Luglio/Agosto_10_estratto

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In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio (MI) per la restituzione al mittente previo pagamento resi. Spedizione in A. P. 45% art.2 comma 20/B Legge 662/96 - Milano

La rivista di riferimento del settore Termoidraulica, Riscaldamento, Condizionamento & Sicurezza gas

All'interno: Normativa La disciplina giuridica sulle attività tecnologiche rumorose ed idonee a turbare l’equilibrio psico-fisico dei cittadini Comunicato stampa Intervista a Emanuela Tosto Termoidraulica Clima Ecoenergie punta su efficienza e risparmio energetico Klimahouse Umbria 2010 Antincendio Sistema di vie di esodo nelle case protette (parte I) Energia Biomassa: riscaldamento a basso costo Bonifica La rimozione dell’amianto negli impianti idrici e termici


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Spazio Aziende

Da Facot… SOLARGel pipe, il bi-tubo nanotech ¾ www.facot.it Cod. 0010

Elfoenergy large2: alta efficienza tutto l’anno per applicazioni commerciali ed industriali di medie dimensioni ¾ www.clivet.com - Cod. 0011

Ci sono evoluzioni nella storia dell’uomo, che permettono di raggiungere un elevato standard di qualità e sicurezza, fino a poco tempo fa, impensabili nel campo della tecnologia. Una tecnologia che a volte assume sembianze articolate, futuriste addirittura aerospaziali, trasformandola in un ramo della scienza applicata e della tecnologia stessa, col nome fantascientifico (coniato dall’Ingegnere americano Kim Eric Drexler) di Nanotecnologia. Quella che vi vogliamo raccontare è la storia del bi-tubo solare nanotecnologico SOLARGel pipe. Il bitubo è disponibile in acciaio inox 316L corrugato e permette la connessione del serbatoio di accumulo dell’acqua calda, al pannello solare, il tutto isolato con Aspen Aereogels, un materassino isolante di soli 5 mm di spessore, resistente sia al freddo polare di una spessa lastra di ghiaccio, sia al calore elevatissimo di una fiamma.

Clivet presenta la nuova serie ELFOEnergy LARGE2, la soluzione efficiente, versatile e competitiva per i progetti nuovi e di riqualificazione degli impianti idronici. Il mercato delle pompe di calore cresce a due cifre. Per la fascia 80-200 kW, che copre il 30% del mercato nazionale, Clivet lancia ELFOEnergy LARGE2 (WSAN-XEE) la nuova gamma di pompe di calore che coniuga l’alta efficienza in classe A di Eurovent alla compattezza, mirando non solo a sostituire il parco installato ad R22 con un’efficienza media superiore del 30%, ma anche ad abbattere i consumi in tutti i nuovi impianti a servizio di condomini, hotels e collettività in genere. La nuova serie di pompe di calore ad acqua da 80 a 230kW ELFOEnergy LARGE2 (WSAN-XEE) si contraddistingue per l’alta efficienza energetica, la versatilità delle applicazioni ed i vantaggi economici sia nel ciclo annuale che nell’investimento iniziale.

La forza di questo prodotto, rispetto a quelli attualmente presenti sul mercato, è molteplice. In primis va ricordato che la nanotecnologia ha permesso e consentito di sviluppare, materiali superiori in prestazioni, durata e con spessori isolanti nettamente più ridotti grazie al bassissimo coefficiente di trasmissione del calore Ȝ = 0,014 W/(mƔK).

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Alta efficienza energetica L’efficienza energetica di questa serie è frutto dell’impiego delle migliori tecnologie Clivet quali: t Uso di più compressori Scroll sullo stesso circuito frigorifero, che offrendo più gradini di capacità massimizza l’efficienza ai carichi parziali, con un conseguente grande risparmio nell’intero

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ciclo annuale e non solo nei periodi di picco t Ottimizzazione delle superfici di scambio. Nel funzionamento a carico parziale il circuito frigorifero dispone della totalità delle superfici di scambio, permettendo un incremento notevole del rendimento sia del singolo compressore che di tutto il sistema t Valvola termostatica elettronica di serie, per una regolazione più stabile ed accurata, che permette un adattamento rapido e preciso all’effettivo carico richiesto t Ventilatori esterni con profilo winglet per la massima efficienza aerodinamica, con una riduzione dei consumi del 10% ed un abbattimento delle emissioni acustiche di 6 dB rispetto ai ventilatori tradizionali. Versatilità ELFOEnergy LARGE2 si integra perfettamente nelle diverse tipologie impiantistiche ad alta o bassa temperatura: con ventilconvettori ed unità di trattamento aria, pannelli radianti, terminali ad induzione o travi fredde. L’utente può infatti contare sulle diverse temperature di funzionamento impostabili e sulla vasta gamma di accessori e configurazioni, tra cui spiccano le diverse soluzioni integrate di pompaggio, da quelle più semplici ed economiche con pompa singola o doppia, a quella tec-

nologicamente più evoluta con Hydropack. In quest’ultima le due pompe in parallelo permettono una erogazione flessibile della portata d’acqua, soprattutto durante gli avviamenti, e garantita anche nel caso di avaria di una delle due pompe. Triplice risparmio t L’alta efficienza complessiva e l’affidabilità costruttiva consentono grandi risparmi sia nella conduzione che nella manutenzione. t Tutte le grandezze beneficiano in Italia degli sgravi fiscali del 55% perché rispettano anche i più severi limiti imposti per il 2010 dalla legge Finanziaria. t ELFOEnergy LARGE2 sostituisce le centrali termica e frigorifera ed ha già i principali accessori forniti a bordo macchina completamente funzionanti. In questo modo si riducono i tempi di progettazione, i costi di installazione e gli ingombri in opera. A questi vantaggi si aggiunge l’alta affidabilità garantita dall’estrema razionalità del circuito frigorifero, dall’utilizzo di componenti prodotti su scala industriale e dall’impiego di un’elettronica di controllo che massimizza l’efficienza garantendo l’attivazione delle risorse con il criterio della minima usura.

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Spazio Aziende

FIVPav: riscaldamento a pavimento, comfort ottimale

Piccole pompe, grande efficienza

¾ www.fiv.it Cod. 0022 FIVPav è il sistema di riscaldamento radiante proposto da FIV, che consente di utilizzare il pavimento come corpo scaldante durante l’inverno garantendo una temperatura omogenea ed elevato comfort alle persone. Il cuore del sistema è il pannello BASIC, disponibile in diverse versioni (h. 10, 20, 30), in polistirene espanso (EPS) stampato per isolamento termico, con superficie a bugne ed incastri perimetrali, rivestito da un film in polistirene rigido (spessore 0,15 mm). Il sistema si compone, oltre che dei pannelli, di Gruppi preassemblati di regolazione (FLOOR CONTROLLER e UFH MIXING GROUP) che reagiscono a qualsiasi variazione di portata o di emissione calorica e controllano la temperatura del fluido dell’impianto a pavimento, e di Gruppi per la distribuzione, i MODULAR GROUP, adatti ad impianti di riscaldamento a bassa temperatura e misti (radiatori + pannelli radianti). Completano l’offerta il tubo PE-Xc in polietilene alta densità, reticolato con sistema elettronico, certificato secondo la norma EN ISO 15875/2 e garantito 50 anni, e il tubo multistrato FIVPERT per l’impiantistica termosanitaria, realizzato in materiale composito attraverso un processo tecnologicamente avanzato con il quale il tubo in PE-RT (polietilene non reticolato con elevata resistenza alle alte temperature) viene accoppiato ad un’ anima di alluminio (spessore 0,2 mm). 10

¾ www.wilo.it Cod. 0023 Destinata ad applicazioni nel riscaldamento di edifici mono e bifamiliari, nel condizionamento e nella climatizzazione, la nuova pompa Wilo-Stratos PICO offre notevoli vantaggi sia agli installatori sia agli utenti dell’impianto: risparmio energetico, facilità d’uso, sicurezza di funzionamento, montaggio semplificato possono essere ottenuti grazie a questa pompa di piccolo ingombro, caratterizzata da grandi innovazioni tecniche. Il consumo medio annuo di un sistema di riscaldamento per abitazione unifamiliare equipaggiato con le pompe Wilo-Stratos PICO, calcolato secondo gli standard di misura Europump, equivale a soli 46,5 kWh: queste eccellenti prestazioni sono dovute al nuovo motore ECM con tecnologia 3 watt, che permette un risparmio sui costi energetici fino al 90% rispetto alle pompe non regolate. Utilizzando le pompe WiloStratos PICO si possono ottenere consumi energetici dimezzati rispetto a quelli degli attuali prodotti in classe di efficienza A. La funzione di sfiato automatico, inoltre, evita la rumorosità e la riduzione delle prestazioni dovute all’accumulo di aria nel corpo pompa: selezionabile tramite il menù di programmazione, questa funzione permette alla pompa di liberare autonomamente l’aria dal vano rotore, evitando il classico intervento manuale di degasazione; la funzione di sfiato automatico può essere attivata durante l’installazione.

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Info prodotti Se ti interessa avere maggiori informazioni (dettagli+brochure+altro) sui prodotti pubblicizzati sulla rivista invia il seguente coupon al n. 02 93660815 o invia una mail all’indirizzo info@progettogas.it con i seguenti dati: AZIENDA _____________________________________ E-MAIL ______________________________________ CODICE DELL'AZIENDA O DEL PRODOTTO _______________

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Giovani senza futuro? La termoidraulica acquisisce nuovi talenti… Gara Nazionale Termotecnici I.P.S.I.A. Moretto di Brescia 18/19/20 Maggio 2010 L’avevamo già raccontato con grande entusiasmo nelle pagine virtuali del nostro sito, senza mai indietreggiare, credendoci con forza e spirito, ma soprattutto guardando il lato coraggioso e nobile che emerge da una gara, per giunta Nazionale, dedicata alle scuole per Operatori Termotecnici. Chissà perché ma l’avevamo incredibilmente previsto, che sarebbe stato un successo! Il 18, 19 e 20 Maggio 2010 all’IPSIA Moretto di Brescia, noi di Progetto Gas abbiamo finalmente assistito, più che ad una gara tra giovani studenti, ad una vera e propria Kermesse di qualità termotecnica DOC, con sviluppi pratici e teorici da parte dei ragazzi presenti, molto interessanti e in linea con le nostre aspettative. Ci è sembrato di vedere ottimi spunti per poter (una volta per tutte) far tacere tutte quelle malelingue biforcute, che troppo spesso raccontano di giovani italiani, come una generazione fortemente allo sbando, senza un futuro logico, culturalmente impreparati e senza un minimo di volontà. Non ci è sembrato, anzi abbiamo capito sin dalla prima prova pratica idrosanitaria, che il nostro mondo è ben messo, capace, se vogliamo irruente e con delle punte di ottimismo per il futuro, che fanno crollare tutti gli stigma noiosi accennati precedentemente. Noi ci sentiamo in dovere di dire, che la termoidraulica avrà sicuramente le spalle coperte, anche grazie a questi acerbi ma talentuosi nuovi professionisti. Che ne dite di festeggiare insieme a noi il futuro della Termoidraulica? Auguri di cuore a: 1° 2° 3° 4°

SIMEONE VINCENZO, IPSIA “CHIARULLI” - ACQUA VIVA DELLE FONTI – BARI (punti 73/100) DENGO DAVIDE, IPSIA “GALILEO GALILEI” - CASTELFRANCO VENETO (punti 72/100) OKSUZ ADEM, IPSIA “L. DA VINCI” – COMO (punti 63,5/100) a pari merito gli altri partecipanti alla GARA

Massimiliano Brenna Ass.di Direzione Progetto Gas

Editore: E.D.M. Editoriali Srl via Bellarmino, 23 20141 Milano

Direttore responsabile: Marco De Lisi Assistente di direzione: Massimiliano Brenna Direttore tecnico: Cesare Speroni

Direzione e redazione: via Bellarmino, 23 20141 Milano Tel. 02.36522641 Fax 02.36522812

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Contenuti Normativa La disciplina giuridica sulle attività tecnologiche rumorose ed idonee a turbare l’equilibrio psico-fisico dei cittadini 14

La rivista di riferimento del settore Termoidraulica, Riscaldamento, Condizionamento & Sicurezza gas

All'interno: Normativa La disciplina giuridica sulle attività tecnologiche rumorose ed idonee a turbare l’equilibrio psico-fisico dei cittadini Comunicato stampa Intervista a Emanuela Tosto Termoidraulica Clima Ecoenergie punta su efficienza e risparmio energetico Klimahouse Umbria 2010 Antincendio Sistema di vie di esodo nelle case protette (parte I) Energia Biomassa: riscaldamento a basso costo Bonifica La rimozione dell’amianto negli impianti idrici e termici

numero 53

Comunicato stampa Intervista a Emanuela Tosto 18 Termoidraulica Clima Ecoenergie punta su efficienza e risparmio energetico 26 Klimahouse Umbria 2010 40

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Antincendio Sistema di vie di esodo nelle case protette (parte I) 20

In collaborazione con CIG Comitato Italiano Gas

Energia Biomassa: riscaldamento a basso costo 28 Bonifica La rimozione dell’amianto negli impianti idrici e termici 32

Rivista bimestrale per le aziende e per gli operatori del settore del riscaldamento, condizionamento, termoidraulica e sicurezza gas. Iscrizione al Registro del Tribunale di Milano n. 509 del 24.09.2001.

Abbonamenti

Quesiti termici Come applicare l’aliquota iva per la vendita dei pannelli solari 42 Il terzo responsabile 43 Caldaia installata in garage 46 Canne fumarie 47 Generatori di vapore 48 Dichiarazione di conformità 51

Abbonamento base:........................................€ 85,00 Abbonamento plus con accesso al portale www.progettogas . .it: ...€ 120,00 Abbonamento top con accesso al portale e consulenza:............€ 180,00

Normativa tutti i riferimenti normativi della UNI 7129/2008 52

L’abbonamento decorre dal primo numero inviato e ha validità per 12 mesi (6 numeri).

Informazione commerciale Tutti i vantaggi di TECEflex 60

Ordinativi e pagamenti vanno effettuati tramite c/c postale n. 35949460 intestato a: E.D.M. Editoriali Srl V. Bellarmino, 23 20141 Milano.

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NORMATIVA

di Giulio Benedetti – magistrato

La disciplina giuridica sulle attività tecnologiche rumorose ed idonee a turbare l’equilibrio psico-fisico dei cittadini


La compatibilità tra gli impianti tecnologici e la qualità della vita dei cittadini. L’installazione degli impianti tecnologici disciplinati dal D.M. n. 37/2008 (quali ad esempio i condizionatori d’aria, gli ascensori, le centrali termiche elettriche ed idriche) non deve essere conforme soltanto alle norme tecnologiche vigenti relative alla sicurezza ed al risparmio energetico, ma anche ai principi inerenti alla tutela della pubblica incolumità dal rischio rumore. Tale argomento è di stretta attualità e non riguarda soltanto la cosiddetta “movida”, ovvero la vita notturna dei frequentatori dei pubblici locali e al loro difficile convivenza con i cittadini che di giorno lavorano e di notte dormono, ma anche la realizzazione, la conduzione e la manutenzione degli impianti tecnologici. I principi stabiliti dalla giurisprudenza per la tutela della pubblica incolumità Il tema dell’aggressività delle attività rumorose nei confronti dei cittadini occupa le pagine delle cronache giornalistiche le quali riferiscono il proliferare di iniziative dei comitati di quartiere finalizzate a sensibilizzare la pubblica opinione sul danno prodotto sulla qualità della vita dei cittadini. Tale problematica ha avuto un chiaro eco nella giurisprudenza che ha stabilito i seguenti principi: 1. “Risponde del reato di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone il gestore di un pubblico esercizio (nella specie una pizzeria) che non impedisca i continui schiamazzi provocati dagli avventori in sosta davanti al locale anche nelle ore notturne. Nella sentenza la Corte ha precisato che la qualità di titolare della gestione dell’esercizio pubblico comporta l‘assunzione dell’obbligo giuridico di controllare, con possibile ricorso ai vari mezzi offerti dall’ordinamento come l’attuazione dello “ius excludendi” e il riscorso all’autorità, che la frequenza del locale da parte degli utenti non sfoci in condotte contrastanti con le norme poste a tutela dell’ordine e della tranquillità pubblica. (C.Cass. Pen., Sez. 1, Sent. n. 48122 del 3/12/2008, dep. il 24/12/2008)”. 2. “E’ configurabile il reato previsto dall’art. 659, comma primo, c.p. nei confronti del gestore di un pubblico locale, nella specie un pub, la cui attività, per l ‘abuso di strumenti sonori, disturbi il riposo delle persone, a nulla rilevando che l’attività stessa, da ritenere per sua natura rumorosa, sia stata autorizzata dalla competente autorità amministrativa. (C.Cass. Pen., sez. 1, Sent. n. 11310 del 26/2/2008, dep. il 13/3/2008).” 3. “Elemento essenziale della fattispecie del reato di disturbo delle occupazioni del riposo delle persone è l’idoneità del fatto ad arrecare disturbo ad un numero indeterminato di persone e non già l’effettivo disturbo delle stesse. Nel caso trattato è stata esclusa la rilevanza penale della condotta del genitore imputato in relazione a rumori provocati dai figli minori e idonei ad arrecare disturbo solo agli abitanti dell’appartamento sottostante. (C.Cass. Pen., Sez. 1, Sent. n. 246 del 13/12/2007, dep. il 7/1/2009).” 4. “E’ integrato il reato previsto dall’art. 659, primo comma, nel caso in cui gli imputati abusino degli strumenti vocali, eccedenti la normale tollerabilità, consistenti in esercitazioni di canto, impedendo lo studio dei ragazzi in età scolare ed in genere il riposo delle persone, nonostante le segnalazioni, le denunce, la sentenza interdittiva del giudice di pace e la diffida inviata dall’amministratore dello stabile. (C.Cass. Pen., Sez. 1, Sent. n. 10296 del 2/2/2007, dep. il 9/3/2007).” 15


COMUNICATO STAMPA

In occasione del Consiglio Direttivo UCC - Associazione Costruttori Caldareria aderente ad ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia e Affine, la dott.sa Emanuela Tosto della Walter Tosto spa è stata confermata Presidente UCC per il biennio 2010-2012 così da proseguire il percorso intrapreso nel 2008. Come giudica l’andamento della sua azienda nel 2009? Quali sono le aspettative per il 2010? Il valore della produzione nel 2009 è stato uguale a quello dell’anno precedente, purtroppo il fatturato è calato del 10% circa. Il primo trimestre del 2010 è stato molto duro a causa della fortissima competitività del settore; oggi stiamo vivendo una ripresa, trend che dovrebbe continuare fino alla fine dell’anno, “limitando i danni” a un calo del 15% rispetto al 2009. Guardiamo con fiducia il 2011. Come commenta i dati di consuntivo 2009 e le previsioni 2010 per il suo settore? La crisi che ha trasversalmente investito, negli ultimi due anni, i settori tradizionalmente di riferimento per la caldareria – oil&gas, farmaceutica, chimica indubbiamente ha pesato sul nostro settore. Anche se una contrazione - in termini di volumi e di valori - c’è stata, il comparto è riuscito a mantenere una propria solidità, contando anche sulla forte vocazione all’esportazione. In questo primo semestre 2010 si sono registrati i primi timidi segnali di ripresa ma solo a partire dal terzo trimestre sarà possibile confermare un’inversione di tendenza. Che cosa si aspetta dall’andamento economico a livello nazionale? L’economia globale è saldamente indirizzata sulla strada della ripresa, anche se questa 18

presenta differenze anche sostanziali tra paese a paese, tra settore a settore. In Europa e in Italia la ripresa pare leggermente più lenta. Questo 2010 presumibilmente sarà ancora un anno di ri-assestamento, nel corso del quale mettere a punto strategie di investimento e strumenti di natura economico-finanziara con i quali affrontare le future sfide cui sarà chiamato il “sistema paese”. Quali sono le stime per l’export 2010? La caldareria nel mondo parla italiano. Le imprese italiane hanno da tempo raggiunto livelli di eccellenza tecnicatecnologica e sono considerate le migliori a livello internazionale in termini di affidabilità e qualità. Questi elementi hanno contribuito ad alimentare la competitività e la presenza al di fuori dei confini nazionali e comunitari. Per il 2010 attendiamo un mantenimento della quota export raggiunta nel 2009: anche in questo caso sarà necessario attendere il terzo trimestre 2010 per una miglior valutazione di questa previsione UCC – Associazione costruttori caldareria UCC è l’Associazione dei Costruttori di Caldareria, aderente ad ANIMA (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia ed Affine) dal 1950. L’Associazione raggruppa i Costruttori e le Società italiane che operano nel vasto settore dei pressure equipment, dalla progettazione alla produzione. Grandi serbatoi montati in cantiere, apparecchi a pressione, apparecchi semplici a pressione, caldaie a tubi d’acqua e di fumo, tubazioni e condotte forzate, scambiatori di calore alcune delle produzioni tipiche del comparto rappresentato da UCC. Scopo primo dell’Associazione è la promozione e tutela degli interessi collettivi della Categoria, attraverso una fitta rete di rapporti con Confindustria, con il Ministero dello Sviluppo Economico, con la Commissione Europea. UCC è Operating Agent di EPERC, l’European Pressure Equipment Research Council.

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ANTINCENDIO

di Alessandro Lorenzani – perito industriale

Sistema di vie di esodo nelle case protette (parte I)

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Definizioni Senza entrare in un specifico trattato su come potere definire una casa protetta, secondo l’emanazione delle ultime norme regionali per l’assistenza degli anziani (vedi elenco tab.A) analizziamo le case protette per ospiti che hanno soltanto necessità alberghiere tralasciando le case protette per ospiti, non autosufficienti, che necessitano di mobilità assistita. Tabella A Tipologie di strutture attrezzate per ospitare gli anziani casa di soggiorno casa per anziani autosufficienti residenza protetta residenza sociale residenza assistenziale residenza assistenziale flessibile residenza assistenziale alberghiera comunità alloggio istituto di ricovero strutture protette centri di degenza casa di soggiorno casa per anziani autosufficienti

Nel primo caso parliamo quindi di strutture residenziali, collettive, che forniscono prestazioni di tipo alberghiero a persone autosufficienti che non necessitano di particolare protezione sociale e sanitaria. Queste tipo di strutture si possono assimilare ad attività ricettive e quindi, saranno sottoposte a normative idonee di riferimento per le strutture alberghiere in genere. Nel secondo caso rientrano tutte le strutture residenziali collettive che ospitano anziani non autosufficienti, che necessitano quindi di assistenza tutelare completa e assistenza sanitaria di base. Questo tipo di strutture si possono assimilare alle case di cura. In fase di analisi di messa in sicurezza di tali edifici abbiamo quindi come obiettivi primari quelli di consentire agli occupanti, che si trovano in un punto qualsiasi dell’edificio, di mettersi in salvo in caso di necessità. Il sistema di vie di esodo dovrà

prevedere dei apparati che permettano agli occupanti di evacuare l’edificio, ed alle squadre di soccorso di potervi entrare sia per verificarne la corretta evacuazione che per spegnere l’incendio. Le squadre di soccorso dovranno avere la possibilità di accedere all’edificio, di esplorarne l’interno e di uscirne. In caso di incendio, la sicurezza degli occupanti, durante l’evacuazione, dovrà essere garantita. Questo compito spetta ad una corretta progettazione e realizzazione dei percorsi verso le uscite di sicurezza, concepiti per consentire l’evacuazione senza pericolo per gli occupanti. Importante, per edifici multipiano, sarà l’installazione di ascensori a prova di incendio. In un corretto piano di evacuazione dovranno essere previsti idonei sistemi di comunicazione dell’emergenza affinché l’allarme sarà udibile da tutti e il pericolo sia facilmente recepibile. Le strutture d’emergenza dovranno essere utilizzabili sia dagli occupanti che dalle squadre antincendio. Dovrà essere previsto un impianti di spegnimento incendi, completo di tubazioni flessibili terminali e manichette antincendio. Comparti antincendio Importantissimo, in questi tipi di strutture, risulta la suddivisione del fabbricato in comparti antincendio. La sicurezza degli occupanti potrà essere migliorata grazie ad un sistema di rivelazione precoce dell’incendio, come un sistema automatico di rivelazione e di allarme. Anche un ottimo sistema di rivelazione è utilissimo per evitare che un inizio di incendio assuma proporzioni incontrollabili ed impedire la propagazione del fumo all’interno dell’edificio. E’ comunque importante ricordare che la tenuta della compartimentazione dipende anche dalla struttura generale del fabbricato e dalla sua stabilità. Percorsi di esodo La terminologia corretta, per individuare le vie di esodo, comprende la differenziazione in percorsi normali e percorsi di sicurezza. I percorsi normali sono quei percorsi che si utilizzano nella normale attività quotidiana ma che, in caso di emergenza, se rispettano determinate caratteristiche, possono trasformarsi in vie di esodo. 21



COMUNICATO STAMPA

Termoidraulica Clima Ecoenergie punta su efficienza e risparmio energetico

Dal 30 marzo al 2 aprile 2011, PadovaFiere ospita i protagonisti dell’impiantistica idrotermosanitaria e della climatizzazione E’ pronta ad offrire alla platea di visitatori tante novità e le soluzioni più innovative, oltre che i migliori prodotti degli espositori, del settore idrotermosanitario e della climatizzazione: con queste premesse si avvicina la nuova edizione di Termoidraulica Clima Ecoenergie, la manifestazione rivolta agli operatori del comparto impiantistico, organizzata da Senaf dal 30 marzo al 2 aprile 2011 negli spazi ad hoc di PadovaFiere. La 17esima edizione ospiterà tre focus applicativi e sette macroaree di interesse attraverso le quali il pubblico partecipante verrà condotto attraverso le proposte e le tecnologie del comparto. La quattro giorni padovana – che si avvale di una sede privilegiata nel cuore di una delle zone più ricche e vivaci dal punto di vista delle cifre del business e del numero di operatori attivi, che è il Centro-Nord Italia, oltre che della vicinanza con i mercati europei – sarà l’occasione per i diversi profili professionali di incontrarsi e interagire mettendo in circolo nuova linfa per lo sviluppo del settore e l’aggiornamento costante degli addetti ai lavori. Come di consueto, infatti, si proseguirà la collaudata formula espositiva che alternerà spazi di pratica operativa a momenti di riflessione più teorica, con l’ausilio degli interventi di esperti nell’ambito delle sessioni di convegni e workshop, sulle tematiche più attuali. Risparmio energetico ed ecosostenibilità saranno peraltro le parole chiave che impronteranno tutta la manifestazione: in tema di efficienza energetica, è da poco stato diffuso dal Ministero dello Sviluppo Economico un volantino informativo destinato a tutti i cittadini, che contiene suggerimenti e norme di utilizzo degli impianti termici installati nei luoghi domestici: la scelta attenta di tali impianti, in particolare della caldaia, e il loro mantenimento in efficienza assicura, nel corso degli anni, costi di gestione e bollette energetiche più bassi, minori consumi e inquinamento, regolarità di funzionamento e maggiore sicurezza per le abitazioni. In più, secondo l’indagine1 commissionata dal Cnpi (Consiglio Nazionale dei Periti Industriali) al Censis, “Nel breve periodo occorre intervenire sul risparmio energetico realizzato attraverso l’attribuzione di 1 Fonte: 6° Rapporto Strategie e scelte quotidiane per la sicurezza energetica, presentato a maggio 2010

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maggiore efficienza agli impianti esistenti. Il Censis, sulla base di dati forniti dai periti industriali, stima che un immobile di 100 mq, che all’acquisto presenti un impianto energetico tradizionale, quindi ricadente nella classificazione tradizionale E/D, adottando un impianto di classe B/A, aumenterebbe il suo valore del 20%. Se poi venissero effettuati in tale immobile interventi estesi e radicali di risparmio energetico, fino a prefigurare un consumo energetico nullo, il valore potrebbe aumentare del 50%”. Oltre a ciò, il rapporto evidenzia l’importanza dei comportamenti dei singoli presso le proprie abitazioni: si tratta di semplici gesti comuni e quotidiani, dei quali però gli italiani (il campione comprende la fascia tra i 18 e i 30 anni) sembrano aver colto l’importanza: ad esempio, l’82,9% dichiara di non tenere mai il riscaldamento o l’aria condizionata al massimo; solo il 5,1% ammette di non chiudere porte e finestre con il riscaldamento o l’aria condizionata accesi, mentre l’abitudine scorretta di far scorrere l’acqua calda senza usarla è praticata dal 5,9% degli intervistati. Tutte le informazioni sulla fiera su: www.senaf.it/termopadova tel. 02332039450

Per ulteriori informazioni MY PR Roberto Grattagliano Francesca Magnanini tel. 02-54123452 fax. 02-54090230 e-mail roberto.grattagliano@mypr.it francesca.magnanini@mypr.it www.mypr.it

Il calendario di Termoidraulica Clima Ecoenergie prevede anche numerose Iniziative speciali, ognuna focalizzata su un peculiare tassello del comparto, e organizzate in modo da non far perdere al pubblico la visione complessiva di ciò che sta visitando. Si va dai Prodotti d’eccellenza, dove verrà proposto il meglio della produzione delle aziende espositrici, all’Innovazione dell’anno, una rassegna completa delle soluzioni tecniche che rivoluzionano il mestiere, suggerite direttamente dagli operatori del settore che hanno visitato la fiera. E ancora, l’Area Pompe di Calore che si occuperà di approfondire questa tecnologia di riscaldamento e rinfrescamento di crescente diffusione, in virtù soprattutto della capacità di contenere costi e consumi. Lo spazio Sistemi Integrati metterà in luce l’integrazione degli impianti e darà la possibilità di descrivere come un unico cavo sia il “filo conduttore” che permette il funzionamento della parte clima (luci, finestre, finestre, security, safety, controllo carichi, irrigazione); in Welding Days – I giorni della Saldatura, il cui focus verterà sulla formazione di “saldatori provetti”, con un occhio alla qualità e alla sicurezza. Grandi Impianti Show fornirà invece un colpo d’occhio complessivo sugli impianti esistenti, mediante diverse aree dimostrative nelle quali saranno fisicamente visibili i vari “pezzi” che compongono l’impianto e le soluzioni più innovative che aiutino installatore e utente finale a risparmiare in termini monetari e ambientali. Il percorso di Termoidraulica Clima Ecoenergie si snoderà poi attraverso tre ambiti di applicazione – Impianti residenziali, Impianti per il terziario, Impianti industriali – e sette macroaree – Area Caldo, Area Freddo, Area Ecoenergie, Area Acqua, Area Bagno, Area Informatica e Servizi, Area Tecnica, attraverso le quali si delineerà lo status attuale del panorama idrotermosanitario, e tutte le novità e le innovazioni saranno facilmente fruibili da parte di coloro che visiteranno i padiglioni della Fiera.

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ENERGIA

di Viviana Corvetto – ingegnere

Biomassa: riscaldamento a basso costo

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Esistono diverse opzioni per riscaldare abitazioni e altre tipologie di ambiente. Quella dello sfruttamento della biomassa rappresenta la soluzione che permette di contenere maggiormente le emissioni di CO2 in quanto non emette gas serra o inquinanti. Il contenimento delle emissioni di CO2 è risolto in quanto la biomassa in fase di combustione emette tanta anidride quanto ne assorbe in vita al contrario dei combustibili estratti dal sottosuolo. I costi per realizzare questi tipi di impianti è promosso dallo stato e da leggi regionali attraverso gli incentivi fiscali. Gli impianti di riscaldamento a biomassa rientrano in queste detrazioni nel caso in cui venga effettuato un intervento che si configuri come sostituzione totale di un impianto già esistente. Il tempo di rientro economico è in genere inferiore ai 6 anni. Va considerato che i prezzi delle caldaie a biomassa ed il costo di manutenzione variano a seconda del tipo di combustibile usato e del modello di caldaia installata. Se l’impianto di distribuzione è già presente si ha un ulteriore vantaggio economico in quanto la caldaia a biomassa permette esclusivamente la produzione di calore. La spesa annua di riscaldamento diminuirà di circa il 60% mantenendo tubature e termosifoni esistenti. E’ possibile fare questa stima andando a confrontare una caldaia per il riscaldamento a gas metano ed una a pellet. Valutando un potere calorifico del pellet (medio) pari a 4500kcal/kg, sono necessari meno di 30 kg di questo combustibile per coprire il fabbisogno giornaliero di un’abitazione di superficie maggiore di 100 mq e con riscaldamento funzionante per 8 ore al giorno. Il suo costo è circa un quarto di quello del gas. Per riscaldare un appartamento con uguale volumetria si dovrebbero fornire alla caldaia circa 15 mc di metano. La differenza della spesa annuale tra riscaldamento a pellet e a gas metano sarà in queste condizioni di circa 1000 euro. Le principali biomasse utilizzabili sono comunque facilmente reperibili in natura o sul mercato e consistono in materie organiche vegetali ed animali. Quelle di tipo vegetale sono principalmente tronchetti di legna, cippato, pellet semi e gusci di diversi tipi di piante: tutti prodotti naturali e rinnovabili stagionalmente. Le caldaie alimentate con il cippato usano come combustibile gli scarti delle piante ossia rami e fogliame essiccato che viene tagliato, triturato e lasciato seccare per 2 anni. Sono favoriti i luoghi dove la materia prima è facilmente reperibile ed è presente in abbondanza, in modo che ci sia un risparmio economico legato al trasporto e alla fornitura. I sistemi che consentono di utilizzare biomassa per il riscaldamento domestico sono caldaie e termocamini. Esistono camini cosiddetti ad “aria” ma anche termocamini collegabili all’impianto di riscaldamento esistente che sono anche in grado di produrre acqua calda sanitaria. Queste sono delle vere e proprie caldaie che possono essere alimentate manualmente o in maniera automatica. La tecnologia nell’ambito dell’elettronica ha permesso di consentire una gestione ottimale di tutte le fasi, dall’accensione alla modulazione grazie a semplici pannelli di comando digitale. M

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BONIFICA

di Marcello Bondesan – ingegnere responsabile progettazione e direzione lavori Hera S.p.A. – struttura operativa territoriale di Bologna

La rimozione dell’amianto negli impianti idrici e termici

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Introduzione L’amianto, chiamato anche absesto, è un minerale naturale a struttura microcristallina, di aspetto fibroso, appartenente alla classe dei silicati. E’presente in natura in diverse parti del globo terrestre e generalmente viene estratto in miniere a cielo aperto. L’amianto è diviso in due grandi gruppi: t Anfiboli, ovvero silicati di Calcio e Magnesio (Crocidolite, Antofillite, Amosite, Actinolite, Tremosite) t Serpentini, ovvero silicati di Magnesio (Crisotilo) L’amianto è un materiale dalle caratteristiche eccezionali, sia in relazione alla sua resistenza al fuoco, al calore e agli agenti chimici che in relazione alla sua facile lavorabilità. Conferisce anche proprietà fonoassorbenti e termoisolanti ai materiali con cui viene miscelato (calce, gesso, cemento). Proprio queste caratteristiche ne hanno consentito una rapidissima diffusione e il suo largo impiego, principalmente in edilizia e negli impianti igienico/sanitari (coperture, coibentazioni, tubazioni, canne fumarie, vasi di espansione) nonché nell’industria termica e meccanica (freni, guarnizioni di caldaie, di valvole, isolamento termico di parti calde, etc.). Non sempre l’amianto è pericoloso La sua pericolosità è legata al fatto che esso si presenta in fibre estremamente lunghe e sottili le quali, per inalazione, penetrano nei tessuti polmonari. Tale meccanismo può dare luogo a diverse patologie ad esito infausto quali il mesotelioma della pleura o del peritoneo. Il tempo di incubazione di queste patologie può superare anche i quindici anni. Pertanto la pericolosità dell’amianto (o più generalmente dei “Materiali Contenenti Amianto” che successivamente per brevità chiameremo MCA) è legata alla possibilità di rilascio di fibre, condizione questa che dipende dallo stato di conservazione dell’elemento realizzato utilizzando amianto. Sostanzialmente i MCA si possono classificare in due tipologie: 1. MCA in matrice friabile: materiali che possono essere facilmente sbriciolati e ridotti in polvere con la semplice pressione delle mani e senza l’utilizzo di attrezzi; 2. MCA in matrice compatta: materiali duri che possono essere sbriciolati e ridotti in polvere solo con l’impiego di attrezzi o mezzi meccanici (trapani, dischi abrasivi, etc.). Come facilmente intuibile, l’amianto in matrice friabile è decisamente più pericoloso dell’amianto in matrice compatta in ragione della maggior tendenza al rilascio di fibre. Inquadramento normativo per la rimozione e bonifica dall’amianto e per la protezione dei lavoratori addetti A seguito della crescente consapevolezza mondiale della pericolosità dell’amianto, maturatasi tra gli anni ‘70 e ‘80, lo stato italiano, in recepimento a specifiche direttive della Comunità Europea, ha promulgato il 27 marzo 1992 la Legge n°257, che ha dettato le norme per la cessazione dell’impiego e lo smaltimento controllato dei MCA. A tale primo momento normativo è poi seguito il Decreto Ministeriale 33


COMUNICATO STAMPA

Klimahouse Umbria 2010

Fiera specializzata per l’efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia Bastia Umbra, 8 – 10 ottobre 2010 Klimahouse Umbria” e l’edilizia sostenibile: nuove opportunità green per il centro-sud Italia all’8 al 10 Ottobre 2010 a Bastia Umbra (PG) Dall’8 al 10 ottobre a Bastia Umbra si accendono i riflettori sulla terza edizione itinerante di “Klimahouse”, manifestazione fieristica organizzata da Fiera Bolzano che offre in anteprima un pdate in tema di risparmio energetico in edilizia e di innovazioni sostenibili per la casa del futuro. Declinazione dell’edizione che con successo si svolge ogni anno a Bolzano, “Klimahouse Umbria” è spressamente rivolta al mercato del centro-sud Italia e rappresenta il palcoscenico ideale per presentare le ultime novità sul fronte dell’abitare green a un target mirato e qualificato composto da architetti, ingegneri, geometri, imprenditori edili, aziende, enti pubblici e soprattutto privati. Nello scenario della regione che la ospita, particolarmente ricettiva alle tematiche dell’edilizia sostenibile e facilmente raggiungibile da tutte le regioni del centro-sud, “Klimahouse Umbria” rappresenta un punto di incontro privilegiato tra la domanda e l’offerta. I principali settori espositivi di “Klimahouse Umbria” coincidono con i due aspetti fondamentali che è necessario analizzare per costruire un edificio energeticamente efficiente. La ‘COSTRUZIONE DEGLI EDIFICI’ e la ‘TECNOLOGIA DELL’EDIFICIO’ costituiscono, infatti, le macro aree tematiche ella manifestazione fieristica: la prima focalizzata sui settori finestre termoisolanti, porte e ortoni, isolamento termico, elementi per prefabbricati e prefabbricati, coperture, tetti, risanamento, strutture verticali e orizzontali; la seconda dedicata a riscaldamento, ventilazione, raffreddamento, energie rinnovabili, sistemi di regolazione e misurazione. Il trend dell’edilizia sostenibile, già fortemente radicato in Alto Adige, è in ascesa anche nel centro-sud Italia dove, grazie a regolamentazioni sia a livello nazionale sia locale, si stanno muovendo i primi significativi passi. Dalle amministrazioni pubbliche alle aziende private, dagli operatori di settore sino agli utenti finali, a tutti i livelli si guarda con grande attenzione al tema dell’architettura ecologica. Sono proprio le evidenti potenzialità di crescita del centro-sud del nostro Paese nell’ambito della riqualificazione energetica, la quantità di settori di sviluppo coinvolti nella “rivoluzione verde” a livello locale e la soddisfazione espressa dalle aziende espositrici in occasione della precedente edizione, ad aver convinto Fiera Bolzano a proporre un’iniziativa al di fuori del proprio territorio scegliendo per la seconda volta la piazza di Bastia Umbra.

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Quesiti termici Per avere la risposta alle vostre domande inviate il quesito: via fax allo 02.36 52 28 12 oppure scrivete a info@progettogas.it

Come applicare l’aliquota iva per la vendita dei pannelli solari Gradirei dei chiarimenti sull’aliquota IVA d’applicare alla vendita dei sistemi solari termici nei vari passaggi commerciali e cioè: t industria ¢ rivendita ingrosso commerciale destinati alla rivendita t industria ¢utente finale con partita iva(attivita commerciali / industrie/alberghi, per uso proprio) t rivendita/ingrosso ¢ utente finale con partita iva(attivita commerciali/ industrie/alberghi, per uso proprio) t rivendita/ingrosso ¢ installatore t rivendita/ingrosso ¢ privato t installatore ¢privato t installatore ¢ utente finale con partita iva(attivita commerciali / industrie/alberghi, per uso proprio) Vi sarei grato se mi illustrereste il tutto, in quanto sul mercato c’è una notevole confusione. In merito alla domanda, abbiamo preparato un prospetto esaustivo per capire quelle che sono, le riduzioni effettive da applicare ad ogni singola tipologia commerciale. Delucidazioni relative alle riduzioni t JOEVTUSJB ¢ SJWFOEJUB JOHSPTTP DPNNFSDJBMF EFTUJOBUJ BMMB SJWFOEJUB (IVA 20%) t JOEVTUSJB ¢ VUFOUF mOBMF DPO QBSUJUB JWB BUUJWJUB DPNNFSDJBMJ JOEVTUSJF BMCFSHIJ QFS VTP QSPQSJP (IVA 10%) t SJWFOEJUB JOHSPTTP ¢ VUFOUF mOBMF DPO QBSUJUB JWB BUUJWJUĂ‹ DPNNFSDJBMJ JOEVTUSJF BMCFSHIJ QFS VTP QSPQSJP (IVA 10%) t SJWFOEJUB JOHSPTTP ¢ JOTUBMMBUPSF (IVA 10%) t SJWFOEJUB JOHSPTTP ¢ QSJWBUP (IVA 10%) t JOTUBMMBUPSF ¢ QSJWBUP (IVA 10%) t JOTUBMMBUPSF ¢ VUFOUF mOBMF DPO QBSUJUB JWB BUUJWJUĂ‹ DPNNFSDJBMJ JOEVTUSJF BMCFSHIJ QFS VTP QSPQSJP (IVA 10%) Inoltre va ricordato che esiste una Risoluzione, esattamente la n. 269/E del 27 settembre 2007, dove l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti importanti, per la corretta applicazione dell’IVA ridotta al 10% per i pannelli solari termici e fotovoltaici, come da comma dell’art. 16 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. I punti da sottolineare per capire in modo chiaro l’applicazione dell’aliquota per la vendita dei pannelli solari sono i seguenti: 1) L’agevolazione ha natura oggettiva Come da tabella “Aâ€?, parte III, allegata al Dpr 633/1972 prevede al numero 127-quinquies l’applicazione dell’aliquota ridotta del 10% anche per gli “impianti di produzione e reti di distribuzione calore-energia e

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di energia elettrica da fonte solare-fotovoltaica ed eolica”. Ciò vale, come stabilito con la Risoluzione n. 2/E del 20 gennaio 2000, indipendentemente dalla circostanza che gli acquirenti siano utilizzatori finali oppure operatori commerciali (produttori, importatori, grossisti o installatori). L’unica condizione necessaria è che tali impianti siano idonei a produrre calore energia. 2) La vendita dei singoli kit Per la vendita dei singoli componenti degli impianti termici solari, il successivo n. 127-sexies della tabella prevede l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta per i “beni, escluse materie prime e semilavorate, forniti per la costruzione, tra l’altro, degli impianti di produzione di energia elettrica da fonte solare-fotovoltaica o eolica”. Il beneficio fiscale viene quindi circoscritto ai beni finiti effettivamente utilizzati la costruzione dell’impianto, cioè ai soli beni diversi dalle materie prime e dai semilavorati, per i quali il processo produttivo si è già compiuto (e che, come tali, si trovano nell’ultima fase di commercializzazione) e che sono acquistati per essere direttamente impiegati per la costruzione o l’installazio-

ne dell’impianto. Questa destinazione d’uso, ricorda l’Agenzia, deve essere attestata dall’acquirente mediante un’apposita dichiarazione da rilasciare al venditore. 3) IVA piena per grossisti e distributori L’IVA al 10%, è riconosciuta per le cessioni che intervengono nell’ultima fase di commercializzazione dei beni: la tassazione di favore è quindi ammessa per la vendita dei componenti di kit solari effettuata nei confronti di chi installa o costruisce l’impianto termico o degli utilizzatori finali, mentre è esclusa per la vendita effettuata nei confronti di distributori e grossisti, cioè di tutti quei soggetti che operano nelle fasi intermedie di commercializzazione. Punti n° 1, 2 e 3 fonte: Casa & Clima

Il terzo responsabile Quali sono i compiti del terzo responsabile ed esattamente chi deve possedere il patentino per la conduzione degli impianti? Inoltre il patentino è obbligatorio anche per il manutentore?

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MMMT

tura di 35 °C. Anche i generatori di acetilene dotati di guardia idraulica ed aventi pressione di progetto non superiore a 1,5 kg/cm2 e produzione oraria non superiore a 6 kg. I recipienti in pressione che fanno parte di questa classe, sono sottoposti soltanto alle veriďŹ che in sede di costruzione. In questa classe fanno parte quei recipienti progettati per una pressione non maggiore a 12 kg/cm2 e il prodotto del volume in litri per la pressione di progetto in kg/ cm2 non superiore a 8.000 installati in modo da funzionare in collegamento con altri recipienti di simili caratteristiche, tutti destinati a contenere uidi non corrosivi in relazione al materiale con cui sono stati costruiti. Sono ricompresi in tale classe anche recipienti con volume non superiore a 1.000 litri e con pressione di progetto inferiore a 25 kg/cm2 facenti parte di impianti frigoriferi assemblati sul luogo di installazione in cui non siano inseriti recipienti con pressione e capacita superiori a quelle sopra citate. In questa tipologia di recipienti la pressione di progetto non deve essere inferiore a 1,2 volte la pressione relativa del vapore saturo del uido frigorifero alla temperatura di 35 °C. I recipienti in pressione che fanno parte di questa classe, sono sottoposti alle veriďŹ che in sede di costruzione e di primo o nuovo impianto. Questa classe comprende tutti i recipienti che non fanno parte delle classe precedenti e tali recipienti sono sottoposti a veriďŹ che in sede di costruzione e di primo o nuovo impianto, nonchĂŠ alle veriďŹ che periodiche di esercizio con cadenza annuale, inoltre ogni dieci anni i recipienti devono essere sottoposti a veriďŹ ca completa. I recipienti che contengono GPL con capacitĂ non superiore a 5.000 litri possono essere esonerati dall’obbligo della veriďŹ ca annuale a condizione che la ditta che forni-

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sce il gas provveda a garantire: t MB QSPUF[JPOF EBHMJ BHFOUJ BUNPTGFSJDJ EFHMJ BDDFTTPSJ EJ TJDVSF[[B F EJ DPOUSPMMP t JM DPOUSPMMP EFMMP TUBUP EJ QSPUF[JPOF EFMMB TVQFSmDJF QSPUFUUJWB FTUFSOB EFM SFDJQJFOUF F EFMMB GVO[JPOBMJUĂ‹ EFHMJ BDDFTTPSJ DPO TDBEFO[B OPO TVQFSJPSF BE VO BOOP t MB TPTUJUV[JPOF EFMMF WBMWPMF EJ TJDVSF[[B DPO DBEFO[B CJFOOBMF t MB SFHJTUSB[JPOF EFJ DPOUSPMMJ FGGFUUVBUJ F EFJ EBUJ EFMMF WBMWPMF TPTUJUVJUF DPO BQQPTUB MB mSNB EFM SFTQPOTBCJMF EFMMB EJUUB GPSOJUSJDF EFM HBT L’esonero si richiede alla ASL di competenza mediante domanda sottoscritta dall’utente e dalla ditta fornitrice del gas. La veriďŹ ca decennale rimane valida. Generatori di vapore Questi impianti oltre al discorso della pressione e quindi sono interessati da quanto detto sugli impianti a pressione, presentano la combustione, per cui sono soggetti anche da altre problematiche come ad esempio l’inquinamento atmosferico, la prevenzione incendi, le speciali abilitazioni per la conduzione di alcune tipologie di generatori. Inquinamento atmosferico I generatori di vapore inseriti in un ciclo produttivo per almeno il 50% del combustibile impiegato, con potenzialitĂ ďŹ no a 3 Mw se a metano o GPL, oppure ďŹ no a 1 Mw se alimentati a gasolio e 0,5 Mw se il combustibile è olio pesante, sono individuati come impianti ad inquinamento atmosferico poco signiďŹ cativo. In questi casi non è necessario richiedere una autorizzazione alle emissioni ma è sufďŹ ciente una comunicazione alla regione di competenza. CertiďŹ cato di prevenzione incendi I generatori di vapore sono soggetti a

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certificazione da parte dei VV.F. quando la potenzialità è superiore a 100.000 kcal/h. CONDUZIONE: la conduzione di generatori di vapore in relazione alla potenzialità deve essere affidata a conduttori abilitati, in particolare: t $FSUJmDBUP EJ *¡ HSBEP o HFOFSBUPSJ EJ WBQPSF EJ RVBMTJBTJ UJQP F QPUFO[JBMJUË t $FSUJmDBUP EJ **¡ HSBEP o HFOFSBUPSJ EJ WBQPSF EJ RVBMTJBTJ UJQP DPO QSPEV[JPOF mOP B U I EJ WBQPSF t $FSUJmDBUP EJ ***¡ HSBEP o HFOFSBUPSJ EJ WBQPSF EJ RVBMTJBTJ UJQP DPO QSPEV[JPOF mOP B U I EJ WBQPSF t $FSUJmDBUP EJ *7¡ HSBEP o HFOFSBUPSJ EJ WBQPSF EJ RVBMTJBTJ UJQP DPO QSPEV[JPOF mOP B U I EJ WBQPSF

Quesiti termici Per avere la risposta alle vostre domande inviate il quesito:

Dichiarazione di conformità

via fax allo 02.36 52 28 12

Devo compilare delle Dichiarazioni di Conformità per 24 appartamenti praticamente tutte uguali, posso presentare delle fotocopie? No, il timbro e la firma devono essere apposti sempre in originale. Se si aggiunge il timbro e la firma in originale su una fotocopia, questa assume lo stesso valore di un originale.

oppure scrivete a: info@progettogas.it

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TUTTI I RIFERIMENTI NORMATIVI DELLA UNI 7129/2008 Spesso nel compilare gli allegati obbligatori alla dichiarazione di conformità ci si trova di fronte alla necessità di inserire questa o quella norma riferita al materiale utilizzato. Di seguito abbiamo elencato tutti i riferimenti normativi — quindi le norme correlate — presenti nella norma UNI 7129/2008 divisi per materiale.

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Riferimenti normativi presenti nella 7129/2008 (parte prima)

TUBI ACCIAIO UNI EN 10255 – Tubi

di acciaio non legato adatti alla saldatura e alla filettatura – Condizioni tec-

niche di fornitura UNI EN 10208–1 – Tubi di acciaio per condotte di fluidi combustibili – Condizioni tecniche di fornitura – Parte 1: Tubi della classe di prescrizione A

TUBI ACCIAIO – GIUNZIONI

– Filettature di tubazioni per accoppiamento con tenuta sul filetto – Parte 1: Filettature esterne coniche e interne parallele – Dimensioni, tolleranze e designazione

UNI EN 10226–1

– Filettature di tubazioni per accoppiamento con tenuta sul filetto – Parte 2: Filettature esterne coniche e interne coniche – Dimensioni, tolleranze e designazione

UNI EN 10226–2

– Materiali di tenuta per giunzioni metalliche filettate a contatto con gas della 1», 2» e 3» famiglia e con acqua calda – Composti di tenuta anaerobici

UNI EN 751–1

– Materiali di tenuta per giunzioni metalliche filettate a contatto con gas della 1», 2» e 3» famiglia e con acqua calda – Composti di tenuta non indurenti

UNI EN 751–2

– Materiali di tenuta per giunzioni metalliche filettate a contatto con gas della 1», 2» e 3» famiglia e con acqua calda – Nastri di PTFE non sinterizzato

UNI EN 751–3

TUBI ACCIAIO – RIVESTIMENTO

– Tubi ed accessori di acciaio impiegati per tubazioni interrate o immerse. Rivestimento esterno e interno a base di bitume o di catrame.

UNI ISO 5256

– Tubi di acciaio impiegati per tubazioni interrate o sommerse. Rivestimento esterno di polietilene applicato per estrusione.

UNI 9099

– Prodotti tubolari di acciaio impiegati per tubazioni interrate o sommerse. Rivestimento esterno di polietilene applicato per fusione. UNI 10191

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– Rivestimenti protettivi interni e/o esterni per tubi di acciaio – Prescrizioni per i rivestimenti di zincatura per immersione a caldo applicati in impianti automatici.

UNI EN 10240

TUBI RAME UNI EN 1057/2010 (La 2006 è stata ritirata il 18/03/2010) – Rame e leghe di rame – Tubi rotondi di rame senza saldatura per acqua e gas nelle applicazioni sanitarie e di riscaldamento TUBI RAME – GIUNZIONI UNI EN 1254–1 –

Rame e leghe di rame – Raccorderia idraulica – Raccordi per tubazioni di rame con terminali atti alla saldatura o brasatura capillare.

– Rame e leghe di rame – Raccorderia idraulica – Raccordi per tubazioni di rame con terminali a compressione UNI EN 1254–2

UNI EN 1254–4 – Rame e leghe di rame – Raccorderia idraulica – Raccordi combinanti altri terminali di connessione con terminali di tipo capillare o a compressione. UNI EN 1254–5 –

Rame e leghe di rame – Raccorderia idraulica – Raccordi per tubazioni di rame con terminali corti per brasatura capillare.

UNI EN 1044

– Brasatura forte – Metalli di apporto

TUBI RAME – RIVESTIMENTO

– Rame e leghe di rame – Tubi di rame rivestiti per applicazione gas in zone di interramento – Rivestimento esterno di materiali plastici applicato per estrusione UNI 10823

TUBI POLIETILENE – Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di gas combustibili – Polietilene (PE) – Parte 2: Tubi UNI EN 1555–2

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INFORMAZIONE COMMERCIALE

Tutti i vantaggi di TECEflex

Il sistema TECEflex/gas, ideato da TECE, prevede la connessione tubo-raccordo con l’efficacia tecnica della boccola a scorrimento assiale su tubo preventivamente dilatato per l’inserimento del raccordo “senza o-ring”. L’assenza dell’o-ring comporta una notevole praticità e una versatilità d’uso. L’ottone CR, in cui sono realizzati i raccordi privi di ogni guarnizione, vengono utilizzati oltre che per il gas anche per impianti sanitari, di riscaldamento e aria compressa. L’assenza di o-ring consente agli attrezzi TECE di non dover essere revisionati periodicamente: la revisione è un processo che non dipende solamente dal lasso di tempo trascorso dall’atto dell’acquisto, ma è strettamente legato al numero di battute e al diametro del tubo; l’installatore difficilmente potrà controllare per ogni impianto quante battute e quanto diametro di tubo usa. Col sistema TECEflex non c’è revisione e si evita dunque qualsiasi possibilità di incorrere in infrazioni (in caso di incidente) qualora la revisione sia stata trascurata. Non solo la manutenzione ma anche le perdite si eliminano, infatti TECEflex ha una tenuta molto maggiore dovuta alla pressione del materiale sintetico sull’intera superficie scanalata del raccordo; l’elevata resistenza alla temperatura ed alla pressione, rende il tubo TECE estremamente duraturo e adatto ad impianti ad alto contenuto tecnologico. La connessione meccanica tubo-raccordo senza o-ring ha permesso al sistema TECEflex/gas di ottenere il certificato DVGW n°DG8505BP0418 e KIWA n°K22590-03 oltre a rispettare le disposizioni della circolare tecnica DVGW W534, par. 12.14, relativa ad allacciamenti che hanno la caratteristica intrinseca della perdita visibile al momento del collaudo.

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FASE 1

FASE 2

FASE 3

Tagliare il tubo a misura. Eseguire il taglio del tubo perpendicolarmente al suo asse utilizzando l’attrezzo tagliatubi adeguato.

Inserimento della boccola. Inserire la boccola sul tubo tenendo la parte interna conica verso il raccordo di modo che nella fase di pressatura ne sia possibile lo scorrimento senza impuntamento.

Dilatazione del tubo. Scegliere la testina di dilatazione in funzione della dimensione del tubo e avvitarla sulla pinza dilatatrice; inserire il tubo a battuta e procedere alla dilatazione.

FASE 4

FASE 5 Realizzazione della giunzione. Montare le ganasce corrispondenti al diametro del tubo in lavorazione, avvicinare la boccola all’estremità del tubo, posizionare le ganasce tra l’apposita sede scanalata del raccordo e la battuta esterna della boccola; pressare ripetutamente fino al completo trascinamento della boccola sulla battuta del raccordo.

Preparazione per la pressatura. Inserire il raccordo nel tubo; non è necessario che arrivi a battuta, in quanto la profondità necessaria viene già determinata durante la dilatazione.

ATTREZZI MANUALI

ATTREZZI ELETTRICI RAZ-FAZ Attrezzi a batteria per tubi TECEflex fino ad un diametro di 32 mm; attrezzi ergonomici, robusti e leggeri. Permettono passaggi a filo parete o nei punti difficilmente raggiungibili con l’attrezzo manuale. Dotati di batteria NiMh (NichelMetallo idruro) a ricarica rapida senza effetto memoria.

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