Yearbook CCIS 2012

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Tale imposta, presente non solo in Italia bensì in numerosi Paesi del mondo, colpisce l’incremento di valore che un bene o un servizio acquistano ad ogni passaggio economico, a partire dalla produzione sino a commercializzazione, scambio o fornitura del bene o del servizio stessi.

Ciò che ha spinto il Governo all’adozione di un’aliquota IVA più alta è stata l’esigenza di ridurre il debito pubblico italiano: tale innalzamento, infatti, andando a toccare la maggioranza dei settori produttivi e commerciali, garantisce un sensibile aumento del gettito fiscale.

2.2.3 Accenni alla Manovra Monti in materia di imprese La Manovra Monti, approvata il 6 dicembre 2011, non ha apportato significative modifiche alle disposizioni elaborate nell’ambito della precedente Manovra Finanziaria sopra citate. La Manovra Monti, infatti, si è essenzialmente concentrata su altri temi essenziali quali la previdenza, l’imposizione fiscale e la trasparenza contributiva, la riduzione della spesa pubblica e l’equità. Tra le esigue novità in materia di imprese, si segnala l’inserimento del “Fondo per la promozione degli scambi e l’internazionalizzazione delle imprese”, costituito con la Manovra Finanziaria 2011, all’interno di un nuovo ente denominato “I.C.E. – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane”. L’I.C.E. sarà un ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e sarà sottoposto ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Avrà quali finalità principali quelle comuni al Fondo costituito dalla precedente Manovra Finanziaria 2011, ovvero la promozione ed il sostegno dell’imprenditoria italiana all’estero. Esclusivamente a fini di completezza delle informazioni, si segnala altresì l’ipotesi di un possibile innalzamento dell’aliquota IVA dall’attuale 21% (a seguito della Manovra Finanziaria 2011) al 23%. Infine, nell’arco del primo semestre del 2012, si attende l’emanazione di un ulteriore decreto legge avente ad oggetto numerose misure di liberalizzazione. I settori che saranno maggiormente interessati dal citato decreto legge saranno: energia (carburanti e gas), trasporti ed ordini professionali. Si prevede anche la liberalizzazione degli orari di numerose attività commerciali. Alla luce dell’indiscutibile incidenza dell’emanazione di tale decreto legge nel settore dell’imprenditoria si è ritenuto essenziale proporne un accenno.


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