Planum Magazine | Monographic Issue no.39 | 2019

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che consta di una popolazione di circa 350 000 abitanti. La zona sottoposta all’attenzione degli studi risulta quindi in generale densamente abitata e da questa alta concentrazione di popolazione deriva anche un territorio ricco di infrastrutture lineari e di aree urbanizzate con annessi poli industriali e portuali. Mentre i due casi di studio sardi sono caratterizzati da zone contraddistinte da una bassa densità abitativa e da rilevanti zone montuose circostanti, come il caso studio della regione del Limbara. Tabella IV | Valori ottenuti applicando gli indicatori BFI, UFI e meff LUs

BFI

UFI

meff (km2)

Regione delle Giare basaltiche

13568.89

0.43

412.45

Limbara

1441.57

0.24

892.78

North East Wales

299733.70

3.40

9.61

South East Wales

296164.12

7.06

10.38

Discussione e conclusioni

La FPA colpisce ampiamente i paesaggi europei, ma in Italia appare poco considerato dai piani paesaggistici regionali, secondo i risultati preliminari riportati in questa ricerca. I piani paesaggistici sono stati esaminati in base a quattro criteri di base, tra cui riferimenti alla frammentazione, se valutata attraverso metodi qualitativi o quantitativi, eventuali indicatori in grado di quantificare la FPA, infine misure o strategie di deframmentazione. In questo lavoro abbiamo sviluppato un approccio comparativo, applicando tre indicatori, BFI, UFI e MEFF, in grado di darci informazioni sul grado di frammentazione, i casi studio sono stati quattro, due in Sardegna (Italia) e due in Galles. Si è potuto constatare che la FPA risulta più elevata in territori soggetti a maggiore pressione antropica, spesso coincidenti con le zone costiere. Tale aspetto è emerso in maniera molto marcata nel caso di studio Sardegna, Italia-Galles, Regno Unito, dove vengono applicati gli indicatori in contesti molto differenti. Infatti, mentre si ha un’urbanizzazione più marcata nel Galles, si hanno invece contesti essenzialmente rurali per le unità paesaggistiche sarde. A tale contrapposizione di urbanizzazione corrisponde dunque una elevata differenza di frammentazione con il territorio gallese decisamente più antropizzato e ricco di infrastrutture lineari, nettamente differente da quello sardo caratterizzato invece da una bassa densità sia abitativa sia infrastrutturale. Si è verificato come le specie animali, e in particolare le specie bersaglio del riccio europeo, percepiscono le infrastrutture in modo diverso. Pertanto, un tale approccio quantitativo consente a pianificatori, decisori e stakeholder di ottenereuna panoramica comparativa sulle LF e pianificare strategie di deframmentazione in habitat di valore. Applicando un approccio quantitativo dei livelli di frammentazione, si ottengono informazioni sul livello di FPA degli amb ti di studio. In secondo luogo, la gestione di misurazi ni programmate e cadenzate nel tempo potrebbe fornire un utile supporto in fase di monitoraggio degli effetti nel tempo degli insediamenti o interventi realizzati rispetto agli equilibri ecologici di contesto. In questo senso, gli indicatori sarebbero capaci di indirizzare la decisione verso l’adozione dei più opportuni interventi di deframmentazione, ossia di contrasto o riduzione della FPA, per una migliore salvaguardia degli habitat e delle specie sensibili.

Planum. The Journal of Urbanism

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