Molto Meyer Anno 2, N. 4 - 2014

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GOVERNARE LA SALUTE

L’ambulatorio di terapia del dolore cronico del Meyer Un modello di gestione funzionale delle cure antalgiche

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na gran parte della popolazione pediatrica riferisce di essere affetta da dolori muscolo-scheletrici, recidivanti o cronici, con tassi di prevalenza che variano tra il 6% ed il 54%1. Il dolore cronico nel bambino e nell’adolescente può talvolta avere inizio dopo un evento specifico (trauma, evento stressante, malattia, patologia virale) oppure essere “inspiegabile“ (cioè senza danno significativo o malattia) tale da essere comunemente indicato come idiopatico o funzionale. Le più diffuse sindromi dolorose funzionali (FPS – functional pain syndrome) nella prima infanzia sono i dolori da accrescimento, la cefalea e i dolori addominali ricorrenti, mentre nei bambini e negli adolescenti possono manifestarsi emicrania, dolori al collo e alla schiena, dolore cronico diffuso, e la cosiddetta “sindrome dolorosa regionale complessa“ (CPRS – complex regional pain syndrome). Questi disturbi possono presentarsi in maniera isolata oppure, più spesso, in maniera simultanea o sequenziale, determinando progressivamente importanti disabilità funzionali ed un generale peggioramento della qualità di vita. Il bambino reagisce al dolore diminuendo l’attività quotidiana, con incremento di sensazioni di inadeguatezza e frustrazione e ciò, di solito, determina un aumento della condizione dolorosa, creando così un circolo vizioso. EZIOLOGIA DELLE SINDROMI DOLOROSE FUNZIONALI

Spesso nei dolori cronici non c’è una chiara causa che scatena il dolore, ma non per questo il dolore non è reale; si sbaglierebbe quindi a considerarlo di origine psicologica o ad attribuirlo quale sintomo “inventato“ dalla mente del paziente. Alcuni studi suggeriscono che una storia di dolore funzionale nell’infanzia potrebbe essere predittiva di disturbi dolorosi in età adulta2; tuttavia, non esistono pubblicazioni che valutino le sindromi dolorose della prima infanzia o la storia dei genitori di tali pazienti, pertanto non è possibile stabilire quali siano i potenziali fattori di rischio. È stato ipotizzato che una storia individuale o parentale di dolore funzionale sia associata più spesso agli adolescenti che soffrono di dolore cronico rispetto ai loro coetanei che non siano affetti da tale condizione.

Le pazienti di sesso femminile in età adolescenziale sono più frequentemente colpite da dolore ricorrente e comorbilità associate alle sindromi dolorose rispetto ai pazienti loro coetanei di sesso maschile (in particolare dopo il menarca). È stata dimostrata l’esistenza di un rapporto tra adolescenti di sesso femminile e miglior rendimento scolastico ed affezione da dolore cronico; non esiste inoltre una significativa

Giuliana Rizzo1, Simona Caprilli2, Paola Ciullini3, Silvia Boretti4, Viola Fortini5, Andrea Messeri6 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione, Dipartimento di Neuroscienze, Trauma Center, AOU Meyer 2. Servizio di Psicologia 3. Servizio di Riabilitazione Funzionale 4. Coordinatore infermieristico Servizio di Terapia del Dolore e Cure Palliative 5. Fisioterapia 6. Responsabile Centro Terapia del Dolore giuliana.rizzo@meyer.it

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