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durante la Grande Guerra L’espansione del marchio Chanel: imprenditorialità03

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Perché Chanel?01

Perché Chanel?01

03. L’espansione del marchio Chanel: l’imprenditorialità durante la Grande Guerra

Il primo contesto turbolento che la stilista dovette affrontare fu quello della Grande Guerra, che scoppiò in concomitanza con l’apertura e con le prime fasi di espansione del marchio Chanel. La guerra ha paradossalmente incoraggiato la creatività e lo spirito imprenditoriale della stilista, nonostante la scarsità dei materiali e il disastroso contesto che colpì la moda europea. Chanel riuscì ad affermarsi discostandosi dalle tendenze stilistiche del momento; grazie alla sua altertness , si rese conto della trasformazione culturale in atto e contribuì all’emancipazione femminile, attribuendo un nuovo ruolo sociale alla donna. Durante il conflitto, il numero di donne nella forza lavoro era aumentato ed esse iniziarono a ricoprire compiti tendenzialmente maschili. Chanel comprese la loro necessità di maggiore libertà di movimento: scelse di abbandonare i corsetti, gli abiti sgargianti, lunghi e poco pratici, gli accessori superflui della Belle Époque, sostituendoli con vestiti comodi e allo stesso tempo eleganti.

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Box: la struttura del settore dell’ haute couture parigina

Diversi fattori di contesto hanno contribuito allo sviluppo dell'industria della moda a Parigi. La vicinanza della corte reale e dei circoli d’arte creò una domanda sostenuta; il turismo permise ai couturier di estendere la propria clientela anche a livello internazionale. Da ultimo, le amministrazioni nazionali e cittadine supportarono il settore attraverso tagli fiscali sui prodotti di lusso. Dopo la Prima guerra mondiale, il settore della moda della città ha continuato a strutturarsi come un'industria artigianale, composta principalmente da società a responsabilità limitata di piccole e medie dimensioni. Al vertice della gerarchia della moda c'erano gli stilisti supportati dalle “premières”, sarte esperte che dirigevano i laboratori specializzati per tipologia di capo. Gli operai erano organizzati secondo una rigida gerarchia, basata sull'esperienza e le capacità.

La stilista adottò un approccio efficiente alla moda durante la Prima Guerra Mondiale, che le permise di rimanere uno dei pochi negozi di abbigliamento aperti durante il conflitto. La strategia da lei adottata consistette in 3 capisaldi: In primis, concepì un posizionamento strategico verso luoghi il più lontano possibile dal campo di battaglia. Nel 1913, Chanel aprì due nuove boutique a Deauville e Biarritz nella costa sud ovest in Francia, luoghi di villeggiatura dove l’élite parigina si ritirò.

La sua concezione di deluxe poverty consisteva in abiti apparentemente semplici, ma di estrema qualità. Chanel riuscì ad abbattere i costi dei materiali e a fronteggiare la carenza di tessuto utilizzando il jersey: un tessuto economico, dapprima utilizzato solo per biancheria intima e pigiami da uomo, che Chanel trasformò in stoffa di alta moda. La forza di Chanel è stata quindi quella di riuscire a vendere tessuti economici a prezzi elevati, trasformando i suoi abiti in capi di alta moda.

Infine, implementò il concetto di pubblicità umana attraverso strategie di inertia selling e influencer marketing, offrendo gratuitamente i suoi vestiti a donne d’élite.

Completo in jersey 1915 –La Maison di moda a Biarritz

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