
4 minute read
Interiors Inversione di tendenza
interiors
Progetto Studio di architettura Ambra Piccin | Foto Diego Gaspari Bandion
Advertisement
Inversione di tendenza
L’elemento orizzontale che si ripete ovunque, è la caratteristica di questa dimora “controtendenza”

68 L’aspetto significativo che emerge nella casa è l’elemento orizzontale, che si ripete ovunque e crea uno stupefacente contrasto con le elevazioni rocciose che si fanno ammirare dalle finestre

Cortina d’Ampezzo è nota in tutto il mondo per la magnificenza del suo paesaggio verticale. Quasi a rispettare questa tendenza verso l’infinito, qui si è costruito nel tempo seguendo l’elemento modulare della verticalità. Colpisce invece, entrando in questa casa, l’inversione di tendenza che l’architetto Ambra Piccin ha voluto imprimere alla ristrutturazione: l’aspetto significativo che emerge è l’elemento orizzontale, che si ripete ovunque e

crea contrasto con le alte cime che si ammirarano dalle vetrate. Le ampie boiserie alle pareti, in particolare, sembrano correre verso l’esterno e conducono alle finestre, quasi a raccontare la storia millenaria delle montagne e della loro stratificazione geologica, che si ritrova anche nelle pietre naturali dei bagni e della cucina. Un gioco di linee originale che crea una prospettiva diversa, ma non meno legata all’ambiente alpino in cui si colloca. E proprio la boiserie, in tavole orizzontali di legno d’abete riquadrato geometricamente, - con le porte ad arco, i soffitti a travi o tavole, il pavimento d’abete anticato e lucidato - diventa il fil rouge che raccorda tutti gli ambienti. È la materia, qui, l’essenza stessa del legno che si esprime, in prima persona. Nell’open space, dove la boiserie si rarefa in ampie superfici di muro bianco a riquadratura delle finestre, un basso e leggero tramezzo separa l’angolo divano - che affaccia direttamente sullo spettacolare paesaggio attraverso la grande


La boiserie, in tavole orizzontali di legno d’abete riquadrato geometricamente è il fil rouge che raccorda tutti gli ambienti
porta finestra - dalla zona pranzo che mescola nuovamente stile montano e vintage grazie alla panca, al tavolo bianco con gambe a colonna e sedie in cuoio. La cucina è realizzata utilizzando lo stesso legno impiegato in tutte le altre stanze: abete antico recuperato dalle parti a nord dei fienili che, poco stressato dalla luce e dal calore del sole, può esibire la sua tonalità argento. La distribuzione stessa degli spazi è innovativa. Nella stanza padronale, racchiusa nella boiserie a esclusione di una parete, è posizionata la vasca disegnata dall’architetto Piccin in lastre di pietra Dolomia e quarzite argentata lavorata a spacco. Pur partendo da un ribaltamento dei canoni tradizionali dell’architettura alpina, che rende l’insieme moderno e sperimentale, Piccin in realtà si è voluta ispirare proprio agli elementi primordiali della natura, tra cui il legno di abete che ha trattato in maniera originale e naturale nei colori, e la pietra naturale, che ben si accompagna al colore unico della dolomia. Ovunque primeggia il grigio-marrone, omaggio dell’architetto e del committente, fine amante del bello, alla tonalità diurna delle Dolomiti. Per ricordare invece



Il grigio-marrone è un omaggio dell’architetto e del committente, alla tonalità diurna delle Dolomiti mentre per ricordare l’enrosadira, si gioca con una tinta vermiglio abbinata a un bluette intenso, che rispecchia il contrasto dei colori che infiammano le Dolomiti
l’enrosadira che colora di viola le montagne al tramonto, si è scelto di giocare con una tinta vermiglio abbinata a un bluette intenso, che rispecchia il contrasto dei colori che infiammano le Dolomiti, tra terra e cielo. Sia i rivestimenti dei due bagni, realizzati con un tecnica di pittura spatolata molto materica, sia i tendaggi, le stoffe e perfino gli oggetti d’arredo, sono infatti dedicati a queste tonalità, che valorizzano l’amalgama tra forma e materia e si allontanano nel contempo dal cliché dei colori normalmente utilizzati nella conca ampezzana, tra

cui il verde e il rosso. Dove tutto è apparentemente natura e materia, linearità e raffinata semplicità, l’occhio esperto riconosce invece l’utilizzo importante della tecnologia, sia nella domotica che permea di sé quest’abitazione, sia nel trattamento dei materiali, resi attuali e vivibili dalle mani esperte degli artigiani che collaborano con l’architetto Piccin, e che da sempre la seguono nel coniugare l’innovazione tecnologica alla sapienza tradizionale dell’architettura locale. A completare un insieme di piccole dimensioni, ma di grande impatto scenico, pochi pezzi d’arredo ricordano il gusto e la passione vintage del committente, con una lampada di foggia industrial come unico elemento verticale, sedute inglesi della seconda metà del secolo scorso e, alle pareti, quadri che senza soluzione di continuità giocano con i colori della terra e con l’effetto quasi tridimensionale dei materiali. ambrapiccin.it

