Pedagogika.it - Anno XIX_1

Page 1

PRIMA INFANZIA, MINORI, DISABILITÀ, MEDIAZIONE CULTURALE, FORMAZIONE E CULTURA

CON LA SUA ATTIVITÀ STRIPES COOPERATIVA SOCIALE ONLUS SOSTIENE IL SOCIALE

Devolvendo quest'anno il 5 per mille alla Cooperativa Sociale Stripes Onlus aiuti lo sviluppo del Centro Psicopedagogico il Posto delle Parole a Vanzago e aiuterai Pedagogika.it, rivista di educazione, formazione e cultura, supportandone le attività e progetti di diffusione della cultura pedagogica in Italia.

CODICE FISCALE 09635360150 www.stripes.it - Tel. 02 9316667

ISBN 978-88-88952-38-3

9 788888 952383

XIX_1

SOSTIENI STRIPES COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

A scuola di cosa?

Pedagogika.it 2015

CON IL TUO 5 PER MILLE

A scuola di cosa?

Rivista di educazione, formazione e cultura 2015_XIX_1 - € 9

Rivista trimestrale di educazione, formazione e cultura Registrazione Tribunale di Milano n.187 del 29/3/1997 ISSN 1593-2559


Pub Leggendaria n108 CMYK Pedagogika _Layout 1 05/12/14 14:15 Pagina 1

Salvatore Guida, un Uomo dalla grande sensibilità culturale, umana e di forte impegno sociale... ci ha lasciati il 5 marzo. Tutte le Persone della Coop. Stripes Onlus ti Salutano e ti Ringraziano per quello che ci hai insegnato... ... L’essenziale è invisibile agli occhi.

n.108

Ciao Salvatore Fermi tutti. Abbiamo perso un amico, una persona speciale: ogni suo gesto era pensato, aveva significato pedagogico, senso sociale, valore politico. E’ Salvatore Guida, con cui abbiamo condiviso tanti progetti, e che è stato con noi a piangere quando ci ha lasciato Riccardo Massa. Salvatore, che ha voluto e reso grande Stripes, che ha abitato con umorismo e pienezza la sua vita e ha regalato tanto alle nostre.
 Tutto il Centro Studi Riccardo Massa ti saluta.

Info: <info@leggendaria.it>

IN QUESTO NUMERO: • Ricordiamo Mariella Gramaglia, componente della nostra redazione, politica finissima, femminista della prima ora e amica molto cara. Di lei, che ci ha lasciato il 15 ottobre scorso, pubblichiamo due testi importanti: un saggio del 1976 ormai introvabile, ma tuttora di grande interessi per l’analisi di questi anni (“1968: il venir dopo e l’andar oltre del movimento femminista”) e un racconto inedito sull’infanzia di due sorelle nella Ivrea dei primi anni Sessanta. E articoli di Anna Maria Crispino, Bia Sarasini, Silvia Neonato, Franca Fossati, Anna Mainardi, Emma Rolla, Anna Nadotti, Alessandra Mecozzi e Andrea Ambrogetti. • Pubblichiamo poi un piccolo Speciale sul recente Sinodo dei vescovi sulla famiglia (Sarasini, Codrignai, Lo Porto) mentre due recensioni incrociate sull’ultimo volume della quadrilogia di Elena Ferrante L’amica geniale aprono l’ampia sezione di Primopiano, dove trattiamo anche il recente romanzo di Lia Levi (Il braccialetto), il memoir della messicana Maria Venegas, il breve saggio di Laura Corradi su La vita psichica del potere di Judith Butler, e un ricco profilo di Esther Singer, sorella in ombra di due scrittori assai famosi. In Letture e Under15, un’ampia scelta di libri utile anche per le Strenne. • In più, le abbonate di Leggendaria, riceveranno in regalo il secondo volume della collana “I Leggendari” (Iacobelli Editore): Isolanotte, poesie di Edda Billi, “decana” del movimento femminista e lesbico romano. Introduzione di Bianca Pomeranzi, post-fazione di Maria Clelia Cardona.

• LEGGENDARIA N.108, 76 pagine, 10 euro in libreria (ISBN 97 888 6252 2779) dal 20 dicembre 2014 - acquisti della versione cartacea e in PDF sul sito >www.leggendaria.it< Ma seguiteci anche su Facebook e Twitter!


Pedagogika.it/2015/XIX_1

Mai, mai smettere di mettersi in gioco. Mentre lavoravamo o, come si dice quando ci si occupa di cultura, ci sporcavamo le mani lavorando al numero che qui leggerete, Salvatore Guida si è ammalato gravemente ed è scomparso nel volgere di pochi mesi, lo scorso 5 marzo. Salvatore era per me compagno di una vita e delle sue molte esperienze, tutte appassionanti e condivise. Salvatore era mio amato compagno di vita, padre dei miei figli, nonno filosofo, personaggio generoso e straordinario. Per voi, lettrici e lettori di questa rivista, è certamente più nota un’altra dimensione: quella del suo lavoro e, soprattutto, quella del suo essere pedagogista costantemente “in campo”, costantemente preso dalle riflessioni e dalle pratiche dell’educare, dalla bellezza, dagli inciampi e dalle risalite di un mestiere che, per sua stessa natura teso a fare emergere, muovere, creare cambiamento, non ammette pause. Salvatore era fondatore, presidente e direttore scientifico della Cooperativa Stripes e della Rivista Pedagogika.it, testimonianze concrete di una passione spesa e che valeva la pena spendere nel modo in cui lo ha fatto. Per parte mia, non aggiungerò altro, perché riprendo alcune delle parole che amava citare spesso, “l’essenziale è invisibile agli occhi”. Ma questo numero apre con un suo Editoriale, scritto nel gennaio scorso, sui temi educativi. E’ un editoriale vivo e vero. Come la sua vita, come le tracce profonde che ha lasciato. Maria Piacente

Educare non è facile di Salvatore Guida

Sono entrato nella scuola, da scolaro di prima elementare, da "primino" in prova, circa 62 anni fa. L'ho attraversata fino a poco più di vent'anni per rientrarci, poco dopo, da insegnante. E' più che una dipendenza: non riesco a smettere! Continuo ad occuparmi di educazione professionalmente, senza peraltro essermi fatto mancare nulla neanche sul versante più personale, come padre e nonno. Sono più di quarant'anni, pressappoco da quando veniva promulgata la legge n°1044/71, che mi occupo di infanzia, di educazione, di formazione di operatori. Non è mai passato anno, forse mese, nel quale non abbia dovuto cimentarmi con chi sosteneva, con maggiore, minore o inesistente competenza, che l'educazione fosse "morta", "impossibile", "inutile". Per non parlare di chi, in preda ad eroici e distruttivi furori, sosteneva la necessità di "distruggere la scuola", bruciarla, abrogarla, rifondarla. E' vero che, in qualche caso, si trattava di provocazioni o letture paradossali nell'intento di provocare riflessioni, stimolare al cambiamento. Ma è anche vero che le parole, oltre ad essere pietre, sono anche bombe! Bombe che, in mano agli incompetenti, possono fare danni.

1


Pedagogika.it/2015/XIX_1/Editoriale

Educare non è facile, perchè non è attività che si possa improvvisare, non è lavoro che si possa fare svogliatamente; gestire istituzioni scolastiche e servizi educativi, organizzare risorse e docenti, tempi e spazi, dinamiche e relazioni, attenzioni di cura e metodologie dell'accoglienza, bilanci e manutenzioni, è ancora più difficile. Da questo a predicarne l'inutilità o l'impossibilità mi pare che il passo sia lungo ed inopportuno. Piuttosto varrebbe la pena di non smettere mai di interrogarsi come possa essere migliorato il lavoro dell'educare, come rendere compatibili emergenze pedagogiche e levitazione di costi, come adeguare stili educativi e relazionali ai bisogni dei bambini, quelli veri e diversi, che ogni anno ci vengono affidati e non quelli immaginati, ricordati, reinventati ed adultizzati di cui molti a sproposito parlano. Noi, di Stripes Coop, non abbiamo mai smesso di farlo in oltre venticinque anni come erogatori di servizi educativi e, da diciotto anni, come editori di Pedagogika.it. Con questo numero vogliamo condividere con i nostri lettori alcune di queste riflessioni, anche ospitando il pensiero e le argomentazioni di chi non si identifica con le nostre posizioni e la nostra esperienza, ma avendo ben chiaro che dal confronto possono nascere positive contaminazioni, reciproci arricchimenti. E' un altro dei nostri modi di essere sempre presenti e vigili sul terreno del confronto, non nutrendo presunzioni esaustive nè illusioni autoreferenziali: abbiamo la consapevolezza del fatto che il mondo dell'educazione è popolato da così tante figure professionali, da così tanti modelli e stili educativi che pretendere di farne sintesi è fatica improba e, questa sì, inutile. Riteniamo che rinunciare a parlarne con chi la pensa diversamente da noi finisca, fatalmente, per diventare una rinuncia ad occuparsene, scada in un atteggiamento di chiusura e di abbandono, permetta ad improvvidi governanti di considerare la scuola, e quella pubblica in particolare, un costo inopportuno, uno spreco di risorse da taglieggiare in modo più o meno lineare, qualcosa di cui è meglio si occupino i privati, stravolgendo allo scopo concetti, di per sè non necessariamente negativi, come la sussidiarietà o immaginando la cooperazione come un sistema per abbattere i costi o le tutele dei lavoratori. Chiamiamo al confronto tutti quelli che, educatori, insegnanti, consulenti pedagogici, mediatori, psicologi, operatori sociali, hanno a cuore il destino e la qualità dell'educazione; tutti quelli che vedono l'investimento nell'educazione, nei servizi per la prima infanzia, nella scuola come un investimento fruttuoso e si battono quotidianamente per preservarne dignità ed efficacia; tutti quelli che ritengono che la via della sostenibilità economica non passi per la precarizzazione dei rapporti di lavoro. Come abbiamo fatto in passato, e come continueremo a fare in futuro, cerchiamo, oggi, di tracciare, insieme, delle direttrici di marcia per contribuire a migliorare la qualità dei servizi educativi, per dare corpo alle idee e ai sogni pedagogici di chi in questo mestiere ci crede e non ha paura di “giocare a tutto campo”.

2


Rivista di educazione, formazione e cultura

anno XIX, n째 1 Gennaio, Febbraio, Marzo 2015


Pedagogika.it/2015/XIX_1

Rivista di educazione, formazione e cultura

esperienze - sperimentazioni - informazione - provocazioni Anno XIX, n° 1 Gennaio/Febbraio/Marzo Direttrice responsabile Maria Piacente - maria.piacente@pedagogia.it

Responsabile testata on-line Igor Guida - igor.guida@pedagogia.it

Redazione Serena Bignamini, Emanuele Tramacere, Marco Taddei, Dafne Guida, Nicoletta Re Cecconi, Carlo Ventrella, Mario Conti, Mariarosaria Monaco, Cristiana La Capria, Massimo Jannone, Marta Franchi, Federica Rivolta, Coordinamento pedagogico Coop. Stripes.

Progetto grafico/Art direction Raul Jannone - raul.jannone@pedagogia.it

Comitato scientifico Silvia Vegetti Finzi, Fulvio Scaparro, Duccio Demetrio, Don Gino Rigoldi, Eugenio Rossi, Barbara Mapelli, Alfio Lucchini, Pino Centomani, Ambrogio Cozzi, Salvatore Guida, Pietro Modini, Angela Nava Mambretti, Anna Rezzara, Angelo Villa, Giancarla Codrignani.

Pubblicità advertising@pedagogia.it

Hanno collaborato Franco Cambi, Maurizio Tiriticco, Franco Frabboni, Paolo Mottana, Giancarla Codrignani, Anna Rezzara, Anna Maria Favorini, Cristiana La Capria, Roberto Trinchero, Franco Fabbro, Federica Caselli, Elena De Marchi, Roberta Bonetti, Caterina Moscetti, Adriana Gobbo, Luca Pessina, Angelo Villa, Paolo Giove, Roberto Soriani, Laura Villa, Laura Bossini, Barbara Mapelli, Il Progetto Alice, Francesco Cappa.

Distribuzione in libreria: Clueb Distribuzione - Via Marsala, 31 - Bologna

Fotografie: www.sxc.hu, www.pixabay.com

Promozione, diffusione e abbonamenti Alessia Valenti - alessia.valenti@pedagogia.it, ordini@pedagogia.it

Registrazione Tribunale di Milano n.187 del 29/3/1997 - issn 1593-2559 Stampa: Studio Rabbi Bologna

Distribuzione biblioteche, scuole e altri enti: Ls Distribuzione - Servizio Biblioteche Via Badini 17, Quarto Inferiore (BO) è possibile proporre propri contributi inviandoli all’indirizzo e-mail articoli@pedagogia.it I testi pervenuti sono soggetti all’insindacabile giudizio della Direzione e del Comitato di redazione e in ogni caso non saranno restituiti agli autori

Edito da Stripes Network s.r.l - www.stripes.it Direzione e Redazione Via G. Rossini n. 16 - 20017 Rho (MI) Tel. 02/89950769 - Fax 02/45500911 e-mail: pedagogika@pedagogia.it Sito web: www.pedagogia.it Facebook: Pedagogika Rivista

4

Questo periodico è iscritto a Unione Stampa Periodica Italiana oordinamento Riviste C italiane di cultura


Pedagogika.it/2015/XIX_1

s o m m a r i o 1

Editoriale Maria Piacente

../ Dossier/A scuola di cosa? 8 Introduzione 11 Quale idea di scuola oggi? Franco Cambi 16 Per un riordino complessivo del “Sistema educativo di istruzione e formazione" Maurizio Tiriticco

66 I saperi di base nella scuola media Elena De Marchi 72 Apprendimento integrato. Un caso di studio e ricerca Roberta Bonetti 79 Coding, creative learning e scuola Caterini Moscetti ../Temi ed esperienze

22 Idee per il futuro della scuola Franco Frabboni

84 Vociamo! … quindi siamo Adriana Gobbo, Luca Pessina

27 A scuola di che? Ma soprattutto, a che scuola? Paolo Mottana

Amore e follia 86 Angelo Villa

33 Di che cosa è fatta la scuola? Giancarla Codrignani 38 Crisi della forma-scuola e suggestioni per uscirne Anna Rezzara 43 La formazione degli insegnanti fra tradizione e innovazione Anna Maria Favorini

93 Diversabilità: il potenziale educativo della divers-arte Paolo Giove ../Cultura 98 Scelti per voi Libri - Ambrogio Cozzi (a cura di) Musica - di Angelo Villa Cinema - di Cristiana La Capria 108 Arrivati in redazione

48 I piani di una “professione impossibile” Cristiana La Capria

110 Tra donne e uomini a cura di Barbara Mapelli

54 5 sfide per la scuola del presente Roberto Trinchero

113 Questioni di genere a cura del Progetto Alice

59 Fare meno e fare meglio Franco Fabbro, Federica Caselli

117 Sillabario pedagogiko di Francesco Cappa

5


Pedagogika.it

Piano editoriale 2015

ECCO I TEMI AI QUALI CI SIAMO APPASSIONATI

Cibo dell'anima e del corpo A scuola di che? Nel nome della figlia/del figlio, della madre e del padre Identità nomadi Di quale religione? Spazi pubblici e privati

Rivista di educazione, formazione e cultura

Per abbonarsi: inviare una e-mail a ordini@pedagogia.it bollettino postale: numero di c/c postale 001003749668 bonifico bancario: iban IT20C0760101600001003749668 intestati a Stripes Network s.r.l - via Marziale,9 - 20017 Rho (MI) Singolo numero: 9 euro L’abbonamento annuale per 4 numeri è: € 30 Privati € 60 Enti e Associazioni € 90 Sostenitori

spese di spedizione 1,50 € sia per singolo numero che per abbonamento Distribuzione in libreria: Clueb Distribuzione - Via Marsala,31 - Bologna Sito web: www.pedagogia.it - e-mail: pedagogika@pedagogia.it



Pedagogika.it/2015/XIX_1/

A scuola di cosa? La Scuola di oggi crea i cittadini e la società di domani: è il principale dispositivo per la crescita delle persone, per lo sviluppo delle comunità e per il rinnovamento del nostro Paese. Il dibattito su pregi e difetti della scuola dell’obbligo è presente da anni nelle istituzioni; negli ultimi mesi, però, l’attenzione dei media si è rivolta in maniera importante a questa tematica grazie alla consultazione promossa dal governo dal titolo “La buona scuola”. Al di là di tutte le problematiche che l’argomento porta con sé (precariato, formazione degli insegnanti, passaggi di ruolo, edifici fatiscenti etc.), è forse il caso di domandarsi qual è la missione educativa della scuola oggi in Italia. Quali sono le competenze e le conoscenze che si vogliono costruire e trasmettere ai ragazzi per affrontare le sfide del futuro? Quale deve essere la formazione degli e delle insegnanti e di che cosa questi ultimi sentono di avere bisogno? Sempre più spesso ci si interroga sul rapporto scuola-lavoro: nuove discipline come il coding (la programmazione informatica) e l’economia rispecchiano la direzione di una società in cui questi due saperi risultano fondamentali per saper interpretare il mondo e utili per trovare lavoro. Anche l’insegnamento delle lingue straniere, sempre più precoce (già dalla scuola dell’infanzia), è il risultato di una società sempre più globale in cui è necessario essere in relazione con altri paesi e preparati per un mercato del lavoro internazionale. In questi anni stiamo assistendo anche a una crescente digitalizzazione delle scuole italiane; quasi tutte le classi sono provviste di LIM (lavagna interattiva multimediale), molti professori hanno un registro elettronico e alcuni studenti sono i pionieri del “fare scuola con il tablet”. Rimane però il dubbio che a questo processo non corrisponda un effettivo percorso “educativo” per i bambini e i ragazzi all’utilizzo di queste nuove tecnologie. Spesso, accanto alle normali lezioni, vengono proposti laboratori o progetti che riguardano aspetti importanti della vita sociale (salute, ambiente, sessualità, genere, legalità etc.). Ma è davvero sostenibile per la scuola tutto questo carico formativo che vorrebbe compensare alcune mancanze educative famigliari e sociali? Promuovere e valorizzare la creatività, il pensiero critico, le capacità di mettersi in relazione positiva sono alcune delle capacità richieste agli insegnanti di oggi, ma sempre più numerosi sono i ragazzi con disabilità, con disturbi specifici e con bisogni educativi che frequentano le scuole del nostro paese. Quanto le scuole e gli insegnanti vengono preparati per accogliere le diversità, per comprendere le mancanze e valorizzare le abilità, le potenzialità di ognuno?

8


Pedagogika.it/2015/XIX_1/A_scuola_di_cosa?/

Anche nell’ambito della mediazione culturale la scuola sembra faticare: il portato culturale di ogni ragazzo/a rischia, infatti, di essere soffocato da una omologazione che livella tutti/e da un punto di vista puramente didattico. La scuola non è solo luogo di insegnanti e studenti, in essa sono presenti diverse figure di estrazione psico-pedagogica che lavorano quotidianamente per promuovere e supportare il mandato educativo che spesso si perde di vista nel groviglio formato da programmi ministeriali, voti, punteggi e graduatorie. Come gli educatori e le altre figure esterne (pedagogisti, psicologi, consulenti etc.) possono essere valorizzati nel contesto scolastico? In un periodo di individualismo e di indebolimento delle reti sociali ci chiediamo se e come sia possibile ricostruire il “noi” della scuola, quello che coinvolge genitori, alunni e insegnanti, in una comunità che considera la scuola un bene comune. Crediamo che in questi tempi difficili bisogna ritrovare la fiducia nella funzione educativa della scuola e l’interesse di vivere in un tempo complesso in cui nulla è scontato e tutto può essere reinterpretato, in cui aprirsi a possibilità di novità e di cambiamento. Il compito della scuola sta mutando rapidamente: il suo profondo valore passa in modo sempre più evidente attraverso la capacità di rivolgersi a “tutta la persona”, attraverso le capacità di formare le competenze di auto-orientamento, di sostegno all’impegno, alla fatica, di assumersi la responsabilità della crescita sociale e valoriale dell’individuo. Si tratta di ritrovare orizzonti, ideali, tensioni verso il futuro, di ricostruire una scuola che abbia uno sguardo attento sui suoi studenti, che sappia di avere nelle mani soggetti con potenzialità e fragilità da trattare con cura, persone da accogliere nonostante le difficoltà, perché ognuno di loro abbia la possibilità di scoprire le proprie inclinazioni e iniziare un progetto di vita costruttivo. Questo è un compito appassionante.

Dossier 9



Acquista o abbonati! Se vuoi leggere gli articoli presenti in questo numero puoi acquistare la singola copia al costo di 9€ ordinandolo tramite e-mail a ordini@pedagogia.it inserendo come oggetto: “Pedagogika_XIV_1” A partire da gennaio è inoltre disponibile anche la versione digitale della rivista in formato PDF. Al costo di 3.99€ sono disponibili all’interno del catalogo su www.pedagogia.it tutti gli ultimi numeri da poter portare sempre con te su smartphone, tablet e pc. Se invece sei interessato non solo a questo numero, ma ad una intera annata della rivista, potrai abbonarti alla rivista al costo di 30€ inviando una e-mail a ordini@pedagogia.it con oggetto “Abbonamento”.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.