Strategie urbane e sviluppo rurale: contingenze per una nuova urbanistica in Cina
Strategie urbane e sviluppo rurale: contingenze per una nuova urbanistica in Cina Andrea Palmioli* Aménagement de l’espace et urbanisme Université Paris-Est, ED Ville, Transports et Territoires Laboratoire: IPRAUS - Institut Parisien de Recherche: Architecture, Urbanistique, Sociétés IUAV Scuola di Dottorato In Urbanistica, Istituto Universitario di Architettura di Venezia Email: ap@andreapalmioli.com Tel: +33 0699 3081 47
Abstract Il processo di urbanizzazione delle popolazioni rurali rappresenta un fenomeno in aumento in tutto il mondo. La correlazione tra aree urbane e rurali è emersa negli ultimi anni in contrasto con la persistente dicotomia tra territorio urbano e rurale ormai da lungo tempo disinteressata ai rapporti di correlazione e interdipendenza cui oggi è invece orientata l’urbanistica cinese. In seguito alle riforme economiche promosse dal 1978, la Cina ha subito una transizione da economia pianificata ad economia di mercato. Il successivo alleggerimento delle restrizioni statali sulla migrazione rurale, al fine di collocare l’eccedenza di forza lavoro, è scaturito l’aumento progressivo dei contadini migranti nelle città registrando un enorme incremento. L’aumento della popolazione flottante è tuttavia responsabile del ridursi del dualismo città-campagna diventando la forma principale di migrazione sociale e rappresentando un forte fattore dello sviluppo economico metropolitano. Oggi sta emergendo una nuova generazione di contadini-lavoratori, sia in termini di caratteristiche socio-economiche ma anche sottoposta ai problemi di tolleranza, di adeguamento strutturale dell’assetto urbano, ora inadatto ad ospitare i fenomeni di isolamento e ghettizzazione. Il ruolo delle politiche governative in materia di sviluppo urbano e integrazione sociale esercita un peso considerevole a tal punto da favorire nelle campagne metropolitane l’imborghesimento della classe contadina congiuntamente a fenomeni quali il subappalto dei terreni agricoli. L’inclusione e la conservazione nelle politiche della pianificazione dei territori e dei villaggi agricoli attorno alle periferie metropolitane sembrano più che mai una scelta invitabile. Parole chiave Shanghai, conflitti sociali, confisca terreni agricoli
Strategie urbane e sviluppo rurale: contingenze per una nuova urbanistica in Cina In seguito alle riforme economiche promosse dal leader del Partito Comunista Cinese Deng Xiaoping, la Cina ha conosciuto una crescita urbana esponenziale. Dalla fine degli anni ’90 le città cinesi hanno registrato un tasso d’estensione di circa 50%. Confrontandosi con una rapida evoluzione, la metropoli di Shanghai conferma un’espansione urbana senza precedenti arrivando nel 1985, a quadruplicare superficie urbanizzata. Il rinnovamento dei quartieri centrali e lo sviluppo delle nuove zone sub-urbane, dei poli industriali e tecnologici delocalizzati in periferia, sono stati resi possibili grazie alla requisizione dei terreni coltivabili con la conseguente demolizione nel 2000, del 40% dei villaggi rurali. Le implicazioni sociali, economiche e morfologiche di questa trasformazione si fondano sulla distinzione tra rurale et urbano, chiaramente correlata all’organizzazione giuridica cinese, alle riforme precedenti e infine, alla pianificazione urbana spesso sottomessa ai fini dell’economia di mercato. Tra le caratteristiche che contraddistinguono l’urbanizzazione cinese, è il coesistere dell’economia pianificata e dell’economia di mercato.
Andrea Palmioli
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