Stop al bullo!

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AL BULLO! Progetto realizzato dagli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria “Achille Ferruzzi� di Soriano nel Cimino. Anno scolastico 2016-2017


Classi partecipanti VA – VB – VC –VD Docenti referenti Anselmi Rita – Barrile Giovanna – D’Arcangeli Daniela


AL BULLO!

SI NASCE PER ESSERE FELICI!

Noi alunni, delle attuali classi QUINTE della Scuola Primaria “Achille Ferruzzi” di Soriano nel Cimino, nel nostro percorso di crescita emotiva abbiamo segnato delle tappe importanti, che hanno caratterizzato il nostro cammino. Il 20 novembre del 2016, partecipando alla Giornata dei Diritti dei Bambini, ci siamo esibiti nella Palestra comunale locale, interpretando una canzone di Marco Mengoni dal titolo “Esseri umani”, con la quale abbiamo voluto sottolineare la nostra volontà di affermazione di ESSERI UMANI appunto, ciascuno con le proprie caratteristiche e diversità. Come recitano le prime due strofe della canzone: Oggi la gente ti giudica, per quale immagine hai. Vede soltanto le maschere, e non sa nemmeno chi sei. Devi mostrarti invincibile, collezionare trofei. Ma quando piangi in silenzio, scopri davvero chi sei. Il nostro viaggio di crescita ha lo scopo di condurci a non aver paura di mostrare al mondo le nostre diversità, a non temere coloro che ci sbeffeggiano o ci aggrediscono verbalmente e o fisicamente per le nostre peculiarità fisiche e caratteriali.


AL BULLO!

Esseri Umani


AL BULLO!

Nota esplicativa del lavoro svolto

Lungo il percorso le insegnanti che operano sulle classi quinte hanno partecipato a dei progetti organizzati da varie associazioni ed enti, che hanno come argomenti principali: educare alle emozioni e contrastare i fenomeni, ormai molto diffusi tra i giovani, del bullismo e del cyberbullismo. Il primo passo condotto dalle docenti è stato la partecipazione al Progetto denominato “ACT (Against Cyberbullying Actions)” organizzato dal CNR, che, tra le varie attività ha configurato una piattaforma per sostenere le attività di docenti e genitori, che costituiscono una prima comunità virtuale sul cyberbullismo (che coinvolge le scuole del progetto). I bambini hanno preso visione dei materiali forniti alle docenti, hanno affrontato collettivamente le tematiche del progetto, alcuni hanno compilato un questionario online e, con l’aiuto di una psicologa, che è intervenuta gratuitamente in alcune classi, hanno cercato di dare una direzione ragionevole alla loro capacità di emozionarsi, cercando di controllare le proprie emozioni e paure suscitate dagli argomenti trattati.


AL BULLO!

Le insegnanti hanno continuato a seguire corsi d’aggiornamento sul bullismo e sul cyberbullismo e hanno partecipato, il giorno 7 febbraio 2017, ad un incontro di studio svoltosi a Viterbo in occasione della prima Giornata nazionale contro il bullismo a scuola. Mercoledì 22 febbraio è venuto, presso la nostra Scuola, il sostituto Commissario della Polizia di Stato, Dr. Claudio Patara, in servizio presso la Questura di Viterbo, che ha tenuto una lezione molto interessante sul bullismo, il cyberbullismo e le conseguenze a cui si va incontro quando si è autori di atti di bullismo e cyberbullismo. Il giorno mercoledì 1 marzo i genitori degli alunni sono stati invitati a partecipare ad un incontro pomeridiano, svoltosi sempre presso la nostra Scuola, concernente i pericoli di un uso inconsapevole delle rete.


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Gli studenti hanno poi condotto delle ricerche sulle tematiche di cui stiamo trattando e dopo diverse letture e discussioni collettive, hanno voluto provare a scrivere le loro idee e opinioni sugli argomenti bullismo e cyberbullismo, riportando, in alcuni casi, episodi di cui sono stati vittime e indicando anche qualche possibile suggerimento, perchÊ il lieto fine è possibile e perchÊ i bambini nascono per essere felici. Riportiamo di seguito gli elaborati di alcuni alunni.


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STOP AL BULLISMO E AL CYBERBULLISMO!

Il termine bullismo deriva dalla parola inglese “bulling”, che significa “usare forza contro qualcuno”, come il toro nella corrida che si lancia contro il torero (bull – toro). Il bullismo è una forma di comportamento violento, ripetuto nel tempo, spesso contro persone considerate deboli. Il bullismo oggi è un fenomeno molto diffuso e dilaga sempre di più, soprattutto nelle scuole. In realtà il bullismo non è una forza, ma una debolezza e se un ragazzo picchia o minaccia un altro ragazzo è per sentirsi forte. Infatti il bullo spesso si comporta così perché cerca di attirare l’attenzione, alcune volte lui stesso ha subito violenza e altre volte ha problemi in famiglia, quindi vuole nascondere i suoi problemi e la sua rabbia aggredendo gli altri. L’anno scorso sono stata vittima di bullismo e ancora oggi lo sono, ma in maniera meno violenta. Il bullo aveva avuto una malattia per la quale aveva perso tutti i capelli e non gli sono ancora ricresciuti. Secondo me questo fatto lo ha indebolito, ma lui si sente più forte. F. (si preferisce non riportare per intero il nome del bambino) si è comportato come un bullo durante gli allenamenti in piscina. E’ cominciato tutto un giorno che mi ha nascosto le ciabatte. Appena sono andata nello spogliatoio ho raccontato tutto alla mamma. Un’altra volta mi ha dato dei calci nell’acqua, non mi sopportava accanto a lui. L’ho detto un’altra volta alla mamma, che mi ha detto che se continuava ne avrebbe parlato con i suoi genitori. Ancora oggi continua, ma in maniera più tranquilla e io faccio finta di non ascoltarlo.


AL BULLO! Il cyberbullismo, invece, è il bullismo tramite la rete e avviene attraverso i social network come Facebook, WhatsApp, Instagram, … Alcuni bambini che non hanno l’età adatta, per curiosità inseriscono la data di nascita falsa sui social network per accedervi, ma non sanno quello che il loro modo di agire potrebbe comportare. Per accedere ad alcuni social network non bisogna avere meno di quattordici anni, perché da piccolo sei meno consapevole, invece crescendo dovresti essere più responsabile. Gli episodi di bullismo, con l’aiuto della rete, si amplificano, portando conseguenze ancora più grandi. Tutto il mondo, connesso alla rete, viene a conoscenza, in un tempo brevissimo, di ciò che accade alle persone, sia se si tratta di cose positive sia negative. Chi subisce atti di bullismo prova paura, imbarazzo e non riesce a dirlo ai genitori: una cosa sbagliata, perché la debolezza e il senso di smarrimento rendono ancora più deboli. Il bullo invece si sente più forte. A volte chi è oggetto di bullismo arriva a togliersi la vita, perché pensa che il bullo sia più forte e crede di non farcela a contrastarlo. In tal caso sono tante le persone sconfitte: il bullo, il bambino che ha rinunciato a chiedere aiuto e gli adulti che non si sono accorti di ciò che accadeva. Secondo me il bullismo è una cosa bruttissima e vorrei fare qualcosa per non farlo più accadere. Essendo stata io stessa vittima di bullismo, posso dire che non bisogna difendersi con la forza contro il bullo, ma parlare, ascoltare, comprendere. Confidare a mia madre quanto mi stava accadendo, mi ha fortificata e mi ha insegnato a difendermi con la forza delle parole. Come ho appreso da una lettura fatta in classe: “eserciti e gladiatori possono essere forti, fortissimi”, ma se si è forti dentro il cuore si trovano le parole adatte per combattere e sconfiggere il bullismo.


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ATTENTI AL BULLO!

Il bullismo e il cyberbullismo sono dei fenomeni che accadono molto spesso nelle scuole. Il bullismo è quando una persona prende in giro un'altra persona o la mena, in maniera ripetuta nel tempo. Il cyberbullismo è simile al bullismo solo che lo si pratica via internet, quindi le conseguenze del fenomeno vengono amplificate dalla rete. Qualche giorno fa è venuto a trovarci a scuola il Dottor Patara, il vice commissario della Questura di Viterbo, che ci ha raccontato di vari reati commessi da bambini e da ragazzi e anche di episodi di bullismo e di cyberbullismo. Del bullismo ci ha raccontato del caso di una ragazza che si trovava ad una festa con i suoi coetanei. Dopo la festa è venuta a prenderla la madre per riportarla a casa. Arrivata a casa la giovane si è chiusa nella sua camera da letto e si è buttata dalla finestra del terzo piano. Questo gesto estremo è accaduto perché la ragazza veniva insultata e presa in giro dai suoi compagni. Io provo tanta rabbia, perché avrei voluto che ci fosse stato qualcuno o qualcosa in grado di aiutare che ne aveva bisogno.


AL BULLO! Del cyberbullismo il Dottor Patara ha riportato la storia di una ragazzina di dieci anni, che si era iscritta a Facebook con una falsa identità, dichiarando di avere venti anni. Un giorno la ragazzina, terminata la doccia, si era coperta con un asciugamano solo per la parte inferiore del corpo e qualcuno la filmava dal computer senza che lei se ne accorgesse. Il filmato venne diffuso su internet, con gravi conseguenze per la bambina. Qualche giorno fa, alle Scuole medie del mio paese, c’è stato un caso di bullismo. Un bambino che frequenta una classe seconda è stato rinchiuso dentro un armadio da alcuni compagni di classe. Il bambino cercava di uscire, ma le ante del mobile erano tenute sigillate. Dopo qualche minuto è rientrata in classe la professoressa che ha assegnato dei compiti di punizione a tutti gli alunni. Nella classe che frequento una bambina viene presa di mira da un compagno, che la chiama “campana di vetro”. I motivi di questo soprannome sono due: la bambina ha paura di rimanere a casa da sola, perché abita in una villetta isolata in campagna, e a scuola, alcune volte, come capita a tutti gli alunni, ha bisogno di una doppia spiegazione per comprendere argomenti e parole nuove particolarmente difficili. In realtà alcune parole non le capisco neanche io! Per contrastare il cyberbullismo io vorrei consigliare a tutti di essere molto attenti ai pericoli che circolano in rete e di navigare su internet sempre sotto la supervisione dei genitori. Per il bullismo invece vorrei consigliare di non ascoltare i brutti pensieri degli altri, essere forti e credere in se stessi. E se questi consigli non dovessero funzionare, di parlare con i genitori o con gli insegnanti. Non rispondere mai alla violenza con la violenza.


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Il bullo è una persona molto fragile

Oggi il bullismo è molto diffuso, se ne sente parlare molto . E’ bullismo quando delle azioni negative vengono ripetute più di una volta, ma esiste anche il cyber bullismo che sarebbe il bullismo via internet. Qualche giorno fa, nella nostra scuola, è venuto un vice questore della polizia di Viterbo che ci ha raccontato tanti atti di bullismo. Ci ha detto che, spesso, chi viene picchiato, insultato, offeso si uccide perché non riesce a sopportare tutto questo, invece i bulli finiscono in Prigione. Il bullo è una persona molto fragile e per non farlo vedere comincia a fare il prepotente aiutato dai fiancheggiatori. Io penso che chi fa il prepotente, in realtà ha già subito qualcosa di negativo nella sua vita, oppure è talmente impaurito e solo, che per attirare l’attenzione degli altri butta il suo malessere sulle altre persone. I ragazzi che subiscono le cattiverie dei bulli, spesso nascondono quello che gli succede, perché si vergognano ,così il bullo continua e diventa un delinquente. Per risolvere il problema bisogna parlarne con qualcuno, genitori, insegnanti, amici, loro potrebbero aiutare questi ragazzi facendogli capire che sbagliano a comportarsi male e che se hanno dei problemi possono essere aiutati. Per non far diventare i ragazzi bulli ,non devono stare soli, devono essere seguiti dai genitori che li devono educare di più ed essere più severi.


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Chiusi in gabbia.

In questo periodo il bullismo è un fenomeno molto diffuso, se ne sente parlare molto spesso al telegiornale. Ci sono molte situazioni delicate create da questo fatto, soprattutto dal cyber bullismo che si dà vita su internet, dove persone che non pensano vanno sui siti pubblici a prendere in giro, ad insultare gli altri. Una volta postato questo messaggio non puoi più cambiare idea perché è stato già visualizzato da tante persone. Molte volte i bulli sono quelli con la “capoccia bacata”, si sentono forti, grandi, ma se gli dai un morso sono i primi a “scappare dalla mamma”. Sono persone con dei problemi, perché non è possibile che prendono in giro uno perché è più basso o più grasso di te. Quando succedono queste cose è meglio parlarne con gli adulti che ti vogliono bene e che ti stanno accanto. Il bullismo in questo periodo è molto diffuso, perché i ragazzi vengono lasciati liberi di fare quel che vogliono e non pensano alle conseguenze a cui possono andare incontro.


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Il cyber bullismo è molto pericoloso perché i messaggi vengono visti dalla polizia postale che, pur non conoscendoti, riusciranno a capire chi sei e arrestarti. Portano nel carcere minorile i ragazzi dai 14 fino a 18 anni, dopo li mettono in prigione. Atti di bullismo ne esistono molti. Una ragazza era un po’ sovrappeso e degli stupidi la prendevano in giro, lei si è buttata dal balcone. Questo fa pensare quanto è brutto essere presi in giro, certe volte anche solo una frase cattiva ti fa stare male, è come essere chiusi in una gabbia senza nessuno che ti vuole e che ti rende felice. Quando ti capita più di una volta che dei ragazzi con la “capoccia bacata” ti prendono in giro ti senti inutile e che non servi a niente. In realtà se stai con persone che ti vogliono bene e che ti ammirano per chi sei e per come sei, capisci che sono loro quelli sbagliati. Un social network che dà vita al cyber bullismo è Facebook, molte persone lo usano per passare la giornata ad insultare la gente. Su Facebook una bambina di dieci anni si fece un profilo senza dirlo ai genitori, facendo finta di avere venti anni, qualcuno riuscì a farle un video e iniziò a ricattarla. Questa cosa fa capire quanto le persone sono stupide e quanto i genitori non educano e lasciano fare quello che vogliono. I bulli hanno bisogno di autorità e di affetto, la famiglia e la scuola li devono seguire e stargli vicino.


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Stop a tutte le forme di bullismo!

Stop a tutte le forme di bullismo! Ultimamente si sente molto parlare di bullismo e quello maggiormente sviluppato, in questi anni, è il cyber bullismo. La parola bullismo deriva dall’inglese “bulling”, cioè da bull, che significa toro, e dal suffisso “ing”. Questo perché i bulli sono paragonati ai tori che vogliono avere sempre la vittoria in mano. Per bullismo si intende: scherzi, prese in giro, schiaffi persistenti nel tempo che portano la vittima a delle conclusioni tragiche. Il cyber bullismo, invece, sono messaggi, foto, video della vittima mandati sul web. Qualche anno fa è successo che una bambina di dieci anni, che abita a Viterbo, si è iscritta a Facebook mettendo una foto falsa e dichiarando che aveva venti anni. Un giorno era uscita dalla doccia con la parte superiore del corpo svestita e si mise a guardare i messaggi sul computer, ma con la fotocamera dell’apparecchio un pedofilo l’ha filmata. Dopo, questa persona ha messo il video sul web, dove tutto il mondo poteva vederla. Alla ragazza arrivarono tanti insulti offensivi, lei ci rimase molto male, lo disse alla mamma e andarono a denunciare questo fatto alla polizia.


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E’ accaduto, anche, che un ragazzo delle medie, ogni volta che saliva sul pulmino dava uno schiaffo ad un bambino delle elementari. Succedeva questo ogni giorno, il bambino ci stava molto male e tutti i suoi compagni tacevano. Fino a quando un compagno lo difese e da quel giorno il bullo smise di fare il prepotente. I bulli si sentono forti perchÊ chi subisce e chi vede la prepotenza non parla. La vittima, invece, non deve dare retta al bullo, ma deve parlarne con qualcuno: un amico fidato, la mamma, il papà , i nonni, le maestre. Per fermare i bulli, i genitori e la scuola li devono seguire e aiutare a capire dove sbagliano. Spesso i bulli sono ragazzi soli ed hanno bisogno di affetto. Spero che il bullismo e il cyber bullismo vengano combattuti e di non sentirne parlare mai piÚ.


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Il bullismo: un brutto film che si vede in tutte le scuole

Il bullismo è un fenomeno molto ricorrente nelle scuole per mancanza di autorità . Il bullo si comporta male forse a causa di un’autostima molto bassa, perché magari non è bravo a scuola , prende voti bassi e se la prende con qualcuno più piccolo di lui, di solito con un bambino “fisicamente” più debole . Il bullo è solo “ uno sfigato”. Ora vi racconto un episodio di bullismo a cui ho assistito. Un mio amico che si chiama Evzal da giorni viene preso in giro per la sua forma fisica, i bulli sono due miei coetanei . Da più di una settimana gli dicono sempre di dimagrire e lo chiamano ciccione. Evzal la prima volta ci passa sopra, ma già la seconda si è arrabbiato. Nonostante al bersaglio non piaceva la situazione, loro hanno continuato. Evzal si è stancato e un giorno si è messo a piangere, per fortuna la maestra è intervenuta. Io penso che i bulli debbano essere aiutati a comprendere il male che fanno , in modo da accorgersi dell’errore che hanno commesso.


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Il bullismo e il cyberbullismo

Ma che cosa è il bullismo? Questo fenomeno può capitare a tutti i bambini, per evitarlo bisogna non dare retta ai bulli; se continuano bisogna difendersi scappando e parlandone con i genitori. Se infine ti picchiano è necessario denunciarli. Fino ad oggi non ci sono leggi contro il bullismo ma secondo noi è necessario mettere un freno a questa brutta consuetudine. Alle elementari i bulli fanno degli “scherzi” mentre alle medie iniziano i veri atti bullismo. Il bullo è sempre accompagnato da altri “amici” perché da solo non si sentirebbe forte. Loro (i bulli) hanno la “testa bacata” come dice la nostra insegnante ed hanno bisogno di aiuto perché anche loro “soffrono” perché forse hanno problemi in famiglia o si sentono soli scaricando sui bambini più deboli le loro frustrazioni. Il Cyberbullismo invece è un fenomeno in crescita. Il cyberbullo è un bullo che ti minaccia o prende in giro attraverso Internet, sui Social, prendendo di mira i bambini meno esperti di telefono o computer. Secondo noi una soluzione al problema potrebbe essere scrivere delle leggi: chi commette un atto grave ed ha più di quattordici anni dovrebbe essere mandato in carcere; se l’atto è meno grave dovrebbe essere mandato in case famiglia dove gli insegnano ad essere più educati. “BULLI TECNOLOGICI” Si potrebbe usare per il “bulli tecnologici” una applicazione con la quale i genitori possano controllare i figli e le loro azioni in modo così da proteggere la “vittima” oppure, se il cyberbullo è loro figlio potrebbero spiegargli dove sbaglia.


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Il bullismo: un problema molto diffuso

Il bullismo, purtroppo, è un fenomeno che si ripete in tante scuole del mondo. Ragazzi che subiscono o assistono a comportamenti sbagliati, tanto brutti e, alcune volte vergognosi. Bulli che feriscono con le parole, con i gesti o con le mani ragazzi e ragazze, che soffrono in silenzio e tutto il gruppo della classe spesso ride senza difendere e fare nulla. Ci sono ragazzi che per la vergogna e per la sofferenza restano chiusi in casa senza più voler andare a scuola. Io, per fortuna, non ho mai assistito tantomeno subito, un atto di bullismo, però ne ho sentito parlare tanto dai giornali e dalla televisione e, penso, che sia una cosa davvero brutta che queste persone bulle se la prendono con i più deboli, o perché sono diversi da loro per il colore della pelle, o perché semplicemente molto bravi a scuola. Queste persone cattive e maleducate si sentono, senza nessuna ragione, superiori a tutti anche se in realtà non lo sono. Io, per risolvere il problema, chiamerei persone o i servizi sociali, che possano provare con molta calma a parlargli, per aiutarli a vivere meglio e a stare più sereni.


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Bullismo: una legge ancora da definire

Il bullismo è quando una persona offende o fa dei “dispetti” abbastanza grandi ad un’altra per tante volte di seguito e non la lascia in pace, perché si sente superiore all’altro e perché magari non si sente considerato positivamente e allora pensa che facendo quelle cose brutte sarà più “famoso/a”. Io fortunatamente non ho mai subito atti di bullismo né dentro né fuori scuola e non ho neanche assistito. E’ capitato che gli amichetti mi hanno fatto qualche scherzo, ma qualcuno lo facciamo tutti. I carabinieri secondo me dovrebbero fare una legge che tutela i bambini oggetto di bullismo e sospendere o bocciare, punire molto molto molto seriamente i bulli perché non ottengono nulla facendo così, anzi, solo disprezzo da parte degli “amici”. Inoltre penso che denunciando si risolve tutto e i bulli avranno una brutta fine, sicuramente se tutti facciamo così loro la smetteranno perché vedono che siamo più intelligenti di loro: speriamo!


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Ma il lieto fine è possibile

Il bullismo è sempre un fenomeno che aumenta sempre più nelle scuole e anche fuori e per questo bisogna reagire ! Noi ragazzi della 5°B vogliamo cercare di aiutare sia le vittime che i bulli a tirare fuori le proprie emozioni parlandone. Innanzitutto chi è vittima di questo fenomeno deve reagire: denunciare, riferendolo per prima cosa alla famiglia. Se i fatti di bullismo accadono a scuola i professori o le maestre (se si è alle elementari) devono prendersi le proprie responsabilità sospendendo senza paura, chi pratica il bullismo. Il bullismo dalle elementari alle medie aumenta come la consapevolezza di fare del male agli altri . Anche il bullo deve essere aiutato, perché nella maggior parte dei casi il problema del bullo è l’assenza della famiglia che non ascolta o non lo aiuta a crescere. Una psicologa a scuola può affrontare più facilmente il problema, ma aiutando sia la vittima che i bulli . In caso di cyberbullismo secondo noi è consigliato non postare foto private online o sul profilo e non rispondere a numeri sconosciuti. Se qualcuno che non conosci ti scrive bloccalo! E anche in questo caso è meglio parlarne coi genitori che possono intervenire. Bisognerebbe scrivere una legge in cui il bullismo o il cyberbullismo è un reato …: Si potrebbero istituire dei luoghi come delle case in cui la famiglia e il bullo vengono aiutati a ricostruire la loro vita e il loro legame. Se i genitori non sanno educare il proprio figlio , i bambini dovrebbero essere mandati in case famiglia dove speriamo, lì cercheranno di educare come si deve .


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