Volontariato e partecipazione durante le prime fasi dell'emergenza Stefano Ventura
Siena, 17 gennaio 2017
Com'è cambiato il soccorso in caso di disastro in Italia dal secondo dopoguerra ad oggi? Fattori principali: - volontariato - Protezione civile - Istituzioni - forme di autorganizzazione dei cittadini
DALLA PUBBLICA INCOLUMITÀ ALLA PROTEZIONE CIVILE • La lunga serie di catastrofi in 150 anni di Italia Unita hanno prodotto leggi, modelli e interventi profondamente diversi • Le più importanti: Casamicciola (1883), Messina (1908), Avezzano (1915), Garfagnana (1920) • Solo nel 1992 è nato un moderno Sistema di Protezione Civile (legge 225) Garfagnana 1920
Messina 1908
Avezzano 1915
LA PREMESSA TEORICA LO STUDIO DI GEIPEL SUL TERREMOTO DEL FRIULI* I tempi/le fasi • Fase a breve termine (fino a un anno circa dalla catastrofe)
• Fase a medio termine (dai 2 ai 5 anni)
• Fase a lungo termine (dai 6 ai 10 anni dalla catastrofe) *Geipel – Pohl – Stagl, Opportunità, problemi e conseguenze della ricostruzione dopo una catastrofe, 1990
LO STUDIO DI GEIPEL SUL TERREMOTO DEL FRIULI
I modelli teorici Alternativa 1: ripristino puro e semplice dello status quo
ante
Alternativa 2: occasione per il miglioramento delle
strutture
Alternativa 3: nessun obiettivo predefinito per la
ricostruzione
VAJONT, 9 OTTOBRE 1963 Un frana dal monte Toc precipita nella diga sul fiume Vajont, scagliando 270 milioni di mc di acqua sul comune di Longarone
1910 Morti Intervento di soccorso di 10 mila militari ( alpini in particolare) Vigili del Fuoco, CRI
4 NOVEMBRE 1966 L’ALLUVIONE DI FIRENZE Gli “angeli del fango”
L’Arno straripa, cogliendo di sorpresa le istituzioni e i fiorentini (35 i morti) A rischio il patrimonio storico-artistico, gli Uffizi e la Biblioteca Nazionale vengono evacuati Intervengono numerosi gli studenti e i giovani, i quartieri si autorganizzano
BELICE, 15 GENNAIO 1968 370 morti 58 mila senzatetto
• Soccorsi in ritardo e forte disorganizzazione •Proteste dei senzatetto per la lentezza della ricostruzione (sit in a Montecitorio, renitenza alla leva, sciopero fiscale) • Gestione affidata all’Ispettorato presso il ministero dei Lavori Pubblici e all’ISES • Ricostruzione lunga e lenta, conclusa alla fine degli anni’90.
FRIULI, 6 MAGGIO E 15 SETTEMBRE 1976
939 morti 80mila senzatetto • Soccorsi più rapidi per la cospicua presenza di caserme dell’esercito • Vicinanza alla costa, ospitalità per i senzatetto e pendolarismo • Friuli Venezia Giulia regione a statuto speciale, autonomia decisionale • “Fare da soli” e “dov’era e com’era” • Presenza di settori produttivi avviati prima del sisma; forte valore della coesione sociale; risparmio familiare usato per ricostruire prima dei risarcimenti statali • Stabilità amministrativa e clima politico costruttivo
23 NOVEMBRE 1980. ORE 19,35 6,9 SCALA RICHTER
2914 morti, 8850 feriti, 280 mila senzatetto Soccorsi in grave ritardo
LA GESTIONE DELL’EMERGENZA • Zamber let ti no mi na to com mi ssa ri o straordinario (24 novembre); • Il commissariato diventa operativo a 30 ore di distanza dall’evento • I volontari, dal caos ai gemellaggi (ad ogni comune viene assegnata una istituzione gemellata • Il commissario affianca i generali ai sindaci dei comuni terremotati • Il piano S non funziona (La previsione era quella di spostare sulla costa tra i 170mila e i 250mila senzatetto. I senzatetto realmente sgomberati furono 21mila).
Il commissariato straordinario
Gli attori dell’emergenza Governo e Parlamento
I sindaci del terremoto Regioni, Province, ComunitĂ Montane
I comitati popolari
I volontari
Temi della contrattazione top-down (prima e seconda emergenza, novembre 1980 - maggio 1981) • Il piano S, le popolazioni contrarie ad arretrare sulla costa • L’assegnazione delle tende e delle roulottes • Quali soluzioni abitative per l’emergenza (prefabbricati leggeri o pesanti) • La logica della ricostruzione urbanistica: delocalizzare o dov’era e com’era • La legge per la ricostruzione , lo sviluppo, le fasce di danno dei comuni terremotati, i contributi per la ricostruzione
1992: nasce la Protezione Civile (legge 225)
AttivitĂ di Protezione civile 1. Previsione 2. Prevenzione 3. Soccorso 4. Superamento dell'emergenza
Anni '90 -Alluvione in Piemonte 1994 (Franco Barberi capo dipartimento Prot. Civ.)
- Umbria e Marche, 1997
Anni 2000 Sumatra e Sud-est asiatico 2004, 42 milioni di euro dagli SMS, raccolti in Italia
Terremoti recenti: Molise 2002
San Giuliano di Puglia 31 ottobre 2002 Crolla una scuola elementare Morirono 27 bambini di 1° elementare e la loro maestra Errori evidenti negli interventi strutturali sull'edificio
Gli anni discussi della Protezione Civile
Gli anni discussi della Protezione Civile
- Protezione Civile s.p.a. - Grandi eventi, inchieste e polemiche - Discredito e effetti negativi sulla credibilitĂ del sistema nazionale di volontariato di Protezione Civile
Terremoti recenti: L’Aquila 2002
6 aprile 2009, ore 3,32 308 morti Il centro storico piÚ esteso d’Italia distrutto Progetto CASE: 19 villaggi provvisori Stampa e TV,attenzione forte per un anno Raccolti 5 mln di euro dagli SMS solidali
Terremoti recenti: Emilia 2012
Comuni in provincia di Modena e Ferrara (Mirandola, Finale Emilia, Cavezzo, Medolla e altri) 20 maggio 2012, ore 4,03 (magnitudo 5.9) 31 maggio 2012, ore 9 (magnitudo 5.8) Crollano molti capannoni, muoiono molti operai Raccolti 15,1 milioni di euro dagli SMS solidali
Il terremoto nel Centro Italia: vecchi difetti e nuove ferite
•Tanta solidarietà a distanza e sul campo •Cratere che includeva paesi piccoli prima e poi allargato al territorio di 4 regioni (problemi di gestione) •Nominato un commissario governativo esterno (Errani) •Il recupero artistico e architettonico come priorità
Trent’anni di terremoti italiani.
Sismografie. Tornare all'Aquila 100 giorni dopo il sisma Oltre il rischio sismico. Valutare, comunicare, decidere
Un’analisi comparata sulla gestione delle emergenze
(Campania e Basilicata 1980, Umbria e Marche 1997, Molise 2002, Abruzzo 2009)
Effigi edizioni, 2012 Carocci, 2015
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Stefano Ventura ventura80@libero.it www.lavoroculturale.org/sismografie