Primissima Magazine - Gennaio 2014

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www.primissima.it

GGIO OMA

rivista programma dei cinema

Scorsese/Dicaprio:

GENNAIO 2014

The Wolf of Wall Street

IL GRANDE MATCH

BELLE & SEBASTIEN

LAST VEGAS

STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI

LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM


4 I FILM DI GENNAIO

18 LAST VEGAS

6 I FILM DI GENNAIO

20 IL GRANDE MATCH

8 PAOLO VIRZI'

22

CALENDARIO

CALENDARIO

INTERVISTA

Scheda film

Scheda film

Scheda film

10 LUCA MINIERO

24 LA GENTE CHE STA BENE

11 il castello magico

DI UNA 26 STORIA LADRA DI LIBRI

INTERVISTA

18

THE WOLF OF WALL STREET

Scheda film

Scheda film

10

Scheda film

SGUARDO DI SATANA 28 BELLE & SEBASTIEN 12 LOCARRIE Scheda film

Scheda film

14 UN BOSS IN SALOTTO Scheda film

30 IDELFILM2014ITALIANI

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ATTUALITA'

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rivista programmma dei cinema • anno 25 n.1 - GENNAIO 2014 Free magazine nato il 1 giugno 1990 distribuito gratuitamente nelle sale cinematografiche italiane

Direttore responsabile Piero Cinelli Direttore editoriale Paolo Sivori Editore Multivision S.r.l. Via Fabio Massimo, 107 • 00192 Roma

tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it Reg. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990 P.Iva 07210901000 Art direction e Grafica Multivision S.r.l.

hanno collaborato a questo numero Marco Spagnoli, Federica Eusebio

stampa PFG • Ariccia (RM) distribuzione nazionale Bartolini



I Film di Gennaio Nebraska

1 gennaio

(Usa, 2013) Regia Alexander Payne. Con Bob Odenkirk, Bruce Dern, Will Forte, Stacy Keach. 115’, Lucky Red, Drammatico.

American Hustle L’Apparenza inganna

16 gennaio

(American Hustle, Usa, 2013) Regia David O. Russell con Jennifer Lawrence, Christian Bale, Bradley Cooper, Amy Adams. 138’, EaglePictures. Drammatico. Un geniale truffatore assieme alla sua partner è costretto a collaborare con un rude agente dell’FBI per smascherare i deputati coinvolti in uno degli scandali più grandi della storia politica americana. David O. Russell fa di nuovo centro dopo Il lato positivo.

1 gennaio

Un uomo anziano, non particolarmente lucido e con un debole per la bottiglia, viaggia dal Montana al Nebraska accompagnato dal figlio che teme per la sua salute, per ritirare il premio illusorio di un concorso milionario.

Capitan Harlock

(Space Pirate Captain Harlock, Giappone, 2014) Regia Shinji Aramaki 115’, Lucky Red, Animazione Nel 2977 il Capitan Harlock e la sua ciurma ribelle sono l’unico ostacolo per la Coalizione verso la conquista dell’intero Universo. Ezra il capo della flotta della coalizione riesce ad infiltrare il fratello Logan nella nave spaziale di Harlock, con l’ordine di ucciderlo.

The Butler Un maggiordomo alla Casa Bianca 1 gennaio

(Lee Daniel’s The butler, Usa, 2013) Regia Lee Daniels Con Liev Schreiber, Alex Pettyfer, Minka Kelly, John Cusack. 132’, Videa, Drammatico-biografico.

30 gennaio

La vera storia di Eugene Allen, un uomo di colore che ha servito 8 Presidenti, come maggiordomo della Casa Bianca, per 34 anni, a partire dal 1952. La sua storia si intreccia con i grandi avvenimenti che hanno scosso il paese nel corso di quegli anni.

9 gennaio

Sapore di te (Italia, 2014) Regia Carlo Vanzina Con Vincenzo Salemme, Serena Autieri, Maurizio Mattioli, Nancy Brilli. Medusa, Commedia. Sulla falsariga di Sapore di mare i fratelli Vanzina tornano a Forte dei Marmi per un amarcord estivo degli anni 80, con un gruppo di personaggi destinati ad intrecciare le loro avventure e disavventure sentimentali.

9 gennaio

Disconnect (Usa, 2012) Regia Henry Alex Rubin Con Jason Bateman, Alexander Skarsgård. 115’, Universal, Drammatico. La trappole e le insidie di internet in un puzzle di storie ‘connesse’ dalla rete e destinate ad incrociarsi drammaticamente. Un ex poliziotto, due teen agers bulli, una giornalista televisiva in carriera, un ragazzo esibizionista per soldi in una chat, una coppia vittima di un furto perpetrato da un hacker.

Hercules La leggenda ha inizio (The legend of Hercules, Usa, 2014) Regia Renny Harlin, Con Kellan Lutz, Gaia Weiss, Scott Adkins, Roxanne McKee. M2 Pictures, Mitologico. Tradito dal Re, suo patrigno, esiliato e venduto come schiavo a causa di un amore proibito, Ercole deve usare tutti i suoi eccezionali poteri per tornare e riconquistare il suo regno.

Anita B (Italia, 2014) Regia Roberto Faenza, Con Eline Powell, Robert Sheehan, Andrea Osvart, Antonio Cupo, Moni Ovadia. 88’, Good Film, Drammatico. Anita è appena sedicenne quando esce da Auschwitz. Il suo unico punto di riferimento è una zia che vive in Cecoslovacchia. Al confine l’attende il cognato della zia, che sin da subito mostra un grande interesse per la giovane.Tratto dal romanzo Quanta stella c'è in cielo di Edith Bruck.

16 gennaio

Hansel e Gretel e la strega della foresta nera

6 febbraio

(Hansel & Gretel Get Baked, Usa, 2014) Regia Duane Journey. Con Molly Quinn, Michael Welch, Lara Flynn Boyle, Cary Elwes. 86’, Adler, Horror. Due giovani, fratello e sorella, si recano nella strana casa di una vecchia signora, con la promessa di ricevere una speciale qualità di marijuana, la ‘foresta nera’, per scoprire che la strega ha bisogno di nutrirsi di giovani corpi...


ilgrandematch.it


I Film di Gennaio C’era una volta a New York

30 gennaio

23 gennaio

(The immigrant, Usa, 2013) Regia James Gray, Con Jeremy Renner, Marion Cotillard, Joaquin Phoenix,. 119’, Bim, Drammatico. Nella New York degli anni 20 una ragazza appena arrivata dalla Polonia diventa preda di un imbonitore-magnaccia che la costringe a prostituirsi. Finché l’incontro con il cugino di quest’ultimo, un mago dall’aspetto bonario e rassicurante, non le offrirà una speranza di fuggire dall’incubo in cui si trova. 9 gennaio

23 gennaio

I, Frankenstein

A spasso con i dinosauri

(Walking with dinosaurs, Uk, 2013) Regia Neil Nightingale, Pierre De Lespinios Con Charlie Rowe, Angourie Rice. 87’, Fox, Fantasy-Avventura. L’educazione sentimentale e sociale di un giovane dinosauro in un mondo selvaggio e imprevedibile e abitato da alcuni tra i predatori più pericolosi della storia. Una esperienza tridimensionale nella terra di 70 milioni di anni fà.

30 gennaio

(Usa, 2013) Regia Jean-Marc Vallée. Con Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Jared Leto, Steve Zahn. 117’, Good Films, Drammatico-biografico. La storia vera di un elettricista alcolizzato a cui nel 1986 viene diagnosticato l’AIDS. Deciso a non arrendersi, e vista l’inefficacia delle cure ufficiali, l’uomo tenta una cura alternativa con farmaci sperimentali vietati in Usa, creando una lucrosa attività con la vendita di questi medicinali agli altri malati di AIDS. 23 gennaio

9 gennaio

Un compleanno da Leoni

Dallas buyers club

Paranormal activity - The marked ones

(Usa, 2014) Regia Stuart Beattie, Con Aaron Eckhart, Miranda Otto, Yvonne Strahovski, Bill Nighy. (Usa, 2014) Regia Christopher Koch Media, Fanta-horror. Landon. Con Andrew Jacobs, Sopravvissuta fino ad oggi Molly Ephraim, Richard Cabral. grazie ad una mutazione gene84’, Universal, Horror-Thriller. tica, Adam, la creatura del Dr. Arriva lo spin-off ufficiale di ParaFrankenstein di cui ha preso il normal. In una comunità latinocognome, si trova al centro di americana della California, un una guerra totale e secolare giovane dopo essere stato martra due clan di immortali: da chiato da una oscura forza maliun lato i demoni che vogliono gna viene perseguitato da forze conquistare la terra, dall’altro i misteriose, mentre la sua famiglia Gargoyles che hanno giurato di e gli amici cercano di salvarlo. proteggere l’umanità.

(21 & Over, Usa, 2013) Regia Jon Lucas e Scott Moore. Con Skylar Astin, Miles Teller, Sarah Wright, Basil Harris, Justin Chon. 93’, M2 Pictures, Commedia. La notte prima dell’esame di ammissione alla facoltà di medicina uno studente modello viene raggiunto a sorpresa da due vecchi amici delle superiori per festeggiare il suo 21 compleanno. Quella che doveva essere l’uscita per una birra diventa una notte di follia assoluta. Scritto e diretto dagli sceneggiatori di Una notte da Leoni 1 e 2.

Tutta colpa di Freud

(Italia, 2014) Regia Paolo Genovese Con Marco Giallini, Vittoria Puccini, Anna Foglietta, Vinicio Marchioni. Medusa, Commedia.

Uno ‘strizzacervelli’ alle prese con tre casi disperati: una libraia innamorata di un ladro di libri, una lesbica che vuole diventare etero, ed una diciottenne innamorata di un uomo molto più anziano di lei. Ma il vero caso disperato è proprio lui, l’analista, perché le tre pazienti sono le sue tre adorate figlie.

16 gennaio

16 gennaio

Angry Games La ragazza con l’uccello di fuoco The Counselor Il Procuratore (The Starving games, Usa, 2014) Regia Jason Friedberg, Aaron Seltzer Con Maiara Walsh, Brant Daugherty, Lauren Bowles. 83’, Lucky Red, Drammatico.

(The Counselor, Usa, 2013) Regia Ridley Scott Con Michael Fassbender, Brad Pitt, Javier Bardem, Cameron Diaz. 111’, Fox, Drammatico.

Dopo quella di Twilight non poteva mancare la parodia di La Ragazza di fuoco, con l’eroina un pò suonata Kantmiss Evershot che viene spedita dalla sorella furbastra a gareggiare, al suo posto, nella settantacinquesima edizione degli Starving Games.

Ridley Scott dirige un cast stellare per raccontare la discesa all’inferno di un avvocato rampante che accetta la proposta di un conoscente legato alla malavita di portare 20 milioni di dollari di cocaina dal Messico negli Stati Uniti. Ma chi gioca con il diavolo, non può sperare di non bruciarsi.



Intervista

Paolo Virzì

L’Enigma della Vigilia “E’ un film difficile da definire, perché riguarda ‘un mistero’: è enigmatico sia nella sua forma che nella sua anima. E’ un racconto ‘sociale’, ma anche una commedia piuttosto feroce che si confonde con i toni del noir dove, ad un certo punto, c’è da risolvere qualcosa che, altrimenti, rischia di restare inspiegabile.” Paolo Virzì descrive così il suo nuovo film Il capitale umano tratto dall’omonimo romanzo di Stephen Amidon di cui il regista toscano è autore della sceneggiatura insieme a Francesco Piccolo e Come ha incontrato questo romanzo? Sono un grande appassionato di letteratura americana: seguo con grande interesse il lavoro di scrittori che apprezzo molto come Franzen e Wallace e la cosa che mi colpisce è la grande capacità di questa nuova generazione di romanzieri di utilizzare il genere per raccontare la società contemporanea. E’ una maniera perfetta per rendere appassionanti e avvincenti delle vicende di personaggi in grado di esprimere qualcosa riguardo il nostro tempo. Non c’è moralismo in loro, ma c’è il desiderio di affrontare temi che hanno a che fare con questioni etiche e umane molto rilevanti. Il romanzo di Amidon era molto bello ed ampio e noi abbiamo potuto cogliere un epicentro narrativo, estremamente coinvolgente. Qual è stato, invece, l’apporto che lei, Bruni e Piccolo avete offerto in dote a questo racconto? Senza dubbio l’ambientazione nel Nord del nostro paese con tutte le sue peculiarità e vicissitudini in grado di caratterizzare in pieno una storia che resta universale. Il film è, infatti, collocato in un luogo immaginario della ricca Brianza così come il libro era ambientato nel Connecticut. Una Lombardia invernale per me è uno sfondo quasi ‘esotico’ esattamente come l’America raccontata da Amidon. In più, un po’ di cinismo e di humour. C’è un regista che ridacchia in maniera un po’perfida anche nei momenti più drammatici. Come ha sfruttato le opportunità offerte dal cinema di genere? Mi sono avvicinato alla trama con uno spirito quasi etnografico, perché questa

Francesco Bruni. Un cast importante composto da Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Fabrizio Gifuni e Luigi Locascio racconta la storia di un misterioso incidente, in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale che coinvolge una ricca famiglia borghese della provincia del Nord Italia. “E’ un puzzle narrativo che utilizzando punti di vista differenti oltre ad indagare su un evento delittuoso, esplora l’infelicità di tante persone.” Spiega Virzì.

storia mi permetteva di entrare in un mondo inesplorato e perfino un po’ inquietante. Non è un Noir ‘puro’. Anzi, le contaminazioni sono molte anche perché l’ispirazione proviene da un romanzo bellissimo, un capolavoro della letteratura americana contemporanea. Sono rimasto affascinato dallo sguardo lucido verso la nostra società di questo giovane scrittore che potrebbe essere un novello Tom Wolfe. Sicuramente il genere mi ha permesso di indagare i personaggi e ciò che li muove in maniera più puntuale e approfondita. Volevo mantenere uno sguardo umano, ma non in maniera tenera, bensì beffarda e perfino un po’ dura forse perfino più veritiera. E’ un film corale dalla trama infittita da un evento misterioso che avviene in una notte di Natale.

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E’ anche un film dalla narrazione abbastanza sexy… Ci sono delle storie di amore e passione che si intrecciano: una molto romantica tra due ragazzi e una piuttosto ridicola e “inadeguata” tra due persone disperate e infelici. Marco Spagnoli



Intervista

Luca Miniero

Un Boss tutto da ridere Dopo il grande successo di Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord, il regista Luca Miniero firma un’altra commedia fondata sull’apparente “incontro – scontro” di culture interpretata da Paola Cortellesi, Rocco Papaleo e Luca Argentero. Un boss in salotto racconta la storia di una donna che ha fatto di tutto per lasciarsi alle spalle il proprio passato, che, invece, la “raggiunge” quando lei sta vivendo - altrove – una vita felice e serena. Il fratello camorrista, infatti, ha chiesto di trascorrere gli arresti domiciliari a casa di lei che, ovviamente, avrà non poche difficoltà a destreggiarsi tra i comportamenti antisociali dell’indesiderato parente e riuscire a mantenere una facciata di

normalità. “Per me questo non è tanto un film sul confronto tra Nord e Sud quanto, piuttosto, sul difficile rapporto tra un fratello e una sorella meridionali.” Spiega Miniero “Il personaggio di Paola Cortellesi, infatti, è una donna che si è perfettamente integrata e pur non rinnegando le proprie origini, senza dubbio, si è evoluta, diventando un’altra persona. Il fratello, invece, con l’aggravante di essere un affiliato alla malavita, non la riconosce per come era. Sono passati quindici anni dall’ultima volta che si erano incontrati e adesso devono confrontarsi in maniera importante mettendo a rischio tutto quello che lei ha costruito in questo lasso di tempo.”

Il film è stato girato in Alto Adige… Ed è stata un’esperienza estremamente piacevole e sorprendente: un po’ come è accaduto con Castellabbate per Benvenuti al Sud lo stesso è successo con Bolzano. Una cittadina bellissima e tutt’altro che ‘fredda’ o distaccata. Siamo stati molto bene e credo che l’ambientazione abbia restituito al film un sapore particolare e originale, perché è un luogo molto vitale e pieno di ragazzi. Un boss in salotto propone un cast di interpreti di grande talento: a partire da Paola Cortellesi… Volevamo assolutamente avere Paola nel nostro film. L’abbiamo ‘aspettata’, perché era da poco diventata mamma e noi volevamo che fosse la protagonista. Ci ha anche dato una mano a scrivere la sua parte. Lo stesso dicasi per Rocco e Luca che hanno contribuito alla costruzione dei loro personaggi nella maniera più divertente possibile. Ci sono poi, Ale & Franz, e Angela Finocchiaro con cui spero di potere continuare a lavorare fino a quando lei ne avrà voglia, perché è un’attrice che stimo tantissimo e con cui mi trovo sempre molto bene. Il personaggio interpretato da Rocco Papaleo è quello di un mafioso che, in America, avrebbe potuto essere portato sullo schermo da De Niro…. In un certo senso l’ispirazione proviene da alcune commedie come Terapia e Pallottole e Un bosso sotto stress, ma – al di là di tutto –l’originalità del ruolo sta nel suo essere ispirato a come sono davvero i camorristi con tutta la loro stravaganza ed eccentricità in grado di costituire un alone intorno a personalità violentissime e pericolose. Rocco, con tutto il suo immenso talento, ha saputo restituire al pubblico una figura molto più realistica di quello che si potrebbe essere portati a credere senza conoscerli come sono davvero nella realtà. Come nasce il suo approccio a queste commedie? Faccio da regista il cinema che andrei a vedere come spettatore: mi piace molto la possibilità di divertire il pubblico con storie originali, che, però, portino sempre con sé una matrice un po’ popolare. Desidero raccontare l’Italia di oggi in maniera non troppo seria e tantomeno approfondita, ma – al tempo stesso – mi piace insistere su come il nostro paese sia molto meno globalizzato di quanto

si potrebbe credere. Diffido dell’etichetta di ‘commedia intelligente’, io preferisco pensare al mio lavoro come basato più sulla ‘pancia’ che sulla testa. Sono contento che la comicità dei miei film non sia artefatta, bensì saldamente ancorata ad una realtà nella quale tutti quanti possiamo riconoscere parte di noi stessi. Attraverso i personaggi dei miei lavori desidero descrivere realtà plausibili. Sinceramente non credo di avere scoperto una ‘formula’ per fare cinema, ma devo ammettere di essere particolarmente interessato a raccontare storie del sud, cogliendone elementi differenti anche attraverso film che, peraltro, come questo non hanno un’ambientazione in quelle terre. Mi piace confrontarmi con pezzi della nostra Italia attraverso commedie popolari che siano il più ‘comiche’ possibili e offrano sempre molti pretesti per ridere. Marco Spagnoli


Il castello magico Dai creatori di Le avventure di Sammy, una nuova affascinante storia che unisce magia e divertimento per i più piccoli, e che presenta più di 50 personaggi animati in 3D. Tuono, un tenero gattino abbandonato viene accolto da un eccentrico ed anziano signore che è stato un mago famoso nel mondo prima di ritirarsi nella sua antica dimora di famiglia, dove vive circondato da animali, giocattoli animati ed altri oggetti viventi. Ben presto anche Tuono entra a far parte del fantastico serraglio di casa Lorenz, capitanato da un coniglio sovrappeso e un topolino molto diffidente. Molto presto Tuono comincia a sentirsi come a casa propria in quel palazzo incantato, pieno di piccoli e bizzarri oltre ché divertenti personaggi. Ma quando il padrone di casa, l’anziano Lorenz finisce in ospedale, suo nipote tenta con ogni mezzo di vendere la casa, senza che lo zio se ne accorga. Ma la manovra non sfugge a Tuono, che ha un’idea geniale: trasformare la residenza in una castello infestato! Ce la farà il nostro eroe, insieme ai suoi bizzarri amici, a salvare la casa e a tenere insieme la sua nuova incredibile famiglia?

Nato da un’idea originale del regista Ben Stassen che lo ha diretto in coppia con Jérémie Degruson, Il castello magico presenta oltre 50 personaggi animati in 3D e unisce magia e paura in una storia in cui il divertimento è sempre in primo piano. “All’inizio - dichiara il regista - il titolo in inglese era The enchanted house, ma la parola ‘magico’ è più adatta al film in questione perché la casa appartiene ad un mago e perché il protagonista usa la magia. Così abbiamo deciso di chiamarlo IL CASTELLO MAGICO. E non è assolutamente un film pauroso. Anche la scena in cui il potenziale acquirente della casa scappa via urlando “la casa è infestata!” è divertente perché il pubblico sa che è tutta una messa in scena orchestrata dagli abitanti della casa.”

Il castello magico

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(The House of magic, Belgio, 2013) Regia di Ben Stassen, Jeremy Degruson Notorious, Animazione 1 GENNAIO

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Carrie è una adolescente complessata, che viene vessata dai suoi compagni di scuola, ed è costretta a subire la personalità disturbata di sua madre. Allo stesso tempo però, Carrie è dotata di uno straordinario e terrificante potere.

Lo sguardo di satana Carrie Educata da una madre crudele e tutt’altro che protettiva a dubitare e odiare se stessa, Carrie è una creatura ferita e molto più fragile rispetto alle sue coetanee. Carrie è terrorizzata anche dall’ira di Dio, che la madre, una fanatica religiosa, le minaccia quasi ogni giorno. “Prega bambina mia, prega affinché il Signore lavi via i tuoi peccati” le sussurra, castigandola. Carrie cerca di trovare un suo spazio lontano da casa, e quando pensa di aver trovato nella scuola il posto dove potersi sentire a suo agio e poter vivere la sua giovinezza e femminilità, viene umiliata sadicamente dagli stessi compagni di classe. La timida ragazza però ben presto scopre di possedere uno straordinario e terrificante potere che farà di lei una macchina di morte e distruzione.

L’adattamento del ‘76 con Sissy Spacek (candidata all’Oscar per il ruolo di Carrie) e Piper Laurie rimane una delle opere più potenti e disturbanti dirette da Brian De Palma, ma il film della Peirce è calato in uno scenario più complesso e più vicino al romanzo di Stephen King che al film di De Palma. La nuova versione di Carrie, con Chloë Grace Moretz e Julianne Moore (nella parte della madre, Margaret White), diretta

da Kimberly Peirce (Boys Don’t Cry) è una rilettura più sfaccettata del personaggio ideato da Stephen King nel ‘74, emblema di una gioventù alla disperata ricerca di amore e libertà. Un’eroina che cerca se stessa e la propria femminilità nelle doti paranormali, e che dopo aver scoperto le sue straordinarie facoltà cinetiche lascia esplodere la sua ribellione contro tutto ciò che la stava schiacciando.

Lo Sguardo di Satana - Carrie

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(Carrie, Usa, 2013) Regia di Kimberly Peirce. Con Chloë Grace Moretz, Julianne Moore, Gabriella Wilde, Portia Doubleday. 100’, Warner Bros., Horror 9 GENNAIO

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Il capitale umano I progetti faciloni di ascesa sociale di un immobiliarista, il sogno di una vita diversa di una donna ricca e infelice, il desiderio di un amore vero di una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre. E poi un misterioso incidente, in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale, a complicare le cose e a infittire la trama corale di un film dall’umorismo nero che si compone come un mosaico. Paolo Virzì stavolta racconta splendore e miseria di una provincia del Nord Italia, per offrirci un affresco acuto e beffardo di questo nostro tempo.

Una sceneggiatura perfetta, firmata a sei mani dallo stesso Virzì con Francesco Piccolo e Francesco Bruni, tratta dall’omonimo romanzo americano di Stephen Amidon perfettamente innestato nella Brianza felix, dove i sogni di ricchezza sembrano ancora a portata di mano, e interpretato magnificamente da Valeria Bruni Tedeschi e Fabrizio Bentivoglio, accanto agli splendidi comprimari Valeria Golino e Fabrizio Gifuni, il nuovo lavoro di Virzì è un incrocio tra il poliziesco e la commedia nera, attraversato da un feroce pessimismo sulla condizione umana e sulla classe dirigente che continua a vivere al di sopra dei propri mezzi ipotecando, anzi cancellando il futuro dei propri figli. Un film simmetrico, che come struttura ricorda vagamente Il Passato di Asghar

Farhadi, con la stessa storia vissuta in prima persona da quattro personaggi per formare un mosaico che racconta l’Italia di oggi. La storia comincia e finisce attorno ad un misterioso incidente, in seguito al quale un ciclista perde la propria vita. Parallelamente si dipanano le vicende di una serie di persone, il titolare di un’agenzia immobiliare che non esita a mettere in gioco tutto per un sogno di facile arricchimento, quella della sua seconda moglie che ha appena scoperto di essere incinta, e della figlia del primo matrimonio che ha una relazione con un coetaneo, figlio di un ricchissimo e gelido gestore di fondi finanziari, il quale è sposato con una donna intelligente e infelice che accetta passivamente il benessere familiare senza condividerne la pratica predatoria.

Il capitale umano

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(Italia, 2014) Regia di Paolo Virzì conValeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio, Matilde Gioli 01 Distribution, CommediaDrammatico 9 GENNAIO

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Un Boss in salotto Cristina è un’energica meridionale trapiantata in un piccolo centro del Nord dove è finalmente riuscita a costruirsi una vita e una famiglia perfette insieme al marito, Michele Coso, e ai loro due splendidi figli. Un giorno la donna, convocata in Questura, scopre che suo fratello Ciro - che non vede da quindici anni – è implicato in un processo di camorra e ha chiesto di poter trascorrere gli arresti domiciliari a casa sua. Cristina suo malgrado accetterà e da quel momento i suoi piani e l’ordinatissima routine dei Coso verranno letteralmente sconvolti dall’arrivo dello zio Ciro, un tipo tutto tatuaggi, catene d’oro e poco abituato alle buone maniere. Un film esilarante dove lo humour del regista napoletano Luca Miniero si confronta in maniera giocosa, ma – non troppo – con gli stilemi tipici del ‘Mafia Movie’ e Rocco Papaleo interpreta, in maniera originale e personale, un ruolo da capo clan che sarebbe potuto appartenere in America a Robert De Niro.


Il regista di Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord dirige un’altra commedia sullo ‘scontro di culture’ differenti con una strepitosa Paola Cortellesi

Papaleo dopo il successo di Una piccola impresa meridionale torna al cinema come attore interpretando un personaggio eccentrico e sopra le righe: un camorrista flamboyant che riserverà non poche sorprese alla famiglia della sorella e certamente una buona dose di risate per il pubblico. L’attore lucano, infatti, gioca a diventare l’elemento di instabilità di una famiglia borghese come tante, apparentemente senza problemi e che, invece, viene messa a dura prova dalla presenza di un cognato rumoroso e volgarotto, che conosce certamente più le leggi della vendetta che le regole delle buone maniere della buona educazione. Detto questo, anche il – si fa per dire – ‘povero’ Boss ha i suoi guai ad adattarsi ad un mondo e ad un ambiente molto diversi dal suo. Riusciranno ad arrivare alla fine del processo senza che ci scappi (qualche altro) morto e che la famiglia di Cristina diventi qualcos’altro rispetto a quello che è sempre stata?

Un boss in salotto (Italia, 2014) Regia di Luca Miniero con Paola Cortellesi, Rocco Papaleo, Luca Argentero, Angela Finocchiaro 102’, Warner Bros. Commedia 1 GENNAIO

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Quattro vecchi amici, interpretati da quattro premi Oscar, si riuniscono a Las Vegas per celebrare un addio al celibato over 60 da far impallidire le Notti da Leoni.

Last Veg

Billy, Paddy, Sam e Archie sono cresciuti insieme nell’America degli anni sessanta. Inseparabili formavano una piccola banda i Flatbush Four, Poi la vita li ha divisi anche se non si sono mai persi di vista. Fino a quando, dopo più di cinquanta anni, decidono di ritrovarsi a Las Vegas per celebrare l’addio al celibato di Billy, lo scapolo impenitente del gruppo che a settanta anni ha deciso di sposarsi con la fidanzatina trentenne. Un’occasione irresistibile per tuffarsi nella

città del peccato, dimenticando acciacchi, problemi, età, e rivivere i giorni di gloria. E sebbene i decenni trascorsi li abbiano decisamente cambiati, come peraltro scopriranno quanto sia cambiata Sin City, i quattro vecchietti, tra liti, rappacificazioni, spinte in piscina, sbornie, battute grossolane sulle ragazze che incontrano (che hanno meno di un terzo dei loro anni), non rinunceranno per nessuna ragione al loro ultimo week end di follie.


A prima vista si potrebbe pensare a Una Notte da Leoni quarant’anni dopo, ma in realtà questo progetto è precedente alla trilogia miliardaria della Warner e risale ai primi anni 90, ed i protagonisti dovevano essere Jack Nicholson, Dustin Hoffman e Billy Crystal. Poi il progetto si era arenato, e solo adesso dopo circa vent’anni è stato ripreso e riadattato ad un ‘dream team’ composto da quattro Premi Oscar. Michael Douglas, 69 anni, è lo scapolone dei quattro che decide appunto di sposarsi. Robert De Niro, 70 anni, nel film è un vedovo sconsolato. Morgan Freeman, 76 anni, è il più birichino dei quattro, e Kevin Kline, a 66 anni è il più giovane della compagnia. «Non pensavo di riuscire - ha detto il regista Jon Turtel - a mettere insieme un cast del genere. Di solito vogliono più soldi, ma poi ha vinto il desiderio di lavorare tutti assieme, oltre all’idea di mostrare che si può essere vecchi e pieni di vita».

gas

Last Vegas

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(Last Vegas, 2013, Usa) Regia di Jon Turteltaub con Robert De Niro, Morgan Freeman, Michael Douglas, Mary Steenburgen, Kevin Kline. 105’, Universal Pictures, Commedia 23 GENNAIO SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER


Due ex pugili over 60 si preparano a salire ancora una volta sul ring e suonarsele di santa ragione, guidati da una longeva e accanita rivalità e da una contagiosa euforia.

Il Grande Match

Dopo Il cavaliere Oscuro era difficile volare più alto. Nolan c’è riuscito, realizzando il più colossale, emozionante e intenso film della storia dei supereroi. Una degna

Stallone e De Niro sono rispettivamente Henry “Razor” Sharp e Billy “The Kid” McDonnen, due pugili di Pittsburgh finiti sotto i riflettori dell’intera nazione a causa della loro storica rivalità. Ai tempi d’oro ognuno di loro aveva vinto un match ma, nel 1983, alla vigilia del terzo e decisivo incontro, improvvisamente Razor aveva annunciato il suo ritiro, rifiutandosi di spiegare il perché, ma assestando un colpo definitivo alla carriera di entrambi. Trenta anni dopo il promoter di pugilato Dante Slate Jr., vedendo la possibilità di fare soldi, fa ai due

boxers un’offerta che non possono rifiutare: tornare sul ring e regolare i conti una volta per tutte. Ma i due non ce la fanno ad aspettare: già durante il loro primo incontro dopo decenni finiscono con il darsele di santa ragione in una esilarante rissa che finisce subito in rete e diventa popolarissima. L’improvvisa frenesia dei social media trasforma quindi il loro match locale in un evento imperdibile per HBO. Ora, se riusciranno a sopravvivere agli allenamenti, potranno combattere di nuovo e scoprire chi è il più forte.


Non poteva essere un film qualsiasi, sia per la presenza di due star come Stallone e De Niro, ma soprattutto per il mettere l’uno di fronte all’altro due icone del cinema come lo Stallone italiano alias Rocky Balboa alias Sylvester Stallone contro Toro scatenato alias Jake LaMotta alias Robert De Niro. Un film scritto e cucito su di loro, due star over 60, ancora in splendida forma, capaci di mettersi in gioco con quel pizzico di autoironia che il loro passato esigeva. Una action comedy per una terza età sempre più tonica e sempre più brillante con un cast di premi Oscar, a cominciare da Robert De Niro e Sylvester Stallone (2 nomination), e inoltre il premio Oscar Alan Arkin nei panni del vecchio allenatore di Razor, Louis “Lightning” Conlo, il premio Oscar Kim Basinger (“L.A. Confidential”) nel ruolo di Sally Rose ex fiamma di Razor, ed infine Jon Bernthal (“The Walking Dead”) nel ruolo di BJ, che diventa l’alle-

natore di The Kid e il giovane esordiente Camden Gray (“Californication”). Un Premio Oscar - il direttore della fotografia Dean Semler (“Balla coi lupi”, “Apocalypto”) - anche nel cast tecnico, diretto dal regista Peter Segal (Agente Smart - Casino Totale) e composto dallo scenografo Wynn Thomas (“Cinderella Man”); la costumista Mary Vogt (“Men in Black 3”) e il montatore William Kerr (“Le amiche della sposa”),Robert Sale che è stato il consulente tecnico per gli incontri di pugilato di “Rocky Balboa” e Trevor Rabin che ha composto la colonna sonora.

Il grande match (Grudge Match, Usa, 2013) Regia di Peter Segal con Sylvester Stallone, Robert De Niro, Alan Arkin, Kim Basinger, Jon Bernthal 113’, Warner Bros, Action-Comedy 16 GENNAIO

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The Wolf of Wall Street Plurinominato ai Golden Globes e quasi certamente candidato agli Oscar, Martin Scorsese torna a dirigere Leonardo Di Caprio in un film di scottante attualità.

Tratto dal libro autobiografico di Jordan Belfort, uno degli uomini di maggiore successo a Wall Street, che a ventisei anni guadagnava circa 49 milioni di dollari l’anno, il film del premio Oscar Martin Scorsese racconta la storia emblematica dell'uomo che dopo aver fondato una delle più importanti società di brokeraggio dopo pochi anni finì in carcere per frode e riciclaggi. Una storia vera che racconta l'altra faccia del sogno americano e che chiude con la massima espressione dell'alta finanza un ciclo fondamentale nella storia del cinema, iniziato con una storia di mafiosi di piccolo cabotaggio con Quei bravi ragazzi (1990) e proseguito con Casinò (1995) con una storia di mafia imprenditoriale ed i suoi intrecci con il grande capitale.

Una storia densa di emozioni forti che Martin Scorsese sublima in un grande affresco della finanza americana al cui centro c’è un personaggio carismatico, affascinante, ma anche un po’ insolito portato sullo schermo con il solito grande talento da un Leonardo Dicaprio che merita, senza dubbio, la nomination all’Oscar per la sua interpretazione ‘senza rete’ di un uomo che vive la sua vita al limite. Tratto dalle memorie dello stesso Belfort il film che segna la quinta collaborazione tra Dicaprio e Scorsese racconta di come il broker, negli anni Novanta, riuscisse a guadagnare più soldi di quanti potesse spenderne nelle sue leggendarie notti piene di coca, eccessi e squillo di lusso; più di quanti avesse mai osato sognarne ai tempi in cui vendeva carne e pesce nel Queens. Perché a Wall Street, cuore tachicardico della finanza mondiale, niente è impossibile, se sei giovane e affamato abbastanza. E nessuno ha più fame di Belfort, un ‘lupo’ arruolato come semplice telefonista

dalla società di brokeraggio LF Rothschild e subito contagiato dalla selvaggia ambizione dei giovani broker che “puzzano di successo lontano un miglio”. Geniale e spericolato, Belfort impara in un lampo l’ambigua arte di spostare mucchi di soldi e felicità, e giunge, nel giro di pochi anni, a fondare la sua società, la potentissima Stratton Oakmont, la “Disneyland dei broker”, dove il denaro si moltiplica senza controllo. Ma non bastano otto Ferrari, la villa più grande degli Hamptons, una moglie trofeo, l’elicottero personale pilotato in stato di ebbrezza, per farti padrone del mondo o, se è per questo, della tua vita. Dipendente da ventidue sostanze diverse, dalle orge, e dal vizio implacabile della grandezza, Belfort si prepara a una caduta più spettacolare persino della sua formidabile ascesa. Cattivo, sincero, irriverente, “II lupo di Wall Street” è la travolgente storia vera del più grandioso e spudorato sogno americano degli ultimi decenni, simbolo di un sistema che esalta e corrompe.


The Wolf of Wall Street (id., USA, 2013) Regia di Martin Scorsese Con Leonardo Dicaprio, Matthew McCounaghey, Jonah Hill, Jon Favreau, Spike Jonze, Kyle Chandler, Rob Reiner, Jean Dujardin, Margot Robbie 180’, 01 distribution 30 GENNAIO

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Francesco Patierno porta sullo schermo l'intrigante romanzo di Federico Baccomo con Claudio Bisio nel ruolo del cinico avvocato, circondato da un cast importantissimo.

La gente che sta bene La penna di Federico Baccomo è alla base di un racconto molto attuale e un po’ cinico sull’Italia di oggi, sulle sue debolezze e magagne: c’è, infatti, qualcuno per cui crisi, tasse e precarietà, sono solo un altro titolo di giornale, nemmeno dei più interessanti. È l’avvocato Umberto Borlone interpretato da un sulfureo Claudio Bisio Nessuna incertezza per lui, nessuna difficoltà. Umberto è un uomo che ce l’ha fatta: ha una famiglia ideale, un solido

conto in banca, una carriera in ascesa, tanti colleghi a cui farlo sapere. Vanitoso, a tratti sbruffone, spesso infantile, è sempre pronto a prendersi il centro della scena, che sia una sala riunioni o il camerino di un atelier di alta moda. Ma proprio quando un’intervista su un’importante rivista economica e l’invito al più esclusivo dei ricevimenti sono lì a suggellare il suo personale trionfo, quel mondo così perfetto mostra tutte le sue crepe e, pezzo


dopo pezzo, comincia a franargli addosso. Umberto non è il tipo disposto a cedere tanto facilmente la sua fetta di paradiso. Così, in una lotta sempre più frenetica per riconquistare il suo posto sulla vetta, l’avvocato si troverà a colpire e a essere colpito, a tradire e a essere tradito, in un percorso imprevedibile sull’orlo del precipizio che, tra battute fuori luogo e donne fatali, inganni e batoste, lo porterà alla scoperta di uno sguardo nuovo e di un nuovo se stesso. “Sono molto soddisfatto del risultato di questo film e credo finalmente di potere avere messo a frutto l’esperienza di questi anni per ottenere questo lavoro così come lo desideravo.” dice il regista Francesco Patierno, reduce dal successo del documentario La guerra dei Vulcani dedicato a Anna Magnani e al suo rapporto tormentato con Roberto Rossellini e la ‘nemica’ Ingrid Bergman “La gente che sta bene è una commedia a tutto tondo con dei momenti brillanti e altri più seri se non quasi drammatici con un Claudio Bisio inedito che mostra dei lati del suo

talento sorprendenti.” Patierno spiega il suo approccio alla narrazione del film “Le serie americane hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione dal punto di vista narrativo. Le storie appartengono ora ai personaggi e l’autore Federico Baccomo ha scritto dei dialoghi molto vicini a quelli delle serie più scanzonate che vengono prodotte oggi in America. Il romanzo e il film esplorano la nostra realtà con lo stesso approccio originale e sincero, ma dove anche nelle situazioni più drammatiche si tira fuori una grande ironia.”

La gente che sta bene

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(Italia, 2014) Regia di Francesco Patierno con Claudio Bisio, Margherita Buy, Diego Abatantuono, Carlo Buccirosso, Claudio Bigagli 100’, 01 distribution, Commedia 30 GENNAIO SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER


Il regista di Downton Abbey porta sul grande schermo un racconto indimenticabile

Storia di una ladra di libri


Tratto dal bestseller La bambina che salvava i libri dello scrittore australiano Markus Zusakì, il film è diretto da Brian Percival, regista di diversi episodi, nonché una delle menti creative alle spalle del successo della fortunatissima serie televisiva Downton Abbey che così firma il suo primo film importante per il grande schermo “A un certo punto mi arrivavano cinque sceneggiature al giorno ed era impossibile leggerle tutte.” Dice Percival “Leggevo le prime trenta pagine di ogni script e decidevo se si trattava di un progetto interessante. Quando mi è arrivato il copione di Storia di una ladra di libri sono rimasto come ipnotizzato. Mi sono bastate due pagine per capire che questo era il film che volevo fare.” Ma cosa aveva colpito il regista così tanto ? “Il romanzo mi ha profondamente emozionato: è una storia molto positiva e piena di speranza, ho apprezzato che il personaggio principale fosse una ragazza che pur non avendo nulla alle spalle e alcuna prospettiva futura, riuscisse non solo a sopravvivere ma a migliorare.” Percival si è rispecchiato nella storia della protagonista Liesel. “Le mie origini sono molto umili: la mia famiglia aveva ben poco e l’aspirazione era quella di realizzare qualcosa, nel mio caso fare film. In seguito, quando sono andato alla scuola d’arte ho conosciuto persone che mi hanno insegnato a guardare il mondo in modo diverso, soprattutto attraverso i libri, e quindi a vivere la vita in modo diverso.”

Pubblicato per la prima volta nel 2005, il libro ha venduto otto milioni di copie in tutto il mondo ed è stato tradotto in oltre trenta lingue, la trama racconta una storia commovente e ricca di emozioni ambientata nella Germania della Seconda Guerra Mondiale. Liesel è una coraggiosa ragazzina affidata dalla madre incapace di mantenerla, ad Hans Hubermann (Geoffrey Rush), un uomo buono e gentile, e alla sua irritabile moglie Rosa (Emily Watson). Liesel fatica ad adattarsi sia a casa che a scuola, dove viene derisa dai compagni di classe perché non sa leggere. Con grande determinazione, è tuttavia decisa a cambiare la situazione e trova un valido alleato nel suo papà adottivo che, nel corso di lunghe notti insonni, le insegna a leggere il suo primo libro. L’amore di Liesel per la lettura e il crescente attaccamento verso la sua nuova famiglia si rafforzano grazie all’amicizia con un ebreo di nome Max che i suoi genitori nascondono nello scantinato e che condivide con lei la passione per i libri incoraggiandola ad approfondire le sue capacità di osservazione. Altrettanto importante diventa l’amicizia con un giovane vicino di casa, Rudy (Nico Liersch), che prende in giro Liesel per la sua mania di rubare i libri ma intanto si innamora di lei. Da notare che lo scrittore Markus Zusak ha tratto ispirazione per il libro dalle storie narrate dai suoi genitori quando era ancora un bambino in Australia. “Era come se un pezzo d’Europa entrasse nella nostra cucina quando mamma e papà

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raccontavano di come fosse crescere tra Germania e Austria, dei bombardamenti di Monaco, dei prigionieri che i nazisti facevano sfilare per le strade. Allora non me ne rendevo conto, ma sono state queste storie a spingermi a diventare scrittore. Era un’epoca di estremo pericolo e malvagità e mi hanno profondamente colpito i tanti gesti di umanità compiuti in quei tempi cupi - continua Zusak parla proprio di questo: della capacità di trovare la bellezza anche nelle situazioni più orrende. Uno dei punti centrali della storia è che Hitler sta distruggendo la mente delle persone con le parole mentre Liesel di quelle stesse parole si appropria per scrivere una storia completamente diversa”.

Storia di una ladra di libri (The Book Thief, USA, Germania, 2013) Regia di Brian Percival con Geoffrey Rush, Emily Watson, Sophie Nélisse, Ben Schnetzer, Nico Liersch 131’, 20th Century Fox 30 GENNAIO

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Tratto dalla serie Belle et Sebastien scritta e diretta da CÊcile Aubry il piÚ grande successo televisivo francese degli ultimi anni, e dal cartone animato giapponese con cui sono cresciuti milioni di bambini in tutto il mondo, il film racconta una grande storia d’amicizia estremamente commovente e ricca di emozioni.

Belle & Sebastien


Durante la Seconda guerra mondiale, il piccolo orfano Sebastien trova conforto nell’amicizia con Belle, un grande cane dei Pirenei che abita nei boschi intorno al paese. Sebastien, colpito dalla dolcezza dell’animale, dovrà difenderlo da chi lo ritiene un feroce e pericoloso predatore. Per dirigere questo adattamento non facile la produzione si è avvalsa del talento di uno dei registi più esperti di cinema in condizioni ‘estreme’. Per più di venticinque anni, infatti, Nicolas Vanier ha percorso i territori più selvaggi delle montagne. Dalle sue peripezie sono nati molti spettacoli, romanzi e documentari.L’avventura, per lui , inizia sempre con il rispetto assoluto della Natura e delle popolazioni che vi abitano e questa sua filosofia lo ha reso la scelta perfetta per dirigere un film tanto importante. I suoi sogni d’infanzia sono stati cullati da i racconti di Jack London. Indiani, esploratori,bestie selvagge e luoghiostili hanno stimolato la sua immaginazione e dato ritmo ai suoi viaggi. ”Da piccolo ero completamente pazzo della serie tv Belle e Sebastien “ricorda il regista “per questo quando mi hanno proposto questo progetto ero molto intimidito: per me non si trattava di adattare per il grande schermo una serie di successo, bensì di trasformare per il cinema una storia che era un classico del genere legato all’amore per gli animali e alla comprensione della Natura. Accettare di farne un adattamento cinematografico era una grande sfida. Come Sebastien, la montagna è un personaggio a tutti gli effetti. Girare in alta montagna e con un cane al seguito però non è stata la cosa più difficile di questo film. La sfida più grande è stata quella di lavorare con un attore bambino poiché la maggior parte del film si regge sulla sua capacità di vivere questa avventura dall’inizio alla fine. Non è stato facile trovare chi interpretasse Sebastien, dopo avere esaminato più di 2400 candidature, però, ho incontrato Félixe in que lmomento ho capito che solo lui sarebbe stato in grado di interpretare quel ruolo.”

Belle & Sebastien (Id., Francia, 2013) Regia di Nicolas Vanier con Félix Boussuet, Tchéky Karyo, Margaux Chatelier, Dimitri Storoge, Andreas Pietschmann, Urbain Cancelier 98’, Notorious, Family 30 GENNAIO

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Il cinema italiano del 2014: Paolo Sole a catinelle

Sotto una buona stella

La sedia

della fe licitĂ

Freud Tutta colpa di

Sole a catinelle

La gente che sta bene


Virzì, Carlo Verdone e Nanni Moretti

Anita B.

Allacciate le cinture

Ti ricordi di m e

Anche il 2014 sarà un anno di grande cinema italiano: ad inaugurarlo tanto idealmente quanto felicemente è Il capitale umano, il nuovo lavoro di Paolo Virzì, un film importantissimo, che rappre- senta senza dubbio uno dei titoli realizzati in Italia più importanti degli ultimi dieci anni. Una pellicola di grande forza, capace di raccontare fra- gilità e misfatti del nostro paese attraverso il cinema di genere. A seguire arriveranno Anita B di Roberto Faenza e l’ultimo lavoro di Carlo Mazzacurati La sedia della felicità con Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese, Giuseppe Battiston e Antonio Albanese. Ferzan Oztepek vedrà uscire ai primi di marzo il suo Alllacciate le cinture con Kasia Smutniak, Francesco Arca, Carolina Crescentini, Filippo Scicchitano. Nei mesi successivi torneranno anche Gabriele Salvatores con Il ragazzo invisibile, Mario Martone con Il giovane favoloso in cui Elio Germano interpreta Giacomo Leopardi e Francesco Bruni, reduce dal successo di Scialla! con Noi Quattro interpretato da Ksenya Rapaport e Fabrizio Gifuni. Per quello che, invece, riguarda la commedia pura tra gennaio e aprile ci saranno due film diretti dai Fratelli Vanzina: Sapore di te interpretato da Vincenzo Salemme, Maurizio Mattioli, Serena Autieri, Martina Stella, Nancy Brilli e Giorgio Pasotti. La storia ricorda, in qualche maniera, il grande successo del classico vanziniano Sapore di Mare ed è ambientato tra gli anni Ottanta e il presente; Un matrimonio da favola, con Ricky Memphis, Adriano Giannini, Giorgio Pasotti, Stefania Rocca e Riccardo Rossi segue le avventure di alcuni ex compagni di scuola venti anni dopo la maturità. Sotto una buona stella in uscita a febbraio è il nuovo film scritto e diretto da Carlo Verdone con Paola Cortellesi, Tutta

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colpa di Freud propone un altro gruppo di giovani attori ed attrici di grandissimo talento e fascino: Vittoria Puccini, Laura Adriani, Anna Foglietta, Alessandro Gassman, Vinicio Marchioni e Daniele Liotti. Entro la primavera vedremo anche La gente che sta bene di Francesco Patierno con Claudio Bisio, Margherita Buy e Diego Abantuono; E fuori nevica di Vincenzo Salemme con protagonisti lo stesso attore e regista napoletano accompagnato dagli amici e colleghi di sempre: Carlo Buccirosso,Nando Paone, Maurizio Casagrande, Giorgio Panariello, Margharet Madé Un fidanzato per mia moglie per la regia di Davide Marengo che porta sullo schermo la coppia Luca e Paolo insieme a Geppi Cucciari; Ti ricordi di me di Rolando Ravello con Edoardo Leo e Ambra Angiolini, Amici come noi road movie all’itlaiana con la cop- pia Pio & Amedeo e i nuovi film di Massi- miliano Bruno e Alessandro Siani che Raicin- ema distribuirà nell’autunno nel Natale 2014 quando Medusa proporrà la nuova avventura natalizia di Aldo, Giovanni e Giacomo. Tra gli altri film attesi nel 2014: Incompresa di Asia Argento; I nostri ragazzi di Ivano De Matteo; Io, Arlecchino di Giorgio Pasotti; Le meraviglie di Alice Rohrwacher; Maldamore di Angelo Longoni; Mani in terra di Giulio Manfredonia; Song ‘’e Napule di Marco e Antonio Manetti; Tre tocchi di Marco Risi; La trattativa di Sabina Guzzanti. Nel frattempo, Paolo Sorrentino inizierà a maggio le riprese di Into the future, il suo primo film dopo La grande bellezza, mentre nella seconda parte dell’anno o nei primi mesi del 2015 usciranno anche le nuove opere di Cristina Comencini Latin Lover, di Nanni Moretti Margherita, di Pupi Avati Un ragazzo d’oro, di Riccardo Milani Il paese che amo e di Saverio Costanzo. Marco Spagnoli



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