allo psicologo solo se i pazienti sono ansiosi o depressi. Una quota consistente sottolinea, tuttavia, che la responsabilità di indirizzare un paziente da uno psicologo compete al medico, mentre non manca una minoranza di scettici sulla effettiva utilità di un supporto psicologico nella cura del diabete (fig. 31).
Motivi che potrebbero spingere a coinvolgere più spesso uno psicologo e/o uno psichiatra 0
5
10
15
20
Per aiutare i pazienti ad accettare la propria condizione
16,8
Per migliorare la capacità del paziente di gestire la malattia
15,8
Se il paziente ha problemi familiari
15,8
Se ci fossero prove che è utile
35 %
29,7
È una responsabilità del medico
Solo se lo psicologo può veramente aiutare
30
32,7
Solo se pazienti depressi, ansiosi
Lo raccomanderei ai pazienti giovani
25
13,9 12,9 10,9
La somma supera il 100% in quanto erano possibili più risposte
Fig. 31 - Motivi che portano gli Infermieri a coinvolgere uno psicologo e/o uno psichiatra
3.4.5
Coinvolgimento e corresponsabilità nelle cure ed aderenza a stili di vita salutari con particolare attenzione all’attività fisica
Lo Studio DAWN Italia ha indagato la corresponsabilità della persona diabetica a partire dal momento della diagnosi di diabete. A tale proposito gli intervistati hanno dovuto rispondere al quesito su quali erano stati gli interventi che i teams sanitari avevano intrapreso al momento della diagnosi. Le risposte che si sono rilevate sono molto interessanti: è evidente, da un lato, che la memoria degli intervistati si è focalizzata di più su quanto poteva maggiormente modificare le loro abitudini di vita, e quindi la percentuale più elevata di risposte ha citato la prescrizione dietetica, seguita dall’assunzione di farmaci ed ancor prima dalla regolarità di controlli laboratoristici (fig. 32).
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