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La RSA (Residenza Sanitaria Assistita) la realtà pavese
Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Pavia N. 1 / 2021
GIOVANNI BELLONI
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La mission delle RSA è l’assistenza alla persona anziana (over 65), che attualmente presenta sempre più spesso pluri patologie e fragilità sociali e sanitarie.
Nell’ultima decade sono aumentate le richieste di accoglienza per i soggetti non autosufficienti, per cause organiche, decadimenti cognitivi e dipendenza nello svolgere le attività quotidiane.
Tutto ciò comporta una complessità organizzativa e nella risposta ai bisogni. È indispensabile che il soggetto ospite in RSA sia considerato da un punto di vista olistico e gestito da un’équipe multiprofessionale (Medico, Infermiere, Oss, Asa, Fisiatra, Fisioterapista, Educatore, Psicologo). In Italia, circa 21 anziani ogni mille sono ospiti di strutture sociosanitarie e circa 210 mila si trovano in condizioni di non autosufficienza (16 ogni mille anziani residenti). Un’indagine condotta dall’ISS negli anni 2015-19 su un campione di 330 RSA ha rivelato che il 26% dei residenti risultava affetto da demenza, e anche che questo fosse dato sottostimato. In Pavia e Provincia sono presenti 84 RSA distribuite in modo omogeneo nei tre distretti, per un totale di 5800 posti letto. Molte di queste RSA sono fondazioni pubbliche o private con una storia, in alcuni casi centenaria, di assistenza alla persona. Nelle 84 RSA pavesi operano circa 160 medici, prevalentemente con esperienza geriatrica. La pandemia ha messo in luce le criticità organizzative nella cura dell’anziano, che ha bisogno di una presa in carico e di un percorso di cura condiviso in itinere anche con il nucleo famigliare. L’obbligo alla tutela di salute pubblica ha comportato un isolamento relazionale ed affettivo protratto per mesi, con una ricaduta importante sullo stato di salute e in alcuni casi lesivo della dignità e dell’autodeterminazione della persona. Il modello futuro di RSA dovrà tener conto delle esigenze socio-sanitarie emerse in questo periodo, riguardanti non soltanto l’ospite ma tutto il contesto sociale e territoriale esistente. Le criticità di personale socio sanitario che incontrano attualmente le varie amministrazioni riguardano soprattutto la carenza di personale infermieristico, ed in parte anche medico. Tutto ciò va a discapito della qualità di assistenza. Questo assetto organizzativo comporta un rimaneggiamento dei servizi offerti, che può implicare una regressione dell’attività assistenziale. La riflessione sulla fisionomia che i modelli residenziali dovrebbero assumere si articola su più piani correlati: politico-sociale, clinico (che riguarda la qualità e l’appropriatezza delle cure erogate) ed etico-giuridico (che si riferisce al perseguimento del bene dell’anziano e al riconoscimento e tutela dei suoi diritti). Nel 2016 a Pavia è stata fondata SIMeRSA (Società Italiana dei Medici di RSA), che ha come scopo il confronto professionale e scientifico tra i vari medici di Rsa, al fine di rendere più appropriata la cura agli anziani che ci vengono affidati.