Produzioni Agricole - Il Bosco

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ISTITUTO COMPRENSIVO MANZONI-BARACCA PRODUZIONI AGRICOLE

IL BOSCO


TIPI DI BOSCO •Il bosco è puro cioè costituito da un solo tipo di alberi.

•Il bosco è composto cioè costituito da diversi alberi


BOSCHI “DA SEMPRE” •Molti boschi sono tali “da sempre” cioè la loro superficie non è mai stata disboscata per essere coltivata.


RIMBOSCHIMENTI •Molti altri invece derivano da rimboschimenti effettuati dall’uomo o dalla ricolonizzazione spontanea della vegetazione.


IL BOSCO NATURALE •Il bosco naturale produce un’abbondante vegetazione che nutre numerosi mammiferi,uccelli ed insetti. Nel bosco naturale crescono una accanto all’altra tutta una serie di piante, a volte in concorrenza tra loro, ma di solito ciascuna di essa occupa una nicchia individuale.


I LIVELLI DEL BOSCO

Nel bosco ci sono diversi livelli di crescita delle piante: alcune piante sono alte, altre sono cespugli. Ci sono piante rampicanti che usano i tronchi degli alberi e piante perenni che crescono in posizione ombreggiata tappezzando il suolo del bosco.


IL SOTTOBOSCO Nel bosco crescono molti tipi di cespugli. Essi formano uno strato all’ombra degli alberi, sopra alle erbe, al muschio e ai licheni.Questa parte del bosco si chiama sottobosco. Esso è importante per la vita del bosco poichĂŠ lo protegge dal sole e dal vento. Poche di queste piante riescono a fiorire,dipende dalla loro esposizione al sole. In autunno maturano i frutti. Il sottobosco previene il prosciugamento del suolo.


I FUNGHI •I funghi sono il frutto di un organismo. Per vivere, il fungo trae nutrimento da un’altra pianta. Esso rende piÚ facilmente assorbibili dalla pianta i sali minerali contenuti nel terreno. Questa interazione reciprocamente vantaggiosa per due organismi,si chiama simbiosi.


TIPI DI FUNGHI ď Ź

Alcuni funghi, detti saprofiti, si nutrono delle sostanze organiche delle parti morte delle piante. CosĂŹ facendo, disgregano i resti vegetali, trasformandoli in humus, un terreno particolarmente fertile.

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Altri funghi, detti parassiti, attaccano invece il legno degli alberi vivi, danneggiandoli gravemente o addirittura facendoli morire.


LO SFRUTTAMENTO DEL BOSCO •I nostri boschi derivano dallo sfruttamento da parte dell’uomo della vegetazione forestale al fine di soddisfare i propri bisogni, primo fra tutti quello di legname. •Fino ad alcuni decenni fa le aree boscate venivano intensamente sfruttate per la produzione di legname per impieghi lavorativi o semplicemente legna da ardere.


LA SELVICOLTURA OSSIA LA COLTIVAZIONE DEL BOSCO •

La selvicoltura è la scienza che studia l'impianto, la coltivazione e l'utilizzazione dei boschi.

Nel panorama delle diverse forme di coltivazione del bosco oggi troviamo la selvicoltura naturalistica o “prossima alla natura”, nata in Europa verso la fine dell’800.


IL TAGLIO DEL BOSCO ď Ź

Il momento del taglio degli alberi, varia a seconda delle specie, poichĂŠ alberi diversi impiegano tempi diversi per raggiungere una data dimensione. Il taglio viene fatto in modo diverso per garantire la crescita del bosco: ci sono infatti molte specie di alberi che sono in grado di rinascere dalle proprie parti sotterranee o piĂš prossime al terreno, come ad esempio il cerro, il castagno o la robinia, ed altre che invece si riproducono i soltanto da semi .


TIPI DI TAGLIO DEL BOSCO Il taglio degli alberi può avvenire: tagliando tutte le piante e ricominciando con la semina. In questo caso si curano le piante che sono cresciute meglio per ricavarne i semi e tagliando via via tutte le piante di vecchia generazione per lasciare spazio alle nuove pianticelle.Nell’altro metodo si eseguono più tagli successivi, evitando di tagliare le radici e la parte più prossima al terreno, si parla di ceppaia o bosco ceduo. RIPULITURA DELLA CEPPAIA


IL PERIODO DELLA COLTIVAZIONE DEL BOSCO •L’inverno è la principale stagione per le attività di coltivazione dei boschi. Con le castagne, l’albero è maturo abbastanza per fruttificare, basta solo passare in autunno e raccogliere i ricci. Un castagno può fruttificare anche per cent’anni senza l’intervento dell’uomo.


AREE NATURALI PROTETTE Le aree protette sono porzioni di territorio in cui si conservano quelle parti di natura che sono arrivate quasi intatte fino a noi. Sono classificate in tre categorie:  -I parchi nazionali,  -I parchi regionali,  -Le riserve naturali. 


I PARCHI NAZIONALI 

Sono le aree naturali più vaste e importanti. Hanno lo scopo di conservare interi paesaggi come massicci montuosi, vallate, ghiacciai, tratti di costa. Ogni parco può avere: riserve di tutela assoluta, con accesso consentito solo agli studiosi; aree di protezione per le attività agricole e pastorali; aree di promozione economica dove esistono strade, paesi e attività compatibili.


I PARCHI REGIONALI ď Ź

Si estendono su territori piĂš limitati. Al loro interno si trovano strade, centri abitati, campi coltivati.


LE RISERVE NATURALI ď Ź

Corrispondono in genere ad un singolo ambiente da proteggere: una foresta, un lago, il delta di un fiume, un’isola , un fondale marino.


RIMBOSCHIMENTO E TUTELA DELL’AMBIENTE 

Il rimboschimento prevede l’impianto di alberi su terreni dai quali la copertura arborea era scomparsa per diverse cause e spesso i nuovi alberi appartengono a specie diverse da quelle originarie. Le piante, da vive, sono importanti perché difendono il suolo dall’erosione, trattengono l’acqua, producono ossigeno e hanno effetti positivi sul clima. Ma anche gli alberi morti svolgono un ruolo essenziale per l’ecosistema, infatti offrono rifugio a diverse specie di animali. Una gestione forestale attenta al mantenimento degli equilibri tra le specie animali e vegetali,rappresenta un requisito essenziale per la conservazione della biodiversità.


LA BIODIVERSITA’ 

La biodiversità o diversità biologica è l’insieme delle specie animali e vegetali e degli ecosistemi di cui fanno parte. E’ una risorsa di fondamentale importanza, dato che la sopravvivenza di una specie dipende da quella delle altre. Negli ultimi 50 anni, non solo in Europa, ma nel mondo, la distruzione degli ecosistemi naturali ha subito una forte accelerazione; molte specie animali e vegetali sono scomparse e altre rischiano l’estinzione. Tutelare la biodiversità significa rispettare tutti i componenti dell’ambiente in cui viviamo. Questo non significa impedire lo sfruttamento delle risorse naturali, ma utilizzarle ragionevolmente.


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