

rassegna stampa Teatri di Pietra, la Rete
ottobre /novembre 2022 Campania
rassegna stampa Teatri di Pietra, la Rete
ottobre /novembre 2022 Campania
ven 28 ott 22Piedimonte MateseComplesso di San Domenico Lupus in Fabula sab 29 ott 22Teano Museo Archeologico di Teanum SidicinumLupus in Fabula dom 30 ott 22MaddaloniMuseo Archeologico di Calatia Tempesta ven 4 nov 22Piedimonte MateseComplesso di San Domenico La Lupa sab 5 nov 22Teano Museo Archeologico di Teanum SidicinumLa Lupa dom 6 nov 22MaddaloniMuseo Archeologico di Calatia La Lupa ven 11 nov 22MaddaloniMuseo Archeologico di Calatia Infiniti Mondi sab 12 nov 22Piedimonte MateseComplesso di San Domenico Infiniti Mondi dom 13 nov 22 Teano Museo Archeologico di Teanum SidicinumInfiniti Mondi
ven 28 ott 22Piedimonte MateseComplesso di San Domenico Lupus in Fabula ven 4 nov 22Piedimonte MateseComplesso di San Domenico La Lupa sab 12 nov 22Piedimonte MateseComplesso di San Domenico Infiniti Mondi sab 29 ott 22Teano Museo Archeologico di Teanum SidicinumLupus in Fabula sab 5 nov 22Teano Museo Archeologico di Teanum SidicinumLa Lupa dom 13 nov 22 Teano Museo Archeologico di Teanum SidicinumInfiniti Mondi dom 30 ott 22MaddaloniMuseo Archeologico di Calatia Tempesta dom 6 nov 22MaddaloniMuseo Archeologico di Calatia La Lupa ven 11 nov 22MaddaloniMuseo Archeologico di Calatia Infiniti Mondi
MIC
MADDALONI - PIEDIMONTE MATESE - TEANO
ven 28 ott 22
LUPUS IN FABULA da Esopo e Fedro drammaturgia Tato Russo con Chiara Meschini e Luisa Stagni
ven 4 nov 22
LA LUPA da Giovanni Verga coreografia Carlotta Bruni musica Marco Schiavoni narrazione Sebastiano Tringali con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo
sab 12 nov 22 INFINITI MONDI da Giordano Bruno drammaturgia M.Brancaccio con Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Matteo Gentiluomo, Paola Saribas e Mario Brancaccio
dom 30 ott 22
TEMPESTA dall'Eneide di Virgilio drammaturgia Sebastiano Tringali regia e coreografia Aurelio Gatti con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Valeria Busdraghi e Sebastiano Tringali
dom 6 nov 22
LA LUPA da Giovanni Verga coreografia Carlotta Bruni musica Marco Schiavoni narrazione Sebastiano Tringali con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo
ven 11 nov 22 INFINITI MONDI da Giordano Bruno drammaturgia M.Brancaccio con Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Matteo Gentiluomo, Paola Saribas e Mario Brancaccio
|| info&prenotazioni : teatridipietra@gmail.com - whatsapp -351 907 2781
|| ingresso : intero 10 - ridotto 8 - studenti e convenzioni 5
sab 29 ott 22
LUPUS IN FABULA da Esopo e Fedro drammaturgia Tato Russo con Chiara Meschini e Luisa Stagni
sab 5 nov 22
LA LUPA da Giovanni Verga coreografia Carlotta Bruni musica Marco Schiavoni narrazione Sebastiano Tringali con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo
dom 13 nov 22
INFINITI MONDI da Giordano Bruno drammaturgia M.Brancaccio con Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Matteo Gentiluomo, Paola Saribas e Mario Brancaccio
https://agenparl.eu/2022/10/11/teatri-dautunno-al-via/
(AGENPARL) – mar 11 ottobre 2022 Livorno, 11 ottobre 2022 – “Teatri d’Autunno”, lo storico festival organizzato dal centro artistico “Il Grattacielo” con il patrocinio del Comune di Livorno e sostenuto da Fondazione Livorno, torna per la sua 17esima edizione. Oltre un mese, dal 22 ottobre al 4 dicembre, di spettacoli, mostre, film e molto altro che, per quest’anno, verteranno sul tema della sostenibilità nell’ottica di ritrovare l’armonia e il benessere dell’animo umano. «Viviamo tempi strani, difficili, inaspettati, nei quali abitudini e certezze sono continuamente messi alla prova – dice la direttrice artistica della kermesse Eleonora Zacchi – C’è la necessità di interrogarsi, di porre riflessioni “sull’io”, “sul noi”, “sul chi siamo” e “su tutto ciò che ci circonda”, “su dove siamo”, sul “da dove partiamo e dove andiamo” su cosa vuol dire e come possiamo garantire il nostro “vivere bene”, immersi nella natura che ci circonda. Il teatro nei suoi diversi linguaggi, l’arte e la cultura possono dare la giusta spinta ed energia nel ricercare le strade, per ritrovare l’armonia ed il benessere dell’animo umano: questo l’ impegno come operatore culturale. “Sostenibile” vuole essere il pensiero che, da questa edizione e per il prossimo triennio, sta alla base della programmazione del festival, nel rispetto delle linee tracciate dall’agenda 2030 ovvero il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. Stiamo vivendo un’epoca di pandemie e guerre, che ci hanno messo a confronto diretto e giornaliero con il “qui ed ora”, ma sostenibile è soddisfare i bisogni della generazione presente, senza compromettere quelli delle generazioni future. Pertanto è nostro compito, con gli strumenti a noi propri, sensibilizzare gli animi, sollecitare riflessioni su temi e problematiche del nostro vivere quotidiano, nella convinzione che nutrire l’anima sia un modo per porre le basi per un futuro migliore e responsabile».
Tra le varie proposte anche la rassegna “Io ti amo, mica tanto” nell’ambito della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il laboratorio “Materia” di Michele Sinisi e gli aperitivi in teatro a cura di 5FF.
Ufficio stampa Smart Press
Giulia Bellaveglia e Simone Fulciniti
IL PROGRAMMA DI TEATRI D’AUTUNNO 2022
Sabato 22 ottobre ore 19,00 vernissage mostra “Umanità divisa” –“ Cigarette beachwear collection” e il mondo accanto di Aurora Bresci
Aurora Bresci, artista multidisciplinare e poliedrica spazia nella sua ricerca dall’installazione, alla pittura, ai murales, sarà presente con alcune delle sue opere, tra cui “Cigarette bikini”, “Eterogenia” e “ Radici”. Una serie di opere che indagano tematiche attuali, come la crisi migratoria, la partitá di genere e che inoltre affermano in particolare il suo impegno verso la tutela dell’ambiente e le possibilità che la scienza offre per far fronte a questo problema. ore 21,30 teatro LAUDATO SI’
Opera Cross mediale di e con Michele Sinisi
Produzione BANCA ETICA Festival Castel Dei Mondi – Andria
Un mio amico mi dice un giorno: dovresti lavorare su Laudato Si’, la lettera enciclica del Papa. Ma perché? Io dovrei passare attraverso parole di Amleto, Antigone, Edipo, Arlecchino… che, per quanto uno possa destrutturarli, costituiscono sempre e comunque pilastri del nostro immaginario culturale e specificatamente teatrale, dovrei connettermi (non mi vergogno a dirlo) con un “mercato” specifico. Parlare di Dio… a chi? Muovermi tra uno scritto papale e il “cantico delle creature” di San Francesco… la strada è disseminata di vetro frantumato, ci si taglia di sicuro se pensi all’argomento spirituale. Dopo qualche giorno, mi arriva l’invito al convegno di Banca Etica, dal titolo: Laudato Si’. Inizio la lettura dell’enciclica. A cominciare dall’edizione del Festival Castel dei Mondi dell’estate 2020 è iniziato un percorso di indagine sull’epifania umana tra le proprie Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato
https://agenparl.eu/2022/10/11/teatri-dautunno-al-via/
esperienze e il mondo intero che ci circonda. Tra spazi urbani, aziende e preghiera, sesso e matematica, morte e paesaggi, albe e ricordi, sono ripartito con timore e divertimento. Spesso colleghiamo alla casualità gran parte degli accadimenti, che invece possono rivelare connessioni provocate da nostri interessi e passioni nascoste o inconsapevoli. Giovedì 27 ottobre ore 21,30 Cinema Marcia su Roma regia Mark Cousins con Alba Rohrwacher documentario Usa 2022 -PRIMA VISIONE Venerdì 28 e Sabato 29 ottobre ore 21,30 teatro/danza
TEMPESTA
dal primo libro dell’Eneide drammaturgia Sebastiano Tringalli regia e coreografia Aurelio Gatti assistente Carlotta Bruni con Valeria Busdraghi, Lucia Cinquegrana, Paola Saribas e Sebastiano Tringali in collaborazione con Teatri di Pietra Produzione MDA Produzione Danza coproduzione Esteusa
Una “tempesta di emozioni” che coinvolgono gli spettatori trasportandoli simbolicamente su quelle carrette del mare, immerse nel buoi, in balia delle onde, dove gli attimi diventano l’eternità. Memoria di una vita vissuta mai abbastanza, interrotta dalla tempesta dei ricordi che si mischiano inutilmente alle speranza. Il respiro silente del mare è filo conduttore della “Tempesta”. La via del mare, la vita della speranza, il nubifragio, la tempesta, la costa che è ancora lontana. La morte. Ritrovare parallelismi, non lontani, tra poesia con la cronaca e l’attualità non stupisce: così come nel viaggio di un Grande Classico come L’Eneide, ci si incontra con il tema dell’immigrazione: un gruppo di pagani che sfuggono da un’invasione vera e propria (la guerra dei Greci contro Troia) perpetrata con violenze di ogni genere fino ad operare una vera e propria sostituzione etnica Venerdì 4 novembre ore 18,30 conferenza “Resistere al clima che cambia” a cura dell’Associazione Uninfonews con Assessora all’Ambiente del Comune di Livorno Giovanna Cepparello ore 21,30 teatro
STASERA TOCCA A ME di e con Eleonora Zacchi con la partecipazione di Riccardo De Francesca produzione Contrada Badessa in collaborazione con Centro Artistico il Grattacielo Aps In “Stasera tocca a me” lo spettatore viene immerso in un susseguirsi di situazioni e circostanze in cui il sorriso nasce spontaneo. Una carrellata di personaggi con i quali mettere in evidenza, in tono brillante ed a tratti cabarettistici, i vizi e le virtù dell’animo umano. Donne, uomini, personaggi di fantasia e della letteratura sono fonte inesauribile di scoperta, sorpresa ed ispirazione. La realtà supera la fantasia- e nella nostra quotidianità, nei rapporti con gli altri, nel nostro relazionarsi con il prossimo spesso, osservandola dall’esterno, ha in sé una propria comicità. Quindi è la commedia della vita che trova spazio nei suoi caratteri più variegati, tratteggiando personalità diverse tra loro alle quali Eleonora Zacchi da voce.
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https://edizionecaserta.net/2022/10/17/torna-ledizione-autunnale-di-teatri-di-pietra/
Di redazione Caserta 17 Ottobre 2022 Attualità, Matese e Alto Casertano
Home » Torna l’edizione autunnale di teatri di pietra
PIEDIMONTE MATESE (Antonio Tagliacozzi). Anche quest’anno ritorna la importante manifestazione culturale denominata “Teatri di pietra – autunno” organizzata dalla Direzione regionale dei musei della Campania. L’evento, che di anno in anno riscuote sempre maggiori consensi di pubblico e di critica, è organizzato dalla Direzione dei Musei in collaborazione con le amministrazioni comunali di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni e si svolgerà dal 28 ottobre al 13 novembre prossimi.
Il cartellone degli spettacoli interesserà vari siti dei tre comuni impegnati nell’iniziativa e segnatamente il Complesso san Domenico di Piedimonte Matese, il Museo archeologico di Teanum sedicinum e ed il Museo archeologico Calatia di Maddaloni. Teatri di pietra è una kermesse che vuole essere dedicata ai luoghi che raccolgono un patrimonio straordinario come sono i musei archeologici di cui è abbondantemente dotata Terra di Lavoro.
Tre gli spettacoli che a rotazione saranno rappresentati nei tre siti con inizio alle 18,30 ed andranno in scena classici ben noti al grande pubblico con l’interpretazione di noti artisti di fama nazionale. In particolare, saranno proposte le commedie “Lupus in fabula” di Esopo, “La Lupa” di Giovanni Verga e “Tempesta” dall’Eneide di Virgilio. Per maggiori chiarimenti e dettagli gli interessati possono rivolgersi direttamente alla Direzione regionale dei musei della Campania o agli uffici dei siti di rappresentazione degli eventi.
https://www.casertanews.it/eventi/teatro/lupus-fabula-teatri-pietra-scuola-piedimonte-matese.html
https://www.ansa.it/campania/notizie/2022/10/25/al-via-teatri-di-pietra-dautunno-nei-musei-archeologici_2c3f7e56-9962-41e8af82-d8805b3901ce.html
Dal 29 ottobre 8 eventi nel Casertano di teatro, danza e musica
Redazione ANSA NAPOLI 25 ottobre 2022 19:33 News
(ANSA) - NAPOLI, 25 OTT - Prenderà il via sabato 29 ottobre prossimo, alle 18.30, nel Museo Archeologico di Teanum Sidicinum a Teano (Caserta), Teatri di Pietra d'Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent'anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo.
Teatri di Pietra d'Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e dai Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porterà in scena, fino a domenica 13 novembre nei tre Comuni coinvolti, otto appuntamenti di teatro, danza e musica.
Il Complesso di San Domenico/Museo Civico "Raffaele Marrocco" (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum idicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresenteranno l'occasione per l'incontro tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico. "Nella programmazione - sottolinea Aurelio Gatti, coordinatore delle Rete - trovano spazio le opere di Esopo e Fedro, Virgilio, Giordano Bruno e Verga. Ciascuno contribuisce alla costruzione di un racconto che, attraverso le vicende dei protagonisti, eroi o semplici uomini e donne, esplora, con i linguaggi della danza, del teatro e della musica il nostro presente e racconta con lucidità l'uomo contemporaneo".
A inaugurare la rassegna, sabato 29 ottobre a Teano, sarà Lupus in fabula da Esopo e Fedro, drammaturgia diTato Russo. Domenica 30 ottobre, a Maddaloni, arriva Tempesta dall'Eneide di Virgilio nella drammaturgia di Sebastiano Tringali. La programmazione riprenderà venerdì 4 novembre, a Teano, con La lupa da Giovanni Verga. Lo spettacolo sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese. L'ultimo weekend di programmazione proporrà, venerdì 11 novembre, Infiniti Mondi da Giordano Bruno, drammaturgia di Mario Brancaccio. Lo spettacolo si replicherà sabato 12 novembre a Piedimonte Matese, e chiuderà la rassegna, domenica 13 novembre, a Teano. (ANSA).
https://www.anteprima24.it/caserta/pietra-dautunno-teano/
Al via “Teatri di Pietra d’Autunno 2022”, nello straordinario Museo Archeologico di Teanum Sidicinum Otto appuntamenti in scena di teatro, danza e musica programmati nei Musei archeologici dell’Alto Casertano, luoghi che raccolgono un patrimonio straordinario
Di Redazione - 25 Ottobre 2022
Teano (Ce) – Prenderà il via sabato 29 ottobre 2022 alle ore 18.30, nello straordinario Museo Archeologico di Teanum Sidicinum a Teano, Teatri di Pietra d’Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent’anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo.
La Rete dei Teatri Pietra è un progetto in continuo sviluppo, e nasce, in primo luogo, per offrire un’occasione di pregio per vivere il paesaggio e la sua storia attraverso i siti monumentali, ma, soprattutto, per fare del teatro in ogni suo linguaggio (e dei luoghi dove il teatro prende vita) lo spazio d’incontro tra artisti e spettatori, espressione di quella comunità che, nell’esperienza dello spettacolo dal vivo, si rinnova ogni volta.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porterà in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto.
Fino a domenica 13 novembre sono programmati, fra Teano, Maddaloni e Piedimonte Matese, otto appuntamenti di teatro, danza e musica, in cui lo spazio scenico diventa linguaggio della drammaturgia, sede di una profonda relazione fra attore, scena e pubblico: uno spazio speciale, promotore di relazioni inedite, in cui a esprimersi è la ‘verità’ poetica. In questa prospettiva, gli straordinari luoghi del Complesso di San Domenico/Museo Civico “Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresenteranno l’occasione per l’incontro concreto e palpabile, tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico. Un interessante programma di cinque opere effettive, in cui i temi classici diventano “materia sensibile”, per un confronto con il contemporaneo attraverso il rito del teatro.
“Nella programmazione – sottolinea Aurelio Gatti, coordinatore delle Rete – trovano spazio le opere di Esopo e Fedro, Virgilio, Giordano Bruno e Verga. Ciascuno contribuisce alla costruzione di un racconto che, attraverso le vicende dei protagonisti, eroi o semplici uomini e donne, esplora, con i linguaggi della danza, del teatro e della musica il nostro presente e racconta con lucidità l’uomo contemporaneo”.
A inaugurare la rassegna, sabato 29 ottobre a Teano, sarà Lupus in fabula da Esopo e Fedro, drammaturgia Tato Russo, con Chiara Meschini e Luisa Stagni. E’ l’occasione per raccontare vicende esemplari in luoghi esemplari, dove l’attore racconta una vicenda entro uno spazio particolare, teatro o piazza non importa, ed ecco sorgere la fabula.
Domenica 30 ottobre, a Maddaloni, arriva Tempesta dall’Eneide di Virgilio nella drammaturgia di Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Valeria Busdraghi e Sebastiano Tringali, regia e coreografia Aurelio Gatti. Una «tempesta» di emozioni che coinvolgono gli spettatori trasportandoli simbolicamente su quelle carrette del mare, immersi nel buio, in balia delle onde, dove gli attimi diventano l’eternità. Memorie di una vita vissuta mai abbastanza, interrotta dalla tempesta di ricordi che si mischiano inutilmente alle speranze. Un futuro negato.
La programmazione riprenderà venerdì 4 novembre, a Teano, con La lupa da Giovanni Verga, coreografia Carlotta Bruni, musica Marco Schiavoni, narrazione Sebastiano Tringali, con Lucia
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https://www.anteprima24.it/caserta/pietra-dautunno-teano/
Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo. Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte della Lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali.
Lo spettacolo sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese.
L’ultimo weekend di programmazione di Teatri di Pietra d’Autunno 2022 proporrà, venerdì 11 novembre, lo spettacolo Infiniti Mondi da Giordano Bruno, drammaturgia di Mario Brancaccio, con Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Matteo Gentiluomo, Paola Saribas e Mario Brancaccio. Gli costò il rogo, ma il suo ostinato indagare seminò l’idea di una molteplicità di genti, pensieri e mondi coesistenti nella contemporaneità del tempo. Solo dopo, Giordano Bruno è divenuto il simbolo della massima libertà d’espressione per la quale si dispose a morire. Forse allora il pensiero iniziò una nuova vita, che poi sarà chiave di volta della coscienza morale moderna.
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https://www.ilmattino.it/caserta/teatri_di_pietra_autunno_2022-7011739.html?refresh_ce
Teatri di Pietra d’Autunno 2022: 8 appuntamenti nei Musei archeologici
Caserta
Martedì 25 Ottobre 2022
Prenderà il via sabato 29 ottobre 2022 alle ore 18.30, nello straordinario Museo Archeologico di Teanum Sidicinum a Teano, Teatri di Pietra d’Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent’anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo. La Rete dei Teatri Pietra è un progetto in continuo sviluppo, e nasce, in primo luogo, per offrire un’occasione di pregio per vivere il paesaggio e la sua storia attraverso i siti monumentali, ma, soprattutto, per fare del teatro in ogni suo linguaggio (e dei luoghi dove il teatro prende vita) lo spazio d’incontro tra artisti e spettatori, espressione di quella comunità che, nell’esperienza dello spettacolo dal vivo, si rinnova ogni volta.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con Mic Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porterà in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto. Fino a domenica 13 novembre sono programmati, fra Teano, Maddaloni e Piedimonte Matese, otto appuntamenti di teatro, danza e musica, in cui lo spazio scenico diventa linguaggio della drammaturgia, sede di una profonda relazione fra attore, scena e pubblico: uno spazio speciale, promotore di relazioni inedite, in cui a esprimersi è la ‘verità’ poetica.
In questa prospettiva, gli straordinari luoghi del Complesso di San Domenico/Museo Civico «Raffaele Marrocco» (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresenteranno l’occasione per l’incontro concreto e palpabile, tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico. Un interessante programma di cinque opere effettive, in cui i temi classici diventano «materia sensibile», per un confronto con il contemporaneo attraverso il rito del teatro. «Nella programmazione - sottolinea Aurelio Gatti, coordinatore delle Rete - trovano spazio le opere di Esopo e Fedro, Virgilio, Giordano Bruno e Verga. Ciascuno contribuisce alla costruzione di un racconto che, attraverso le vicende dei protagonisti, eroi o semplici uomini e donne, esplora, con i linguaggi della danza, del teatro e della musica il nostro presente e racconta con lucidità l’uomo contemporaneo».
A inaugurare la rassegna, sabato 29 ottobre a Teano, sarà Lupus in fabula da Esopo e Fedro, drammaturgia Tato Russo, con Chiara Meschini e Luisa Stagni. E’ l’occasione per raccontare vicende esemplari in luoghi esemplari, dove l’attore racconta una vicenda entro uno spazio particolare, teatro o piazza non importa, ed ecco sorgere la fabula. Domenica 30 ottobre, a Maddaloni, arriva Tempesta dall'Eneide di Virgilio nella drammaturgia di Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Valeria Busdraghi e Sebastiano Tringali, regia e coreografia Aurelio Gatti. Una «tempesta» di emozioni che coinvolgono gli spettatori trasportandoli simbolicamente su quelle carrette del mare, immersi nel buio, in balia delle onde, dove gli attimi diventano l’eternità.
Memorie di una vita vissuta mai abbastanza, interrotta dalla tempesta di ricordi che si mischiano inutilmente alle speranze. Un futuro negato. La programmazione riprenderà venerdì 4 novembre, a Teano, con La lupa da Giovanni Verga, coreografia Carlotta Bruni, musica Marco Schiavoni, narrazione Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo. Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte della Lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali. Lo spettacolo sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese. L’ultimo weekend di programmazione di Teatri di Pietra d’Autunno 2022 proporrà, venerdì 11 novembre, lo spettacolo Infiniti Mondi da Giordano Bruno, drammaturgia di Mario Brancaccio, con Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Matteo Gentiluomo, Paola Saribas e Mario Brancaccio. Gli costò il rogo, ma il suo ostinato indagare seminò l’idea di una molteplicità di genti, pensieri e mondi coesistenti nella contemporaneità del tempo.
Solo dopo, Giordano Bruno è divenuto il simbolo della massima libertà d’espressione per la quale si dispose a morire. Forse allora il pensiero iniziò una nuova vita, che poi sarà chiave di volta della coscienza morale moderna. Lo spettacolo si replicherà sabato 12 novembre a Piedimonte Matese, e chiuderà la rassegna, domenica 13 novembre, a Teano. Info e prenotazioni teatridipietra@gmail.com, whatsapp 3519072781, biglietti online su www.liveticket.it.
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https://www.napolipost.com/i-teatri-di-pietra-in-scena-al-museo/
I Teatri di Pietra in scena al Museo
15 Views Ottobre 25, 2022 No Comments Casertapost Redazionale
Teano, Maddaloni e Piedimonte Matese sono le tappe del percorso di Teatri di Pietra d’Autunno 2022.
Il primo evento sabato 29 ottobre 2022 alle ore 18.30, nel Museo Archeologico di Teanum Sidicinum a Teano.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porterà in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto.
Fino a domenica 13 novembre sono programmati otto appuntamenti di teatro, danza e musica. I luoghi
Location: il Complesso di San Domenico/Museo Civico “Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni).
A inaugurare la rassegna, sabato 29 ottobre a Teano, sarà Lupus in fabula da Esopo e Fedro, drammaturgia Tato Russo, con Chiara Meschini e Luisa Stagni.
Domenica 30 ottobre, a Maddaloni, arriva Tempesta dall’Eneide di Virgilio nella drammaturgia di Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Valeria Busdraghi e Sebastiano Tringali, regia e coreografia Aurelio Gatti.
La programmazione riprenderà venerdì 4 novembre, a Teano, con La lupa da Giovanni Verga, coreografia Carlotta Bruni, musica Marco Schiavoni, narrazione Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo.
Lo spettacolo sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese. L’ultimo weekend di programmazione di Teatri di Pietra d’Autunno 2022 proporrà, venerdì 11 novembre, lo spettacolo Infiniti Mondi da Giordano Bruno, drammaturgia di Mario Brancaccio, con Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Matteo Gentiluomo, Paola Saribas e Mario Brancaccio.
Lo spettacolo si replicherà sabato 12 novembre a Piedimonte Matese, e chiuderà la rassegna, domenica 13 novembre, a Teano.
Info e prenotazioni teatridipietra@gmail.com, whatsapp 3519072781, biglietti online su www.liveticket.it
Teatri di Pietra d’Autunno 2022
29 ottobre > 13 novembre 2022
Museo archeologico di Teanum Sidicinum
Via Nicola Gigli, 23 – Teano (CE)
Museo archeologico di Calatia
Via Caudina, 353 – Maddaloni (CE)
Complesso di San Domenico/Museo Civico “Raffaele Marrocco”
Largo San Domenico – Piedimonte Matese (CE)
Inizio spettacoli ore 18.30 – ingresso euro 5
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https://www.cronachedellacampania.it/2022/10/al-via-teatri-di-pietra-dautunno-nei-musei-archeologici/
Di Redazione Cronache 26 Ottobre 2022 – 10:28
Al via ‘Teatri di Pietra d’Autunno’ nei musei archeologici
Dal 29 ottobre 8 eventi nel Casertano di teatro, danza e musica
Al via ‘Teatri di Pietra d’Autunno’ nei musei archeologici. Dal 29 ottobre 8 eventi nel Casertano di teatro, danza e musica
Prenderà il via sabato 29 ottobre prossimo, alle 18.30, nel Museo Archeologico di Teanum Sidicinum a Teano (Caserta), Teatri di Pietra d’Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent’anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e dai Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porterà in scena, fino a domenica 13 novembre nei tre Comuni coinvolti, otto appuntamenti di teatro, danza e musica.
Il Complesso di San Domenico/Museo Civico “Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum idicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresenteranno l’occasione per l’incontro tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico.
“Nella programmazione – sottolinea Aurelio Gatti, coordinatore delle Rete – trovano spazio le opere di Esopo e Fedro, Virgilio, Giordano Bruno e Verga. Ciascuno contribuisce alla costruzione di un racconto che, attraverso le vicende dei protagonisti, eroi o semplici uomini e donne, esplora, con i linguaggi della danza, del teatro e della musica il nostro presente e racconta con lucidità l’uomo contemporaneo”.
A inaugurare la rassegna, sabato 29 ottobre a Teano, sarà Lupus in fabula da Esopo e Fedro, drammaturgia diTato Russo. Domenica 30 ottobre, a Maddaloni, arriva Tempesta dall’Eneide di Virgilio nella drammaturgia di Sebastiano Tringali. La programmazione riprenderà venerdì 4 novembre, a Teano, con La lupa da Giovanni Verga.
Lo spettacolo sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese. L’ultimo weekend di programmazione proporrà, venerdì 11 novembre, Infiniti Mondi da Giordano Bruno, drammaturgia di Mario Brancaccio.
Lo spettacolo si replicherà sabato 12 novembre a Piedimonte Matese, e chiuderà la rassegna, domenica 13 novembre, a Teano.
https://www.napoliclick.it/new-portal/napoliclick/teatro/teatri-di-pietra-d-autunno-2022-otto-appuntamenti-di-teatro-danza-emusica
Saitta Teatro 26 Ottobre 2022
Al via all’edizione autunnale della rassegna Teatri di Pietra d’Autunno 2022 con otto appuntamenti che si terranno tra il Complesso di San Domenico/Museo Civico "Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) da sabato 29 ottobre 2022.
La Rete dei Teatri Pietra è un progetto in continuo sviluppo che nasce per offrire un’occasione di pregio per vivere il paesaggio e la sua storia attraverso i siti monumentali, ma, soprattutto, per fare del teatro in ogni suo linguaggio lo spazio d’incontro tra artisti e spettatori, espressione di quella comunità che, nell’esperienza dello spettacolo dal vivo, si rinnova ogni volta.
- 29 ottobre, a Teano: Lupus in fabula
Uno spettacolo tratto da Esopo e Fedro, drammaturgia Tato Russo, con Chiara Meschini e Luisa Stagni. E’ l’occasione per raccontare vicende esemplari in luoghi esemplari, dove l’attore racconta una vicenda entro uno spazio particolare, teatro o piazza non importa, ed ecco sorgere la fabula.
- 30 ottobre, a Maddaloni: Tempesta
Tratto dall'Eneide di Virgilio nella drammaturgia di Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Valeria Busdraghi e Sebastiano Tringali, regia e coreografia Aurelio Gatti. Una «tempesta» di emozioni che coinvolgono gli spettatori trasportandoli simbolicamente su quelle carrette del mare, immersi nel buio, in balia delle onde, dove gli attimi diventano l’eternità. Memorie di una vita vissuta mai abbastanza, interrotta dalla tempesta di ricordi che si mischiano inutilmente alle speranze. Un futuro negato.
- 4 novembre a Teano; 5 novembre a Maddaloni; 6 novembre a Piedimonte Matese: La lupa
Da Giovanni Verga, coreografia Carlotta Bruni, musica Marco Schiavoni, narrazione Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo. Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte della Lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali.
- 11 novembre a Maddaloni; 12 novembre a Piedimonte Matese; 13 novembre a Teano: Infiniti mondi
Da Giordano Bruno, drammaturgia di Mario Brancaccio, con Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Matteo Gentiluomo, Paola Saribas e Mario Brancaccio. Gli costò il rogo, ma il suo ostinato indagare seminò l’idea di una molteplicità di genti, pensieri e mondi coesistenti nella contemporaneità del tempo. Solo dopo, Giordano Bruno è divenuto il simbolo della massima libertà d’espressione per la quale si dispose a morire. Forse allora il pensiero iniziò una nuova vita, che poi sarà chiave di volta della coscienza morale moderna.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porterà in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto.
Informazioni e prenotazioni:
- teatridipietra@gmail.com Whatsapp 3519072781
- Biglietti online su www.liveticket.it
Author: Ilaria Saitta
https://www.teleradio-news.it/2022/10/26/sabato-29-ottobre-2022-teano-maddaloni-e-piedimonte-matese-al-via-teatri-di-pietradautunno-2022/
Sabato 29 ottobre 2022 – Teano, Maddaloni e Piedimonte Matese al via Teatri di Pietra d’Autunno 2022 mercoledì, 26 Ottobre 2022 Redazione DeaNews, TeleradioNews
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Prenderà il via sabato 29 ottobre 2022 alle ore 18.30, nello straordinario Museo Archeologico di Teanum Sidicinum a Teano, Teatri di Pietra d’Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent’anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo.
La Rete dei Teatri di Pietra è un progetto in continuo sviluppo, e nasce, in primo luogo, per offrire un’occasione di pregio per vivere il paesaggio e la sua storia attraverso i siti monumentali, ma, soprattutto, per fare del teatro in ogni suo linguaggio (e dei luoghi dove il teatro prende vita) lo spazio d’incontro tra artisti e spettatori, espressione di quella comunità che, nell’esperienza dello spettacolo dal vivo, si rinnova ogni volta.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porterà in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto.
Fino a domenica 13 novembre sono programmati, fra Teano, Maddaloni e Piedimonte Matese, otto appuntamenti di teatro, danza e musica, in cui lo spazio scenico diventa linguaggio della drammaturgia, sede di una profonda relazione fra attore, scena e pubblico: uno spazio speciale, promotore di relazioni inedite, in cui a esprimersi è la ‘verità’ poetica. In questa prospettiva, gli straordinari luoghi del Complesso di San Domenico/Museo Civico “Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresenteranno l’occasione per l’incontro concreto e palpabile, tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico.
Un interessante programma di cinque opere effettive, in cui i temi classici diventano “materia sensibile”, per un confronto con il contemporaneo attraverso il rito del teatro.
“Nella programmazione – sottolinea Aurelio Gatti, coordinatore delle Rete – trovano spazio le opere di Esopo e Fedro, Virgilio, Giordano Bruno e Verga. Ciascuno contribuisce alla costruzione di un racconto che, attraverso le vicende dei protagonisti, eroi o semplici uomini e donne, esplora, con i linguaggi della danza, del teatro e della musica il nostro presente e racconta con lucidità l’uomo contemporaneo”.
A inaugurare la rassegna, sabato 29 ottobre a Teano, sarà Lupus in fabula da Esopo e Fedro, drammaturgia Tato Russo, con Chiara Meschini e Luisa Stagni. E’ l’occasione per raccontare vicende esemplari in luoghi esemplari, dove l’attore racconta una vicenda entro uno spazio particolare, teatro o piazza non importa, ed ecco sorgere la fabula.
Domenica 30 ottobre, a Maddaloni, arriva Tempesta dall’Eneide di Virgilio nella drammaturgia di Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Valeria Busdraghi e Sebastiano Tringali, regia e coreografia Aurelio Gatti. Una «tempesta» di emozioni che coinvolgono gli spettatori trasportandoli simbolicamente su quelle carrette del mare, immersi nel buio, in balia delle onde, dove gli attimi diventano l’eternità. Memorie di una vita vissuta mai abbastanza, interrotta dalla tempesta di ricordi che si mischiano inutilmente alle speranze. Un futuro negato.
La programmazione riprenderà venerdì 4 novembre, a Teano, con La lupa da Giovanni Verga, coreografia Carlotta Bruni, musica Marco Schiavoni, narrazione Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo. Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte della Lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali.
Lo spettacolo sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese. L’ultimo weekend di programmazione di Teatri di Pietra d’Autunno 2022 proporrà, venerdì 11 novembre, lo spettacolo Infiniti Mondi da Giordano Bruno, drammaturgia di Mario Brancaccio, con Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Matteo Gentiluomo, Paola Saribas e Mario Brancaccio. Gli costò il rogo, ma il suo ostinato indagare seminò l’idea di una molteplicità di genti, pensieri e mondi coesistenti nella contemporaneità del tempo. Solo dopo, Giordano Bruno è divenuto il simbolo della massima libertà d’espressione per la quale si dispose a morire. Forse allora il pensiero iniziò una nuova vita, che poi sarà chiave di volta della coscienza morale moderna.
Lo spettacolo si replicherà sabato 12 novembre a Piedimonte Matese, e chiuderà la rassegna, domenica 13 novembre, a Teano.
https://www.ondawebtv.it/teatri-di-pietra2022-la-rassegna-dautunno-parte-da-teano/
Teatri di Pietra2022. La rassegna d'Autunno parte da Teano - Ondaweb TV
26 Ottobre 2022 Comments 0 Redazione
Prenderà il via sabato 29 ottobre 2022 alle ore 18.30, nello straordinario Museo Archeologico di Teanum Sidicinum a Teano, Teatri di Pietra d’Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent’anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo. La Rete dei Teatri Pietra è un progetto in continuo sviluppo, e nasce, in primo luogo, per offrire un’occasione di pregio per vivere il paesaggio e la sua storia attraverso i siti monumentali, ma, soprattutto, per fare del teatro in ogni suo linguaggio (e dei luoghi dove il teatro prende vita) lo spazio d’incontro tra artisti e spettatori, espressione di quella comunità che, nell’esperienza dello spettacolo dal vivo, si rinnova ogni volta.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porterà in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto.
Fino a domenica 13 novembre sono programmati, fra Teano, Maddaloni e Piedimonte Matese, otto appuntamenti di teatro, danza e musica, in cui lo spazio scenico diventa linguaggio della drammaturgia, sede di una profonda relazione fra attore, scena e pubblico: uno spazio speciale, promotore di relazioni inedite, in cui a esprimersi è la ‘verità’ poetica.
In questa prospettiva, gli straordinari luoghi del Complesso di San Domenico/Museo Civico “Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresenteranno l’occasione per l’incontro concreto e palpabile, tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico. Un interessante programma di cinque opere effettive, in cui i temi classici diventano “materia sensibile”, per un confronto con il contemporaneo attraverso il rito del teatro.
“Nella programmazione – sottolinea Aurelio Gatti, coordinatore delle Rete – trovano spazio le opere di Esopo e Fedro, Virgilio, Giordano Bruno e Verga. Ciascuno contribuisce alla costruzione di un racconto che, attraverso le vicende dei protagonisti, eroi o semplici uomini e donne, esplora, con i linguaggi della danza, del teatro e della musica il nostro presente e racconta con lucidità l’uomo contemporaneo”. A inaugurare la rassegna, sabato 29 ottobre a Teano, sarà Lupus in fabula da Esopo e Fedro, drammaturgia Tato Russo, con Chiara Meschini e Luisa Stagni. E’ l’occasione per raccontare vicende esemplari in luoghi esemplari, dove l’attore racconta una vicenda entro uno spazio particolare, teatro o piazza non importa, ed ecco sorgere la fabula. Domenica 30 ottobre, a Maddaloni, arriva Tempesta dall’Eneide di Virgilio nella drammaturgia di Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Valeria Busdraghi e Sebastiano Tringali, regia e coreografia Aurelio Gatti. Una «tempesta» di emozioni che coinvolgono gli spettatori trasportandoli simbolicamente su quelle carrette del mare, immersi nel buio, in balia delle onde, dove gli attimi diventano l’eternità. Memorie di una vita vissuta mai abbastanza, interrotta dalla tempesta di ricordi che si mischiano inutilmente alle speranze. Un futuro negato.
La programmazione riprenderà venerdì 4 novembre, a Teano, con La lupa da Giovanni Verga, coreografia Carlotta Bruni, musica Marco Schiavoni, narrazione Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo. Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte della Lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali. Lo spettacolo sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese. L’ultimo weekend di programmazione di Teatri di Pietra d’Autunno 2022 proporrà, venerdì 11 novembre, lo spettacolo Infiniti Mondi da Giordano Bruno, drammaturgia di Mario Brancaccio, con Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Matteo Gentiluomo, Paola Saribas e Mario Brancaccio. Gli costò il rogo, ma il suo ostinato indagare seminò l’idea di una molteplicità di genti, pensieri e mondi coesistenti nella contemporaneità del tempo. Solo dopo, Giordano Bruno è divenuto il simbolo della massima libertà d’espressione per la quale si dispose a morire. Forse allora il pensiero iniziò una nuova vita, che poi sarà chiave di volta della coscienza morale moderna. Lo spettacolo si replicherà sabato 12 novembre a Piedimonte Matese, e chiuderà la rassegna, domenica 13 novembre, a Teano. Info e prenotazioni teatridipietra@gmail.com, whatsapp 3519072781, biglietti online su www.liveticket.it
Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato
https://casertaweb.com/notizie/speciale-anteprima-teatri-pietra-dautunno-2022-lupus-fabula-venerdi-28-ottobre/
Venerdì 28 ottobre 2022 alle ore 12.00, speciale anteprima per “Teatri di Pietra d’Autunno 2022” al Liceo Statale “Galileo Galilei” di Piedimonte Matese (CE) con “Lupus in fabula” da Esopo e Fedro. Lo spettacolo è presentato da TTR – IL teatro di Tato Russo, drammaturgia di Tato Russo, con Chiara Meschini e Luisa Stagni.
E in un tempo di sgomenti: ancora si dice il lupo avere potenza, col suo sguardo, di fare alli omini le voci rauche. Leonardo da Vinci Nell’assenza di “tempi dedicati” in cui fare muovere e transitare significati diversi da quelli dell’effimero e dell’edonistico esaltarsi nell’intrattenimento, pian piano è emersa la necessità di creare legami sociali di tipo nuovo, nuove modalità di stare insieme e di ripensare la socialità e soprattutto i luoghi che possano accoglierla. È questo il contesto che ha aperto la strada a “Lupus in Fabula“, l’occasione per raccontare vicende esemplari in luoghi esemplari: l’attore che racconta una vicenda entro uno spazio particolare, teatro o piazza non importa….ed ecco sorgere la fabula.
Nell’antichità il termine designava qualsiasi rappresentazione teatrale tragica o comica e il teatro era l’espressione del momento collettivo… Teatro e “fabula” hanno sempre convissuto, fin dal sorgere del teatro stesso, «la narrazione, il gioco, il rito» ripeteva più volte Grotowski. Nell’epoca digitale, raccontare le favole – a bambini o adulti che siano – sembra essere una pratica sempre più rara e addirittura ci si interroga, se questo narrare storie prese dal passato, possa nuocere alla visione della realtà, suggerendo uno scontro tra concretezza e visione.
Si delega a nuovi strumenti, (appunto digitali) fare da tramite tra la realtà e la fantasia. In questo modo però, si perde quel momento intimo che si viene a creare tra l’uditore e l’attore che racconta, si annulla un momento molto importante, magico: “l’anima desidera risposte immaginative che la muovano, la delizino, la sprofondino” (Hillman ) e “la mente è fondata sulla sua stessa attività narrativa, nel suo fare fantasia. Questo fare è poiesis che significa propriamente “il fare dal nulla”.
Pensare a “Esopo” non come un individuo storico, ma come il simbolo di un’antica sapienza popolare, che perdurò nei secoli e viva ancora oggi, consente di fare della fabula una scrittura teatrale.
Le favole esopiche di diversa mano, epoca, redazione sono come un corpus omogeneo, che riflette un giudizio comune verso un dato comportamento di animali, dèi, esseri umani tanto da crearne personaggi . Esopo forse non inventò tutte le favole.
Nondimeno, ciascuna di loro può essere qualificata a buon diritto come “esopica”. La favola è un breve racconto caratteristico tanto della cultura occidentale quanto di quella orientale; in essa agiscono per lo più personaggi animali, dietro i quali è agevole individuare altrettante tipologie di comportamento umano.
Attraverso la piacevolezza della narrazione l’apologo persegue una finalità gnomica, suggerendo una condotta di vita all’insegna della prudenza, della laboriosità, della coscienza dei propri limiti.
Nella tradizione occidentale la favola si lega indissolubilmente al nome di Esopo, enigmatico personaggio vissuto tra il VII ed il VI sec. a.C. al quale viene attribuita la codificazione del genere, nonché la sua autonoma affermazione nel panorama letterario. Il nutrito corpus di racconti ascritti a questa figura leggendaria viene successivamente rielaborato ed ampliato da autori più tardi (Fedro, I sec.d. C; Babrio, II sec. d.C. Aviano, IV sec. d.C).
La tradizione iconografica connessa al nome di Esopo procede, tanto nel mondo antico quanto in quello moderno, lungo due filoni paralleli: da una parte ci si confronta con reperti incentrati sul personaggio del favolista e sugli aneddoti della sua vita, tutti all’insegna di un’irriverente saggezza; dall’altra con testimonianze relative alle favole. Queste ultime conoscono una maggiore fortuna nell’ambito dell’età medievale, che ne apprezza il carattere fantasioso, allegorico ed edificante; sono oggetto di rinnovato interesse, infine, nel mondo rinascimentale, allorchè, accanto alla drastica selezione di racconti sopravvissuti durante l’età di mezzo, si fa progressivamente strada il recupero dell’originario repertorio in lingua greca.
https://www.eventiesagre.it/Teatro_Teatro/21078604_Teatri+Di+Pietra+In+Campania.html
Numero Evento: 21078604
Teatro Teatro
Teatri Di Pietra In Campania
Teatri D'autunno 2022
Date: Dal: 29/10/2022
Al: 13/11/2022
Dove: Teano Campania - Italia
Altri Comuni Contatti WhatsApp: 3519072781 Email Fonte Raimondo
Teatri Di Pietra In Campania
Teatri D'autunno 2022
Da Sabato 29 Ottobre a Domenica 13 Novembre 2022 - dalle ore 18:30
Dal 29/10/2022 al 13/11/2022 Teano (CE)
Dal 29/10/2022 al 13/11/2022 Piedimonte Matese (CE)
Dal 29/10/2022 al 13/11/2022 Maddaloni (CE)
Teatri di Pietra d’Autunno 29 ottobre - 13 novembre 2022 Teano, Maddaloni e Piedimonte Matese
Otto appuntamenti in scena di teatro, danza e musica programmati nei Musei archeologici dell’Alto Casertano, luoghi che raccolgono un patrimonio straordinario Prenderà il via sabato 29 ottobre 2022 alle ore 18.30, nello straordinario Museo Archeologico di Teanum Sidicinum a Teano, Teatri di Pietra d’Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent’anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo.
La Rete dei Teatri Pietra è un progetto in continuo sviluppo, e nasce, in primo luogo, per offrire un’occasione di pregio per vivere il paesaggio e la sua storia attraverso i siti monumentali, ma, soprattutto, per fare del teatro in ogni suo linguaggio (e dei luoghi dove il teatro prende vita) lo spazio d’incontro tra artisti e spettatori, espressione di quella comunità che, nell’esperienza dello spettacolo dal vivo, si rinnova ogni volta.
Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato
https://www.eventiesagre.it/Teatro_Teatro/21078604_Teatri+Di+Pietra+In+Campania.html
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porterà in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto.
Fino a domenica 13 novembre sono programmati, fra Teano, Maddaloni e Piedimonte Matese, otto appuntamenti di teatro, danza e musica, in cui lo spazio scenico diventa linguaggio della drammaturgia, sede di una profonda relazione fra attore, scena e pubblico: uno spazio speciale, promotore di relazioni inedite, in cui a esprimersi è la ‘verità’ poetica.
In questa prospettiva, gli straordinari luoghi del Complesso di San Domenico/Museo Civico "Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresenteranno l’occasione per l’incontro concreto e palpabile, tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico.
Un interessante programma di cinque opere effettive, in cui i temi classici diventano “materia sensibile”, per un confronto con il contemporaneo attraverso il rito del teatro.
“Nella programmazione - sottolinea Aurelio Gatti, coordinatore delle Rete - trovano spazio le opere di Esopo e Fedro, Virgilio, Giordano Bruno e Verga. Ciascuno contribuisce alla costruzione di un racconto che, attraverso le vicende dei protagonisti, eroi o semplici uomini e donne, esplora, con i linguaggi della danza, del teatro e della musica il nostro presente e racconta con lucidità l’uomo contemporaneo”.
A inaugurare la rassegna, sabato 29 ottobre a Teano, sarà Lupus in fabula da Esopo e Fedro, drammaturgia Tato Russo, con Chiara Meschini e Luisa Stagni. E’ l’occasione per raccontare vicende esemplari in luoghi esemplari, dove l’attore racconta una vicenda entro uno spazio particolare, teatro o piazza non importa, ed ecco sorgere la fabula.
Domenica 30 ottobre, a Maddaloni, arriva Tempesta dall'Eneide di Virgilio nella drammaturgia di Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Valeria Busdraghi e Sebastiano Tringali, regia e coreografia Aurelio Gatti. Una «tempesta» di emozioni che coinvolgono gli spettatori trasportandoli simbolicamente su quelle carrette del mare, immersi nel buio, in balia delle onde, dove gli attimi diventano l’eternità. Memorie di una vita vissuta mai abbastanza, interrotta dalla tempesta di ricordi che si mischiano inutilmente alle speranze. Un futuro negato.
La programmazione riprenderà venerdì 4 novembre, a Teano, con La lupa da Giovanni Verga, coreografia Carlotta Bruni, musica Marco Schiavoni, narrazione Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo. Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte della Lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali.
Lo spettacolo sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese. L’ultimo weekend di programmazione di Teatri di Pietra d’Autunno 2022 proporrà, venerdì 11 novembre, lo spettacolo Infiniti Mondi da Giordano Bruno, drammaturgia di Mario Brancaccio, con Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Matteo Gentiluomo, Paola Saribas e Mario Brancaccio. Gli costò il rogo, ma il suo ostinato indagare seminò l’idea di una molteplicità di genti, pensieri e mondi coesistenti nella contemporaneità del tempo. Solo dopo, Giordano Bruno è divenuto il simbolo della massima libertà d’espressione per la quale si dispose a morire. Forse allora il pensiero iniziò una nuova vita, che poi sarà chiave di volta della coscienza morale moderna.
Lo spettacolo si replicherà sabato 12 novembre a Piedimonte Matese, e chiuderà la rassegna, domenica 13 novembre, a Teano. Info e prenotazioni teatridipietra@gmail.com, whatsapp 3519072781, biglietti online su www.liveticket.it
Teatri di Pietra d’Autunno 2022 29 ottobre > 13 novembre 2022
Museo archeologico di Teanum Sidicinum Via Nicola Gigli, 23 - Teano (CE) Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato
https://www.eventiesagre.it/Teatro_Teatro/21078604_Teatri+Di+Pietra+In+Campania.html
Museo archeologico di Calatia
Via Caudina, 353 - Maddaloni (CE)
Complesso di San Domenico/Museo Civico "Raffaele Marrocco” Largo San Domenico - Piedimonte Matese (CE)
Inizio spettacoli ore 18.30 - ingresso euro 5
Programma
Sabato 29 ottobre 2022
Museo archeologico di Teanum Sidicinum – Teano
LUPUS IN FABULA
da Esopo e Fedro drammaturgia Tato Russo con Chiara Meschini e Luisa Stagni E in un tempo di sgomenti: ancora si dice il lupo avere potenza, col suo sguardo, di fare alli omini le voci rauche... Leonardo da Vinci Nell’assenza di “tempi dedicati” in cui fare muovere e transitare significati diversi da quelli dell’effimero e dell’edonistico esaltarsi nell’intrattenimento, pian piano è emersa la necessità di creare legami sociali di tipo nuovo, nuove modalità di stare insieme e di ripensare la socialità e soprattutto i luoghi che possano accoglierla.
È questo il contesto che ha aperto la strada a “Lupus in Fabula”, l’occasione per raccontare vicende esemplari in luoghi esemplari: l’attore che racconta una vicenda entro uno spazio particolare, teatro o piazza non importa….ed ecco sorgere la fabula. Nell’antichità il termine designava qualsiasi rappresentazione teatrale tragica o comica e il teatro era l’espressione del momento collettivo… Teatro e “fabula” hanno sempre convissuto, fin dal sorgere del teatro stesso, «la narrazione, il gioco, il rito» ripeteva più volte Grotowski.
Nell’epoca digitale, raccontare le favole – a bambini o adulti che siano , sembra essere una pratica sempre più rara e addirittura ci si interroga, se questo narrare storie prese dal passato, possa nuocere alla visione della realtà, suggerendo uno scontro tra concretezza e visione.
Si delega a nuovi strumenti, ( appunto digitali…) fare da tramite tra la realtà e la fantasia. In questo modo però, si perde quel momento intimo che si viene a creare tra l’uditore e l’attore che racconta, si annulla un momento molto importante, magico: “l’anima desidera risposte immaginative che la muovano, la delizino, la sprofondino” (Hillman ) e “la mente è fondata sulla sua stessa attività narrativa, nel suo fare fantasia.
Questo fare è poiesis che significa propriamente “il fare dal nulla”…
Pensare a “Esopo” non come un individuo storico, ma come il simbolo di un’antica sapienza popolare, che perdurò nei secoli e viva ancora oggi, consente di fare della fabula una scrittura teatrale.
Le favole esopiche di diversa mano, epoca, redazione sono come un corpus omogeneo, che riflette un giudizio comune verso un dato comportamento di animali, dèi, esseri umani tanto da crearne personaggi . Esopo forse non inventò tutte le favole.
Nondimeno, ciascuna di loro può essere qualificata a buon diritto come “esopica”. La favola è un breve racconto caratteristico tanto della cultura occidentale quanto di quella orientale; in essa agiscono per lo più personaggi animali, dietro i quali è agevole individuare altrettante tipologie di comportamento umano.
Attraverso la piacevolezza della narrazione l’apologo persegue una finalità gnomica, suggerendo una condotta di vita all’insegna della prudenza, della laboriosità, della coscienza dei propri limiti.
Nella tradizione occidentale la favola si lega indissolubilmente al nome di Esopo, enigmatico personaggio vissuto tra il VII ed il VI sec. a.C. al quale viene attribuita la codificazione del genere, nonché la sua autonoma affermazione nel panorama letterario.
https://www.eventiesagre.it/Teatro_Teatro/21078604_Teatri+Di+Pietra+In+Campania.html
Il nutrito corpus di racconti ascritti a questa figura leggendaria viene successivamente rielaborato ed ampliato da autori più tardi (Fedro, I sec.d. C; Babrio, II sec. d.C. Aviano, IV sec. d.C).
La tradizione iconografica connessa al nome di Esopo procede, tanto nel mondo antico quanto in quello moderno, lungo due filoni paralleli: da una parte ci si confronta con reperti incentrati sul personaggio del favolista e sugli aneddoti della sua vita, tutti all’insegna di un’irriverente saggezza; dall’altra con testimonianze relative alle favole. Queste ultime conoscono una maggiore fortuna nell’ambito dell’età medievale, che ne apprezza il carattere fantasioso, allegorico ed edificante; sono oggetto di rinnovato interesse, infine, nel mondo rinascimentale, allorchè, accanto alla drastica selezione di racconti sopravvissuti durante l’età di mezzo, si fa progressivamente strada il recupero dell’originario repertorio in lingua greca.
Domenica 30 ottobre 2022
Museo archeologico di Calatia - Maddaloni
TEMPESTA
dall'Eneide di Virgilio drammaturgia Sebastiano Tringali regia e coreografia Aurelio Gatti con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Valeria Busdraghi e Sebastiano Tringali
Una «tempesta» di emozioni che coinvolgono gli spettatori trasportandoli simbolicamente su quelle carrette del mare, immersi nel buio, in balia delle onde, dove gli attimi diventano l’eternità. Memorie di una vita vissuta mai abbastanza, interrotta dalla tempesta di ricordi che si mischiano inutilmente alle speranze. Un futuro negato.
Il respiro silente del mare è filo conduttore della «Tempesta». La via del mare, la via della speranza, il nubifragio, la tempesta, la costa che è ancora lontana. La morte.
Ritrovare parallelismi, non lontani, tra poesia con la cronaca e l’attualità, non stupisce: così anche nel viaggio di un Grande Classico come l’Eneide, ci si incontra col tema dell’immigrazione: un gruppo di pagani che sfuggono da un’invasione vera e propria (la guerra dei Greci contro Troia), perpetrata con violenze di ogni genere fino ad operare una vera e propria sostituzione etnica.
L’Eneide inizia con una tempesta: e non una tempesta qualunque, ma un perfect storm virato sul mito, un’arcitempesta in cui tutti i venti a disposizione di un dio intervengono a recare la maggior devastazione possibile. Quella tempesta rispecchia in fondo qualcosa che l’uomo/Enea ha dentro: è l’epifania di un punto di rottura interiore, e quel gridare dell’uomo/eroe è rivelante.
Il mare, la sua vastità, il suo respiro... il silenzio che ne compete. Non più storie di uomini e il mare, ma l'emozione di un “Mare” non più vita, non più incontro o prospettiva. Un percorso di sola lirica.
E stupefazione in cui i ricordi si mescolano con la memoria presente e l'intuizione del tutto. L'attore così diventa il luogo e lo spazio di “Transito” di infinite vicende, mentre la danza respira l'immanenza di una vita desiderata e “mai più vissuta abbastanza”.
…I remi si spezzano, la prua si rivolta, offre all’onde il fianco: gli corre incontro il monte d’acqua scrosciando. Pendono questi in vetta al flutto, a quelli l’onda, che piomba, apre tra i flutti la terra, schiuma e sabbia ribollono. …un maroso investe a poppa: ne balza via il timoniere e a capofitto precipita; l’onda tre volte fa roteare la nave, il vortice avido l’inghiotte nel mare.
Si vedono corpi nuotare dispersi pel gorgo funesto, armi guerriere, e tavole, e teucri tesori fra l’onde.
Venerdì 4 novembre
Museo archeologico di Teanum Sidicinum - Teano
Sabato 5 novembre
Museo archeologico di Calatia - Maddaloni
Complesso di San Domenico - Piedimonte Matese
LA LUPA
https://www.eventiesagre.it/Teatro_Teatro/21078604_Teatri+Di+Pietra+In+Campania.html
da Giovanni Verga coreografia Carlotta Bruni musica Marco Schiavoni narrazione Sebastiano Tringali con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo
Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte della Lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali. E non è bastante neanche l’ approccio etico che rischia di ridurre la portata esistenziale del lavoro verghiano.
La lupa sembra proprio al di là del bene e del male, e non si fa fatica ad avere un occhio benevolo verso di lei proprio perché nel suo orizzonte non è presente la cattiveria, la strategia o la premeditazione. La lupa vive in una dimensione di eccedenza dell’essere, e tutti coloro che si imbattono in lei non possono che rifugiarsi nelle “istituzione” della religione e della Legge.
Il brigadiere ed il parroco, infatti, diventano due figure chiave, che tentano di tenere Nanni al riparo dalla tempesta ormonale che irrompe quotidianamente nella sua ordinarietà di contadino e a cui egli cede. La tentazione. Nanni è intercettato in quel che desidera anche lui, che pur ha voluto farsi una famiglia e vivere in modo, come oggi si direbbe, “sistemato”. Il suo progetto di vita tranquilla è scombussolato dall’irrompere di un eros scomposto e irresistibile. Nanni addirittura prega il brigadiere di tenerlo in galera o di ucciderlo.
Si diceva dei simboli religiosi. Il diavolo quando invecchia si fa eremita. Di lei si parla come si parlerebbe del diavolo, perché la sua capacità di destrutturare gli equilibri razionali umani è paragonabile soltanto alla forza malefica di satana, con la quale solo la religione può e deve contrastare.
Persino Padre Angiolino di Santa Maria di Gesù, un vero servo di Dio, aveva persa l’anima per lei. Quando Nanni, colpito dal calcio di un mulo, sembra star per morire, il parroco addirittura gli rifiuta la comunione finché non avesse cacciato via la lupa da casa sua. Ma quando guarisce, il diavolo torna a tentarlo e a ficcarglisi nell’anima e nel corpo. Il linguaggio di Verga non fa sconti. Nanni è come un posseduto.
Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe alle anime del Purgatorio, e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza – e poi, come la Lupa tornava a tentarlo: “Sentite!” le disse, “non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo!” “Ammazzami,” rispose la Lupa, “ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci.”
Questo passaggio è emblematico del rapporto che il testo instaura tra tentazione, religione e magia. Amore e morte combattono strenuamente senza alcuna possibilità di compromesso.
E’ una full immersion antropologica di grande senso . Al di là della fabula, alquanto semplice, l’attenzione sta nella tragedia umana a tinte, necessariamente, forti, per essere distante la vita artefatta e omologata del contemporaneo.
E quindi l’autenticità del verismo, di cui Verga è tra i massimi esponenti, ci restituisce un , – un mondo arcaico, scabro, dalle emozioni primigenie, in cui eros ed ethos si battono in un duello che solo nella morte può avere il suo epilogo: - Ammazzami, - rispose la Lupa,ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci.
Venerdì 11 novembre
Museo archeologico di Calatia - Maddaloni
Sabato 12 novembre
Complesso di San Domenico - Piedimonte Matese
Domenica 13 novembre
Museo archeologico di Teanum Sidicinum - Teano
https://www.eventiesagre.it/Teatro_Teatro/21078604_Teatri+Di+Pietra+In+Campania.html
da Giordano Bruno drammaturgia Mario Brancaccio con Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Matteo Gentiluomo, Paola Saribas, Mario Brancaccio
Gli costò il rogo, ma il suo ostinato indagare seminò l’idea di una molteplicità di genti, pensieri e mondi coesistenti nella contemporaneità del tempo. Solo dopo, Giordano Bruno è divenuto il simbolo della massima libertà d’espressione per la quale si dispose a morire. Forse allora il pensiero iniziò una nuova vita, che poi sarà chiave di volta della coscienza morale moderna.
Eppure ora che abbiamo prove non solo di innumerevoli soli, ma di probabili mondi, che viviamo in un’era capace di connettere ogni singolo individuo in qualsiasi regione si trovi, quella auspicata coscienza di essere parte significativa di un unico grande tempo-azione sembra sfumare. E se infiniti sono i Mondi e le galassie, l’uomo non può essere il privilegiato del creato. Tantomeno lo è un unico popolo, appartenente alle molteplici e poliedriche razze umane.
Si ha la sensazione che il lascito di Giordano sia sfigurato in una speculazione tuttologa dai tratti indistinti. Il frate Nolano , capace di attraversare tutta l’Europa culturale del suo tempo, di affrontare papi e re, oggi rischia di essere ridotto ad icona tra il gotico e l’esoterico. La forza e la novità della sua ricerca, in bilico tra l’ intuizione e la teoria, stava nell’affermazione di un paradigma culturale in cui la “prova” era importante ma comunque successiva alla visione.
Cosa fa di Giordano Bruno materia di teatro?
Oltre “Il Candelaio” e l’incontro con letterati e scrittori tra cui Shakespeare , è quella «filosofia virile e impaziente tutta piena di ‘furor eroico’ per la ricerca del vero, e di ‘fastidio’ per i perditori di tempo» che fa di Giordano Bruno argomento e ingrediente del Teatro. L’urgenza di fronte all’evidenza, l’irrefrenabile sete di indagine, la forza di scolpirsi addosso quesiti e sentimenti, anche contrastanti, a costo di perdere ogni salvifica soluzione.
Da qui una filosofia e una azione che scompaginano ogni tradizione e consuetudine mettendo al centro l’individualità e la natura di ogni singolo elemento. Riportando ogni più piccola cosa (minuzzaria) alla concretezza della Materia «generatrice e madre di cose naturali, anzi la natura tutta in sustanza».
Giordano è materia, quella stessa materia che per il Nolano è il principio, la verità dell’essere-tutto, nel pluralismo delle sue infinite possibilità di esistenza. Essere-Materia-Natura. Sostanza e Struttura del Tutto. Composizione e scomposizione continua di aggregati di atomi.
Questa sapienza/conoscenza del proprio compito e del proprio destino , la percezione del Tutto, il suono dello straordinario divenire che si compone nel presente e del presente , nel nostro tempo è una maledizione. Questa nostra epoca così dedicata alla “specialistica funzionalità” dei suoi viventi, capace di trasformare esperienze plurali in una tabella di metadati, di ridurre sino all’estinzione ogni materia/umanità non utile, è l’habitat in cui oggi si troverebbe a confrontarsi il Nolano.
“Maleritto me” è il mantra di Infiniti Mondi: non una invocazione ma una sommessa e dolorosa affermazione che si perpetua ….. in scena il Maledetto – Mario Brancaccio, e la danza degli Infiniti Mondi.
https://www.senzalinea.it/giornale/teatri-di-pietra-dautunno-2022-nello-straordinario-museo-archeologico-di-teanum-sidicinuma-teano/
“Teatri di Pietra d’Autunno 2022”, nello straordinario Museo Archeologico di Teanum Sidicinum a Teano
Redazione 1 giorno fa
Sabato 29 ottobre 2022 – Teano, Maddaloni e Piedimonte Matese al via Teatri di Pietra d’Autunno 2022 Otto appuntamenti in scena di teatro, danza e musica programmati nei Musei archeologici dell’Alto Casertano, luoghi che raccolgono un patrimonio straordinario Prenderà il via sabato 29 ottobre 2022 alle ore 18.30, nello straordinario Museo Archeologico di Teanum Sidicinum a Teano, Teatri di Pietra d’Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent’anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo.
La Rete dei Teatri Pietra è un progetto in continuo sviluppo, e nasce, in primo luogo, per offrire un’occasione di pregio per vivere il paesaggio e la sua storia attraverso i siti monumentali, ma, soprattutto, per fare del teatro in ogni suo linguaggio (e dei luoghi dove il teatro prende vita) lo spazio d’incontro tra artisti e spettatori, espressione di quella comunità che, nell’esperienza dello spettacolo dal vivo, si rinnova ogni volta.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porterà in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto.
Fino a domenica 13 novembre sono programmati, fra Teano, Maddaloni e Piedimonte Matese, otto appuntamenti di teatro, danza e musica, in cui lo spazio scenico diventa linguaggio della drammaturgia, sede di una profonda relazione fra attore, scena e pubblico: uno spazio speciale, promotore di relazioni inedite, in cui a esprimersi è la ‘verità’ poetica.
In questa prospettiva, gli straordinari luoghi del Complesso di San Domenico/Museo Civico “Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresenteranno l’occasione per l’incontro concreto e palpabile, tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico.
Un interessante programma di cinque opere effettive, in cui i temi classici diventano “materia sensibile”, per un confronto con il contemporaneo attraverso il rito del teatro.
“Nella programmazione – sottolinea Aurelio Gatti, coordinatore delle Rete – trovano spazio le opere di Esopo e Fedro, Virgilio, Giordano Bruno e Verga. Ciascuno contribuisce alla costruzione di un racconto che, attraverso le vicende dei protagonisti, eroi o semplici uomini e donne, esplora, con i linguaggi della danza, del teatro e della musica il nostro presente e racconta con lucidità l’uomo contemporaneo”.
A inaugurare la rassegna, sabato 29 ottobre a Teano, sarà Lupus in fabula da Esopo e Fedro, drammaturgia Tato Russo, con Chiara Meschini e Luisa Stagni. E’ l’occasione per raccontare vicende esemplari in luoghi esemplari, dove l’attore racconta una vicenda entro uno spazio particolare, teatro o piazza non importa, ed ecco sorgere la fabula.
Domenica 30 ottobre, a Maddaloni, arriva Tempesta dall’Eneide di Virgilio nella drammaturgia di Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Valeria Busdraghi e Sebastiano Tringali, regia e coreografia Aurelio Gatti. Una «tempesta» di emozioni che coinvolgono gli spettatori trasportandoli simbolicamente su quelle carrette del mare, immersi nel buio, in balia delle onde, dove gli attimi diventano l’eternità. Memorie di una vita vissuta mai abbastanza, interrotta dalla tempesta di ricordi che si mischiano inutilmente alle speranze. Un futuro negato.
La programmazione riprenderà venerdì 4 novembre, a Teano, con La lupa da Giovanni Verga, coreografia Carlotta Bruni, musica Marco Schiavoni, narrazione Sebastiano Tringali, con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo. Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte della Lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle
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convenzioni sociali.
Lo spettacolo sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese.
L’ultimo weekend di programmazione di Teatri di Pietra d’Autunno 2022 proporrà, venerdì 11 novembre, lo spettacolo Infiniti Mondi da Giordano Bruno, drammaturgia di Mario Brancaccio, con Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Matteo Gentiluomo, Paola Saribas e Mario Brancaccio. Gli costò il rogo, ma il suo ostinato indagare seminò l’idea di una molteplicità di genti, pensieri e mondi coesistenti nella contemporaneità del tempo. Solo dopo, Giordano Bruno è divenuto il simbolo della massima libertà d’espressione per la quale si dispose a morire. Forse allora il pensiero iniziò una nuova vita, che poi sarà chiave di volta della coscienza morale moderna.
Lo spettacolo si replicherà sabato 12 novembre a Piedimonte Matese, e chiuderà la rassegna, domenica 13 novembre, a Teano. Info e prenotazioni teatridipietra@gmail.com, whatsapp 3519072781, biglietti online su www.liveticket.it
Teatri di Pietra d’Autunno 2022 29 ottobre > 13 novembre 2022
Via Nicola Gigli, 23 – Teano (CE)
Museo archeologico di Calatia
Via Caudina, 353 – Maddaloni (CE)
Complesso di San Domenico/Museo Civico “Raffaele Marrocco”
Largo San Domenico – Piedimonte Matese (CE)
Inizio spettacoli ore 18.30 – ingresso euro 5
Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato
https://www.casertaprimapagina.it/2022/10/27/piedimonte-matese-speciale-anteprima-per-teatri-di-pietra-dautunno-2022/
https://casertasera.it/2022/10/31/piedimonte-matese-ritorna-la-nuova-stagione-dei-teatri-di-pietra/
Posted on 31 Ottobre 2022 by Redazione in Alto casertano // 0 Comments
Tina Negri| Piedmonte Matese. Nuovo appuntamento con la cultura e lo spettacolo dal vivo a Piedimonte Matese domenica 6 novembre. Ritorna, infatti, la nuova stagione 2022 dei Teatri di Pietra.
La rete nazionale “Teatri di Pietra”, coordinata dal maestro Aurelio Gatti, da oltre vent’anni pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo. “Il nostro teatro” spiega Gatti, “nasce in primo luogo per offrire un’occasione in più per di vivere il paesaggio e la storia attraverso i siti monumentali , ma soprattutto per fare del teatro antico, o dei luoghi dove si fa teatro, lo spazio dell’incontro tra artisti e spettatori della comunità che, nell’esperienza dello spettacolo dal vivo, si rinnova ogni volta”.
Fondale degli spettacoli in scena a Piedimonte Matese sarà il complesso monumentale dell’ex convento domenicano di San Tommaso d’Aquino, costruito tra il 1394 e il 1414 per iniziativa di Sveva Sanseverino, signora di Piedimonte e pronipote di san Tommaso d’Aquino, al quale volle intitolare la chiesa ed il convento.
Danza, musica, teatro e letture, dunque, per i due spettacoli che andranno in scena nel comune matesino.
Primo appuntamento domenica 6 novembre con la rappresentzione de “La Lupa” ispirato al capolavoro di Giovanni Verga, nata da una idea di Aurelio Gatti, coreografia di Carlotta Bruni con la danzatrice Lucia Cinquegrana, musica di Marco Schiavoni e la voce narrante di Sebastiano Tringali.
Il racconto di una donna che è istinto puro, non conosce continenze, né ragione, né religione. Una storia che disorienta per la condizione umana così estrema che porterà alla completa perdizione delle vite dei personaggi.
Sabato 12 novembre Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Claudia Morello, Lucrezia Serafini, Paola Saribas, e Mario Brancaccio daranno vita a uno spettacolo dal vivo di grande livello: Infiniti mondi da Giordano Bruno, per sorprendere ed emozionare gli spettatori.
Lo spettacolo che unisce danza e teatro, mette in scena l’autentico furore della ricerca e della scoperta che hanno animato il filosofo Giordano Bruno, simbolo della lotta per la libertà di pensiero, punto di partenza essenziale per elevare la vita di ogni essere vivente. Una rappresentazione dove l’infinita grandezza dell’universo è messa a confronto con il confine più ristretto della dimensione umana. Che senso hanno le nostre vite, di fronte all’immensità?
ché se infiniti sono i Mondi e le galassie, l’uomo non può essere il privilegiato del creato. Tantomeno lo è un unico popolo, appartenente alle molteplici e poliedriche razze umane.”
https://www.infooggi.it/articolo/teatri-di-pietra-dautunno-2022/130879
Teatri di Pietra d'Autunno 2022 Teano, Maddaloni e Piedimonte Matese
martedì 1 novembre, 2022
Venerdì 4 novembre 2022 - Teano, Maddaloni e Piedimonte Matese
La lupa da Giovanni Verga Secondo settimana di programmazione per “Teatri di Pietra d’Autunno 2022” nei Musei archeologici del Casertano, luoghi che raccolgono un patrimonio straordinario Sarà La lupa da Giovanni Verga, venerdì 4 novembre 2022 alle ore 18.30 presso il Museo archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), lo spettacolo del secondo weekend di programmazione per Teatri di Pietra d’Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent’anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo. Lo spettacolo, che si avvale della coreografia di Carlotta Bruni, la musica di Marco Schiavoni, la narrazione di Sebastiano Tringali e gl'interpreti Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo, sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porta in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto.
Lo spazio scenico diventa linguaggio della drammaturgia, sede di una profonda relazione fra attore, scena e pubblico: uno spazio speciale, promotore di relazioni inedite, in cui a esprimersi è la ‘verità’ poetica.
In questa prospettiva, il Complesso di San Domenico/Museo Civico "Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresentano l’occasione per l’incontro concreto e palpabile, tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico.
Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte de La lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali. E non è bastante neanche l’approccio etico che rischia di ridurre la portata esistenziale del lavoro verghiano.
La lupa sembra proprio al di là del bene e del male, e non si fa fatica ad avere un occhio benevolo verso di lei, perché nel suo orizzonte non è presente la cattiveria, la strategia o la premeditazione. La lupa vive in una dimensione di eccedenza dell’essere, e tutti coloro che s'imbattono in lei non possono che rifugiarsi nelle “istituzioni” della religione e della Legge.
Per info e prenotazioni teatridipietra@gmail.com, whatsapp 3519072781, biglietti online su www.liveticket.it. Inizio spettacoli ore 18.30, ingresso euro 5.
La Lupa da Giovanni Verga
4 novembre 2022, Museo archeologico di Teanum Sidicinum (Teano)
5 novembre 2022, Museo archeologico di Calatia (Maddaloni)
6 novembre 2022, Complesso di San Domenico/Museo Civico "Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese)
https://www.napolimagazine.com/cultura-gossip/articolo/spettacolo-la-lupa-da-giovanni-verga-da-venerd-4-novembre-per-teatridi-pietra-d-autunno-2022-il-pr
SPETTACOLO - "La lupa" da Giovanni Verga, da venerdì 4 novembre per "Teatri di Pietra d'Autunno 2022", il programma
01.11.2022 19:20 di Napoli Magazine
Secondo settimana di programmazione per “Teatri di Pietra d’Autunno 2022” nei Musei archeologici del Casertano, luoghi che raccolgono un patrimonio straordinario.
Sarà La lupa da Giovanni Verga, venerdì 4 novembre 2022 alle ore 18.30 presso il Museo archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), lo spettacolo del secondo weekend di programmazione per Teatri di Pietra d’Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent’anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo.
Lo spettacolo, che si avvale della coreografia di Carlotta Bruni, la musica di Marco Schiavoni, la narrazione di Sebastiano Tringali e gl'interpreti Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo, sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porta in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto.
Lo spazio scenico diventa linguaggio della drammaturgia, sede di una profonda relazione fra attore, scena e pubblico: uno spazio speciale, promotore di relazioni inedite, in cui a esprimersi è la ‘verità’ poetica.
In questa prospettiva, il Complesso di San Domenico/Museo Civico "Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresentano l’occasione per l’incontro concreto e palpabile, tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico.
Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte de La lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali. E non è bastante neanche l’approccio etico che rischia di ridurre la portata esistenziale del lavoro verghiano.
La lupa sembra proprio al di là del bene e del male, e non si fa fatica ad avere un occhio benevolo verso di lei, perché nel suo orizzonte non è presente la cattiveria, la strategia o la premeditazione. La lupa vive in una dimensione di eccedenza dell’essere, e tutti coloro che s'imbattono in lei non possono che rifugiarsi nelle “istituzioni” della religione e della Legge.
La Lupa da Giovanni Verga
4 novembre 2022, Museo archeologico di Teanum Sidicinum (Teano)
5 novembre 2022, Museo archeologico di Calatia (Maddaloni)
6 novembre 2022, Complesso di San Domenico/Museo Civico "Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese)
Venerdì 4 novembre
Museo archeologico di Teanum Sidicinum – Teano
Sabato 5 novembre
Museo archeologico di Calatia – Maddaloni
Domenica 6 novembre
Complesso di San Domenico - Piedimonte Matese
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coreografia Carlotta Bruni musica Marco Schiavoni narrazione Sebastiano Tringali con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo
Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte della Lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali. E non è bastante neanche l’ approccio etico che rischia di ridurre la portata esistenziale del lavoro verghiano.
La lupa sembra proprio al di là del bene e del male, e non si fa fatica ad avere un occhio benevolo verso di lei proprio perché nel suo orizzonte non è presente la cattiveria, la strategia o la premeditazione. La lupa vive in una dimensione di eccedenza dell’essere, e tutti coloro che si imbattono in lei non possono che rifugiarsi nelle “istituzione” della religione e della Legge.
Il brigadiere ed il parroco, infatti, diventano due figure chiave, che tentano di tenere Nanni al riparo dalla tempesta ormonale che irrompe quotidianamente nella sua ordinarietà di contadino e a cui egli cede. La tentazione. Nanni è intercettato in quel che desidera anche lui, che pur ha voluto farsi una famiglia e vivere in modo, come oggi si direbbe, “sistemato”. Il suo progetto di vita tranquilla è scombussolato dall’irrompere di un eros scomposto e irresistibile. Nanni addirittura prega il brigadiere di tenerlo in galera o di ucciderlo.
Si diceva dei simboli religiosi. Il diavolo quando invecchia si fa eremita. Di lei si parla come si parlerebbe del diavolo, perché la sua capacità di destrutturare gli equilibri razionali umani è paragonabile soltanto alla forza malefica di satana, con la quale solo la religione può e deve contrastare.
Persino Padre Angiolino di Santa Maria di Gesù, un vero servo di Dio, aveva persa l’anima per lei. Quando Nanni, colpito dal calcio di un mulo, sembra star per morire, il parroco addirittura gli rifiuta la comunione finché non avesse cacciato via la lupa da casa sua. Ma quando guarisce, il diavolo torna a tentarlo e a ficcarglisi nell’anima e nel corpo. Il linguaggio di Verga non fa sconti. Nanni è come un posseduto.
Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe alle anime del Purgatorio, e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza – e poi, come la Lupa tornava a tentarlo: “Sentite!” le disse, “non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo!” “Ammazzami,” rispose la Lupa, “ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci".
Questo passaggio è emblematico del rapporto che il testo instaura tra tentazione, religione e magia. Amore e morte combattono strenuamente senza alcuna possibilità di compromesso.
E’ una full immersion antropologica di grande senso. Al di là della fabula, alquanto semplice, l’attenzione sta nella tragedia umana a tinte, necessariamente, forti, per essere distante la vita artefatta e omologata del contemporaneo.
E quindi l’autenticità del verismo, di cui Verga è tra i massimi esponenti, ci restituisce un , – un mondo arcaico, scabro, dalle emozioni primigenie, in cui eros ed ethos si battono in un duello che solo nella morte può avere il suo epilogo: - Ammazzami, - rispose la Lupa,ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio
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Teatri di Pietra, al Teano in scena La lupa da Giovanni Verga - Ondaweb TV
Redazione 1 novembre 2022
-Sarà La lupa da Giovanni Verga, venerdì 4 novembre 2022 alle ore 18.30 presso il Museo archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), lo spettacolo del secondo weekend di programmazione per Teatri di Pietra d’Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent’anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo.
Lo spettacolo, che si avvale della coreografia di Carlotta Bruni, la musica di Marco Schiavoni, la narrazione di Sebastiano Tringali e gl’interpreti Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo, sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porta in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto. Lo spazio scenico diventa linguaggio della drammaturgia, sede di una profonda relazione fra attore, scena e pubblico: uno spazio speciale, promotore di relazioni inedite, in cui a esprimersi è la ‘verità’ poetica. In questa prospettiva, il Complesso di San Domenico/Museo Civico “Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresentano l’occasione per l’incontro concreto e palpabile, tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico. Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte de La lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali. E non è bastante neanche l’approccio etico che rischia di ridurre la portata esistenziale del lavoro verghiano. La lupa sembra proprio al di là del bene e del male, e non si fa fatica ad avere un occhio benevolo verso di lei, perché nel suo orizzonte non è presente la cattiveria, la strategia o la premeditazione. La lupa vive in una dimensione di eccedenza dell’essere, e tutti coloro che s’imbattono in lei non possono che rifugiarsi nelle “istituzioni” della religione e della Legge. Per info e prenotazioni teatridipietra@gmail.com, whatsapp 3519072781, biglietti online su www.liveticket.it. Inizio spettacoli ore 18.30, ingresso euro 5.
https://www.casertanews.it/eventi/teatro/spettacolo-la-lupa-teano-maddaloni-piedimonte.html
Lo spettacolo "La lupa" a Teano, Maddaloni e Piedimonte
Dove Indirizzo non disponibile Teano
Quando Dal 04/11/2022 al 06/11/2022 18,30
Prezzo 5 euro
Altre informazioni
Redazione 01 novembre 2022 18:56
Sarà La lupa da Giovanni Verga, venerdì 4 novembre 2022 alle ore 18.30 presso il Museo archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), lo spettacolo del secondo weekend di programmazione per Teatri di Pietra d’Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent’anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo. Lo spettacolo, che si avvale della coreografia di Carlotta Bruni, la musica di Marco Schiavoni, la narrazione di Sebastiano Tringali e gl'interpreti Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo, sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porta in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto.
Lo spazio scenico diventa linguaggio della drammaturgia, sede di una profonda relazione fra attore, scena e pubblico: uno spazio speciale, promotore di relazioni inedite, in cui a esprimersi è la ‘verità’ poetica.
In questa prospettiva, il Complesso di San Domenico/Museo Civico "Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresentano l’occasione per l’incontro concreto e palpabile, tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico.
Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte de La lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali. E non è bastante neanche l’approccio etico che rischia di ridurre la portata esistenziale del lavoro verghiano.
La lupa sembra proprio al di là del bene e del male, e non si fa fatica ad avere un occhio benevolo verso di lei, perché nel suo orizzonte non è presente la cattiveria, la strategia o la premeditazione. La lupa vive in una dimensione di eccedenza dell’essere, e tutti coloro che s'imbattono in lei non possono che rifugiarsi nelle “istituzioni” della religione e della Legge.
https://casertaweb.com/notizie/la-lupa-giovanni-verga-teatri-pietra-dautunno-2022-nei-musei-archeologici-del-casertano/
Di Redazione – 1 novembre
Sarà La lupa da Giovanni Verga, venerdì 4 novembre 2022 alle ore 18.30 presso il Museo archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), lo spettacolo del secondo weekend di programmazione per Teatri di Pietra d’Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent’anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo.
Lo spettacolo, che si avvale della coreografia di Carlotta Bruni, la musica di Marco Schiavoni, la narrazione di Sebastiano Tringali e gl’interpreti Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo, sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porta in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto.
Lo spazio scenico diventa linguaggio della drammaturgia, sede di una profonda relazione fra attore, scena e pubblico: uno spazio speciale, promotore di relazioni inedite, in cui a esprimersi è la ‘verità’ poetica.
In questa prospettiva, il Complesso di San Domenico/Museo Civico “Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresentano l’occasione per l’incontro concreto e palpabile, tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico.
Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte de La lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali. E non è bastante neanche l’approccio etico che rischia di ridurre la portata esistenziale del lavoro verghiano.
La lupa sembra proprio al di là del bene e del male, e non si fa fatica ad avere un occhio benevolo verso di lei, perché nel suo orizzonte non è presente la cattiveria, la strategia o la premeditazione. La lupa vive in una dimensione di eccedenza dell’essere, e tutti coloro che s’imbattono in lei non possono che rifugiarsi nelle “istituzioni” della religione e della Legge.
Per info e prenotazioni teatridipietra@gmail.com, whatsapp 3519072781, biglietti online su www.liveticket.it. Inizio spettacoli ore 18.30, ingresso euro 5.
La Lupa da Giovanni Verga
4 novembre 2022, Museo archeologico di Teanum Sidicinum (Teano)
5 novembre 2022, Museo archeologico di Calatia (Maddaloni)
6 novembre 2022, Complesso di San Domenico/Museo Civico “Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese)
La lupa da Giovanni Verga per “Teatri di Pietra d’Autunno 2022” nei Musei archeologici del CasertanoCaserta Web
https://www.napolivillage.com/cultura/la-lupa-da-giovanni-verga-per-teatri-di-pietra-dautunno-2022/
da Redazione - 02/11/2022 0
NAPOLI – Sarà La lupa da Giovanni Verga, venerdì 4 novembre 2022 alle ore 18.30 presso il Museo archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), lo spettacolo del secondo weekend di programmazione per Teatri di Pietra d’Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent’anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo.
Lo spettacolo, che si avvale della coreografia di Carlotta Bruni, la musica di Marco Schiavoni, la narrazione di Sebastiano Tringali e gl’interpreti Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo, sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porta in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto.
Lo spazio scenico diventa linguaggio della drammaturgia, sede di una profonda relazione fra attore, scena e pubblico: uno spazio speciale, promotore di relazioni inedite, in cui a esprimersi è la ‘verità’ poetica.
In questa prospettiva, il Complesso di San Domenico/Museo Civico “Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresentano l’occasione per l’incontro concreto e palpabile, tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico.
Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte de La lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali. E non è bastante neanche l’approccio etico che rischia di ridurre la portata esistenziale del lavoro verghiano.
La lupa sembra proprio al di là del bene e del male, e non si fa fatica ad avere un occhio benevolo verso di lei, perché nel suo orizzonte non è presente la cattiveria, la strategia o la premeditazione. La lupa vive in una dimensione di eccedenza dell’essere, e tutti coloro che s’imbattono in lei non possono che rifugiarsi nelle “istituzioni” della religione e della Legge.
Per info e prenotazioni teatridipietra@gmail.com, whatsapp 3519072781, biglietti online su www.liveticket.it. Inizio spettacoli ore 18.30, ingresso euro 5 Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio
“La lupa” da Giovanni Verga per “Teatri di Pietra d’Autunno 2022”
https://www.ilmattino.it/caserta/cosa_fare_caserta_appuntamenti_fine_settimana-7030257.html
Caserta
Domenica torna l’appuntamento con la Domenica al Museo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che prevede l’apertura gratuita dei luoghi della cultura statali. Alla Reggia di Caserta sarà possibile visitare gli Appartamenti ed il Parco Reale. La mostra “Frammenti di Paradiso”, il Giardino Inglese e il teatro di Corte saranno chiusi.
LIBRI/1
Al Circolo dei Lettori di Capua COSE d’interni Libri riprendono gli incontri con gli autori. Sabato, dalle 18.30, nella saletta degli incontri della libreria, il giornalista Ermanno Corsi dialogherà con Annella Prisco autrice del libro “Specchio a tre ante” (Guida editori).
LIBRI/2
“Capua il Luogo della Lingua festival” riprende i suoi appuntamenti #fuorifestival venerdì al liceo Pizzi di Capua. Alle 10 gli studenti incontreranno Simonetta Gola Strada, responsabile della Comunicazione di Emergency, organizzazione no profit fondata da Gino Strada, e curatrice del libro “Una persona alla volta”.
Alla libreria Spartaco di Santa Maria Capua Vetere venerdì, dalle 18, il magistrato Paolo Albano presenta il suo nuovo libro "In paradiso si mangiano le sfogliatelle" (Curcio Editore). Conversa con l'autore il notaio Alessandro de Donato.
Claudio Baglioni ritorna a Caserta con un nuovo concerto. Il cantautore sarà domenica al teatro Comunale, dove, con il suo “Dodici note solo bis”, farà ascoltare i brani più celebri ed amati del proprio repertorio.
La rassegna “Autunno Musicale” prosegue con l’integrale delle sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven proposte dal violinista Erzhan Kulibaev e dal pianista Ilya Kondratiev. Il concerto è in programma al Museo Campano di Capua venerdì e sabato alle 19.30 e domenica alle ore 18.00.
Per la rassegna “Sotto Scale Live”, con la direzione artistica di Donato Cutolo, sabato Peppe Servillo e Cristiano Califano propongono un omaggio alla cultura e alla canzone classica napoletana. Una rilettura raffinata e popolare di un repertorio di classici che vanno da Raffaele Viviani fino a Renato Carosone.
A Roccamonfina un altro weekend con la Sagra della Castagna e del Fungo porcino. Tante le ricette realizzate con le eccellenze gastronomiche del territorio. Nel programma della manifestazione anche le escursioni guidate nei boschi con una guida esperta alla ricerca di asparagi, more, lamponi fragoline, funghi porcini e ovviamente castagne.
Al via sabato la nuova stagione del teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere. Alle 21 andrà in scena "A tu per tre", lo spettacolo scritto e diretto da Maurizio Casagrande. L’attore sarà anche ospite al Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi per un incontro con il pubblico previsto sempre sabato, alle 18.30, nell’ambito de “Il Teatro degli Incontri”.
Per “Teatri di Pietra d’Autunno 2022”, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra, venerdì al Museo archeologico di Teanum
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https://www.ilmattino.it/caserta/cosa_fare_caserta_appuntamenti_fine_settimana-7030257.html
Sidicinum, a Teano, è in scena “La lupa” da Giovanni Verga. Lo spettacolo, che si avvale della coreografia di Carlotta Bruni, la musica di Marco Schiavoni e la narrazione di Sebastiano Tringali, verrà riproposto sabato a Maddaloni e domenica a Piedimonte Matese.
Da venerdì a domenica il teatro Civico 14, a Caserta, ospita “Veleno – Bloody pianos, razor blades and other messes", nuova produzione di Mutamenti/Teatro Civico 14. Lo spettacolo è di e con Antimo Navarra per la regia di Ilaria Delli Paoli.
(Per segnalazione scrivere alla mail angelalonardo85@libero.it)
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Da venerdì 4 novembre: lo spettacolo “La lupa” da Giovanni Verga per “Teatri di Pietra d’Autunno 2022”
Redazione 1 giorno fa
Venerdì 4 novembre 2022 – Teano, Maddaloni e Piedimonte Matese
La lupa da Giovanni Verga Secondo settimana di programmazione per “Teatri di Pietra d’Autunno 2022” nei Musei archeologici del Casertano, luoghi che raccolgono un patrimonio straordinario
4 novembre 2022 alle ore 18.30 presso il Museo archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), lo spettacolo del secondo weekend di programmazione per Teatri di Pietra d’Autunno 2022, segmento della Rete Nazionale dei Teatri di Pietra che, da oltre vent’anni, pone al centro la valorizzazione dei siti archeologici e monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo.
Sarà La
Lo spettacolo, che si avvale della coreografia di Carlotta Bruni, la musica di Marco Schiavoni, la narrazione di Sebastiano Tringali e gl’interpreti Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo, sarà in scena anche sabato 5 novembre, a Maddaloni, e domenica 6 novembre, a Piedimonte Matese.
Teatri di Pietra d’Autunno 2022, promosso e realizzato da CapuAntica Festival e Pentagono Produzioni Associate con MIC Ministero della Cultura, Direzione Generale dei Musei Campani e i Comuni di Piedimonte Matese, Teano e Maddaloni, porta in scena, i temi propri del classico e la sua natura a interfacciarsi con il contemporaneo e il vissuto.
Lo spazio scenico diventa linguaggio della drammaturgia, sede di una profonda relazione fra attore, scena e pubblico: uno spazio speciale, promotore di relazioni inedite, in cui a esprimersi è la ‘verità’ poetica.
In questa prospettiva, il Complesso di San Domenico/Museo Civico “Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese), il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum (Teano), e il Museo Archeologico di Calatia (Maddaloni) rappresentano l’occasione per l’incontro concreto e palpabile, tra spazio visivo, spazio archeologico e spazio scenografico.
Ragione e religione sono le grandi alleate e le grandi assenti dall’orizzonte de La lupa. Un racconto che incuriosisce perché parla di libertà, ma al contempo disorienta per la condizione antropologica così estrema, che spinge a interrogarsi sulla potenza e sull’impotenza degli schemi e delle convenzioni sociali. E non è bastante neanche l’approccio etico che rischia di ridurre la portata esistenziale del lavoro verghiano.
La lupa sembra proprio al di là del bene e del male, e non si fa fatica ad avere un occhio benevolo verso di lei, perché nel suo orizzonte non è presente la cattiveria, la strategia o la premeditazione. La lupa vive in una dimensione di eccedenza dell’essere, e tutti coloro che s’imbattono in lei non possono che rifugiarsi nelle “istituzioni” della religione e della Legge. Per info e prenotazioni teatridipietra@gmail.com, whatsapp 3519072781, biglietti online su www.liveticket.it. Inizio spettacoli ore 18.30, ingresso euro 5.
La Lupa da Giovanni Verga
4 novembre 2022, Museo archeologico di Teanum Sidicinum (Teano)
5 novembre 2022, Museo archeologico di Calatia (Maddaloni)
6 novembre 2022, Complesso di San Domenico/Museo Civico “Raffaele Marrocco” (Piedimonte Matese) Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato
https://www.ondawebtv.it/mettilo-in-agenda-gli-eventi-del-weekend-da-non-perdere/
4 Novembre 2022 Comments 0 emanuele
Emanuele Ventriglia
-Non sai cosa fare durante il fine settimana? Ecco le principali iniziative che si svolgeranno sul territorio casertano!
• Capua, ore 10. Presso il liceo Salvatore Pizzi, Simonetta Gola Strada, responsabile della Comunicazione di Emergency, presenterà il libro «Una persona alla volta».
• Santa Maria Capua Vetere, ore 17,30. Presso l’Open Space della Libreria Mondadori, Gloria Vacaturo presenta «Autobiografia di mio padre». Dialogano con l’autrice Maria Laura Labriola (giornalista), Mariateresa Verona (docente). Saranno inoltre esposte le opere del maestro Gustavo Delugan
• Santa Maria Capua Vetere, ore 18,30. Presso la libreria Spartaco, sarà presentato il libro «In paradiso si mangiano sfogliatelle» di Paolo Albano. Dialoga con l’autore Alessandro de Donato.
• Teano, ore 18,30. Presso il Museo archeologico di Teanum Sidicinum, in scena «La lupa» da Giovanni Verga, in occasione di «Teatri di Pietra d’Autunno 2022».
• Capua, ore 19,30. Al museo Campano, musica dal vivo. «Beethoven Project» proposto dal violinista Erzhan Kulibaev e dal pianista Ilya Kondratiev.
• Caserta, ore 20. Presso il Teatro Civico 14, in scena lo spettacolo «Veleno – Bloody pianos, razor blades and other messes», scritto ed interpretato da Antimo Navarra.
• Santa Maria Capua Vetere, ore 21. Presso il Much More Pub, live music a cura del Gruppo «Le Storie e…». Sabato 5 novembre
• Pontelatone, dalle ore 10. Continua, presso l’agriturismo Le Fontanelle, l’undicesima edizione di «Vino, Casavecchia e Castagne»
• Sparanise, ore 17. Comincia «Sparanise in Vino – Aspettando San Martino». Le Cantine saranno aperte in Piazza Giovanni XXIII fino a sera, con concerti degli Out of Class e Tammorrea.
• Maddaloni, dalle ore 18. Nell’ambito della Festa di Sant’Antonio Abate, presentazione delle case vinicole locali e spettacolo «Amor… l’infinito viaggio tra le poesie più belle mai scritte», presso la Chiesa di San Benedetto del Borgo dell’Oliveto.
• Galluccio, ore 18. Festa del Novello di Galluccio. Degustazioni di Piatti tipici, crespelle, salsiccia, dolci e caldarroste. Musica dal vivo e gonfiabili per i bambini.
• Santa Maria Capua Vetere, ore 18,30. Maurizio Casagrande incontra il pubblico nel Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi. Modera Mimmo Cice.
• Capua, 18,30. Al Circolo dei Lettori Cose d’Interni, Annella Prisco presenta il suo libro «Specchio a tre ante». Dialoga con l’autrice Ermanno Corsi. Mary Attento leggerà alcuni passi scelti.
• Capua, ore 19,30. Al museo Campano, musica dal vivo. «Beethoven Project» proposto dal violinista Erzhan Kulibaev e dal pianista Ilya Kondratiev.
• Caserta, ore 20. Presso il Teatro Civico 14, in scena lo spettacolo «Veleno – Bloody pianos, razor blades and other messes», scritto ed interpretato da Antimo Navarra.
• Caserta, ore 20,30. Al Mantovanellive, musica dal vivo con Versi e Note Infernali. Le più belle canzoni degli squallor e le più
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https://www.ondawebtv.it/mettilo-in-agenda-gli-eventi-del-weekend-da-non-perdere/
belle poesie dell’inferno Napoletano.
• Santa Maria Capua Vetere, ore 21,30. Comincia la stagione teatrale al Teatro Garibaldi con «A tu per tre», spettacolo scritto e diretto da Maurizio Casagrande.
Domenica 6 novembre
• Caserta. Come ogni prima domenica del mese, sarà possibile entrare gratuitamente alla Reggia di Caserta. Prenotando anticipatamente, si potrà accedere agli appartamenti e godersi il parco Reale.
• Real Sito di Carditello, ore 9,30. «Novembre in Monbgolfiera». Durante l’evento si potrà volare sull’Arte, in mongolfiera, a circa 20 metri di altezza. Prevista un’altra ascesa alle ore 17.
• Capua, ore 10. Al Museo Provinciale Campano, rassegna Internazionale del Libro d’Artista. Si comincia con una performance dell’attore Emanuele Zappariello
• Galluccio, ore 12. Festa del Novello di Galluccio. Degustazioni di Piatti tipici, crespelle, salsiccia, dolci e caldarroste. Musica dal vivo e gonfiabili per i bambini.
• Sant’Arpino, ore 17. Presso il Palazzo Ducale Sanchez De Luna Pinacoteca «Massimo Stanzione», comincia la rassegna artistica «Giuseppe Pecoraro – A Sud dell’Anima».
• Capua, ore 18. Al museo Campano, musica dal vivo. «Beethoven Project» proposto dal violinista Erzhan Kulibaev e dal pianista Ilya Kondratiev.
• Caserta, ore 18. Presso il Teatro Civico 14, in scena lo spettacolo «Veleno – Bloody pianos, razor blades and other messes», scritto ed interpretato da Antimo Navarra.
• Caserta, ore 20,30. Presso il Teatro Comunale Costantino Parravano, Claudio Baglioni in concerto.
rassegna stampa Teatri di Pietra, la Rete 2022