Produzioni agricole - Il Castagno

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Il castagno ISTITUTO COMPRENSIVO MANZONI-BARACCA


Le caratteristiche 

Il castagno europeo è una pianta longeva, che può raggiungere 400 o 500 anni di vita. L’altezza può raggiungere i 25 m, con tronchi di circonferenza talora imponente, chioma espansa e molto ramificata, foglie caduche, di forma ellitticoallungata, a margine seghettato, quasi coriacee, di colore verde intenso. La fioritura avviene in piena estate, tra metà giugno e metà luglio. L’impollinazione può essere anemofila (cioè il polline viene trasportato dal vento) o entomofila (cioè il polline è trasportato dagli insetti).


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Il frutto è costituito da una noce detta castagna, interamente rivestita da una capsula spinosa, detta riccio. Esso completa le sue dimensioni entro fine settembre, ma il processo di maturazione giunge a compimento in ottobre.


La distribuzione 

Il castagno è un albero originario dell’Europa meridionale ed è diffuso nei piani collinari e submontani, fino a 900 m di altitudine, ma può spingersi più in alto sui rilievi meridionali del continente.


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Le regioni in cui in Italia la coltura del castagno da frutto assume maggiore importanza sono la Campania, la Sicilia, il Lazio, il Piemonte e la Toscana. La cartina che segue riproduce la distribuzione del castagno in Toscana:


Le malattie 

La malattia più pericolosa per il castagno è il cancro della corteccia. L’infezione penetra nella pianta attraverso le ferite e pertanto tutti i tagli di potatura devono essere disinfettati con sali di rame. L’altra malattia è il mal dell’inchiostro, che può risultare pericoloso quando si verificano degli eccessi di umidità per accumuli di foglie o altre sostanze intorno al ceppo.


Gli utilizzi ď Ž

IL FRUTTO: la raccolta delle castagne avviene generalmente in ottobre. Il terreno sottostante la pianta deve essere ripulito per facilitare la raccolta, che deve avvenire entro pochi giorni dalla caduta dei frutti. La raccolta avviene generalmente a mano, con l’aiuto di rastrelli e bastoni. Le castagne vengono prima messe in ceste di vimini, per essere poi trasferite in balle di juta.


Per conservare i frutti freschi più a lungo esistono due metodi: “la cura in acqua” e “la ricciata”. Il primo consiste nel lasciare i frutti immersi in acqua per diversi giorni, mentre per il secondo si accatasta un cumulo di ricci poco maturi, che naturalmente contengono ancora le castagne, e lo si copre con foglie e felci. Le castagne si possono arrostire sul fuoco, utilizzando una padella con dei fori sul fondo, ottenendo le caldarroste, oppure si possono lessare, dopo averle private della corteccia esterna e si ottengono le ballotte.


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La farina di castagne trova un ampio impiego in cucina per la preparazione di dolci, quali i necci, il castagnaccio, i manefregoli, la polenta dolce, le frittelle di farina dolce, i panzerotti dolci.


IL LEGNO: Il legname di castagno è molto importante economicamente e anche abbastanza ricercato, anche se non è proprio di qualità pregiata. È forte, elastico, resistente, durevole, compatto, anche se può spaccarsi facilmente lungo le venature. Solitamente le piante di castagno vengono tagliate quando hanno un’età compresa tra i 200 e i 300 anni.


Il LEGNO del castagno può essere utilizzato per:  Costruzione di pali, travi, impiego nell’edilizia  Fabbricazione di mobili. Un esempio di mobile di castagno utilizzato un tempo è la madia, che serviva per conservare piccole quantità di farina e generi alimentari. La parte superiore si apriva con coperchio ribaltabile e sponda anteriore estraibile per consentire l'utilizzazione del piano interno come spianatoia.  Un mestiere antico, oggi quasi completamente scomparso, era quello del bottaio. Si trattava di un'arte vera e propria: si curvavano col fuoco le doghe di legno accuratamente preparate e, formato il corpo laterale cinto di robusti cerchi in ferro o di liste di castagno, si completava il tutto con i dischi di chiusura.  Carbone da fucina e fascine da forno per pasticceria (la legna di castagno scoppia, quindi non può venir bruciata direttamente nel camino).


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ALTRI USI. Le foglie del castagno e, a volte, la corteccia dei rami giovani, possono essere utilizzati per prodotti di tipo medicinale. La corteccia del castagno contiene il tannino che viene estratto per la concia delle pelli e per la tintura. I fiori sono graditi alle api che da essi producono un miele aromatico e molto ricercato. Il terriccio viene usato in floricoltura e come lettiera per animali.


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