/665 Brand & Concept manual

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665 Manuale

introduzione

progetto/665

Il progetto/665 è una proposta realizzata attraverso un’attività di co-design dai giovani di Nembro aderenti al Progetto Grafite dell’Associazione Rapsoidea, insieme agli studenti del corso di laurea magistrale in Design della Comunicazione del Politecnico di Milano, a favore del Museo della Miniera e dell’Emigrazione del Comune di Nembro, in risposta ad una sfida progettuale che prevedeva la finalità di “ripensare il ruolo gli spazi e i servizi del Museo, per favorire un nuovo protagonismo giovanile”. Il progetto/665 si prefigge l’obiettivo di coinvolgere i ragazzi e le ragazze di Nembro nelle attività e nelle tematiche del Museo della Miniera e dell’Emigrazione, con particolare attenzione alla testimonianza del signor Lino Rota, fondatore del Museo e soccorritore in occasione della tragedia nella miniera di Marcinelle (in Belgio) dell’8 Agosto 1956. L’approccio scelto è orientato al “learning-by-doing” e alla veicolazione dei contenuti del Museo in concomitanza con altre pratiche di maggior rilevanza ed interesse nella quotidianità dei giovani. Il progetto/665 si configura come una serie di attività a ricorrenza annuale indette e supervisionate dal Museo, che vedono coinvolti come protagonisti i ragazzi e le ragazze residenti sul territorio, in tutte le fasi di ideazione, realizzazione e fruizione. Di seguito vengono elencati gli elementi che compongono questa proposta.

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- Escape room: un’esperienza narrativa immersiva e interattiva, per vivere in prima persona le ambientazioni, le emozioni e le storie raccontate nel contesto del Museo - Evento: ricorrenza da organizzare in concomitanza con la Giornata dell’Emigrante del 7 Agosto, con una durata di 5 giorni, per ospitare l’attività di Escape room - Workshop: laboratori in collaborazione con professionisti e aziende, da organizzare nei mesi precedenti l’Evento per la realizzazione da parte dei ragazzi dell’Escape room e dell’Evento stesso.

665 identità

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Il nome del progetto nasce dal gettone identificativo con il numero 665 che il signor Lino Rota, fondatore del Museo della Miniera e dell’Emigrazione di Nembro, ritirava all’inizio di ogni turno nella miniera di carbone in Belgio nella quale lavorava. Questo serviva a ricevere la tuta da lavoro e la lampada e poter cominciare il lavoro di estrazione sottoterra. Ogni operaio disponeva di questo identificativo univoco, che andava poi ricollocato nell’apposita bacheca una volta tornati in superficie. Questa era una pratica di sicurezza, in quanto l’assenza di questo gettone a fine turno significava che un collega era rimasto in un tunnel sotterraneo, e poteva essersi smarrito o poteva trovarsi in una situazione di emergenza, dato che le condizioni di lavoro erano proibitive e gli incidenti frequenti. naming 665

progetto/665 Manuale pag. 6 Il naming 665 viene sempre utilizzato in associazione ad un’altra parola in base all’ambito nel quale viene impiegato, utilizzando come separatore il segno “/”, senza nessuna spaziatura. La parola che viene usata insieme al naming è sempre scritta interamente in caratteri minuscoli. Per il logotipo viene utilizzato un font di tipo stencil, AType Stencil Regular di Matt Willey, che rimanda all’immaginario industriale, alle scritte realizzate in modo artigianale nel contesto di questi luoghi di lavori a scopo di wayfinding. In abbinamento viene impiegato il font LL Replica realizzato da NORM (Dimitri Bruni, Manuel declinazioniKrebs). naming 665/ /665

progetto/665 Manuale pag. 7 665 progetto//escape665 665/lab 665/ricorda Nome identificativo del progetto nella sua totalità e in tutte le sue forme; è l’unica declinazione nella quale la parola precede il naming 665 Nome identificativo dell'esperienza di escape room organizzata annualmente per comunicare in modo immersivo il racconto del Museo Nome identificativo delle attività di workshop per la progettazione e la realizzazione dell'evento e del workshop da parte dei ragazzi Nome identificativo dell'evento annuale in occasione della Giornata dell'Emigrante, organizzata negli spazi adiacenti al Museo

Le immagini utilizzate nel progetto vengono trattate appositamente per dare una forte connotazione identitaria di immediata riconoscibilità e per caricarle di intensità emotiva e drammaticità, in modo corrispondente alle tematiche affrontate e veicolate dal progetto e dal Museo. Questo prodotto visivo si ottiene dal trattamento dello stesso materiale fotografico di cui dispone il signor Lino Rota nella sua raccolta d’archivio. Un linguaggio visivo che porta con sé il senso di fondo della sfida progettuale, operando allo scopo di ricontestualizzare e di riconvertire i contenuti del museo in modo nuovo, impattante, diretto e carico. L’uso cromatico evidenzia ulteriormente il carattere drammatico delle rappresentazioni, legate ai fatti della tragedia di Marcinelle. I colori combinati creano un effetto di somma, che unisce una serie di legami emotivi e semantici legati al colore nero (il buio, il carbone, la solitudine, lo sconforto) all’idea di pericolo, di dramma e di tensione emotiva del colore rosso, il colore del trattamentofuoco.

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immagini

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665 attività

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La principale manifestazione sul territorio nembrese dei contenuti e delle tematiche del Museo della Miniera e dell’Emigrazione avviene con un’esperienza di Escape room, organizzata a cadenza annuale. Si tratta di una forma di mostra temporanea dalla durata di 5 giorni, da organizzare in concomitanza con l’evento 665/ricorda, in occasione della Giornata dell’Emigrante del 7 Agosto. L’Escape room viene allestita all’interno del Museo, appositamente dotato delle apparecchiature necessarie, e viene riprogettata nel suo contenuto ad ogni edizione, ma mantenendo ispirazione e coerenza con la testimonianza del signor Lino Rota. L’esperienza di Escape room è stata scelta in fase di progettazione perché capace di abbinare una forte attrattiva verso il pubblico di giovani, con la possibilità di far vivere ai partecipanti un’esperienza narrativa altamente immersiva e coinvolgente, che riesce a comunicare con grande intensità emotiva, adeguata a veicolare il racconto drammatico del Museo. La profondità esperienziale che questa esperienza può produrre sarebbe in grado di sopperire un’eventuale assenza del signor Lino Rota e del racconto diretto della sua testimonianza di minatore, emigrante e soccorritore, raccontando i contenuti del Museo con un coinvolgimento che una semplice esposizione di oggetti all’interno dello spazio museale non è in grado di fornire. La natura altamente multimediale e multimodale dell’Escape room richiede l’unione di diverse competenze che possono essere reperite fra i giovani di Nembro, o si tratta di competenze che molti di loro sarebbero interessati ad acquisire, allestendo a tali fini dei workshop con professionisti e aziende dei vari settori, che prendono il nome di 665/lab. In tale occasione viene anche definita la trama, le tematiche e i giochi con le quali vengono coinvolti i fruitori dell’esperienza. 665/escape

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Per la realizzazione dell’evento 665/ricorda e dell’esperienza di Escape room 665/escape, è necessario recuperare risorse creative, organizzative e logistiche: in queste attività possono essere coinvolti i ragazzi e le ragazze di Nembro, con la supervisione del Museo e di professionisti, organizzando attività di workshop durante l’anno, definiti 665/lab. In questo modo la partecipazione del pubblico target del progetto viene estesa anche alle settimane e ai mesi precedenti la Giornata dell’Emigrante, ampliando il contatto e la rielaborazione delle tematiche del Museo, favorendo l'interiorizzazione e la diffusione del messaggio. I 665/lab sono un’occasione per attirare i giovani nelle attività e nella gestione del Museo, facendo leva su interessi dei ragazzi in contesti differenti da quelli del Museo, ma che possono essere incanalati nel suo contesto di intervento. Queste attività sono da considerarsi come un impegno formativo e lavorativo per i ragazzi che vi aderiscono e di valore per il territorio nembrese, pertanto per i ragazzi dovrebbe essere previsto un compenso economico che riconosca l'attività Disvolta.seguito vengono elencati i workshop con le rispettive competenze e possibili partnership per la realizzazione sia dell’Escape room 665/ escape che dell’evento 665/ricorda. 665/lab

progetto/665 Manuale pag. 15 Lab. Sound&Light Design competenze sfxsuoniluci partnership Azienda service Lab. Modelli competenze propsallestimenti partnership Artigiano locale Lab. Elettronica competenze hardware per sync partnership Fablab Bergamo Lab. 3d making competenze propsallestimenti partnership Fablab Bergamo Laboratorio di modellazione e stampa 3d per realizzare oggetti e piccoli oggetti di allestimento dell'interno dell'escape room Laboratorio di artigianato per la realizzazione di piccoli manufatti utili alla narrazione dell'escape room Laboratorio per realizzare circuiterie elettroniche e piccoli software informatici da impiegare per l'interazione con lo spazio dell'escape room Laboratorio nel quale vengono progettati gli effetti luminosi e sonori per creare il coinvolgimento dell'esperienza di escape

progetto/665 Manuale pag. 16 Lab. Grafica&Videomaking competenze comunicazioneinfografichevideo partnership Agenzia design locale Lab. Event Planning competenze gestionemanodoperaguidemanagement partnership Produttore di eventi Lab. Social ManagementMedia competenze strategysocialcomunicazionemediamarketing partnership Lab.InfluencerStorytelling e sceneggiatura competenze enigmi/indovinellinarrazione partnership Agenzia design locale Laboratorio per formare i giovani che si occuperanno della gestione dell'evento Laboratorio per realizzare le grafiche e i video dell'installazione di escape room e le grafiche della comunicazione dell'evento Laboratorio per imparare a gestire la comunicazione online dell'evento sui social network Laboratorio nel quale viene elaborata la trama e gli enigmi dell'esperienza di escape room

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L’organizzazione di un evento sul territorio aperto a tutti permetterebbe di guadagnare attrattività su una più ampia porzione della cittadinanza, anche se non precisamente appartenenti alla fascia giovanile target del progetto/665. In questo modo viene anche data visibilità dello svolgimento delle attività all’interno del Museo dei giovani cittadini, creando una sorta di restituzione sul territorio, e dimostrando il dinamismo dell’istituzione museale, attirando partecipanti per l’organizzazione della manifestazione dell’anno seguente. I ragazzi infatti restano protagonisti per quanto riguarda l’organizzazione e la gestione dell’evento, con una formazione che viene effettuata durante i workshop del 665/lab. Ad ospitare l’evento è la Piazzetta dell’Emigrante e le aree limitrofe nella via del Museo, dove vengono allestite: - Area ristoro, con cibi e bevande da asporto, con concessione ad attività di food truck - Biglietteria, per gestire gli ingressi al 665/escape - Palco e sedie, per realizzare i talk tematici e gli incontri istituzionali - Bagni chimici Nella mappa viene illustrata una possibile collocazione dei vari componenti dell’evento. Con una piccola cifra del costo dei biglietti venduti ai partecipanti del 665/escape e con il ricavato delle concessioni per i servizi di ristoro, diventa possibile il finanziamento, o almeno di una parte, delle attività del 665/ricordaprogetto/665.

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L’evento 665/ricorda è un ampliamento dell’attuale Giornata dell’Emigrante, al fine di aumentare il coinvolgimento del territorio e dei giovani nelle attività del Museo. Durante 5 serate, dal 7 al 13 Agosto di ogni anno, 665/ricorda diventa occasione per l’allestimento dell’esperienza 665/escape all’interno del Museo, insieme ad incontri con associazioni ed istituzioni, inerenti tematiche vicine al Museo e di grande attualità, come migrazioni, sicurezza sul lavoro, ecc.

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