Qualcosa che non va

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particolari delle multinazionali, che sapranno ricompensarli coi soliti sistemi elusivi dei paradisi fiscali tramite il supporto specializzato di "colletti bianchi" addomesticati nelle università. Mentre l'élite persegue i suoi interessi, cresce anche un dissenso consapevole, basti notare che in Italia il primo partito è quello del non voto. Questo periodo politico italiano è uno dei più degradanti della storia repubblicana, sotto ogni aspetto. Stiamo vivendo un periodo di involuzione umana da un lato e di risveglio dall'altro. Le istituzioni sono piene di persone inadeguate, incapaci, arroganti, ignoranti, e imbroglioni di ogni genere, e sono ampiamente descritte, commentate e criticate dai media, che in questo modo aumentano la visibilità e quindi gli introiti pubblicitari. Lo “sputtanamento” fa aumentare l’apatia politica fra la maggioranza degli italiani, che in buona parte commettono l’errore di criticare senza impegnarsi in prima persona, senza cambiare il proprio stile di vita. In un sistema democratico rappresentativo, seppur finto come il nostro, il “dissenso consapevole” del “partito del non voto” deve necessariamente organizzarsi e auto promuoversi; ahimé, è un passo obbligatorio se non vogliamo favorire l’involuzione umana che stiamo assistendo. Mai smettere di sognare un mondo migliore, e mai smettere di credere che noi possiamo cambiare la realtà, anche e soprattutto di fronte a questa realtà illusoria ed ingannevole, ove chi si mostra come un salvatore è incapace di agire per il bene comune. Analizzando bene i fatti in maniera razionale, possiamo affinare le nostre capacità di scegliere e valutare, e quindi di evolverci. Dobbiamo mettere fine alle nostre incapacità di scegliere perché la maggioranza degli italiani è fatta di persone oneste, e non ci meritiamo l’indegno spettacolo a cui dobbiamo assistere. Abbiamo la responsabilità di aver scelto sempre i peggiori, è ora di finirla! Secondo il Presidente dell'Uruguay, José Mujica, «il potere non cambia le persone, mostra come sono veramente», pertanto siamo noi a sbagliare i rappresentanti, soprattutto quando rieleggiamo personaggi notoriamente incapaci e compromessi. La scelta volontaria di vivere diversamente dagli schemi mentali imposti dal potere attuale si fa sempre più diffusa. Aumentano i cittadini sani, quelli che decidono di cambiare stile di vita ed optano ad un ritorno al buon senso. Aumenta la crisi di nervi dei cittadini non sani, quelli che rimangono nell’obsoleto paradigma culturale e che continuano a servire il sistema attuale. Fuori dalla crisi di nervi, accelerata dall’insicurezza economica, gli abitanti riscoprono le opportunità suggerite anche dalle proposte del Movimento per la Decrescita Felice (MDF) che ha la virtù di mettere insieme tutte quelle categorie di persone che ritengono prioritario il benessere delle persone, la felicità, l’uomo al centro della polis. Aumenta il numero di cittadini consapevoli del fatto che gli indicatori finanziari (debito/PIL, spread) divulgati dai media non misurano il benessere, ed MDF suggerisce di affidarsi ad indicatori e criteri qualitativi per misurare la crescita di una comunità che non dipende esclusivamente dal numero di merci vendute/acquistate, ma prioritariamente dall'accesso alla conoscenza e dall'utilità sociale delle scelte politiche: produrre, trasformare, muoversi, consumare e convivere in armonia con le leggi della natura. Si tratta di ridurre il consumo di merci che non sono beni perché non soddisfano bisogni reali, ma l'acquisto compulso indotto dalla pubblicità. Le tecnologie odierne consentono di auto produrre una parte di cibo (orti sinergici) e di energia (abitazioni auto sufficienti) che fanno ridurre il PIL, e aumentano la qualità della vita. In sostanza è possibile ridurre selettivamente il consumo di merci, e produrre autonomamente una parte di quei beni di cui necessitiamo. Cambiando i paradigmi culturali della società possiamo renderci conto che stiamo vivendo in una gabbia psicologica, illusi da idee malsane che ci fanno sprecare importanti energie mentali. L'obsoleto pensiero dominante ha progettato istituzioni secondo il criterio dell'avidità. Noi esistiamo grazie al Sole e alla fotosintesi clorofilliana, e possiamo costruire relazioni umane utili a scambiare conoscenze tecnologiche per vivere facendo meno e meglio. Le future coalizioni politiche ed i partiti che godono del maggiore consenso elettorale si rifiutano di cambiare rotta, tutti parlano di crescita, ma è dimostrato che questa strada politica si regge su di una mera credenza religiosa e distrugge risorse finite per le future generazioni. Secondo l'OCSE, nei 3


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