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TIPOGRAFIA L’angolo Italgrafica - Aci Sant’Antonio (CT) di Carmelo Di Mauro

L’ANGOLO di CARMELO DI MAURO

POETA, SCRITTORE E GIORNALISTA

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COLLABORA CON IL QUOTIDIANO “LA SICILIA” E CON ALCUNE RIVISTE REGIONALI E NAZIONALI E DIRIGE AKIS. APPASSIONATO DI LETTERATURA, HA PUBBLICATO DIVERSE RECENSIONI E CRITICHE PER POETI E SCRITTORI ITALIANI CON LO PSEUDONIMO DI GABRIELE ROMAUDI. HA ORGANIZZATO PREMI LETTERARI, DIRETTO E COORDINATO IMPORTANTI MANIFESTAZIONI CULTURALI.

Se la follia Blue Whale arriva anche dalle nostre parti

La trappola del “Blue Whale” ha toccato anche Catania: un 16enne aveva istigato una coetanea al suicidio. Avrebbe potuto essere l’inizio di una “prova” che, con ogni probabilità, avrebbe avuto come epilogo la morte di un’adolescente, ma la polizia postale di Catania ha interrotto la macabra gara, individuando e denunciando in stato di libertà alla Procura della Repubblica per i minorenni un ragazzo di 16 anni. Ma cosa succede? Che sulla rete possa capitare di innamorarsi, di fidanzarsi, magari con persone che realmente non conosci; che la rete possa essere un mezzo di adescamento per minori; che attraverso la rete si possa praticare bullismo… Ma ricevere istruzioni per suicidarsi ha dell’incredibile! Un fenomeno ancora incomprensibile partito dalla Russia e diffuso ben presto in tutta Europa. Il “gioco della morte” è qualcosa di orrendo, forse più simile, nella dinamica, al terrorismo islamico e alle tecniche di manipolazione psicologica utilizzate per reclutare i foreign fighters dove il “premio” da conquistare non è una guerra santa ma il raggiungimento di un’auspicata vittoria e la meta non è la Siria ma la vetta più alta da cui buttarsi giù. Un nostro vicino di casa, un amico o una figlia possono senza che ce ne rendiamo conto decidere di farsi esplodere in nome di una… Balena blu. La verità è che c’è un mondo parallelo e spesso, distratti come siamo, non ce ne accorgiamo. «Il primo pericolo è pensare che il pericolo non esiste». Dice Salvo Troina, già Sovrintendente capo della Polizia Postale di Catania, impegnato in questi mesi in conferenze e spettacoli nelle scuole e, da quest’estate nei grest, per trattare il tema. Come non dargli ragione? «Il problema non va sottovalutato. Altro pericolo è l’emulazione. È già successo nel 1774 con il romanzo epistolare di Goethe I dolori del giovane Werther dove il protagonista si suicida per amore; molti giovani seguirono l’estremo gesto che fu chiamato l’effetto Wherter. Lo stesso è successo nel 1802 per il romanzo “Le ultime lettere di Jacopo Ortis” di Ugo Foscolo. E in tempi più recenti, a Los Angeles, si registrò un’impennata del 40% nel numero di suicidi dopo la morte di Marylin Monroe».

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