Riqualificazione di Corso Resina - Ercolano

Comune di Ercolano

Progetto Grafico Pixel Burnt www.pixelburnt.com Foto: Tratto 1 Pippo Pirozzi Tratto 2 Antonio Capone Con il contributo di Martini Illuminazione s.p.a.

Gruppo Fiengo Nuova Cooperativa Campana

Stampato nel Maggio 2012

Lavori di riqualificazione di Corso Resina Via Roma - Scavi Archelogici - Villa Favorita

Programma di rigenerazione Urbana I macro obiettivi che il programma di Riqualificazione Urbana avviato dall’A.C. tende a raggiungere, sono rappresentati in modo intrecciato da un uso sostenibile e una messa in sistema dei giacimenti culturali della città e lo sviluppo di una filiera turistica modernamente organizzata.

Asse portante del programma è senza dubbio il Corso Resina.

Tra le varie infrastrutture presenti sul territorio ercolanese esso, oltre a conservare tuttora l’originario ruolo di baricentro rispetto alle dinamiche urbane, è l’unica ad avere una funzione connettiva e potenzialmente vivificante, anche perché lungo il suo percorso si concentra buona parte della storia della città, a partire dalla presenza degli Scavi Archeologici.

Queste ed altre considerazioni hanno portato, in sede di proposta del programma Urban Herculaenum e del PIU Europa, a concentrare i maggiori sforzi su quest’area bersaglio. Qui infatti sono ancora massime le problematiche e le potenzialità inespresse, nella piena omogeneità geografica, funzionale e dei problemi esistenti.

I risultati attesi dal programma sono sostanzialmente: la riqualificazione urbana ed ambientale dell’area bersaglio, la rivitalizzazione di una parte del patrimonio culturale (materiale ed immateriale), l’innalzamento della qualità della vita e della sicurezza della popolazione insediata, il rafforzamento del senso di comunità e dell’identità urbana, la fiducia ed il benessere sociale e l’incremento del PIL d’area attraverso l’azione di sviluppo del tessuto economico.

Attraverso l’attribuzione di un numero considerevole di finanziamenti di diversa natura e procedura, il programma è riuscito a superare la dimensione finanziaria complessiva di 50 Meuro, aggiuntivi della programmazione ordinaria delle OO.PP. del Comune, oltre al conseguimento di una considerevole partnership istituzionale che ha inteso aderire alle iniziative del programma sulla base della qualità delle proposte e della credibilità dell’azione programmatica.

A riguardo si sottolineano i primi effetti già raggiunti in sede di attuazione: l’integrazione di processo (ideazione, ascolto del territorio, costruzione, attuazione e gestione del programma), la concentrazione di risorse che ha portato tutti gli attori coinvolti a fare rete (in grado di attivare idee di filiera e quindi di additività) e la creazione di una dimensione pedagogica dell’apprendistato nella gestione delle procedure, fondamentale per i tutti i partners.

Gli interventi di riqualificazione che vengono presentati non riducono il progetto dello spazio pubblico al semplice arredo urbano.

Essi tendono a rafforzare un sistema storico-culturale finora debolmente riconosciuto, esaltando il grado di fruibilità per i visitatori e per gli stessi cittadini.

In questa logica creano una prima “isola” qualificante, presidiata, organizzata, ricca di servizi connessi. In effetti, si ritiene che l’obiettivo di riqualificazione del Corso Resina in una logica più ampia ed integrata (non solo cioè attraverso la sua ripavimentazione, l’arredo urbano, l’illuminazione stradale e delle cortine edilizie, ma anche, e principalmente, attraverso una adeguata valorizzazione ambientale e funzionale) possa perseguirsi individuando slarghi e spazi dove svolgere attività diversificate, alcune delle quali con caratteristiche di eccellenza.

I progetti che qui si presentano sono perfettamente in linea con gli obiettivi dei programmi precedenti dell’A.C., in particolare con PIT “Grandi attrattori culturali Pompei-Ercolano”, ed il Programma Urban Herculaneum. Entrambi i progetti intendono favorire un’efficace azione di riqualificazione urbanistica ed ambientale dell’area esaltando la qualità architettonica del sito e favorendo la comprensione dei valori storico-culturali già presenti nel contesto.

L’ass.re all’Assetto del Territorio e LL.PP. arch. Salvatore Solaro

Programma di rigenerazione Urbana I macro obiettivi che il programma di Riqualificazione Urbana avviato dall’A.C. tende a raggiungere, sono rappresentati in modo intrecciato da un uso sostenibile e una messa in sistema dei giacimenti culturali della città e lo sviluppo di una filiera turistica modernamente organizzata.

Asse portante del programma è senza dubbio il Corso Resina.

Tra le varie infrastrutture presenti sul territorio ercolanese esso, oltre a conservare tuttora l’originario ruolo di baricentro rispetto alle dinamiche urbane, è l’unica ad avere una funzione connettiva e potenzialmente vivificante, anche perché lungo il suo percorso si concentra buona parte della storia della città, a partire dalla presenza degli Scavi Archeologici.

Queste ed altre considerazioni hanno portato, in sede di proposta del programma Urban Herculaenum e del PIU Europa, a concentrare i maggiori sforzi su quest’area bersaglio. Qui infatti sono ancora massime le problematiche e le potenzialità inespresse, nella piena omogeneità geografica, funzionale e dei problemi esistenti.

I risultati attesi dal programma sono sostanzialmente: la riqualificazione urbana ed ambientale dell’area bersaglio, la rivitalizzazione di una parte del patrimonio culturale (materiale ed immateriale), l’innalzamento della qualità della vita e della sicurezza della popolazione insediata, il rafforzamento del senso di comunità e dell’identità urbana, la fiducia ed il benessere sociale e l’incremento del PIL d’area attraverso l’azione di sviluppo del tessuto economico.

Attraverso l’attribuzione di un numero considerevole di finanziamenti di diversa natura e procedura, il programma è riuscito a superare la dimensione finanziaria complessiva di 50 Meuro, aggiuntivi della programmazione ordinaria delle OO.PP. del Comune, oltre al conseguimento di una considerevole partnership istituzionale che ha inteso aderire alle iniziative del programma sulla base della qualità delle proposte e della credibilità dell’azione programmatica.

A riguardo si sottolineano i primi effetti già raggiunti in sede di attuazione: l’integrazione di processo (ideazione, ascolto del territorio, costruzione, attuazione e gestione del programma), la concentrazione di risorse che ha portato tutti gli attori coinvolti a fare rete (in grado di attivare idee di filiera e quindi di additività) e la creazione di una dimensione pedagogica dell’apprendistato nella gestione delle procedure, fondamentale per i tutti i partners.

Gli interventi di riqualificazione che vengono presentati non riducono il progetto dello spazio pubblico al semplice arredo urbano.

Essi tendono a rafforzare un sistema storico-culturale finora debolmente riconosciuto, esaltando il grado di fruibilità per i visitatori e per gli stessi cittadini.

In questa logica creano una prima “isola” qualificante, presidiata, organizzata, ricca di servizi connessi. In effetti, si ritiene che l’obiettivo di riqualificazione del Corso Resina in una logica più ampia ed integrata (non solo cioè attraverso la sua ripavimentazione, l’arredo urbano, l’illuminazione stradale e delle cortine edilizie, ma anche, e principalmente, attraverso una adeguata valorizzazione ambientale e funzionale) possa perseguirsi individuando slarghi e spazi dove svolgere attività diversificate, alcune delle quali con caratteristiche di eccellenza.

I progetti che qui si presentano sono perfettamente in linea con gli obiettivi dei programmi precedenti dell’A.C., in particolare con PIT “Grandi attrattori culturali Pompei-Ercolano”, ed il Programma Urban Herculaneum. Entrambi i progetti intendono favorire un’efficace azione di riqualificazione urbanistica ed ambientale dell’area esaltando la qualità architettonica del sito e favorendo la comprensione dei valori storico-culturali già presenti nel contesto.

L’ass.re all’Assetto del Territorio e LL.PP. arch. Salvatore Solaro

TA N

A

CHIESA DI S. CATERINA

FO N VI A

N

A

ESIN

SO R

COR

COR

SO R

TEATRO ANTICO

ESIN

D VIA

A AN OG

Via Roma - Scavi Archeologici

A

VIA E

MAR

RAMPA BOSCO

ASCIO

INA

RES

NE

SO

COR

VICO

MUNICIPIO

A

A POST

ROM

VICO

VIA

CHIESA DI SANT'AGOSTINO

VILLA SIGNORINI GIÀ GRANITO DI BELMONTE

VILLA COMUNALE

PIAZZA COLONNA

Il rifacimento di quel tratto di Corso Resina che attraversa e innerva il centro antico di Ercolano, a partire dai limiti con la Reggia di Portici sino all’altezza degli scavi della città romana, corrisponde innanzitutto alla necessità di contrastare una situazione generalizzata di degrado funzionale e civico.

Un’operazione, pertanto, di riasetto urbano che entro le tecniche del restauro e le dotazioni dell’arredo, non perde di vista l’obbiettivo principale di riaffermare il “solco” antico del Miglio d’oro.

In questo senso è direttoil riposizionamento di vecchie pietre accanto a nuovi conci di pietra lavica, a formareun unico disegno, ma anche, e sopratutto, il ritrovamento di spazi limitrofi e secondari come luoghi della città: la Rampa Bosco, il sagrato della Chiesa di Santa Caterina e ancorala nuova Piazza Colonna, con il suo pergolato che ombreggia la collocazione di antiche statue, copie tratte dalla Villa dei Papiri, testimonianza di una civiltà che smette di essere estranea.

Arch. Edoardo Guazzoni

SCAVI ARCHEOLOGICI

VIA IV NOVEMBRE

Planimetria generale

PALAZZO TARASCONA

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CHIESA DI S. CATERINA

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Via Roma - Scavi Archeologici

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CHIESA DI SANT'AGOSTINO

VILLA SIGNORINI GIÀ GRANITO DI BELMONTE

VILLA COMUNALE

PIAZZA COLONNA

Il rifacimento di quel tratto di Corso Resina che attraversa e innerva il centro antico di Ercolano, a partire dai limiti con la Reggia di Portici sino all’altezza degli scavi della città romana, corrisponde innanzitutto alla necessità di contrastare una situazione generalizzata di degrado funzionale e civico.

Un’operazione, pertanto, di riasetto urbano che entro le tecniche del restauro e le dotazioni dell’arredo, non perde di vista l’obbiettivo principale di riaffermare il “solco” antico del Miglio d’oro.

In questo senso è direttoil riposizionamento di vecchie pietre accanto a nuovi conci di pietra lavica, a formareun unico disegno, ma anche, e sopratutto, il ritrovamento di spazi limitrofi e secondari come luoghi della città: la Rampa Bosco, il sagrato della Chiesa di Santa Caterina e ancorala nuova Piazza Colonna, con il suo pergolato che ombreggia la collocazione di antiche statue, copie tratte dalla Villa dei Papiri, testimonianza di una civiltà che smette di essere estranea.

Arch. Edoardo Guazzoni

SCAVI ARCHEOLOGICI

VIA IV NOVEMBRE

Planimetria generale

PALAZZO TARASCONA

Mentre tutto concorre a farci credere che la storia sia finita e che il mondo sia uno spettacolo nel quale quella fine viene rappresentata, abbiamo bisogno di ritrovare il tempo per credere nella storia.

Marc Augé – Rovine e macerie. Il senso del tempo Nell’epoca dei materiali artificiali e delle realtà virtuali, ci sono ancora operai e scalpellini che lavorano tutto il giorno per posare basoli di pietra lavica: non è un segno di arretratezza culturale o di mancato sviluppo economico; al contrario è frutto della coscienza ormai consolidata che per le nostre città non c’è futuro senza il recupero e la reinterpretazione del contesto e delle locali tradizioni costruttive.

L’uso della pietra, alla base dell’architettura e dello spazio urbano, è una propensione irrinunciabile dell’uomo che va oltre le necessità materiali di sopravvivenza. La pietra è uno dai pochi materiali che riesce perfettamente a conciliare tradizione e innovazione: conserva intatti i segni del tempo e degradandosi assume nuovi sensi e qualità, raccontando meglio di ogni altra cosa le storie dei luoghi.

Il progetto, lungi dal recuperare una presunta “natura originaria”, ha tentato di ricostruire un’identità territoriale basata sullo studio dei rapporti spaziali, geometrici e materici del contesto, proponendo trasformazioni discrete e, in alcuni casi, nuovi modi di vivere lo spazio collettivo.

Tuttavia l’aspetto più interessante della Riqualificazione di Corso Resina, al di là delle inevitabili critiche e divergenze di opinioni che accompagnano questi interventi, è costituito dalla ostinata volontà di invertire un processo di degrado autodistruttivo che nel recente passato ha ridotto lo spazio pubblico ad un vuoto residuale, privo di forma e di carattere.

Posare nuovamente i basoli di pietra lavica che, in anni scellerati, erano stati sostituiti con cubetti di porfido, dimostra che questo processo non è irreversibile e che la coscienza di luogo, fondata sull’etica e sulla cura del territorio, prende l’avvio da chi, semplicemente, fa bene il proprio mestiere.

Arch. Pietro Pippo Pirozzi

Dalla relazione di progetto Il progetto prevede la soluzione a raso, cioè l’eliminazione dell’attuale dislivello tra marciapiedi e strada, riportando l’intero spazio compreso tra gli edifici, ad un unico piano senza soluzione di continuità, con minime pendenze e piccoli salti di quota per differenziare le aree carrabili e pedonali.

Tale sistema, oltre a valorizzare il carattere architettonico dell’invaso stradale, presenta l’innegabile vantaggio di eliminare il problema delle barriere architettoniche.

Il carattere di omogeneità che il progetto intende conferire a tutta l’area si confronta con l’obiettivo di rendere evidenti i valori storico culturali nella progettazione di ambiti specifici, individuati come “luoghi emergenti” particolarmente significativi, tenendo conto delle relazioni geometriche e visive con gli edifici e con il paesaggio, sia naturale che storico-archeologico.

I materiali, l’arredo e il progetto del verde dovranno connotare in maniera specifica gli ambiti, pur costituendo nell’insieme, un progetto unitario e omogeneo.

Relativamente ai materiali della pavimentazione, la scelta di fondo del progetto è quella di rendere omogenea l’intera superficie dell’invaso stradale, attraverso l’uso esclusivo della pietra lavica, utilizzandodifferenti lavorazioni e tessiture I basoli vecchi, oggi presenti sui marciapiedi ed in alcuni slarghi, saranno utilizzati per la corsia centrale che attraversa l’intero ambito. Tali basoli, risagomati e rilavorati a puntillo, oltre ad essere particolarmente adatti a resistere ad un traffico veicolare anche pesante, contribuiranno a mantenere viva la memoria storica di questo luogo, nato come “asse di attraversamento”.

Mentre tutto concorre a farci credere che la storia sia finita e che il mondo sia uno spettacolo nel quale quella fine viene rappresentata, abbiamo bisogno di ritrovare il tempo per credere nella storia.

Marc Augé – Rovine e macerie. Il senso del tempo Nell’epoca dei materiali artificiali e delle realtà virtuali, ci sono ancora operai e scalpellini che lavorano tutto il giorno per posare basoli di pietra lavica: non è un segno di arretratezza culturale o di mancato sviluppo economico; al contrario è frutto della coscienza ormai consolidata che per le nostre città non c’è futuro senza il recupero e la reinterpretazione del contesto e delle locali tradizioni costruttive.

L’uso della pietra, alla base dell’architettura e dello spazio urbano, è una propensione irrinunciabile dell’uomo che va oltre le necessità materiali di sopravvivenza. La pietra è uno dai pochi materiali che riesce perfettamente a conciliare tradizione e innovazione: conserva intatti i segni del tempo e degradandosi assume nuovi sensi e qualità, raccontando meglio di ogni altra cosa le storie dei luoghi.

Il progetto, lungi dal recuperare una presunta “natura originaria”, ha tentato di ricostruire un’identità territoriale basata sullo studio dei rapporti spaziali, geometrici e materici del contesto, proponendo trasformazioni discrete e, in alcuni casi, nuovi modi di vivere lo spazio collettivo.

Tuttavia l’aspetto più interessante della Riqualificazione di Corso Resina, al di là delle inevitabili critiche e divergenze di opinioni che accompagnano questi interventi, è costituito dalla ostinata volontà di invertire un processo di degrado autodistruttivo che nel recente passato ha ridotto lo spazio pubblico ad un vuoto residuale, privo di forma e di carattere.

Posare nuovamente i basoli di pietra lavica che, in anni scellerati, erano stati sostituiti con cubetti di porfido, dimostra che questo processo non è irreversibile e che la coscienza di luogo, fondata sull’etica e sulla cura del territorio, prende l’avvio da chi, semplicemente, fa bene il proprio mestiere.

Arch. Pietro Pippo Pirozzi

Dalla relazione di progetto Il progetto prevede la soluzione a raso, cioè l’eliminazione dell’attuale dislivello tra marciapiedi e strada, riportando l’intero spazio compreso tra gli edifici, ad un unico piano senza soluzione di continuità, con minime pendenze e piccoli salti di quota per differenziare le aree carrabili e pedonali.

Tale sistema, oltre a valorizzare il carattere architettonico dell’invaso stradale, presenta l’innegabile vantaggio di eliminare il problema delle barriere architettoniche.

Il carattere di omogeneità che il progetto intende conferire a tutta l’area si confronta con l’obiettivo di rendere evidenti i valori storico culturali nella progettazione di ambiti specifici, individuati come “luoghi emergenti” particolarmente significativi, tenendo conto delle relazioni geometriche e visive con gli edifici e con il paesaggio, sia naturale che storico-archeologico.

I materiali, l’arredo e il progetto del verde dovranno connotare in maniera specifica gli ambiti, pur costituendo nell’insieme, un progetto unitario e omogeneo.

Relativamente ai materiali della pavimentazione, la scelta di fondo del progetto è quella di rendere omogenea l’intera superficie dell’invaso stradale, attraverso l’uso esclusivo della pietra lavica, utilizzandodifferenti lavorazioni e tessiture I basoli vecchi, oggi presenti sui marciapiedi ed in alcuni slarghi, saranno utilizzati per la corsia centrale che attraversa l’intero ambito. Tali basoli, risagomati e rilavorati a puntillo, oltre ad essere particolarmente adatti a resistere ad un traffico veicolare anche pesante, contribuiranno a mantenere viva la memoria storica di questo luogo, nato come “asse di attraversamento”.

Piazza Colonna La piazza, priva di una forma chiaramente definita, era impropriamente utilizzata per la sosta di auto e come sede di un distributore di carburante.Unico elemento da salvare, il monumento con la colonna.

Il progetto ha restituito a questo spazio urbano il carattere ed il ruolo che merita sia per la fruizione pubblica, sia per la funzione rappresentativa, nonché per la vicinanza ad un luogo così pregiato come gli scavi dell’antica Ercolano.

L’area centrale della piazza, pedonalizzata, è costituita da un basamento piano che sembra rialzarsi rispetto alla pendenza della strada; qui sono collocate panchine e fioriere, sotto una copertura frangisole-pergolato, che sarà parzialmente ricoperta da essenze rampicanti.

La geometria del disegno è relazionata alla strada ed alla posizione della colonna esistente, che dà il nome alla piazza stessa.

Il richiamo alla classicità viene reinterpretato in chiave contemporanea: le colonne che reggono le pergole, le essenze verdi che filtrano la luce e le pavimentazioni in pietra lavica, richiamano gli spazi e le sensazioni visive di una domus romana.

A completamento della sistemazione, i progettisti hanno recepito la proposta di collocare all’interno della piazza le copie, fedelmente riprodotte, di alcune statue ritrovate nella Villa dei Papiri, le cosiddette “danaidi”, per sottolineare il carattere monumentale dello spazio pubblico ed un ritrovato rapporto con la storia del luogo.

Piazza Colonna La piazza, priva di una forma chiaramente definita, era impropriamente utilizzata per la sosta di auto e come sede di un distributore di carburante.Unico elemento da salvare, il monumento con la colonna.

Il progetto ha restituito a questo spazio urbano il carattere ed il ruolo che merita sia per la fruizione pubblica, sia per la funzione rappresentativa, nonché per la vicinanza ad un luogo così pregiato come gli scavi dell’antica Ercolano.

L’area centrale della piazza, pedonalizzata, è costituita da un basamento piano che sembra rialzarsi rispetto alla pendenza della strada; qui sono collocate panchine e fioriere, sotto una copertura frangisole-pergolato, che sarà parzialmente ricoperta da essenze rampicanti.

La geometria del disegno è relazionata alla strada ed alla posizione della colonna esistente, che dà il nome alla piazza stessa.

Il richiamo alla classicità viene reinterpretato in chiave contemporanea: le colonne che reggono le pergole, le essenze verdi che filtrano la luce e le pavimentazioni in pietra lavica, richiamano gli spazi e le sensazioni visive di una domus romana.

A completamento della sistemazione, i progettisti hanno recepito la proposta di collocare all’interno della piazza le copie, fedelmente riprodotte, di alcune statue ritrovate nella Villa dei Papiri, le cosiddette “danaidi”, per sottolineare il carattere monumentale dello spazio pubblico ed un ritrovato rapporto con la storia del luogo.

Piazza Colonna

Le statue in bronzo Le cinque statue, furono rinvenute nel peristilium grande della Villa dei Papiri di Ercolano, probabilmente spostate in seguito al terremoto del 62 d.C. Definite erroneamente “danzatrici”, sono state riconosciute in seguito come hydrophorai, “portatrici d’acqua” e dunque identificate come le Danaidi, le cinquanta figlie di Danao condannate, secondo il mito, ad attingere acqua senza fine. Si tratta di un tema molto famoso in età augustea, dal momento che statue simili erano collocate nel portico del tempio di Augusto sul Palatino, inaugurato nel 28 a.C.

La collocazione delle statue in Piazza Colonna è stata promossa da: Accademia Ercolanese

La Fonderia Chiurazzi fu fondata nel 1870 da Gennaro Chiurazzi, primo apprendista di Pietro Masulli, il famoso scultore napoletano che per primo ideò e mise in pratica l’idea di replicare antiche opere d’arte in tutto il loro splendore, traendo ispirazione dal metodo virtuoso di Benvenuto Cellini.

La Fonderia ha avuto la possibilità di calcare le opere presenti nelle collezioni di tutti i più importanti musei d’Italia, in particolare del Museo Archeologico Nazionale di Napoli; tali calchi di sculture classiche, realizzati utilizzando tecniche antiche ed una cura infinita per i dettagli, rappresentano un’eredità unica al mondo.

La Fonderia possiede una ricca tradizione di perfezione artigianale nel bronzo, costruita in tante generazioni di artigiani, mediante un complesso processo che comincia con la creazione di un modello di cera della statua originale, ricavato da uno dei calchi classici (metodo della cera persa), prosegue con le colature di bronzo fuso e quindi con il lavoro del “Mastro Cesellatore”. L’opera viene infine protetta dagli agenti esterni usando procedure di verniciatura anch’esse secolari che danno al bronzo quella rifinitura che lo caratterizza.

Piazza Colonna

Le statue in bronzo Le cinque statue, furono rinvenute nel peristilium grande della Villa dei Papiri di Ercolano, probabilmente spostate in seguito al terremoto del 62 d.C. Definite erroneamente “danzatrici”, sono state riconosciute in seguito come hydrophorai, “portatrici d’acqua” e dunque identificate come le Danaidi, le cinquanta figlie di Danao condannate, secondo il mito, ad attingere acqua senza fine. Si tratta di un tema molto famoso in età augustea, dal momento che statue simili erano collocate nel portico del tempio di Augusto sul Palatino, inaugurato nel 28 a.C.

La collocazione delle statue in Piazza Colonna è stata promossa da: Accademia Ercolanese

La Fonderia Chiurazzi fu fondata nel 1870 da Gennaro Chiurazzi, primo apprendista di Pietro Masulli, il famoso scultore napoletano che per primo ideò e mise in pratica l’idea di replicare antiche opere d’arte in tutto il loro splendore, traendo ispirazione dal metodo virtuoso di Benvenuto Cellini.

La Fonderia ha avuto la possibilità di calcare le opere presenti nelle collezioni di tutti i più importanti musei d’Italia, in particolare del Museo Archeologico Nazionale di Napoli; tali calchi di sculture classiche, realizzati utilizzando tecniche antiche ed una cura infinita per i dettagli, rappresentano un’eredità unica al mondo.

La Fonderia possiede una ricca tradizione di perfezione artigianale nel bronzo, costruita in tante generazioni di artigiani, mediante un complesso processo che comincia con la creazione di un modello di cera della statua originale, ricavato da uno dei calchi classici (metodo della cera persa), prosegue con le colature di bronzo fuso e quindi con il lavoro del “Mastro Cesellatore”. L’opera viene infine protetta dagli agenti esterni usando procedure di verniciatura anch’esse secolari che danno al bronzo quella rifinitura che lo caratterizza.

In quest’area il progetto ha perseguito due obiettivi: la continuità dell’intervento rispetto alle scelte architettoniche compiute per la sede stradale, ed allo stesso tempo il recupero della sacralità dello spazio antistante la Chiesa.

Una volta eliminati gli elementi impropri, fioriere in cemento, cordoli e spazi di sosta, il disegno della pavimentazione, relazionato alle geometrie della Chiesa, ha restituito valore e funzione al sagrato, rafforzato dai gradini che rialzano lo spazio rispetto alla quota della strada.

Le alberature di essenze diverse, completano la piccola piazza e costituiscono dei piacevoli luoghi di sosta.

Nell’angolo verso la strada, una fontanina ed una panca di matrice circolare, realizzata in masselli di pietra lavica, evocano simbologie arcaiche: un’antica fonte battesimaleo la ruota spezzata, simbolo di S.Caterina.

Piazza S. Caterina

La panca di matrice circolare

S. Caterina V.M.

In quest’area il progetto ha perseguito due obiettivi: la continuità dell’intervento rispetto alle scelte architettoniche compiute per la sede stradale, ed allo stesso tempo il recupero della sacralità dello spazio antistante la Chiesa.

Una volta eliminati gli elementi impropri, fioriere in cemento, cordoli e spazi di sosta, il disegno della pavimentazione, relazionato alle geometrie della Chiesa, ha restituito valore e funzione al sagrato, rafforzato dai gradini che rialzano lo spazio rispetto alla quota della strada.

Le alberature di essenze diverse, completano la piccola piazza e costituiscono dei piacevoli luoghi di sosta.

Nell’angolo verso la strada, una fontanina ed una panca di matrice circolare, realizzata in masselli di pietra lavica, evocano simbologie arcaiche: un’antica fonte battesimaleo la ruota spezzata, simbolo di S.Caterina.

Piazza S. Caterina

La panca di matrice circolare

S. Caterina V.M.

Rampa Bosco Lo slargo in corrispondenza dell’ingresso alla storica Villa Signorini, costituisce una sorta di “porta di ingresso” ad Ercolano, ed è statovalorizzato con il disegno della pavimentazione e con nuove alberature, poste in posizione simmetrica rispetto all’edificio ed in asse con la strada.

Di fronte alla facciata della villa, la Rampa

del Bosco conduce ad un ingresso secondario del parco della Reggia di Portici. Il percorso è stato ridisegnatodividendo una parte carrabile ed una pedonale, quest’ultimacaratterizzata da una lunga gradonata in pietra lavica che costituisce allo stesso tempo un nuovo luogo urbano, con una successione di piccoli terrazzi e di sedute.

Rampa Bosco Lo slargo in corrispondenza dell’ingresso alla storica Villa Signorini, costituisce una sorta di “porta di ingresso” ad Ercolano, ed è statovalorizzato con il disegno della pavimentazione e con nuove alberature, poste in posizione simmetrica rispetto all’edificio ed in asse con la strada.

Di fronte alla facciata della villa, la Rampa

del Bosco conduce ad un ingresso secondario del parco della Reggia di Portici. Il percorso è stato ridisegnatodividendo una parte carrabile ed una pedonale, quest’ultimacaratterizzata da una lunga gradonata in pietra lavica che costituisce allo stesso tempo un nuovo luogo urbano, con una successione di piccoli terrazzi e di sedute.

Opere a verde

Progetto illuminotecnico specie a foglia caduca in modo da marcare il passaggio delle stagioni.

Per “l’angolo verde” davanti la Chiesa di Santa Caterina sono stati selezionati singoli esemplari arborei tipici della flora mediterranea (Cercis siliquastrum, Olea europea, Ceratonia siliqua, e Arbutus unedo), in modo da creare una discreta macchia verde ai lati della piazza che, al tempo offre ombra per le sedute ed “invita” all’ingresso alla suddetta Chiesa.

Per Piazza Colonna sono stati impiantati rampicanti sempreverdi (Falso gelsomino, Bougainvillea) alla base dei pilastri del pergolato; tali essenze permettono da una parte di coprire ed alleggerire la struttura di metallo e dall’altra offrono un gradevole effetto cromatico di contrasto con il rosso delle alberature a Prunus cerasifera poste su di un lato della piazza.

Dott. Savino Mastrullo Natura Ambiente S.r.l.

Le opere a verde previste mirano alla realizzazione di alberature stradali in particolari ambiti ed alla caratterizzazione di “angoli verdi” in prossimità della Rampa del Bosco, della Chiesa di Santa Caterina e di Piazza Colonna, per un totale di 8 Aree di intervento.

Alla base della scelta progettuale c’è la volontà di aumentare il numero di essenze vegetali presenti, differenziando il patrimonio floristico e quindi assicurando una maggiore diversità biologica; inoltre c’è da considerare il miglioramento estetico

derivante dall’impianto di più essenze che contribuiscono, con le differenti tonalità cromatiche del fogliame e delle fioriture, ad una maggiore gradevolezza del paesaggio urbano.

Sono state, quindi, scelte principalmente specie vegetali tipiche del paesaggio mediterraneo, in primis il leccio (Quercus ilex L.), visto il contesto in cui ci si trova, ovvero “in prosecuzione” del parco Gussone della Reggia di Portici e nelle vicinanze di palazzi storici e degli scavi archeologici. Tali specie sempreverdi, sono state affiancate da

La soluzione progettuale proposta, così come previsto in progetto definitivo, prevede corpi illuminanti del tipo stradale disposti in alcuni tratti unilateralmente in altri a quinconce.

La ubicazione dei centri luminosi, rilevabile dalle planimetrie di progetto, ha consentito di ottenere le prestazioni illuminotecniche richieste dalla specifiche progettuali armonizzando al contempo i corpi illuminanti con il contesto architettonico e funzionale della strada.

Gli apparecchi di illuminazione previsti, del tipo Martini Naxos con lampada a ioduri metallici da 250 W, sono stati scelti non solo in base alle prestazioni funzionali ma anche per l’eleganza e la sobrietà del disegno, ritenuto particolarmente adatto ad un intervento in un contesto storico.

Il colore dei pali, rosso scuro, è stato appositamente realizzato dalla ditta fornitrice, in conformità con le indicazioni di progetto ed in armonia con altri elementi di arredo, contribuendo alla caratterizzazione ed al disegno dello spazio aperto.

Ing. Roberto Scognamiglio – Ing. Vincenzo D’Antonio - ISI Ingegneria e Sistemi Integrati

Il Gruppo MARTINI S.p.A. Industria per l’illuminazione, negli ultimi 15 anni si è concentrato nel settore tecnico architetturale, commerciale, residenziale ed arredo urbano sviluppando un’ampia gamma di apparecchi professionali per lo più proposti dai molti architetti con cui l’azienda collabora costantemente.

Questo mercato ha richiesto una completa trasformazione della società dal punto di vista sia produttivo che tecnico con la creazione di uffici tecnici, laboratori e reparti adibiti alla ricerca e sviluppo ed al design industriale.

Tale ambito applicativo è supportato da un controllo globale della qualità e della costanza prestazionale garantita dalla certificazione ISO 9001, per cui viene dedicata una particolare attenzione alla qualità dei prodotti, testati dal laboratorio interno.

La Martini S.p.A. è strutturata per offrire una serie di servizi che si rivolgono al mondo della distribuzione qualificata e soprattutto al mondo della progettazione, tramite consulenze illuminotecniche con programmi altamente professionali, che permettono la visualizzazione di rendering degli ambienti illuminati e lo studio di prodotti su misura ove il progetto lo richieda, quindi soluzioni fuori standard su indicazione dei progettisti.

consulenza al progetto illuminotecnico: EOS snc rappresentanze La EOS snc rappresentanze nasce nel 1990 in Napoli con sede alla Via F. Persico, 61 Attualmente l’organigramma è composto da due soci – Sig. Pepe Roberto e Sig. Trapanese Raffaele - nr. 1 promotore tecnico commerciale c/o studi di progettazione, Enti, Comuni etc.

- un progettista interno - un’addetta commerciale e di segreteria Operiamo nel settore illuminotecnico dal 1985 ed attualmente siamo gli Agenti in Campania per la Martini Illuminazione spa. Oltre a svolgere un’attività commerciale e di vendita, offriamo un servizio di consulenza e progettazione per gli studi di Architetti, arredatori, Ingegneri, etc. sviluppando progetti e capitolati.

Opere a verde

Progetto illuminotecnico specie a foglia caduca in modo da marcare il passaggio delle stagioni.

Per “l’angolo verde” davanti la Chiesa di Santa Caterina sono stati selezionati singoli esemplari arborei tipici della flora mediterranea (Cercis siliquastrum, Olea europea, Ceratonia siliqua, e Arbutus unedo), in modo da creare una discreta macchia verde ai lati della piazza che, al tempo offre ombra per le sedute ed “invita” all’ingresso alla suddetta Chiesa.

Per Piazza Colonna sono stati impiantati rampicanti sempreverdi (Falso gelsomino, Bougainvillea) alla base dei pilastri del pergolato; tali essenze permettono da una parte di coprire ed alleggerire la struttura di metallo e dall’altra offrono un gradevole effetto cromatico di contrasto con il rosso delle alberature a Prunus cerasifera poste su di un lato della piazza.

Dott. Savino Mastrullo Natura Ambiente S.r.l.

Le opere a verde previste mirano alla realizzazione di alberature stradali in particolari ambiti ed alla caratterizzazione di “angoli verdi” in prossimità della Rampa del Bosco, della Chiesa di Santa Caterina e di Piazza Colonna, per un totale di 8 Aree di intervento.

Alla base della scelta progettuale c’è la volontà di aumentare il numero di essenze vegetali presenti, differenziando il patrimonio floristico e quindi assicurando una maggiore diversità biologica; inoltre c’è da considerare il miglioramento estetico

derivante dall’impianto di più essenze che contribuiscono, con le differenti tonalità cromatiche del fogliame e delle fioriture, ad una maggiore gradevolezza del paesaggio urbano.

Sono state, quindi, scelte principalmente specie vegetali tipiche del paesaggio mediterraneo, in primis il leccio (Quercus ilex L.), visto il contesto in cui ci si trova, ovvero “in prosecuzione” del parco Gussone della Reggia di Portici e nelle vicinanze di palazzi storici e degli scavi archeologici. Tali specie sempreverdi, sono state affiancate da

La soluzione progettuale proposta, così come previsto in progetto definitivo, prevede corpi illuminanti del tipo stradale disposti in alcuni tratti unilateralmente in altri a quinconce.

La ubicazione dei centri luminosi, rilevabile dalle planimetrie di progetto, ha consentito di ottenere le prestazioni illuminotecniche richieste dalla specifiche progettuali armonizzando al contempo i corpi illuminanti con il contesto architettonico e funzionale della strada.

Gli apparecchi di illuminazione previsti, del tipo Martini Naxos con lampada a ioduri metallici da 250 W, sono stati scelti non solo in base alle prestazioni funzionali ma anche per l’eleganza e la sobrietà del disegno, ritenuto particolarmente adatto ad un intervento in un contesto storico.

Il colore dei pali, rosso scuro, è stato appositamente realizzato dalla ditta fornitrice, in conformità con le indicazioni di progetto ed in armonia con altri elementi di arredo, contribuendo alla caratterizzazione ed al disegno dello spazio aperto.

Ing. Roberto Scognamiglio – Ing. Vincenzo D’Antonio - ISI Ingegneria e Sistemi Integrati

Il Gruppo MARTINI S.p.A. Industria per l’illuminazione, negli ultimi 15 anni si è concentrato nel settore tecnico architetturale, commerciale, residenziale ed arredo urbano sviluppando un’ampia gamma di apparecchi professionali per lo più proposti dai molti architetti con cui l’azienda collabora costantemente.

Questo mercato ha richiesto una completa trasformazione della società dal punto di vista sia produttivo che tecnico con la creazione di uffici tecnici, laboratori e reparti adibiti alla ricerca e sviluppo ed al design industriale.

Tale ambito applicativo è supportato da un controllo globale della qualità e della costanza prestazionale garantita dalla certificazione ISO 9001, per cui viene dedicata una particolare attenzione alla qualità dei prodotti, testati dal laboratorio interno.

La Martini S.p.A. è strutturata per offrire una serie di servizi che si rivolgono al mondo della distribuzione qualificata e soprattutto al mondo della progettazione, tramite consulenze illuminotecniche con programmi altamente professionali, che permettono la visualizzazione di rendering degli ambienti illuminati e lo studio di prodotti su misura ove il progetto lo richieda, quindi soluzioni fuori standard su indicazione dei progettisti.

consulenza al progetto illuminotecnico: EOS snc rappresentanze La EOS snc rappresentanze nasce nel 1990 in Napoli con sede alla Via F. Persico, 61 Attualmente l’organigramma è composto da due soci – Sig. Pepe Roberto e Sig. Trapanese Raffaele - nr. 1 promotore tecnico commerciale c/o studi di progettazione, Enti, Comuni etc.

- un progettista interno - un’addetta commerciale e di segreteria Operiamo nel settore illuminotecnico dal 1985 ed attualmente siamo gli Agenti in Campania per la Martini Illuminazione spa. Oltre a svolgere un’attività commerciale e di vendita, offriamo un servizio di consulenza e progettazione per gli studi di Architetti, arredatori, Ingegneri, etc. sviluppando progetti e capitolati.

Tratto Via Roma Scavi Archeologici Dati dell’intervento area intervento 11.000 mq costo complessivo 3.726.900,00 euro data progetto 2007-2009 data realizzazione 2009-2012

RUP fase esecutiva RUP fase definitivo

Ing. A. Ripoli Arch. O. Di Martino

Impresa Appaltatrice

Consorzio Cooperative Costruzioni via Marco Emilio Lepido n182/2 CAP 40132 Bologna

Direzione Lavori e Varianti in c.d’o.

Arch. P. Pirozzi – Direttore dei Lavori e CSE

Impresa Affidataria e realizzatrice dei Lavori

Nuova Cooperativa Campana P.co San Paolo is. 25 cap 80125 Napoli

ufficio DL cosulenti collaboratori

Arch. G.Scognamiglio, Arch. E.Guazzoni, Ing. R.Scognamiglio, Ing. V.D’Antonio, Ing. C.Troisi, Arch. A.Russo Ing. E. Campagnuolo, Ing. R.Gravinese Arch. R.Squillante, Arch. V.Frangipani, Arch. G.Barlese

Impresa Appaltatrice Impresa Affidataria

Consorzio Cooperative Costruzioni - Bologna Nuova Cooperativa Campana - Napoli

Progetto Esecutivo architettonico e impianti sicurezza in cantiere

Open Project S.r.l. – Bologna Arch. F.Campagnuolo

Progetto Definitivo architettura impianti studio trasportistico opere a verde strutture collaboratori

Arch. E.Guazzoni, Arch. G.Scognamiglio, Arch. P.Pirozzi, Arch. F.Mirarchi Ing. R.Scognamiglio, Ing. V.D’Antonio Ing. C.Troisi Dott. S. Mastrullo Ing. R. Gravinese Arch. A. Russo, Arch. F.Greco, Arch. P.Lanni

La Nuova Cooperativa Campana, il cui presidente è il Rag. Manlio Bianconcini, è qualificata SOA con le seguenti categorie: OG1 class. V, OG3 class. IV, OG10 class. I e OS24 class. I ed a giugno acquisirà anche l’iscrizione alla categoria OG2 class II e OG11 class. III. L’Impresa esercita la sua attività in regime di Qualità, di cui possiede regolare certificazione; è in possesso di Polizza assicurativa Impresa globale oltre ad essere in possesso di attestato di cui alla Legge 81/08. I Direttori Tecnici della Cooperativa sono i Sigg. P.I. Nicola Pisciotta di recente affiancato dall’ Arch. Massimo Viola. Il lavoro di riqualificazione del corso Resina è stato Diretto dal P.I. Nicola Pisciotta affiancato dal Capocantiere Geom. Vincenzo Russo.

I principali fornitori utilizzati per la realizzazione dei lavori sono i seguenti: pietra lavica per pavimentazione ed arredo urbano

GE.FR.OS. S.r.l. Via Napoli n. 87 - Castellammare di Stabia (NA)

calcestruzzo

Be.ca.m. S.r.l. Via Provinciale Masullo, 35 - Quarto (NA)

posa in opera pavimentazioni e cordoli

Impr. Edile ZINNO Massimo, Piazza Cardinale Bianchi n.10 - Torrile (PR)

apparecchi per la pubblica illuminazione

Martini Illuminazione S.p.a. Via Provinciale n. 24 - Concordia S/S (MO) agenti: EOS snc Rappresentanze Via F.Persico, 61 - Napoli

posa in opera impianti

C.G.F. S.a.s. di Falco Francesco e C., Via Caionche n. 13 Striano (NA)

opere in ferro e carpenterie metalliche

C.T.M.I. COSTRUZIONI S.a.s. di A. Esposito,Via M. Aurelio 185/B - Napoli

opere a verde

Zenoflora S.r.l. Via Giuseppe Semmola, 165 80056 ERCOLANO (NA)

statue in bronzo per Piazza Colonna

CHIURAZZI Internazionale S.r.l., Via Capri N.1- 80026 – Casoria (NA)

sistema di videosorveglianza in Piazza Colonna

SYSTEL S.r.l. - via Diaz, 88 P.co Le Ginestre -80011 Acerra (NA)

Tratto Via Roma Scavi Archeologici Dati dell’intervento area intervento 11.000 mq costo complessivo 3.726.900,00 euro data progetto 2007-2009 data realizzazione 2009-2012

RUP fase esecutiva RUP fase definitivo

Ing. A. Ripoli Arch. O. Di Martino

Impresa Appaltatrice

Consorzio Cooperative Costruzioni via Marco Emilio Lepido n182/2 CAP 40132 Bologna

Direzione Lavori e Varianti in c.d’o.

Arch. P. Pirozzi – Direttore dei Lavori e CSE

Impresa Affidataria e realizzatrice dei Lavori

Nuova Cooperativa Campana P.co San Paolo is. 25 cap 80125 Napoli

ufficio DL cosulenti collaboratori

Arch. G.Scognamiglio, Arch. E.Guazzoni, Ing. R.Scognamiglio, Ing. V.D’Antonio, Ing. C.Troisi, Arch. A.Russo Ing. E. Campagnuolo, Ing. R.Gravinese Arch. R.Squillante, Arch. V.Frangipani, Arch. G.Barlese

Impresa Appaltatrice Impresa Affidataria

Consorzio Cooperative Costruzioni - Bologna Nuova Cooperativa Campana - Napoli

Progetto Esecutivo architettonico e impianti sicurezza in cantiere

Open Project S.r.l. – Bologna Arch. F.Campagnuolo

Progetto Definitivo architettura impianti studio trasportistico opere a verde strutture collaboratori

Arch. E.Guazzoni, Arch. G.Scognamiglio, Arch. P.Pirozzi, Arch. F.Mirarchi Ing. R.Scognamiglio, Ing. V.D’Antonio Ing. C.Troisi Dott. S. Mastrullo Ing. R. Gravinese Arch. A. Russo, Arch. F.Greco, Arch. P.Lanni

La Nuova Cooperativa Campana, il cui presidente è il Rag. Manlio Bianconcini, è qualificata SOA con le seguenti categorie: OG1 class. V, OG3 class. IV, OG10 class. I e OS24 class. I ed a giugno acquisirà anche l’iscrizione alla categoria OG2 class II e OG11 class. III. L’Impresa esercita la sua attività in regime di Qualità, di cui possiede regolare certificazione; è in possesso di Polizza assicurativa Impresa globale oltre ad essere in possesso di attestato di cui alla Legge 81/08. I Direttori Tecnici della Cooperativa sono i Sigg. P.I. Nicola Pisciotta di recente affiancato dall’ Arch. Massimo Viola. Il lavoro di riqualificazione del corso Resina è stato Diretto dal P.I. Nicola Pisciotta affiancato dal Capocantiere Geom. Vincenzo Russo.

I principali fornitori utilizzati per la realizzazione dei lavori sono i seguenti: pietra lavica per pavimentazione ed arredo urbano

GE.FR.OS. S.r.l. Via Napoli n. 87 - Castellammare di Stabia (NA)

calcestruzzo

Be.ca.m. S.r.l. Via Provinciale Masullo, 35 - Quarto (NA)

posa in opera pavimentazioni e cordoli

Impr. Edile ZINNO Massimo, Piazza Cardinale Bianchi n.10 - Torrile (PR)

apparecchi per la pubblica illuminazione

Martini Illuminazione S.p.a. Via Provinciale n. 24 - Concordia S/S (MO) agenti: EOS snc Rappresentanze Via F.Persico, 61 - Napoli

posa in opera impianti

C.G.F. S.a.s. di Falco Francesco e C., Via Caionche n. 13 Striano (NA)

opere in ferro e carpenterie metalliche

C.T.M.I. COSTRUZIONI S.a.s. di A. Esposito,Via M. Aurelio 185/B - Napoli

opere a verde

Zenoflora S.r.l. Via Giuseppe Semmola, 165 80056 ERCOLANO (NA)

statue in bronzo per Piazza Colonna

CHIURAZZI Internazionale S.r.l., Via Capri N.1- 80026 – Casoria (NA)

sistema di videosorveglianza in Piazza Colonna

SYSTEL S.r.l. - via Diaz, 88 P.co Le Ginestre -80011 Acerra (NA)

Tratto Scavi Archeologici Villa Favorita

Il tratto di Corso Resina compreso tra gli Scavi Archeologici e Villa Favorita interessato dall’intervento di riqualificazione urbana è caratterizzato da un andamento pressoché rettilineo a percorribilità veicolare, parallelo alla linea di costa dalla quale è separato dalla linea ferroviaria. Il ritmo della strada è scandito dalla successione di numerose ville settecentesche: Villa De Bisogno Casaluce, Villa Aprile, Villa Durante, , Villa Arena, Villa Campolieto, Villa Battista, Villa Favorita.

L’intervento di riqualificazione non riduce il progetto dello spazio pubblico al semplice arredo urbano ma ne coglie gli elementi più significativi interpretando il Genius Loci e la vocazione monumentale del luogo.

Sul percorso sono state individuate aree e angolazioni significative, sulle quali inserire elementi-segnali di forte suggestione (le grandi sculture, le aste portavessilli, il colosso e il colonnato, le fontane e il muro d’acqua) che ne sottolineano il fascino intrecciando complesse, e talvolta ambigue, relazioni con il mito, gli scenari storici, le presenze naturali, il paesaggio.

Il nuovo disegno del “Corso Resina”, caratterizzato da marciapiedi più ampi, vogliono restituire al luogo una connotazione prevalentemente pedonale, e non di “percorso veicolare” di attraversamento. Un invito alla riconquista della mobilità dolce e consapevole in un contesto urbano ricco di suggestioni: il Vesuvio, gli Scavi Archeologici, i Palazzi Storici del ‘700.

Abbiamo ritenuto, quindi, che

l’obiettivo di riqualificazione del Corso Resina in una logica più ampia ed integrata (non solo cioè attraverso la sua ripavimentazione, l’arredo urbano, l’illuminazione stradale e delle cortine edilizie, ma anche, e principalmente, attraverso una adeguata valorizzazione ambientale e funzionale) possa perseguirsi arricchendo lo spazio urbano di slarghi ed aree dove svolgere attività diversificate, alcune delle quali con caratteristiche di eccellenza: Area Scavi – Villa del Bisogno Porta di ingresso, sosta, tempo libero, attività commerciali e culturali all’aperto Area Roseto Villa Aprile.

Punto di sosta e scenario contemplativo Area Campolieto – Parco Miglio d’oro Tempo libero, attività commerciali Area ex Scuderie Villa Favorita Caffetteria all’aperto, spazio mostreconcerti Arch. F. Mirarchi

Il Colosso.

Disegno di Carlo Aymonino

Tratto Scavi Archeologici Villa Favorita

Il tratto di Corso Resina compreso tra gli Scavi Archeologici e Villa Favorita interessato dall’intervento di riqualificazione urbana è caratterizzato da un andamento pressoché rettilineo a percorribilità veicolare, parallelo alla linea di costa dalla quale è separato dalla linea ferroviaria. Il ritmo della strada è scandito dalla successione di numerose ville settecentesche: Villa De Bisogno Casaluce, Villa Aprile, Villa Durante, , Villa Arena, Villa Campolieto, Villa Battista, Villa Favorita.

L’intervento di riqualificazione non riduce il progetto dello spazio pubblico al semplice arredo urbano ma ne coglie gli elementi più significativi interpretando il Genius Loci e la vocazione monumentale del luogo.

Sul percorso sono state individuate aree e angolazioni significative, sulle quali inserire elementi-segnali di forte suggestione (le grandi sculture, le aste portavessilli, il colosso e il colonnato, le fontane e il muro d’acqua) che ne sottolineano il fascino intrecciando complesse, e talvolta ambigue, relazioni con il mito, gli scenari storici, le presenze naturali, il paesaggio.

Il nuovo disegno del “Corso Resina”, caratterizzato da marciapiedi più ampi, vogliono restituire al luogo una connotazione prevalentemente pedonale, e non di “percorso veicolare” di attraversamento. Un invito alla riconquista della mobilità dolce e consapevole in un contesto urbano ricco di suggestioni: il Vesuvio, gli Scavi Archeologici, i Palazzi Storici del ‘700.

Abbiamo ritenuto, quindi, che

l’obiettivo di riqualificazione del Corso Resina in una logica più ampia ed integrata (non solo cioè attraverso la sua ripavimentazione, l’arredo urbano, l’illuminazione stradale e delle cortine edilizie, ma anche, e principalmente, attraverso una adeguata valorizzazione ambientale e funzionale) possa perseguirsi arricchendo lo spazio urbano di slarghi ed aree dove svolgere attività diversificate, alcune delle quali con caratteristiche di eccellenza: Area Scavi – Villa del Bisogno Porta di ingresso, sosta, tempo libero, attività commerciali e culturali all’aperto Area Roseto Villa Aprile.

Punto di sosta e scenario contemplativo Area Campolieto – Parco Miglio d’oro Tempo libero, attività commerciali Area ex Scuderie Villa Favorita Caffetteria all’aperto, spazio mostreconcerti Arch. F. Mirarchi

Il Colosso.

Disegno di Carlo Aymonino

Planimetria generale

Planimetria generale

Il Colonnato Vista tridimensionale di progetto.

Area Parco Miglio D’Oro

L’area antistante il Parco del Miglio d’oro è caratterizzato dall’installazione di un colonnato i cui elementi verticali collegati alla recinzione del Parco mediante lame d’acciaio sono realizzate in acciao cor-ten di altezza di circa 5,00 mt.

All’inizio del colonnato, lato Scavi, un sistema portale-invito individua l’ingresso al parco; rivestito con spesse lastre di pietra vesuviana sbozzata costituisce il fondale su cui si appoggia una grande scultura in pietra , il Colosso, su basamento anch’esso in pietra, rivolto verso il Vesuvio.

Il Colonnato Vista tridimensionale di progetto.

Area Parco Miglio D’Oro

L’area antistante il Parco del Miglio d’oro è caratterizzato dall’installazione di un colonnato i cui elementi verticali collegati alla recinzione del Parco mediante lame d’acciaio sono realizzate in acciao cor-ten di altezza di circa 5,00 mt.

All’inizio del colonnato, lato Scavi, un sistema portale-invito individua l’ingresso al parco; rivestito con spesse lastre di pietra vesuviana sbozzata costituisce il fondale su cui si appoggia una grande scultura in pietra , il Colosso, su basamento anch’esso in pietra, rivolto verso il Vesuvio.

Area ex scuderie Villa Favorita Questo spazio, insieme al colonnato del ciclope, potrà diventare elemento catalizzatore del secondo tratto del Miglio d’Oro. Il progetto prevede, sul muro di fondo realizzato in pietra vesuviana, la creazione di una fontana costituita da un muro d’acqua alla cui base, a filo con il pavimento in pietra scura, è posta una lama d’acqua. Sul lato verso la strada, da un’altra vasca, a semplice circolazione d’acqua, rettangolare (mt. 15,60 x 3,20), emerge una grande scultura di Venere, in marmo bianco.

La pavimentazione dell’invaso così configurato è sempre in basolato con fasce in pietra lavica ceramizzata di coloro rosso che scandiscono il ritmo dei pieni e dei vuoti della facciata di Villa Favorita.

Area ex scuderie Villa Favorita Questo spazio, insieme al colonnato del ciclope, potrà diventare elemento catalizzatore del secondo tratto del Miglio d’Oro. Il progetto prevede, sul muro di fondo realizzato in pietra vesuviana, la creazione di una fontana costituita da un muro d’acqua alla cui base, a filo con il pavimento in pietra scura, è posta una lama d’acqua. Sul lato verso la strada, da un’altra vasca, a semplice circolazione d’acqua, rettangolare (mt. 15,60 x 3,20), emerge una grande scultura di Venere, in marmo bianco.

La pavimentazione dell’invaso così configurato è sempre in basolato con fasce in pietra lavica ceramizzata di coloro rosso che scandiscono il ritmo dei pieni e dei vuoti della facciata di Villa Favorita.

La Strada

Il ritmo della strada, parte del Miglio d’Oro, un tempo strada Regia delle Calabrie è scandito dalla successione di numerose Delizie Settecentesche: Villa De Bisogno Casaluce, Villa Aprile, Villa Durante, Villa Arena, Villa Campolieto, Villa Battista, Villa Favorita.

In corrispondenza delle emergenze monumentali la pavimentazione

stradale perde la sua geometria di sede di transito veicolare e si raccorda con la parte basamentale delle Ville secondo trame di orditura regolate dal ritmo dei vuoti e dei pieni presenti in facciata, dalle lesene, paraste, fasce e quant’altro ne caratterizzi l’ordinamento formale

La Strada

Il ritmo della strada, parte del Miglio d’Oro, un tempo strada Regia delle Calabrie è scandito dalla successione di numerose Delizie Settecentesche: Villa De Bisogno Casaluce, Villa Aprile, Villa Durante, Villa Arena, Villa Campolieto, Villa Battista, Villa Favorita.

In corrispondenza delle emergenze monumentali la pavimentazione

stradale perde la sua geometria di sede di transito veicolare e si raccorda con la parte basamentale delle Ville secondo trame di orditura regolate dal ritmo dei vuoti e dei pieni presenti in facciata, dalle lesene, paraste, fasce e quant’altro ne caratterizzi l’ordinamento formale

Gruppo Fiengo Fiengo Ceramiche s.r.l. / Fratelli Fiengo s.r.l. / Eurosaf s.r.l.

Dall’inizio della storia dell’uomo, la pietra ha vissuto valenze costruttive, formali e simboliche, sia dal punto di vista sociale che da quello culturale. Antichissimo, è il mestiere dello scalpellino, sarebbe più giusto definirlo arte. Chi lavora la pietra lavica deve essere in possesso di notevoli capacità artistiche per scolpire la lava e darle forma.

Ne sono testimonianza le splendide dimore, che si susseguono lungo la strada, conosciuta come “Miglio d’oro”, che dalla Reggia di Portici arriva a Torre Annunziata passando per Ercolano e Torre del Greco.

Ciro Fiengo discendente da una famiglia di scalpellini, con il supporto dei propri figli, Salvatore, Nicola Antonio e Luigi ha avviato un’impresa moderna sulla scorta di esperienze acquisite in ben due lustri di attività, la ricerca costante sul prodotto e lo studio di soluzioni esclusive, ci consentono oggi di dare un’adeguata risposta ad un mercato sempre più esigente e selettivo.

GRUPPO FIENGO Fiengo Ceramiche s.r.l.

Corso Garibaldi, 168 Portici - 80055 Sede Operativa Traversa Focone,7 80056 Ercolano Tel./fax: (+39) 081 5743897 e-mail fiengoceramichesrl@pec.it Fratelli Fiengo s.r.l.

Corso Garibaldi, 168 Portici - 80055 Sede Operativa Via Castelluccio Filaro 80056 Ercolano Tel./fax: (+39) 081 7716670 e-mail fratellifiengo@libero.it

Eurosaf srl Via Montezebio, 40 Roma 00195 Sede operativa Vico Santa Rosa 7, Ercolano, Napoli 80056 Tel/fax. 0817773550 eurosafsrl@libero.it Amm. Unico: Fiengo Antonio Impresa Appaltatrice Lavori Corso Resina Tratto Scavi Archeologici – Villa Favorita Direttore tecnico: Arch. Francesco Caterino Capo Cantiere: Geom. Nunzio Cavezza

La lavorazione della pietra informe La lavorazione si effettua su un’area di circa 40.000 mq. I blocchi vengono trasportati al piazzale di lavorazione dove vengono riquadrati tramite l’ausilio di fili diamantati.

Le pietre vengono inviate a due diversi trattamenti: segate in lastre di vari spessori tramite multifilo e telai multi disco e rese disponibili in stato grezzo o lucidate, oppure vengono tagliate in filagne e pavimenti nelle diverse misure di mercato.

Gli occhi di Napoli Lello Esposito Complementi di arredo Vengono realizzati complementi di arredo in pietra lavica con innesti di smalti ceramici: tavoli, camini decorati, rivestimenti per bagni e cucine, fontane, fioriere, statue nonché gioielli e monili di rara bellezza.

Piazza Poli PORTICI ( NA) Pannello decorativo “ VESUVIO IN FIAMME” su lastre ceramizzate in pietra lavica Marmi e graniti Si forniscono, inoltre, prodotti pensati per liberare la creatività di architetti, designer e progettisti, offrendo un’ampia scelta di pietre naturali adatte ai più diversi impieghi, dai grandi progetti ai piccoli spazi abitativi Fontana denominata “ via dell’acqua” rivestita in pietra ( trachite zovonite) ( Santarcangelo di Romagna– Rimini)

Tratto Scavi Archeologici Villa Favorita Dati dell’intervento

Fase esecutiva

Progetto Definitivo ed Esecutivo

Superficie Intervento: 15.000 mq

Responsabile Unico del Procedimento geom. Michele Maddaloni

Responsabile Unico del Procedimento Arch. Olimpio De Martino

Costo Complessivo: 4.480.180,00 euro

Direttore Lavori e CSE: Arch. Fabrizio Mirarchi

Data progetto: 2007-2009

Ufficio Direzione Lavori: Arch. Antonio Capone, Ing. Francesco Giampaglia, Ing. Salvatore Losa

Progettisti Capogruppo e coord. artistico Prof. Arch. Carlo Aymonino

Inizio lavori: giugno 2011 Fine lavori: In corso

Architettonico e coord. tecnico Arch. Francesco Bocchino

Impresa Appaltatrice: A.T.I. capogruppo EURO SAF s.r.l.

Via Montezebio, 40 – Roma

Architettonico Arch. Emilio Musella Arch. Franco Zaccaro Arch. Nicoletta Cozzolino

Impresa Visco Daniele e Raffaele s.n.c.

Impianti elettrici Ing. Francesco Giampaglia Impianti meccanici e strutture Ing. Salvatore Losa Studio trasportistico Ing. Claudio Troisi Collaboratori Arch. Antonio Capone

Gruppo Fiengo Fiengo Ceramiche s.r.l. / Fratelli Fiengo s.r.l. / Eurosaf s.r.l.

Dall’inizio della storia dell’uomo, la pietra ha vissuto valenze costruttive, formali e simboliche, sia dal punto di vista sociale che da quello culturale. Antichissimo, è il mestiere dello scalpellino, sarebbe più giusto definirlo arte. Chi lavora la pietra lavica deve essere in possesso di notevoli capacità artistiche per scolpire la lava e darle forma.

Ne sono testimonianza le splendide dimore, che si susseguono lungo la strada, conosciuta come “Miglio d’oro”, che dalla Reggia di Portici arriva a Torre Annunziata passando per Ercolano e Torre del Greco.

Ciro Fiengo discendente da una famiglia di scalpellini, con il supporto dei propri figli, Salvatore, Nicola Antonio e Luigi ha avviato un’impresa moderna sulla scorta di esperienze acquisite in ben due lustri di attività, la ricerca costante sul prodotto e lo studio di soluzioni esclusive, ci consentono oggi di dare un’adeguata risposta ad un mercato sempre più esigente e selettivo.

GRUPPO FIENGO Fiengo Ceramiche s.r.l.

Corso Garibaldi, 168 Portici - 80055 Sede Operativa Traversa Focone,7 80056 Ercolano Tel./fax: (+39) 081 5743897 e-mail fiengoceramichesrl@pec.it Fratelli Fiengo s.r.l.

Corso Garibaldi, 168 Portici - 80055 Sede Operativa Via Castelluccio Filaro 80056 Ercolano Tel./fax: (+39) 081 7716670 e-mail fratellifiengo@libero.it

Eurosaf srl Via Montezebio, 40 Roma 00195 Sede operativa Vico Santa Rosa 7, Ercolano, Napoli 80056 Tel/fax. 0817773550 eurosafsrl@libero.it Amm. Unico: Fiengo Antonio Impresa Appaltatrice Lavori Corso Resina Tratto Scavi Archeologici – Villa Favorita Direttore tecnico: Arch. Francesco Caterino Capo Cantiere: Geom. Nunzio Cavezza

La lavorazione della pietra informe La lavorazione si effettua su un’area di circa 40.000 mq. I blocchi vengono trasportati al piazzale di lavorazione dove vengono riquadrati tramite l’ausilio di fili diamantati.

Le pietre vengono inviate a due diversi trattamenti: segate in lastre di vari spessori tramite multifilo e telai multi disco e rese disponibili in stato grezzo o lucidate, oppure vengono tagliate in filagne e pavimenti nelle diverse misure di mercato.

Gli occhi di Napoli Lello Esposito Complementi di arredo Vengono realizzati complementi di arredo in pietra lavica con innesti di smalti ceramici: tavoli, camini decorati, rivestimenti per bagni e cucine, fontane, fioriere, statue nonché gioielli e monili di rara bellezza.

Piazza Poli PORTICI ( NA) Pannello decorativo “ VESUVIO IN FIAMME” su lastre ceramizzate in pietra lavica Marmi e graniti Si forniscono, inoltre, prodotti pensati per liberare la creatività di architetti, designer e progettisti, offrendo un’ampia scelta di pietre naturali adatte ai più diversi impieghi, dai grandi progetti ai piccoli spazi abitativi Fontana denominata “ via dell’acqua” rivestita in pietra ( trachite zovonite) ( Santarcangelo di Romagna– Rimini)

Tratto Scavi Archeologici Villa Favorita Dati dell’intervento

Fase esecutiva

Progetto Definitivo ed Esecutivo

Superficie Intervento: 15.000 mq

Responsabile Unico del Procedimento geom. Michele Maddaloni

Responsabile Unico del Procedimento Arch. Olimpio De Martino

Costo Complessivo: 4.480.180,00 euro

Direttore Lavori e CSE: Arch. Fabrizio Mirarchi

Data progetto: 2007-2009

Ufficio Direzione Lavori: Arch. Antonio Capone, Ing. Francesco Giampaglia, Ing. Salvatore Losa

Progettisti Capogruppo e coord. artistico Prof. Arch. Carlo Aymonino

Inizio lavori: giugno 2011 Fine lavori: In corso

Architettonico e coord. tecnico Arch. Francesco Bocchino

Impresa Appaltatrice: A.T.I. capogruppo EURO SAF s.r.l.

Via Montezebio, 40 – Roma

Architettonico Arch. Emilio Musella Arch. Franco Zaccaro Arch. Nicoletta Cozzolino

Impresa Visco Daniele e Raffaele s.n.c.

Impianti elettrici Ing. Francesco Giampaglia Impianti meccanici e strutture Ing. Salvatore Losa Studio trasportistico Ing. Claudio Troisi Collaboratori Arch. Antonio Capone

Comune di Ercolano

Progetto Grafico Pixel Burnt www.pixelburnt.com Foto: Tratto 1 Pippo Pirozzi Tratto 2 Antonio Capone Con il contributo di Martini Illuminazione s.p.a.

Gruppo Fiengo Nuova Cooperativa Campana

Stampato nel Maggio 2012

Lavori di riqualificazione di Corso Resina Via Roma - Scavi Archelogici - Villa Favorita