OSSERVATORIO Caso clinico 4
nistrazione di Navelbine orale, tale tossicità risultava assente dopo circa 4 mesi dall’inizio del trattamento. Dopo 8 mesi la paziente iniziava a riferire parestesie alle mani di grado G1-G2, che si sono mantenute per tutta la durata della terapia. Nessuna tossicità ematologica veniva documentata. La rivalutazione di malattia effettuata dopo i primi 3 mesi di trattamento evidenziava: “Presenza di lesioni secondarie di 43 mm al secondo segmento, di 31 mm in corrispondenza del lobo caudato, di 20 mm al quarto segmento in sede sottoglissoniana, di 17 mm, sfumato all’VIII segmento”. Altra formazione ilare di 28 mm di diametro (Figura 2). La valutazione strumentale dopo circa 6 mesi di trattamento, effettuata a ottobre 2013, documentava la scomparsa delle lesioni epatiche: “Fegato volumetricamente nella norma, a struttura diffusamente disomogenea, non riconoscendosi, all’esame attuale, le lesioni nodulari rilevate precedentemente”(Figura 3). La paziente proseguiva quindi il trattamento, come da protocollo, e veniva sottoposta a rivalutazioni strumentali ogni 4 mesi. Nel mese di ottobre 2014, dopo 17 mesi di terapia, il controllo ecografico dell’addome documentava la comparsa di lesioni epatiche,
almeno due compatibili con secondarismi. Veniva eseguita TC addome con mdc che confermava il quadro di progressione epatica. Veniva pertanto sospeso il trattamento chemioterapico con Navelbine orale + Capecitabine e avviata terapia di II linea con Everolimus + Exemestane, tutt’ora in corso.
DISCUSSIONE L’approccio metronomico con Navelbine orale in combinazione con Capecitabine rappresenta un’alternativa terapeutica efficace e sicura in pazienti affetti da carcinoma mammario avanzato. I dosaggi utilizzati in questo caso clinico derivano dallo studio di fase I-II, condotto in pazienti affette da carcinoma mammario metastatico trattate con Navelbine orale e Capecitabine. La dose massima tollerata di Navelbine orale, in associazione alla Capecitabine 500 mg x 3/die continuativamente, è stata di 40 mg gg 1-3-515. L’obiettivo di questo studio era anche valutare l’efficacia terapeutica in termini di bene-
FIGURA 2 Ecografia addome completo, dopo i primi 3 mesi di trattamento. Ref. luglio 2013