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Tecnologia buona o censura?

In Cina Tencent adotta il riconoscimento facciale per fare la sua parte nella lotta all’abuso di videogiochi da parte dei minori

La cinese Tencent ha annunciato che da questo mese in Cina, su oltre 60 dei suoi titoli più popolari di videogiochi (per esempio, Honor of Kings, Peace Elite, Game for Peace e Glory of the King) ha introdotto un sistema di riconoscimento facciale per impedire ai minorenni di giocare di notte. Questa mossa è stata adottata dal gigante del gaming di Shenzhen – i cui interessi si estendono però in tutto il mondo, visto che è proprietario anche di Epic Games, ed ha quote in Activision Blizzard, Ubisoft, Bluehole e decine di altre aziende produttrici di videogame – per allinearsi alle normative cinesi di contrasto a quelle che vengono definite “abitudini di gioco eccessive e malsane” tra i giovani. Queste leggi stabiliscono un vero e proprio coprifuoco dei gamer sotto i 18 anni, vietando loro di videogiocare dalle 22 alle 8. Ma non solo: viene anche fissato un limite al loro tempo di gioco (massimo 90 minuti al giorno) e a quanto possono spendere mensilmente nelle microtransazioni, comuni per acquistare personalizzazioni ed elementi premium (massimo 55 euro circa). Inoltre, per tutti i gamer, minorenni e non, è anche stabilito l’obbligo di registrarsi ai giochi online utilizzando la propria carta d’identità e il divieto di giocare a giochi che abbiano “espliciti riferimenti a sesso, sangue, violenza e gioco d’azzardo” (con sanzioni previste anche per i produttori di tali giochi che arrivano al divieto di ingresso nel mercato cinese). Il sofisticato sistema di riconoscimento facciale adottato da Tencent, denominato Midnight Patrol (la pattuglia di mezzanotte), esegue la scansione dei volti dei giocatori e li confronta poi con un database governativo di facce e nomi. Qualora risultasse che il giocatore è un minorenne che sta giocando ‘fuori orario’ l’accesso al gioco viene automaticamente bloccato. “Effettueremo uno screening facciale per gli account registrati con nomi reali e che hanno giocato per un certo periodo di tempo durante la notte” spiega Tencent in un comunicato. “Chiunque rifiuti o fallisca il riconoscimento sarà trattato come un minorenne e espulso dal gioco”. Tencent ha però anche pensato all’eventualità di adulti bloccati per errore dal sistema: potranno rifare il riconoscimento e tutto procederà per il meglio in automatico. Ha infine annunciato anche un’altra funzione, Guardian Lock, presentata come d’aiuto ai genitori nel controllare i loro piccoli furbetti. “Alcuni bambini hanno rubato i cellulari dei genitori per modificare il controllo parentale. Con Guardian Lock ogni volta che vengono cambiate queste impostazioni, sarà necessaria prima la verifica tramite riconoscimento facciale per confermare se si tratta del genitore che sta facendo le modifiche, così da impedire al bambino di aggirare il volere di mamma e papà”. Con 660 milioni di gamer, il mercato cinese è uno dei più grandi al mondo per il gaming e secondo la società di consulenza Niko Partners il settore nella nazione raggiungerà un fatturato di 55 miliardi di dollari entro il 2025. Tencent ne detiene una gran bella fetta (oltre il 40% secondo le analisi degli esperti): nel solo primo trimestre di quest’anno ha incassato 6,7 miliardi di dollari.

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