Riguardo il progetto “Città Metropolitana”, abbiamo raccolto le opinioni della dr.ssa Zaccariotto e dell'on. Martella in due interviste separate. Rileggendo i testi pubblicati dopo la supervisione degli intervistati, ci sentiamo di affermare che su un punto sono sicuramente d'accordo: pensano che sia opportuna l'elezione diretta del sindaco metropolitano. Per il resto, in sintesi:
1) a proposito di competenze della futura città metropolitana, la dr.ssa dice: “... Nessuno sa di che competenze stiamo parlando …” (ndr: al di là delle competenze della provincia) mentre su questo argomento l'on. dice: “... A questi enti (ndr.: città metropolitane) vengono assegnati poteri ben maggiori di quelli delle Province: competenze che attualmente stanno in capo principalmente allo Stato e alle Regione come ad esempio, la Programmazione Territoriale...” ed ancora: “La Città metropolitana, inoltre, potrà accedere a nuove risorse trattenendo una parte dei proventi prodotti, ad esempio istituendo una tassa di scopo per finanziare il proprio sviluppo: questo sarebbe vero federalismo”. 2) a proposito dei confini territoriali, la dr.ssa Zaccariotto: “...pensare di costituire la Città Metropolitana quale fotocopia dell’attuale Provincia ne denuncia tutti i limiti, i confini sono quelli dell’attuale provincia istituita con l’unità d’Italia senza alcun riguardo allo sviluppo economico del territorio”. L'on. Martella su questo punto afferma che: ”La stessa Città metropolitana di Venezia rappresenta in questo senso un primo passo verso aggregazioni più importanti e già riconosciute economicamente in tutto il mondo, in primo luogo l’area della PA-TRE-VE (Padova – Treviso – Venezia)”. Inoltre: “… il Veneto Orientale, che ha peculiarità diverse da Venezia, potrebbe trovare compimento e vedersi riconosciuta una propria specificità” In conclusione, pur con differenze, entrambi gli intervistati intendono proseguire la strada intrapresa. In un contesto di crisi e di necessità di ridurre i costi dello Stato, le città metropolitane nascono con l’obiettivo di ottimizzare i servizi e le risorse e dare nuovo slancio ai loro territori. La preoccupazione dei cittadini dei comuni decentrati è che tutto si riduca ad un semplice accentramento di servizi verso i grandi centri urbani a scapito delle aree più periferiche. Invitiamo a leggere e commentare … grazie. La redazione di “Passaparolanelvenetoorientale”.