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Nel segno della collaborazione

Unione e dialogo sono le parole chiave nel comparto dei giochi amusement-only per superare il difficile momento

Gli effetti della pandemia e poi le nuove ‘lacunose’ e ‘pesanti’ regole tecniche per i comma 7 di cui abbiamo avuto modo di parlare nei numeri scorsi (v. l’intervista a Roberto Marai in PME di maggio) hanno messo gli operatori del settore amusement in una situazione di difficoltà e grave incertezza dalla quale si auspicano di uscire nel più breve tempo possibile e vedendo risolte le tante problematiche sul tavolo. Perché l’augurio diventi realtà la categoria si è compattata, e lo ha dimostrato anche alla seconda edizione degli Stati Generali dell’Amusement svoltasi il 5 luglio. All’evento, tenutosi online, hanno partecipato i rappresentanti di tutte le realtà del puro amusement – Consorzio FEE, Federamusement, Sapar, New Asgi, Anbi, Anesv e Acmi – che hanno concordato sulla necessità, per tutelare al meglio gli interessi degli operatori, da un lato di essere una voce unica e dall’altro di mantenere aperto un costante dialogo con l’Amministrazione. “Solo operando con una regia salda e unanime – hanno commentato a una sola voce i presidenti di tutte le realtà dell’amusement presenti – potremo tutelare il nostro mondo. Abbiamo bisogno di regole chiare e condivise: solo uniti e unanimi riusciremo a salvare un comparto che dà lavoro a centinaia di migliaia di famiglie e offre sano divertimento a grandi e piccini, nel solco della migliore tradizione italiana”. Segnali di apertura da parte dell’Amministrazione sembrano esserci, è stato osservato, e proprio con questo stimolo si è decisa la costituzione di un tavolo di lavoro che riunisca tutti gli attori della filiera e gli organismi certificatori. Lo scopo? Comunicare in modo coordinato e costante le istanze del settore all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e avere al contempo un filo diretto continuo con chi si occupa delle certificazioni. Le problematiche da chiarire e risolvere sono parecchie e di peso. Riguardano per esempio, le sorti delle ticket redemption (comma 7C bis), le nuove procedure di omologazione, la salvaguardia del parco macchine esistente e le tempistiche. Su questo tema vi invitiamo a leggere anche l’intervista a Roberto Marai di questo mese a p. 48.

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