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EDITORIALE
dossier
L’America lancia la pietra e nasconde la mano. Gioca pesante. Entra a gamba tesa nella campagna elettorale italiana, facendo arrivare a palazzo Chigi la notizia di un dossier elaborato in segretezza sui cospicui finanziamenti che dal 2014 ad oggi Putin avrebbe assicurato a partiti e uomini politici di 20 nazioni per destabilizzarle politicamente. Ma non fa i nomi dei beneficiari, né di partiti né di nazioni. Tuttavia, se Washington ne da notizia all’Italia, è logico pensare che il nostro Paese in qualche modo c’entri. Lo si sta accertando. Ma il problema è un altro. Chi sta realmente destabilizzando, Putin o Biden? Ammesso che il moderno zar abbia fatto operazioni del genere, è più grave l’atteggiamento di Putin, o quello di Biden, che lancia una bomba ad orologeria in un Paese amico in piena campagna elettorale? Se l’atteggiamento degli Usa fosse stato leale, la notizia avrebbe dovuto essere comunicata con una tempistica diversa, e completa. Con nomi ,cognomi e documenti vari. L’effetto che ha scatenato (volutamente?), invece, è stato quello di sollevare l’ennesimo polverone che lacera e confonde i partiti e, soprattutto, gli elettori. A quale scopo? Non c’è dubbio che gli Stati Uniti siano preoccupati della situazione politica italiana e degli esiti imprevisti che potrebbero avere le elezioni. Perciò hanno mandato un segnale forte al prossimo governo, qualunque sia : attenti, possiamo colpirvi quando vogliamo. La democrazia italiana, che riteniamo matura e responsabile, saprà comportarsi di conseguenza?Lo sapremo il 26 settembre, ad urne chiuse e risultati acquisiti. Vincenzo Magistà
Anno XXVII n. 36 - 17 Settembre 2022 - Una copia euro 1,00 Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1, comma 1, CNS BA
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