Polizia Penitenziaria Domani

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Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P.

Anno XII - numero 3 - 18 febbraio 2010

Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

Falsa partenza?


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Numero 3 - Anno XII - Lunedì 18 febbraio 2010

in prima

di Leo Beneduci beneduci@osapp.it

Il “modello” entrerà in crisi dopo il passo indietro sulla Protezione Civile Spa?

Falsa partenza? La commissione Ambiente della Camera ha dato il via libera a maggioranza al decreto sulla Protezione civile ma ha cancellato dal testo la trasformazione della Protezione civile in società per azioni. Proprio il “metodo Protezione Civile” ed il suo Capo Guido Bertolaso sono in pieno occhio del ciclone e il Piano per l'Edilizia Penitenziaria (che doveva ispirarsi proprio a quel modello) scricchiola. Una falsa partenza? Non sta a noi rispondere. Noi lottiamo giorno dopo giorno contro lo sfascio del sistema. Gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria continuano a lanciare sempre nuovi e più gravi allarmi e gli Istituti sono privi di fondi sufficienti per assicurare l'ordinaria conduzione delle strutture. Il primo Piano carceri, predisposto dal Capo del DAP Franco Ionta doveva partire nella primavera del 2009 e, con 17.000 posti in più rispetto alla capienza regolamentare avrebbe assicurato la ricettività per 60.000 detenuti. Ora lo stato d'emergenza porta (con gli stessi posti in più) la ricettività ad 80.000 posti. In pratica quello che era sovraffollamento sarà normalità. Il “modello” entrerà in crisi dopo il passo indietro sulla Protezione Civile Spa? Dopo la bocciatura della struttura di supporto (appunto la Spa) che doveva ,nelle intenzioni del Governo, rendere il lavoro più agile e più funzionale in molti chiedono di rivedere il Piano Carceri per paura che il tutto si trasformi in un business che permetta di agire in deroga alla norme urbanistiche, di localizzazione, espropriazione ed occupazione delle aree. Il Senato ha approvato un emendamento al ddl di conversione del decreto legge 195/2009 che prevede che il Commissario straordinario per l’emergenza carceri, d’intesa con le Regioni e sentiti i sindaci dei Comuni interessati, provvederà alla localizzazione

delle aree destinate alla realizzazione di nuove carceri, anche in deroga alle vigenti previsioni urbanistiche. La procedura di localizzazione prevede una serie di semplificazioni: la pubblica amministrazione non avrà l’obbligo di comunicare l’avvio del procedimento ai soggetti interessati (articoli 7 e 8 della legge 241/1990); il provvedimento di localizzazione comporterà dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle opere e costituirà decreto di occupazione d’urgenza delle aree individuate; l’approvazione delle localizzazioni costituirà variante degli strumenti urbanistici e produrrà l’effetto dell’imposizione del vincolo preordinato all’espropriazione. Per le occupazioni d'urgenza e per le eventuali espropriazioni delle aree individuate, il commissario straordinario, prescindendo da ogni altro adempimento, dovrà redigere lo stato di consistenza e il verbale di immissione in possesso dei suoli. Sarà lo stesso commissario straor-

dinario a determinare, entro sei mesi dalla data di immissione in possesso, l’indennità di provvisoria occupazione o di espropriazione, tenuto conto delle destinazioni urbanistiche antecedenti la data del provvedimento. Contro il provvedimento di localizzazione ed il verbale di immissione in possesso sarà ammesso esclusivamente ricorso giurisdizionale o ricorso straordinario al Capo dello Stato. Sono escluse le opposizioni amministrative previste dalla normativa vigente. Anche senza provvedimento di localizzazione o verbale di immissione in possesso, il commissario straordinario potrà utilizzare un immobile, in via di somma urgenza, con proprio provvedimento che ne motivi la contingibilità ed urgenza. Infine, in deroga all’articolo 18 del Codice degli Appalti, è consentito il subappalto delle lavorazioni della categoria prevalente fino al 50%. Un altro emendamento approvato, introduce norme per prevenire le infiltrazioni della criminalità orga-

nizzata nella realizzazione delle carceri. Il coordinamento di tutte le attività è affidato ai prefetti, supportati dal “Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle grandi opere” (previsto dall’art. 180, comma 2 del Codice Appalti). I controlli antimafia sui contratti, sui subappalti e sui subcontratti sono effettuati secondo le linee guida indicate dal suddetto Comitato di coordinamento, anche in deroga al regolamento sul rilascio delle comunicazioni e delle informazioni antimafia. Per l’efficacia dei controlli antimafia, è prevista la tracciabilità dei flussi finanziari relativi a contratti pubblici, subappalti e subcontratti e nelle erogazioni e concessioni di risorse pubbliche. Presso i prefetti saranno istituiti elenchi di fornitori e prestatori di servizi non soggetti a rischio di inquinamento mafioso, cui possono rivolgersi gli esecutori dei lavori. Questo è quello che si è fatto fino ad oggi. Allora il Piano è partito o sarà (anche stavolta) una falsa partenza?


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BLOCK NOTES

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Appunti dal ‘pianeta Giustizia’

Domenico Nicotra nicotra@osapp.it

VOTO - Il Ministro della Giustizia Angelino Alfano sta valutando l’ipotesi di costituzionalizzare l’iniziativa

Ok al legittimo impedimento Via libera della Camera allo scudo del legittimo impedimento a comparire in udienza per premier e ministri, se imputati. Il semaforo verde al provvedimento si è acceso con 316 sì, 239 no e 40 astenuti ed è stata subito bagarre in aula, con lancio di palline di carta, tra i deputati della maggioranza e l'Italia dei valori. Il provvedimento "ponte", resterà in vigore per non più di 18 mesi in attesa dell'approvazione del Lodo Alfano bis per via costituzionale. Sarà palazzo Chigi a certificare il legittimo impedimento per premier e ministri a comparire in udienza. Un emendamento approvato della commissione Giustizia, messo a punto dal relatore Enrico Costa (Pdl), stabilisce, infatti, che «ove la presidenza del Consiglio dei ministri attesti che l'impedimento è continuativo e correlato allo svolgimento delle funzioni di cui alla presente legge, il giudice rinvia il processo ad udienza successiva al periodo indicato». Per l'opposizione sarà «una sorta di autocertificazione», che consentirà agli esponenti del governo di non presentarsi ai processi senza nessuna verifica sulla fondatezza dei motivi addotti. Con 14 voti di scarto, infatti, l'Aula della Camera ha respinto un emendamento Udc, votato a scrutinio segreto, su cui il governo aveva espresso parere contrario. Fallito un blitz Pd-Udc per cancellare la norma che estende ai ministri la facoltà di avvalersi dell'impedimento istituzionale per saltare un'udienza in un processo penale.

Una curiosità: il governo ha accolto, con un certo imbarazzo, gli ordini del giorno delle opposizioni che stabiliscono che non siano legittimo impedimento a comparire in udienze, per premier e ministri, la partecipazione a sagre, fiere e feste di paese. Esclusi anche meeting, incontri di partito e politici. Lo Scudo alle alte cariche "Lo strumento e' da decidere in sede politica, stiamo valutando e non passera' molto tempo". Cosi' il ministro della Giustizia Angelino Alfano risponde a Montecitorio ai giornalisti che gli chiedono se a breve al Senato il governo o la maggioranza presenteranno un provvedimento costituzionale di 'scudo' alle alte cariche. Rispondendo alle sollecitazioni del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, che ha chiesto una costituzionalizzazione dello scudo, Alfano ha fatto presente che con il legittimo impedimento "siamo intervenuti su un articolo del codice di procedura penale e riteniamo che la via scelta sia corretta". Ma da piu' parti giunge la sollecitazione a una costituzionalizzazione dello scudo per le alte cariche, fanno notare i giornalisti. "Stiamo valutando il da farsi. Ora c'e' il legittimo impedimento che postula l'esistenza di una iniziativa entro 18 mesi e noi ci muoveremo in questa direzione. E ieri e' stato approvato un ordine del giorno che invita il governo a questa scelta. Stiamo valutando lo strumento in sede politica e non passera' molto tempo".

ANNO XII - n. 3 Lunedì 18 febbraio 2010 Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P. Direttore Responsabile Leo Beneduci Direttore Editoriale Domenico Nicotra Vice Direttore Domenico Mastrulli Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano Gennaro Ricci

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Direttore Organizzativo Luca Cruciani Coordinamento Redazionale Alfio Grasso Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo

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INTERPRETAZIONI DI LEGGE- Le Direzioni applicano “strumenti” non validi per le Forze di Polizia

Visite mediche: quali fasce orarie? Le Direzioni degli Istituti e dei servizi stanno diffondendo disposizioni interne che assoggettano gli appartenenti del Corpo alle stesse fasce di reperibilità per le visite fiscali in caso di malattia del personale dei dipendenti pubblici, secondo le previsioni del D.P.C.M. 18 dicembre 2009. Le Legge 3 agosto 2009 n. 102, all'articolo 17 dispone la soppressione del 2° periodo del comma 3, dell'articolo 71 del decreto 112 (Decreto Brunetta) convertito in legge 133/2008 che “le fasce orarie di reperibilità del lavoratore, entro le quali devono essere effettuate le visite mediche di controllo, sono dalle ore 8:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 20:00 di tutti i giorni, compresi i non lavorativi e i festivi” e che, si applicava a tutti i dipendenti pubblici, compresi quelli delle Forze di Polizia. Il D.P.C.M. Del 18 dicembre 2009 è emanato in attuazione del D.lvo 150/2009 che ha introdotto la disciplina dei controlli sulle assenze per quanto riguarda i pubblici dipendenti di cui all'art. 2 del D.lvo

165/2001 e non anche quelli del successivo articolo 3 e cioè “i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, gli avvocati e procuratori

dello Stato, il personale militare e delle Forze di Polizia, il personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia. Per gli apparte-

nenti alle Forze di Polizia, quindi, gli orari di reperibilità permangono dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 17:00 alle ore 19:00.

Le novità del F.E.S.I. 2009 Il 26 gennaio è stato sottoscritto tra l'Amministrazione e le organizzazioni sindacali l'accordo sul Fondo per l'Efficienza dei Servizi Istituzionali relativo all'anno 2009. Una delle principali novità dell'Accordo F.E.S.I. 2009 consiste nella previsione del calcolo delle indennità previste per ogni fattispecie su base giornaliera e non più mensile. Per ogni unità di personale occorre determinare la tipologia di servizio ordinariamente svolto tra le categorie A1, A2 ed A3 e quindi verificare se, in corrispondenza della tipologia di servizio individuata, il dipendente ha raggiunto il tetto minimo delle prestazioni mensili previste dall'Accordo, tenuto conto dell'articolazione dell'orario di lavoro settimanale su 5 o 6 giornate lavorative. Questa operazione preliminare deve essere fatta distintamente per ognuno dei mesi dell'anno sulla base del servizio prestato. Alla determinazione delle prestazioni su base mensile concorrono le presenze di ogni tipologia di lavoro e le assenze/presenze così come specificatamente individuate nell'Accordo stesso. Per la sola fattispecie A1 il diritto alla corrispondente fascia si matura a condizione che siano state assicurate anche le prestazioni vincolanti stabilite e cioè che il dipendente abbia effettuato due turni di servizio notturno, compreso tra le 22,00 e le 6,00, due turni di servizio serale, compreso tra le 16,00 e le ore 24,00 ed un turno di servizio festivo. Per il personale classificato in A1 occorre verificare in quale delle due ipotesi retributive collocarlo sulla base della distinzione dei limiti di prestazioni mensili. Se il dipendente raggiunge i limiti di presenze della fascia più elevata per ogni giornata di presenza gli compete l'indennità di euro 8.00. Se al raggiungimento di quei limiti concorrono tipologie

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di lavoro anche di A2 e A3 per le sole giornate riferite a tali categorie compete la corrispondente indennità, rispettivamente di euro 2,50 e di euro 2,00. Se, invece, concorrono giornate di assenza/presenza appare equo che l'indennità corrispondente per questa giornata sia quela individuata per la seconda fascia A1. IL personale che viene classificato in A2 o A3 matura la corrispondente indennità giornaliera se viene accertato il raggiungimento del limite delle presenze mensili. Per tutte e tre le tipologie, per le giornate di assenza riconosciute come presenza compete l'indennità giornaliera corrispondente al servizio ordinariamente prestato. Se nella stessa giornata o nello stesso turno risultano svolte diverse tipologie di lavoro compete l'indennità giornaliera più favorevole. Il criterio di calcolo delle presenze utili ai fini della corresponsione degli emolumenti fissi è stato invertito. Dall'1 gennaio 2009 al 30 giugno 2009, i criteri di calcolo delle presenze sono gli stessi del secondo semestre 2008. Dall'1 luglio 2009 al 31 dicembre 2009 i criteri di calcolo delle presenze sono gli stessi del primo semestre 2008. Per la fattispecie A4 è stata prevista l'estensione del beneficio per coloro che prestano servizio presso le sedi di San Gimignano e Volterra. Nella lettera A5 figura una nuova indennità volta a compensare il disagio sofferto dal personale che effettua un numero di servizi notturni superiori a tre e al personale che effettua nell'arco del mese, dopo il quinto turno serale, turni di servizio di almeno sei ore lavorative a partire dalle ore 12.00. La contrattazione decentrata (alla quale è destinato un budget pari ad euro 1.722.334,25) si svolgerà in ambito provveditoriale entro il 26 febbraio. M.N.


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INCONGRUENZE- Più di un dubbio sull’iniziativa della Direzione Generale del Personale e della Formazione

Concorso 133 vice commissari perchè l’aspettativa speciale? Il tutor “romano”

La Direzione Generale del Personale e della Formazione nel recapitare le convocazioni al personale appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria risultato vincitore del Concorso Pubblico per 133 posti di Vice Commissario di Polizia Penitenziaria si è riservata l'accertamento di una serie di requisiti (peraltro già rilevabili dai fogli matricolari). Inoltre il Personale è stato invitato a munirsi del decreto di aspettativa. Il ricorso analogico ex art. 12 preleggi, mutuato dalla disciplina riguardante gli allievi vice ispettori del concorso pubblico è inconferente in quanto gli artt. 7 e 9 del D.lvo 146/2000 stabiliscono direttamente le modalità di accesso alla qualifica iniziale nel ruolo direttivo ordinario e non c'è alcuna ragione per collocare in aspettativa chi ha una qualifica. Non ci sono neanche le ragioni di una “presa in carico stipendiale” visto che si tratta di appartenenti al Corpo. Inoltre l'aspettativa speciale si è rilevata pregiudizievole per la progressione in carriera di un appartenente al Corpo che, oltre ad essere stato collocato d'autorità in aspettativa si è visto retrocedere nel ruolo di provenienza. I vice commissari in prova interni dovrebbero essere considerati “in servizio attivo” in modo da corrispondere loro l'indennità di missione. M.N. TRASFERIMENTI

Mobilità a domanda: niente proroghe Trasferiti 191 uomini e 49 donne per la mobilità a domanda. Il Capo del DAP Franco Ionta ha disposto alla Direzione Generale del Personale di non accogliere eventuali richieste di proroga. RINVIO AD APRILE

Consiglio di Stato Il Consiglio di Stato del 26 gennaio ha rinviato la decisione entro il mese di aprile. In particolare il Consiglio di Stato ha confermato il Decreto del Presidente della IV sezione in data 14 gennaio 2010. L'Amministrazione potrà procedere per gli agenti in prova del 160° corso per quanto riguarda il giuramento e le assegnazioni alle sedi. Qualche difficoltà permane per la possibilità di iniziare le convocazioni degli ulteriori 1000 idonei del concorso per 219 posti di agente.

Il 22 febbraio presso l'Isspe di Roma avrà inizio il corso per i vice commissari in prova vincitori del concorso pubblico per 133 posti. Da diversi mesi l'Ispee ha emanato alcuni avvisi intesi ad acquisire sul territorio la disponibilità di coloro che, già nel Ruolo dei Commissari, sarebbero stati impiegati per assistere alle esigenze formative del corso in qualità di tutor e tale procedura aveva determinato l'individuazione di alcune unità che avevano

espresso il proprio consenso. L'idea del DAP è quella di disporre per queste necessità l'utilizzo di Personale del Ruolo dei Commissari in servizio a Roma e senza particolari compiti di eccessiva responsabilità presso gli Istituti. Delusione, quindi, tra chi aveva considerato questo ruolo come un riconoscimento implicito della professionalità posseduta e quale possibilità di ulteriore accrescimento del proprio bagaglio lavorativo. G.A.


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NOVITA’ - Da un lato si preparano le basi per privatizzare le strutture romane, dall’altro si cercano due unità

Spacci: mano destra e mano sinistra Il Consiglio di Amministrazione dell'Ente di Assistenza ha scritto al Demanio per quantificare gli affitti da richiedere a ditte esterne interessate a prendere in gestione i barspacci di Rebibbia Nuovo Complesso e di Regina Coeli, a titolo di sperimentazione ed in attesa di estendere l'iniziativa su tutto il territorio nazionale. Intanto la Direzione Generale del Personale e della Formazione per le esigenze del 2° corso di formazione per vice commissari presso l'ISSPe bandisce un interpello tra gli Istituti ed i servizi penitenziari di Roma per l'individuazione di 2 addetti per il bar-spaccio dell'ISSPe. Della serie la mano destra non sa cosa fa quella sinistra. 219 POSTI DI AGENTE

Attesa l’udienza di appello del CdS

Ancora attesa per l'udienza di appello al Consiglio di Stato che dovrà decidere nel merito sul ricorso relativo all'annullamento del corso e del concorso per 219 posti di agente di Polizia Penitenziaria sul quale il TAR del Lazio ha già emesso sentenza. Dall'esito di questa udienza si conoscerà se potranno entrare in servizio effettivo gli attuali agenti in prova del 161° corso (Scuole di Aversa, Parma e Monastir). La decisione chiarirà se potranno essere avviati ai prossimi corsi le 62 unità femminili e 232 maschili (idonei al concorso per 219 unità agenti) che hanno già superato le selezioni medico-attitudinali, per una durata dei corsi che dovrebbe essere di 6 mesi complessivi. Si saprà se potranno essere chiamati a visita gli ultimi 678 idonei e se nell'ambito delle 2000 unità promesse dal Ministro Alfano dovrà essere bandito un nuovo concorso per non meno di 1100 posti. M. N.


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zapping News dal Mondo e dall’Italia

Ddl pentiti: prima si e dopo no Nuovo scontro politico sulla giustizia, stavolta l’oggetto è il ddl già ribattezzato anti-pentiti, presentato a novembre dal senatore del Pdl Giuseppe Valentino e messo in calendario in commissione Giustizia per un esame congiunto con la riforma del processo penale. L’opposizione accusa la maggioranza di voler garantire l’impunità alla mafia, il presentatore della proposta contrattacca: è terrorismo. Il Ministro della Giustizia Angelino Alfano ha preso le distanze: «Sono assolutamente contrario, non è nel programma di governo», afferma. Gli fa eco il coordinatore Pdl Ignazio La Russa, che sottolinea che si tratta di «una proposta di un singolo parlamentare, certo una persona autorevole, a cui sarà prestata la dovuta attenzione», quindi il provvedimento «seguirà il suo percorso che può anche essere lungo o infinito». Il testo modifica l’articolo 192 del codice di procedura penale e prevede che le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, i cosiddetti pentiti, «assumono valore probatorio o di indizio solo in presenza di specifici riscontri esterni», anziché essere semplicemente «valutate unitamente agli altri elementi di

prova che ne confermano l’attendibilità» come previsto dall’attuale formulazione del comma 3. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni boccia senza appello il cosiddetto ddl anti-pentiti: "e'

una norma che non condivido e se non la condivido io e non la condivide il ministro della Giustizia non credo proprio che uscira' dalla commissione in Parlamento". G. A.

Il carcere al Reggio Calabria Film Festival Per il secondo anno consecutivo il Reggio Calabria Film Festival porterà il cinema all’interno del carcere di Reggio Calabria. Progetto questo fortemente voluto dall’amministrazione comunale in collaborazione con la direzione del carcere. Il comune,attraverso il festival,ha anche donato, come promesso lo scorso Aprile, oltre 500 libri per il completamento della biblioteca del carcere. Il Reggio Calabria Film Festival ha trattato le tematiche vicine al carcere con il cortometraggio “Fuori tempo massimo” di Alberto Gatto che in pochi mesi, è riuscito a realizzare “un buon prodotto trattando una tematica sociale, quale la vita all'interno delle carceri, molto difficile da riproporre a chi quelle esperienze non le vive quotidianamente”. Giada Ariani



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