Camminiamo Insieme aprile 2021

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Dodici Morelli, Bevilacqua, Galeazza e Palata Pepoli APRILE n. 1• 2021

UN NUOVO CAMMINO CI ATTENDE

C

di Don Paolo Cigini

reare spazi di comunicazione, di scambio di pensiero, di dialogo: questo è l’obiettivo di un giornale interparrocchiale. L’esempio che abbiamo dinanzi è sempre Gesù, che sapeva valorizzare ogni singola persona che incontrava, ascoltandola e accettandola per quello che era e, intuendo, quello che poteva essere. Dal punto di vista ecclesiale siamo una realtà nuova, nel senso che, per la prima volta, le parrocchie di Galeazza, Bevilacqua, Palata Pepoli e Dodici Morelli sono chiamate a camminare insieme. È senza dubbio una sfida che deve stimolarci a condividere le nostre ricchezze pastorali, spirituali e culturali. È un cammino nuovo che ci attende e che esige la capacità di ascolto, il desiderio di lavorare insieme e, soprattutto, l’uscita da ogni forma di chiusura de di campanilismo. C’è, comunque, qualcosa di più che s’intravede all’orizzonte. C’è una novità che dev’essere pensata e costruita insieme. Oltre, infatti, a mantenere vivo il cammino di ogni singola comunità, con le proprie specificità, si tratta lentamente di porre in atto qualche scelta che manifesti la nuocontinua a pag. 2

La catechesi a Bevilaqua

Non cercate tra i morti colui che è vivo!

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LA CHIESA DI FRANCESCO

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Un nuovo cammino ci attende

continua da pag. 1 dosi ispirare dallo Spirito Santo, occorre avere quella mentalità va realtà ecclesiale. Infatti, non nuova che indicava il profeta Isasiamo solo quattro parrocchie ia quando diceva: “Ecco, io creo chiamate a camminare insieme, nuovi cieli e nuova terra; non si rima siamo inserite nella Zona Pa- corderà più il passato, non verrà più storale di Terre del Reno e Renaz- in mente, perché si godrà sempre i zo. Come fare, allora, per vivere quello che sto per creare” (Is 65,17). con serenità questo cammino ec- Affinché il passato, le cose fatte clesiale, e sentirlo come un dono nel passato, non diventino così prima che viverlo come una pri- ingombranti da otturare tutta la vazione della propria identità ec- possibilità di vita nel presente, al punto che non c’è più spazio per clesiale? Per creare qualcosa insieme nella realizzare nulla di nuovo, è necesprospettiva del Vangelo e lascian- sario desiderare di vivere nel pre-

sente, nella certezza che il Signore è in mezzo a noi adesso e ci aiuta a camminare serenamente verso il futuro. Quando non sappiamo fare altro che riproporre le cose del passato, significa che abbiamo chiuso definitivamente le orecchie alla voce dello Spirito, che desidera creare con noi qualcosa di nuovo. Coraggio, allora, mettiamoci in cammino, aiutiamoci a costruire quel pezzo di umanità nuova indicato da Gesù! don Paolo Cugini

UN CAMMINO DI FEDE PIENO DI SPERANZA! Salve! Siamo Gloria e Anna, catechiste dei bambini frequentanti la classe quinta elementare, della Parrocchia di Dodici Morelli. Abbiamo intrapreso il viaggio di fede con i nostri bimbi nell’ottobre 2017 improntando le basi per essere un buon cristiano (le regole per una buona convivenza) e la presentazione di Gesù (dalla creazione del mondo, alla nascita di Gesù, ai miracoli che ha fatto, alla conoscenza della mamma di Gesù, Maria). Nell’ ottobre 2019 si sono aggiunti ai nostri bimbi anche altri provenienti da paesi limitrofi arrivando ad avere 14 bambini. Dopo un percorso catechistico dove abbiamo insegnato il significato dei comandamenti, della messa, l’anno liturgico siamo arrivate a spiegargli anche il significato dei sacramenti e l’importanza di vivere senza peccati. Questo primo step si è realizzato in parte il 7 dicembre 2019 con la confessione dei nostri bimbi, un momento veramente molto emozionante sia per noi che per loro, ma purtroppo non si è potuto concludere in quanto dovevamo fare il sacramento della Comunione il 7 giugno 2020 ma purtroppo a

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causa del covid non si è potuta fare. Ad ottobre 2020 abbiamo ricominciato subito il catechismo e riprogrammato il nostro Sacramento in sospeso con la speranza che questa pandemia ci permetta di farlo l’11 aprile 2021. Ma noi siamo molto speranzose di riuscire a farla per cui stiamo continuando a fare catechismo ai nostri bimbi tramite meet, un po’ per sentirci ancora tutti uniti ma anche per fare in modo che loro continuano ad avere il ricordo vivo e la gioia del Sacramento che andranno a fare. Gloria

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La catechesi a Bevilacqua Nella parrocchia di Bevilacqua sono presenti 9 catechisti/catechiste e 7 gruppi di catechismo divisi per fasce di età: 4 gruppi di bambini delle classi elementari (2a-5a), un gruppo di prima media, un gruppo di ragazzi di 2a-3a media e un esiguo gruppo di ragazzi delle scuole superiori. Si tratta di piccoli gruppi (7-10 elementi), ognuno guidato da un catechista (in alcuni casi due), e i numeri ridotti ci permettono di svolgere incontri tranquilli e piacevoli, con la possibilità di poter conoscere i ragazzi più da vicino. Durante gli incontri con i bambini/ragazzi seguiamo la catechesi che ci viene proposta dalla diocesi, tramite i parroci che si occupano di organizzare ogni anno un programma adeguato. Gli incontri, della durata di circa un’ora, sono, generalmente, settimanali e svolti alla domenica mattina, prima della Messa. Dovendoci adeguare alle vigenti disposizioni dettate dall’attuale emer-

genza Covid, abbiamo ridotto gli incontri a due al mese, utilizzando la modalità on line con piattaforma Meet. Nel cammino di fede che proponiamo ai ragazzi sottolineiamo sempre il valore di ciascuno di noi, la grandezza dell’amore di Cristo che non smette mai di cercarci, l’amicizia con Gesù che diventa attenzione all’altro e comprensione, accettazione, rispetto e amicizia anche nei confronti dei compagni e di tutti coloro che incontriamo. Conoscere, dunque, la storia di Gesù e approfondire la nostra amicizia con lui ci porta a sviluppare quel senso di condivisione che ci rende più partecipi della nostra vita comunitaria, e ci fa discepoli nel mondo. Senza mai dimenticare quanto siamo preziosi agli occhi di Dio. “Una notte nera, una formica nera su una pietra scura. Ma Dio la vede e non la dimentica.” (proverbio orientale) Rita Barchetti – referente catechisti di Bevilacqua

CAMMINO DELLA PRIMA COMUNIONE A BEVILACQUA

Domenica 18 aprile prossimo sarà una festa per la nostra comunità di Bevilacqua perchè Alice B., Alice N., Alessandro, Asia, Giulia, Ilaria e Matilde riceveranno la loro prima Santa Comunione. Il cammino di preparazione al Sacramento è, purtroppo, stato condizionato dal particolare periodo che stiamo vivendo: non certo nei contenuti, ma nella modalità perché gli incontri sono stati pochi; ma questo ci è servito da stimolo per cercare nuove strade che hanno mantenuto vivo l’interesse e il desiderio di

incontrarsi. L’argomento dei primi incontri di quest’anno è stato il “Credo”: cosa vuol dire fidarsi, in particolare fidarsi di Dio; poi siamo passati, attraverso racconti del Vangelo e Santi del nostro tempo come Carlo Acutis, a come credere. Nel periodo post-natalizio gli incontri sono stati dedicati alla preparazione al Sacramento dell’Eucaristia: quando Gesù ha istituito l’Eucaristia, l’Eucaristia e la Santa Messa, il pane e il vino… Gli incontri in presenza si svolgono, ad oggi, ogni quindici giorni (per motivi lo-

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gistici) in una saletta e viene svolto l’argomento che è stato deciso. Sono incontri sempre vari e articolati (lettura di un racconto, drammatizzazione di un brano del Vangelo, …) per mantenere viva l’attenzione e la partecipazione, che, comunque, non mancano mai. Nella settimana in cui non è prevista la partecipazione in presenza, manteniamo il “filo” e cerchiamo di approfondire e interiorizzare gli argomenti attraverso messaggi vocali e materiale inviato. Ad esempio: ho inviato il link di un canto e i bambini dovevano trovare le parole chiave (“io credo”), oppure l’immagine del quadro “Sto alla porta e busso” e scoprirne il segreto (non c’è la maniglia), ecc… A volte è stata coinvolta anche la famiglia. A completamento della preparazione al Sacramento, abbiamo avuto anche un incontro con don Paolo (un altro incontro è previsto a marzo) che è stato molto stimolante e anche una bella occasione per conoscersi. Preghiamo e stiamo vicini a questi bambini e le loro famiglie, perché il Sacramento che stanno per ricevere sia l’inizio di un vero cammino di fede alla scoperta di quanto Gesù ci ama. Sonia


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Cammino sulla misericordia di Dio con i bambini a Dodici Morelli

un anno impegnativo in quanto dobbiamo preparare ben due sacramenti: la prima confessione e la prima comunione. Ad oggi ci siamo concentrati soprattutto sulla prima confessione : Abbiamo ripreso lo studio e la spiegazione dei dieci comandamenti riflettendo sul fatto che Dio ci ha creati e ci ha mostrato la strada da seguire mandando suo figlio Gesù per la nostra salvezza. Abbiamo poi proseguito approfondendo la misericordia di Dio attraverso la lettura, la spiegazione ed una breve rappresentazione delle tre parabole sulla misericordia: “La pecorella smarrita”, “Il figlio al prodigo”, “la dracma perduta”. Sottolineando in modo particolare l’amore di Dio e il suo perdono; lo stesso che noi dobbiamo riversare sul prossimo. Ora ci troviamo di nuovo ad un fermo forzato ma non volendo, questa volta, perdere il contatto con i nostri bimbi, abbiamo pensato di reinventarci facendo incontri tramite Meet; incontri più brevi alternando canzoni e video a colloqui e riflessioni con i bimbi stessi.

Finalmente dopo un lungo periodo di assenza forzata a causa dell’emergenza Covid , che non ci ha lasciato tregua da fine Febbraio 2020, siamo riusciti, ad Ottobre, a riprendere il catechismo con i nostri bimbi di classe 4°. Con le dovute precauzioni e tanta pazienza abbiamo ripreso in mano il catechismo da dove lo avevamo lasciato. Ci aspetta

UN LIBRO DI RICETTE PER AIUTARE I BAMBINI IN BRASILE Tutti gli anni i catechisti, assieme alla comunità, organizzavano una vendita di torte preparate da varie famiglie e le vendevano fuori dalla Chiesa alla domenica dopo la Messa per raccogliere dei fondi che venivano destinati per vari usi. Quest’anno a causa del Covid 19 purtroppo questo non è concesso e qui nasce l’idea del libro “Il menù della domenica”, che è una raccolta di ricette dei bimbi prossimi all’eucarestia, che i catechisti hanno raccolto e trascritte. Si possono trovare ricette della nostra cucina emiliana ma anche di altre regioni, insomma ricette diverse per palati diversi. Il ricavato della vendita dei libri andrà devoluto in benedicenza all’associazione ACMOR (Associazione Culturale Moringa), presente nello Stato della Bahia in Brasile, che da vent’anni lavora per recuperare i bambini di strada con momenti aggregativi e percorsi culturali. Per cui vi invito a comprarlo al più presto perché, oltre alla gioia di aiutare questi bambini, avete anche la possibilità di provare ricette nuove e se le conoscete già tutte, potete regalarlo sarà sicuramente un regalo gradito. Per cui correte a comprarlo in Parrocchia, Vi aspettiamo!! Gloria

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La chiesa di Francesco Nella serie di incontri di formazione per adulti venerdì 5 Marzo Don Paolo ci ha aiutato a capire qual è la proposta di chiesa contenuta nell’Esortazione Apostolica “ Evangelii Gaudium” di Papa Francesco.Partendo dall’esperienza pastorale di sacerdote e vescovo in Argentina e dai documenti del Concilio Vaticano II Francesco esorta il cristiano a trasmettere ovunque e in qualsiasi modo la gioia del Vangelo - Gioia: questa è la prima parola. Non siate mai tristi: un cristiano non può mai esserlo! ( PF)– Nell’evangelizzazione , compito principale della chiesa, non cambiano i contenuti che sono quelli presenti nella Parola di Dio ma le modalità e lo slancio con cui il popolo di Dio tempio dello Spirito Santo opera nell’umanità di persone specialmente quando in difficoltà, in sofferenza se non in disperazione o morte. Il cristiano presente nel mondo prende l’iniziativa, coinvolge, crea relazioni, accompagna, genera frutti di vita nuova, festeggia celebrando ogni passo in avanti dell’evangelizzazione. La Chiesa attenta ai poveri : «Quando uno legge il Vangelo incontra un orientamento molto chiaro: non tanto gli amici e i vicini ricchi, bensì soprattutto i poveri e gli infermi, coloro che spesso sono dimenticati e disprezzati, coloro che non hanno da ricambiarti»( EG). La Chiesa della misericordia; come Dio ci è venuto incontro per amore così anche noi andiamo incontro agli altri in tutte le occasioni che la vita ci pone davanti: in famiglia, nel lavoro , nella vita sociale, nelle relazioni umane, nelle zone di disagio , di sofferenza , di esclusio-

ne , di povertà. Il discernimento ci può aiutare a comprendere le difficoltà degli altri e a trovare il giusto cammino verso la piena gioia del Vangelo vissuto nella realtà di tutti i giorni. La Chiesa deve essere inclusiva, accogliere le persone che incontra, essere un faro che illumina nella tempesta; come conseguenza noi che ci sentiamo popolo di Dio nella chiesa dobbiamo fare nostro l’insegnamento di Francesco attraverso le azioni che testimoniano a tutti la nostra gioia di credere e seguire il Vangelo. L’incontro, che non era in presenza ma on line per la situazione pandemica , ha permesso di conoscere esperienze lontane dalle nostre comunità parrocchiali molto utili per mantenere aperti i nostri confini a volte un po’ stretti. Eugenio Curati

La Lectio Divina del martedì

Non avevo mai partecipato ad una lectio divina e anche ora che mi si chiede di parlarne, fatico un po’ a trovare le parole adatte a spiegarne il significato. D’altronde come ci ricorda Papa Francesco: “L’intima amicizia con Colui che ci ama ci rende capaci di vedere con gli occhi di Dio, di parlare con la sua Parola nel cuore, di conser-

vare la bellezza di questa esperienza e di condividerla con coloro che sono affamati di eternità”. Comprendere la Parola che Dio ci rivolge, lasciarla fermentare per comprendere ciò che Dio ha posto nel nostro cuore. Comprenderla per coglierne le indicazioni pratiche che ci aiutano ad affrontare le difficoltà di tutti i giorni. In poche parole più che descrivere un procedimento accademico, la lectio è un qualcosa che va vissuto per capire fino in fondo la portata rivoluzionaria della Parola di Dio. Confesso che la prima sera ero un po’ titubante. Don Paolo mi interrogherà? Mi chiederà un commento? Ed invece no. Mi è piaciuto l’approccio che ha utilizzato. Le prime sere parlava praticamente solo

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lui. Poi, nelle successive, ha lasciato spazio per il confronto. E qui si è visto come chi, a differenza nostra, non era un novizio e aveva la capacità di commentare in modo serio e arricchente quanto il don ci aveva spiegato. Un’altra cosa che mi ha sorpreso, è il numero dei partecipanti. Più di 80 contatti ogni sera, il chè significa che ben oltre 100 persone sono in ascolto. Un desiderio di senso che è di buon auspicio per quella Chiesa in uscita a cui Papa Francesco ci sprona. E comunque, se non sono stata sufficientemente chiara nell’esporvi la mia testimonianza, collegatevi il martedì e.. provate per credere!! Grazia Tassinari


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SECONDO PERCORSO FORMATIVO PER ADULTI

IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE: TEOLOGIA, STORIA E ATTUALITA’

Riflessione dei giovani di XII Morelli sulla Fratellanza Umana

BIBLIOGRAFIA UTILE

Obiettivo del percorso: aiutare i fedeli a comprendere il valore del sacramento della riconciliazione (confessione), a partire dal confronto con i dati biblici e della tradizione della Chiesa. Uscire, in questo modo, da una mentalità devozionale, che porta a vivere il rito della penitenza come un dovere da ripetere per ottenere la salvezza, per entrare in un cammino di conversione provocato dall’incontro con la Parola di Dio e dal desiderio della sua misericordia, che apre all’incontro solidale con i fratelli e le sorelle.

GIOVANNI PAOLO II, Reconciliatio et paenitencia. Esortazione apostolica post-sinodale, Vaticano 1984: http://www.vatican. va/content/john-paul-ii/it/apost_exhortations/documents/ hf_jp-ii_exh_02121984_reconciliatio-et-paenitentia.html MAZZA, ENRICO. La liturgia della penitenza nella storia. Le grandi tappe, Bologna, EDB 2017 PAOLO VI, Rito della penitenza, Vaticano 1974 http://www.liturgia.maranatha.it/Penitenza/coverpage.htm PAOLO VI, Costituzione apostolica Paentitemini, Vaticano 1966: http://www.vatican.va/content/paul-vi/it/apost_constitutions/documents/hf_p-vi_apc_19660217_paenitemini. html

DATE VENERDI 23 APRILE: Il sacramento della penitenza: fondamento biblico e teologia VENERDI 14 MAGGIO: Il sacramento della penitenza: le tappe nella storia VENRDI 11 GIUGNO: Il sacramento della penitenza: il rito attuale e le sue parti Nota: gli incontri si svolgeranno in meet dalle 20,30 alle 21,30.

Gesù ha vinto il mondo! Il ritiro spirituale del 21.02.2021 a Bevilacqua aveva a tema la vittoria di Gesù sul mondo. Il mondo che insegue il successo, Gesù che sfugge questa logica percorrendo strade nuove e diverse per raggiungere luoghi dove ancora non lo conoscono. Il mondo che tenta di rendersi gradevole alle persone importanti e potenti, Gesù che non scende a compromessi ma rimane integro e retto nella verità e in ciò che è giusto davanti a Dio. Il mondo che attiva dinamiche di vendetta e prevaricazione, Gesù che perdona fino all’ultimo e risponde con amore a ingiurie e umiliazioni. Gesù è un “uomo” libero dai legami che lo allontanano o distolgono dalla volontà del Padre, perfino da quelli famigliari se necessario.

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Questa forza e questa profonda libertà arrivano a Gesù dal Padre. Egli è sicuro che l’amore del Padre lo sostiene. Nella prova, nell’enunciazione della verità, nelle logiche degli ultimi e non dei potenti, del perdono e non della vendetta, della rinuncia di sè e non della prevaricazione: Egli prende forza dal Padre e prosegue il suo cammino al di là di ciò che fa e vuole il mondo. Questa la riflessione bellissima di Don Paolo; poi il silenzio, per fare spazio dentro di sè, l’Adorazione Eucaristica per mettersi a tu per tu con Lui, la preghiera comunitaria. Per ripartire anche noi più forti e forse un po’ più liberi sostenuti dal Padre e dal nostro essere comunità in cammino. Lucia Garuti

Il 22 gennaio 2021, alcuni ventenni della comunità di XII Morelli si sono incontrati con il parroco Don Paolo per fare una riflessione riguardante il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune scritto durante il viaggio apostolico negli Emirati Arabi Uniti nel 2019 da Papa Francesco della Chiesa Cattolica e dal Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb. L’obiettivo di questo testo è quello di invitare le persone a lavorare insieme per una fratellanza comune e per insegnare alle future generazioni la cultura del rispetto verso il prossimo, indipendentemente dalla sua linea di pensiero e dalla sua origine. I capi delle due Chiese scelgono di adottare la via del dialogo per dare il buon esempio ai fedeli di entrambe le comunità religiose e per dimostrare che solo attraverso l’unione si possono risolvere i gravi problemi che affliggono il mondo. Le preoccupazioni dei due massimi esponenti delle due

religioni riguardano diversi temi, tra cui: la fame nel mondo, le guerre, gli omicidi, le filosofie materialistiche e individualistiche, il deterioramento dell’etica e dei valori spirituali e le disparità di genere. Questo documento non è solo dedicato ai fedeli di entrambe le fedi, ma anche ai Capi di Stato di tutto il mondo, i quali dovrebbero, attraverso i loro interventi, perseguire la pace tra i paesi e la cultura della convivenza e della tolleranza per dare il giusto esempio ai cittadini. Alcuni temi trattati dal Documento hanno acceso dibattiti tra i partecipanti, come ad esempio il fatto che alcuni politici strumentalizzino la religione per ottenere più consensi, ma senza dimostrare un reale interesse verso i temi perseguiti dalla fede. Un altro tema che non è stato interamente condiviso dai giovani presenti riguarda la visione della famiglia come “nucleo fondamentale della società e dell’umanità, per dare alla luce dei figli, […], fornire loro una solida morale” (cit. dal Documento), secondo alcuni, infatti, non è necessario al giorno d’oggi costruire una famiglia per sentirsi pienamente realizzati in quanto determinati traguardi possono portare comunque grosse soddisfazioni. Nel Documento sono condannate tutte le pratiche che minacciano la vita, in quanto esse sono in contrasto col pensiero religioso, secondo il quale, Dio dà la vita e solamente Lui può toglierla. Tuttavia, questo pensiero non è stato condiviso da tutti i presenti, alcuni dei quali hanno sostenuto che pratiche come l’aborto o l’eutanasia siano delle decisioni che riguardano ogni singolo essere e per quanto tali non ci si dovrebbe sentire giudicati come “cattivi fedeli” o criticati da chiunque altro per tali scelte. Infatti, valutazioni di questo tipo sono legate a circostanze che spesso richiedono profonda riflessione e sofferenza da parte dei soggetti in questione. Federico Salvi

Percorsi formativi per i giovani! Da qualche mese a questa parte i giovani ventenni delle parrocchie di Palata Pepoli e Dodici Morelli si stanno riunendo, in incontri a loro dedicati, per confrontarsi su svariate tematiche concordate col parroco. Si tratta di ritrovi nei quali si instaurano dialoghi molto aperti, per la crescita intellettuale, morale e certamente spirituale di tutti. A Palata si è deciso di parlare della Bibbia, o meglio, dell’interpretazione che la Chiesa ne dà. La Sacra Scrittura è un testo complesso, scritto da tante mani (autori che per lo più sono sconosciuti) e in periodi storici molto lontani dai nostri, in contesti culturali che ormai non esistono più. Attraverso la Bibbia stessa e i documenti che la

Chiesa ha scritto negli ultimi decenni in proposito si cercherà di capire in che modo questa possa ancora parlare ai giovani d’oggi. A Dodici invece si è scelto di ragionare sul senso della politica, sulla possibilità di realizzare scelte di grande respiro che tengano sempre presente la dignità di ogni persona e il senso di uguaglianza. Per affrontare questo argomento – insieme a quello della dottrina sociale della Chiesa – ci si affida anche a fatti ed esperienze concrete, come la lotta alla corruzione politica del Movimento fede e politica di una città del Nordest del Brasile e le figure di Giuseppe Dossetti e Roberto Saviano.

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Se ci legge qualche giovane che ancora non partecipa e desidera farlo, contatti il parroco attraverso il sito vitapast.blogspot.com! Samuele Ferranti


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UN SENSO UMANO ALLA POLITICA

QUALE SENSO ALLA POLITICA?

Un percorso per cercare un senso umano alla vita politica lo scopo desiderato. Questo incontro ha dato a noi tutti una grande speranza. Nel secondo incontro, tenutosi lo scorso 12 Marzo, abbiamo trattato un personaggio significativo per la politica italiana: Giuseppe Dossetti. Dossetti ha trascorso la sua infanzia a Cavriago, un comune in provincia di Reggio Emilia, dove l’ideologia comunista è sempre stata molto radicata; pur prendendo le distanze da tale ideologia ed essendo tra i fondatori della Democrazia Cristiana, partito costituitosi tra le fine del 1942 e l’inizio del 1943, dal comunismo e dal contesto in cui è cresciuto ha ereditato la sensibilità per i poveri. Diventato giurista è stato tra i membri dell’Assemblea Costituente, l’organo legislativo atto alla stesura della Costituzione italiana. In questo contesto il suo grande contribuito sta nel fatto di aver inserito il personalismo, concezione filosofica che afferma il valore e l’importanza del principio della personalità. Dopo aver partecipato ai lavori del Concilio Vaticano II, intorno al 1960, si è dedicato alla vita monastica fino alla sua morte. Ciò che di questo grande personaggio ha colpito noi giovani è stato il grande impegno comunitario e la volontà di stare dalla parte dei poveri, alle volte in controtendenza con l’istituzione Chiesa e con il suo stesso partito, la Democrazia Cristiana, da cui prese le distanze. Giulia

Noi ventenni della parrocchia di Dodici Morelli abbiamo da poco intrapreso un percorso con Don Paolo, che ha come obbiettivo il confronto su diversi argomenti i quali ruotano attorno al tema fede e politica. Nel primo dei sei incontri previsti, noi giovani abbiamo ascoltato Don Paolo parlaci della sua esperienza durante gli anni in Brasile, dove insieme ai cittadini ha fondato e portato avanti il Movimento fede e politica con lo scopo di lottare e di debellare la corruzione politica che purtroppo in Brasile, come in alti altri Paesi del mondo, è molto presente. La riuscita di questo progetto e la testimonianza del Don, hanno fatto pensare a noi giovani che se si lotta uniti e determinati per una giusta causa comune, per quanto possa sembrare difficile, si può raggiungere

VENIAMO DA ADAMO ED EVA? Come la Chiesa interpreta la Sacra Scrittura

Negli incontri che stiamo realizzando con i giovani è emersa l’esigenza di approfondire nei prossimi incontri, il modo in cui la Chiesa interpreta la Bibbia. La Sacra Scrittura è un testo complesso, scritto da tante mani, da autori che per lo più sono sconosciuti e in periodi storici molto lontani dai nostri, in contesti culturali che ormai non esistono più. L’impressione che si ha, prendendo in mano il testo biblico, soprattutto i passi dell’Antico Testamento, è che si tratta di un materiale che ha poco da dire alla generazione attuale, soprattutto a dei giovani. Molti giovani, dopo aver trascorso gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza negli ambienti parrocchiali, abbandonano la Chiesa perché non ne possono più

di sentire delle favole, di partecipare a riti che non dicono più nulla alla loro vita. La domanda che emerge è la seguente: ma la Bibbia davvero non ha più nulla da dire alle persone oggi? L’idea di questo percorso, indicato proprio dai giovani, consiste nel tentare di capire in che modo il testo biblico può ancora parlare a noi oggi, soprattutto nel Nuovo Testamento dove troviamo la proposta di Gesù. Lo faremo sia utilizzando la Bibbia che i documenti che la Chiesa ha scritto in questi ultimi decenni, in cui ha indicato alcune chiavi interpretative. Gli incontri sono quindicinali alla domenica in canonica alle 20. Testi di riferimento BIBBIA (se possibile quella di Gerusalemme) DOCUMENTO

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VERBUM

(Con-

cilio Vaticano II, 1965): http://www. vat ic an.va/archive/ hist_councils/ ii_vatican_council/documents/vat-ii_ const_19651118_dei-verbum_it.html L’INTERPRETAZIONE DELLA BIBBIA NELLA CHIESA (Pontificia Commissione Biblica, 1993): http://www.vatican.va/roman_curia/ congregations/cfaith/pcb_documents/ rc_con_cfaith_doc_19930415_interpretazione_it.html

Giovani di Palata Pepoli

Politica, giovani, dottrina sociale della chiesa e altro GIOVANI DODICI MORELLI Dopo aver letto insieme ai giovani di Dodici Morelli la lettera che il Cardinal Zuppi ha scritto alla Costituzione, l’impressiona avuta dai partecipanti è quella di un messaggio molto alto, distante dalla realtà attuale. Ha colpito il senso di grande speranza presente nella generazione uscita dalla Seconda guerra mondiale, che li aveva animati ad unire le forze per la ricostruzione del Paese, andando al di là delle visioni parziali. Oggi percepiamo una certa pesantezza, una mancanza di speranza, dovuta anche alla situazione venutasi a creare con il Coronavirus, ma non solo. Sentiamo la difficoltà a creare relazioni autentiche, anche semplicemente ad uscire di casa. Accanto a questo c’è tutto il problema della difficoltà che percepiamo della relazione con persone che provengono da altri paesi, altre culture. Eppure, come ha sottolineato lo stesso Zuppi, facciamo parte di un Paese che ha vissuto diversi periodi di emigrazione di massa verso l’estero e che, di conseguenza, abbiamo già sperimentato che cosa voglia dire essere accolti bene o con diffidenza. Ragionare sul senso della politica, sulla possibilità di realizzare scelte politiche di grande respiro, come appunto emerge dagli articoli della Costituzione, che tengano

sempre presente la dignità di ogni persona e il senso di uguaglianza, ci sembra importante, anche pensando sia al presente che al futuro delle zone in cui viviamo. Argomenti di questo percorso 1. Un’esperienza concreta: la lotta alla corruzione politica del Movimento fede e politica di una città del Nordest del Brasile (Venerdì 26 febbraio) 2. Un personaggio significativo in politica: Giuseppe Dossetti (venerdì 12 marzo) 3. Un’ispirazione: la denuncia dei profeti d’Israele e la proposta di giustizia di Gesù (Venerdì 26 marzo) 4. Cenni di storia: Come nasce e si sviluppa la corruzione in Italia (Venerdì 9 aprile) 5. Corruzione politica e mafia: un confronto con Roberto Saviano (Venerdì 7 maggio) 6. La dottrina sociale della Chiesa sul tema della politica (Venerdì 21 magio) Alcuni testi di riferimento: CHOMSCHY, N., Chi sono i padroni del mondo, Milano, Ponte alle Grazie, 2016. CUGINI P., Rivoluzione. Quando il Vangelo sposta le montagne, EMI, Bologna 2014. DOSSETTI, G., I valori della Costituzione, Reggio Emilia, San Lorenzo, 1995. Papa Francesco- Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, Abu Dhabi 4 febbraio 2019: http://www.vatican.va/content/francesco/it/travels/2019/outside/documents/papa-francesco_20190204_documento-fratellanza-umana.html SAVIANO, R., Gridalo, Milano-Firenze, Bompiani, 2020.

INCONTRO TRA EDUCATORI Lunedì otto marzo si è tenuto il primo di una serie di incontri di formazione per gli animatori di Estate Ragazzi. Durante questo primo appuntamento, guidato da alcuni relatori della diocesi di Bologna, sono stati messi in luce alcuni tra i caratteri fondamentali che devono contraddistinguere un buon animatore; questo è stato reso possibile tramite giochi e attività interattive svoltesi in una sorta di gara fra i ragazzi delle varie parrocchie partecipanti. Tutta la serie di eventi formativi, i quali verranno svolti interamente online, saranno conclusi con la consegna da parte dei formatori diocesani ai ragazzi partecipanti di un sussidio per consentire la formazione degli animatori più piccoli; partecipano infatti a questa prima serie di incontri interparrocchiali gli animatori della fascia d’età compresa fra i 17 e i 20 anni, sarà loro compito formare le fasce d’età inferiori. Grazie alla grande permeabilità delle attività da parte di tutti è stata possibile anche la partecipazione di ragazzi con disabilità incrementando ulteriormente la produttività e il significato dell’incontro.

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PUNTO DI VISTA DEI RAGAZZI SULLA SITUAZIONE COVID Parliamo purtroppo di una situazione che ha portato grande sconvolgimento a livello mondiale, mai successo prima, un grande cambiamento, ma soprattutto ha portato grandi problematiche alla società. Spesso ci si accorge troppo tardi che anche le cose più banali hanno grande valore, per esempio: dare un abbraccio ad una persona, quanto era bello poter andare da una propria amica o da un proprio amico e abbracciarlo? Oppure cenare tra amici, si magari ci si lamentava del fatto che era noioso andare a casa di una persona quando invece si poteva uscire e stare fuori a divertirsi, ora invece è quello che desideriamo di più. Siamo arrivati ad apprezzare le piccole cose che abbiamo sempre avuto o comunque che abbiamo sempre fatto solamente perché attualmente non è possibile fare tutto quello che facevamo prima. Alcune persone dicono che ci stiamo rovinando gli anni più belli dell’adolescenza...ed è vero, non possiamo più uscire, non possiamo incontrarci, non possiamo festeggiare il compleanno con gli amici, non possiamo svagarci, dobbiamo solo stare in casa per conto proprio. Però questo non coinvolge soltanto la vita sociale, purtroppo c’è una conseguenza anche a livello scolastico, si è passati dalla presenza nelle scuole alla dad, ovvero la

ASSOCIAZIONE CULTURALE MORINGA In aiuto dei ragazzi in difficoltà nel Nordest del Brasile Pubblichiamo l’articolo di Gianluca Guidetti che spiega le finalità e le attività dell’Associazione Culturale Moringa (ACMOR), presente in brasile dal 2005, a cui saranno destinati i fondi raccolti dalla vendita del libro di ricette organizzato dalle catechiste e dai genitori della prima Eucarestia di Dodici Morelli.

didattica a distanza. È più stancante rispetto la presenza perché noi studenti dobbiamo stare davanti al computer per tutte le ore scolastiche, inoltre ci sono concesse poche pause. È molto più difficile seguire le lezioni e capire gli argomenti nuovi che vengono spiegati dai prof, ma la cosa più straziante è che mentre in presenza potevi parlare con qualcuno e divertirti, in dad non è possibile perché si è soli nella propria casa davanti ad un computer. Mi chiedo quando finirà tutto questo e quando potremo tornare alla normalità, ai pensieri felici e alla tranquillità. Melania

Associazione Culturale Moringa è il nome che abbiamo scelto per caratterizzare la nascita di un’associazione in difesa della cultura, dell’ambiente e delle persone. La sua sigla è ACMOR. Moringa è una pianta le cui radici hanno proprietà depurative, purificano l’acqua nella quale sono immerse. Nata nel 2005, e tutt’ora esistente, attraverso lo sforzo di don Paolo Cugini e Gianluca Guidetti, due missionari “fidei donum” il primo prete e parroco ed il secondo laico ed educatore sociale, ACMOR ha sempre cercato di aiutare giovani e adulti a migliorare le proprie conoscenze, a costruire un pensiero critico sulla realtà che li circonda, a proporre cammini alternativi e scelte di vita diversi basati sull’onestà, sulla trasparenza, sull’ altruísmo. ACMOR si è impegnata e lo fa tutt’ora sia sul versante sociale ed educativo, attraverso l’organizzazione di una Bibblioteca considerata ancora oggi la più fornita e completa della regione, sia sul fronte politico cercando, attraverso corsi di formazione alla politica partidaria e al governo della città di “purificare” le per-

sone, le istituzioni, la società dalla corruzione, dal ricatto, dalla dipendenza. Nel corso di questi 16 anni l’associazione ha aiutato tanti giovani ad accedere all’università, a migliorare il rendimento scolastico, a valorizzare i libri, l’informazione e la cultura come mezzi per non dipendere dal pensiero di altri, a farsi un’opinione propria. Molte azioni educative sono portate avanti oggi nelle due città dove l’associazione è presente: Miguel Calmon e Tapiramutà. Giochi, doposcuola, programmi culturali e attività ricreative occupano il tempo di bambini e giovani che altrimenti sarebbero sulla strada, o coinvolti in cattive compagnie. Il Progetto di Karate è nato con l’intento di essere una vera e propria scuola di vita permanente. Intitolato a don Paolo Cugini (che ha abitato nel quartiere delle Popolares, il più povero e abbandonato della città di Miguel Calmon e dove il Progetto ha la sua sede) si avvale dell’aiuto di un professore di Karate, Marcos Paulo, cintura nera 3 DAN e di una professoressa, Milena, cintura nera 1 DAN. Accoglie bambini e adolescenti dai 7 ai 17 anni di età offrendo loro la possibilità di imparare l’arte marziale del karate con le sue regole etiche e la sua disciplina. Il progetto ha creato una vera rete educativa coinvolgendo le famiglie degli alunni e la scuola dove studiano. I professori insieme al coordinatore del progetto organizzano riunioni periodiche con i genitori e contatti con i professori della scuola. Se il comportamento in casa e il rendimento scolastico a scuola peggiorano si bloccano le partecipazioni ai campioati e alle competizioni dove si vincono sempre coppe, trofei, medaglie. Il nostro progetto nel 2019 è stato riconosciuto come il migliore dello Stato della Bahia.

ESTATE RAGAZZI 2021 PERCORSO FORMATIVO PER GENITORI E RAGAZZI

Mercoledì 21 aprile ore 20,30: Estate Ragazzi: una proposta dell’Arcidiocesi di Bologna, con don Giovanni, responsabile della pastorale giovanile diocesana Mercoledì 5 maggio ore 20,30: Estate Ragazzi 2021, con don Giovanni, responsabile della pastorale giovanile diocesana Mercoledì 19 maggio ore 20,30: Essere animatori nel progetto diocesano Estate Ragazzi, con don Marco Ceccarelli, Vicario della Zona Pastorale Renazzo Terre del Reno

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CENTRO D’ASCOLTO DELLE POVERTÀ CARITAS

Il canto nella liturgia a XII Morelli

Servizio Caritas delle parrocchie di Bevilacqua, Dodici Morelli Galeazza e Dodici Morelli A partire dal sabato 10 aprile con scadenza quindicinale sarà aperto presso i locali della parrocchia di Dodici Morelli il servizio del Centro d’Ascolto Caritas dalle 10 alle 11,30. Il centro d’ascolto delle povertà Caritas vuole essere l’orecchio attento della Chiesa sul territorio.

Obiettivi: ✓ ascoltare le situazioni delle persone che presentano delle difficoltà di qualsiasi tipo ✓ attivare i servizi presenti sul territorio sul problema ascoltato ✓ mettere in funzione un primo intervento in caso di emergenza (alimentare, medica, vestiaria, ecc.) ✓ interagire con le Caritas zonali e diocesane di Bologna

ti, con ruoli diversi, in un progetto che, ricercando le soluzioni più adeguate, punta a un processo di liberazione della persona dal bisogno. Accompagnamento di chi sperimenta la mancanza di punti di riferimento e di interlocutori che restituiscano la speranza di un cambiamento, mettendo in contatto la persona con i servizi presenti sul territorio ed attivando tutte le risorse possibili.

Modalità Nel Centro di ascolto gli operatori lavorano in équipe. Periodicamente si confrontano su come supportare le diverse persone incontrate. Questo permette di armonizzare i criteri di intervento e rendere omogeneo lo stile di lavoro.

DATE DI APERTURA (orario: 10-11,30) SABATO 10 APRILE SABATO 24 APRILE SABATO 8 MAGGIO SABATO 22 MAGGIO SABATO 5 GIUGNO SABATO 19 GIUGNO

Stile l Centro di ascolto fa dell’ASCOLTO il suo MODO PROPRIO di SERVIZIO. Il suo “fare” prevalente è l’ascolto, cuore della relazione di aiuto, dove chi ascolta e chi è ascoltato vengono coinvol-

Responsabili: Chiara, Grazia, don Paolo

Percorso formativo per operatori di CARITAS PARROCCHIALI

IN COLLABORAZIONE CON LA CARITAS DIOCESANA MERCOLEDI 12 MAGGIO l’identità Caritas

MERCOLEDI 19 MAGGIO Lo stile Caritas e della figura dell’Animatore Pastorale della carità Gli incontri si terranno alle ore 21. Il luogo dipenderà dalle condizioni della situazione COVID. Gli incontri saranno tenuti dai responsabili della Caritas diocesana 12

Il coro a Dodici Morelli nasce tanti anni fa’, a partire dalle suore che gestivano il nostro asilo (alcuni ricorderanno Suor Roberta che suonava l’organo), passando a ragazze che, presa una chitarra, hanno portato avanti l’animazione della liturgia, fino ad arrivare agli attuali coristi, comunque presenti da svariati anni nell’attuale “formazione”. Legati dalla passione per il canto come forma di lode, pur non essendo “professionisti” cerchiamo di essere una voce guida per coinvolgere l’assemblea a pregare cantando. Anche proponendo a volte canti in polifonia

(non e’ da nascondere che la maggior parte di noi non legge la musica, ma ci proviamo ugualmente), abbiamo sempre trovato una buona partecipazione da parte dell’assemblea. Negli anni attorno al 1997/2000 alcuni di noi hanno potuto vivere l’esperienza del Coro Interparrocchiale che si era formato in quegli anni con capofila Renazzo e costituito da coristi di tutte le parrocchie circostanti, da Palata Pepoli a Dosso, per servire celebrazioni particolari. E’ da lì che abbiamo imparato a confrontarci con chi ci stà attorno e a darci una mano anche nelle piccole cose….e se ogni tanto nelle “nostre” celebrazioni si vedono in coro persone che abitano a Buonacompra, Bevilacqua, Renazzo o Palata Pepoli, per noi è diventato normale! Non ultimo l’ingresso del nostro nuovo parroco Don Paolo (come nella foto) che, nonostante il periodo di pandemia e lo scarso preavviso… ci ha visto ancora una volta uniti nel canto di lode. Nel Sacrostantum Concilium troviamo scritto: “L’azione liturgica riveste una forma più nobile quando i divini uffici sono celebrati solennemente con il canto, con i sacri ministri e la partecipazione attiva del popolo.” Così Benedetto XVI ha espresso il senso del cantare insieme: “L’educazione al canto, a cantare in coro, non è solo un esercizio dell’udito esteriore e della voce; è anche un’educazione dell’udito interiore […]. Cantare insieme, in coro, e tutti i cori insieme, esige attenzione all’altro […] cantare in coro è un’educazione alla vita, un’educazione alla pace, un camminare insieme”.

IL CORO DEI BAMBINI In un periodo così buio come questo che stiamo vivendo, la luce della provvidenza non si è spenta. Ha infatti donato alla nostra parrocchia di XII Morelli la grazia di poter accogliere un giovanissimo coro che, con tanta gioia ed entusiasmo, colora e ravviva la messa prefestiva delle 18:00. Tutto è nato all’inizio di ottobre di quest’anno, grazie alla volontà di un giovane musicista, animato dal desiderio di accompagnare la messa del sabato con canti e musiche che coinvolgessero anche i bambini del catechismo. Inutile dire che il parroco di allora, Don Victor, accolse quest’idea con grande piacere! E così il piccolo coro, per così dire “in punta di piedi”, ha cominciato a muovere i primi passi in parrocchia, grazie anche alla preziosa collaborazione di altri due giovani musicisti e alla pregevole disponibilità di alcune mamme e catechiste che hanno prestato la loro voce, rendendo così possibile la realizzazione di questa gradita inizia-

tiva. Ma la provvidenza non si è fermata qui! Dai tempi del suo timido ingresso tra i banchi della nostra chiesa, il piccolo coro ha suscitato e continua a suscitare un entusiasmo sempre maggiore tra i bambini del catechismo che partecipano attivamente e costantemente alla crescita di questa nostra realtà parrocchiale. E sono proprio loro, assieme ai giovani musicisti, a rappresentare il fulcro e l’anima di questo coro in erba, composto esclusivamente da bambini e ragazzi di età compresa fra i sette e i tredici anni. L’impegno, il calore e l’allegria con cui partecipano alle prove e alla messa ci riempiono il cuore di gioia e contribuiscono a dare a noi educatori la carica per affrontare le difficoltà che siamo costretti a vivere in questi giorni di sa-

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crifici e rinunce. Il loro entusiasmo è davvero contagioso! E proprio in un periodo storico come questo in cui la parola “contagio” provoca più che mai un senso di orrore e paura, i nostri piccoli angeli ci trasmettono il significato più bello di questo termine, invitandoci a lasciarci contagiare dalla loro voglia di cantare con gioia per il Signore! Diana


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La religiosità nell’arte

tonomia rispetto ai modelli antichi nel corso del IV secolo (quando avvenne il crollo dell’Impero Romano d’occidente). Si allontanò progressivamente dal naturalismo classico, ovvero dalla rappresentazione il più possibili fedele alla realtà, per sviluppare un linguaggio simbolico. Le figure non volevano rappresentare tanto la divinità, quanto concetti o attributi ad essa legati. Il nuovo linguaggio prese avvio nelle decorazioni dei luoghi di sepoltura, le catacombe. Il primo contesto in cui si ricorse a decorazioni figurative fu quindi quello funerario. Esse servivano ad ampliare il carattere commemorativo del rito e dare espressione ai contenuti e alle speranze della vita cristiana oltre la morte. Nelle catacombe si moltiplicarono dipinti murali con immagini simboliche e soggetti perlopiù orientati all’educazione alla fede. Le scelte formali erano quindi finalizzate a un’immediata comunicabilità. I cristiani sostituirono la pratica dell’incinerazione con quella dell’inumazione, cioè della sepoltura sotterranea. Ciò determinò l’esigenza di individuare luoghi adeguati a realizzare cimiteri collettivi, i primi esempi, come già anticipato, sono le catacombe, cimiteri ipogei ovvero sotterranei. I primi cristiani si mantennero fedeli alla tradizione ebraica, aniconica e quindi limitarono l’uso della immagini sacre, per evitare di cadere nell’idolatria (venerare l’immagine in sé anziché ciò che rappresenta). Vi era inoltre una difficoltà, rappresentare il trascendente, che fu superata raffigurando Cristo uomo, che si è fatto tale per salvare l’umanità e per portare la parola del Dio padre. Tra i simboli più rappresentati vi furono: il pesce che si identifica con la persona di Cristo. Il pesce con paniere che indica l’eucaristia e ricorda il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. L’ancora, la barca e il faro che rappresentano la salvezza nelle difficoltà terrene. Simbolo del sacrificio di Cristo è l’agnello. Simboli di vittoria di Cristo sulla morte sono la corona e la palma. Tra i simboli più importanti la colomba, rappresentazione dello Spirito Santo. Molto frequente era anche il monogramma XP (Chi Rho) del nome di Cristo, risultato delle sovrapposizione delle iniziali maiuscole greche della parola Χριστός (Christòs). Per quanto riguarda i temi biblici, spesso rappresentato era Dio che salva il popolo ebraico. Molto frequenti erano anche il diluvio universale e Abramo che accetta di sacrificare il figlio per Dio, il quale però manda un angelo a fermare l’uccisione in quanto si trattava solo di una prova di amore e di fede. Una grandissima parte del nostro patrimonio artistico non esisterebbe o non sarebbe tale se la religione, il cristianesimo in particolare, non si fosse servita dell’arte come mezzo di comunicazione. Potendo oggi ammirare meraviglie indescrivibili, che parlano dell’uomo, di noi, attraverso i secoli, credo fermamente si possa affermare che quella tra religione e arte sia stata e sia tutt’oggi una sinergia vincente.

Quelli sopra indicati sono due termini che ogni membro della società conosce, è abituato ad usarli nel linguaggio comune e ha sicuramente un’idea più o meno precisa del significato che portano. Esiste una connessione tra due? Se sì, in che modo sono connessi? Per rispondere alle domande è bene analizzare a fondo i significati. Per quanto riguarda il termine arte una qualsiasi definizione da vocabolario indica che deriva dal latino ars, corrispettivo del greco tékhne, ci si riferisce quindi alla tecnica, all’abilità di produrre un oggetto materiale. Mentre per quanto riguarda l’opinione comune si potrebbe dire che si fa leva sul fatto che qualcuno debba possedere un’abilità speciale, tale da produrre un oggetto ‘bello’ capace di farsi ammirare dalle persone. Forse però cercare la sola bellezza nell’arte è sbagliato, o meglio, è riduttivo. Sarebbe forse più corretto pensare all’arte come una delle più potenti forme di comunicazione tra uomini, capace di farci sentire tutti diversi (si pensi a quanto possa essere diversa l’arte occidentale da quella orientale) ma anche tutti uguali. Una esempio tra i più noti delle prime forme d’arte sono le pitture rupestri nelle Grotte di Lascaux nella Francia sud-occidentale, risalenti a 17500 anni fa circa. Questo testimonia che già dai primordi della nostra millenaria storia dell’umanità, gli esseri umani hanno sentito il bisogno di comunicare tra loro, ma anche ai posteri lasciando qualcosa di indelebile, come appunto nel nostro caso delle pitture sulle pareti delle caverne. Questo bisogno di comunicare è un bisogno innato, che accomuna tutti gli uomini di tutti i tempi. Prendendo in esame il secondo termine, ovvero religione, ci si può rivolgere al vocabolario per capire il significato di un’espressione così facile, che appunto tutti utilizziamo, ma anche così complessa da spiegare correttamente. Per religione si intende un rapporto che lega l’uomo con un ente sacro, divino: Dio. Ma è possibile un rapporto senza comunicazione? Credo proprio che la risposta debba essere negativa. Ogni fedele comunica col proprio Dio, che lo conforta, lo sostiene e lo aiuta a non sentirsi solo. Un altro bellissimo aspetto della religione è che nella maggior parte dei casi porta alla formazione di comunità, gruppi di persone riunite che si sentono accomunate agli altri per la stessa credenza. E se i sociologi hanno ragione quando affermano che l’individuo in quanto tale non esiste ma esiste l’essere umano in quanto parte di una società, la religione rafforza ulteriormente e aiuta l’aggregazione di persone. In ultimo si può quindi affermare che relazione, dialogo, comunicazione e in generale la condivisione collegano arte e religione. La connessione tra arte e religione ha avuto anche effetti concreti e visibili? Certo che si, la storia dell’arte occidentale è occupata per buona parte da una vastissima produzione di arte religiosa. Partiamo dagli inizi, dalla cosiddetta arte paleocristiana. Gli storici dell’arte sono concordi sul fatto che le prime testimonianze di un’arte cristiana risalgono all’Età dei Severi, cioè dalla fine del II e l’ inizio del III secolo d.c, quando i cristiani iniziarono a rappresentare con immagini la propria fede, ispirandosi alle Sacre Scritture. Le prime forme d’arte in ambito cristiano hanno inevitabilmente assunto l’eredità dell’arte romana nel modo di rappresentare la realtà: le tecniche, le forme stilistiche e la stessa iconografia non si differenziavano dalla coeva produzione pagana, ma ciò che cambiava era il significato attribuito alle immagini. L’arte cristiana definì i propri caratteri di au-

Didascalie foto 1:Dalle Catacombe di Domitilla a Roma, Cristo con animali, III secolo. foto 2: Dalle Catacombe di San Callisto, pesce e pane eucaristico. II-III secolo. foto 3:E sempio di monogramma del nome di Gesù XP. Giulia Galeotti

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Cenni storici Madonna della Valle ORAZIONE ALLA B. VERGINE DETTA DELLA VALLE CHE SI VENERA NELLA PARR. DI BEVILACQUA O Maria, mistica valle, ove il Divin Padre, che eletta vi volle all’altissima dignità di Genitrice del suo Unigenito, adunò la pienezza della grazia, come fra le sponde del mare fin dal principio tutte le acque raccolse: deh! Ottenete a noi vostri devoti di gelosamente conservare, e di tosto riacquistare se perduto il deposito della grazia divina, tanto preziosa quanto la vita eterna che da essa dipende – Ave Maria. II. Oh Maria, valle privilegiata, ove spuntò il vago e purissimo Giglio da secoli promesso, che del grato suo olezzo ricreò santificandolo il genere umano deturpato dalla colpa; deh! Ottenete a noi vostri devoti la grazia di non allontanarci giammai dagli esempi di Gesù, il cui buon odore ci renderà cari a Chi soltanto premierà le veraci virtù. – Ave Maria III. Oh Maria, valle ubertosa, ove crebbe rigoglioso e pieno il frumento divino, di cui alimentossi nel genere umano la vita di verità e di giustizia: deh ottenete a noi vostri devoti la grazia di godere sempremai del cibo soprannaturale, che la vera vita ci La storia del culto di questa immagine è una prova splendis- alimenta dell’anima; e sostenendoci nelle battaglie del mondo, sima della predilezione della Madre di Gesù per Bevilacqua, di satana, delle passioni, ci aiuti a conseguire i gaudi interminabili del paradiso.Parrocchia del Plebanato di Cento, nel comune di Crevalcore. – Nel passato secolo, nel mezzo di una fertile campagna, pro- Ave Maria (da un documento di inizio 1900) prietà della nobile Casa dei Marchesi Bevilacqua Ariosti, in un umile capitello veneravasi una immagine della Madonna in terracotta, copia modesta B.V. di San Luca, Patrona della Diocesi di Bologna, e quella Madonna fu chiamata Madonna della Valle a motivo del luogo anticamente vallivo e paludoso. – La devozione della Madonna della Valle si accrebbe nella seconda metà dello scorso secolo, si moltiplicò il numero dei pellegrini riconoscenti per le grazie ricevute. – Al capitello era stata sostituita un’Edicola graziosa, e fu soltanto nel 1902 che per lo Il circolo di Palatapepoli… qualcosina di noi zelo del Rettore D. Camillo Bergonzoni, e per la generosità delSiamo un’associazione “non profit” di promozione sociale che fonda la Signora Ester Padovani Cremonini, sorse dalle fondamenta la propria azione sul messaggio evangelico; operiamo per la tutela una modesta Cappella, benedetta da Monsignore Alessandro dei diritti della persona, per la crescita culturale, morale e sociale dei Dottore Amadei per delegazione vescovile, che vi celebrò per lavoratori, un movimento di formazione e azione sociale per cercare primo la S. Messa il 9 Ottobre. – La Madonna della Valle fu tradi crescere insieme e provare di passare dalle parole ai fatti; siamo sportata la prima volta nell’oratorio della B.V. Lauretana nella ragazzi tutti volontari e ci impegniamo a realizzare iniziative destiI Domenica di Ottobre del 1888 ed onorata con festa solenne nate alla comunità atte a promuovere l’aggregazione e l’inclusione che ogni anno si ripete nella Chiesa Parrocchiale di Bevilacqua. di tutti, collaboriamo con il Comune di Crevalcore nella gestione delLa venerata Immagine dal giovedì precedente la II Domenica la Stazione Ecologica di Base per favorire e promuovere la raccolta di Ottobre fino al successivo lunedì, rimane esposta, oggetto differenziata e cooperiamo al mantenimento della pulizia dei viali caro della pietà dei numerosi devoti, i quali partecipano alle sempre grazie all’ausilio e alla disponibilità dei nostri volontari e prediche di celebri oratori, alle religiose funzioni celebrate collaboriamo con la Parrocchia per la buona riuscita di feste e sagre con vaga pompa di apparati e di musiche, mentre la giocondipaesane. tà degli animi si espande ancora con esteriori manifestazioni Ci occupiamo di attività ricreative tese a sensibilizzare l’uso del temdi luminarie e altri lieti spettacoli, atti a richiamare a Bevilacpo libero come non consumistico, cerchiamo di organizzare attività qua una grande moltitudine di gente. – Dalla Cappella della che possano coinvolgere più persone possibili con una attenzione Madonna della Valle ogni giorno la benedetta Madre di Dio particolare anche ai bambini come la manifestazione della “Befana” effonde sopra i suoi devoti presenti e lontani tesori di grazie oppure il tipico momento conviviale di “San Martino” in sinergia con e benedizioni tanto spirituali che temporali, come fanno fede le Scuole di Palata, al nostro interno gestiamo un piccolo Bar con il gli ex voto conservati nella Cappella stessa e nella Chiesa Parsupporto dei volontari atto a creare momenti di aggregazione tra i rocchiale. – Piaccia al Signore che il culto della Madonna delSoci. la Valle ogni giorno più accresca; e fra questi popoli non verrà Abbiamo tante attività da poter proporre, speriamo presto che quemeno giammai lo spirito di religione nel quale solo può trosto brutto periodo di pandemia finisca il prima possibile e… vi aspetvarsi il fondamento della vera felicità, ed anche della pace dei tiamo presto! popoli. Simone

Il Circolo MCL

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Il Teatro parrocchiale di XII Morelli interventi di assistenza che la crisi conseguenziale alla pandemia porterà. In questo ultimo mese ci siam attivati per riallacciare i contatti con le istituzioni e con i tecnici che negli ultimi anni avevano eseguito gli studi sulla vulnerabilità sismica e l’adeguamento e messa a norma degli impianti dal punto di vista elettrico, di riscaldamento e antincendio. Il Sindaco ha ribadito come l’amministrazione comunale abbia già messo a bilancio a fine dello scorso anno, 80.000 € per il recupero del teatro e si appresti a metterne a bilancio almeno altri 70.000 € in questo anno. La parte restante della somma necessaria al ripristino, che complessivamente si aggira sui 400.000 € verrà stanziata o reperita dalla Parrocchia. A tale scopo, seguendo le indicazioni emerse dai vari incontri del Consiglio Pastorale convocato a più riprese nell’ultimo anno da don Marco (vicario e responsabile legale prima della nomina a parroco di don Paolo), si è deciso di mettere in vendita il vecchio stabile utilizzato come asilo parrocchiale e la circostante area. Ci siam poi incontrati con gli ingegneri Giovagnoni e Bonzagni, che hanno illustrato al parroco, a grandi linee, quali siano gli interventi tecnici necessari per il recupero del teatro. Don Paolo ha dato mandato all’ingegner Giovagnoni di predisporre il progetto esecutivo dei lavori e si è già messo al lavoro, con i catechisti e i giovani della parrocchia, per predisporre un progetto pastorale che tenga conto delle necessità attuali e di come potrà evolvere nel corso del prossimo decennio la realtà parrocchiale all’interno della zona pastorale di cui facciamo parte. Massimiliano Borghi

Il teatro parrocchiale deve riaprire. E’ il desiderio comune dell’intero paese e non solo. Una struttura come questa di Dodici Morelli è unica, nel suo genere, in tutto il Comune. Vero. C’è il Teatro Borgatti a Cento. Che però è inagibile dal terremoto del 2012 e non si sa ancora bene quando partiranno i lavori di ripristino. Negli ultimi anni si sono accavallati tanti progetti ma ora il tempo delle chiacchiere deve lasciare il posto al tempo del fare. L’arrivo di don Paolo, con la sua “carica” per certi aspetti “rivoluzionaria” ha portato nuova linfa al progetto di recupero del teatro parrocchiale. La Diocesi di Bologna non contraria all’intervento di ripristino, ha posto giustamente alcuni imprescindibili paletti. Che ci sia un progetto pastorale alla base e che si abbia i soldi per poter realizzare l’intervento. Vista la situazione attuale, sarebbe infatti illusorio pensare di sottrarre risorse agli

LA SPERANZA

E tu, Galeazza, che sei la più piccola fra 4 sorelle … conservi viva, nelle tue radici, la “presenza” di un Uomo di Dio. In questo angolo di pianura, quasi una duna di deserto, (i nostri vecchi direbbero dimenticata da Dio e dagli uomini) è spuntato un fiore che ha cambiato il paesaggio; il suo profumo e la sua luce hanno irradiato il territorio e il piccolo deserto è fiorito. Un uomo di Dio, don Ferdinando Maria Baccilieri, ha accolto l’invito dello Spirito, il vento ha trasmesso il messaggio e tutto è cambiato. Ecco la Parrocchia di Galeazza: una Comunità di 150 persone, che attualmente condivide con tutti le paure, l’isolamento, l’oggi incerto, ma tiene viva la Speranza, grazie anche alla presenza orante e offerente delle suore Serve di Maria. Speranza che non elimina la tristezza nel vedere molte iniziative interrotte: partecipazione numerosa all’Eucaristia domenicale, visita e preghiera ai luoghi del Beato, preparazione dei ragazzi ai sacramenti (cresima, confessione, prima comunione); sospensione di incontri, giornate di studio momenti particolari

per i ragazzi delle varie parrocchie, ritiri spirituali per adulti e giovani al Centro di spiritualità … La vita spirituale e aggregativa vedeva in Galeazza un punto di riferimento per tanti, praticanti e non, che venivano per una preghiera, per la festa, per chiedere la protezione di d. Ferdinando. Ci sentiamo uniti alle Parrocchie sorelle nel cammino biblico con l’approfondimento settimanale delle letture domenicali. Dalla Parola condivisa, crediamo nasca una comunione che ci porterà “oltre” l’attuale chiusura pandemica per sognare e creare cammini nuovi. La riapertura della Canonica, con la presenza di d. Paolo, anche se solo un giorno alla settimana, dà alla Parrocchia un valore e un segno di continuità. Il nostro Messaggio di Speranza si apre a un Evento che insieme vogliamo vivere. Quest’anno celebreremo un anniversario particolare: il bicentenario della nascita del Beato Ferdinando M. Baccilieri (14 maggio 1821). Iniziamo fin d’ora una preparazione a cui invitiamo le sorelle e i fratelli di Pa-

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lata Pepoli, Bevilacqua, XII Morelli. Ogni DOMENICA: ore 15.00 Adorazione eucaristica ore 16.30 Liturgia vespertina invocheremo anche il beato Ferdinando, perché interceda la luce e la forza dello pirito Santo per guardare la vita con speranza. E sarà per tutti Risurrezione e vita nuova. sr. M. Norberta Sandri

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Pro Loco Tiramola…. per continuare con le tradizioni. La Pro Loco Tiramola si è costituita nell’Ottobre del 2019 tramite la fusione delle due associazioni operanti in paese.Comitato Festeggiamenti Circolo Anspi XII Morelli e Associazione Culturale EXIIT. Con la chiusura delle due associazioni ci si è posta la domanda: <<chi porterà avanti quegli eventi di tradizione popolare e d’intrattenimento, che si sono oramai stabiliti nella frazione?>>. La Pro Loco è stata la risposta; l’unione di una parte dei Soci provenienti dalle due realtà associative che si sono sciolte, uniti ad altri gruppi spontanei di cittadini, è la risposta che il territorio ha proposto per il proseguimento delle attività della frazione. Le attività che la Pro Loco intende continuare a portare avanti nel paese sono varie:il carnevale dei bambini ,ormai da piu’ di quarant’anni orgoglio del paese, la sagra della polenta,le feste di piazza (happycentro e made in tiramola ) il rogo della befana e del vecchione. Con questi avvenimenti si sono finanziate opere di beneficenza per il paese e oltre. Si è anche creato un conto corrente dedicato alla ristrutturazione del teatro,che quando sarà sistemato ,si spera possa ancora ospitare spettacoli e avvenimenti che per ora sono stati sospesi. Naturalmente gli avvenimenti dell’ultimo anno hanno creato non poche difficoltà a tutte le associazioni,

ma la Pro Loco nel suo piccolo e nel limite delle possibilita’ è riuscita a portare avanti alcune manifestazioni,come l’annuale raccolta del ferro,la festa di piazza Tiramola by Night e la distribuzione delle calze da parte delle nostre “Befane”. Sperando in tempi migliori ci auguriamo di riuscire a portare avanti le tradizioni del paese, collaborando con le associazioni sportive, culturali e religiose che operano nella nostra frazione. Manuel Govoni Presidente Pro Loco Tiramola

ASSOCIAZIONE PALATA... E DINTORNI

L’associazione Palata...e dintorni, si costituisce nel 2008, con l’intento di portare avanti attività di carattere sociale, culturale e di intrattenimento; fra le tante attività ci piace ricordare “estate ragazzi”, punto di riferimento per tante famiglie di Palata e non solo. Attività che negli anni si è sempre più radicata, coinvolgendo un numero importante di ragazzi, della durata di un mese e organizzata per varie fasce d’età scolari: medie, elementari e infanzia e realizzato anche la scorsa estate fra mille difficoltà dovute ai rigidi protocolli Covid. L’associazione, con il prezioso contributo dei cittadini, si è fatta carico della ristrutturazione e inaugurazione, nel 2014, del “chiesolino” dedicato alla Beata Vergine di San Luca, danneggiato dal sisma. In collaborazione con i ragazzi del catechismo, a Natale e

Pasqua, l’associazione promuove la visita agli anziani del paese. Corsi di alfabetizzazione destinati alle donne straniere interrotti, all’indomani del sisma, per mancanza di spazi. In questo particolare periodo diventa importante fare rete, fra i paesi e parrocchie limitrofe, le Caritas,

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le associazioni per affrontare una pesante crisi economica, della quale si vedono già gli effetti devastanti, dove l’unica via possibile è fare squadra, mettendo da parte “L’IO”. Noi, come Associazione, ci siamo! ll Direttivo di Palata...e dintorni.


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THE CHOSEN: UNA SERIE SULLA VITA DI GESU’ episodi, oltre alla caratteristica umana, si rivela in Gesù anche l’aspetto divino. Traspare in modo meraviglioso quell’Incarnazione evidenziata nell’obbedienza di un uomo che è allo stesso tempo divino e che diventa sempre più consapevole di tale divinità. La serie TV online esiste grazie alle donazioni di persone che hanno voluto diffondere la storia di Gesù evitando le pressioni finanziarie, politiche e propagandistiche dei grossi produttori cine-televisivi, mantenendone così il pieno controllo creativo dei contenuti. Lo si può vedere interamente gratis e grazie alle donazioni volontarie degli spettatori online, The Chosen è passato da un’idea di pochi alla visione di milioni di persone in tutto il mondo. Facendo un offerta libera e facoltativa online si finanzia la produzione dei futuri episodi. Tutto ciò fa pensare alla “Nuova Evangelizzazione”: nonostante i media siano spesso disordinati e manipolati, The Chosen è in grado di portare il Vangelo nelle mani (e negli schermi) di sempre più persone ogni giorno con un progetto pianificato restando fuori dalle manipolazioni mediatiche di massa dove in alcuni casi la programmazione religiosa tende ad essere rappresentata in maniera kitsch o sdolcinata. Guardando The Chosen non rimarrai deluso. The Chosen e diverso da ogni programmazione religiosa a cui siamo abituati. E come dice Gesù a Pietro nell’episodio numero 8 della serie: “Abituati al diverso”. (Tratto da “The Chosen: Get used to different” di Rachel Bulman, Word on Fire). L’App di “The Chosen” è gratis e si trova su Google Play o su AppStore. Lauro (a cura di)

“The Chosen” è una serie online ad episodi sulla vita di Gesù. Il Gesù di “The Chosen” a prima vista, ha un approccio tipicamente umano: lo si vede trasformare l’acqua in vino, conversare con la Samaritana al pozzo, guarire il paralitico, chiedere a pescatori ribelli e ad un pubblicano di seguirlo. Lo vedi anche fare battute, impilare tazze mentre racconta storie divertenti ai bambini e persino scherzare. La prima stagione di The Chosen è composta da otto episodi. L’attore Jonathan Roumie ritrae un Gesù docile, coinvolgente e avvincente. Il carattere pacifico di Roumie, le sue risate e la sua sicurezza, portano ad immaginarmi sulla scena al fianco delle persone con cui Gesù si relaziona così da condividere la loro esperienza di vita e di incontro con il Messia. Man Mano che si procede negli

BILANCIO BEVILACQUA 2020

ENTRATE DEL 2020 13.876 Di cui: Fasta della Madonnina + chiesolino 4.267 Offerte raccolte in chiesa 2.338 Offerte presepe 1.271 Pesca di benef. Madonnina 3.180 Raccolta priori per Madonnina 1.600 Altre entrate 1.220 USCITE 20.833 Di cui: luce 2020 più bollette pregresse 3.226 gas 2020 più bollette pregresse 4.770 costi del conto corrente 1.088 telecom 344 altre spese pagate con c.c bancario 8.094 spese correnti pagate con cassa 3.311

il disavanzo è di 7.000 euro (in quello dichiarato in chiesa era di 6000, ma avevo dimenticato di mettere il considerevole costo del c.c bancario)

Bilancio Palata Pepoli

Parrocchia San Giovanni Battista in Palata Pepoli

Via Provanone n. 5100 - 40014 Palata Pepoli di Crevalcore (BO) C.F. 92014070376 RENDICONTO ANNUALE (al 31/12/2020) 2020 cod.

Descrizione voce

Entrate

QM OGe OBP OfM OfBa OfMat QF Ofu AvvF ChTer Sem OSP GM/Iri FNM ES OfCor Ocand ProvInPa ProvFin

Questue S. Messe Offerte generiche Offerte Benedizioni Pasquali Offerte intenzioni S. Messe Offerte per Battesimi Offerte per Matrimoni Questue S. Messe di esequie/funerali Offerte per Funerali Avvento di Fraternità - Caritas Raccolta Nuove chiese/Chiese terremotate Giornata Pro Seminario Obolo di S. Pietro Giornata Missionaria/Missione Mapanda Sagra Parrocchiale del Nome di Maria Entrate straordinarie Offerte per Coro/Ministranti Offerte da candele votive Offerte da inizitive parrocchiali (attività di socializzazione) Proventi da Investimenti finanziari (cedole e interessi)

€ 2.034,38 € 793,10 € € 170,00 € € 50,00 € 321,94 € 193,00 € € € € € € 1.185,00 € € € 179,21 € € 1.304,84

Com Cat LL Tel Gas TARI Cas MaOr Off SoAm OpCar Var Can Ass Bol Luce Sfs MaStr Acqua BBur SpInPar InvFin ComFin HB SLNP SpVic CFNM EA

Commissioni bancarie e competenze C/C Spese catechismo Materiali e libri liturgici Telefono Gas metano - riscaldamento Tassa Rifiuti Casigno (luce e acqua) Manutenzione ordinaria Spese per officiature Sostentamento officiante/amministratore parrocchiale Opere di carità Spese varie Cancelleria Assicurazioni Bollettino parrocchiale Energia Elettrica Spese per funzioni speciali Manutenzione Straordinaria Acqua Consorzio Bonifica Burana Spese per iniziative parrocchiali (attività di socializzazione) Investimenti finanziari Commissioni e oneri per investimenti finanziari Commissioni home banking Spese legali e notarili e/o professionali Contributo spese Vicariato di Cento Costi Sagra Parrocchiale del Nome di Maria Estate Ragazzi e attività educative/ricreative TOTALE (comprensivo dei saldi C/C e Cassa al 01/01)

€ € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € 6.231,47 € -€ 9.226,61

SALDO AL 31/12/2020

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Insieme

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Uscite

717,45 50,00 709,85 4.225,09 237,00 141,65 390,96 970,00 600,00 1.000,00 2.946,86 41,55 1.403,00 1.605,64 161,14 224,89 33,00 15.458,08


Camminiamo

Camminiamo

Insieme

BILANCIO XII MORELLI

Insieme

Bilancio “Santa Maria di Galeazza”

Collabora con il giornale delle 4 parrocchie Ogni prima domenica del mese, a partire dalla domenica di Pasqua, sarà disponibile nelle parrocchie di Palata Pepoli, Dodici Morelli Bevilacqua e Galeazza un giornale formativo e informativo. Tutti sono invitati a partecipare. Raccogliamo i contributi entro il giorno 15 di ogni mese al seguente indirizzo email: quattroparr@gmail.com Per rendere più agevole il lavoro di redazione, indico alcuni accorgimenti editoriali. • Mettere sempre un titolo all’articolo che si vuole pubblicare • Firmare l’articolo • Scrivere articoli di 15-25 righe al massimo • Formato 12, new roman • Sarebbe sempre allegare una foto all’articolo

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Camminiamo

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Insieme

PERCORSO IN PREPARAZIONE DEL SABATO 13 FEBBRAIO ore 15: La santità nel matrimonio nella Gaudium et spes SABATO 27 FEBBRAIO ore 15: Elementi di spiritualità della coppia (tratto dalla Amoris Laetia) SABATO 27 MARZO ore 15 fondamenti biblici del sacramento del matrimonio: l’inno all’amore di San Paolo (parte prima- testo tratto dall’ Amoris Laetitia di Papa Francesco)) SABATO 10 APRILE ore 15 fondamenti biblici del sacramento del matrimonio: l’inno all’amore di San Paolo (parte seconda- testo tratto SABATO 8 maggio ore 15: contenuti e parti della liturgia e del dall’ Amoris Laetitia di Papa Francesco) rito del matrimonio SABATO 24 aprile ore 15: la bellezza della vita sessuale nel matrimonio, ne parliamo con Note: gli incontri si svolgeranno in meet e saranno condotti da la dr. Elena Ferrari, Sessuologa e pediatra don Paolo

Insieme

SCHEMA LITURGIE SCHEMA PREPARAZIONE LITURGIA MESSE DOMENICALI 2021 PALATA PEPOLI domenica: superiori (Tommaso) domenica: catechesi (Angela) domenica: Adulti (Maria Rosa, Eugenia e Cristina) domenica: ventenni (Samuele) domenica: equipe liturgica DODICI MORELLI domenica: Famiglie (Chiara) domenica: Giovani (Sara) domenica: Catechesi (Isabella) domenica: Adulti (Brunino) Domenica: al coro (Anna e Roberta) BEVILACQUA Domenica: Catechesi (Rita) Domenica: Famiglie ( Lucia) Domenica: Superiori (Gianni) Domenica: Pensionati (Germana)

APPUNTAMENTI SETTIMANALI LUNEDI 18,15: Vespri e messa a Palata Pepoli MARTEDI: ore 20,30 lectio in preparazione letture della domenica successiva (in meet) MERCOLEDI: ore 16,30 messa e vespri a Galeazza GIOVEDI: ore 9,30 Messa suore Galeazza GIOVEDI: ore 18,15 vespri e messa a Bevilacqua VENERDI ore 18,15 vespri e messa a Dodici Morelli SABATO ore 18 messa prefestiva a Dodici Morelli DOMENICA: ore 10 messa a Dodici Morelli Ore 11,30 messa a Bevilacqua Ore 18,30 messa a Palata Pepoli

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APPUNTAMENTI MENSILI AVVISI MESE DI APRILE 2021

Camminiamo

Insieme

Dodici Morelli, Bevilacqua, Galeazza e Palata Pepoli

GIOVEDI 1: 17,30: Dodici Morelli (partecipa Galeazza) 19,30: Bevilacqua (partecipa Palata) VENERDI 2: 15: Via Crucis (Palata Pepoli - guidata dai laici) 15: Galeazza (partecipa Bevilacqua) 19,30: Palata Pepoli (partecipa Dodici Morelli) SABATO 3: 19,30: Dodici Morelli DOMENICA 4: PASQUA! SABATO 10: 15 percorso in preparazione del matrimonio (in meet) DOMENICA 11: 10 prima Eucarestia a dodici Morelli 11,30: prima Eucarestia a Palata LUNEDI 12: 18,30 Battesimo a Palata 20,30: Consiglio pastorale Palata Pepoli MERCOLEDI 14: Consiglio pastorale Galeazza GIOVEDI 15: 20,30 Consiglio pastorale Bevilacqua VENERDI 16: 20,30 Consiglio pastorale Dodici Morelli DOMENICA 18: 11,30 prima Eucarestia a Bevilacqua MERCOLEDI 21, 20,30: Estate Ragazzi: una proposta dell’Arcidiocesi di Bologna con don Giovanni, responsabile della pastorale giovanile diocesana (in meet per le quattro parrocchie) VENERDI 23 ore 20,30: primo incontro del percorso formativo per gli adulti delle 4 parrocchie sul sacramento della riconciliazione (in meet) SABATO 24: ore 15 percorso in preparazione del matrimonio (in meet) DOMENICA 25: 11,30 Cresima a Bevilacqua (primo gruppo) 15: Cresima a Bevilacqua (secondo gruppo)

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