EDIZIONE PUTIGNANO
EDITORIALE
fratino
C’è chi addebita il ritardo del Sud rispetto al Nord ai Sabaudi. Chi alle politiche sbagliate dei governi più recenti. Chi, ancora, se la prende con l’attuale classe dirigente del Mezzogiorno. Niente di tutto questo. Il divario che frena il Sud è colpa di un piccolo uccello, il fratino (Charadrinus alexandrinus). Vive in zone umide, per lo più in riva al mare, e per questo lo si trova lungo la linea ferroviaria adriatica, in particolare nella zona tra Termoli e Lesina. Quel tratto di ferrovia, lungo 32 km, è il solo a non essere a doppio binario, da Rimini a Lecce, e per questo, l’Adriatica meridionale non ha l’alta velocità, che si ferma a Pescara. Per 15 anni, Molise e Puglia hanno litigato per il raddoppio. Il Molise voleva che la nuova ferrovia non costeggiasse il mare, come l’attuale, e alla fine ha vinto. Una vittoria di Pirro. Perché la Commissione Via, per l’impatto ambientale, ha dato parere negativo al nuovo progetto, in quanto lo sferragliare dei treni ad alta velocità - i Frecciarossa lungo il nuovo tratto, arrecherebbe un danno irreparabile alla sopravvivenza dei fratini. Il Ministero dei Trasporti ha varato ugualmente il progetto, visto che ci sono anche i soldi per finanziarlo, ma c’è da stare certi che ambientalisti e animalisti alzeranno le barricate, come per la Torino-Lione, e tutto si fermerà. Mettiamoci l’anima in pace. Quel progetto, che se partisse oggi sarebbe ultimato fra 10 anni, non si farà. Un piccolo e fragile fratino può fermare un Frecciarossa. Sembra incredibile, ma è così. Per lo stesso motivo, per la presenza di serpenti cervoni, non si allargano le strade e non si allungano le piste aeroportuali. Tutto va protetto. Ma, i cittadini, chi li protegge? Vincenzo Magistà
Anno XXV n. 28 - 11 Luglio 2020 - Una copia euro 1,00 Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1, comma 1, CNS BA
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