Intervento cc 30 09 13 Biomasse

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Progetto per Vogogna Iacopino Fabio Stefania Napoli Savaglio Maurizio Al sig. Sindaco Al Consiglio Comunale Intervento Opposizione su Centrale a Biomasse, Consiglio Comunale del 30 settembre 2013 Alla luce delle polemiche nate solo per il fatto di aver richiesto – alla fine - che questo argomento, ovvero il ritiro del Bando per la realizzazione di una Centrale a Biomasse in località San Rocco di Vogogna, passasse in Consiglio Comunale, il nostro gruppo ritiene di dover fare una cronistoria, che metta luce senza nessuna ombra di dubbio, sul nostro comportamento. Tutti i riferimenti sono allegati alla presente e saranno pubblicati sul mio Blog internet a disposizione della cittadinanza (e anche inviati a chiunque ne faccia richiesta se interessato) Il tutto partì, per noi, il giorno 29 ottobre 2011 in Consiglio Comunale, ove ci astenemmo illustrando e consegnando un documento agli atti, in una posizione molto semplice e chiara. Oltre ad allegare tale documento riassumiamo per punti, non prima di aver precisato che il nostro gruppo si è dato un linea, sull'argomento, tesa al perseguire la volontà popolare che sarebbe emersa (e che avrebbe dovuto emergere prima). Tra l'altro, pubblicamente, è stato correttamente richiamato dalla Consigliere Filippa un video della seduta del Consiglio Comunale, in cui è mostrato il primo intervento del sottoscritto. Ebbene, chiunque lo abbia visionato o intenda farlo dopo questa sera, può osservare come la nostra astensione nacque dal fatto che prima intendevamo conoscere il parere della popolazione e potrete osservare quante volte e come il sottoscritto continua a far riferimento, prima di ogni altra cosa, alla necessità di comprendere il parere ed il pensiero della gente. Quindi, riassumo il nostro intendimento nel Consiglio Comunale iniziale (che era una “partenza” sostanzialmente al buio per noi): − −

precisavamo, allora, che fosse un intervento da valutare con la massima attenzione interessando la popolazione e capendone prima di tutto il pensiero e la valutazione! se il tutto fosse stato finalizzato solo al perseguimento di una rendita finanziaria, la maggioranza non avrebbe mai avuto la nostra collaborazione: nell'ottica invece di un progetto più complessivo -ovviamente, ripetiamo, appoggiato dalla cittadinanza – anche di pulizia boschiva e miglioramento forestale, se ne sarebbe potuto discutere avevamo anche abbozzato, su idea della Consigliere Napoli, ad un utilizzo estivo dell'acqua calda del teleriscaldamento: ovvio è che, se il progetto fosse andato in porto, andava sfruttato il più possibile per ritorni economici a vantaggio della collettività, non buttando l'acqua calda in estate, ma ripensando magari ad una piscina

Ci è sembrato ovvio, quindi, che in apertura di un discorso nuovo, al fine di non incappare nel classico discorso di “Opposizione sempre contro”, dare un impronta valutativa e propositiva, nell'attesa di capire cosa volesse la gente. Il mio, e quello che è poi il pensiero di tutto il nostro gruppo, fu esplicitato da allora e fino ad oggi, nel Blog curato dal sottoscritto, ove da anni esprimo il mio pensiero e cerco di fare informazione. Di fatto, successivamente, in data 19 ottobre 2011, in un post sul mio Blog, riprendevo quel consiglio comunale, ribadendo che:


-

Ci eravamo astenuti, nel consiglio comunale, informando che “abbiamo ritenuto fondamentale conoscere prima tutta una serie di aspetti fondamentali al buon esito di questa nuova iniziativa: su tutto, il parere dei vogognesi e le assolute garanzie nel merito dell'impatto ambientale!”

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A seguire precisavo che “Per questo abbiamo richiesto la convocazione di una Assemblea Pubblica che sarà convocata nel corso dei primi giorni di novembre”

Insomma, decidemmo un approccio morbido e non ostativo a prescindere, nell’intento di capire cosa ne pensasse la cittadinanza, e stimolando la maggioranza in questo, prima di prendere posizioni nette. Il fatto che a me o a qualcuno del gruppo Progetto per Vogogna potesse non piacere quel progetto, lo ritenemmo marginale: non siamo eletti a Consiglieri per rappresentare le nostre preferenze personali, bensì, per portare avanti le istanze dei vogognesi. Se a Vogogna fosse piaciuto, avremmo tenuto un approccio quantomeno non ostativo e ove possibile propositivo. Ricordiamo che Vogogna si è espressa a favore di questa maggioranza, pertanto se la maggioranza si adopera per progetti del genere, spostandoli dal centro al rione di San Rocco (invece che abbandonarli, una volta letto sullo studio di fattibilità i disagi che avrebbero creato), lo fa sempre in maniera rappresentativa dei propri elettori. Poi ci sono maniere di rappresentarli tese ad ascoltarli, oppure tese a legittimarsi solo sulla base di una posizione concessa ad inizio mandato. La sera del Castello, presente con l'Opposizione e con altri cittadini da noi coinvolti, il sottoscritto intervenne, con le proprie perplessità (insieme ad altri cittadini, quindi non è vero che non vi fossero allora, è vero solo che eravamo in pochi ad attestarle), in un intervento di una decina di minuti: −

precisavo in apertura che rappresentavo alcuni cittadini che via email o personalmente

avevano espresso loro dubbi e perplessità −

che l'Opposizione è sul campo e quindi cerca di fare il proprio dovere, portando nei luoghi

opportuni, come feci puntualmente in quella sera, le istanze che ci vengono promosse −

comunicavo di aver passato la domenica pomeriggio precedente a sviscerare l'intero

studio di fattibilità, trovando le seguenti criticità o comunque le domande che sottoposi agli esperti e che qui brevemente elenco: a) impatto acustico. Leggevo di “criticità” e portavo a conoscenza di tutti di come tali criticità derivanti dal rumore implichino ripercussioni di salute non solo a livello delle orecchi b) rilevavo che si parlava di odori sgradevoli c) rilevavo come quella non fosse un'area industriale, bensì un area sita in un centro abitato a pochissima distanza da alcune abitazioni e vicinissima al plesso scolastico (questo rilevato anche da un'altro intervento precedente) d) rilevavo i timori per il prezzo della legna sul mercato locale, nel caso in cui vi fosse meno reperibilità quali ripercussioni potevano ricadere su chi normalmente la usa per riscaldare le proprie abitazioni


e) rilevavo che vi erano contenuti che parlavano al condizionale al riguardo di emissioni in atmosfera derivanti dall'impianto e dal traffico indotto f) richiamo la allora recente esperienza di Villadossola g) avvisavo che come Comune dovevamo dare garanzie h) rilevavo criticità derivanti dalla turbolenza provocata da altri impianti addirittura nel biellese, nel merito del reperimento della materia prima i) rilevavo una contraddizione nel merito dei posti di lavoro, da una parte si parlava di 29 unità e dall'altra solo 10, chiedendomi se tale studio non fosse stato affrontato con un po' di superficialità (sembrava preso pari pari da quello di un'altro comune) l) svisceravo i pro e i contro, chiedendomi e chiedendo quali fossero i reali vantaggi per il comune di Vogogna m) precisavo che tra i contro vi era “l'opposizione sociale” al progetto!! n) imponevo di metter come d'obbligo e non come facoltativo il reperimento locale delle legna, per evitare trasporto su ruote magari per mezza Europa e per poter osservare un miglioramento boschivo della nostra zona (per noi fondamentale) o) infine, rilevavo la mancanza di un business planning! E proprio in questi giorni leggo di un commento di Amelia Alberti di Legambiente che afferma come tale impianto fosse stato carente sotto un profilo di rendimento e quindi, oggi, potrebbe essere stato addirittura vantaggiosa per l'Amministrazione la presa di posizione da parte dei cittadini! Insomma, nel 2011 c'ero, c'erano i Consiglieri del mio gruppo, studiai un po' la materia con i documenti nel frattempo forniti, portati altre 5-6 persone con me al Castello e alcuni intervennero, dedicai come sempre del mio tempo a favore della cittadinanza. E anche dei residenti che oggi mi accusano di voler strumentalizzare! Ma andiamo avanti: il giorno 11 novembre 2011, scrivevo nuovamente sul mio Blog, commentando la serata al Castello nel frattempo convocata. Riassumo anche di questo post i contenuti salienti: -

Partivo con questa frase “La serata riguardante il progetto dell'impianto a biomassa

mi ha un po' deluso. Ho visto poca partecipazione dei vogognesi, soprattutto rilevando il fatto che a Villadossola ed in Valle Vigezzo, di recente, impianti similari sono stati fortemente contestati.” -

E aggiungevo “Perchè, mi chiedo, di fronte a tematiche del genere molte persone

rimangono indifferenti?” E credo che con questa apertura, potrei già aver risposto a buona parte delle accuse di strumentalizzazione del nostro gruppo. Ma invece proseguivo (e proseguo ora).


Nella seconda parte del mio scritto, credo si riassumesse tutta la nostra idea, lo riporto “Noi della opposizione non ci siamo ancora espressi sull'argomento: quando la maggioranza ha votato in Consiglio Comunale abbiamo ritenuto di astenerci non conoscendo il parere dei nostri concittadini, chiedendo che fosse convocata una pubblica assemblea per capire. L'altra sera (al Castello) sono intervenuto, ho posto - in un intervento di una decina di minuti - una serie di osservazioni e quesiti, ho ottenuto delle risposte. Personalmente: questo impianto non mi piace. A mio avviso non dà alcun valore aggiunto a Vogogna, per due motivi: il primo perchè non è garantito nè garantibile che la biomassa forestale arriverà dalla pulizia dei nostri boschi (elemento che a mio avviso qualificava più di ogni altra cosa tutto questo discorso), il secondo perchè questi progetti si basano comunque sugli incentivi del GSE, ovvero su incentivi che lo Stato promuove attraverso l'investimento di somme prelevate dalla bolletta dell'energia elettrica che tutti paghiamo. Rimango dell'idea che i progetti "innovativi" per un Comune piccolo come il nostro debbano concretizzarsi attraverso forme di funzionamento autonome: la vera scommessa del futuro sarà indubbiamente creare una virtuosità indipendente da questi sostegni ed incentivi. Sulle rinnovabili si può, auspico un futuro in questa direzione. Comunque, alla fine, essendo che come consiglieri dobbiamo soprattutto valutare l'interesse collettivo di Vogogna e ravvisando quindi che, a parte i contatti di cui sopra ho detto, generalmente la risposta collettiva è stata quella di demandare al Consiglio Comunale e quindi non si sono ravvisate situazioni contrarie, procederemo di volta in volta valutando questo progetto senza particolari osservazioni che non ci sono state richieste. Non siamo favorevoli a prescindere (non piace solo a me della opposizione) ma riteniamo che l'espressione di Vogogna sia quella del "fate quel che volete", quindi, come democrazia insegna, se la maggioranza lo vuole, si farà.” Mi par ovvio rilevare, pertanto, che in poche settimane si delineò il nostro percorso di idee: da astenuti a contrari, se la gente lo avesse richiesto, altrimenti ci saremmo astenuti ancora ritenendo di non portare avanti, in sole 3 persone, “lotte” che nessuno ci avrebbe chiesto di fare. Successivamente nel 2012, sempre sul mio blog, in data 14 marzo, tornavo ancora sull’argomento, in un post dal titolo significativo “chi rappresentiamo”, mi dolevo del fatto che la gente si lascia rappresentare senza mai interessarsi, si indigna e si lamenta ma non prende mai posizione, cercavo di far capire quanto sia difficile il ruolo della minoranza, che raccoglie oneri ma nessun onore e ribadivo, a proposito della tematica di questa sera “Ed è necessario comprendere "come" siamo, rappresentativi: continuo a sentire persone che "temono" la realizzazione della centralina a biomassa, ad esempio, ma non sento nessuno che lo dice pubblicamente” Insomma cercavo di stimolare la cittadinanza, e questo credo sia uno dei compiti più importanti di un consigliere comunale! Credo che a questo punto, sia opportuno che anche ciascun residente rifletta su quanto non fatto fino a poche settimane fa. La dura e tardiva presa di posizione contro i rappresentanti di maggioranza, qualche sera fa, mi vede oggi volgere anche una nota a favore dei consiglieri


presenti, Stefanetta Zella e Spezia: se anche la cittadinanza si fosse comportata da subito in maniera più partecipata ed informata, non ci sarebbe stato bisogno che essi si esponessero quella sera al “tiro” verbale degli intervenuti al Castello! Ma proseguiamo. Da marzo 2012, si arriva alle ultime settimane. Nel frattempo uno studio di fattibilità, un bando pubblicato, il “rischio” concreto che tale impianto fosse realizzato e messo in funzione. Finalmente, qualcuno si muove. Vengo contattato dai residenti di San Rocco, dai quali apprendo, ancor prima che in Municipio, che vi sarà una serata al Castello sul tema. Il loro portavoce, per interposta persona, è in contatto con il sottoscritto. La sera del Castello non posso esserci personalmente (verrò poi ripreso dal Sindaco, al quale ricordo che ho una famiglia, e che in modo particolare proprio in questo momento mi richiede maggiori priorità! E quella sera, purtroppo gli impegni familiari coincidevano ed ho dovuto scegliere. E visto che io non avevo ruoli tali da poter incidere minimamente, ho scelto la famiglia). Ma l’Opposizione è rappresentata da Savaglio. E dato che nel nostro gruppo ciascuno apporta contributo paritario, nessuno è al di sopra dell'altro, e sottolineando che comunque non era l’opposizione a dover “tenere” la serata, ritenemmo che fosse sufficiente la partecipazione di uno di noi, in una rappresentanza, purtroppo solo simbolica, ma in ogni caso dovuta alla cittadinanza! Ma non fui “assente del tutto”, nei giorni precedenti elaborai un contributo (ulteriore lavoro oltre a quello già esposto la sera del Castello) che so essere stato “colto” dai residenti e pertanto utile, dimostrando ancora una volta che l’interesse e l’impegno del sottoscritto e del nostro gruppo a rispetto dell’incarico conferitoci, c’è sempre stato! Ricevo, quella sera, sms da almeno una decina di vogognesi presenti, oltre che ovviamente da Savaglio: alla fine il rammarico di non poterci essere, è compensato dal fatto che, vista l’informazione in diretta, è come se fossi stato presente. Con il mio gruppo consigliare, mi dolgo della procedura. Toni alzati un po' troppo e soprattutto la mancanza di una rappresentanza dell’Amministrazione Comunale (nessun componente della Giunta) che potesse essere in grado di decidere tranquillizzando i residenti. Ci siamo chiesti: se i toni fossero degenerati ulteriormente, o se peggio qualcuno fosse passato addirittura alle mani, sarebbe stato corretto che questa persona pagasse il proprio impeto per una situazione di nervosismo che non avrebbe avuto motivo di esserci, visto che nei giorni immediatamente successivi c’è stata una repentina retromarcia? No: avrebbe dovuto esserci il Sindaco, (o in alternativa il suo vice o un assessore) e subito, quella sera, tranquillizzare tutti prendendosi l’impegno di annullare il bando. Invece, non solo non vi fu possibilità tale impegno, ma a fronte di precise richieste di un cittadino di convocare il Consiglio Comunale per annullare il tutto, gli fu risposto che non vi era previsione


del Consiglio Comunale. Si ipotizzò invece una seconda assemblea. Insomma: non fu data la necessaria chiarezza. Fu a questo punto che con il Gruppo Progetto per Vogogna, la mattina successiva prendemmo la decisione di: -

Chiedere la convocazione del consiglio comunale, pretendendo che tale argomento

qui fosse discusso, e non in altre sedi non istituzionali e non competenti (né tantomeno, per promesse telefoniche o a voce). E non ci sembra che in questo ci sia nulla di sbagliato! -

Chiedere un od in cui discutere le dimissioni del Sindaco

Dopo l’invio della nostra documentazione tramite PEC in Municipio, ricevetti un'altra comunicazione dai residenti di stare “calmi” e in attesa, in quanto pareva che un contatto telefonico con il Sindaco avesse aperto all’annullamento della procedura e all'abbandono del progetto. A maggior ragione, dopo tale invito, ritenemmo corretta la nostra strada. Perchè riteniamo che non debba essere il Sindaco a decidere, in quanto non è il Sindaco, in casi del genere, che si erige a benefattore facendosi carico di una concessione benevola tanto attesa ed invocata dai cittadini: tale annullamento doveva passare dal Consiglio Comunale. Preciso però che la maggioranza, ha di certo “colpe” limitate dal fatto di essere arrivata al Bando anche perché i residenti fin dal 2011 non si sono interessati adeguatamente. Però è giusto, oggi, calmare gli animi tardivamente risvegliati dei residenti, facendosi passare per coloro che sanno ascoltare? Noi crediamo di no! Per noi andrebbe ridiscussa la modalità con cui si convocano le assemblee pubbliche e si da informazione alla cittadinanza: la situazione creatasi attesta anche in maniera piuttosto evidente come l'input non sia arrivato ai residenti nella maniera corretta! Il progetto è andato avanti. Era praticamente ad un passo dal potenziale appalto: c’è stato un errore dei residenti, quindi, che si sono mossi fortunatamente, ma troppo tardi. C’è stato un errore della maggioranza, perché la sera del novembre 2011, in una serata informativa, con l’intervento di esperti (preparato su misura?) “chiuse” di fatto la porta ad ogni possibile istanza negativa o perplessità. E oggi afferma che non vi furono perplessità dei residenti, cosa che invece io rappresentai piuttosto chiaramente! Ci siamo sempre chiesti se quel tipo di serate servano più per capire il pensiero della gente, oppure per formarlo e instradare la cittadinanza lungo percorsi che la maggioranza ha già delineato… Ci fu un errore nostro? Non intendiamo certo sottrarci ne erigerci a coloro che scaricano le colpe sugli altri. Si, un errore lo abbiamo commesso, ovvero, quello di non esser stati capaci di “arrivare” di più: personalmente curo un blog da oltre 6 anni in cui informo, quando parlo con


ciascuno di voi cittadini provo ad interessarvi e rendervi partecipi. Evidentemente non è bastato, non lo abbiamo capito, e di questo me ne scuso personalmente e ce ne scusiamo come gruppo. A seguito abbiamo subito una brutta presa di posizione del Sindaco, che con un Comunicato Stampa, forse un po’ frettoloso e scritto nel tentativo di non far uscire troppo la loro parte di errore, ha attaccato duramente il sottoscritto (chissà perché, poi, visto che le azioni le ha fatte tutto il gruppo di opposizione…). Non entriamo nel merito, avendo già

risposto pubblicamente (alleghiamo comunque tutte le

nostre comunicazioni), ma riprendo tale passaggio solo per chiarire ancora che nessuno di noi ironizzò sullo stato di salute di un assessore e, soprattutto che nessuno dei due assessori competenti fosse malato. Il Sindaco ha cercato la frase ad effetto, e forse è anche riuscita. Poi, anche per un gioco delle parti, ci può stare un comunicato stampa come quello del Sindaco, che non ci ha certamente offesi. Dopo anni seduti a questo tavolo, siamo ormai abituati. Ci rammarichiamo, invece, del fatto che chi prima ci ha contattato ed ha tenuto i contatti con noi, abbia poi ritenuto di dover pubblicamente affermare che il Sindaco si è comportato correttamente e noi della Opposizione invece, solo strumentalizzando i fatti. Non è andata così, prendetevi il tempo di rileggere tutti i passaggi, o chiedetemeli e ve li invierò via email. Giusto per capire, giusto per dovuta correttezza. E con questo mio intervento, stasera, spero di averi chiarito! Non ci interessa sminuire i meriti del Sindaco o attribuirci cose particolari: ci interessa che tutti, questa sera, comprendano come si sono svolti i fatti. Questo intervento e soprattutto gli allegati, chiariscono che non vi è nessuna strumentalizzazione: se poi la cittadinanza ritiene che il Sindaco e la Lista Civica per Vogogna si siano comportati bene, a noi interessa poco. Pretendiamo però di non esser passati per coloro che fanno sempre campagna elettorale, perché in 4 anni e mezzo di mandato, ogni nostra azione che andasse un poco “contro” è stata etichettata di campagna elettorale! E il nostro impegno, dimostrato, come viene considerato? Partire dal 2011 e da allora rimarcare che necessitava un interessamento maggiore della gente (e lo abbiamo sempre sollecitato su tutto, non solo su questo progetto) nonché partecipare alle assemblee pubbliche esternando perplessità o comunque chiedendo nei Consigli Comunali che vi fosse un interessamento della popolazione, credo si possa leggere in tutt’altro modo ma non certo relegarlo semplicemente ad una strumentalizzazione dei fatti!! O sbaglio? Pertanto, siamo lieti del fatto che questa sera ci sia la discussione in questa sede e che tutto il Consiglio Comunale sia portato ad esprimere l’annullamento di questo progetto. Ciascuno di noi si prenda una quota di responsabilità o di merito (facendosi opportuno esame di coscienza), e proviamo a ripartire tutti, dai Consiglieri al Sindaco, ma anche passando dai Cittadini, con uno spirito più aperto e collaborativo. Precisiamo inoltre che non intendevamo e non intendiamo presentare una mozione di sfiducia al Sindaco, per questo abbiamo chiesto l’inserimento di un apposito OdG in cui discutere delle sue


dimissioni, cosa che purtroppo non è stata possibile, per scelta della maggioranza: informiamo che dopo la discussione avremmo chiesto di non dar corso comunque al voto sulle dimissioni, ritirando l’OdG. Per quale motivo? Per il semplice fatto che volevamo portare a conoscenza del Sindaco che a Vogogna più di una persona si lamenta oggi della sua assenza. Ed è un messaggio che non si può ignorare! Per il fatto che tutti ritengono come due incarichi così importanti, e

quello di

Sindaco non è meno importante di quello di Parlamentare, non possono essere ricoperti contemporaneamente, in quanto il primo chiede una presenza che il secondo ruolo non può garantire. Per il fatto che nella serata della biomassa, ed è l’esempio oggi più calzante, se fosse stato presente il Sindaco si sarebbe forse potuto prendere personalmente un impegno (ricevendo magari addirittura qualche lode...) evitando delle tensioni che, fortunatamente, non sono degenerate. Le dimissioni avrebbe dovute già rassegnarle non appena eletto, di spontanea volontà, ed anche se la Legge gli permette il doppio mandato. Perchè tale doppio incarico non lo permettono gli impegni nuovi che ha assunto, troppo distanti tra loro e parimenti impegnativi ed importanti. Auspichiamo di aver chiarito la nostra posizione, la bontà di intenti del nostro lavoro, l’interesse unico per quello che ritenevamo essere un argomento importante da discutere qui, in seno al Consiglio Comunale. Auspichiamo che la cittadinanza tutta abbia compreso – ed è ciò che emerge chiaro dai nostri atti e dai nostri scritti – che non abbiamo strumentalizzato nulla, ma solo agito – nel limite e nei limiti delle nostre capacità - nell’interesse di tutti e nel pieno spirito del ruolo istituzionale che ricopriamo, che ci impone di non risolvere le questioni importanti per telefono o via email, bensì qui, nella sede istituzionale più elevata del nostro comune. Auspichiamo che questa vicenda, lasci sul campo gli aspetti più positivi: una cittadinanza cosciente che, se in grado di informarsi adeguatamente e rendersi partecipe, può e deve influire sulle decisioni dell’intero Consiglio Comunale. Un Opposizione che lavora e cerca di informare (certo abbiamo il Blog, accessibile a molti ma non a tutti, ma fare un giornalino in 3 persone è troppo dispendioso e oneroso). Una maggioranza che, comunque, ne prendiamo lo spunto più positivo, alla fine è, nonostante alcuni “giri” e il tentativo di non fare emergere nessuna delle proprie responsabilità, tornata sui propri passi. Concludo con un messaggio alla maggioranza, da parte di tutto il gruppo di Opposizione: se ascoltati possiamo dire la nostra ed essere propositivi. Su questa tematica, ad esempio, avevamo più volte rimostrato alcune perplessità e palesato il fatto che la gente andava informata chiaramente, temendo che, una volta capito, ci potesse essere qualche malcontento. Siamo stati invece considerati, anche a mezzo stampa, solo per quanto “non detto” in attesa di capire cosa ne pensasse la gente: un modo un po' riduttivo di considerarci e di considerare la nostra mole di lavoro.


Non siamo “stilosi”, non siamo perfetti, avremo anche molti limiti, ma su qualcosina ci prendiamo anche noi: come? Ci prendiamo perchè crediamo in un coinvolgimento di tutti, dalla popolazione al consiglio comunale, perchè crediamo nella collaborazione e nella cooperazione tra persone di qualsiasi età, ruolo, competenza. Come spesso uso ricordare, in Natura tutto è insieme che funziona. In essa, non esiste individualismo. E per questo, essa funziona.


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