Concerto di Natale 19_20

Page 4

COSA ASCOLTEREMO QUESTA SERA

“Sarebbe stata una vera vergogna litigare il giorno di Natale, dicevano. E così era, Dio lo sa che era così.” Charles Dickens - Il Canto di Natale Il Concerto di Natale è per l’Orchestra della Toscana un momento distintivo all’interno della propria programmazione. Un rito che si ripete magicamente il pomeriggio della vigilia al Teatro Verdi di Firenze e nei giorni precedenti in vari luoghi della Toscana. Un momento di gioia, festa, scambio di auguri anche tra i nostri professori che si salutano prima di ritrovarsi, dopo le feste, per i prossimi impegni. Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in si bemolle minore, op. 23 ■ di Pëtr I. Čajkovskij con il quale si apre la serata è uno dei concerti pianistici più eseguiti al mondo. Curiosamente ha una storia che lo lega propio alla vigilia di Natale. È il 1874, Čajkovskij ha 34 anni, è un compositore già maturo ed ha in quel giorno così particolare un appuntamento importante con Nikolaj Rubinštejn, direttore del Conservatorio di Mosca e pianista virtuoso. Vuole fargli ascoltare la sua nuova composizione che è a lui dedicata. Le cose non vanno come Čajkovskij si sarebbe aspettato.

L’accoglienza però è decisamente negativa. «Gli suonai il primo tempo. Non una parola, non un’osservazione! [...] Tuttavia mi armai di pazienza e suonai il Concerto sino alla fine. Il silenzio continuava. Mi alzai e dissi: “Allora, cosa ne pensa?”. Ma ecco che dalle labbra di Nicolas Grigorievic cominciò a sgorgare un profluvio di parole, dapprima in mormorio sommesso, quindi in tono fragoroso come il tuono di Giove. “Il suo Concerto non vale assolutamente nulla, non è possibile suonarlo, i passaggi sono volgari, goffi, e cosi mal scritti che non si vede neppure un modo per correggerli. La forma è cattiva e banale”». Offeso Čajkovskij lascia la stanza. «non cambierò neppure una nota e lascerò il pezzo nella sua forma attuale» è la sua risposta, decidendo di dirottare la sua dedica su di un altro grande interprete dell’epoca, il celebre pianista e direttore d’orchestra Hans von Bülow, allievo di Franz Liszt, che da parte sua definì l’opera “originale e nobile!”.

Timeline | La vita | Le opere 1700

1800


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.