di sintesi di CE (valori in milioni di euro) Conto Economico*
31/12/13
%
Ricavi netti Variaz. % anno precedente
2.091
Valore Aggiunto Variaz. % anno precedente
633
30,3
161
7,7
Margine operativo lordo (Ebitda) Variaz. % anno precedente
31/12/14
%
2.156 3,1
31/12/15
%
2.389 10,8
680 7,3
31,5
187
8,7
16,1
31/12/16
%
2.571 7,6
730 7,4
30,6
224
9,4
20,0
31/12/17
%
2.865 11,4
807 10,5
31,4
276
10,7
23,2
CAGR 8,2
904 12,0
31,5
9,3
342
11,9
20,8
23,8
Reddito operativo (Ebit) Variaz. % anno precedente
84
4,0
105 25,0
4,9
145 38,2
6,1
183 25,8
7,1
242 32,3
8,5
30,2
Risultato d'esercizio Variaz. % anno precedente * In verde le variazioni positive.
34
1,6
56 65,7
2,6
87 56,3
3,6
121 39,2
4,7
159 31,1
5,5
47,5
A conferma di quanto emerso dalle variazioni percentuali del conto economico anche il CAGR del risultato d’esercizio (+47% circa fra il 2013 e il 2017) e in generale di tutti gli altri aggregati di sintesi risultano in aumento. A complemento, se dovessimo confrontare le imprese associate che nel corso degli anni 2013-2017 hanno presentato delle perdite rispetto alle società in utile, la situazione potrebbe essere rappresentata come nel grafico seguente (Grafico 3.5).
7
Il CAGR (compound annual growth rate oppure tasso di crescita annuo composto) è stato calcolato come: [(valori YDORUL A> ဨ @@ ± Rispetto alla variazione percentuale semplice di un indicatore [(valore finale-valore iniziale)/valore iniziale] il CAGR tiene conto del tasso di crescita fra periodi intermedi consecutivi, ipotizzando in particolare che tale tasso di crescita sia costante.
18
Grafico 3.5: Confronto tra società in perdita e società in utile
società in perdita
società in utile
0%
20% 2017
40% 2016
60%
2015
2014
80%
100%
2013
È possibile notare che le società che presentano delle perdite sono in percentuale limitata sul totale considerato nei diversi anni e che tale percentuale è in riduzione nel 2017.
3.1. Indici di redditività L’analisi di redditività è stata effettuata considerando innanzitutto la redditività dei portatori di capitale proprio, tramite il quoziente ROE (Return on Equity) che mette a rapporto il risultato netto con i mezzi propri (equity o patrimonio netto). Considerando la variazione percentuale semplice fra il 2013 e il 2017, e l’intero campione, l’indicatore aumenta di dieci punti percentuale. Evidenziando il dettaglio per i due macrogruppi “costruttori di macchinari” e “costruttori di attrezzature ausiliarie”, la Tabella 3.3 mostra un trend per i costruttori di macchinari del tutto simile a quello dell’intero campione, mentre per gli ausiliari si osserva un 2014 particolarmente redditizio per poi continuare a mantenere livelli di performance alti e sempre crescenti fino al 2017 (14,2%). L’aumento del ROE nel 2014 rispetto al 2013 della classe ausiliari è dovuto in linea generale a un miglioramento delle performance dell’intera classe ausiliari che ha registrato un aumento notevole dell’utile d’esercizio rispetto all’anno precedente. Tabella 3.3: ROE negli anni 2013-2017
ROE (return on equity ) Periodo
Macchinari
2013 2014 2015 2016 2017 Media ROE Numero imprese
5,7% 6,7% 11,0% 14,1% 15,6% 10,6% 108
Ausiliari Intero campione 3,6% 10,7% 10,8% 10,8% 14,2% 10,0% 23
5,2% 7,7% 10,9% 13,1% 15,2% 10,4% 131
Il Grafico 3.6 mette bene in evidenza i trend del ROE delle due macrocategorie rispetto alla media dell’intero campione.
19
Grafico 3.6: Trend del ROE nel periodo 2013-2017 18% 16% 14% 12% 10% 08% 06% 04% 02% 00%
15,20% 10,94%
13,08%
7,71% 5,16%
2013
2014 Macchinari
2015 Ausiliari
2016
2017
Intero campione
Pur mantenendosi ancora a livello generale, considerando l’intero campione e le macrocategorie “macchinari” e “ausiliari”, è opportuno analizzare più nel dettaglio la composizione del ROE, per comprendere quale gestione (operativa, finanziaria, straordinaria e fiscale) abbia contribuito, in maggior misura, alla sua formazione. La modalità classica per scomporre il ROE è rappresentata in Figura 3.1 secondo la nota formula della leva finanziaria8. Il ROE è dunque determinato dal contributo apportato dalla gestione operativa in termini di ROI (Return on Investment), legato a un primo livello al costo dei mezzi (ROD), al rapporto di indebitamento o rapporto di leva (leverage) e all’indicatore s che rappresenta il peso della gestione straordinaria e fiscale. Nell’albero di redditività il ROI è poi ulteriormente scomposto nelle sue determinanti, ovvero ROS (Return on Sales: margine operativo netto/valore della produzione) e Rotazione del capitale investito (Valore della produzione/capitale investito netto), a loro volta analizzabili secondo alcuni indicatori di maggior dettaglio (si veda l’ultimo livello in Figura 3.1). A tal proposito la Tabella 3.4 offre un quadro generale dell’intero campione e delle due principali macrocategorie in merito alle determinanti del ROE. In tutti i casi il ROI, tendenzialmente in crescita fra il 2013 e il 20179, appare la principale determinante del ROE, rispetto al quale mostra un andamento del tutto simile (si noti ancora un 2017 particolarmente redditizio anche dal punto di vista operativo sia a livello di macroclassi sia a livello di intero campione). Il ROI si mantiene superiore al
8
Secondo la formula leva finanziaria il ROE è così determinato: ROE= [ROI+(ROI-ROD)*Leverage]*s, dove ROI è il rendimento della gestione operativa (reddito operativo/capitale investito netto), ROD è il costo medio dei mezzi di terzi (oneri finanziari/mezzi di terzi), leverage o rapporto di leva è il rapporto di indebitamento (mezzi di terzi/mezzi propri) e s (reddito netto/reddito di competenza) rappresenta il peso della gestione straordinaria e fiscale. Dal punto di vista metodologico occorre specificare che il capitale investito netto comprende tutto l’attivo al netto dei fondi di ammortamento e di rettifica, mentre il rapporto di leva è calcolato considerando tutti i mezzi di terzi, esplicitamente onerosi e non (debiti verso fornitori, TFR, ecc.). 9 I dati patrimoniale ed economici di maggior dettaglio riportati in Allegato, segnalano un’espansione del capitale investito netto meno che proporzionale rispetto all’incremento del reddito operativo, dal che risulta un ROI crescente per entrambe le macroclassi. Da notare la diversa numerosità delle macroclassi (più di 100 aziende per la categoria “macchinari”, solo 23 per gli “ausiliari”) la quale limita la significatività del confronto.
20
costo medio dei mezzi di terzi, consentendo un funzionamento virtuoso della leva finanziaria: (ROIROD)*leverage contribuisce infatti positivamente alla formazione del ROE che quindi è maggiore del ROI in tutti gli anni considerati, per entrambe le categorie. Il rapporto di leva è superiore all’unità, nello specifico per i macchinari la leva è maggiore di due mentre per gli ausiliari sempre maggiore di uno. L’incidenza della gestione straordinaria e fiscale, considerate qui congiuntamente, riduce il ROE rispetto al ROI, come è lecito attendersi dato il contributo solitamente negativo delle imposte10. Figura 3.1: L’albero di redditività
La scomposizione del ROI nelle due componenti ROS e Rotazione del capitale investito mette in evidenza un incremento del ROS del tutto allineato a quello del ROI, mentre per quanto riguarda la rotazione, tale indice è pressoché costante e sempre inferiore all’unità, riducendo il ROI. Ricordando l’espansione del capitale investito (si veda la Tabella 3.1), la costanza della rotazione è determinata dall’incremento proporzionale del valore della produzione. Ancora più nel dettaglio, ROS e la Rotazione del capitale investito sono stati scomposti nelle relative componenti. Per quanto concerne il primo sono stati calcolati i seguenti rapporti: costo del lavoro/valore della produzione; ammortamenti/valore della produzione e Valore aggiunto Lordo/valore della produzione. Un aumento del peso percentuale del Valore aggiunto così come una diminuzione del peso percentuale dei costi ha un effetto positivo sul ROS. Dall’analisi delle componenti nel triennio di riferimento si può notare che:
10
In questa e nelle successive tabelle la “quadratura” del ROE secondo la formula della leva finanziaria non è sempre ottenuta a causa della mancata esplicitazione dei proventi finanziari che andrebbero sommati al numeratore del ROI. Inoltre, è da precisare che con il D.lgs. n. 139 del 2015 il legislatore ha progressivamente eliminato la sezione straordinaria dal Conto Economico riclassificando tali componenti di reddito tra le voci ordinarie di costi e ricavi, ad eccezione delle rettifiche di attività finanziarie, laddove presenti. Di conseguenza, l’incidenza della gestione straordinaria e fiscale dal 2016 in poi è determinata principalmente dalla gestione fiscale.
21
il rapporto fra costo del lavoro e valore della produzione tende a diminuire per le aziende della categoria “ausiliari” in particolare nel 2017 (21,7%), contribuendo alla crescita del ROS, e un medesimo trend in diminuzione si evidenzia anche per la classe dei “macchinari” (rapporto pari al 18,4% nel 2017);
similmente il rapporto fra ammortamenti e valore della produzione si riduce nella categoria ausiliari, in particolare nel 2014 e nel 2015 (3,2%) per poi aumentare nel 2016 e nel 2017 (rispettivamente 4,4% e 5,1%), mentre è sostanzialmente costante per i costruttori di macchinari;
il peso del Valore aggiunto Lordo sul valore della produzione tende ad aumentare dal 2013 al 2017 di circa tre punti percentuali per gli “ausiliari”, contribuendo dunque alla crescita del ROS, mentre per i “macchinari” rimane pressoché costante.
Analogamente si è effettuata anche l’analisi dei componenti della rotazione del capitale investito, calcolando la durata media dei crediti verso i clienti11, la rotazione del magazzino/scorte e la rotazione delle immobilizzazioni. Per quanto riguarda il tempo medio di incasso dei crediti i costruttori di macchinari evidenziano un andamento pressoché costante dal 2013 al 2017 (da 97 giorni a 101) del tempo medio di incasso; per gli ausiliari invece si osserva un miglioramento del tempo medio di incasso fra il 2013 e il 2017 (da 90 giorni a 81), il che contribuisce probabilmente al miglioramento del ROI. In valore assoluto, emerge una differenza nella durata media dei crediti tra costruttori di “macchinari” e “ausiliari”, che sembrano più efficienti. Questi ultimi mostrano anche una rotazione delle scorte maggiore, mentre allineata appare la rotazione delle immobilizzazioni e in peggioramento per la categoria ausiliari nel 2016 (1,65).
11
La durata media dei crediti o tempo medio di incasso crediti è il reciproco della rotazione crediti ed è calcolato come (crediti commerciali*360)/valore della produzione. Tanto minore è il tempo medio di incasso tanto maggiore è la rotazione dei crediti, l’efficienza e il contributo al ROI.
22
23
VAL/VDP Rotazione del capitale investito Rotazione delle scorte Tempo medio di incasso crediti commerciali Rotazione delle immobilizzazioni
ROS Costo del lavoro/VDP Amm.ti/VDP
0,89
3,14
105
3,50
0,94
3,34
97
3,73
2,50%
2,48%
28,59%
20,80%
21,36%
28,71%
4,31%
4,18%
0,52
0,44
2,81
1,49%
2,76
Leverage
3,8%
6,7%
2014
1,59%
3,9%
ROI
ROD Incidenza gestione straordinaria e fiscale
5,7%
2013
ROE
Indicatori
Tabella 3.4: Scomposizione del ROE
3,83
95
3,34
0,92
28,53%
2,33%
19,76%
5,69%
0,64
1,28%
2,60
5,2%
11,0%
Macchinari
2015
4,18
94
3,32
0,94
28,97%
2,24%
19,15%
6,68%
0,64
1,12%
2,57
6,3%
14,1%
2016
4,73
101
3,50
0,94
28,97%
2,12%
18,36%
7,76%
0,68
1,48%
2,45
7,3%
15,6%
2017
2,27
90
5,35
0,92
33,99%
3,53%
25,61%
3,02%
0,40
1,41%
1,77
2,8%
3,6%
2013
2,33
84
5,29
0,90
35,42%
3,25%
25,38%
5,97%
0,61
1,53%
1,72
5,4%
10,7%
2014
2,52
83
5,48
0,94
34,80%
3,17%
24,10%
6,90%
0,57
1,69%
1,58
6,5%
10,8%
Ausiliari
2015
1,65
84
5,49
0,81
35,66%
4,39%
22,98%
7,62%
0,69
1,18%
1,22
6,1%
10,8%
2016
1,79
81
5,80
0,81
37,42%
5,15%
21,72%
10,03%
0,70
1,06%
1,26
8,1%
14,2%
2017
3,31
96
3,60
0,93
29,74%
2,68%
22,18%
3,95%
0,44
1,56%
2,51
3,7%
5,2%
2013
2015
3,19
101
3,41
0,89
29,90%
2,65%
21,68%
4,63%
0,55
1,49%
2,54
4,1%
7,7%
3,49
92
3,60
0,92
29,71%
2,49%
20,58%
5,92%
0,62
1,35%
2,35
5,5%
10,9%
2016
3,25
92
3,59
0,91
30,23%
2,64%
19,87%
6,85%
0,65
1,13%
2,16
6,3%
13,1%
Intero campione
2014
3,61
97
3,78
0,91
30,57%
2,69%
18,99%
8,19%
0,69
1,41%
2,10
7,5%
15,2%
2017
3.2. Indici di produttività Oltre agli indici di redditività analizzati nel precedente paragrafo, in Tabella 3.5 vengono proposti alcuni indicatori che esprimono il grado di efficienza dei fattori produttivi aziendali. Il numero medio dei dipendenti è in leggero aumento nel 2017 (pari a 74 unità) rispetto al 2013 (pari a 66 unità). Gli indici di produttività del personale (rendimento dipendenti, valore della produzione medio per dipendente, valore aggiunto per dipendente e costo medio per dipendente) sembrano mantenersi pressoché costanti nel periodo considerato. In termini di confronto fra le due categorie, il rendimento dei dipendenti è migliore per la categoria macchinari, così come per il valore della produzione medio per dipendente. Tabella 3.5: Indici di produttività delle Associate Amaplast 2013
2014
2015
2016
2017
2013
2014
2015
2016
2017
2013
2014
2015
2016
2017
Indici di produttività Macchinari Numero medio di dipendenti Rendimento dipendenti VDP medio per dip. (milioni di euro) VAL medio per dip. (milioni di euro) Costo medio per dip. (milioni di euro)
Intero campione
Ausiliari
61,19
63,77
63,52
66,13
69,63
87,13
89,43
88,43
93,26
95,70
65,74
68,27
67,89
70,89
74,21
4,68
4,81
5,06
5,22
5,45
3,90
3,94
4,15
4,35
4,60
4,51
4,61
4,86
5,03
5,27
0,26
0,27
0,29
0,30
0,32
0,21
0,21
0,23
0,23
0,25
0,25
0,25
0,28
0,29
0,30
0,07
0,08
0,08
0,09
0,09
0,07
0,08
0,08
0,08
0,09
0,07
0,08
0,08
0,09
0,09
0,06
0,06
0,06
0,06
0,06
0,05
0,05
0,05
0,05
0,06
0,05
0,06
0,06
0,06
0,06
3.3. Indici di liquidità e di capitale circolante In merito agli indici di liquidità e di capitale circolante il presente paragrafo prende in considerazione l’insieme di indici presentati in Tabella 3.6. In prima analisi si è proceduto al calcolo degli indici di liquidità primaria (o Acid Test) e secondaria (o Current ratio). Il primo (Acid test) esprime la capacità dell’azienda di far fronte al rimborso dei debiti di breve periodo, utilizzando le disponibilità liquide ridotte del valore delle rimanenze di magazzino12. L’Acid Test espresso per differenza (liquidità immediate + liquidità differite – passività correnti) prende il nome di margine di tesoreria. Un valore dell’indice maggiore di uno, così come un margine di tesoreria maggiore di zero, indica una posizione equilibrata: le liquidità attuali, o trasformabili in liquidità in tempi brevi, sono maggiori delle passività correnti, da estinguersi nel breve periodo. Un quoziente inferiore ad uno, o un margine di tesoreria negativo, invece, mettono in evidenza una situazione caratterizzata da problemi di solvibilità a breve termine. Il secondo (Current ratio: attività correnti/passività correnti) considera fra le attività correnti anche le poste meno liquide, quali le scorte, ed esprime ancora la capacità di far fronte con esse ai
12 Come riportato nel Glossario, per disponibilità liquide si intendono quelle immediate (cassa ed equivalenti) e quelle differite (crediti a breve). Si escludono le scorte perché considerate meno liquide.
24
debiti a breve. Un valore del Current ratio superiore all'unità indica che con gli investimenti correnti l’impresa è in grado di fronteggiare il pagamento dei debiti a breve termine. Le medesime considerazioni riguardano le attività correnti e le passività correnti che, se espresse per differenza, costituiscono il capitale circolante netto finanziario (o lato sensu). Nel periodo considerato, e per entrambi i macrogruppi di costruttori di macchinari e ausiliari, gli indici di liquidità sono maggiori dell’unità e/o positivi il che indica una posizione equilibrata delle imprese che quindi appaiono in grado di far fronte alle passività correnti tramite le liquidità attuali. Tabella 3.6: Indicatori di liquidità e capitale circolante delle Associate Amaplast 2013 Indici di liquidità & capitale circolante Indice di liquidità primaria (o Acid test) Indice di liquidità secondaria (o Current ratio)
2014
2015
2016
2017
2013
2014
Macchinari
2015
2016
2017
2013
2014
2015
2016
2017
Intero campione
Ausiliari
1,05
1,04
1,10
1,06
1,13
1,51
1,48
1,56
1,40
1,58
1,11
1,10
1,16
1,11
1,19
1,66
1,64
1,69
1,63
1,67
2,11
2,04
2,14
1,95
2,10
1,72
1,70
1,75
1,67
1,73
542,6
604,0
672,7
690,6
818,7
141,4
151,8
164,2
155,2
198,6
684,0
755,9
836,9
845,8
1017,3
40,3
36,5
95,7
67,6
162,0
64,6
70,2
80,6
64,9
104,1
105,0
106,7
176,3
132,5
266,1
gg medi di incasso a gg medi di pagamento b gg medi scorte c
97 137 158
105 137 166
95 130 156
94 138 156
101 134 149
90 110 106
84 116 109
83 105 105
84 114 106
81 117 102
96 132 149
101 133 156
92 125 147
92 134 147
97 131 141
Ciclo del circolante operativo (a-b+c)
118
134
121
112
115
86
76
82
76
66
112
124
115
106
107
Capitale Circolante Netto (milioni di euro) Margine di tesoreria (milioni di euro)
Da ultimo è stata analizzata la dinamica temporale del capitale circolante operativo13. A riguardo si fa riferimento alla durata del ciclo del circolante (gg. medi di incasso + gg. medi scorte – gg. medi pagamento) che fornisce informazioni circa l’effettivo fabbisogno di risorse finanziarie per lo svolgimento del ciclo operativo corrente. Per calcolare questo valore è necessario partire dalla costruzione degli indicatori che lo compongono: giorni medi di incasso crediti commerciali, giorni medi di pagamento debiti commerciali e giacenza media delle scorte (si veda la Tabella 3.6). Al fine di cogliere più precisamente il trend del ciclo del circolante, i Grafici 3.7 e 3.8 mostrano, rispettivamente per le macrocategorie dei macchinari e degli ausiliari, l’andamento dei giorni medi di incasso, dei giorni medi di pagamento e dei giorni medi di giacenza delle scorte nell’arco temporale considerato. L’andamento dei valori mostra che mediamente i tempi di dilazione, sia per i costruttori di macchinari sia per la categoria ausiliari, concessi dai fornitori sono maggiori rispetto a quelli che
13
Il capitale circolante operativo (Operating Working Capital, OWC, o capitale circolante in senso stretto) è sostanzialmente pari a: crediti commerciali + scorte – debiti commerciali. Esso esprime l’investimento netto in gestione operativa (crediti commerciali e scorte) al netto delle passività spontanee (debiti commerciali). Rispetto al capitale circolante finanziario, esso esclude appunto le poste attive e passive di natura finanziaria (cassa, crediti finanziari, debiti finanziari).
25
l’azienda concede ai suoi clienti, generando liquidità. In linea generale, con riferimento all’intero campione, va evidenziato come dal 2013 al 2017 il fabbisogno finanziario delle associate Amaplast sia nettamente migliorato: la durata media del ciclo del circolante è pari a 124 giorni nel 2014, mentre si riduce a 107 giorni nel 2017 (Grafico 3.9). Grafico 3.7: Macchinari 180 160
Grafico 3.8: Ausiliari
166
156
140
156 149
158
120
140 120
137
137
130
138
134 101
100 80
105
97
95
60
94
20
80
106
109
90
84
40
106
105
84
83
ǻ giorni
20
0
117 102 81
ǻ giorni
0 2013
2014
2015
2016
2017
2013
2014
Grafico 3.9: Ciclo del circolante dell’intero campione 125
124
120 115
115 112
110 107
105 106 100 95 2013
26
114
105
60
ǻ ǻ giorno giorni
40
100
116
110
2014
2015
2016
2017
2015
2016
2017
3.4. Indici di struttura finanziaria In ultima analisi il presente paragrafo considera nel periodo 2013-2017 e sempre con riferimento alle due macrocategorie - macchinari e ausiliari - alcuni indicatori/margini di struttura finanziaria. Innanzitutto, i Grafici 3.10 e 3.11 presentano, rispettivamente per i macchinari e gli ausiliari, i trend del patrimonio netto e di una misura alternativa di rapporto di indebitamento (calcolato come posizione finanziaria netta14/patrimonio netto). Grafico 3.10: PN e rapporto di indebitamento – macchinari
Grafico 3.11: PN e rapporto di indebitamento-ausiliari
14
La posizione finanziaria netta (PFN) è pari alla differenza fra debiti finanziari (a breve e a lungo) e attivitĂ finanziarie a breve. Con tale indicatore si considerano fra i debiti solo quelli finanziari, ovvero quelli di natura esplicitamente onerosi, mentre si ricorda che nel rapporto di indebitamento (o leverage: mezzi di terzi/mezzi propri) i mezzi di terzi comprendono anche quelli non esplicitamente onerosi, di natura operativa (principalmente debiti verso fornitori e TFR). Ăˆ da notare tuttavia che per una minoranza delle aziende del campione, che principalmente presentano il bilancio abbreviato, non sono disponibili dati precisi sulla natura finanziaria e non finanziaria dei debiti. L’indicatore PFN va dunque interpretato con cautela.
27
Entrambi i grafici sopra riportati mostrano un trend di crescita del patrimonio netto. Per quanto riguarda invece il rapporto di indebitamento, considerando la categoria dei macchinari, esso è diminuito progressivamente fino a diventare addirittura “negativo” nel 2017 a seguito del prevalere delle attività finanziarie sulle passività finanziarie (il che rende appunto la posizione finanziaria netta, posta a denominatore del rapporto, “negativa”). Dal 2013 al 2017 un trend in diminuzione si osserva anche per la classe degli ausiliari (il rapporto di indebitamento del 47% circa nel 2013 si riduce a circa il 30% nel 2017). I Grafici 3.12 e 3.13 riportano, rispettivamente per i macchinari e gli ausiliari, la posizione finanziaria netta e la capacità di rimborso del debito (data dal rapporto fra posizione finanziaria netto ed Ebitda), le quali mostrano trend di significato analogo a quelli evidenziati nei grafici precedenti. In particolare, per la categoria di costruttori di macchinari, il valore della posizione finanziaria netta diminuisce, fino a diventare “negativo” nel 2017 per il prevalere delle attività finanziarie), mentre aumenta la capacità di rimborso (il valore dell’indicatore in oggetto diminuisce). Per gli ausiliari si osserva un trend analogo fino al 2015, la posizione finanziaria netta aumenta nel 2016 e si mantiene pressoché costante nel 2017. Anche la capacità di rimborso dei debiti finanziari segue lo stesso andamento della posizione finanziaria netta fino al 2016 per poi aumentare nettamente nel 2017. Grafico 3.12: PFN e capacità di rimborso del debito (macchinari)
28
Grafico 3.13: PFN e capacità di rimborso del debito (ausiliari)
La Tabella 3.7 presenta invece una serie di indici/margini che tentano di cogliere la solidità patrimoniale delle imprese considerate. L’analisi della solidità è volta a investigare se l’azienda abbia la capacità di mantenersi in condizione di equilibrio finanziario nel medio-lungo periodo, analizzando la struttura degli impieghi (a breve e a lungo) rispetto alle fonti (a breve e a lungo). A tale riguardo una prima parte dell’analisi di solidità riguarda le correlazioni esistenti tra l’attivo fisso e le modalità relative al suo finanziamento, tramite l’esame dei margini di struttura, primario e secondario. Con un margine di struttura primario positivo e tanto più elevato, l’impresa esprime moderati livelli di rischio finanziario, poiché il capitale proprio, fonte per eccellenza a lunghissimo termine, copre gli investimenti di natura durevole. Dalla Tabella 3.7 emerge che i margini di struttura, sia quello primario, sia quello secondario, che considera anche i debiti a medio/lungo termine, a livello di intero campione, presentano sempre valori positivi. Se invece ci focalizziamo sulle differenze tra le due macrocategorie, macchinari e ausiliari, la prima sembra essere più solida, la seconda invece presenta dei valori negativi con riferimento al margine di struttura primario in corrispondenza degli anni 2013, 2014, 2016 e 2017. Un ulteriore indicatore strettamente connesso all’analisi dei margini di struttura è l’indice di copertura delle immobilizzazioni. Tale indice segnala, come rapporto, se il capitale proprio copre le immobilizzazioni, riuscendo a finanziarle in modo equilibrato. Valori dell’indice maggiori dell’unità, o comunque tanto più elevati, mostrano situazioni ottimali. La Tabella 3.7 mostra una situazione di sostanziale equilibrio delle imprese analizzate. L’indice di copertura delle immobilizzazioni con riferimento all’intero campione è sempre maggiore di 1. La situazione è leggermente diversa se osserviamo le due macrocategorie: se per la classe dei macchinari tale indice è sempre maggiore di 1 negli anni considerati, per la classe degli ausiliari esso sembra essere meno stabile. Un altro indice che fa parte degli indicatori di struttura e che indaga la solidità patrimoniale
29
dell'azienda è l’indice di autonomia finanziaria (mezzi propri/capitale investito netto). Tale indice riflette l’attitudine dell’azienda a operare in condizioni di relativa indipendenza/autonomia nel finanziamento del proprio capitale investito. La Tabella 3.7 riporta i valori di tale indicatore così come quelli del rapporto di indebitamento (o leverage) già introdotto precedentemente come rapporto fra tutti i mezzi di terzi e i mezzi propri. Le imprese di entrambe le categorie appaiono sufficientemente indipendenti nel finanziamento del proprio capitale investito e il rapporto di indebitamento, pur superiore all’unità15, si mantiene stabile e non di valore eccessivo. Tabella 3.7: Indici di struttura finanziaria 2013
2014
Indici di struttura finanziaria
2015
2016
2017
2013
2014
Macchinari
2015
2016
2017
2013
2014
2015
2016
2017
Intero campione
Ausiliari
PN (milioni di euro)
487,0
542,7
603,7
644,6
737,8
163,0
178,2
190,3
279,3
305,3
650,0
720,9
794,0
923,9
1.043,1
PFN (milioni di euro)*
171,3
169,8
129,1
72,3
9,5
76,2
70,2
64,6
92,1
92,2
247,5
240,0
193,7
164,4
82,7
Debt to Equity (PFN/PN) PFN/Ebitda
0,4 1,4
0,3 1,2
0,2 0,7
0,1 0,3
-
0,5 2,2
0,4 1,6
0,3 1,3
0,3 1,5
0,3 1,1
0,4 1,5
0,3 1,3
0,2 0,9
0,2 0,6
0,1 0,2
Leverage Grado di indipendenza o autonomia finanziaria Indice di copertura delle immobilizzazioni
2,8
2,8
2,6
2,6
2,5
1,8
1,7
1,6
1,2
1,3
2,5
2,5
2,4
2,2
2,1
26,6% 26,2% 27,8%
28,0%
29,0%
45,0% 44,2%
28,5%
28,2% 29,8%
31,6%
32,2%
36,1% 36,7% 38,8%
1,1
1,0
1,2
1,2
1,5
0,9
0,9
1,0
0,9
1,0
1,0
1,0
1,1
1,1
1,3
Margine di struttura primario (milioni di euro)*
27,0
18,7
82,9
125,5
231,2
19,6
9,7
7,5
23,1
6,3
7,4
8,9
90,3
102,4
225,0
Margine di struttura secondario (milioni di euro)
335,9
356,8
429,1
487,3
597,0
81,2
80,3
80,0
93,3
131,5
417,1
437,1
509,2
580,6
728,5
* In rosso i valori negativi
15 Ricordiamo che i mezzi di terzi includono i debiti verso fornitori, non esplicitamente onerosi, del tutto fisiologici nella composizione debitoria di un’impresa.
30
Analisi delle performance per classe tecnologica
4. Introduzione all’analisi per categoria tecnologica Nell’ambito di questa sezione, si fornisce dapprima un quadro generale dei costruttori di linee di estrusione nel loro complesso (paragrafo 4.1) per poi focalizzarsi sulla redditività, produttività, liquidità e struttura finanziaria delle diverse tipologie di linee (sottoparagrafi 4.1.1 e seguenti). Nel paragrafo 4.2 saranno analizzate sotto i medesimi profili tutte le restanti classi tecnologiche individuate nella sezione “Metodologia” ovvero i costruttori di macchine per lo stampaggio a iniezione, per la lavorazione della gomma, per il recupero e il riciclo della plastica, di saldatrici per film, di macchine per soffiaggio, di stampi e filiere, di altre macchine (termoformatrici, turbomiscelatori, ecc.)16. Tale scelta procedurale ed espositiva, volta a privilegiare un’analisi più di dettaglio della classe estrusione, è motivata dalla specializzazione tecnologica che la caratterizza, nonché dal peso in termini occupazionale e di fatturato sull’intera macrocategoria macchinari17.
4.1. Categoria “estrusione”: una panoramica generale Con riferimento alla categoria estrusione nel suo complesso, la Tabella 4.1 riporta i valori di Stato Patrimoniale e Conto Economico nel periodo considerato. Per quanto concerne il totale del capitale investito, è possibile notare una crescita nel 2017 rispetto al 2016 (aumento del 16%), dovuta prevalentemente all’attivo circolante (18,4%). Considerando il confronto con il 2013, si osserva un’espansione ancora più marcata del capitale investito (63,5%), trainata di nuovo dall’incremento dell’attivo circolante (82%) rispetto all’incremento più contenuto dell’attivo immobilizzato (10%). All’interno di quest’ultimo, è da notare una certa espansione delle immobilizzazioni materiali (16,5%) rispetto alle immobilizzazioni immateriali (0,7%), mentre si riducono gli investimenti in immobilizzazioni finanziarie (9,9%). I Grafici 4.1 e 4.2 esaminano la composizione dell’attivo e del passivo. Il peso delle voci di attivo circolante appare prevalente (sempre maggiore del 70% del totale del capitale investito in tutti gli anni considerati, con peso maggiore delle liquidità differite e delle rimanenze), mentre al passivo la situazione è sostanzialmente equilibrata se si considerano congiuntamente i mezzi propri (patrimonio netto) e le passività consolidate, anche se è possibile osservare un’espansione delle passività correnti (di circa il 18% fra il 2016 e il 2017). Trend di miglioramento si osservano invece a livello di Conto Economico complessivo. Sempre in Tabella 4.1 è possibile notare l’incremento percentuale del risultato d’esercizio fra il 2013 e il 2017 (167%). Si tratta di un incremento continuo nel corso dei quattro anni considerati con dei picchi nel 16
In ogni caso, per ciascuna classe e sottoclasse tecnologica considerata sono riportati in Allegato gli specifici valori di Stato Patrimoniale e Conto Economico per i cinque anni considerati. 17 Si veda la Tabella 2.4 nella sezione metodologica.
32
2015 (incremento del 72% rispetto al 2014) e nel 2017 (incremento del 41% rispetto al 2016). Aumenta anche il reddito operativo (Ebit) più che raddoppia, così come il reddito operativo al lordo di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti. Per quanto concerne le altre gestioni, oltre quella operativa, è possibile notare il contributo negativo della gestione finanziaria (gli oneri sono maggiori dei proventi dando origine a un saldo negativo). La gestione straordinaria mostra un andamento altalenante (dal 2013 al 2015 prevalgono i proventi sugli oneri; nel 2016 e nel 2017 viceversa). La gestione fiscale costituisce un costo. I Grafici 4.3 e 4.4 rappresentano rispettivamente l’incidenza delle diverse tipologie di margini economici sul valore della produzione, dove a prevalere è l’incidenza del risultato operativo (Ebitda ed Ebit) e l’incidenza dei costi operativi sempre sul valore della produzione (costi di acquisto esterni, costo del lavoro; ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti). Da notare il notevole peso percentuale dei costi esterni (consumi materie prime e costi per servizi) pari a oltre il 70% del valore della produzione in tutti gli anni considerati. Tali costi aumentano però in maniera proporzionale rispetto all’aumento del valore della produzione (53,9% rispetto al 53,8%), lasciando pressoché invariato l’effetto sul Valore aggiunto complessivo per la categoria estrusione (circa 54% fra il 2013 e il 2017).
33
34
75,4
19,6 105,7
Immobilizzazioni finanziarie
411,8
TOTALE FONTI
57,5
219,4
Passività consolidate
Passività correnti
21,3
134,9
di cui Capitale Sociale
Patrimonio netto
31/12/13
411,8
TOTALE CAPITALE INVESTITO
Stato Patrimoniale - Fonti
125,8
306,1
Attivo Circolante
180,3
Disponibilità liquide
Rimanenze finali
71,3
109,0
Liquidità immediate
Liquidità differite
Attivo immobilizzato
10,7
Immobilizzazioni immateriali
31/12/13
Immobilizzazioni materiali
Stato Patrimoniale - Impieghi
100,0
53,3
14,0
5,2
32,7
%
100,0
74,3
30,6
43,8
26,5
17,3
25,7
4,7
18,3
2,6
%
481,9
253,0
60,6
34,5
168,4
31/12/14
481,9
364,8
151,9
212,9
135,7
77,2
19,3 117,1
86,2
11,6
31/12/14
100,0
52,5
12,6
7,2
34,9
%
100,0
75,7
31,5
44,2
28,2
16,0
24,3
4,0
17,9
2,4
%
520,7
279,7
61,1
30,9
179,9
31/12/15
520,7
411,8
155,2
256,7
158,0
98,7
14,3 108,9
83,8
10,7
31/12/15
100,0
53,7
11,7
5,9
34,6
%
100,0
79,1
29,8
49,3
30,3
19,0
20,9
2,8
16,1
2,1
%
580,8
325,7
69,9
30,9
185,3
31/12/16
580,8
470,5
195,1
275,4
161,1
114,4
17,2 110,3
83,8
9,3
31/12/16
100,0
56,1
12,0
5,3
31,9
%
100,0
81,0
33,6
47,4
27,7
19,7
19,0
3,0
14,4
1,6
%
673,5
382,9
81,5
32,9
209,1
31/12/17
673,5
557,3
206,2
351,1
200,3
150,8
17,6 116,2
87,9
10,7
31/12/17
100,0
56,9
12,1
4,9
31,0
%
100,0
82,7
30,6
52,1
29,7
22,4
17,3
2,6
13,0
1,6
%
92,7
57,3
11,6
2,0
16,0
17,6
16,7
6,5
12,8
%
ǻ 23,8
16,0
18,4
5,7
27,5
24,3
31,8
5,4
2,6
92,7
86,8
11,1
75,6
39,2
36,4
5,9
0,5
4,9
15,1
1,4 4,1
%
ǻ
Tabella 4.1: Stato Patrimoniale e Conto Economico (valori in milioni di euro) classe tecnologica “estrusione” per gli anni 2013-2017 (parte 1)
261,7
163,5
24,0
11,6
74,2
ǻ
261,7
251,2
80,4
170,7
91,3
79,4
10,6
-1,9
12,4
0,1
ǻ
63,5
74,5
41,7
54,2
55,0
%
63,5
82,0
63,9
94,7
83,7
111,4
10,0
-9,9
16,5
0,7
%
35
Ebit
2,3
40
3,2
9,3
12,9
5,5
0,0
5,5
22,2
0,1
22,1
0,3
5,8
1,3
23,4
40
13,4
9,1
22,5
0,2
22,3
0,6
22,9
0,5
11,5
34,9
89,1
124,0
321,2
445,1
31/12/14
3,0
2,0
5,1
0,1
5,0
0,1
5,1
0,1
2,6
7,8
20,0
27,9
72,1
100,0
%
40
23,1
10,2
33,3
5,3
28,0
1,5
29,5
1,0
12,2
42,7
92,2
134,9
356,5
491,4
31/12/15
4,7
2,1
6,8
1,1
5,7
0,3
6,0
0,2
2,5
8,7
18,8
27,5
72,5
100,0
%
40
24,4
12,2
36,6
0,0
36,6
0,4
37,1
3,3
13,1
53,5
97,6
151,1
410,1
561,1
31/12/16
4,3
2,2
6,5
0,0
6,5
0,1
6,6
0,6
2,3
9,5
17,4
26,9
73,1
100,0
%
40
34,3
15,1
49,4
0,1
49,5
2,5
52,0
2,3
13,6
67,9
105,0
173,0
448,1
621,0
31/12/17
5,5
2,4
8,0
0,0
8,0
0,4
8,4
0,4
2,2
10,9
16,9
27,9
72,1
100,0
%
10,0
2,9
12,8
0,0
12,9
-2,1
14,9
-1,0
0,5
14,4
7,4
21,9
38,0
59,9
ǻ
40,8
23,6
35,0
-71,2
35,1
****
40,2
-29,0
3,5
27,0
7,6
14,5
9,3
10,7
%
21,5
5,8
27,2
-0,2
27,4
-1,2
28,6
2,2
3,5
34,4
26,0
60,4
156,9
217,3
ǻ
167,0
61,7
122,7
***
124,2
-95,5
122,6
****
35,2
102,8
32,8
53,7
53,9
53,8
%
*In questa e nella successiva colonna sono calcolate le variazioni percentuali semplici ovvero: (valore finale-valore iniziale) /(valore iniziale)*100. Le variazioni positive segnalano un aumento del valore positivo di una posta o il fatto che il valore negativo diviene meno negativo o positivo. Le variazioni negative segnalano la diminuzione del valore positivo di una posta o che esso da positivo diviene negativo o il fatto che un valore negativo diviene ancor più negativo. **In rosso qualora il saldo sia negativo ovvero gli oneri superino i proventi, con impatto sfavorevole sul reddito. ***Si passa da un contributo positivo a un contributo negativo. ****Valore aumentato o diminuito in modo rilevante, non riportiamo esplicitamente la % in quanto il valore molto elevato e/o molto basso dipende dal valore assoluto dei componenti considerati nel calcolo. Tuttavia, il significato economico non è rilevante.
Numero imprese analizzate
Risultato d'esercizio
Imposte
Reddito ante imposte
Risultato dell'area straordinaria**
Reddito di competenza
Risultato dell'area finanziaria**
0,0
2,5
8,3
19,6
27,9
72,1
100,0
%
0,1
10,0
Ammortamenti e svalutazioni
Accantonamenti
79,1
33,5
Costi per il personale
112,6
Valore aggiunto
Ebitda
403,8
291,2
Valore della produzione
31/12/13
Totale costi esterni
Conto Economico a Valore Aggiunto
Tabella 4.1: Stato Patrimoniale e Conto Economico (valori in milioni di euro) classe tecnologica “estrusione” per gli anni 2013-2017 (parte 2)
Grafico 4.1: Composizione attivo netto
Grafico 4.2: Composizione passivo + PN
40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0%
60% 50% 40% 30% 20% 10% 2013
2014
2015
2016
2017
0% 2013
Liquidità immediate
Liquidità differite
Rimanenze
Attivo immobilizzato
Grafico 4.3: Incidenza margini economici
Passivo corrente
2014
2015
Passivo consolidato
2016
2017
Patrimonio netto
Grafico 4.4: Incidenza costi esterni, personale, amm.ti&acc.ti
12%
80%
10%
70% 60%
8%
50% 6%
40%
4%
30%
2%
20% 10%
0% 2013 Ebitda
2014
Risultato ante imposte
2015 Ebit
2016
Risultato netto
2017
0% 2013 Costi esterni
2014
2015
Costi del personale
2016
2017
Amm.ti e Acc.ti
Considerando una misura più corretta del tasso di crescita18, ovvero il tasso di crescita annuale composto (CAGR), invece che alla variazione percentuale semplice fra il 2013 e il 2017, la Tabella 4.2 conferma l’aumento percentuale dei ricavi netti (come componente fondamentale del valore della produzione) e gli incrementi rispettivamente di Valore aggiunto, Ebitda, Ebit e Risultato d’esercizio.
18
È opportuno notare che anche il CAGR presenta alcune limitazioni. Il CAGR innanzitutto non è un numero “vero”, nel senso che è una media estrapolata, quindi se la crescita media è stata diversa nei diversi anni il tasso non ci fornisce il dettaglio. Altra considerazione riguarda l’impiego di questo indicatore: è chiaro che se si prendono in considerazione un anno particolarmente “fiacco” e uno brillante il CAGR mostrerà tassi di crescita assai elevati, che però probabilmente risulteranno meno credibili a un’analisi più approfondita.
36
Tabella 4.2: CAGR degli aggregati di sintesi di Conto Economico (valori in milioni di euro) Conto Economico*
31/12/13
%
31/12/14
%
%
%
%
113
28,2
124 10,1
29,0
135 8,8
28,1
151 12,0
28,9
173 14,5
28,1
11,3
33
8,4
35
8,1
43
8,9
53
10,2
68
11,0
19,3
23
5,8
Risultato d'esercizio 13 3,2 Variaz. % anno precedente * In verde le variazioni positive, in rosso quelle negative
22,4
616 17,6
CAGR
Valore Aggiunto Variaz. % anno precedente
4,2
523 9,1
31/12/17
400
Reddito operativo (Ebit) Variaz. % anno precedente
479 12,0
31/12/16
Ricavi netti Variaz. % anno precedente
Margine operativo lordo (Ebitda) Variaz. % anno precedente
428 7,1
31/12/15
25,2
11,4
27,0
23 1,9
5,4
30 28,8
6,2
37 25,7
7,1
52 40,2
8,4
22,2
13 4,3
3,1
23 72,1
4,8
24 5,6
4,7
34 40,8
5,6
27,8
4.1.1. Indici di redditività dell’estrusione per sottoclassi Pur senza trascurare l’analisi di redditività della categoria estrusori nel suo complesso, ai fini di un esame di maggior dettaglio, la categoria estrusione è suddivisa in 4 sottoclassi a seconda della tipologia di prodotto ottenuto con i macchinari considerati:
estrusione attrezzature a valle;
estrusione film/foglie/lastre;
estrusione tubi profili;
estrusione altri.
La Tabella 4.3 riporta il ROE (Return on Equity) dell’intera categoria e il dato di dettaglio per sottoclasse nonché il numero delle aziende che compongono ciascuna di queste sottoclassi. Le medesime informazioni sono rappresentate più chiaramente nel Grafico 4.5, mentre il Grafico 4.6 riporta l’andamento del ROE dell’intera classe estrusione rispetto a quello dell’intero campione. Inoltre, la Tabella 4.4 e il Grafico 4.7 riportano i valori del CAGR sia per sottoclasse sia nel complesso.
37
Tabella 4.3: ROE negli anni 2013-2017
ROE (return on equity ) Periodo
Attrezzature a valle Film/foglie/lastre
2013
Tubi/profili
Altri
Intera classe estrusione 9,5%
6,0%
10,2%
5,0%
15,2%
2014
7,7%
6,4%
20,5%
12,2%
8,0%
2015
21,7%
8,4%
10,6%
9,8%
12,8%
2016
14,8%
13,9%
0,8%
8,8%
13,2%
2017
14,6%
Media ROE NumerositĂ imprese
12,5%
19,1% 9,7%
18,2% 9,2%
10,5% 11,5%
16,4% 10,9%
13
15
5
7
40
Grafico 4.5: ROE per sottoclasse rispetto al ROE intera classe estrusione 25%
20%
16,4% 15%
10%
12,8%
13,2%
9,5% 8,0%
5%
0% 2013
38
2014
2015
Attrezzature a valle
Film/foglie/ lastre
Altri
Intera classe estrusione
2016
Tubi/profili
2017
Grafico 4.6: ROE negli anni 2013-2017 18% 16,4% 15,2%
16% 14%
13,2%
12,8%
13,1%
12% 9,5%
10%
10,9%
8,0%
8% 7,7%
6% 5,2%
4% 2% 0%
2013
2014
2015
Roe classe estrusione
2016
2017
Roe totale società Amaplast
Tabella 4.4: CAGR19 del ROE per sottoclasse e complessivo estrusione
CAGR ROE Periodo
Attrezzature a valle
Film/foglie/ lastre
Tubi/profili
Altri
Intera classe estrusione
25,1%
17,0%
38,3%
n.a.
14,6%
2013-2017
Grafico 4.7: CAGR del ROE per sottoclasse e complessivo estrusione
Intera classe estrusione
15%
Tubi e profili
38%
Film/foglie/ lastre
17%
Attrezzature a valle
25%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
45%
Dalle tabelle e grafici sopra riportati è possibile desumere che la redditività per i portatori di capitale delle imprese appartenenti alla classe estrusione è maggiore rispetto a quella dell’intero campione
19 Si definiscono n.a. (non applicabili) i casi in cui vi è un valore di partenza o infra-annuale negativo, oppure quando i valori sono decrescenti.
39
(Grafico 4.6). Rispetto al ROE della classe estrusione, ciascuna delle sottoclassi mostra in diversi anni dei valori più o meno elevati, ad esempio si veda il Grafico 4.5 dove il ROE della sottoclasse “attrezzature a valle” per due anni consecutivi, 2015 e 2016, supera il ROE non solo dell’intera classe estrusione, ma anche di tutte le altre sottoclassi; nel 2013 invece prevale il ROE della sottoclasse “altri”; nel 2014 tubi e profili e nel 2017 film/foglie e lastre. Pur con qualche cautela al confronto, data la diversa numerosità dei gruppi di aziende, in media sui cinque anni considerati la sottoclasse “attrezzature a valle” appare la più redditizia (si veda la media20 del ROE in Tabella 4.3) seguita da “altri”, “film/foglie/lastre” e infine da “tubi e profili”. Per quanto riguarda il CAGR invece, questo è maggiore per la sottoclasse “tubi/profili” seguita dalla sottoclasse “attrezzature a valle” e “film/foglie/lastre” (Grafico 4.7). Per quanto riguarda le determinanti del ROE, cominciando da attrezzature a valle, è possibile notare in Tabella 4.5 il ruolo fondamentale del ROI, anch’esso crescente21 nel periodo considerato. Ogni anno, il ROI si mantiene superiore al costo medio dei mezzi di terzi (ROD), consentendo un funzionamento amplificativo positivo della leva finanziaria (sempre maggiore di 1) il che rende il ROE sempre maggiore del ROI, nonostante l’azione di riduzione del ROE esercitata dalle gestioni straordinaria e fiscale, considerate congiuntamente. Un’eccezione si riscontra che nel 2015 quando tali gestioni, il cui indicatore è maggiore dell’unità (1,48), agisce da ulteriore amplificatore del ROE rispetto al ROI. Analizzando le determinanti del ROI, si nota il contributo rilevante del ROS, anch’esso in crescita nel periodo considerato. La rotazione del capitale investito è pressoché costante, ma essendo inferiore all’unità riduce il ROI. Se si esaminano le determinanti del ROS si nota come il suo andamento crescente sia dettato dall’incremento del peso del Valore aggiunto sul Valore della produzione, la lieve riduzione del peso del costo del lavoro, mentre l’incidenza degli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni si mantiene pressoché costante. Coerentemente a quanto osservato precedentemente per la classe “estrusione” nel suo complesso, si noti come i costi esterni, complemento a 100 rispetto al Valore aggiunto/VDP, siano in ciascun anno la componente preponderante nel determinare la formazione del ROS. Infine, per quanto riguarda le principali determinanti della rotazione del capitale investito (o rotazione dell’attivo) è possibile notare una minor efficienza nella gestione delle scorte (la rotazione tende a diminuire), una maggior efficienza nell’incasso crediti (il tempo medio di incasso si riduce) e degli investimenti in immobilizzazioni22 (la rotazione aumenta).
20
Si noti che tale valore è la media su cinque anni dei ROE di ciascun anno per classe. Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico della sottoclasse in oggetto mettono in evidenza l’espansione del reddito operativo (Ebit) insieme a un’espansione più contenuta del capitale investito netto, con un effetto positivo sul ROI che aumenta di circa quattro punti percentuali dal 2013 al 2017. 22 Ai fini del calcolo degli indici sono state considerate tutte le tipologie di immobilizzazioni (immateriali, materiali e finanziarie). 21
40
Per quanto concerne la sottoclasse film/foglie/lastre, la formazione e l’andamento del ROE è ancora legato principalmente a quello del ROI, anch’esso crescente23 (tranne che fra il 2013 e il 2014) e superiore al costo medio dei mezzi di terzi (ROD) in tutti gli anni considerati. Un maggior leverage (superiore a 2) rispetto alla sottoclasse precedente amplifica il ROE rispetto al ROI, nonostante l’azione di riduzione esercitata dalla gestione straordinaria e fiscale, il cui indicatore è sempre inferiore all’unità. Il ROI è sostanzialmente coincidente con il ROS, essendo la rotazione dell’attivo prossima all’unità (eccetto il 2014 che presenta un indice di rotazione del capitale investito pari a 0,92). Come per la sottoclasse “attrezzature a valle”, il Valore aggiunto (o a complemento i costi esterni) è componente fondamentale nella formazione del ROS, ma in chiave opposta: infatti dal 2013 al 2016 si riduce il peso percentuale del Valore aggiunto (o aumenta quello dei costi esterni). Questo ultimo comporta un peggioramento del ROS, ma solo per l’anno 2014 in quanto negli anni successivi una riduzione del peso dei costi del lavoro tende a controbilanciare la situazione e a contribuire all’aumento del ROS che incrementa di circa quattro punti percentuali nei cinque anni considerati. Gli ammortamenti/accantonamenti e svalutazioni si mantengono pressoché costanti. La sottoclasse tubi/profili è caratterizzata da un ROE altalenante con dei valori di circa 21% e 11% rispettivamente nel 2014 e 2015 per scendere a 0,8% nel 2016 e risalire nel 2017 di nuovo a livelli del 18%. Il ROI invece è contenuto24 eccetto che nel 2014. Una leva finanziaria elevata25 amplifica il ROE rispetto al ROI soprattutto nel 2014, 2015 e 2017, quando l’incidenza sfavorevole della gestione straordinaria e fiscale è più limitata. Particolarmente sfavorevole appare il 2016, quando la positività del ROI è troppo contenuta per far fronte al contributo negativo delle altre gestioni (finanziaria, straordinaria e fiscale26) e il risultato netto medio aggregato della sottoclasse è molto basso determinando un ROE molto contenuto non solo per la classe tubi/profili ma anche rispetto all’intera classe estrusione (il ROE del 2016 è il valore minimo registrato nell’intera classe). Sulla formazione del ROS, anch’esso molto contenuto in tutti gli anni, eccetto che nel 2014 e nel 2017, pesa soprattutto il costo del lavoro, non sufficientemente bilanciato dal miglioramento del peso percentuale del Valore aggiunto. La rotazione del capitale investito netto è superiore all’unità in tutti gli anni considerati,
23
Per questa sottoclasse il capitale investito netto aumenta fra il 2013 e il 2017, ma il reddito operativo aumenta più che proporzionalmente rispetto ad esso, con un effetto di espansione del ROI (si vedano Stato Patrimoniale e Conto Economico in Allegato). 24 In tal caso in Allegato si osserva un andamento fluttuante dal 2013 al 2016 sia del capitale investito sia del reddito operativo con un effetto di contrazione del ROI, eccetto per il 2014 dove in corrispondenza a una flessione del capitale investito il reddito operativo registra un aumento. Nel 2017, invece l’aumento sia del capitale investito e l’aumento più che proporzionale del reddito operativo hanno un effetto di espansione sul ROI ad ogni modo inferiore rispetto al 2014. 25 Il rapporto di indebitamento (leverage: mezzi di terzi/mezzi propri) appare negli anni molto elevato, ma occorre notare che l’indicatore comprende fra i mezzi di terzi una quota preponderante di debiti verso fornitori, non esplicitamente onerosi (eventuali dati di maggior dettaglio sono disponibili su richiesta). 26 Per un’esplorazione di dettaglio del contributo delle diverse gestioni si veda ancora in Allegato il Conto Economico della sottoclasse “tubi/profili”.
41
eccetto per il 2017, il che rende il ROI pressoché uguale al ROS. Da notare il miglioramento dell’indice di rotazione delle scorte che cresce fra il 2013 e il 2017 e il miglioramento del tempo medio di incasso crediti, mentre peggiora l’indice di rotazione delle immobilizzazioni. Infine, la sottoclasse altri mostra una buona redditività nonostante il ROE registri una diminuzione dal 2013 (15,2%) al 2017 (10,5%). Il ROE è spiegato in buona parte dal ROI, in diminuzione fra il 2013 e il 201727, rispetto al quale è amplificato grazie all’effetto di leva, superiore al 2 in tutti gli anni ad eccezione del 2014 (1,87). Analizzando le determinanti del ROI, si nota il contributo rilevante e sostanzialmente costante negli anni considerati del ROS, mentre la rotazione del capitale investito, pressoché costante in tutti gli esercizi e inferiore all’unità, riduce il ROI. Nella formazione di quest’ultimo, negli anni pare mutare il peso delle diverse componenti: in particolare il costo del lavoro aumenta la sua incidenza sul Valore della produzione nel 2014 e nel 2015 per poi ritornare negli anni successivi a dei valori inferiori rispetto al 2013. Un trend del tutto simile mostra anche il Valore aggiunto sul Valore della produzione. Per quanto concerne le componenti della rotazione del capitale investito si osserva un peggioramento di tutti gli indici analizzati (aumenta il tempo medio di incasso e diminuisce sia la rotazione delle scorte sia la rotazione delle immobilizzazioni).
27
42
Nei dati riportati in Allegato, si osserva un aumento del capitale investito e una riduzione del reddito operativo.
43
ROE ROI Leverage ROD Incidenza gestione straordinaria e fiscale ROS Costo del lavoro/VDP Amm.ti/VDP VAL/VDP Rotazione del capitale investito Rotazione delle scorte Tempo medio di incasso crediti commerciali Rotazione delle immobilizzazioni
Indicatori sottoclassi estrusione
2015
2016
20,8%
2,8% 30,6%
0,91
4,06
86
3,10
3,4% 29,4%
0,93
4,02
78
3,18
3,66
77
3,81
0,90
2,9% 32,0%
20,4%
4,00
72
3,78
4,53
69
3,87
0,92
2,8% 32,0%
3,0% 34,0%
0,93
18,9%
19,9%
3,26
65
2,93
1,01
1,7% 24,9%
17,5%
5,3%
0,62
20,2%
7,6% 10,6% 10,2%
0,70
6,7%
0,67
5,7%
1,48
0,57
2013
0,48
2017
7,7% 21,7% 14,8% 14,6% 10,2% 6,1% 6,9% 9,9% 9,4% 5,3% 1,28 1,35 2,32 1,34 1,22 1,4% 1,0% 0,8% 0,6% 1,0%
Attrezzature a valle
2014
6,0% 5,3% 1,46 2,0%
2013
Tabella 4.5: Scomposizione del ROE 2015
2016
3,42
85
2,70
0,92
1,8% 24,2%
17,6%
4,1%
0,54
6,4% 3,8% 2,03 0,8%
2017
4,10
81
2,87
0,98
1,9% 23,8%
16,1%
5,6%
0,51
4,56
79
2,60
0,98
1,7% 23,6%
14,9%
6,2%
0,67
5,16
76
2,66
0,95
1,6% 25,4%
14,6%
8,6%
0,70
8,4% 13,9% 19,1% 5,5% 6,1% 8,2% 2,12 2,39 2,48 0,7% 0,5% 0,5%
Film/foglie/ lastre
2014
2014
7,73
89
3,05
1,10
2,3% 26,8%
21,7%
2,6%
0,28
8,24
33
4,88
1,43
3,0% 28,5%
20,7%
4,8%
0,51
8,29
24
4,85
1,20
3,3% 27,9%
21,9%
2,7%
0,63
2017
2013
2014
1,4%
0,17
6,95
47
3,33
1,13
2,6% 28,2%
6,82
72
3,89
0,99
2,7% 29,6%
22,7%
4,1%
0,66
9,72
70
2,76
0,96
1,8% 33,8%
23,5%
8,2%
0,64
8,52
109
1,98
0,84
2,2% 36,4%
27,1%
6,6%
0,82
0,8% 18,2% 15,2% 12,2% 1,6% 4,1% 7,8% 5,5% 6,89 7,23 2,01 1,87 1,2% 0,9% 0,7% 0,9%
2016
24,1%
Tubi/profili
2015
5,0% 20,5% 10,6% 2,9% 6,8% 3,2% 10,03 6,69 7,21 1,5% 2,0% 1,4%
2013
10,66
87
2,64
0,83
2,2% 33,9%
25,1%
6,3%
0,66
9,8% 5,2% 2,02 0,7%
Altri
2015
2017
14,73
69
2,42
0,92
1,8% 29,2%
21,2%
4,5%
0,64
8,09
115
2,39
0,80
1,9% 31,3%
22,0%
5,9%
0,66
8,8% 10,5% 4,2% 4,8% 2,48 2,45 0,6% 0,6%
2016
3,82
71
3,14
0,98
2,2% 27,9%
19,6%
5,8%
0,58
9,5% 5,7% 2,05 1,2%
2013
2015
2016
2017
3,80
85
2,85
0,92
2,2% 27,9%
20,0%
5,1%
0,60
4,51
78
3,07
0,94
2,2% 27,5%
18,8%
6,0%
0,83
5,09
74
2,77
0,97
2,0% 26,9%
17,4%
6,6%
0,67
5,34
80
2,83
0,92
2,0% 27,9%
16,9%
8,4%
0,69
8,0% 12,8% 13,2% 16,4% 4,8% 5,7% 6,4% 7,7% 1,86 1,89 2,13 2,22 1,0% 0,8% 0,6% 0,5%
Intera classe estrusione
2014
4.1.2. Indici di produttività dell’estrusione per sottoclassi Il numero medio di dipendenti per l’intera classe estrusione appare sostanzialmente stabile tra il 20142016 con dei valori in aumento sia nel 2014 rispetto al 2013 sia nel 2017 rispetto al 2016. Le sottoclassi sono caratterizzate, in linea generale, tutte da trend in aumento del numero medio dei dipendenti (si veda la Tabella 4.6). Per le sottoclassi “attrezzature a valle” e in “tubi/profili”, nello specifico, si osserva un andamento più altalenante rispetto alle altre sottoclassi. Infatti, con riferimento alla prima, il numero medio dei dipendenti diminuisce nel 2016 per poi aumentare l’anno dopo; per “tubi/profili”, invece, dal 2013 al 2016 il numero medio dei dipendenti diminuisce per poi aumentare di nuovo nel 2017. Anche il rendimento medio dei dipendenti (valore della produzione/costo del personale), sostanzialmente stabile nell’intero campione, presenta alcune peculiarità per sottoclasse: i “tubi/profili28” registrano una flessione del rapporto; invece “attrezzature a valle” così come “film/foglie/lastre” e “altri” mostrano un aumento29. Sempre a fronte di una sostanziale costanza a livello di intera classe, andamenti simili emergono in relazione a tutti gli altri indicatori: il valore della produzione medio per dipendente aumenta fra il 2013 e il 2017 sia per le singole sottoclassi sia per l’intera classe estrusione. Pressoché costanti, anche per sottoclasse, il Valore aggiunto per dipendente e il costo medio per dipendente. Pur con la cautela legata al differente numero di imprese che compongono le sottoclassi, in linea generale gli indicatori in oggetto sembrano assumere valori più elevati nella sottoclasse “film/foglie/lastre”, seguita dalla sottoclasse “altri”.
28
Un’analisi più di dettaglio dei dati segnala che ciò è dovuto a un aumento dei Costi del Personale meno che proporzionale rispetto all’aumento del Valore della produzione (in proposito si veda in Allegato i Conti Economici delle rispettive sottoclassi). 29 A causa del maggior incremento percentuale del Valore della produzione rispetto ai Costi del Personale (si veda in Allegato il Conto Economico relativo a tale sottoclasse).
44
45
33
4,80
0,25
0,08
0,05
4,95
0,26
0,08
Costo medio per dip. 0,05 (milioni di euro)
0,05
0,08
0,26
4,90
33
0,06
0,10
0,30
5,03
31
Attrezzature a valle
0,05
0,09
0,28
5,29
35
0,05
0,08
0,31
5,72
42
0,06
0,08
0,32
5,67
51
0,06
0,09
0,36
6,20
51
0,06
0,10
0,40
6,72
53
Film/foglie/ lastre
0,06
0,11
0,42
6,85
60
0,04
0,05
0,20
4,61
22
0,05
0,07
0,24
4,84
21
0,05
0,07
0,24
4,57
21
22
0,05
0,06
0,21
4,15
Tubi/profili
0,05
0,07
0,22
4,41
23
0,06
0,08
0,25
4,26
43
0,06
0,08
0,21
3,69
45
0,06
0,08
0,23
3,98
46
Altri
0,06
0,09
0,30
4,71
46
0,06
0,09
0,28
4,55
47
0,05
0,08
0,27
5,11
37
0,06
0,08
0,28
5,00
40
0,06
0,08
0,30
5,33
41
0,06
0,09
0,34
5,75
41
Intera classe estrusione
0,06
0,10
0,35
5,91
45
2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017
33
Numero medio di dipendenti Rendimento dipendenti VDP medio per dip. (milioni di euro) VAL medio per dip. (milioni di euro)
Indici di produttivitĂ
Tabella 4.6: Indici di produttivitĂ
4.1.3. Indici di liquidità e di capitale circolante dell’estrusione per sottoclassi La Tabella 4.7 riporta i principali indicatori di liquidità e di capitale circolante relativi alle sottoclassi estrusione. L’Acid Test (indice di liquidità primario), espresso sotto forma di rapporto, o il margine di tesoreria, espresso per differenza, colgono lo stato di liquidità nel breve periodo. Tali indicatori sono rispettivamente maggiori di 1 e maggiori di zero per le sottoclassi “attrezzature a valle”, “altri” e “tubi/profili” (solo per gli anni 2015 e 2017), denotando una buona situazione di liquidità per le aziende considerate; le sottoclassi “film/foglie/lastre” e “tubi/profili” (solo per gli anni 2013, 2014 e 2016) presentano invece un indice di liquidità primario inferiore all’unità e un margine di tesoreria negativo. Tuttavia, se si considerano gli indicatori meno restrittivi che includono anche le scorte quali attività correnti - cioè il Current ratio (indice di liquidità secondario), espresso sotto forma di rapporto, o il capitale circolante netto finanziario, espresso per differenza - nessuna sottoclasse sembra mostrare tensioni di liquidità. La sottoclasse “attrezzature a valle” mostra dei valori più elevati, mentre la sottoclasse “tubi/profili” e “altri” sono da segnalare in quanto sembrano mostrare un andamento decrescente di alcuni indici (Current ratio e CCN per “tubi e profili” e Acid test e Current ratio per “altri”) nel periodo 2013-2017. Per quanto riguarda la dinamica del capitale circolante netto operativo, per l’intera classe estrusione è possibile notare un aumento dei tempi medi di incasso da clienti e una lieve riduzione dei giorni medi di pagamento a fornitori tra il 2013 e il 2017 con effetti peggiorativi in termini di assorbimento di liquidità. L’aumento dei giorni medi di giacenza delle scorte porta all’ulteriore estensione del ciclo complessivo del circolante (in Tabella 4.7 e nel Grafico 4.12 da 101 giorni nel 2013 a 125 giorni nel 2017). Con riferimento alle sottoclassi, si osservano alcuni andamenti specifici: confrontando il 2013 con il 2017, le sottoclassi “film/foglie/lastre” e “altri” mostrano un aumento dei tempi di incasso, una riduzione dei tempi di pagamento e un aumento dei giorni di giacenza (si vedano i Grafici 4.8-4.94.11), con un effetto netto di espansione del tempo di ciclo e conseguente assorbimento di liquidità. Le sottoclassi “attrezzature a valle” e “tubi/profili” sono caratterizzate da una diversa evidenza. La prima, “attrezzature a valle”, presenta tempi medi di incasso in riduzione, mentre aumentano sia i giorni medi di pagamento sia i giorni medi di giacenza scorte con un effetto netto di riduzione del circolante tra il 2013 e il 2017, e conseguente aumento della liquidità disponibile. La sottoclasse “tubi/profili”, invece, presenta dei tempi medi di incasso e di giacenza scorte in riduzione, mentre risultano in aumento i giorni medi di pagamento con un effetto netto di contrazione del ciclo del circolante, il quale addirittura negli anni 2014, 2015 e 2017 assume valori negativi30.
30
In relazione a tale sottoclasse sottolineiamo la sua limitata numerosità (5 aziende nel quinquennio), il che compromette la significatività del confronto con le altre sottoclassi.
46
47
*In rosso i valori negativi
84
Ciclo del circolante operativo (a-b+c)
100
86 119 134
14,0
13,5
78 128 134
40,4
1,93
1,93
40,7
1,32
1,31
99
77 123 144
19,0
48,9
2,06
1,41
85
72 135 149
19,6
50,8
2,10
1,43
Attrezzature a valle
73
69 137 141
25,3
58,5
2,11
1,48
97
65 139 170
29,9
34,6
1,35
0,70
125
85 137 177
24,2
62,6
1,48
0,81
124
81 126 170
18,9
73,8
1,52
0,87
133
79 126 181
33,3
84,2
1,48
0,81
Film/foglie/lastre
2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016
gg medi di incasso a gg medi di pagamento b gg medi scorte c
Capitale Circolante Netto (milioni di euro) Margine di tesoreria (milioni di euro)*
Indice di liquidità primaria (o Acid test) Indice di liquidità secondaria (o Current ratio)
Indici di liquidità & capitale circolante
0,4
7,0 0,1
5,2
129 116
13
76 89 33 131 140 155 184 167 109
21,3
106,6 0,1
6,8
134
8
24 47 265 197 107 158
0,1
5,3
2
72 213 139
0,3
6,9
1,50 1,65 1,54 1,42 1,67 1,45
0,90 0,96 0,99 1,01 0,99 1,02
Tubi/profili
135
70 144 209
9,5
36,2
2,07
1,28
270
109 137 299
6,5
40,0
2,21
1,20
182
87 123 218
15,1
42,5
2,06
1,38
Altri
154
69 125 209
8,5
48,0
1,97
1,17
210
115 133 228
10,6
49,1
1,90
1,19
2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017
Tabella 4.7: Indicatori di liquidità e capitale circolante per sottoclasse estrusione
101
71 137 167
7,3
118,5
1,63
0,96
2013
2015
2016
131
85 134 179
3,7
148,2
1,68
0,98
114
78 132 168
15,3
170,5
1,71
1,06
123
74 131 179
5,3
189,8
1,68
0,98
Intera classe estrusione
2014
125
80 136 180
14,9
221,2
1,66
1,04
2017
Grafico 4.8: Attrezzature a valle
160 140 134 120 128 100 80 78 60 40 20 0 2013
Grafico 4.9: Film/foglie/lastre
144 134 123
119 86
2014
77
2015
149 141 137
135
69
72
2016
200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0
170
181
184
170 137
139
85
2014
126
126
81
65
2013
2017
Grafico 4.10: Tubi/profili
177
2015
131
76
79
2016
2017
Grafico 4.11: Altri 350
300 265
300
250 197
213
200 150 100
167 140
109
139
218
150
72 33
24
144
2014
2015
100 50
47
228
137
123
125
133 115
70
87
69
109
0
0 2013
2016
2013
2017
2014
Grafico 4.12: Ciclo del circolante intera classe estrusione 140
131 125
120
123 114
100 101 80 60 40 20 0 2013
48
209
209
107
89
50
250 200
158
155
299
2014
2015
2016
2017
2015
2016
2017
4.1.4. Indici di struttura finanziaria dell’estrusione per sottoclassi L’insieme degli indici rappresentativi di struttura finanziaria sono riportati in Tabella 4.8. Con riferimento all’intera classe, si osserva fra il 2013 e il 2017 un’espansione in termini di patrimonio netto. Nonostante tutte le sottoclassi presentano dei valori in crescita del patrimonio netto, l’espansione del medesimo per l’intera classe estrusione è rinvenibile principalmente alle sottoclassi “film/foglie/lastre” e “attrezzature a valle”. I valori negativi di posizione finanziaria netta, osservabili per diverse sottoclassi e per l’intera categoria, segnalano il prevalere delle attività di natura finanziaria sulle passività della medesima specie, il che significa che le imprese sono in genere poco indebitate verso il sistema finanziario. Ricordiamo infatti che il leverage, che è sempre superiore all’unità, e particolarmente elevato per la sottoclasse tubi/profili, include fra i mezzi di terzi quelli non esplicitamente onerosi (debiti verso fornitori). Di conseguenza, anche se il grado di indipendenza o autonomia finanziaria (rapporto fra mezzi propri e capitale investito) in tutti i casi è inferiore al 50%, le aziende considerate emergono nel complesso come sostanzialmente solide. Tale solidità è confermata anche dall’evidenza riferita ai margini di struttura primario e secondario, sempre positivi, con solo qualche eccezione rinvenibile nel margine primario, più restrittivo in quanto considera a copertura
delle
immobilizzazioni
solo
i
mezzi
propri,
relativamente
alla
sottoclasse
“film/foglie/lastre” nel 2013 e alla sottoclasse tubi/profili nel quinquennio considerato.
49
50
-
-
Debt to Equity (PFN/PN)
PFN/Ebitda
Margine di struttura primario (milioni di euro)* Margine di struttura secondario (milioni di euro) * In rosso i valori negativi
2015
2016
1,3
-
-
8,5
50,7
1,2
-
-
16,7
56,9
1,3
-
-
17,2
55,4
Attrezzature a valle
2014
1,3
-
-
23,5
59,6
2017
2,3
-
-
8,4
58,6
2013
2015
2016
2,0
-
-
8,5
87,1
2,1
-
-
5,6
90,8
2,4
-
-
16,4
97,5
Film/foglie/ lastre
2014
2,5
-
-
36,0
113,1
2017
1,9
10,0
2,1
1,3
2,4
2015
2,3
6,7
0,3
0,3
0,6
7,2
-
-
4,3
2,6
6,9
1,7
0,6
1,7
2,6
2016
Tubi/profili
2013 2014
7,2
-
-
1,6
3,1
2017
2,0
-
-
8,5
25,8
2013
1,9
-
-
1,1
28,3
2014
2,0
-
-
10,7
29,7
Altri
2015
2,5
-
-
7,9
29,8
2016
2,4
-
-
1,7
33,3
2017
2,1
-
-
18,5
134,9
2013
2015
2016
1,9
-
-
17,5
168,4
1,9
-
-
37,2
179,9
2,1
-
-
39,8
185,3
Intera classe estrusione
2014
2,2
-
-
62,9
209,1
2017
15,9
29,3
28,0
1,5
13,6
1,4
40,7
25,8
1,8
45,3
26,0
1,9
50,9
31,1
2,1
29,1
1,5
1,0
48,8
15,9
1,2
54,9
23,0
1,3
59,8
26,4
1,4
78,6
40,4
1,6
2,7
1,1
0,6
2,9
0,8
0,7
4,5
0,5
0,8
4,5
0,7
0,8
4,7
0,6
0,8
26,9
18,2
3,4
30,9
20,3
3,6
32,0
22,7
4,3
35,3
23,3
4,6
40,2
21,9
2,9
86,7
29,2
1,3
111,8
51,3
1,4
132,2
71,0
1,7
144,9
75,0
1,7
174,4
92,9
1,8
40,7% 42,8% 45,1% 43,9% 42,6% 30,2% 33,0% 32,0% 29,5% 28,8% 9,1% 13,0% 12,2% 12,7% 12,2% 33,2% 34,9% 33,1% 28,7% 29,0% 32,7% 34,9% 34,6% 31,9% 31,0%
1,5
4,1
Leverage Grado di indipendenza o autonomia finanziaria Indice di copertura delle immobilizzazioni
48,6
PN (milioni di euro)
2013
PFN (milioni di euro)*
Indici di struttura finanziaria
Tabella 4.8: Indici di struttura finanziaria
4.2. Le altre classi Nella presente sezione si analizzano le altre classi di costruttori che, oltre a quelli dell’estrusione, appartengono alla macroclasse macchinari. È opportuno chiarire che tali costruttori vengono esaminati insieme per parsimonia di esposizione, non certo per motivi di omogeneità tecnologica. Dunque, non vengono assolutamente proposti valori aggregati, ovvero riferiti all’insieme delle classi analizzate. Ogni classe sarà invece analizzata separatamente e poi eventualmente comparata alle altre, nonché alla classe estrusione e all’intero campione.
4.2.1. Indici di redditività Nella Tabella 4.9, sono riportati il valore del ROE, il ROE medio (calcolato come media sui cinque anni considerati) e il numero di imprese per ciascuna classe. I trend del ROE per classe sono più chiaramente visibili nel Grafico 4.13, dove essi sono comparati a quelli della classe “estrusione” e del complesso delle associate Amaplast. Inoltre, la Tabella 4.10 riporta i tassi di crescita annuali composti del ROE nelle classi per le quali l’indicatore ha senso31. Tabella 4.9: ROE imprese “altre classi” ROE (return on equity )
2013
0,8%
Macchine per gomma 18,9%
2014
perdita
28,8%
Periodo
Iniezione
perdita
Stampi e filiere 10,1%
Altre macchine 7,1%
2,4%
perdita
7,0%
14,6%
Recupero e riciclo 12,6%
Saldatrici per film 7,9%
9,2%
Soffiaggio
2015
9,9%
31,2%
4,2%
23,1%
perdita
9,2%
15,8%
2016
10,8%
29,3%
3,7%
36,2%
7,3%
5,7%
19,7%
2017 Media ROE
10,0%
36,3%
5,1%
43,0%
3,6%
12,1%
17,5%
5,8%
28,9%
7,0%
22,5%
perdita
8,8%
14,9%
7
5
4
6
8
17
21
Numero imprese
31 Si definiscono n.a. (non applicabili) i casi in cui vi è un valore di partenza o infra-annuale negativo, oppure quando i valori sono decrescenti.
51
Grafico 4.13: ROE per classe 50% 40% 30% 20% 9,5%
10%
8,0%
5,2%
15,2%
13,1%
10,9%
7,7%
16,4%
13,2%
12,8%
0% 2013
2014
2015
2016
2017
-10% -20% -30% -40% -50% Iniezione Saldatrici per film Altre macchine
Macchine per gomma Soffiaggio Roe classe estrusione
Recupero e riciclo Stampi e filiere Roe totale società Amaplast
Tabella 4.10: CAGR del ROE per classe
CAGR ROE Periodo
Iniezione
2013-2017
91,0%
Macchine Recupero e per gomma riciclo 17,8%
Saldatrici Soffiaggio per film
n.a.
52,8%
n.a.
Stampi e filiere
Altre macchine
4,6%
25,3%
Rispetto al ROE dell’insieme degli associati Amaplast e della classe estrusione (Grafico 4.13) alcune classi mostrano nel corso dei diversi anni analizzati un ROE più elevato:
“macchine per gomma” e “altre macchine” presentano un ROE più elevato in tutti gli anni considerati (queste ultime eccetto che nel 2013);
“saldatrici per film” negli anni 2015, 2016 e 2017;
“stampi e filiere” solo nel 2013;
macchine per “recupero e riciclo” negli anni 2013 e 2014.
Le classi “soffiaggio” e “iniezione” appaiono invece meno redditizie rispetto a tutte le altre classi e all’intero campione. Pur con qualche cautela al confronto, data la diversa numerosità dei gruppi di aziende, sui cinque anni considerati la classe “macchine per gomma” appare la più redditizia (si veda la media del ROE in Tabella 4.9) seguita da “saldatrici per film”, da “altre macchine”, da “stampi e
52
filiere”, da “recupero e riciclo” e da “iniezione”. La classe “soffiaggio” invece risulta in perdita. Il CAGR maggiore è quello della classe “iniezione” seguito da quello della classe “saldatrici per film”, “altre macchine”, “macchine per gomma” e “stampi e filiere” (si veda la Tabella 4.10). Più nel dettaglio, il ROE di “iniezione” mostra una perdita nel 2014, ma poi recupera redditività in maniera rilevante negli anni seguenti; quello di “saldatrici per film” segue lo stesso trend di “iniezione” con la differenza che il ROE si riduce tra il 2013 e il 2014 senza registrare una perdita per poi crescere notevolmente negli anni seguenti (dall’8% nel 2013 al 43% nel 2017); quello di “altre macchine” cresce fino al 2016 per poi diminuire solo di circa due punti percentuali nel 2017; il ROE di “macchine per gomma”, dopo tre anni di crescita tra il 2013 e il 2015, si riduce nel 2016, ma poi recupera redditività nel 2017; infine per “stampi e filiere” si osserva una riduzione del ROE in tutti gli anni fino al 2016 per poi crescere nel 2017 a livelli anche superiori del 2013. Per quanto riguarda le determinanti del ROE, cominciando dai costruttori di macchine a iniezione, è possibile notare in Tabella 4.11 il ruolo fondamentale del ROI, molto contenuto nell’anno di perdita netta (2014), poi in ripresa32 nel periodo considerato. In particolare, nel 2013 e nel 2014 il ROI è inferiore al costo medio dei mezzi di terzi (ROD), provocando in entrambi gli anni un funzionamento amplificativo negativo della leva finanziaria (sempre maggiore di 2) il che rende il ROE inferiore al ROI. Nel 2013, la gestione straordinaria e fiscale riduce ulteriormente il ROE (indicatore di valore positivo, ma inferiore all’unità33), così come nel 2014 dove si registra una perdita d’esercizio. Nel 2015, 2016 e nel 2017, un ROI in crescita e maggiore del costo medio dei mezzi di terzi consente invece il funzionamento amplificativo positivo della leva finanziaria, con un ROE che diviene superiore al ROI. In tutti e 3 gli anni, l’indicatore di incidenza della gestione straordinaria e fiscale, positivo e inferiore all’unità, segnala ancora il contributo sfavorevole di tali gestioni alla redditività complessiva. Analizzando le determinanti del ROI, si nota il contributo rilevante del ROS, in crescita nel periodo considerato, se si eccettua il 2014. La rotazione del capitale investito è inferiore all’unità nel 2013 e nel 2014, riducendo il ROI, è superiore all’unità nel 2015, 2016 ed è uguale a uno solo nel 2017. Se si esaminano le determinanti del ROS si nota come il suo andamento crescente sia dettato dalla riduzione del peso percentuale del costo del lavoro, dalla riduzione del peso degli ammortamenti e anche da una lieve riduzione dell’incidenza del valore aggiunto. Coerentemente a quanto osservato precedentemente per la classe “estrusione” nel suo complesso e nelle sue sottoclassi, si noti come i 32
Fra il 2013 e il 2017, lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico della classe in oggetto mettono in evidenza un incremento del reddito operativo (Ebit) più che proporzionale rispetto all’incremento del capitale investito netto, con un effetto di espansione del ROI. 33 Un valore positivo inferiore all’unità significa che il reddito netto è inferiore al reddito di competenza, denotando il contributo sfavorevole alla redditività complessiva da parte della gestione straordinaria e fiscale.
53
costi esterni, complemento a 100 rispetto al valore aggiunto/VDP, siano in ciascun anno la componente preponderante nel determinare la formazione del ROS. Infine, per quanto riguarda le principali determinanti della rotazione del capitale investito (o rotazione dell’attivo) è possibile notare una maggior efficienza nella gestione delle scorte (la rotazione tende ad aumentare) e degli investimenti in immobilizzazioni (la rotazione aumenta), e una minor efficienza nell’incasso crediti (il tempo medio di incasso aumenta). Per i costruttori di macchine per gomma, è possibile notare ancora in Tabella 4.11 il ruolo fondamentale del ROI, in crescita fino al 2015, con una riduzione nel 2016 per poi recuperare redditività nel 2017. Comunque, in tutti gli anni considerati, il ROI è superiore al costo medio dei mezzi di terzi (ROD), consentendo il funzionamento amplificativo positivo della leva finanziaria (sempre maggiore di 534) il che rende il ROE sempre maggiore del ROI. Negli anni il contributo della gestione straordinaria e fiscale si mantiene pressoché costante e agisce a riduzione del ROE (indicatore di valore positivo, ma inferiore all’unità). Analizzando le determinanti del ROI, si nota il contributo rilevante del ROS, che mostra un andamento del tutto simile a quello del ROI. La rotazione del capitale investito è sempre superiore all’unità, con un ROI sempre maggiore del ROS. Se si esaminano le determinanti del ROS si nota come il suo andamento crescente sia dettato prevalentemente dalla riduzione percentuale del costo del lavoro, seguito a sua volta dalla riduzione del peso degli ammortamenti e del valore aggiunto sul valore della produzione. Infine, per quanto riguarda le principali determinanti della rotazione del capitale investito (o rotazione dell’attivo) è possibile notare una maggior efficienza nella gestione delle scorte (la rotazione tende ad aumentare) e degli investimenti in immobilizzazioni (la rotazione aumenta), e una minor efficienza nell’incasso crediti (il tempo medio di incasso aumenta). Per i costruttori di macchine per il recupero e il riciclo, il ROE in diminuzione negli anni considerati è spiegato da un ROI che presenta un andamento simile35. Comunque, in tutti gli anni considerati, il ROI è superiore al costo medio dei mezzi di terzi (ROD), consentendo il funzionamento amplificativo positivo della leva finanziaria (sempre maggiore di 2) il che rende il ROE sempre maggiore del ROI. Negli anni il contributo della gestione straordinaria e fiscale si mantiene pressoché costante e agisce a riduzione del ROE (indicatore di valore positivo, ma inferiore all’unità). Analizzando le determinanti del ROI, si nota il contributo rilevante del ROS, che mostra un andamento in riduzione dal 2013 al 2016 con una lieve ripresa nel 2017. La rotazione del capitale investito è sempre inferiore 34
Ricordiamo che nel rapporto di indebitamento (leverage), per come è stato calcolato, sono compresi fra i mezzi di terzi anche i debiti non esplicitamente onerosi (debiti verso fornitori), il che causa una leva particolarmente elevata, ma non “pericolosa” come nel caso i debiti fossero di natura prevalentemente onerosa (debiti finanziari). 35 Fra il 2013 e il 2017, lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico della classe in oggetto mettono in evidenza una riduzione del reddito operativo (Ebit) e l’incremento del capitale investito, con un effetto netto di riduzione del ROI.
54
all’unità, il che deprime ulteriormente il ROI rispetto al ROS. Se si esaminano le determinanti del ROS si nota come il suo andamento decrescente, in particolare dal 2013 al 2016, sia dettato prevalentemente dall’aumento percentuale del costo del lavoro e degli ammortamenti e dalla riduzione del peso del valore aggiunto. Quest’ultimo registra una ripresa nel 2017 che, nonostante l’aumento percentuale del costo del lavoro e degli ammortamenti, contribuisce alla ripresa del ROS. Infine, per quanto riguarda le principali determinanti della rotazione del capitale investito (o rotazione dell’attivo) è possibile notare il peggioramento di tutti gli indicatori considerati (le rotazioni delle scorte e delle immobilizzazioni diminuiscono, il tempo medio di incasso crediti aumenta). Per i costruttori di saldatrici per film, il ROE, in notevole incremento fra il 2013 e il 2017 (eccetto una riduzione fra il 2013 e il 2014), è spiegato da un ROI che presenta un andamento simile36. Anche per questa classe, l’espansione del ROE è amplificata rispetto al ROI in tutti gli anni considerati, grazie al funzionamento positivo della leva finanziaria (sempre maggiore di 2), eccetto per il 2014 dove il ROI è maggiore del ROE, l’incidenza della gestione straordinaria e fiscale agisce a riduzione del ROE, in particolare nel 2014, quando è possibile osservare un valore dell’indicatore molto contenuto (0,20). Analizzando le determinanti del ROI, si nota il contributo rilevante del ROS, in crescita (anch’esso eccetto che nel 2014), mentre una rotazione del capitale investito, sempre inferiore all’unità, riduce il ROI rispetto al ROS. Se si esaminano le determinanti del ROS si nota come il suo andamento crescente (sempre con esclusione del 2014) sia dettato prevalentemente dall’aumento del peso percentuale del valore aggiunto (più del 40% del valore della produzione nel 2016 e nel 2017), dalla riduzione del peso del costo del lavoro e degli ammortamenti. Infine, la rotazione del capitale investito, sostanzialmente costante, è determinata da tutti gli indicatori in miglioramento (le rotazioni delle scorte e delle immobilizzazioni aumentano, il tempo medio di incasso crediti diminuisce). I costruttori di macchine per soffiaggio, che manifestano una perdita aggregata nel triennio 20132015, sono caratterizzati da un ROE contenuto. Dopo la perdita operativa nel triennio suddetto, il ROI sembra in buona ripresa, nonostante nel 2017 si osservi di nuovo una riduzione rispetto al 201637. La leva finanziaria funziona in modo positivo nel 2016 e nel 2017 (ROI>ROD), mentre l’incidenza della gestione straordinaria e fiscale agisce a riduzione del ROE, in particolare nel 2017, quando è possibile osservare un valore dell’indicatore più contenuto (0,45) rispetto al 2016 (0,56). Analizzando le determinanti del ROI, si nota il contributo del ROS, in riduzione, negli anni 2016 e 2017 e una
36
Fra il 2013 e il 2017, lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico della classe in oggetto mettono in evidenza un aumento del reddito operativo (Ebit) più che proporzionale rispetto a quello del capitale investito, con un effetto netto di incremento del ROI. 37 Fra il 2013 e il 2017, lo Stato Patrimoniale della classe in oggetto mette in evidenza un aumento del capitale investito netto. A livello di Conto Economico invece, si passa da un reddito operativo (Ebit) negativo nel 2013 a valori positivi nel 2017 con un effetto netto di incremento del ROI.
55
rotazione del capitale investito, sempre inferiore all’unità, che tende a ridurre il ROI rispetto al ROS. Se si esaminano le determinanti del ROS si nota come il suo andamento decrescente sia dettato prevalentemente da una diminuzione meno che proporzionale del peso percentuale del costo del lavoro rispetto alla diminuzione del valore aggiunto sul valore della produzione. Infine, la rotazione del capitale investito, in miglioramento fra il 2013 e il 2017 è determinata dall’aumento della rotazione delle immobilizzazioni e dalla diminuzione del tempo medio di incasso da clienti, mentre la rotazione delle scorte registra una lieve riduzione. I costruttori di stampi e filiere, che manifestano una tendenza alla riduzione del ROE fra il 2013 e il 2014 e fra il 2015 e il 2016, sono caratterizzati da un ROI anch’esso in riduzione38 ma solo dal 2013 al 2015. Infatti, se si confronta solo l’anno 2013 con il 2017 il ROI risulta in aumento. La leva finanziaria funziona comunque in modo positivo amplificando il ROE rispetto al ROI, mentre la gestione straordinaria e fiscale lo riduce, in particolare nel 2016 (incidenza pari a 0,31). Analizzando le determinanti del ROI, si nota il contributo rilevante del ROS, anch’esso in crescita, ma il ROI è minore (rispetto al ROS) in tutti gli anni considerati per effetto di una rotazione del capitale investito inferiore all’unità. Se si esaminano le determinanti del ROS si nota come il suo andamento crescente fra il 2013 e il 2017 sia dettato prevalentemente da un aumento del valore aggiunto e da una lieve riduzione del peso del costo del lavoro. Infine, la rotazione del capitale investito, in lieve miglioramento (aumento) fra il 2013 e il 2017 è determinata da un miglioramento di tutti gli indicatori (le rotazioni delle scorte e delle immobilizzazioni aumentano, il tempo medio di incasso crediti diminuisce). I costruttori di altre macchine, che manifestano un ROE sempre in crescita in tutti gli anni considerati, sono caratterizzati da un ROI di simile tendenza39. La leva finanziaria amplifica il ROE rispetto al ROI, mentre la gestione straordinaria e fiscale lo riduce. Anche il ROS è in crescita fra il 2013 e il 2017, mentre la rotazione del capitale investito è costante e pari all’unità nel 2013, nel 2015 e nel 2017, negli altri anni invece è lievemente superiore all’unità. Di conseguenza il ROI è pressoché uguale al ROS in tutti gli anni considerati. Se si esaminano le determinanti del ROS, il suo aumento nel corso degli anni è dovuto principalmente a una riduzione del costo del lavoro accompagnata da una riduzione meno che proporzionale del valore aggiunto. Infine, la costanza di rotazione del capitale investito è determinata da una più alta rotazione delle scorte e delle immobilizzazioni che compensano un aumento del tempo medio di incasso.
38
Fra il 2013 e il 2017, lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico della classe in oggetto mettono in evidenza un aumento del capitale investito più che proporzionale rispetto a quello del reddito operativo (Ebit), con un effetto netto di riduzione del ROI. 39 Fra il 2013 e il 2017, lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico della classe in oggetto mettono in evidenza un aumento del reddito operativo (Ebit) più che proporzionale rispetto a quello del capitale investito, con un effetto netto di incremento del ROI.
56
57
40
136
4,04
114
3,78
2016
2017
5,33
108
4,04
1,03
20,2%
1,2%
13,5%
4,9%
0,68
1,1%
2,11
5,1%
5,96
126
4,01
1,02
20,3%
1,1%
13,2%
5,5%
0,66
1,0%
2,14
5,6%
5,73
121
3,93
1,00
20,0%
1,1%
12,7%
6,0%
0,60
0,9%
2,12
6,0%
9,9% 10,8% 10,0%
Iniezione
2015
26,70
107
3,70
1,16
22,5%
1,3%
15,4%
4,9%
0,58
0,9%
5,32
5,6%
18,9%
2013
2015
2016
28,38
110
4,11
1,10
22,7%
1,0%
13,8%
6,5%
0,63
0,8%
5,48
7,1%
28,8%
25,24
119
4,12
1,05
23,9%
0,9%
13,9%
7,7%
0,66
0,4%
5,34
8,0%
31,2%
24,39
100
3,66
1,07
23,3%
0,9%
13,7%
6,8%
0,63
0,4%
5,32
7,3%
29,3%
Macchine per gomma
2014
28,97
125
4,92
1,10
22,2%
0,7%
11,6%
7,8%
0,70
0,5%
5,08
8,6%
36,3%
2017
5,69
62
1,98
0,65
25,9%
1,3%
17,7%
6,8%
0,68
0,5%
2,68
4,5%
12,6%
2013
2015
2016
6,00
108
1,24
0,51
22,6%
1,5%
15,9%
5,1%
0,66
0,6%
3,92
2,6%
9,2%
3,70
65
1,17
0,48
22,2%
1,6%
17,9%
2,6%
0,53
0,6%
3,68
1,3%
4,2%
2,87
66
1,60
0,52
25,0%
1,8%
19,9%
3,0%
0,62
0,6%
2,85
1,6%
3,7%
Recupero e riciclo
2014
3,25
114
1,36
0,46
30,2%
2,1%
21,5%
5,6%
0,66
0,6%
2,74
2,6%
5,1%
2017
3,39
52
3,04
0,87
34,9%
3,5%
26,4%
4,9%
0,53
0,9%
2,84
4,3%
7,9%
2013
2015
2016
2017
3,63
56
3,24
0,89
32,5%
3,1%
25,7%
3,6%
0,20
0,8%
3,29
3,2%
2,78
0,65
1,3%
2,29
0,71
0,9%
5,84
49
3,49
0,96
36,0%
2,5%
24,4%
5,27
52
3,64
0,93
40,6%
1,8%
22,0%
6,64
38
3,78
0,96
41,7%
2,0%
20,0%
9,1% 16,6% 19,5%
0,64
1,0%
3,10
8,8% 15,4% 18,8%
2,4% 23,1% 36,2% 43,0%
Saldatrici per film
2014
I valori positivi inferiori all’unità segnalano l’incidenza sfavorevole della gestione straordinaria e fiscale (reddito netto inferiore al reddito di competenza).
2,61
1,9%
2,56
1,6%
17,1%
0,82
17,1%
1,6%
0,84
0,5%
0,25
19,5%
8,96
2,16
1,8%
Leverage
ROD Incidenza gestione straordinaria e fiscale ROS Costo del lavoro/VDP Amm.ti/VDP
20,9%
2,56
1,4%
1,3%
VAL/VDP Rotazione del capitale investito Rotazione delle scorte Tempo medio di incasso crediti commerciali Rotazione delle immobilizzazioni
0,4%
0,8%
perdita
2014
ROI
2013
ROE
Indicatori
Tabella 4.11: Scomposizione del ROE40 (parte 1)
58
41
25,0%
0,80
2,68
128
2,34
22,7%
0,88
3,06
115
3,17
4,1%
3,8%
2,72
97
2,76
0,87
25,3%
3,5%
3,41
102
2,88
0,92
27,5%
3,87
100
2,77
0,93
26,1%
2,7%
18,6%
3,0%
0,45
2,8% 5,16 2,3%
3,6%
2017
2,61
116
4,79
0,93
35,5%
3,6%
24,5%
7,1%
0,50
6,6% 2,72 1,5%
10,1%
2013
2,21
111
4,79
0,86
35,5%
4,5%
25,7%
5,1%
0,50
4,4% 2,86 1,7%
7,0%
2,32
114
4,80
0,89
34,7%
4,2%
25,4%
4,9%
0,58
4,3% 2,84 1,7%
9,2%
2,39
111
4,71
0,88
36,6%
4,7%
25,9%
5,5%
0,31
4,8% 3,04 1,5%
5,7%
2014 2015 2016 Stampi e filiere
2,95
112
4,95
0,95
36,4%
4,5%
24,4%
7,4%
0,63
7,0% 2,71 4,9%
12,1%
2017
3,66
102
3,92
1,00
34,6%
1,9%
26,3%
5,8%
0,45
5,7% 1,88 1,2%
7,1%
2013
3,83
97
4,32
1,03
33,8%
1,7%
23,4%
7,6%
0,68
7,8% 1,82 1,0%
14,6%
3,77
92
4,10
1,00
34,1%
1,8%
22,6%
9,5%
0,69
9,4% 1,62 0,8%
15,8%
3,98
93
3,99
1,01
33,3%
1,7%
21,8%
9,4%
0,72
9,5% 1,66 0,6%
19,7%
2014 2015 2016 Altre macchine
I valori positivi inferiori all’unità segnalano l’incidenza sfavorevole della gestione straordinaria e fiscale (reddito netto inferiore al reddito di competenza).
VAL/VDP Rotazione del capitale investito Rotazione delle scorte Tempo medio di incasso crediti commerciali Rotazione delle immobilizzazioni
18,9%
20,9%
20,1% 3,0%
3,4%
perdita perdita perdita 19,8%
0,56
1,64
1,10
3,1% 5,90 2,9%
0,95
7,3%
perdita perdita perdita 9,89 10,01 8,18 2,9% 3,1% 2,9%
2015 2016 Soffiaggio
perdita perdita perdita
2014
ROI Leverage ROD Incidenza gestione straordinaria e fiscale ROS Costo del lavoro/VDP Amm.ti/VDP
2013
ROE
Indicatori
Tabella 4.11: Scomposizione del ROE41 (parte 2)
4,48
104
4,59
1,00
32,9%
1,6%
21,2%
9,8%
0,73
9,8% 1,54 0,7%
17,5%
2017
4.2.2. Indici di produttività La Tabella 4.12 propone una panoramica generale degli indici di produttività per le classi tecnologiche qui considerate. Il numero medio dei dipendenti appare stabile nel quinquennio di riferimento ad eccezione della classe “soffiaggio” che registra una lieve contrazione del numero medio dei dipendenti nell’anno 2016, per poi aumentare nel 2017, mantenendosi sempre a livello leggermente inferiore rispetto al 2013. Anche il rendimento medio dei dipendenti (valore della produzione/costo del personale), sostanzialmente stabile nell’intero campione, presenta alcune peculiarità per la classe “recupero e riciclo” che registra una flessione del rapporto dal 2013 al 201742; invece le altre classi tecnologiche mostrano un aumento. Sempre a fronte di una costanza a livello generale, andamenti peculiari emergono in relazione agli altri indicatori solo per la classe “recupero e riciclo”. Quest’ultima infatti, in linea con gli indicatori precedenti, presenta una riduzione del valore di produzione medio per dipendente, del valore aggiunto medio per dipendente e del costo medio per dipendente. Confrontando il 2013 con il 2017, le altre classi invece presentano dei trend positivi sia per il valore di produzione sia il valore aggiunto medio per dipendente. Il costo medio per dipendente registra un piccolo incremento per le classi “iniezione” e “soffiaggio”, una riduzione per la classe “saldatrici per film”, mentre per le classi “stampi e filiere”, “altre macchine” e “macchine per gomma” sembra rimanere costante. In termini di confronto fra classi, “macchine per gomma” presenta i migliori valori degli indici, anche con riferimento alla classe “estrusione”.
42
Un’analisi più di dettaglio dei dati segnala che per la classe “recupero e riciclo” tale flessione è dovuta a una riduzione del valore della produzione e allo stesso tempo a un lieve aumento del costo del personale (in proposito si vedano in Allegato il Conto Economico).
59
60
Costo medio per dip. (milioni di euro)
Numero medio di dipendenti Rendimento dipendenti VDP medio per dip. (milioni di euro) VAL medio per dip. (milioni di euro)
Indici di produttività
Costo medio per dip. (milioni di euro)
Numero medio di dipendenti Rendimento dipendenti VDP medio per dip. (milioni di euro) VAL medio per dip. (milioni di euro)
Indici di produttività
0,32
0,06
0,31
0,07
0,06
0,09
0,43
7,41
72
0,06
0,09
0,43
7,56
76
0,06
0,09
0,45
7,90
77
0,07
0,10
0,43
6,50
71
0,07
0,11
0,48
7,26
73
0,07
0,12
0,48
7,22
75
0,07
0,12
0,51
7,27
77
Macchine per gomma
0,07
0,13
0,59
8,59
80
0,07
0,10
0,37
5,66
51
0,06
0,09
0,39
6,29
53
0,06
0,08
0,36
5,59
54
0,06
0,08
0,32
5,02
56
Recupero e riciclo
0,06
0,09
0,29
4,65
54
0,26
0,07
0,27
0,06
0,06
4,79
4,98
0,05
118
120
0,06
0,07
0,28
5,06
115
Soffiaggio
0,06
0,09
0,31
5,29
111
0,06
0,08
0,32
5,39
117
0,05
0,07
0,21
4,08
73
0,05
0,07
0,20
3,90
76
0,06
0,08
0,22
3,93
78
0,05
0,07
0,20
3,85
88
Stampi e filiere
0,05
0,08
0,22
4,11
88
0,06
0,07
0,22
3,80
83
0,06
0,08
0,24
4,27
85
0,06
0,09
0,26
4,43
80
0,06
0,09
0,27
4,60
85
Altre macchine
0,06
0,09
0,28
4,71
91
2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017
0,06
5,86
5,84
0,05
70
68
Iniezione
0,06
0,08
0,23
3,79
26
0,05
0,07
0,21
3,89
30
0,05
0,08
0,23
4,11
32
0,05
0,10
0,24
4,54
35
Saldatrici per film
0,05
0,11
0,27
4,99
35
2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017
Tabella 4.12: Indici di produttività
4.2.3. Indici di liquidità e di capitale circolante La tabella 4.13 riporta i principali indicatori di liquidità e di capitale circolante relativi alle classi tecnologiche qui considerate. L’Acid Test (indice di liquidità primario), espresso sotto forma di rapporto, o il margine di tesoreria, espresso per differenza, colgono lo stato di liquidità nel breve periodo. Con alcune eccezioni, in tutti gli anni considerati, tali indicatori sono rispettivamente maggiori di 1 e maggiori di zero, denotando una buona situazione di liquidità per le aziende considerate. Le eccezioni sono relative alle seguenti classi: “saldatrici per film” (anni 2013, 2014 e 2015), “recupero e riciclo” (anni 2014 e 2015) e “soffiaggio” (anni dal 2013 al 2017) caratterizzate da un indice di liquidità primario inferiore all’unità e da un margine di tesoreria negativo. Tuttavia, se si considerano gli indicatori meno restrittivi che includono anche le scorte quali attività correnti cioè il Current ratio (indice di liquidità secondario), espresso sotto forma di rapporto, o il capitale circolante netto finanziario, espresso per differenza - nessuna classe analizzata sembra mostrare tensioni di liquidità. I valori più elevati si riferiscono alla classe “altre macchine”43. Per quanto riguarda la dinamica del ciclo del circolante operativo (si vedano i grafici da 4.14 a 4.20), si osserva una riduzione dei tempi medi di incasso da clienti nell’arco temporale 2013 – 2017 per le classi “saldatrici per film”, “soffiaggio” “stampi e filiere”, e un aumento per le altre classi. Per quanto riguarda invece i giorni medi di pagamento a fornitori, si osserva:
un incremento dei medesimi per le classi “iniezione”, “recupero e riciclo” e “saldatrici per film”;
una riduzione per le classi “soffiaggio” e “stampi e filiere”;
si mantengono costanti, confrontando il 2013 con il 2017, i valori per le classi “macchine per gomma” e “altre macchine”.
Anche i giorni medi di giacenza delle scorte in linea generale si riducono, a eccezione delle classi “recupero e riciclo” e “soffiaggio”. Per queste ultime due classi si osserva di conseguenza un’estensione del ciclo complessivo del circolante (in Tabella 4.13, da 238 giorni nel 2013 a 364 giorni nel 2017 per la classe “recupero e riciclo”, e da 99 giorni nel 2013 a 144 giorni nel 2017 per la classe “soffiaggio”). Le altre classi presentano invece una contrazione del ciclo del circolante, che diviene addirittura negativo per la classe “saldatrici per film”.
43 Da sottolineare che la numerosità delle classi può essere molto diversa. Nello specifico, la classe “altre macchine” è quella più popolata rispetto alle altre qui trattate, comprendendo 21 aziende.
61
62
97 124 185
158
128 155 184
157
gg medi di incasso a 115 gg medi di pagamento b 175 gg medi scorte c 160 Ciclo del circolante 99 operativo (a-b+c) *In rosso i valori negativi
15,67
31,04
74,37
1,58
25,65
1,41
1,38
0,88
58,90
0,79
Soffiaggio
2015
74
108 146 113
16,86
69,72
1,71
1,17
Iniezione
2015
58,89
Capitale Circolante Netto (milioni di euro) Margine di tesoreria (milioni di euro)*
Indice di liquidità primaria (o Acid test) Indice di liquidità secondaria (o Current ratio)
0,84
2014
2013
Indici di liquidità & capitale circolante
165
178
Ciclo del circolante operativo (a-b+c)
136 147 176
12,86
9,51
114 120 183
73,28
1,89
1,96
67,36
1,16
2014
1,14
2013
gg medi di incasso a gg medi di pagamento b gg medi scorte c
Capitale Circolante Netto (milioni di euro) Margine di tesoreria (milioni di euro)*
Indice di liquidità primaria (o Acid test) Indice di liquidità secondaria (o Current ratio)
Indici di liquidità & capitale circolante
138
102 135 171
31,00
62,40
1,40
0,80
2016
95
126 144 113
25,31
82,60
1,78
1,24
2016
144
100 132 176
38,09
70,53
1,40
0,78
2017
94
121 141 115
29,77
92,19
1,82
1,27
2017
Tabella 4.13: Indicatori di liquidità e capitale circolante
106
116 133 124
28,65
83,09
1,85
1,29
2013
110
107 124 128
11,12
49,31
1,65
1,15
2013
2015
2016
2015
89
119 147 116
21,91
62,28
1,59
1,21
2016
115
111 121 125
36,97
92,22
1,97
1,39
119
114 115 121
36,65
96,56
1,94
1,36
99
100 133 133
24,28
66,28
1,61
1,22
97
111 142 128
24,58
86,09
1,67
1,19
Stampi e filiere
2014
97
110 130 117
11,12
51,93
1,51
1,11
Macchine per gomma
2014
103
112 130 121
41,01
106,35
1,81
1,31
2017
96
125 124 95
43,19
85,03
1,70
1,36
2017
123
102 126 147
18,13
111,24
1,68
1,11
2013
238
62 92 267
9,55
46,52
1,85
1,17
2013
2015
2016
104
97 124 131
27,41
119,86
1,68
1,16
2014
354
108 145 392
12,65
52,19
1,54
0,87
114
92 115 137
34,41
133,58
1,71
1,18
1,60
1,08
2016
282
66 127 343
9,10
53,52
1,92
1,16
99
93 133 139
18,76
134,19
Altre macchine
2015
372
65 112 419
13,64
53,30
1,61
0,84
Recupero e riciclo
2014
100
104 126 122
60,52
172,06
1,70
1,25
2017
364
114 159 409
4,30
49,92
1,71
1,06
2017
15
52 225 188
3,63
7,76
1,35
0,83
2013
2015
2016
2
56 229 175
4,47
7,46
1,30
0,82
2
49 217 166
0,18
12,38
1,49
0,99
83
52 308 173
1,92
15,78
1,54
1,07
Saldatrici per film
2014
20
38 228 170
6,41
21,46
1,74
1,22
2017
Grafico 4.14: Iniezione 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0
Grafico 4.15: Macchine per gomma 160
183
120 114
176 147
140 146 113
136
108
144 126
141 121 115
100
107
133133
117 110
119 116
124 125
100
95
80
113
40 20 0 2014
2015
2016
2013
2017
Grafico 4.16: Recupero e riciclo
2014
2015
2016
2017
Grafico 4.17: Saldatrici per film 350 419
409
392
343
200 145
62
229 225 188
150 112
159 114
127
92 108
308
300 250
267
65
50
66
170
175
100
228
217 166
56
49
52
173 52 38
0 2013
2014
2015
2016
2017
Grafico 4.18: Soffiaggio 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0
120
128 124
60
2013
450 400 350 300 250 200 150 100 50 0
147 130
184 155 128
2014
2015
2016
2017
Grafico 4.19: Stampi e filiere 185
175 160
2013
124
115
160 171
176
120
135 102
140
132
100
100
80
97
133 124 116
142 121125
115121
111
114
2014
2015
128
130 121 112
111
60 40 20 0
2013
2014
2015
2016
2017
2013
2016
2017
63
Grafico 4.20: Altre macchine 160
147
140 120 100
131
126 124 102
80
97
137 115
139 133
126 122 104
92
93
60 40 20 0 2013
2014
2015
2016
2017
4.2.4. Indici di struttura finanziaria L’insieme degli indici rappresentativi di struttura finanziaria sono riportati in Tabella 4.14. In generale si osserva fra il 2013 e il 2017 un’espansione in termini di patrimonio netto per tutte le classi considerate. I valori negativi di posizione finanziaria netta, osservabili per alcune classi, segnalano il prevalere delle attività di natura finanziaria sulle passività della medesima specie, il che significa che le imprese sono in genere poco indebitate verso il sistema finanziario. Ricordiamo infatti che il leverage, che è sempre superiore all’unità, e particolarmente elevato per le classi “soffiaggio” e “macchine per gomma”, include fra i mezzi di terzi quelli non esplicitamente onerosi (debiti verso fornitori). Di conseguenza, anche se il grado di indipendenza o autonomia finanziaria (rapporto fra mezzi propri e capitale investito) in tutti i casi è inferiore al 50%, le aziende considerate emergono nel complesso come sostanzialmente solide. Tale solidità è confermata anche dall’evidenza riferita ai margini di struttura primario e secondario, sempre positivi, con qualche eccezione rinvenibile nel margine primario, più restrittivo in quanto considera a copertura delle immobilizzazioni solo i mezzi propri, relativamente alle classi “saldatrici per film” nel 2014, “soffiaggio” e “stampi e filiere” in tutto il periodo considerato. Per quanto riguarda invece il margine di struttura secondario solo la classe “soffiaggio” presenta un valore negativo e unicamente nel 2014.
64
65
3,0
3,6
15,4
Margine di struttura secondario (milioni di euro)
0,3
0,3
11,5
78,7
9,1%
9,2%
9,8
10,0
55,5
* In rosso i valori negativi
28,2
101,8
9,9
Margine di struttura primario (milioni di euro)*
Leverage Grado di indipendenza o autonomia finanziaria Indice di copertura delle immobilizzazioni
11,7
Debt to Equity (PFN/PN)
PFN/Ebitda
27,4
80,9
2014
2013
PN (milioni di euro)
36,7
35,9
2015
41,7
26,7
1,7
32,1%
2,1
0,9
0,2
13,3
67,1
Iniezione
2015
3,5
63,2
0,3
10,9%
8,2
6,2
2,8
89,4
32,5
Soffiaggio
15,3
16,6
1,4
1,4
PFN (milioni di euro)*
Indici di struttura finanziaria
Margine di struttura primario (milioni di euro)* Margine di struttura secondario (milioni di euro)
2,6
28,1%
2,2
Leverage Grado di indipendenza o autonomia finanziaria Indice di copertura delle immobilizzazioni
10,1
0,7
39,3
54,6
2014
31,6%
0,4
4,3
Debt to Equity (PFN/PN)
PFN/Ebitda
56,0
24,2
PN (milioni di euro)
2013
PFN (milioni di euro)*
Indici di struttura finanziaria
Tabella 4.14: Indici di struttura finanziaria
33,2
37,7
0,5
14,5%
5,9
2,5
1,4
58,9
43,4
2016
49,7
33,5
1,9
31,9%
2,1
0,9
0,2
13,9
72,2
2016
37,0
25,7
0,7
16,2%
5,2
2,4
1,0
54,9
52,7
2017
60,0
36,3
1,8
32,1%
2,1
0,4
0,1
6,4
79,3
2017
28,1
24,6
0,8
26,9%
2,7
2,4
0,9
69,9
75,3
2013
33,0
15,0
3,6
15,8%
5,3
1,2
0,6
12,6
20,6
2013
2015
2016
27,6
2015
48,9
20,3
3,8
15,8%
5,3
-
-
11,1
79,9
41,0
40,8
0,7
25,9%
2,9
3,1
1,0
81,3
84,3
37,7
39,9
0,7
26,1%
2,8
3,3
1,0
88,1
5,3
-
-
9,0
28,9
36,6
40,4
0,7
24,7%
3,0
2,3
0,9
73,8
83,9
2016
50,8
20,9
3,6
15,8%
Stampi e filiere
2014
40,0
18,6
4,0
15,4%
5,5
-
-
7,8
24,8
Macchine per gomma
2014
44,2
18,0
0,8
26,9%
2,7
1,8
0,8
73,9
94,5
2017
66,1
27,1
4,3
16,5%
5,1
-
-
9,9
35,2
2017
88,6
28,2
1,3
34,7%
1,9
0,3
0,1
9,5
131,3
2013
41,2
18,0
2,4
27,2%
2,7
-
-
5,9
31,1
2013
2015
33,2
2015
40,7
13,5
1,6
21,3%
3,7
-
-
9,7
34,6
91,0
34,2
1,3
35,5%
1,8
-
-
2,2
143,6
113,6
50,9
1,4
38,1%
1,6
-
-
0,2
166,7
Altre macchine
2014
42,2
19,4
2,4
20,3%
3,9
-
-
23,6
120,2
58,8
1,5
37,6%
1,7
-
-
21,3
181,1
2016
37,6
10,6
1,4
25,9%
2,9
0,7
0,1
2,5
35,4
2016
Recupero e riciclo
2014
2,8
-
-
1,3
10,4
2013
2015
2016
3,3
-
-
1,6
10,1
3,1
-
-
3,5
11,0
2,8
-
-
6,8
14,4
Saldatrici per film
2014
157,0
91,7
1,8
39,4%
1,5
-
-
47,2
211,8
2017
37,9
17,6
1,9
7,1
0,2
1,0
5,5
0,6
0,9
10,8
3,6
1,5
14,3
4,8
1,5
26,7% 26,0% 23,3% 24,4% 26,4%
2,7
-
-
10,6
37,3
2017
20,4
9,4
2,1
30,4%
2,3
-
-
14,2
17,9
2017
5. Redditività e investimenti in sintesi Al termine dell’analisi di dettaglio degli indicatori per classe e sottoclasse, è opportuno sintetizzare le principali tendenze, soprattutto in relazione alla dinamica dei valori che sembrano presentare delle differenze fra le classi considerate. Pur sempre procedendo con cautela al confronto – cautela, come più volte sottolineato, dettata dalla diversa numerosità delle classi - possiamo innanzitutto identificare quali siano le classi più redditizie e che investono maggiormente. Occorre dunque riferirsi ai valori di redditività complessiva (ROE), di redditività operativa (ROI) e di dinamica degli investimenti (materiali, immateriali, circolante), per poi identificare più nel dettaglio i principali componenti in termini di creazione di valore (rotazione del capitale investito, valore aggiunto, costo del lavoro). Si possono così riassumere alcune domande-chiave: 1.
Quale classe è più redditizia per i portatori di capitale?
2.
Quale classe presenta la redditività operativa più elevata?
3.
Quale classe investe di più e in quali tipologie di immobilizzazioni?
4.
Quale classe è più efficiente in termini di rotazione del capitale investito?
5.
Quale classe presenta il più elevato peso del valore aggiunto sul valore della produzione?
6.
E il più elevato peso del costo del lavoro?
I grafici seguenti (5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.5 e 5.6) si propongono di rispondere visivamente a queste domande, comparando le diverse classi e prendendo a riferimento per il confronto anche la tendenza complessiva che caratterizza mediamente tutti gli associati in relazione all’indicatore analizzato. È anche importante rilevare l’esistenza di eventuali outlier per ciascuna classe, ovvero soggetti che per caratteristiche particolari (ad esempio un fatturato o un reddito particolarmente elevato) potrebbero influenzare notevolmente l’andamento medio della classe alla quale appartengono, definita secondo il criterio di specializzazione tecnologica. Il grafico 5.1 pone a confronto le classi e l’intero campione in termini di redditività complessiva. In particolare, emerge che la classe di costruttori di “saldatrici per film” è la più redditizia nel 2016 e nel 2017 e rispettivamente le classi “macchine per gomma” e “altre macchine” mostrano delle performance maggiori delle altre rimanenti in tutti gli anni considerati e maggiori anche rispetto a quella dell’intero campione di aziende associate. La classe “estrusione” nel suo complesso44 è caratterizzata da una buona redditività, in tutti gli anni, allineata o superiore rispetto a quella media dell’intero comparto. Anche la macroclasse “ausiliari” mostra una buona redditività, nel 2013, 2014 e 2015 superiore a quella media di tutte le associate considerate insieme. I costruttori di “macchine per il recupero e il riciclo” sono caratterizzate da un ROE in calo che dal 2015 diviene inferiore a 44
66
Si rimanda alla sezione dedicata per il dettaglio sulle sottoclassi dell’estrusione.
quello medio complessivo, mentre in miglioramento sono sia i costruttori di macchine a “iniezione” e “stampi e filiere”. Pur registrando un aumento del ROE dal 2013 al 2017, esse si mantengono al di sotto della redditività media degli associati anche se con qualche eccezione (per la classe “iniezione” nel 2015 il ROE supera la media del totale delle associate, mentre il ROE della classe “stampi e filiere” supera la media nel 2013 e nel 2014). Particolarmente sfavorevole l’andamento della classe “soffiaggio”, anche se in ripresa dal 2016 in poi. Grafico 5.1: ROE a confronto 60% 40% 20% 0%
3,74%
3,25% 2013
2014
9,57%
2015
15,19%
2016
17,59%
2017
-20% -40% -60%
Iniezione Recupero e riciclo Soffiaggio Altre macchine Ausiliari
Macchine per gomma Saldatrici per film Stampi e filiere Estrusione Roe medio tot. società Amaplast
Grafico 5.2: ROI a confronto 20%
15%
10% 5,4% 5%
3,7%
6,6%
7,9%
3,7%
0% 2013
2014
2015
2016
2017
-5% Iniezione Recupero e riciclo Soffiaggio Altre macchine Ausiliari
Macchine per gomma Saldatrici per film Stampi e filiere Estrusione RoI medio tot. società Amaplast
Il confronto di redditività operativa (Grafico 5.2) offre un quadro simile alle precedenti comparazioni di redditività complessiva per classe, a conferma che il ROI costituisce una componente chiave di
67
performance per tutte le classi considerate. Da notare comunque il buon effetto moltiplicatore di cui beneficia il ROE rispetto al ROI legato alla differenza pressoché sempre positiva fra ROI e ROD e a un rapporto di indebitamento (leverage) maggiore dell’unità. Ciò vale in particolare ancora per la classe “saldatrici per film” (leverage > 2), per la classe “macchine per gomma” (leverage > 5) e per OD FODVVH ³DOWUH PDFFKLQH´ OHYHUDJH 6ROR LQ TXDOFKH FDVR VL YHGD OD FODVVH ³LQLH]LRQH´ QHO e la classe “saldatrici per film” nel 2014) il ROE è minore del ROI per effetto dell’incidenza sfavorevole della gestione straordinaria e fiscale, considerate congiuntamente. In termini di investimenti per classe e considerando sempre anche la macroclasse “ausiliari” (si veda il Grafico 5.3), dalla lettura congiunta dei quattro box emerge come la classe “estrusione” sia quella che investe maggiormente sia in immobilizzazioni materiali sia in attivo circolante, seguita dalle classi “altre macchine” e “ausiliari”. Quest’ultima emerge inoltre come la classe che investe maggiormente anche in immobilizzazioni immateriali45. Il Grafico 5.4 esamina invece la rotazione del capitale investito, quale indicatore di efficienza nella gestione del capitale. L’intero campione mostra una rotazione media sempre inferiore all’unità, mentre osservando separatamente le diverse classi alcune di esse manifestano valori superiori a 1 o comunque maggiori della rotazione media degli associati nel loro complesso. A proposito si notino in particolare i valori maggiori e/o uguali all’unità relativi alla classe “macchine per gomma”, alla classe “altre macchine” e alla classe “iniezione”. Per quanto riguarda le determinanti del ROS46 è possibile notare il maggior peso percentuale del valore aggiunto sul valore della produzione (si veda il Grafico 5.5) per le classi “saldatrici per film”, “ausiliari” e “stampi e filiere” (rispettivamente circa il 42%, il 37% e il 36% nel 2017); anche la classe “altre macchine” è al di sopra del valore medio dell’intero comparto (33% nel 2017) e la macroclasse “estrusione” è in miglioramento nel 2017. Le altre classi sono caratterizzate da un peso percentuale del valore aggiunto inferiore rispetto alla media dell’intero comparto con la classe “iniezione” che presenta i valori più bassi rispetto a tutte le altre classi. Da notare che le stesse classi di cui sopra (“saldatrici per film”, “stampi e filiere”, “altre macchine” e la macroclasse “ausiliari”), con peso percentuale del valore aggiunto maggiore, sono anche quelle che mostrano un maggior peso percentuale del costo del lavoro sul valore della produzione su tutti gli anni considerati, con un effetto netto in termini di ROS comunque sostanzialmente positivo, dunque l’aumento del peso del valore aggiunto è tale da compensare il maggior peso del costo del lavoro.
45
In proposito a confronto si veda il dato aggregato in Tabella 3.1: l’espansione delle immobilizzazioni immateriali pare dunque dovuta agli investimenti effettuati dalle imprese appartenenti alla macroclasse “ausiliari”. 46 Non si riporta qui una tabella di comparazione del ROS, il cui andamento è del tutto simile a quello del ROI (per i dettagli si vedano le Tabelle 4.5 per l’estrusione, 4.11 per tutte le altre classi, 3.4. per gli ausiliari).
68
69
36,85
2014
Iniezione Recupero e riciclo Soffiaggio Altre macchine Ausiliari
2013
36,45
2015
36,29
-
100,0
200,0
300,0
400,0
500,0
600,0
2014
205
Iniezione Recupero e riciclo Soffiaggio Altre macchine Ausiliari
2013
182
2015
218
Attivo circolante per classe e per intero campione
-
50,0
100,0
Imm. Materiali per classe e per intero campione
2017
40,38
2017
269
Macchine per gomma Saldatrici per film Stampi e filiere Estrusione Totale società Amaplast
2016
233
Macchine per gomma Saldatrici per film Stampi e filiere Estrusione Totale società Amaplast
2016
38,25
11,13
2013 2014 Iniezione Recupero e riciclo Soffiaggio Altre macchine Ausiliari
11,47 2015
10,50
-
200,0
400,0
600,0
800,0
284
2014 Iniezione Recupero e riciclo Soffiaggio Altre macchine Ausiliari
2013
254
2015
296
Capitale investito per classe e per intero campione
-
50,0
100,0
150,0
200,0
Imm. Immateriali per classe e per intero campione
Grafico 5.3: Capitale investito (immobilizzazioni materiali, immateriali e circolante) a confronto (¼/mln)
20,75
2017
360
Macchine per gomma Saldatrici per film Stampi e filiere Estrusione Totale società Amaplast
2016
325
2016 2017 Macchine per gomma Saldatrici per film Stampi e filiere Estrusione Totale società Amaplast
22,51
Grafico 5.4: Rotazione del capitale investito a confronto 1,40 1,20 1,00
0,90
0,87
0,91
0,90
0,80 0,60 0,40 0,20 2013
2014
2015
Iniezione Recupero e riciclo Soffiaggio Altre macchine Ausiliari
2016
2017
Macchine per gomma Saldatrici per film Stampi e filiere Estrusione Media turnover totale societĂ Amaplast
Grafico 5.5: Valore aggiunto sul Valore della produzione a confronto 50% 40% 30%
28,3%
28,7%
29,9%
30,5%
28,8%
20% 10% 0% 2013 Iniezione Recupero e riciclo Soffiaggio Altre macchine Ausiliari
70
2014
2015
2016
2017
Macchine per gomma Saldatrici per film Stampi e filiere Estrusione Valore medio VAL/VDP tot. societa' Amaplast
Grafico 5.6: Costo del lavoro a confronto 30% 25%
21,4%
20,9%
20,0%
19,5%
18,7%
20% 15% 10% 5% 0% 2013
2014
Iniezione Recupero e riciclo Soffiaggio Altre macchine Ausiliari
2015
2016
2017
Macchine per gomma Saldatrici per film Stampi e filiere Estrusione Costo personale/VDP medio tot. società Amaplast
È da notare infine come sulle rappresentazioni precedenti possano avere esercitato un’influenza le seguenti circostanze:
la classe “saldatrici per film” è composta solo da sei imprese di piccola dimensione. Nonostante i valori in termini assoluti siano più contenuti rispetto alle altre classi, essa ha registrato una crescita notevole tra il 2013 e il 2017, con un risultato d’esercizio complessivo più che raddoppiato (con eccezione di una sola azienda, il cui risultato d’esercizio è diminuito);
nella classe “macchine per gomma”, quattro aziende (su cinque) sono caratterizzate da un fatturato particolarmente elevato rispetto alle altre (>40mln);
nella classe “estrusione”, cinque società su quaranta pesano nel 2017 per il 51% sul totale del fatturato dell’intera classe;
nella classe “altre macchine” tre aziende (su 21) pesano per il 61% sul totale del fatturato;
nella macroclasse “ausiliari”, cinque aziende su ventitré, nel 2017, pesano particolarmente sia per fatturato (>30mln) sia per risultato d’esercizio (>2mln) e tra queste cinque vi sono due società particolarmente grandi che superano gli ottanta milioni di fatturato.
71
72
137,4 460,0
176,6
691,8
868,4
Immobilizzazioni finanziarie
Liquidità immediate
Liquidità differite
Disponibilità liquide
TOTALE CAPITALE INVESTITO
100,0
56,5
16,9
5,9
26,6
%
100,0
74,9
27,4
47,4
37,8
9,6
25,1
7,5
14,1
3,5
%
2.067,4
1.186,5
338,2
124,0
542,7
31/12/14
2.067,4
1.543,4
567,6
975,8
736,0
239,8
196,9 524,0
262,1
65,0
31/12/14
100,0
57,4
16,4
6,0
26,2
%
100,0
74,7
27,5
47,2
35,6
11,6
25,3
9,5
12,7
3,1
%
2.171,2
1.221,2
346,3
122,3
603,7
31/12/15
2.171,2
1.650,3
577,0
1.073,4
799,3
274,1
198,1 520,9
260,3
62,4
31/12/15
100,0
56,2
15,9
5,6
27,8
%
100,0
76,0
26,6
49,4
36,8
12,6
24,0
9,1
12,0
2,9
%
2.300,6
1.294,2
361,8
122,7
644,6
31/12/16
2.300,6
1.781,5
623,0
1.158,5
847,6
310,9
189,6 519,1
270,7
58,8
31/12/16
100,0
56,3
15,7
5,3
28,0
%
100,0
77,4
27,1
50,4
36,8
13,5
22,6
8,2
11,8
2,6
%
2.546,0
1.442,4
365,8
124,6
737,8
31/12/17
2.546,0
2.039,4
656,7
1.382,7
975,7
407,0
166,7 506,6
281,7
58,1
31/12/17
100,0
56,7
14,4
4,9
29,0
%
100,0
80,1
25,8
54,3
38,3
16,0
19,9
6,5
11,1
2,3
%
245,3
148,2
4,0
1,9
16,0
11,4
1,1
1,5
14,5
%
ǻ 93,2
16,0
14,5
5,4
19,4
15,1
30,9
-2,4
-12,1
245,3
257,9
33,7
224,2
128,0
96,1
-12,5
-22,9
4,1
-1,1
-0,6 11,0
%
ǻ
715,3
407,6
56,9
16,9
250,8
ǻ
715,3
668,7
154,4
514,3
283,9
230,4
46,6
29,3
22,9
-5,6
ǻ
63,5
39,4
18,4
15,7
51,5
%
63,5
48,8
30,7
59,2
41,0
130,5
10,1
21,3
8,9
-8,9
%
9DULD]LRQH SHUFHQWXDOH VHPSOLFH ǻ FDOFRODWD FRPH YDORUH ILQDOH YDORUH LQL]LDOH YDORUH LQL]LDOH /H YDULD]LRQL SRVLWLYH VHJQDODQR XQ DXPHQWR GHO YDORUH SRVLWLYR GL XQD posta o il fatto che il valore negativo diviene meno negativo o positivo. Le variazioni negative segnalano la diminuzione del valore positivo di una posta o che esso da positivo diviene negativo o il fatto che un valore diviene ancor più negativo. In rosso qualora il saldo sia negativo ovvero gli oneri superino i proventi, con impatto sfavorevole sul reddito.
47
1.830,7
TOTALE FONTI
308,9
Passività consolidate
1.034,8
107,7
di cui Capitale Sociale
Passività correnti
487,0
Patrimonio netto
31/12/13
1.830,7
Attivo Circolante
Stato Patrimoniale - Fonti
502,3
1.370,7
Rimanenze finali
Attivo immobilizzato
258,8
63,8
31/12/13
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Stato Patrimoniale - Impieghi
Stato Patrimoniale di sintesi (valori in milioni di euro) macroclasse “macchinari”
calcolati i relativi indicatori.
Si riportano di seguito lo stato Patrimoniale e il Conto Economico di ciascuna classe e sottoclasse analizzate nel report, sulla cui base sono stati
Allegati47
73
108
36,5
33,4
69,9
0,2
70,1
9,0
79,1
13,1
50,8
143,0
382,0
525,0
1.311,6
1.836,6
31/12/14
2,0
1,8
3,8
0,0
3,8
0,5
4,3
0,7
2,8
7,8
20,8
28,6
71,4
100,0
%
108
66,4
39,5
105,9
2,6
103,3
10,3
113,6
11,5
49,9
175,0
394,5
569,5
1.426,8
1.996,4
31/12/15
3,3
2,0
5,3
0,1
5,2
0,5
5,7
0,6
2,5
8,8
19,8
28,5
71,5
100,0
%
108
90,8
48,9
139,7
2,9
142,6
2,3
144,8
13,6
54,6
213,0
415,5
628,5
1.540,6
2.169,1
31/12/16
4,2
2,3
6,4
0,1
6,6
0,1
6,7
0,6
2,5
9,8
19,2
29,0
71,0
100,0
%
108
115,2
50,7
165,9
2,5
168,4
17,7
186,1
12,7
55,7
254,5
440,2
694,8
1.703,2
2.397,9
31/12/17
4,8
2,1
6,9
0,1
7,0
0,7
7,8
0,5
2,3
10,6
18,4
29,0
71,0
100,0
%
24,4
1,8
26,2
0,4
25,8
-15,4
41,2
-0,9
1,1
41,5
24,8
66,3
162,6
228,8
ǻ
26,9
3,7
18,8
14,0
18,1
*
28,5
-6,3
2,1
19,5
6,0
10,5
10,6
10,6
%
87,6
19,2
106,8
0,7
106,1
-8,3
114,5
5,4
8,5
128,3
73,9
202,2
480,3
682,5
ǻ
317,7
60,9
180,7
21,8
170,5
-88,8
159,8
73,1
18,0
101,7
20,2
41,1
39,3
39,8
%
*Valore diminuito in modo rilevante, non riportiamo esplicitamente la % perché il valore molto basso dipende dal valore assoluto dei componenti considerati nel calcolo. Tuttavia, il significato economico non è rilevante.
108
Numero imprese analizzate
1,6
1,8
31,5
27,6
Imposte
3,4
0,2
3,6
0,5
4,2
0,4
2,8
7,4
59,1
3,1
62,3
9,4
71,6
7,4
47,2
Risultato d'esercizio
Reddito ante imposte
Risultato dell'area straordinaria
Reddito di competenza
Risultato dell'area finanziaria
Ebit
Accantonamenti
Ammortamenti e svalutazioni
126,2
Ebitda
21,4
28,7
492,5
366,3
Valore aggiunto
Costi per il personale
71,3
100,0
1.715,4
1.222,9
%
Totale costi esterni
31/12/13
Valore della produzione
Conto Economico a Valore Aggiunto
Conto Economico di sintesi (valori in milioni di euro) macroclasse “macchinari”
74
73,9 182,6
Immobilizzazioni finanziarie
37,0
100,8
187,4
451,2
Passività consolidate
Passività correnti
TOTALE FONTI
163,0
31/12/13
di cui Capitale Sociale
Patrimonio netto
Stato Patrimoniale - Fonti
451,2
TOTALE CAPITALE INVESTITO
100,0
41,5
22,3
8,2
36,1
%
100,0
59,5
17,0
76,8
268,6
Rimanenze finali
35,0
42,5
157,8
191,8
Liquidità differite
Disponibilità liquide
Attivo Circolante
7,5
40,5
16,4
15,4
8,7
%
34,0
Liquidità immediate
Attivo immobilizzato
39,5
69,3
Immobilizzazioni immateriali
31/12/13
Immobilizzazioni materiali
Stato Patrimoniale - Impieghi
485,4
217,1
90,1
37,0
178,2
31/12/14
485,4
297,4
81,6
215,8
169,7
46,1
83,3 188,0
69,5
35,2
31/12/14
100,0
44,7
18,6
7,6
36,7
%
100,0
61,3
16,8
44,5
35,0
9,5
38,7
17,2
14,3
7,2
%
490,8
227,9
72,6
37,3
190,3
31/12/15
490,8
307,9
83,6
224,4
175,5
48,9
84,5 182,9
66,3
32,1
31/12/15
100,0
46,4
14,8
7,6
38,8
%
100,0
62,7
17,0
45,7
35,8
10,0
37,3
17,2
13,5
6,5
%
620,3
224,6
116,3
37,3
279,3
31/12/16
620,3
317,9
90,3
227,6
184,0
43,5
85,1 302,4
73,5
143,8
31/12/16
100,0
36,2
18,8
6,0
45,0
%
100,0
51,2
14,6
36,7
29,7
7,0
48,8
13,7
11,9
23,2
%
Stato Patrimoniale di sintesi (valori in milioni di euro) macroclasse “ausiliari”
690,7
247,6
137,8
37,3
305,3
31/12/17
690,7
379,1
94,5
284,6
212,6
72,0
101,3 311,6
81,7
128,6
31/12/17
100,0
35,8
19,9
5,4
44,2
%
100,0
54,9
13,7
41,2
30,8
10,4
45,1
14,7
11,8
18,6
%
70,39
22,99
21,43
-
11,3
10,2
18,4
0,0
9,3
%
ǻ 25,96
11,3
19,3
4,7
25,0
15,5
65,4
3,0
19,0
70,4
61,2
4,2
57,0
28,5
28,5
9,2
16,2
11,2
-10,6
-15,2 8,2
%
ǻ
239,46
60,17
37,00
0,25
142,29
ǻ
239,5
110,5
17,8
92,8
54,8
38,0
128,9
27,4
12,5
89,1
ǻ
53,1
32,1
36,7
0,7
87,3
%
53,1
41,1
23,1
48,4
34,7
111,5
70,6
37,1
18,0
225,8
%
75
2,5
12,5
2,2
14,7
1,0
13,7
7,8
6,0
23
Accantonamenti
Ebit
Risultato dell'area finanziaria
Reddito di competenza
Risultato dell'area straordinaria
Reddito ante imposte
Imposte
Risultato d'esercizio
Numero imprese analizzate
1,4
1,9
3,3
0,2
3,5
0,5
3,0
0,6
4,7
8,4
25,6
34,0
66,0
100,0
%
23
19,0
11,9
30,9
0,1
31,0
4,9
26,1
1,1
16,7
43,9
111,1
155,0
282,6
437,6
31/12/14
4,3
2,7
7,1
0,0
7,1
1,1
6,0
0,2
3,8
10,0
25,4
35,4
64,6
100,0
%
23
20,5
12,2
32,7
3,3
35,9
4,1
31,8
0,8
16,7
49,3
111,2
160,6
300,8
461,4
31/12/15
4,4
2,6
7,1
0,7
7,8
0,9
6,9
0,2
3,6
10,7
24,1
34,8
65,2
100,0
%
23
30,1
12,2
42,3
1,6
43,9
5,8
38,1
1,8
23,5
63,3
114,8
178,1
321,3
499,4
31/12/16
6,0
2,4
8,5
0,3
8,8
1,2
7,6
0,4
4,7
12,7
23,0
35,7
64,3
100,0
%
23
43,3
16,6
59,9
1,9
61,7
5,8
56,0
1,9
29,8
87,6
121,2
208,9
349,2
558,1
31/12/17
7,8
3,0
10,7
0,3
11,1
1,0
10,0
0,3
5,3
15,7
21,7
37,4
62,6
100,0
%
13,2
4,4
17,6
-0,3
17,9
-0,1
17,9
0,1
6,3
24,3
6,4
30,8
27,9
58,7
ǻ
44,0
35,8
41,6
-17,9
40,7
-1,0
47,1
3,5
27,0
38,4
5,6
17,3
8,7
11,8
%
37,4
8,8
46,2
-0,9
47,0
3,6
43,5
-0,7
10,1
52,9
15,0
67,9
75,5
143,3
ǻ
*
1,1
*
-86,6
*
163,9
*
-26,8
51,5
152,3
14,1
48,2
27,6
34,6
%
*Valore aumentato in modo rilevante, non riportiamo esplicitamente la % perché il valore molto elevato dipende dal valore assoluto dei componenti considerati nel calcolo. Tuttavia, il significato economico non è rilevante.
19,7
Ammortamenti e svalutazioni
106,2
Costi per il personale
34,7
141,0
Valore aggiunto
Ebitda
414,7
273,8
Valore della produzione
31/12/13
Totale costi esterni
Conto Economico a Valore Aggiunto
Conto Economico di sintesi (valori in milioni di euro) macroclasse “ausiliari”
76
21,5
35,5
57,0
27,2
84,3
Liquidità immediate
Liquidità differite
Disponibilità liquide
Rimanenze finali
Attivo Circolante
12,1
100,0
47,2 118,5
54,4
13,4
9,9
50,7
31/12/14
118,5
83,7
26,4
57,3
33,3
24,0
5,3 34,8
25,1
4,4
31/12/14
100,0
45,9
11,3
8,4
42,8
%
100,0
70,6
22,3
48,3
28,1
20,3
29,4
4,4
21,2
3,7
%
126,1
54,3
15,0
6,2
56,9
31/12/15
126,1
95,1
29,9
65,2
34,2
31,0
2,7 31,1
24,5
4,0
31/12/15
100,0
43,1
11,9
4,9
45,1
%
100,0
75,4
23,7
51,7
27,1
24,6
24,6
2,1
19,4
3,2
%
126,2
51,5
19,2
6,2
55,4
31/12/16
126,2
96,8
31,2
65,6
34,6
31,0
3,0 29,4
23,3
3,1
31/12/16
100,0
40,8
15,2
4,9
43,9
%
100,0
76,7
24,7
52,0
27,4
24,6
23,3
2,4
18,4
2,5
%
139,9
60,5
19,7
6,2
59,6
31/12/17
139,9
111,4
33,2
78,2
38,2
40,1
3,3 28,4
22,9
2,3
31/12/17
Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico complessivi della classe estrusione sono stati già riportati nel paragrafo 4.1.
119,3
TOTALE FONTI
48
14,4
56,3
Passività consolidate
9,9
Passività correnti
40,7
48,6
Patrimonio netto
di cui Capitale Sociale
8,3
%
100,0
70,6
22,8
47,8
29,8
18,0
29,4
5,1
20,0
4,2
%
31/12/13
Stato Patrimoniale - Fonti
TOTALE CAPITALE INVESTITO
119,3
6,1 35,0
Immobilizzazioni finanziarie
Attivo immobilizzato
5,0
23,9
Immobilizzazioni materiali
31/12/13
Immobilizzazioni immateriali
Stato Patrimoniale - Impieghi
Stato Patrimoniale (valori in milioni di euro) sottoclasse “attrezzature a valle”
Stato Patrimoniale e Conto Economico di sintesi delle sottoclassi estrusione48
100,0
43,3
14,1
4,4
42,6
%
100,0
79,7
23,7
55,9
27,3
28,6
20,3
2,4
16,4
1,6
%
13,7
9,0
0,5
0,0
10,9
17,6
2,7
0,0
7,5
%
ǻ 4,1
10,9
15,1
6,5
19,3
10,3
29,2
-3,2
11,1
13,7
14,7
2,0
12,6
3,6
9,1
-1,0
0,3
-1,7
-28,2
-0,9 -0,4
%
ǻ
20,5
4,3
5,3
-3,7
11,0
ǻ
20,5
27,1
5,9
21,2
2,6
18,5
-6,6
-2,8
-1,0
-2,8
ǻ
17,2
7,6
36,8
-37,4
22,6
%
17,2
32,2
21,8
37,1
7,4
86,1
-18,8
-45,9
-4,1
-55,2
%
77
3,9
0,0
6,4
0,3
6,1
0,7
5,3
2,4
2,9
13
Ammortamenti e svalutazioni
Accantonamenti
Ebit
Risultato dell'area finanziaria
Reddito di competenza
Risultato dell'area straordinaria
Reddito ante imposte
Imposte
Risultato d'esercizio
Numero imprese analizzate
2,6
2,2
4,8
0,7
5,5
0,2
5,7
0,0
3,5
9,2
20,2
29,4
70,6
100,0
%
13
3,9
2,6
6,5
0,3
6,8
0,4
7,2
0,2
3,2
10,6
22,5
33,1
75,0
108,0
31/12/14
3,6
2,4
6,0
0,3
6,3
0,3
6,7
0,1
3,0
9,8
20,8
30,6
69,4
100,0
%
13
12,3
2,9
15,2
6,9
8,3
0,3
8,6
0,7
3,8
13,2
23,2
36,4
77,4
113,8
31/12/15
10,8
2,6
13,4
6,1
7,3
0,3
7,6
0,6
3,3
11,6
20,4
32,0
68,0
100,0
%
13
8,2
4,0
12,3
0,0
12,3
0,1
12,4
0,7
3,6
16,7
23,4
40,0
77,7
117,7
31/12/16
7,0
3,4
10,4
0,0
10,4
0,1
10,6
0,6
3,0
14,2
19,9
34,0
66,0
100,0
%
13
8,7
3,7
12,5
0,0
12,5
0,7
13,1
0,0
3,7
16,9
24,3
41,2
87,6
128,8
31/12/17
6,8
2,9
9,7
0,0
9,7
0,5
10,2
0,0
2,9
13,1
18,9
32,0
68,0
100,0
%
0,5
-0,3
0,2
0,0
0,2
-0,6
0,7
-0,7
0,2
0,2
1,0
1,2
9,9
11,1
ǻ
6,0
-7,0
1,7
-100,6
1,4
*
5,8
-100,0
4,6
1,4
4,1
3,0
12,8
9,4
%
5,8
1,3
7,1
0,7
6,4
-0,4
6,8
0,0
-0,1
6,7
1,8
8,5
8,9
17,4
ǻ
200,4
53,5
133,3
-100,0
104,8
-151,4
106,8
n.a.
-3,2
65,2
8,2
26,0
11,3
15,6
%
*Valore diminuito in modo rilevante, non riportiamo esplicitamente la % perché il valore molto basso dipende dal valore assoluto dei componenti considerati nel calcolo. Tuttavia, il significato economico non è rilevante.
22,5
10,2
Ebitda
32,7
Valore aggiunto
Costi per il personale
78,7
111,4
31/12/13
Totale costi esterni
Valore della produzione
Conto Economico a Valore Aggiunto
Conto Economico (valori in milioni di euro) sottoclasse “attrezzature a valle”
78
12,5 60,1
27,1
Immobilizzazioni finanziarie
Liquidità immediate
134,2
194,3
Rimanenze finali
Attivo Circolante
TOTALE CAPITALE INVESTITO
30,6
105,1
194,3
Passività consolidate
Passività correnti
TOTALE FONTI
8,0
58,6
di cui Capitale Sociale
Patrimonio netto
31/12/13
64,5
Disponibilità liquide
Stato Patrimoniale - Fonti
42,6
69,7
Liquidità differite
Attivo immobilizzato
3,0
44,7
Immobilizzazioni materiali
31/12/13
Immobilizzazioni immateriali
Stato Patrimoniale - Impieghi
100,0
54,1
15,7
4,1
30,2
%
100,0
69,1
33,2
35,9
21,9
13,9
30,9
6,4
23,0
1,5
%
264,4
144,3
32,9
21,1
87,1
31/12/14
264,4
193,1
86,8
106,3
69,4
36,9
13,0 71,3
53,7
4,6
31/12/14
100,0
54,6
12,4
8,0
33,0
%
100,0
73,0
32,8
40,2
26,3
14,0
27,0
4,9
20,3
1,7
%
283,8
161,1
31,8
21,3
90,8
31/12/15
283,8
216,0
92,7
123,4
84,3
39,0
10,3 67,8
52,9
4,5
31/12/15
100,0
56,8
11,2
7,5
32,0
%
100,0
76,1
32,7
43,5
29,7
13,7
23,9
3,6
18,6
1,6
%
330,5
199,6
33,4
21,3
97,5
31/12/16
330,5
259,4
117,5
141,9
85,9
56,0
12,9 71,1
54,1
4,1
31/12/16
Stato Patrimoniale (valori in milioni di euro) sottoclasse “film/foglie/lastre”
100,0
60,4
10,1
6,4
29,5
%
100,0
78,5
35,5
43,0
26,0
17,0
21,5
3,9
16,4
1,2
%
392,9
241,7
38,2
23,3
113,1
31/12/17
392,9
320,3
127,9
192,4
107,9
84,4
8,6 72,6
57,3
6,7
31/12/17
100,0
61,5
9,7
5,9
28,8
%
100,0
81,5
32,6
49,0
27,5
21,5
18,5
2,2
14,6
1,7
%
62,5
42,1
4,8
2,0
18,9
21,1
14,3
9,4
16,0
%
ǻ 15,6
18,9
23,5
8,9
35,5
25,6
50,7
2,2
-33,0
62,5
60,9
10,5
50,4
22,0
28,4
1,6
-4,3
6,0
61,9
2,6 3,3
%
ǻ
198,6
136,6
7,6
15,3
54,5
ǻ
198,6
186,1
63,4
122,7
65,3
57,4
12,5
-3,9
12,7
3,7
ǻ
102,2
129,9
24,8
190,9
93,0
%
102,2
138,7
98,3
176,0
153,2
211,8
20,9
-30,9
28,4
125,4
%
79
14,5
Ebitda
0,5
Risultato dell'area straordinaria
15
Risultato d'esercizio
Numero imprese analizzate
3,0
2,1
5,1
0,2
4,9
0,4
5,3
0,0
2,1
7,4
17,5
24,9
75,1
100,0
%
15
5,6
4,9
10,5
0,2
10,3
0,3
10,1
0,1
5,8
16,0
42,9
58,9
184,6
243,5
31/12/14
2,3
2,0
4,3
0,1
4,2
0,1
4,1
0,1
2,4
6,6
17,6
24,2
75,8
100,0
%
15
7,6
5,5
13,1
1,8
14,8
0,7
15,5
0,1
5,9
21,5
44,8
66,3
211,9
278,2
31/12/15
2,7
2,0
4,7
0,6
5,3
0,2
5,6
0,0
2,1
7,7
16,1
23,8
76,2
100,0
%
15
13,5
6,5
20,0
0,1
20,1
0,1
20,0
1,4
6,9
28,2
48,3
76,5
247,8
324,3
31/12/16
4,2
2,0
6,2
0,0
6,2
0,0
6,2
0,4
2,1
8,7
14,9
23,6
76,4
100,0
%
15
21,6
9,3
30,8
0,0
30,9
1,5
32,3
1,2
7,1
40,6
54,6
95,3
279,1
374,4
31/12/17
5,8
2,5
8,2
0,0
8,2
0,4
8,6
0,3
1,9
10,9
14,6
25,4
74,6
100,0
%
8,0
2,8
10,8
0,1
10,7
-1,6
12,3
-0,1
0,2
12,4
6,4
18,8
31,3
50,1
ǻ
59,5
42,4
53,9
64,6
53,3
**
61,6
-7,8
2,6
43,9
13,2
24,5
12,6
15,4
%
15,6
5,2
20,8
-0,5
21,3
-0,7
22,0
1,2
2,9
26,2
20,4
46,6
132,2
178,7
ǻ
261,7
127,0
206,9
**
222,8
-96,6
213,6
*
70,6
180,6
59,6
95,6
90,0
91,4
%
*Valore aumentato in modo rilevante, non riportiamo esplicitamente la % perché il valore molto elevato dipende dal valore assoluto dei componenti considerati nel calcolo. Tuttavia, il significato economico non è rilevante. **Si passa da un contributo positivo a un contributo negativo.
4,1
6,0
Imposte
10,0
9,6
Reddito ante imposte
0,7
Risultato dell'area finanziaria
10,3
Reddito di competenza
Ebit
0,0
34,2
Costi per il personale
Accantonamenti
48,7
Valore aggiunto
4,1
146,9
Ammortamenti e svalutazioni
195,7
Totale costi esterni
31/12/13
Valore della produzione
Conto Economico a Valore Aggiunto
Conto Economico (valori in milioni di euro) sottoclasse “film/foglie/lastre”
80
15,4
34,3
3,2
7,0
10,2
Liquidità differite
Disponibilità liquide
14,8
20,5
TOTALE FONTI
3,8
Passività consolidate
Passività correnti
1,9
1,0
Patrimonio netto
di cui Capitale Sociale
100,0
72,4
18,6
5,0
9,1
100,0
%
20,5
TOTALE CAPITALE INVESTITO
85,8
36,1
49,7
14,2
31/12/13
17,6
Attivo Circolante
Stato Patrimoniale - Fonti
7,4
Rimanenze finali
Attivo immobilizzato
Liquidità immediate
2,2
18,0
11,9
3,7
1,0
2,3
31/12/14
18,0
14,9
5,3
9,6
6,9
2,7
0,0 3,1
9,3
0,4
1,9
0,1 2,9
Immobilizzazioni materiali
0,9
31/12/14
4,5
%
0,9
31/12/13
Immobilizzazioni finanziarie
Immobilizzazioni immateriali
Stato Patrimoniale - Impieghi
100,0
66,4
20,6
5,7
13,0
%
100,0
82,6
29,4
53,2
38,3
14,9
17,4
0,2
12,2
5,0
%
21,1
13,6
5,0
1,0
2,6
31/12/15
21,1
18,1
5,2
12,9
7,3
5,6
0,4 3,0
2,1
0,6
31/12/15
100,0
64,2
23,6
4,8
12,2
%
100,0
85,6
24,7
60,9
34,5
26,4
14,4
1,8
9,9
2,8
%
Stato Patrimoniale (valori in milioni di euro) sottoclasse “tubi/profili”
20,4
12,6
5,2
1,0
2,6
31/12/16
20,4
17,1
6,9
10,1
6,9
3,2
0,4 3,3
2,2
0,7
31/12/16
100,0
61,7
25,7
5,0
12,7
%
100,0
83,7
34,1
49,6
33,9
15,7
16,3
2,1
10,8
3,4
%
25,9
17,4
5,3
1,0
3,1
31/12/17
25,9
22,1
6,6
15,5
9,5
6,1
0,6 3,7
2,6
0,6
31/12/17
100,0
67,3
20,6
4,0
12,2
%
100,0
85,5
25,4
60,1
36,6
23,5
14,5
2,2
9,9
2,5
%
5,5
4,8
0,1
0,0
26,8
38,3
1,6
0,0
21,7
%
ǻ 0,6
26,8
29,6
-5,4
53,6
36,9
89,7
12,7
30,6
5,5
5,0
-0,4
5,4
2,6
2,9
0,4
0,1
15,6
-7,8
-0,1 0,3
%
ǻ
5,4
2,6
1,5
0,0
1,3
ǻ
5,4
4,5
-0,8
5,4
2,4
2,9
0,8
0,5
0,7
-0,3
ǻ
26,2
17,3
39,9
0,0
69,2
%
26,2
25,8
-11,1
52,5
34,7
92,3
28,7
536,4
34,8
-31,6
%
81
0,3
0,3
0,0
0,4
0,3
0,1
Ebit
Risultato dell'area finanziaria
Reddito di competenza
Risultato dell'area straordinaria
Reddito ante imposte
Imposte
Risultato d'esercizio
0,4
1,2
1,6
0,2
1,5
1,2
2,6
0,0
2,4
5,1
21,7
26,8
73,2
100,0
%
5
0,5
0,4
0,9
0,1
0,9
0,3
1,2
0,0
0,8
2,0
5,3
7,3
18,4
25,8
31/12/14
1,9
1,6
3,4
0,2
3,6
1,1
4,8
0,0
3,0
7,8
20,7
28,5
71,5
100,0
%
5
0,3
0,2
0,4
0,0
0,4
0,2
0,7
0,0
0,8
1,5
5,5
7,0
18,2
25,3
31/12/15
1,1
0,7
1,8
0,1
1,7
1,0
2,7
0,0
3,3
6,0
21,9
27,9
72,1
100,0
%
5
0,0
0,1
0,1
0,0
0,1
0,2
0,3
0,0
0,6
1,0
5,6
6,5
16,6
23,1
31/12/16
0,1
0,4
0,5
0,0
0,5
0,9
1,4
0,0
2,7
4,1
24,1
28,2
71,8
100,0
%
5
0,6
0,3
0,9
0,0
0,9
0,2
1,1
0,0
0,7
1,8
5,8
7,6
18,0
25,6
31/12/17
2,2
1,2
3,4
0,0
3,4
0,7
4,1
0,0
2,8
6,9
22,7
29,6
70,4
100,0
%
0,6
0,2
0,7
0,0
0,7
0,0
0,7
0,0
0,1
0,8
0,2
1,0
1,4
2,4
ǻ
*
190,2
*
n.a.
*
8,9
224,4
n.a.
13,4
84,9
4,0
15,9
8,4
10,5
%
0,5
0,0
0,5
0,0
0,5
0,1
0,5
0,0
0,2
0,6
0,9
1,5
1,5
3,0
ǻ
*
9,9
139,0
-100,0
165,8
31,9
76,7
n.a.
30,5
54,5
18,5
25,4
9,2
13,5
%
*Valore aumentato in modo rilevante, non riportiamo esplicitamente la % perché il valore molto elevato dipende dal valore assoluto dei componenti considerati nel calcolo. Tuttavia, il significato economico non è rilevante.
5
0,6
Accantonamenti
Numero imprese analizzate
0,5
0,0
Ammortamenti e svalutazioni
4,9
1,1
6,0
Valore aggiunto
Costi per il personale
16,5
Totale costi esterni
Ebitda
22,5
31/12/13
Valore della produzione
Conto Economico a Valore Aggiunto
Conto Economico (valori in milioni di euro) sottoclasse “tubi/profili”
82
0,9 7,6
Immobilizzazioni finanziarie
70,1
77,7
Rimanenze finali
Attivo Circolante
TOTALE CAPITALE INVESTITO
43,2
77,7
TOTALE FONTI
8,7
Passività consolidate
Passività correnti
2,4
25,8
di cui Capitale Sociale
Patrimonio netto
31/12/13
26,7
Disponibilità liquide
Stato Patrimoniale - Fonti
23,8
43,4
Liquidità differite
19,6
Liquidità immediate
Attivo immobilizzato
1,7
5,0
Immobilizzazioni immateriali
31/12/13
Immobilizzazioni materiali
Stato Patrimoniale - Impieghi
100,0
55,6
11,2
3,1
33,2
%
100,0
90,2
34,3
55,9
30,7
25,2
9,8
1,1
6,5
2,2
%
81,1
42,3
10,6
2,4
28,3
31/12/14
81,1
73,1
33,5
39,7
26,1
13,5
1,1 8,0
5,1
1,7
31/12/14
100,0
52,1
13,0
3,0
34,9
%
100,0
90,2
41,3
48,9
32,2
16,7
9,8
1,3
6,3
2,1
%
89,6
50,6
9,3
2,4
29,7
31/12/15
89,6
82,7
27,4
55,3
32,2
23,1
1,0 6,9
4,4
1,6
31/12/15
Stato Patrimoniale (valori in milioni di euro) sottoclasse “altri”
100,0
56,5
10,4
2,7
33,1
%
100,0
92,2
30,6
61,7
35,9
25,8
7,8
1,1
4,9
1,8
%
103,8
62,0
12,0
2,4
29,8
31/12/16
103,8
97,3
39,5
57,8
33,6
24,1
0,9 6,5
4,2
1,4
31/12/16
100,0
59,7
11,6
2,3
28,7
%
100,0
93,7
38,1
55,7
32,4
23,2
6,3
0,9
4,1
1,3
%
114,9
63,3
18,3
2,4
33,3
31/12/17
114,9
103,5
38,5
64,9
44,7
20,2
5,1 11,4
5,1
1,2
31/12/17
100,0
55,1
15,9
2,1
29,0
%
100,0
90,1
33,5
56,5
38,9
17,6
9,9
4,5
4,4
1,0
%
11,1
1,3
6,3
0,0
10,7
2,1
52,2
0,0
11,8
%
ǻ 3,5
10,7
6,3
-2,5
12,4
32,9
-16,2
75,1
465,6
11,1
6,2
-1,0
7,2
11,1
-3,9
4,9
4,2
20,2
-14,8
-0,2 0,9
%
ǻ
37,2
20,1
9,6
0,0
7,5
ǻ
37,2
33,4
11,9
21,5
20,9
0,6
3,8
4,3
0,1
-0,6
ǻ
47,8
46,6
109,6
0,0
29,1
%
47,8
47,7
44,5
49,6
87,7
3,3
49,3
477,1
1,5
-32,5
%
83
7,6
1,5 0,1 6,1 0,0 6,1
0,3
6,4
2,5
3,9
Ebitda
Ammortamenti e svalutazioni Accantonamenti Ebit Risultato dell'area finanziaria Reddito di competenza
Risultato dell'area straordinaria
Reddito ante imposte
Imposte
Risultato d'esercizio
5,3
0,5
2,0 0,1 8,2 0,0 8,2
10,3
23,5
33,8
7
3,4
1,2
4,6
0,4
1,7 0,2 4,4 0,2 4,2
6,3
18,3
24,6
43,1
67,8
31/12/14
5,1
1,7
6,8
0,6
2,5 0,3 6,6 0,4 6,2
9,3
27,1
36,4
63,6
100,0
%
7
2,9
1,7
4,6
0,2
1,7 0,2 4,7 0,3 4,4
6,5
18,6
25,1
48,9
74,1
31/12/15
3,9
2,3
6,2
0,2
2,2 0,2 6,3 0,4 6,0
8,8
25,1
33,9
66,1
100,0
%
7
2,6
1,6
4,2
0,1
2,0 1,3 4,3 0,2 4,1
7,6
20,4
28,0
68,0
96,0
31/12/16
2,7
1,6
4,4
0,1
2,1 1,3 4,5 0,3 4,3
8,0
21,2
29,2
70,8
100,0
%
7
3,5
1,8
5,3
0,0
2,1 1,1 5,5 0,2 5,3
8,6
20,3
28,9
63,4
92,3
31/12/17
3,8
1,9
5,7
0,0
2,2 1,2 5,9 0,2 5,7
9,3
22,0
31,3
68,7
100,0
%
0,9
0,2
1,1
-0,1
0,0 -0,2 1,1 0,1 1,2
1,0
-0,1
0,9
-4,6
-3,7
ǻ
33,1
12,8
25,5
**
1,4 -15,3 26,5 28,0 29,7
12,8
-0,6
3,1
-6,7
-3,9
%
-0,4
-0,8
-1,2
-0,4
0,6 1,0 -0,6 -0,2 -0,8
1,0
2,8
3,8
14,2
18,0
ǻ
-10,4
-30,4
-18,2
**
38,4 * -10,2 -100,0 -13,1
12,8
16,2
15,2
29,0
24,3
%
*Valore aumentato in modo rilevante, non riportiamo esplicitamente la % perché il valore molto elevato dipende dal valore assoluto dei componenti considerati nel calcolo. Tuttavia, il significato economico non è rilevante. **Si passa da un contributo positivo a un contributo negativo.
7
3,4
17,4
Costi per il personale
Numero imprese analizzate
8,7
25,1
Valore aggiunto
66,2
100,0
74,2
49,1
%
Totale costi esterni
31/12/13
Valore della produzione
Conto Economico a Valore Aggiunto
Conto Economico (valori in milioni di euro) sottoclasse “altri”
84
9,0
71,0
79,9
57,8
137,8
177,2
Liquidità immediate
Liquidità differite
Disponibilità liquide
Rimanenze finali
Attivo Circolante
TOTALE CAPITALE INVESTITO
177,2
TOTALE FONTI
19,2
Passività consolidate
101,9
di cui Capitale Sociale
Passività correnti
56,0
17,0
Patrimonio netto
Stato Patrimoniale - Fonti
31/12/13
9,9 39,4
Immobilizzazioni finanziarie
Attivo immobilizzato
7,0
22,6
Immobilizzazioni immateriali
31/12/13
Immobilizzazioni materiali
Stato Patrimoniale - Impieghi
100,0
57,5
10,9
9,6
31,6
%
100,0
77,8
32,6
45,1
40,1
5,1
22,2
5,6
12,7
3,9
%
194,4
118,5
21,4
17,0
54,6
31/12/14
194,4
155,2
60,4
94,8
83,5
11,3
10,2 39,2
22,7
6,3
31/12/14
100,0
60,9
11,0
8,7
28,1
%
100,0
79,8
31,1
48,8
43,0
5,8
20,2
5,2
11,7
3,3
%
208,8
126,7
15,1
17,0
67,1
31/12/15
208,8
168,4
52,9
115,6
93,9
21,6
11,0 40,4
23,9
5,6
31/12/15
Stato Patrimoniale (valori in milioni di euro) classe “iniezione”
100,0
60,7
7,2
8,1
32,1
%
100,0
80,6
25,3
55,3
45,0
10,4
19,4
5,3
11,4
2,7
%
Stato Patrimoniale e Conto Economico di sintesi “altre classi”
226,5
138,2
16,2
17,0
72,2
31/12/16
226,5
187,9
57,3
130,6
104,8
25,8
9,8 38,7
23,5
5,4
31/12/16
100,0
61,0
7,1
7,5
31,9
%
100,0
82,9
25,3
57,6
46,3
11,4
17,1
4,3
10,4
2,4
%
247,3
144,3
23,8
17,0
79,3
31/12/17
247,3
204,3
62,4
141,9
104,4
37,5
11,2 43,0
26,3
5,6
31/12/17
100,0
58,3
9,6
6,9
32,1
%
100,0
82,6
25,2
57,4
42,2
15,1
17,4
4,5
10,6
2,2
% 3,0
20,8
6,1
7,6
0,0
9,2
4,4
47,1
0,0
9,8
%
ǻ 7,1
9,2
8,7
9,0
8,7
-0,3
45,2
11,3
14,1
20,8
16,4
5,1
11,3
-0,4
11,7
4,4
1,4
12,0
0,2 2,8
%
ǻ
70,1
42,3
4,5
0,0
23,2
ǻ
70,1
66,5
4,6
61,9
33,4
28,5
3,6
1,3
3,7
-1,4
ǻ
39,6
41,5
23,5
0,0
41,5
%
39,6
48,3
7,9
77,5
47,1
318,2
9,1
13,0
16,5
-20,3
%
85
0,3
0,9
1,1
0,0
1,1
0,5
1,6
0,0
2,2
3,8
17,1
20,9
79,1
100,0
%
7
1,3
0,7
0,7
0,5
0,2
0,9
0,8
0,0
3,1
3,9
27,0
30,9
127,7
158,6
31/12/14
0,9
0,4
0,4
0,3
0,1
0,6
0,5
0,0
2,0
2,4
17,1
19,5
80,5
100,0
%
7
6,7
3,3
9,9
0,1
9,8
0,7
10,6
0,8
3,0
14,4
29,1
43,5
171,9
215,3
31/12/15
3,1
1,5
4,6
0,0
4,6
0,3
4,9
0,4
1,4
6,7
13,5
20,2
79,8
100,0
%
7
7,8
3,8
11,6
0,2
11,8
1,0
12,8
0,4
3,1
16,2
30,5
46,7
183,6
230,4
31/12/16
3,4
1,7
5,0
0,1
5,1
0,4
5,5
0,2
1,4
7,1
13,2
20,3
79,7
100,0
%
7
8,0
3,9
11,9
1,3
13,2
1,5
14,8
0,3
3,0
18,1
31,2
49,2
197,2
246,4
31/12/17
3,2
1,6
4,8
0,5
5,4
0,6
6,0
0,1
1,2
7,3
12,7
20,0
80,0
100,0
%
0,2
0,1
0,3
-1,1
1,5
-0,6
2,0
-0,1
-0,1
1,8
0,7
2,5
13,5
16,1
ǻ
2,6
2,8
2,7
*
12,4
-56,7
15,8
-17,4
-4,3
11,2
2,3
5,4
7,4
7,0
%
7,5
2,7
10,2
-1,4
11,6
-0,9
12,4
0,3
-0,4
12,4
5,7
18,1
79,5
97,6
ǻ
*
206,8
*
**
*
-127,1
531,7
*
-10,7
217,6
22,3
57,9
67,5
65,5
%
*Valore diminuito o aumentato in modo rilevante, non riportiamo esplicitamente la % perché il suo valore molto elevato e/o molto basso dipende dal valore assoluto dei componenti considerati nel calcolo. Tuttavia, il significato economico non è rilevante. **Si passa da un contributo positivo a un contributo negativo.
7
0,4
Risultato d'esercizio
Numero imprese analizzate
1,7
1,3
Reddito ante imposte
Imposte
0,0
2,3
Ebit
Risultato dell'area straordinaria
0,0
Accantonamenti
0,7
3,3
Ammortamenti e svalutazioni
1,7
5,7
Ebitda
Risultato dell'area finanziaria
25,5
Costi per il personale
Reddito di competenza
31,2
117,7
Valore aggiunto
148,9
Totale costi esterni
31/12/13
Valore della produzione
Conto Economico a Valore Aggiunto
Conto Economico (valori in milioni di euro) classe “iniezione”
86
3,3
0,7 5,7
Immobilizzazioni finanziarie
124,9
130,5
Rimanenze finali
Attivo Circolante
TOTALE CAPITALE INVESTITO
5,1
18,0
91,9
130,5
Passività consolidate
Passività correnti
TOTALE FONTI
20,6
di cui Capitale Sociale
Patrimonio netto
31/12/13
38,2
Disponibilità liquide
Stato Patrimoniale - Fonti
73,6
86,7
Liquidità differite
13,1
Liquidità immediate
Attivo immobilizzato
1,6
Immobilizzazioni materiali
31/12/13
Immobilizzazioni immateriali
Stato Patrimoniale - Impieghi
100,0
70,4
13,8
3,9
15,8
%
100,0
95,6
29,3
66,4
56,4
10,0
4,4
0,6
2,6
1,2
%
160,6
114,3
21,5
5,5
24,8
31/12/14
160,6
154,4
40,8
113,5
82,7
30,8
0,8 6,2
3,9
1,5
31/12/14
100,0
71,2
13,4
3,4
15,4
%
100,0
96,1
25,4
70,7
51,5
19,2
3,9
0,5
2,4
1,0
%
174,7
118,6
28,5
5,5
27,6
31/12/15
174,7
167,4
40,4
127,1
89,5
37,6
0,9 7,2
4,7
1,6
31/12/15
100,0
67,9
16,3
3,2
15,8
%
100,0
95,9
23,1
72,7
51,2
21,5
4,1
0,5
2,7
0,9
%
182,6
123,8
29,9
6,0
28,9
31/12/16
182,6
174,6
42,0
132,6
95,1
37,5
1,1 8,0
5,6
1,4
31/12/16
Stato Patrimoniale (valori in milioni di euro) classe “macchine per gomma”
100,0
67,8
16,4
3,3
15,8
%
100,0
95,6
23,0
72,6
52,1
20,5
4,4
0,6
3,1
0,8
%
214,1
139,8
39,0
6,0
35,2
31/12/17
214,1
205,9
41,8
164,1
121,6
42,4
1,4 8,1
5,0
1,7
31/12/17
100,0
65,3
18,2
2,8
16,5
%
100,0
96,2
19,5
76,6
56,8
19,8
3,8
0,7
2,3
0,8
% 22,3
31,5
16,0
9,1
0,0
17,2
12,9
30,5
0,0
21,9
%
ǻ 6,3
17,2
17,9
-0,4
23,7
27,9
13,3
1,6
35,5
31,5
31,3
-0,2
31,5
26,5
5,0
0,1
0,4
-10,0
0,3 -0,6
%
ǻ
83,5
47,9
21,0
0,9
14,6
ǻ
83,5
81,1
3,7
77,4
48,1
29,3
2,5
0,7
1,7
0,1
ǻ
64,0
52,1
116,8
17,2
70,7
%
64,0
64,9
9,6
89,3
65,3
224,2
43,4
94,9
50,2
5,5
%
87
3,9
Risultato d'esercizio
2,6
1,8
4,3
0,1
4,4
0,4
4,9
0,9
1,4
7,1
15,4
22,5
77,5
100,0
%
5
7,1
4,0
11,2
0,1
11,3
0,2
11,4
2,4
1,9
15,8
24,3
40,0
136,4
176,4
31/12/14
%
4,0
2,3
6,3
0,1
6,4
0,1
6,5
1,3
1,1
8,9
13,8
22,7
77,3
100,0
*Si passa da un contributo positivo a un contributo negativo.
5
2,7
Imposte
Numero imprese analizzate
0,2
6,6
6,7
Reddito di competenza
Reddito ante imposte
0,6
Risultato dell'area finanziaria
Risultato dell'area straordinaria
7,4
Ebit
10,8
Ebitda
2,1
23,3
Costi per il personale
1,3
34,1
Valore aggiunto
Accantonamenti
117,6
Ammortamenti e svalutazioni
151,7
Totale costi esterni
31/12/13
Valore della produzione
Conto Economico a Valore Aggiunto
5
8,6
4,3
12,9
0,2
13,1
0,9
14,0
2,5
1,9
18,3
25,3
43,6
139,1
182,7
31/12/15
4,7
2,4
7,1
0,1
7,2
0,5
7,7
1,3
1,0
10,0
13,9
23,9
76,1
100,0
%
Conto Economico (valori in milioni di euro) classe “macchine per gomma”
5
8,5
4,9
13,4
0,0
13,4
0,2
13,3
3,0
2,3
18,6
26,9
45,5
150,1
195,5
31/12/16
4,3
2,5
6,9
0,0
6,9
0,1
6,8
1,5
1,2
9,5
13,7
23,3
76,7
100,0
%
5
12,8
5,4
18,2
0,0
18,2
0,3
18,5
4,1
2,3
24,9
27,5
52,4
183,7
236,1
31/12/17
5,4
2,3
7,7
0,0
7,7
0,1
7,8
1,7
1,0
10,6
11,6
22,2
77,8
100,0
%
4,3
0,5
4,8
0,0
4,8
-0,4
5,2
1,1
0,0
6,3
0,6
6,9
33,6
40,5
ǻ
50,8
9,5
35,6
n.a.
35,6
*
39,3
38,0
-0,6
34,1
2,2
15,2
22,4
20,7
%
8,9
2,7
11,6
0,2
11,5
0,4
11,1
2,8
0,2
14,2
4,1
18,3
66,0
84,3
ǻ
228,3
102,3
177,0
-100,0
170,2
56,0
150,9
219,5
10,0
131,5
17,8
53,7
56,1
55,6
%
88
101,2
114,4
Rimanenze finali
Attivo Circolante
TOTALE CAPITALE INVESTITO
3,6
23,2
60,1
114,4
Passività consolidate
Passività correnti
TOTALE FONTI
31,1
di cui Capitale Sociale
Patrimonio netto
31/12/13
37,0
Disponibilità liquide
Stato Patrimoniale - Fonti
41,6
64,3
Liquidità differite
22,7
Liquidità immediate
5,9
13,1
Immobilizzazioni finanziarie
Attivo immobilizzato
1,8
5,4
Immobilizzazioni immateriali
31/12/13
Immobilizzazioni materiali
Stato Patrimoniale - Impieghi
100,0
52,5
20,3
3,2
27,2
%
100,0
88,5
32,3
56,2
36,4
19,8
11,5
5,2
4,7
1,6
%
163,1
107,0
22,9
3,6
33,2
31/12/14
163,1
149,2
64,8
84,4
40,2
44,2
13,8
6,6
5,2
2,0
31/12/14
100,0
65,6
14,0
2,2
20,3
%
100,0
91,5
39,8
51,8
24,6
27,1
8,5
4,1
3,2
1,2
%
162,2
100,4
27,2
3,6
34,6
31/12/15
162,2
141,1
66,9
74,1
36,6
37,5
21,2
13,8
5,3
2,1
31/12/15
100,0
61,9
16,8
2,2
21,3
%
100,0
87,0
41,3
45,7
22,6
23,1
13,0
8,5
3,2
1,3
%
Stato Patrimoniale (valori in milioni di euro) classe “recupero e riciclo”
136,4
74,0
27,0
3,6
35,4
31/12/16
136,4
111,6
44,4
67,2
36,3
30,9
24,8
18,1
4,8
1,9
31/12/16
100,0
54,3
19,8
2,7
25,9
%
100,0
81,8
32,6
49,3
26,6
22,6
18,2
13,2
3,5
1,4
%
139,5
81,9
20,3
3,6
37,3
31/12/17
139,5
119,8
45,6
74,2
39,2
35,0
19,7
13,1
4,7
1,9
31/12/17
100,0
58,8
14,5
2,6
26,7
%
100,0
85,9
32,7
53,2
28,1
25,1
14,1
9,4
3,4
1,3
%
3,1
7,9
-6,7
0,0
1,9
ǻ
3,1
8,2
1,2
7,0
2,8
4,2
-5,1
-5,0
-0,1
0,0
ǻ
2,3
10,7
-24,9
0,0
5,3
%
2,3
7,4
2,7
10,4
7,8
13,5
-20,6
-27,5
-2,3
-1,5
%
25,1
21,9
-2,9
0,0
6,2
ǻ
25,1
18,6
8,6
9,9
-2,4
12,4
6,5
7,2
-0,7
0,1
ǻ
21,9
36,4
-12,6
0,0
19,8
%
21,9
18,4
23,4
15,5
-5,8
54,5
49,7
120,8
-13,2
4,2
%
89
13,2
Costi per il personale
5,2
3,2
8,5
0,7
7,7
0,9
6,8
0,0
1,4
8,3
17,7
25,9
74,1
100,0
%
4
3,1
1,8
4,9
0,3
4,6
0,4
4,2
0,0
1,3
5,5
13,2
18,7
64,2
82,9
31/12/14
3,7
2,2
5,9
0,3
5,6
0,5
5,1
0,0
1,6
6,7
15,9
22,6
77,4
100,0
%
4
1,5
1,4
2,8
0,0
2,8
0,7
2,0
0,0
1,3
3,3
14,0
17,3
60,9
78,2
31/12/15
1,9
1,7
3,6
0,1
3,5
0,9
2,6
0,0
1,7
4,3
17,9
22,2
77,8
100,0
%
4
1,3
0,8
2,1
0,0
2,1
0,0
2,1
0,1
1,4
3,6
14,1
17,7
53,3
71,0
31/12/16
1,9
1,2
3,0
0,0
3,0
0,0
3,0
0,1
2,0
5,1
19,9
25,0
75,0
100,0
%
4
1,9
1,0
2,8
0,0
2,8
0,7
3,6
0,4
1,6
5,5
13,8
19,3
44,6
63,9
31/12/17
3,0
1,5
4,5
0,0
4,5
-1,1
5,6
0,6
2,5
8,7
21,5
30,2
69,8
100,0
%
0,6
0,1
0,7
0,0
0,7
-0,7
1,4
0,3
0,2
1,9
-0,4
1,6
-8,6
-7,1
ǻ
43,4
16,8
33,2
n.a.
33,2
*
66,3
*
12,7
54,0
-2,7
8,8
-16,2
-10,0
%
-2,0
-1,4
-3,5
-0,6
-2,9
-1,4
-1,5
0,4
0,5
-0,7
0,5
-0,1
-10,8
-10,9
ǻ
-51,8
-60,2
-55,0
-100,0
-50,6
**
-30,3
100,0
45,4
-10,6
4,1
-0,6
-19,4
-14,5
%
*Valore diminuito in modo rilevante, non riportiamo esplicitamente la % perché il suo valore molto elevato e/o molto basso dipende dal valore assoluto dei componenti considerati nel calcolo. Tuttavia, il significato economico non è rilevante. **Si passa da un contributo positivo a un contributo negativo.
4
Risultato d'esercizio
Numero imprese analizzate
2,4
3,9
Imposte
Reddito di competenza
0,6
5,8
Risultato dell'area finanziaria
6,3
0,7
Ebit
Reddito ante imposte
5,1
Accantonamenti
Risultato dell'area straordinaria
1,1
0,0
Ammortamenti e svalutazioni
6,2
19,4
Valore aggiunto
Ebitda
74,8
55,4
Valore della produzione
31/12/13
Totale costi esterni
Conto Economico a Valore Aggiunto
Conto Economico (valori in milioni di euro) classe “recupero e riciclo”
90
6,6
2,0 10,2
Immobilizzazioni finanziarie
29,7
39,9
Rimanenze finali
Attivo Circolante
TOTALE CAPITALE INVESTITO
39,9
TOTALE FONTI
6,9
22,6
Passività consolidate
Passività correnti
0,5
10,4
di cui Capitale Sociale
Patrimonio netto
31/12/13
11,4
Disponibilità liquide
Stato Patrimoniale - Fonti
14,5
18,3
Liquidità differite
3,8
Liquidità immediate
Attivo immobilizzato
1,6
Immobilizzazioni materiali
31/12/13
Immobilizzazioni immateriali
Stato Patrimoniale - Impieghi
100,0
56,6
17,4
1,2
26,0
%
100,0
74,4
28,6
45,8
36,4
9,4
25,6
5,0
16,6
4,0
%
43,2
27,0
6,1
3,2
10,1
31/12/14
43,2
32,6
11,9
20,6
15,6
5,1
2,7 10,6
6,5
1,4
31/12/14
100,0
62,6
14,1
7,5
23,3
%
100,0
75,4
27,6
47,8
36,0
11,8
24,6
6,4
15,1
3,2
%
45,3
27,1
7,2
3,2
11,0
31/12/15
45,3
37,9
12,6
25,3
18,1
7,2
0,0 7,5
6,4
1,1
31/12/15
100,0
59,7
15,9
7,1
24,4
%
100,0
83,5
27,7
55,8
40,0
15,8
16,5
0,0
14,0
2,5
%
Stato Patrimoniale (valori in milioni di euro) classe “saldatrici per film”
54,5
30,6
9,5
3,2
14,4
31/12/16
54,5
44,9
13,9
31,0
20,0
11,0
1,2 9,6
7,1
1,4
31/12/16
100,0
56,2
17,4
5,9
26,4
%
100,0
82,4
25,5
57,0
36,7
20,3
17,6
2,1
13,0
2,5
%
58,9
30,0
11,0
3,2
17,9
31/12/17
58,9
50,4
15,1
35,3
18,1
17,2
0,0 8,6
7,0
1,5
31/12/17
100,0
50,9
18,7
5,5
30,4
%
100,0
85,5
25,5
59,9
30,7
29,2
14,5
0,0
11,9
2,6
%
4,5
-0,6
1,5
0,0
8,2
-2,0
16,3
0,0
24,6
%
ǻ 3,5
8,2
12,2
8,6
13,8
-9,4
56,0
-10,5
-99,0
4,5
5,5
1,2
4,3
-1,9
6,2
-1,0
-1,1
-0,4
12,5
0,2 0,0
%
ǻ
19,1
7,4
4,1
2,7
7,6
ǻ
19,1
20,7
3,7
17,0
3,6
13,4
-1,7
-2,0
0,4
-0,1
ǻ
47,8
32,9
58,9
580,9
72,9
%
47,8
69,9
32,2
93,3
24,9
357,8
-16,2
-99,4
5,9
-5,0
%
91
0,8
Risultato d'esercizio
2,4
2,1
4,5
0,0
4,5
0,4
4,9
0,0
3,6
8,5
26,4
34,9
65,1
100,0
%
6
0,2
0,5
0,7
0,5
1,2
0,2
1,4
0,0
1,2
2,6
9,9
12,5
26,1
38,6
31/12/14
0,6
1,3
1,9
1,2
3,2
0,4
3,6
0,0
3,2
6,8
25,7
32,5
67,5
100,0
%
6
2,6
1,4
3,9
0,0
4,0
0,0
4,0
0,0
1,1
5,1
10,7
15,7
28,0
43,8
31/12/15
5,8
3,2
9,0
0,1
9,1
0,0
9,1
0,0
2,5
11,6
24,4
36,0
64,0
100,0
%
6
5,2
2,8
8,0
0,0
8,0
0,4
8,4
0,0
1,0
9,3
11,1
20,5
29,9
50,4
31/12/16
10,3
5,5
15,9
0,0
15,9
0,7
16,6
0,0
1,9
18,5
22,0
40,6
59,4
100,0
%
6
7,7
3,2
10,9
0,0
10,9
0,2
11,1
0,0
1,2
12,3
11,4
23,7
33,2
56,8
31/12/17
13,6
5,6
19,1
0,0
19,1
-0,4
19,5
0,0
2,1
21,6
20,0
41,7
58,3
100,0
%
2,5
0,4
2,9
0,0
2,9
0,2
2,7
0,0
0,2
2,9
0,3
3,2
3,2
6,4
ǻ
47,9
13,4
35,8
n.a.
35,8
56,9
32,4
-34,9
23,7
31,5
2,5
15,8
10,7
12,8
%
6,9
2,4
9,3
0,0
9,3
-0,1
9,4
0,0
0,0
9,4
2,3
11,6
10,6
22,3
ǻ
*
*
*
-100,0
*
-39,3
*
-13,8
-2,1
*
24,9
96,5
47,3
64,4
%
*Valore aumentato in modo rilevante, non riportiamo esplicitamente la % perché il valore molto elevato dipende dal valore assoluto dei componenti considerati nel calcolo. Tuttavia, il significato economico non è rilevante.
6
0,7
Numero imprese analizzate
1,6
Imposte
0,2
Risultato dell'area finanziaria
Reddito ante imposte
1,7
Ebit
1,5
0,0
Accantonamenti
0,0
1,2
Ammortamenti e svalutazioni
Risultato dell'area straordinaria
2,9
Ebitda
Reddito di competenza
9,1
12,1
Valore aggiunto
Costi per il personale
34,6
22,5
Totale costi esterni
31/12/13
Valore della produzione
Conto Economico a Valore Aggiunto
Conto Economico (valori in milioni di euro) classe “saldatrici per film”
92
26,0 82,9
13,5
117,2
130,7
Immobilizzazioni finanziarie
Liquidità immediate
Liquidità differite
Disponibilità liquide
298,1
TOTALE CAPITALE INVESTITO
298,1
TOTALE FONTI
Passività consolidate
199,9
8,4
70,9
di cui Capitale Sociale
Passività correnti
27,4
Patrimonio netto
31/12/13
215,3
Attivo Circolante
Stato Patrimoniale - Fonti
84,5
Rimanenze finali
Attivo immobilizzato
24,3
32,6
Immobilizzazioni immateriali
31/12/13
Immobilizzazioni materiali
Stato Patrimoniale - Impieghi
100,0
67,0
23,8
2,8
9,2
%
100,0
72,2
28,4
43,8
39,3
4,5
27,8
8,7
10,9
8,1
%
310,9
215,4
67,3
8,4
28,2
31/12/14
310,9
203,9
89,9
114,0
100,7
13,3
50,6 107,0
33,2
23,2
31/12/14
100,0
69,3
21,6
2,7
9,1
%
100,0
65,6
28,9
36,7
32,4
4,3
34,4
16,3
10,7
7,5
%
298,6
199,4
66,7
8,4
32,5
31/12/15
298,6
202,9
90,0
112,9
89,3
23,6
43,7 95,7
31,8
20,1
31/12/15
Stato Patrimoniale (valori in milioni di euro) classe “soffiaggio”
100,0
66,8
22,3
2,8
10,9
%
100,0
68,0
30,2
37,8
29,9
7,9
32,0
14,6
10,7
6,7
%
299,0
184,7
71,0
8,4
43,4
31/12/16
299,0
217,9
93,4
124,5
104,4
20,2
32,6 81,1
32,0
16,5
31/12/16
100,0
61,8
23,7
2,8
14,5
%
100,0
72,9
31,2
41,6
34,9
6,7
27,1
10,9
10,7
5,5
%
324,7
209,4
62,7
8,4
52,7
31/12/17
324,7
246,4
108,6
137,8
113,4
24,3
31,2 78,3
31,9
15,2
31/12/17
100,0
64,5
19,3
2,6
16,2
%
100,0
75,9
33,4
42,4
34,9
7,5
24,1
9,6
9,8
4,7
%
0,0
25,7
24,6
-8,3
8,6
13,3
-11,6
0,0
21,5
%
ǻ 9,3
8,6
13,1
16,3
10,6
8,7
20,7
-3,4
-4,2
25,7
28,5
15,2
13,2
9,1
4,2
-2,8
-1,4
-0,4
-7,7
-1,3 -0,1
%
ǻ
26,6
9,5
-8,2
0,0
25,3
ǻ
26,6
31,1
24,1
7,0
-3,8
10,8
-4,5
5,2
-0,7
-9,1
ǻ
8,9
4,7
-11,5
0,0
92,4
%
8,9
14,5
28,5
5,4
-3,2
79,9
-5,5
20,2
-2,2
-37,3
%
93
4,1
8,4
3,5
11,8
0,6
12,4
1,1
11,3
Ebit
Risultato dell'area finanziaria
Reddito di competenza
Risultato dell'area straordinaria
Reddito ante imposte
Imposte
Risultato d'esercizio
4,3
0,4
4,7
0,2
3,2
1,6
4,2
2,6
8
12,5
0,5
13,1
1,7
11,4
4,5
6,9
5,8
11,5
10,4
52,1
62,6
187,3
249,8
31/12/14
%
5,0
0,2
5,2
0,7
4,6
1,8
2,8
2,3
4,6
4,2
20,9
25,0
75,0
100,0
*Si passa da un contributo negativo a un contributo positivo.
8
4,5
11,2
Ammortamenti e svalutazioni
Accantonamenti
Numero imprese analizzate
1,3
6,9
Ebitda
20,1
52,8
Costi per il personale
22,7
77,3
100,0
59,8
203,4
%
Valore aggiunto
263,1
Totale costi esterni
31/12/13
Valore della produzione
Conto Economico a Valore Aggiunto
8
10,0
0,4
9,6
3,5
6,1
4,4
1,7
6,5
9,7
14,5
51,5
66,0
194,7
260,6
31/12/15
Conto Economico (valori in milioni di euro) classe “soffiaggio”
3,8
0,1
3,7
1,4
2,3
1,7
0,7
2,5
3,7
5,6
19,8
25,3
74,7
100,0
%
8
3,2
3,5
6,7
1,0
5,7
3,6
9,3
5,1
9,4
23,7
52,2
75,9
200,3
276,2
31/12/16
1,1
1,3
2,4
0,4
2,1
1,3
3,4
1,8
3,4
8,6
18,9
27,5
72,5
100,0
%
8
1,9
2,3
4,2
0,0
4,2
4,8
9,0
4,4
9,3
22,7
56,2
78,9
224,0
302,9
31/12/17
0,6
0,8
1,4
0,0
1,4
1,6
3,0
1,5
3,1
7,5
18,6
26,1
73,9
100,0
%
-1,3
-1,2
-2,4
-1,0
-1,4
-1,2
-0,3
-0,6
-0,1
-1,0
4,0
3,0
23,7
26,7
ǻ
-39,9
-33,5
-36,5
-100,0
-25,3
-33,1
-2,7
-12,3
-1,2
-4,1
7,7
4,0
11,8
9,7
%
13,2
3,4
16,6
0,6
16,1
-1,3
17,4
0,3
-1,9
15,8
3,4
19,2
20,6
39,8
ǻ
*
*
*
100,0
*
-37,0
*
7,5
-16,7
228,2
6,4
32,1
10,1
15,1
%
94
41,2 99,9
12,9
113,0
125,9
Immobilizzazioni finanziarie
Liquidità immediate
Liquidità differite
Disponibilità liquide
280,3
TOTALE CAPITALE INVESTITO
280,3
TOTALE FONTI
Passività consolidate
152,2
23,5
52,7
di cui Capitale Sociale
Passività correnti
75,3
Patrimonio netto
31/12/13
180,4
Attivo Circolante
Stato Patrimoniale - Fonti
54,4
Rimanenze finali
Attivo immobilizzato
8,9
49,8
Immobilizzazioni materiali
31/12/13
Immobilizzazioni immateriali
Stato Patrimoniale - Impieghi
100,0
54,3
18,8
8,4
26,9
%
100,0
64,4
19,4
44,9
40,3
4,6
35,6
14,7
17,8
3,2
%
308,4
146,7
81,8
23,5
79,9
31/12/14
308,4
187,7
55,2
132,5
118,4
14,0
64,6 120,6
45,5
10,6
31/12/14
100,0
47,6
26,5
7,6
25,9
%
100,0
60,9
17,9
43,0
38,4
4,5
39,1
20,9
14,8
3,4
%
323,7
161,7
77,7
23,5
84,3
31/12/15
323,7
199,4
59,9
139,5
129,6
9,9
67,8 124,3
43,8
12,6
31/12/15
100,0
49,9
24,0
7,3
26,1
%
100,0
61,6
18,5
43,1
40,0
3,0
38,4
21,0
13,5
3,9
%
Stato Patrimoniale (valori in milioni di euro) classe “stampi e filiere”
339,4
178,3
77,1
23,4
83,9
31/12/16
339,4
215,0
61,5
153,5
131,4
22,1
60,7 124,4
48,9
14,8
31/12/16
100,0
52,6
22,7
6,9
24,7
%
100,0
63,3
18,1
45,2
38,7
6,5
36,7
17,9
14,4
4,4
%
350,8
194,1
62,2
23,5
94,5
31/12/17
350,8
238,3
65,3
172,9
149,3
23,6
49,0 112,6
50,5
13,0
31/12/17
100,0
55,3
17,7
6,7
26,9
%
100,0
67,9
18,6
49,3
42,6
6,7
32,1
14,0
14,4
3,7
%
0,0
11,5
15,8
-14,9
3,4
8,8
-19,3
0,2
12,6
%
ǻ 10,6
3,4
10,8
6,2
12,7
13,7
6,9
-9,5
-19,1
11,5
23,3
3,8
19,5
18,0
1,5
-11,8
-11,6
3,2
-12,2
-1,8 1,6
%
ǻ
70,6
41,9
9,4
0,0
19,3
ǻ
70,6
57,9
10,9
47,0
36,3
10,7
12,6
7,9
0,7
4,1
ǻ
25,2
27,5
17,9
0,0
25,6
%
25,2
32,1
20,0
37,3
32,1
82,6
12,7
19,1
1,4
46,0
%
95
0,9
14,5
6,9
7,6
17
Risultato dell'area straordinaria
Reddito ante imposte
Imposte
Risultato d'esercizio
Numero imprese analizzate
2,9
2,6
5,5
0,3
5,9
1,2
7,1
0,0
3,9
11,0
24,5
35,5
64,5
100,0
%
17
5,6
5,0
10,6
0,7
11,3
2,3
13,6
0,4
12,4
26,3
68,3
94,7
171,6
266,3
31/12/14
2,1
1,9
4,0
0,3
4,2
0,8
5,1
0,1
4,7
9,9
25,7
35,5
64,5
100,0
%
17
7,7
4,5
12,2
1,1
13,3
0,6
14,0
0,1
12,5
26,6
73,2
99,9
188,1
287,9
31/12/15
2,7
1,6
4,2
0,4
4,6
0,2
4,9
0,1
4,3
9,2
25,4
34,7
65,3
100,0
%
17
4,8
5,2
10,0
5,6
15,5
0,8
16,4
0,2
15,2
31,8
77,1
108,9
188,3
297,2
31/12/16
1,6
1,7
3,4
1,9
5,2
0,3
5,5
0,1
5,1
10,7
25,9
36,6
63,4
100,0
%
17
11,4
6,6
18,0
0,2
18,3
6,2
24,5
0,3
15,4
40,2
81,0
121,1
211,2
332,4
31/12/17
3,4
2,0
5,4
0,1
5,5
1,9
7,4
0,1
4,6
12,1
24,4
36,4
63,6
100,0
%
6,6
1,4
8,0
5,3
2,7
-5,4
8,1
0,1
0,2
8,4
3,9
12,3
22,9
35,2
ǻ
137,4
27,4
80,5
95,7
17,6
*
49,6
37,0
1,6
26,5
5,0
11,3
12,2
11,8
%
3,8
-0,3
3,6
0,6
2,9
-3,2
6,1
0,2
5,2
11,5
17,0
28,4
43,0
71,4
ǻ
50,4
-4,0
24,6
73,0
18,9
-104,3
33,1
*
50,3
39,9
26,5
30,7
25,5
27,4
%
*Valore diminuito o aumentato in modo rilevante, non riportiamo esplicitamente la % perché il valore molto elevato e/o molto basso dipende dal valore assoluto dei componenti considerati nel calcolo. Tuttavia, il significato economico non è rilevante.
3,0
18,4
Ebit
15,4
0,1
Accantonamenti
Risultato dell'area finanziaria
10,3
Ammortamenti e svalutazioni
Reddito di competenza
64,0
28,7
Costi per il personale
Ebitda
92,7
Valore aggiunto
261,0
168,3
Valore della produzione
31/12/13
Totale costi esterni
Conto Economico a Valore Aggiunto
Conto Economico (valori in milioni di euro) classe “stampi e filiere”
96
63,0
32,1 103,1
Immobilizzazioni finanziarie
186,8
378,5
Passività correnti
TOTALE FONTI
60,4
Passività consolidate
100,0
49,3
16,0
7,5
34,7
28,2
131,3
di cui Capitale Sociale
Patrimonio netto
100,0
%
378,5
TOTALE CAPITALE INVESTITO
72,8
24,6
48,2
40,2
8,0
27,2
8,5
16,6
2,1
%
31/12/13
275,4
Attivo Circolante
Stato Patrimoniale - Fonti
93,1
182,3
Disponibilità liquide
Rimanenze finali
30,3
152,0
Liquidità immediate
Liquidità differite
Attivo immobilizzato
7,9
Immobilizzazioni materiali
31/12/13
Immobilizzazioni immateriali
Stato Patrimoniale - Impieghi
405,0
204,6
56,8
28,2
143,6
31/12/14
405,0
295,6
92,5
203,2
159,2
44,0
42,1 109,4
59,0
8,4
31/12/14
100,0
50,5
14,0
7,0
35,5
%
100,0
73,0
22,8
50,2
39,3
10,9
27,0
10,4
14,6
2,1
%
437,2
207,8
62,7
30,1
166,7
31/12/15
437,2
321,4
99,2
222,2
184,3
38,0
46,5 115,7
60,6
8,6
31/12/15
100,0
47,5
14,3
6,9
38,1
%
100,0
73,5
22,7
50,8
42,2
8,7
26,5
10,6
13,9
2,0
%
Stato Patrimoniale (valori in milioni di euro) classe “altre macchine”
481,4
238,9
61,4
30,1
181,1
31/12/16
481,4
359,1
115,4
243,7
194,6
49,1
49,1 122,3
65,1
8,1
31/12/16
100,0
49,6
12,8
6,3
37,6
%
100,0
74,6
24,0
50,6
40,4
10,2
25,4
10,2
13,5
1,7
%
537,1
260,0
65,3
29,9
211,8
31/12/17
537,1
417,0
111,5
305,5
229,3
76,2
43,1 120,1
68,5
8,5
31/12/17
100,0
48,4
12,2
5,6
39,4
%
100,0
77,6
20,8
56,9
42,7
14,2
22,4
8,0
12,7
1,6
% 5,4
55,6
21,1
3,9
-0,2
11,6
8,8
6,4
-0,6
16,9
%
ǻ 30,7
11,6
16,1
-3,4
25,3
17,8
55,1
-1,8
-12,2
55,6
57,9
-3,9
61,7
34,7
27,1
-2,2
-6,0
5,1
0,4 3,4
%
ǻ
158,6
73,2
4,9
1,7
80,5
ǻ
158,6
141,6
18,4
123,2
77,3
45,8
17,0
11,0
5,5
0,6
ǻ
41,9
39,2
8,1
6,1
61,3
%
41,9
51,4
19,8
67,6
50,9
151,2
16,5
34,2
8,7
7,2
%
97
9,3
21
Risultato d'esercizio
Numero imprese analizzate
2,5
2,5
5,0
0,6
5,8 0,2 5,5
0,5
21
21,0
12,7
33,7
2,8
31,7 0,8 30,9
4,0
7,9
43,5
98,0
141,6
277,2
418,8
31/12/14
%
5,0
3,0
8,0
0,7
7,6 0,2 7,4
1,0
1,9
10,4
23,4
33,8
66,2
100,0
*Si passa da un contributo positivo a un contributo negativo.
9,4
Imposte
18,7
2,2
Risultato dell'area straordinaria
Reddito ante imposte
21,7 0,8 20,9
Ebit Risultato dell'area finanziaria Reddito di competenza
1,8
Accantonamenti
2,1
8,3
8,0
Ebitda
Ammortamenti e svalutazioni
31,5
34,6
26,3
99,3
130,8
Costi per il personale
Valore aggiunto
65,4
100,0
377,5
246,8
%
Valore della produzione
31/12/13
Totale costi esterni
Conto Economico a Valore Aggiunto
21
26,3
14,1
40,4
2,0
41,3 2,9 38,4
0,6
8,2
50,1
98,6
148,6
287,8
436,4
31/12/15
%
6,0
3,2
9,3
0,5
9,5 0,7 8,8
0,1
1,9
11,5
22,6
34,1
65,9
100,0
Conto Economico (valori in milioni di euro) classe “altre macchine”
21
35,6
15,7
51,3
1,9
45,6 3,8 49,4
1,6
9,0
56,3
106,0
162,2
325,0
487,2
31/12/16
7,3
3,2
10,5
0,4
9,4 0,8 10,1
0,3
1,9
11,5
21,8
33,3
66,7
100,0
%
21
37,2
13,3
50,4
0,8
52,7 1,5 51,2
0,9
9,3
62,9
114,2
177,1
361,2
538,3
31/12/17
6,9
2,5
9,4
0,1
9,8 0,3 9,5
0,2
1,7
11,7
21,2
32,9
67,1
100,0
%
1,5
-2,4
-0,9
-2,7
7,1 -5,3 1,8
-0,8
0,3
6,6
8,2
14,8
36,2
51,1
ǻ
4,3
-15,4
-1,7
*
15,6 * 3,7
-47,3
3,1
11,7
7,8
9,2
11,2
10,5
%
27,8
3,9
31,7
1,4
31,0 -0,7 30,3
-0,9
1,3
31,4
14,9
46,3
114,4
160,7
ǻ
297,6
41,7
169,6
64,0
142,7 -91,3 144,6
-51,7
16,5
99,7
15,0
35,4
46,4
42,6
%
Glossario Attivo circolante Capacità di rimborso debiti Capitale circolante netto finanziario Ciclo del circolante operativo
disponibilità liquide + rimanenze posizione finanziaria netta/Ebitda attività correnti passività correnti giorni medi di incasso giorni medi di pagamento + giorni medi scorte Costo medio per dipendente costi del personale/numero medio dipendenti Disponibilità liquide liquidità immediate + liquidità differite Ebit (Earning before interests and taxes) margine operativo netto Ebitda (Earnings before interests, taxes, depreciation margine operativo lordo and amortization) Giorni medi di giacenza scorte (magazzino*360 giorni)/acquisti Giorni medi di incasso crediti commerciali (crediti commerciali*360 giorni)/ricavi di vendita Giorni medi di pagamento debiti commerciali (debiti commerciali*360 giorni)/acquisti Grado di autonomia finanziaria mezzi propri/capitale investito netto Incidenza delle gestione straordinaria e fiscale reddito netto/reddito di competenza Indice di copertura delle immobilizzazioni mezzi propri/immobilizzazioni Indice di liquidità primaria o Acid test (liquidità immediate + liquidità differite)/passività correnti Indice di liquidità secondaria o Current ratio attività correnti/passività correnti Leverage mezzi di terzi/mezzi propri Liquidità differite crediti a breve + acconti + ratei e risconti Liquidità immediate cassa ed equivalenti Margine di struttura primario mezzi propri attivo immobilizzato Margine di struttura secondario mezzi propri + passività consolidate attivo immobilizzato Margine di tesoreria attività correnti-passività correnti-rimanenze PN patrimonio netto Posizione finanziaria netta (PFN) debiti finanziari a breve e a lungo termine liquidità immediate Reddito di competenza Ebit saldo della gestione finanziaria Rendimento dipendenti valore della produzione/costi del personale ROD (Return on Debt) oneri finanziari/mezzi di terzi ROE (Return on Equity) reddito netto/mezzi propri ROI (Return on Investment) risultato operativo/capitale investito netto ROS (Return on Sales) risultato operativo/valore della produzione Rotazione del capitale investito valore della produzione/capitale investito netto Rotazione delle immobilizzazioni valore della produzione/immobilizzazioni Rotazione delle scorte valore della produzione/magazzino VAL valore aggiunto lordo Valore aggiunto per dipendente valore aggiunto/numero medio dipendenti Valore della produzione medio per dipendente valore della produzione/numero medio dipendenti VDP valore della produzione
98
FEBBRAIO 2019 - stampato da PROMAPLAST srl
A M A P L A S T ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI DI MACCHINE E STAMPI PER MATERIE PLASTICHE E GOMMA
ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI DI MACCHINE E STAMPI PER MATERIE PLASTICHE E GOMMA
ITALIAN PLASTICS AND RUBBER PROCESSING MACHINERY AND MOULDS MANUFACTURERS’ ASSOCIATION
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