Santiago & Portogallo 2015

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e

Ottobre 2015





Santiago di Compostela È la città spagnola capoluogo della comunità autonoma della Galizia. La sua notorietà è dovuta al fatto che da oltre un millennio è sede delle spoglie mortali di Giacomo il Maggiore, apostolo di Gesù. Santiago di Compostela, e il famoso cammino del pellegrinaggio omonimo, sono stati dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1985. Le spoglie mortali dell'apostolo sono conservate nella maestosa cattedrale costruita nei secoli a tale scopo, e tappa finale del cammino di Santiago di Compostela.

Il nome della città viene fatto derivare da Giacomo il Maggiore, apostolo e martire del Cristianesimo (morto e sepolto a Gerusalemme e le cui spoglie, secondo la leggenda, sarebbero giunte miracolosamente via mare in Spagna) e dal termine Compostela (o Campostela, in latino campus stellae) che significa campo della stella; la città viene talvolta citata anche come "San Giacomo del campo della stella".










Plaza del Obradoiro

Parador Hostal de los Reyes Catolicos

Palazzo di Raxoi

Collegio di San Xerome


JesĂşs

Pardo

della

forza

Quiroga e

della

ci

spiega

debolezza

pietra di Santiago (arenaria)

tutto della



Botafumeiro (1,60

m, e 50 Kg)

fatto girare

dai tiraboleiros



Le Due Marie, scrittore galiziano Valle-InclĂĄn, ((Modernismo)

Maruxa e Coralia FandiĂąo,




Mercado de Abastos



Pra莽a da Rep农blica


Braga Dopo Porto è la seconda città per importanza del nord (preceduta per numero di abitanti da Vila Nova de Gaia e dalla stessa Oporto), notevole centro economico agricolo e industriale. Antica primaziale del Portogallo è detta la "Roma portoghese", è anche sede universitaria. Importante insediamento romano, nel I secolo a.C. era il principale centro della Gallaecia con il nome di Bracara Augusta, nel V secolo d.C. diventò capitale del regno di Galizia e fu la prima sede vescovile di tutta la penisola iberica. Nell'VIII secolo fu occupata dagli Arabi e fu riconquistata nel 1040. Divenne poi sede primaria del regno di Castiglia fino all'indipendenza del Portogallo dagli Spagnoli e fu governata dagli arcivescovi fino alla fine del XVIII secolo. Successivamente la storia di Braga fu quella del Portogallo senza alcun protagonismo particolare.

Jardim de Santa Bãrbara intorno all’antico Paço Episcopal




Porta de Braga SÊ Catedral – facciata ovest del 1400


Guimarães È situata nel distretto di Braga. Centro di industrie tessili, di commerci e di artigianato soprattutto di coltelleria e oreficeria, si trova immersa nel verde paesaggio montano del Minho, regione storica del Portogallo. È di origine celtica e fu chiamata Wimara. Nel X secolo il re Ramiro II del Leon diede un convento alla contessa Mumadona Dias attorno al quale si consolidò l'insediamento, pertanto la contessa è considerata la fondatrice della città che divenne la capitale della contea di Portucale data nel 1095 da Alfonso VI re di Castiglia e León al genero Enrico di Borgogna che vi fissò la sua residenza. Alla sua morte il figlio Alfonso Henriques si ribello alla reggenza della madre. Si fece proclamare re e da lui si fa iniziare il Regno del Portogallo. Liberata anche Lisbona nel 1147 vi portò la capitale e Guimarães perse d'importanza. Grazie all'intraprendenza dei suoi borghesi si sviluppò nel XVI secolo come polo manufatturiero portoghese e tale è tuttora.

Praça de Santiago

Castelo de São Miguel

Nossa Senhora da Oliveira è una chiesa ricostruita  nel XIV secolo sui resti dell'antico monastero di Numadona e molto rimaneggiata nei successivi secoli.




Igreja de S. Miguel, al Sec. XII




Porto Capoluogo del distretto omonimo è la terza città più popolosa del Paese. Si trova sulla riva settentrionale del fiume Douro, poco lontano dall'Oceano Atlantico. Porto è uno dei distretti più industrializzati del Portogallo ed è talora chiamata A capital do norte ("La capitale del nord") poiché funge da centro della maggiormente industrializzata regione settentrionale del Paese. Da essa derivano il nome dello stesso Portogallo e del famoso vino (Vinho do Porto); quest'ultimo infatti, prodotto con uve della valle del Douro, fu identificato con la città a partire dalla seconda metà del XVII secolo perché gran parte della produzione veniva esportata per via marittima dal suo porto. Occasionalmente Porto viene chiamata anche la cidade invicta ("Città invitta") poiché respinse sia l'attacco dei Mori sia l'esercito imperiale di Napoleone, e non è mai stata sconfitta militarmente dalla sua creazione durante l'Impero Romano. Benché i santi patroni di Porto siano N.S. di Vandoma e Pantaleone di Nicomedia, la festa cittadina è il 24 giugno, celebrazione di Giovanni Battista.

I riferimenti storici alla città risalgono al V secolo e all'epoca romana. Nel periodo precedente alla fondazione del Portogallo, era chiamata Portus Cale (Porto di Cale)[2]. Il territorio circostante venne quindi detto Condado Portucalense. Questa nazione divenne in seguito il regno indipendente chiamato Portogallo, che si espanse fino ai suoi attuali confini meridionali e in seguito riconquistò il territorio perso ai mori invasori, durante il regno del Re Dom Afonso Henriques, o Conquistador, all'inizio del primo millennio. Questa città fu teatro del matrimonio tra Giovanni I e Filippa di Lancaster, che simboleggia la duratura alleanza militare tra Portogallo e Inghilterra.



stazione di SĂŁo

Bento costruita su un monastero, interno rivestito di azulejos di Jorge Colaço.






Palรกcio da Bolsa







S達o Francisco





ponte Luis 1



Praça de Ribeira – Porto Cruz restaurant






Aveiro Spesso definita come la Venezia portoghese, Aveiro è una città d’acqua e risplende di colori contrastanti: il bianco delle miniere di sale; il blu della laguna costellata dai celebri “moliceiros”, barche dai colori vividi utilizzate per la raccolta delle alghe; le dune sabbiose della Riserva Naturale di São Jacinto e la vegetazione che arricchisce i numerosi isolotti della laguna e dell’estuario. L’acqua è l’elemento dominante di questa cittadina e dei suoi dintorni, dalla vicina spiaggia di Costa Nova, all’estuario e alla laguna che la circondano e ai canali che l’attraversano. Il canale principale che domina l’ingresso alla città ed è fiancheggiato da mirabili esempi di vari stili architettonici portoghesi, tra i quali spiccano pregiate testimonianze di Art Nouveau, vi regalerà i celebri e colorati “moliceiros” che lentamente risalgono e discendono le sue acque.

Saline di Aveiro

Costa Nova

“moliceiros”




Costa Nova



Estação de Aveiro (vecchia Stazione)




Foresta di Buçaco Il Buçaco (Serra do Buçaco o Bussaco) è una catena montuosa del Portogallo continentale, con un'altezza massima di 549 metri; la foresta che la ricopre fu piantata per volontà dei Carmelitani. Qui fu combattuta la battaglia del Buçaco nel 1810, tra le forze anglo-lusitane comandate dal Duca di Wellington, da un lato, e quelle francesi, guidate da Andrea Massena, dall'altro. Questa zona montagnosa che un tempo offrì rifugio ai primi cristiani portoghesi (II secolo) fu donata da Papa Urbano VIII all’ordine dei Carmelitani (Carmelitas Descalços) con l’emissione di una bolla papale nel 1634. I monaci piantarono alberi di tantissime specie diverse, costruirono un convento e plasmarono la foresta trasformandola in un luogo idilliaco di enorme valore naturalistico. Per 200 anni i monaci carmelitani vissero nella Serra do Buçaco nel corso degli anni piantarono cedri, abeti, sequoie, tigli, olmi, rododendri, palme, acacie e numerose altre specie arboree provenienti dall’Europa, dall’America, dall’Australia, addirittura dalla catena montuosa dell’Himalaya. Uno degli alberi più famosi della Mata do Buçaco è il “cedro de São José“, piantato nel 1644 (o addirittura prima) e considerato l’esemplare di cipresso più vecchio del Portogallo. L’antico Convento de Santa Cruz do Buçaco, demolito del 1834, è stato inglobato nelle sue parti rimanenti dal lussuoso Palace Hotel, un gioiello neomanuelino nel bel mezzo della foresta. Il Palace Hotel è stato edificato alla fine del XIX secolo per volere della famiglia reale portoghese.

Del Convento de Santa Cruz restano solo alcune celle e il chiostro, integrati nella nuova costruzione, oltre che un vasto patrimonio di antichissimi Azulejos ancora oggi visibili. Di fronte all’ingresso del Palace Hotel si apre un meraviglioso giardino, con siepi e fiori, affiancato da un vialetto con pergolato ricoperto da glicini.

Palace

Hotel




Rainha Santa Isabel


Coimbra Città più importante situata a sud del fiume Douro, conosciuta come la città “intellettuale” è sede della più celebre Università del Portogallo, e risale al XVI secolo. La città conserva le più antiche tradizioni e le testimonia alla moltitudine di giovani, dalle uniformi multicolori, che la frequentano per motivi di studio. Coimbra è sede della più interessante ed antica Cattedrale del Paese, datata XII secolo.

Joao III


Mosteiro de Santa Clara-a-Nova


Mosteiro de Santa Clara-a-Nova

Rainha Santa Isabel






Igreja de Santo Antonio dos Olivais






Un tempo veniva

chiamata Biblioteca

de

Cámara, poi prese il nome da colui che la fondò, João V, tra il 1717 e il 1728. Al

suo

interno

si

trovano

circa

200.000

libri di inestimabile valore, tutti custoditi in

tre

grandi

sale

decorate

in

stile

barocco. Li troviamo posizionati su grandi scaffali a due

piani,

preziose

quasi

pareti

e

guardati soffitti

in

a

vista

legno

da

e

oro.

Arredi e struttura contribuiscono insieme a

creare

un

ambiente

ideale

alla

conservazione dei preziosi libri, mantenendo i

livelli

d’umidità

costanti

nel

tempo

ed

una temperatura tra il 18°C e i 20°C. Saline di Aveiro

Una

curiosità?

A

preservare

i

preziosi

libri e documenti contribuiscono anche un paio contro

di

pipistrelli, eventuali

‘mangiacarta’.

Biblioteca Joanina

protezione

naturale

insidiosi

insetti




Fatima Gomes la nostra guida portoghese



SĂŠ Velha de Coimbra



Batalha Deve il suo nome ad una battaglia che si svolse nel 1383 nella piana di Aljubarrota 15 km a sud della città attuale. Vinse Giovanni I del Portogallo ponendo fine alla secolare lotta con i Castigliani e ottenendo il riconoscimento, anche se non definitivo, dell'indipendenza portoghese sotto la nuova dinastia d'Avis che regnerà nel paese nel periodo più glorioso del Portogallo soprattutto per i grandi viaggi dei navigatori portoghesi, fino al 1580.

Per adempiere a un voto da lui fatto prima della battaglia, iniziò tre anni dopo, nel 1386, la costruzione del Monastero de Santa Maria da Vitoria. Il monastero domenicano, privo di torre campanaria terminato nel 1438 e che ebbe anche aggiunte successive, è opera dell'architetto portoghese Alfonso Domingues al quale subentrò il Maestro Huguet probabilmente inglese. È un grande complesso edilizio considerato il capolavoro del gotico portoghese con influssi del gotico verticale inglese e con parti in stile manuelino molto ornato. All'interno nella Capela do Fundador ci sono i sepolcri del re Giovanni I e della moglie Filippa di Lancaster che si tengono per mano a simboleggiare un'unione eterna anche nella resurrezione. Nella cappella ci sono anche le tombe di re e principi d'Avis.


Nuno Ă lvares Pereira (1360-1431)

Monasteiro de Santa Maria da Vitoria







Tombe di Joao I e Filipa di Lancaster










cappelle incompiute



tombe di Re Edoardo e di Eleonora di Aragona






Fatima Di origini remote, fu il dominio arabo a segnare lo sviluppo del luogo e a darle il nome.

Fatima conobbe una grande importanza a seguito delle Apparizioni, all’inizio del XX secolo, trasformandosi in uno dei maggiori centri di culto mariano del Portogallo, riconosciuto mondialmente dalla Chiesa Cattolica. Oggi si visitano il Santuario di Nossa Senhora de Fatima e luoghi a lui connessi: le case in cui vissero i pastorelli ai quali apparve la Madonna nel villaggio di Aljustrei.


Photograph: Armando Franca


Nazaré In origine antico villaggio di pescatori è divenuto celebre meta turistica grazie alla sua posizione favorevole che lo pone a metà strada tra l'oceano e il clima di collina. La leggenda vuole che nel IV secolo d.C., venga donata a questo villaggio una statua di Maria, madre di Gesù di Nazaret (Israele), da cui ne deriva il nome. Sul promontorio a picco sull'oceano in posizione dominante sulla baia c'è il quartiere Sitio, raggiungibile anche con una funicolare da Praia, ove si trova la famosa chiesetta di Nossa Senhora de Nazaré. Nazaré è conosciuta perlopiù nell'ambito del surf poiché detiene il record mondiale dell'onda più alta mai cavalcata nella storia dell'uomo. Il surfer Carlos Burle, 46 anni, brasiliano che lunedì 28 ottobre 2013, a Praya do Norte, vicino alla cittadina portoghese, ha cavalcato un'onda di 24 metri battendo il precedente record del surfista hawaiano, Garrett McNamara, che nel novembre 2011 cavalcò un'onda di circa 22 metri.




Alcobaça Questo territorio, oggi dotato di forte potenziale agricolo, in origine era arido e paludoso e, dopo la caduta dei regni arabi, nel 1147 il primo re portoghese Alfonso I lo diede ai Benedettini che cominciarono a bonificarlo. Nel 1175 iniziarono la costruzione di una chiesa che poi nel 1195 fu sostituita dal complesso monastico che, con successive modifiche, costituisce il Mosteiro de Santa Maria attuale, attorno al quale nacque l'abitato. Nelle terre bonificate, oltre alla vite e agli alberi da frutto, i monaci cistercensi coltivarono per un certo tempo anche il cotone che venne utilizzato nelle manifatture tessili; cessata questa produzione si sviluppò quella delle maioliche con disegni su fondo azzurro detti azulejos dall'arabo az-zulay, che significa "pezzo di terracotta". Il monastero raggiunse ben presto una notevole importanza politica e culturale e l'abate sedeva nel Consiglio del re e aveva la giurisdizione su tredici cittadine e tre porti. Il monastero, la cui struttura originale gotica fu completata nel 1223, ha subito diverse modifiche, ha una pianta analoga a quella dell'abbazia di Clairvaux in Francia, è costruito in pietra chiara e le sue dimensioni lo collocano al primo posto fra i diversi monasteri portoghesi. È costituito oltre che dai locali conventuali da una grande chiesa al cui interno sono le tombe di Pietro I morto nel 1367 e di Inés de Castro morta nel 1355, la cui storia d'amore e di morte è narrata dal maggiore poeta portoghese Luís de Camões in un episodio del suo poema epico I Lusiadi e ripresa da altri che ne fecero un mito romantico e tragico.



tomba di InĂŠs de Castro


tomba di Pedro I










Lisbona La capitale del Portogallo è una delle capitali più affascinanti d’Europa: luminosa, calda, signorile e popolare allo stesso tempo. Si staglia nel cielo azzurro, con l’ocra e i colori pastello delle antiche case, delle chiese, delle torri e dei campanili. È una metropoli con un’intensa vita culturale, sede di diversi musei nazionali e gallerie d’arte. Vivace è la vita notturna, soprattutto lungo il fiume Tago e nel Bairro Alto, dove si trovano locali di tutti i tipi, bar caratteristici o dal design ultramoderno, discoteche, sale da ballo, ristoranti lussuosi o semplici e genuine trattorie. La cucina portoghese è caratterizzata da una ricca varietà di piatti saporiti ed originali che nel tempo hanno recepito anche le influenze delle lontane colonie del Portogallo.


Torre di

Belem


Padrao dos Descobrimentos Padrao dos Descobrimentos



Mosteiro dos Jer贸nimos





tomba di Luis Vas de Cam천es (1524-1580) poeta


tomba di Vasco da Gama (1468-1524)






quartiere Alfama



Santo Antonio à Sé


SĂŠ, catedral









Terreiro do Paรงo - plaza do Comercio


arte de rua


arte de rua

Lucy MacLauchlan & Ericailcane

arte de rua

Os GĂŠmeos & Blu




bolo do caco



Sintra È un importante centro della regione storica dell'Estremadura all'estremo nord della Serra dello stesso nome, in un paesaggio che comprende pareti rocciose e lussureggianti giardini. Dal 1995 il paesaggio culturale di Sintra fa parte della lista dei patrimoni dell'umanità. Per la sua bellezza e austerità, nell'Ottocento fu molto amata da artisti e scrittori europei come Hans Christian Andersen, che la definì “il posto più bello del Portogallo” o il poeta tragico inglese Lord Byron, che in "Childe Harolde's Pilgrimage" la definisce "giardino dell'Eden" ("Cintra's glorious Eden intervenes in variegated maze of mount and glen").


Palacio Nacional de Sintra









Cabo da Roca Cabo da Roca è un capo situato a 140 metri sul livello del mare, sulla costa portoghese, nella frazione di Colares del comune di Sintra, nel distretto di Lisbona. Il poeta Luís Vaz de Camões definì questo luogo come “Aqui... Onde a terra se acaba e o mar começa....” (in Os Lusíadas, Canto VIII), in italiano Qui... dove la terra finisce e il mare comincia. Questa frase è incisa sulla lapide del monumento in pietra che celebra la particolarità del luogo : infatti, essendo situato a 38° 47' di latitudine nord, e a 9° 30' di longitudine ovest, è il punto più occidentale del continente europeo. Nelle vicinanze si trova un faro risalente al diciottesimo secolo e abitato fino al 1970. Cabo da Roca fa parte del Parco Naturale di Sintra-Cascais, dove si trova una grande varietà di specie animali: cormorani, falchi pellegrini, rapaci notturni, gabbiani, pipistrelli, volpi, vipere e lucertole.










Cascais Situata vicino al mare, un tempo tradizionale villaggio di pescatori, Cascais conobbe un grande sviluppo nel XIV secolo, quando divenne un porto di scalo molto movimentato a causa delle navi che si dirigevano a Lisbona; dalla seconda metĂ del XIX secolo divenne una localitĂ di mare molto alla moda. Sede di residenza di molti Savoia. .








Evora Sovrastata dalla sua imponente cattedrale, evora è adagiata su una dolce collina nel vasto orizzonte della pianura azulejos, conservando nel suo centro storico –protetto da un’ampia cinta muraria- un patrimonio culturale di grande valore che l’UNESCO ha classificato Patrimonio dell’Umanità.


Palacio de Dom Manuel


Igreja

Real de S達o Francisco


Sé catedral Sé catedral







Tempio romano


Ermida de

SĂŁo

BrĂ s (chiesa fortificata)



Lisbona

Ponte Vasco de Gama

ponte Vasco da Gama


Qualcuno dice lentamente: La conosci, Lisbona ‌?

La conosco. E’ una giovane scalza e leggera, un vento improvviso e chiaro nei capelli, una piccola ruga intorno ai suoi occhi, la solitudine si apre nelle sue dita e sulle sue labbra, scende le scale, tante scale, tante scale fino al fiume.

Io la conosco. E tu, la conosci? Eugenio de Andrade




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