La risposta arrabbiata che in questi giorni ha mostrato la destra nazionalista spagnola, sotto forma di germanofobia e isolazionismo demofobico ed anti-europeo dovrebbe mostrare agli occhi del mondo qual è il livello di violenza e di odio fascista al quale è sottomesso il nostro popolo anni fa.
In questo contesto, da PL vogliamo ringraziare le espressioni di sostegno e di solidarietà e l'atteggiamento coraggioso della sinistra europea, da Die Linke e il settimanale Junge Welt in Germania, alla risoluzione del Parlamento portoghese approvata su richiesta dal PCP e il Blocco di Sinistra.
Lo ripetiamo ancora una volta: il conflitto tra la Spagna e il popolo catalano è il conflitto tra nazionalismo escludente, xenofobo ed autoritario al servizio dell'oligarchia e le élite estrattive, e un movimento popolare e trasformatore in difesa della democrazia e l'acquisizione di potere dalla cittadinanza.
L'Europa si gioca il futuro. Come nel 1936, rimanere neutrali significa strizzare l’occhio al fascismo.
TUTTO IL SUPPORTO AI COMITATI DI DIFESA DELLA REPUBBLICA! Nati come una forma di auto-organizzazione spontanea e popolare per garantire il referendum sull'autodeterminazione del 1 ottobre scorso, i Comitati di Difesa della Repubblica (CDR) sono diventati uno dei modi più dinamici e creativi di articolare la difesa della volontà popolare, della democrazia e della Repubblica catalana attraverso la mobilitazione sociale, la resistenza civile nonviolenta e la disobbedienza a uno stato autoritario.
Queste assemblee di quartiere, villaggio o città riuniscono lavoratori, studenti, contadini, pensionati, vicini, insegnanti, vigili del fuoco e tutti i tipi di persone coinvolte nella costruzione di un futuro di giustizia e libertà per il nostro popolo.
Proprio per questo motivo, sono diventati uno degli obiettivi preferiti del fascismo spagnolo che ha attivato un'offensiva su tutti i fronti contro i CDR: mediaticamente, accusandoli di praticare la violenza; giudiziariamente, denunciando per "terrorismo" una persona accusata di partecipazione armata con un fischietto in una manifestazione contro l'oligopolio che gestice i caselli sulle autostrade catalane; ed extra giudizialmente, con attacchi da parte di gruppi neonazisti contro locali che servono da punto d'incontro per i CDR.
La mobilitazione popolare e l'unità delle forze repubblicane è stata la chiave per affrontare la repressione e, infatti, è stato un effetto boomerang, con la moltiplicazione dei CDR su tutto il territorio catalano e anche al di fuori del paese. Così, stanno diventando un esempio come modello e ispirazione sia per organizzare la solidarietà internazionalista con il popolo catalano in tutto il mondo, sia per articolare i gruppi repubblicani e la resistenza popolare contro il fascismo in Spagna.