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Interview: Gianpietro Ghedina La corsa di Cortina

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by Antonella Euli

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Qui, Gianpietro Ghedina accende il braciere olimpico. Accanto, una suggestiva immagine di Cortina

La corsa di Cortina

Gianpietro Ghedina, primo cittadino della città olimpica, ci racconta l’evoluzione dei progetti in atto

Come spiega la rinascita di Cortina d’Ampezzo?

R. C’è grande fermento, in ogni settore, sulla scia dei Mondiali di Sci Alpino di febbraio 2021, disputati in un periodo non proprio felice. Cortina d’Ampezzo non si è mai fermata, anzi, nell’ottica delle Olimpiadi 2026, è in continua corsa. Prevediamo una forte crescita in ogni ambito nei prossimi cinque anni, dal privato al pubblico, ivi compresi i grandi lavori di ristrutturazione di alberghi storici, il rinnovamento degli impianti di risalita esistenti e l’apertura di nuovi collegamenti.

D. A proposito di hotel...

R. Ci sono importanti progetti che miglioreranno l’offerta alberghiera, soprattutto a 4 e a 5 stelle, e Cortina tornerà a essere il ritrovo del jet set internazionale, abituato agli alberghi di lusso.

D. E gli impianti?

R. Oltre all’ammodernamento degli esistenti, inaugureremo a breve la nuova cabinovia Tofane-5Torri, frutto di un investimento

di oltre 18milioni di euro. Un ulteriore impianto che stiamo programmando ci porterà poi direttamente dal centro di Cortina a Socrapes.

D. Tema aeroporto...

R. La mia amministrazione è contraria per diversi motivi, primo fra tutti la tutela del nostro magnifico e delicato territorio. Stiamo invece programmando un’elisuperficie, fruibile anche per i voli notturni che includerà anche uno spazio dedicato ai droni.

D. Milano-Cortina: quali sono le sinergie in atto e future

R. Il legame tra le due città si sta intensificando attraverso incontri, conferenze, comunicazione e molte progettualità per arrivare puntuali all’appuntamento Olimpico del 2026.

D. Il futuro di Cortina?

R. Roseo. Al centro di tutte le nostre attività resta sempre il rispetto per l’ambiente e la tutela del nostro patrimonio paesaggistico, unico al mondo. Dal 1979 il nostro Piano Regolatore è praticamente bloccato e non consente nuove edificazioni ma privilegia le ristrutturazioni degli immobili esistenti. I grandi eventi sportivi che ci attendono creeranno nuove opportunità di lavoro, tese a incentivare la permanenza dei nostri concittadini sul territorio. Stiamo vivendo in parte quanto accadde nel 1956, dove le Olimpiadi di allora consacrarono Cortina d’Ampezzo a meta internazionale. Un “Nuovo Rinascimento” dove Cortina d’Ampezzo si confermerà protagonista assoluta di bellezza, accoglienza e vivibiltà per lunghissimo tempo.

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