VOLUME 04 | XXIII Conferenza Nazionale SIU

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Percorsi per la mitigazione dei rischi territoriali in Sicilia orientale Luca Barbarossa Università degli Studi di Catania Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (DICAR) Email: luca.barbarossa@darc.unict.it

Viviana Pappalardo Università degli Studi di Catania Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (DICAR) Email: viviana.pappalardo@darc.unict.it

Paolo La Greca Università degli Studi di Catania Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (DICAR) Email: paolo.lagreca@unict.it

Abstract Nel contesto del Mezzogiorno d’Italia ed in Sicilia in particolare, si è registrato nelle ultime decadi un incremento di eventi calamitosi molti dei quali legati a fenomeni meteo-climatici di notevole entità. Gli ambiti territoriali esposti a fenomeni di dissesto idrogeologico, hanno subito effetti differenziati anche in ragione delle di politiche di gestione del territorio poco attente alle fragilità presenti. La spinosa questione del ruolo della pianificazione nella gestione dei rischi territoriali è già da tempo al centro del dibattito scientifico. Se da un canto appare largamente condivisa la necessità di orientare le scelte di governo del territorio verso modalità che tengano in considerazione i temi della mitigazione dei rischi, dall’altro non si è ancora riusciti ad affrancare da difficoltà quei processi che dovrebbero portarle nello spazio d’azione proprio delle politiche del governo del territorio. Emblema di dinamiche sviluppo incontrollate e insostenibili, il territorio siciliano è il risultato di processi di crescita spesso regolati da strumenti urbanistici poco attenti alle dinamiche di salvaguardia del territorio, cui si aggiungono i processi insediativi irregolari che hanno interessato le aree agricole periurbane e le aree costiere, generando una imponente pressione antropica in ambiti territoriali caratterizzati da marcate fragilità idrogeologiche. Recenti fatti di cronaca hanno dimostrato le negligenze imputabili a politiche di governo del territorio poco o per nulla attente ai rischi territoriali e alla mancanza di constante monitoraggi da parte degli enti locali. In questo scenario trova applicazione il contributo proposto che argomenta sulla necessità di individuare concrete opportunità di interlocuzione tra pianificazione di settore e pianificazione locale e fornire strumenti di orientamento delle politiche locali e delle azioni sul territorio. Il presente contributo intende: i) restituire gli esiti della ricognizione in un territorio particolarmente fragile le cui condizioni di rischio sono certamente esacerbate dalla diffusa presenza di urbanizzazioni irregolari, spesso concentrate in aree a rischio; ii) delineare un metodo che consenta di definire strategie di intervento e nuovi dispositivi progettuali, utili per intraprendere azioni di breve e medio termine ma immediatamente efficaci ai fini della mitigazione e dell’adattamento al rischio idrogeologico. Monitoraggio costante, obbligo di adeguamento degli strumenti urbanistici e recepimento delle prescrizioni dei piani di settore/area vasta, vengono presentati come elementi chiave per affrontare la difficilissima sfida del governo dei territori e del patrimonio costruito, come occasione per il rilancio e la valorizzazione di ambiti anche ad elevata valenza ambientale e paesaggistica, ma soprattutto per tradurre in forma fisica le istanze della città resiliente fornendo risposte concrete in termini di politiche per la mitigazione e la messa in sicurezza dei territori. Parole chiave: fragile territories, spatial planning, tools and techniques

1 | Introduzione Il Principe Salina, parlando con Chevalley, così descrive ambiente e clima della Sicilia nel celeberrimo Gattopardo: «[…] questo clima che c'infligge sei mesi di febbre a quaranta gradi; li conti, Chevalley, li conti: Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre; sei volte trenta giorni di sole a strapiombo sulle teste; questa nostra estate lunga e tetra quanto l'inverno russo e contro la quale si lotta con minor successo; […] e poi l'acqua che non c'è o che bisogna trasportare da tanto

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Resilienza nel governo del territorio. A cura di Brunetta G., Caldarice O., Russo M., Sargolini M. Planum Publisher e Società Italiana degli Urbanisti, Roma-Milano 2021 | ISBN: 978-88-99237-31-8 | DOI: 10.53143/PLM.C.421


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