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L’INTERVISTA AL PRESIDENTE AQP DOMENICO LAFORGIA Pugliesi virtuosi, pochi sprechi di acqua e una gestione lungimirante

È ben noto che la siccità e la crisi climatica siano problemi gravissimi con cui il mondo intero deve imprescindibilmente confrontarsi, ci fa piacere, intanto, fare un plauso ai cittadini pugliesi che sono degli attenti consumatori di acqua: in Puglia sono bassi gli sprechi, rispetto al resto d’Italia e la gestione virtuosa di AQP ha messo in atto un programma di investimenti lungimirante per diminuire ancora di più le perdite. E proprio l’Acquedotto Pugliese è stato protagonista della prima conferenza globale sull’acqua che si è svolta a New York. Una realtà che è un fiore all’occhiello della nostra Regione, e che alla sua Direzione Generale ha una donna, Francesca Portincasa. Di questo e molto altro, ci ha parlato il Presidente dell’Acquedotto Pugliese Domenico Laforgia.

L’accesso all’acqua non è scontato nel mondo, anzi. I delicati problemi legati alla disponibilità di risorsa idrica e i cambiamenti climatici in atto rendono necessaria la condivisione di competenze a livello internazionale per fronteggiare il problema. Mi pare che APQ, con la sua vastità e complessità, abbia un ruolo di primo piano nell’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

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Che ne dice?

In effetti la mancanza di acqua legata alla siccità e al cambiamento climatico creerà problemi seri nel mondo che sono molto simili a quelli che la nostra regione ha vissuto per millenni prima della costituzione del Acquedotto Pugliese e della realizzazione del fitto sistema di approvvigionamento da altre regioni. AQP gestisce uno dei più grandi acquedotti pubblici d’Europa che è dotato di una straordinaria complessità perché gli invasi sono molto lontani dalle sedi di utilizzo dell’acqua potabile. Tale esperienza può essere messa a servizio di altri Paesi che presentano simili difficoltà nell’approvvigionamento e nella gestione. La qualità dell’acqua è garantita dall’analisi continua di milioni di parametri all’anno e il recupero dell’acqua dagli impianti di depurazione per un ulteriore uso agricolo è strada intrapresa da AQP già da alcuni anni con grande soddisfazione degli utenti.

L’ Acquedotto Pugliese è stato presente alla prima conferenza globale sull’acqua che si è tenuta a New

York nel marzo scorso: questo testimonia che APQ è ritenuto uno dei maggiori player europei nella gestione dei servizi idrici. Qual è il contributo proposto all’ Agenda d’azione per l’acqua per accelerare le azioni idriche?

Più di un secolo di lavoro su due atomi di idrogeno e uno di ossigeno è stata e continua ad essere una fantastica avventura che ha coinvolto migliaia di dipendenti di AQP con differenti livelli di abilità e di responsabilità che mai sono state separate tra di loro e questo ci ha resi non solo un’azienda particolare ma potrei affermare un’azienda unica. L’acqua con l’albero di ulivo sono il simbolo di AQP e della nostra straordinaria terra, la Puglia. La nostra ambizione è che la gente possa disporre dell’acqua che serve, senza sprechi, per i propri bisogni nel pieno rispetto dell’ambiente perché solo così si può perseguire il vero progresso.

AQP propone la realizzazione di grandi acquedotti per servire tutti e la costruzione di grandi dissalatori nei luoghi in cui non è possibile avere invasi e acqua naturale. Sostenendo i consumi energetici attraverso l’installazione di grandi impianti ad energia rinnovabile, solare ed eolica, che rendano i dissalatori e i pompaggi di acqua del tutto autonomi rispetto alla produzione di energia elettrica per gli altri usi. In questo modo l’acqua potrà essere resa disponibile per tutte le popolazioni del pianeta. AQP è disposta ad aiutare chiunque ne abbia bisogno e a sostenere con la propria Water Academy la crescita delle competenze di tutti i Paesi che ne facciano richiesta.

Si parla tanto di “sprechi” di acqua. E la cosa appare inaccettabile visto lo scenario globale. Qual è la situazione oggi in Puglia? Spesso la gente parla senza un effettiva cognizione di quello che dice facendo affermazione che non sono vere. La Puglia è caratterizzata da comportamenti virtuosi della propria popolazione al punto tale da vantare il più basso pro capite consumo in Italia con solo 155 litri al giorno, ben al di sotto della media nazionale che raggiunge i 215 litri/ giorno per persona e lontanissimi da alcune regioni che superano i 400 litri/giorno. Inoltre, le perdite della nostra rete assommano, sulla base dei dati ISTAT, a 119 litri/giorno per persona molto al di sotto della media nazionale che supera i 180 litri/ giorno per persona. Nelle graduatorie nazionali siamo la quinta regione più virtuosa dopo la lombardia che vanta perdite di 113 litri/giorno per persona. I dati in percentuale fanno sempre torto ai risultati in assoluto che sono sempre i più corretti. Le percentuali si portano dietro tutte le incertezze della statistica e ignorano le differenze tra le situazioni reali utilizzando quantità del tutto inaccurate. In definitiva siamo una regione con una popolazione molto virtuosa e con un gestore altrettanto bravo che ha anche adottato un programma di investimenti ambizioso per diminuire ulteriormente le perdite.

Cosa le piace ricordare e menzionare nell’ultracentenaria storia di AQP, che possa essere esempio di buona pratica? Di cosa va particolarmente fiero del presente di APQ?

I primi acquedotti realizzati 100 anni fa sono un grande esempio di otti- ma ingegneria perché portavano per semplice caduta l’acqua verso gli utenti con soluzioni tecniche molto avanzate difficile da realizzare anche oggi. Questi viadotti sono finiti nei libri di testo di ingegneria idraulica del mondo intero. Del presente AQP sono fiero delle competenze esistenti e della capacità di team working che si sviluppa a tutti i livelli, frutto anche della nostra direzione generale che, per la prima volta nella nostra storia, è retta da una donna.

Cosa ci racconta in merito alla recente attività di cooperazione a Cuba, dove AQP si sta facendo promotore di una diffusione di esperienze e buone pratiche nella gestione della risorsa idrica?

L’UNIDO e il Ministero delle risorse idriche cubano ci hanno richiesto di verificare, attraverso la nostra esperienza, le soluzione che hanno in mente di realizzare per fermare la risalita del cuneo salino verso i loro territori. Durante la missione dei nostri tecnici abbiamo anche suggerito alcune realizzazione migliorative per i loro acquedotti e la loro gestione.

A cura dell’Avv. Paolo Caputo Info e contatti: studiopaolocaputo@libero.it

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