PIG MAG 94 SETTEMBRE 2011

Page 127

riuscirà a sorprendervi e terrificarvi, non c’è pietà per i deboli e ogni errore costerà la vita del povero bambino sperduto. Campanellino è morta e Peter Pan è in vacanza, voi siete in balia della giungla più nera e ci sono creature che strisciano nell’ombra e tramano per uccidervi. Camminando nell’oscurità vedrete molte cose strane e riconoscerete le sagome di altri bambini, ma loro vi faranno del male, o almeno ci proveranno. Inutile chiamarli. E’ peggio. Non sono perduti come voi, vi assomigliano ma hanno altri piani e vivono nelle tane della palude. Mentre proseguite nella folle corsa verso la salvezza l’ambiente circostante cambierà. Diventerà ancora più duro, più industriale e più cattivo. Le trappole saranno dappertutto, elettriche, meccaniche, diaboliche. E’ un puzzle game che vi lascerà senza fiato, senza voce e senza parole. Anche se all’inizio gli enigmi vi sembreranno semplici ciò non vuol dire che non morirete. Eccome se morirete. Centinaia di volte. E’ previsto,

è necessario e vi insegnerà cosa è cattivo e cosa non lo è. Una specie di rinascita forzata, dove l’esperienza si baserà sulla sofferenza. E’ un attimo. Sarete decapitati, spezzati in due, schiacciati, impalati, spappolati. Ridotti a carne macinata e credetemi, non è così comune assistere alla macinazione di un ragazzino impaurito. I compiti sono elementari: schiacciare un bottone, saltare, spingere una leva, spostare una cassa, cose già fatte e già viste ma mai così, mai così legate all’anima stessa di una via di salvezza. L’emozione di Limbo è nella paura, quel sapore di curiosità e adrenalina che in pochi hanno saputo regalare attraverso un monitor. Andrete avanti attraverso fabbriche abbandonate e strade deserte, sopra vecchi edifici in rovina saltando da un pilone d’acciaio all’altro come se fosse in pericolo la vostra stessa sopravvivenza, con le mani sudate e gli occhi sbarrati. Il sound design farà il resto, lasciandovi a bocca aperta di fronte a mille piccoli suoni, dettagli insignificanti e

terribili che si riverberano sullo sfondo nero di un brutto sogno. Perché più di tutto Limbo assomiglia ad un sogno, non proprio un incubo, più vicino a quel tipo di sogni che non vorresti finissero ma che tutti avrebbero paura di sognare ancora. Limbo è una sfida allo stato dell’arte, pochissimo giochi indie sono riusciti li dove lui primeggia. La sua stella brilla forte di tutte le altre e lasciarselo scappare significa perdere un’occasione. Ogni minuto sarà una nuova scoperta, ogni passo fatto verso la salvezza sarà una gioia e un dolore, avvolti dalle tenebre avrete come unico compagno il vostro ingegno e la voglia di vivere. La speranza di un raggio di sole e di un volto amico, finalmente fuori da tutto questo orrore. Sempre sperando però che il buio non finisca tanto presto, e ne vorrete ancora. Non avrete mai visto nulla di simile ne mai più lo vedrete. Gustatevi ogni istante perché potrebbe essere l’ultimo. Targato Danimarca Playdead, lo trovate disponibile sui Marketplace Microsoft e Sony PS3.

127


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.