Navata centrale verso l’altare.
L’origine della Chiesa Parrocchiale viene fatta risalire al V secolo, quando era presente un piccolo edificio orientato nord-sud e collocato dove attualmente si trova la zona presbiteriale. Un primo ampliamento venne concluso nel corso del secolo XI, quando la chiesa venne orientata lungo l’asse est-ovest e le vennero conferite forme romaniche. Ulteriori modifiche si ebbero nel corso dei secoli XIV e XV, quando venne realizzato il campaniletto presente
“Cappella Gotica” volta.
Navata centrale verso l’organo.
nella zona dell’abside; vennero aperte le navate laterali e la chiesa fu sopralzata con un sistema di archi a sesto acuto, ancora visibili sotto le decorazioni apportate dai fratelli Galliari nel XVIII secolo. Tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento l’edificio venne arricchito con pregevoli opere d’arte: il ciclo di affreschi con Storie della Vergine nella denominata ‘Cappella Gotica’ (autore Nicola Moietta) e il Polittico di San Martino, di Bernardino Butinone e Bernardo Zenale.
Sfondato prospettico nella navata centrale.
Al secolo XVI risalgono diversi affreschi alle pareti delle navate laterali e i dipinti di Gian Paolo Cavagna sul soffitto, oggi in parte occultati dalla decorazione a trompe l’oeil dei fratelli Galliari. Di Gian Paolo Cavagna sono anche le due grandi tele collocate nella zona presbiteriale, riportanti l’Ultima Cena e la Caduta della Manna. Le tele presenti nella navata centrale appartengono al ciclo della Vita di San Martino, realizzato da Giovanni Stefano Doneda detto Montalto negli anni tra il 1677 ed il 1682. I dipinti a sfondato prospettico della volta della navata centrale sono opera settecentesca di Bernardino, Fabrizio e Giovanni Antonio Galliari, che realizzarono anche l’apertura del deambulatorio e diverse cappelle laterali. La facciata della Basilica è stata realizzata nel 1740 su progetto dell’architetto Giovanni Ruggeri. Tra le tante opere d’arte che si possono ammirare all’interno della Basilica si citano le tele di Camillo Procaccini; del Genovesino; il coro ligneo realizzato su disegno del Lanaro ed il fonte battesimale, risalente al 1529 con intagli secenteschi. Pregevoli anche le decorazioni e le opere lignee conservate nella Sagrestia, tra le quali si cita la Madonna con il Bambino e la cinquecentesca Adorazione dei Pastori, che viene esposta in Basilica in occasione del Santo Natale. Da notare infine le raffinate decorazioni in cotto che circondano i grandi finestroni della navata centrale, ben visibili sulla facciata esterna, lato nord.
Montalto, ciclo con Vita di San Martino.
Saint Martino e Saint Maria Assunta Basilica
TREVIGLIO
The City
The origin of the main Church dates back to 5th century, when it was only a small building north - south oriented which lay in the present presbitery. In the 11th cent. the site was widened and given romanesque architecture. Other modifications occurred in 14th and 15th cent., then a small bell tower was built in correspondence with the present absis; side vaisles were created and the church was heightened thanks to a system of pointed arches, still visible under the decorations by the Galliaris in18th cent. Between the 14th and 15th cent. the church was enriched with remarkable works of art: the frescoes devoted to the Virgin Mary in the “Gothic Chapel” (by Nicola Moietta) and the Polypthyc of San Martino, by Bernardino and Bernardo Zenale. Many of the frescoes on the side naves walls were painted in the 16th cent. together with the paintings by Gian Paolo Cavagna on the ceiling, which were partly hidden by the trompe l’oeil by the Galliaris. The two large paintings set in the presbitery, portraying the Last Dinner and the Falling of the manna, were also painted by Gian Paolo Cavagna.
Treviglio è un importante nodo ferroviario posto tra Milano, Bergamo, Brescia e Cremona. La particolare posizione geografica ha permesso lo sviluppo di un’economia basata sull’industria e sul terziario, ma anche sulla formazione: nel suo territorio sono presenti istituti scolastici di antica tradizione e di alto livello che attraggono studenti da tutto il circondario.
Treviglio lies in the surroundings of Milan, Bergamo, Brescia and Cremona, which can easily be reached by train from here. Its peculiar geographical posiIl Municipio. tion has favoured the development of an industry and service based economy, as well as an economy based on education: there are a lot of schools in Treviglio which enroll many students from nearby towns.
The paintings in the main aisle belong to the cycle dedicated to San Martino’s Life by Giovanni Stefano Doneda, known as Montalto, from 1677 and 1682. The Galliari Brothers were the authors of the paintings on the vault “Cappella Gotica”, particolare. of the main aisle and of various side chapels as well. The façade of the Basilica was built in 1740 on the project of the architect Giovanni Ruggeri. Some of the most precious and remarkable pieces of art in the Basilica are:paintings by Camillo Procaccini, by Genovesino, the wooden choir designed by Lanaro and the christening font dating back to 1529 with carvings of the ‘600s. The decorations and wooden works kept in the Sacristy are also worth noticing. Among them there are: Virgin Mary with Jesus (Madonna con il Bambino) and the Shepherds’ adoration, which is exhibited in the Basilica at Christmas. At last, also the refined decorations in terracotta encircling the large windows of the main aisle are worth noticing.
Il Campanile.
Il centro storico, che conserva ancora oggi un impianto medievale e che un tempo era circondato da mura difensive e fossato, ospita importanti testimonianze storiche ed artistiche. Tra le più significative si citano: la Basilica di San Martino e Santa Maria Assunta, che mostra al proprio interno il pregevole Polittico di Butinone e Zenale; il Palazzo Comunale, realizzato tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento, con successivi ampliamenti rinascimentali; la Torre Civica, o Campanile, alta 65 metri, innalzata tra il XIII ed il XIV secolo in forme tipicamente gotiche; il Centro Civico Culturale, ex Monastero di San Pietro, che ospita una ricca pinacoteca, il Museo Archeologico, un’importante biblioteca, con emeroteca, fonoteca, auditorium e sala mostre.
Importante tappa di visita è il Santuario della Beata Vergine delle Lacrime, realizzato per celebrare il Miracolo del 28 febbraio 1522, quando a seguito della lacrimazione di un dipinto della Vergine con il Bambino il Generale francese Lautrec tolse l’assedio al Borgo. Altri luoghi degni di menzione sono l’ex Monastero delle Agostiniane, attiguo al Santuario, e i pregevoli palazzi che si affacciano su via Fratelli Galliari, caratterizzati da portali aulici, eleganti cortili, e con ricche decorazioni nei saloni interni. All’esterno del centro abitato si segnalano due luoghi naturalistici di pregio: il Parco del Roccolo ed il Bosco del Castagno al Parco Il Santuario. del Cerreto.
The historical town centre, which still has traces of a medieval plan and was once surrounded by walls and ditch, contains important historical and artistic remains. Among the most remarkable we can mention: The Basilica di San Martino and Santa Maria Assunta, containing the beautiful Polyptych by Butinone and Zenale; The Town Hall, built between the end of ‘200 and the beginning of ‘300, with later enlargements in the Renaissance; the gothic Bell Tower, 65m. high, raised between the 13th and 14th cent., the civic cultural centre, once Saint Peter’s Monastery, which houses a rich painting exhibition, the Archeological Museum, an important library. La Biblioteca.
The Sanctuary devoted to Beata Vergine delle Lacrime is certainly worth a visit; it was built to celebrate a miracle happened on 28th February 1522, when, having seen tears falling from the face of the Vergin Mary on a painting, French General Lautrec put an end to the besiege of the village. Other mentionable artistic places are: the ex Monastero delle Agostiniane, next to the Sanctuary, and the elegant ancient palaces siding Fratelli Galliari street, with imponent entrances, smart courtyards, and richly decorated interiors. Outside the city centre visitors can walk through two parks: Parco del Roccolo and the Bosco del Castagno in Parco del Cerreto. Ideazione e testi di Barbara Oggionni. - Fotografie di Tino Belloli. Traduzioni di Patrizia Severgnini e Paolo Balconi. - Grafica e stampa Tipolito CFV Edito nel novembre 2011 a cura di: Pro Loco Treviglio, Piazza Cameroni, 3 - Treviglio (BG) www.prolocotreviglio.it - e-mail: info@prolocotreviglio.it
Città di Treviglio
Il Polittico di San Martino a Treviglio