#16 - May/June - 2009

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Edgar Allan Poe Marzo 1849. A Baltimora una prostituta trova un uomo accasciato tra i barili del porto. In preda al delirium tremens, l'uomo schiuma dalla bocca e s'agita in un attacco di convulsioni. La giovane etera difficilmente avrebbe potuto immaginare che quell'individuo intriso del fango del porto, schiantato su un marciapiede qualunque, ridotto dalla sua vita “maledetta” a una larva umana, fosse Edgar Allan Poe. Così moriva il più discusso e celebrato letterato americano, autore di opere i quali The Raven, The Fall of the House of Usher, The Murders of Rue Morgue e The Narrative of Gordon Pym. Quest'anno l'America e il mondo ne “festeggeranno” il bicentenario della nascita. Difatti Edgar Allan Poe nacque il 19 gennaio 1809 a Boston nel Massachusetts, figlio dell'attrice di origine inglese Elizabeth Arnold e dell'attore David Poe. Poco tempo dopo la sua nascita il padre lascerà la famiglia e la madre morirà nel 1811, quando Poe ha solo due anni. La vita del futuro scrittore è quindi segnata sin dall'inizio dalla tragedia, dal dolore insanabile di sentirsi soli al mondo. Forse per questo Poe si troverà a vagheggiare nelle sue opere una bellezza talvolta grottesca, ma salvifica e pacificatrice. Dopo la morte della madre il futuro scrittore viene affidato alle cure di un mercante di tabacco, tale John Allan di Richmond, cittadina del “profondo” Sud, nonché futura roccaforte della Virginia sudista. Degli Allan, Frances è la sua preferita. La donna infatti si troverà spesso a fare da paciere nei litigi tra il figlio ribelle e il marito arcigno e severo, tanto che verrà ricordata da Poe con nostalgia. L'atmosfera a Richmond è così irrespirabile che tra il 1815 e il 1820 Poe vive tra l'Inghilterra e la Scozia. Tornato in patria, frequenta le scuole e incomincia a scrivere versi satirici. Sono gli anni dell'ossessivo ricordo della madre defunta, il cui fantasma gli farà pensare di essersi innamorato di Jane Stenard, donna

FRANCESCO GRECO francescogreco22@yahoo.it

NEL BICENTENARIO DELLA NASCITA

ormai matura e madre di un amico. A lei dedicherà la lirica To Helen. Nel 1826 s'iscrive all'Università della Virginia, dove studia greco, latino, francese, spagnolo e italiano e si appassiona tanto al gioco d'azzardo da sperperare una quantità tale di denaro che John Allan, piuttosto adirato, lo richiama a Richmond. Si trasferisce poi a Boston dove pubblica una serie di poesie Tamerlane and Other Poems con lo pseudonimo di Henri Le Rennet. L'insoddisfazione per l'insuccesso del volume e i rapporti sempre più tesi con il suo tutore, lo spingono ad arruolarsi nell'esercito. Gli anni successivi al 1829 sono segnati dai continui spostamenti- l'Accademia Militare di West-Point, Boston, New York, Baltimora e poi di nuovo Richmond-, la perdita della madre adottiva, l'interruzione di ogni rapporto col John Allan e la sua morte nel '34. Inoltre l'autore è vessato da una carriera letteraria che stenta a decollare e che mai decollerà, visto che Poe morirà, come già detto, povero in canna. Nel 1835 lo scrittore torna a Richmond dove diviene redattore del “Southern Literary Messenger”, vero e proprio trampolino di lancio della Southern Literature. Dal “Messenger” verrà licenziato per “eccessiva dedizione all'alcool”. Dopodiché comincerà a emigrare da una redazione all'altra, fino a riscuotere grande successo grazie alla pubblicazione sull' “America Review” di The Raven, poema gotico e dalla grande potenza evocativa che è il canto di un amore struggente reso inappagabile dalla morte dell'amata Lenore. Tuttavia il componimento non regala a Poe la stabilità economica, anzi, l'artista sprofonda sempre più nel suo etilismo che comincia a diventare preoccupante.Tre anni passano senza che scriva granché, a parte il poema visionario Eureka!. Il 3 ottobre 1849 Poe ha un attacco di delirium tremens e di lì a quattro giorni morirà. A duecento anni dalla sua nascita è a dir poco ardimentoso solo chiedersi cosa rimanga di Poe. Si può azzardare che restino nella memoria collettiva due Poe: il Poe che venne paragonato a Baudelaire, l'autore dall'estrema immaginazione, decadente e visionario; e il Poe più pragmatico, tanto amato in America, che vive la sua vita tra una città e l'altra, uomo del Sud e scrittore di racconti per riviste. In realtà, negli Stati Uniti i festeggiamenti sono stati pochi e ufficiosi. Le società letterarie intitolate allo scrittore si sono mobilitate, ma con scarsi risultati. Colpisce, invece, l'iniziativa di alcuni fans a Baltimora, dove Poe è sepolto. Il 28 Marzo i festeggiamenti sono stati non-stop (dal mattino del 28 fino alle quattro del giorno seguente!), con eventi quali un suonatore di cornamusa, lo show di David Keltz che viene spacciato per “the most renowned impersonator of Edgar Allan Poe in America”, la degustazione dei vini preferiti dallo scrittore e The Raven's Beer, una birra creata apposta per l'occasione. Tra le pagine a lui dedicate dai giornali americani, spicca il New York Times che ha riportato una serie di notizie curiose legate a Poe. Come lo studio di uno psicologo americano che afferma che se ti piace leggere Poe, devi essere affetto da qualche ossessione patologica, oppure il misterioso personaggio che ad ogni anniversario della sua morte deposita sulla sua tomba due bottiglie di cognac!

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