Opposizione Comunista luglio 2010

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Opposizione Comunista

La lotta continua in Grecia Il sesto sciopero generale in sei mesi si è svolto in Grecia, contestando le misure durissime imposte contro il popolo greco da parte dell'Unione europea, il FMI e il governo Papandreou "socialista. La ragione immediata per il nuovo sciopero è stato il nuovo disegno di legge che vuole distruggere i diritti pensionistici e rapporti di lavoro che esistono da decenni. Papandreou teme che i deputati del PASOK non votino il disegno di legge in parlamento e minaccia di indire le elezioni anticipate. Lo sciopero generale è stato indetto dal GSEE (Confederazione del lavoro del settore) e ADEDY (Federazione Nazionale dei dipendenti pubblici), seguiti anche da GSVE, la Federazione dei piccoli commercianti e artigiani. Pame, l'organizzazione sindacale del Partito comunista di Grecia, che aveva già organizzato uno sciopero il 23 giugno, si è unito allo sciopero generale, ma ha organizzato, come sempre, una manifestazione separata a piazza Syntagma. GSEE ha indetto una manifestazione di fronte alla sua sede di Pedion tou Areos ( Campo di Marte )con i suoi militanti mentre i sindacati di classe, e le organizzazioni di sinistra erano riuniti vicino di fronte al Museo Nazionale. Tra questi, i movimenti sociali hanno preso parte, come il movimento popolare "Noi non paghiamo il pedaggio! Non paghiamo il FMI!" nonché un forte concentramento di persone in trattamento medico delle tossicodipendenze nel dipartimento dell 'Ospedale Psichiatrico di Attica che lottano per i loro diritti e contro la repressione e l’ internamento da parte dello Stato ed ex-tossicodipendenti che hanno completato con successo il loro trattamento. Circa 30.000 persone hanno partecipato alla marcia ad Atene. Cortei simili sono state organizzati nelle principali città del paese. La partecipazione allo sciopero stesso è stata molto alta (90-100 per cento.). Ma la frustrazione è molto forte tra la classe operaia quando la burocrazia sindacale tenta di disinnescare la rabbia sociale con sole 24 ore articolate di lotta, ovviamente inefficaci di fronte alla sfida poste dalla UE / FMI / troika BCE e il loro governo di Atene. La richiesta di uno sciopero ad oltranza, inizialmente lanciata dal EEK,è diventata sempre più popolare, e gridata da molti spezzoni del corteo. Quando la marcia ad Atene era nella sua fase conclusiva,lo spezzone del corteo dell’ EEK e quello del movimento contro i pedaggi nelle autostrade privatizzate sono stati attaccati dai reparti anti-sommossa della polizia e 14 giovani sono stati arrestati. Quando un medico ha protestato verso gli agenti per un ragazzo che è stato arrestato senza alcuna ragione, i poliziotti hanno risposto con questa motivazione: "era un membro del servizio d 'ordine del EEK"!

luglio2010 Domani questi compagni saranno giudicati. Nessuna repressione ci può intimidire! Nessuna burocrazia può fermare la rabbia della classe operaia! La lotta continua: Per cacciare il FMI e l'UE ! Per cancellare tutto il debito degli usurai internazionali ! Per la nazionalizzazione delle banche, senza indennizzo e sotto controllo dei lavoratori per il potere ai lavoratori ' ! Per la sconfitta della UE imperialista e l'unificazione socialista d'Europa. Articolo di Michael Savas portavoce EEK Partito Rivoluzionario dei Lavoratori

(sezione del Coord. per la Rifondazione della IV Internazionale)

Diritti degli animali e liberare gli innocenti? Recentemente siamo stati intasati da mail che trattano L'incontro internazionale per la liberazione animale 2010 quest'anno verrà organizzato da un collettivo di attivisti italiani. Pubblichiamo per tanto un estratto liberamente tratto da ClassWar n°67 che affronta questo tema in modo classista e nel quale ci riconosciamo. C’è gente che spiega che l’industria moderna è causa di crudeltà verso gli animali, che sono visti come "vittime innocenti" e tutta questa gente, senza distinzione di classe, sente un dovere morale di "aiutare i senza aiuto" e di "parlare per quelli che non possono parlare". Noi diciamo che queste sono stronzate. Alla domanda cos’è "immorale" nel processo di produzione, prima di aver affrontato la questione della presa delle leve del controllo della produzione da parte della classe lavoratrice, significa mettere il carro dell’etica davanti ai buoi del potere. Dare la priorità alle sofferenze "delle vittime senza aiuto" senza considerare le sofferenze della classe lavoratrice, che ha il potere di distruggere il sistema capitalista che continuamente ci nega il controllo sulle nostre stesse vite, è un errore. Peggio, questo mostra come tanta gente ha acquisito gli input del capitalismo per una vita di pietà e sacrifici. Con tutto questo comico stile di riparazione e rinascita. Dicendo che i "senza aiuto" sono innocenti, i media insinuano che chi non è "senza aiuto" è in qualche modo colpevole. Questo potere dei media di giudicare chi è innocente e chi è colpevole e chi è innocente è sempre nascosto dietro la frase "l’opinione pubblica", nello stesso tempo le soluzioni non vanno oltre un offerta caritatevole. Chiunque abbia un po’ di cervello sa che cos'è questa "pubblica opinione". In Inghilterra nel 1984 i minatori non erano vittime "senza aiuto", così i media hanno formato una sola squadra insieme alla polizia per batterli e bastonarli... tutto in nome della "pubblica" opinione. (...) Quando quasi dieci anni dopo Heseltine ha annunciato la chiusura di altre miniere, i media senza timore hanno presentato i pochi minatori rimasti come "vittime senza aiuto" e, sorpresa sorpresa, c’è stata un’ondata di simpatia per i minatori da parte di quei bastardi che li avevano attaccati nel 84/85. La società capitalista prova a farci accettare cose del tipo che solo il denaro è un valore e che noi, come individui, siamo inutili e senza valore se non abbiamo denaro, proprietà, abilità, una bella apparenza etc. Di sicuro come gente della classe lavoratrice escludiamo che nella nostra vita di ogni giorno possiamo sfidare le guardie ed i padroni attraverso la solidarietà religiosa e, facciamoci una risata, l’autoconvincimento. Comunque molta gente della middle-class non ragiona così e prova a dare significato alla propria vita combattendo per altre ragioni che non sono quelle dell’aspirazione all’autoliberazione della classe lavoratrice perchè ovviamente non possono identificarsi con essa. Dal loro punto di vista, il meno capace, gli oppressi sono quelli che non possono parlare per loro stessi. Gli animali sono la vittima preferita perchè sono incapaci di parlare o agire per proprio conto. I proletari possono sempre dirgli di andarsene ’affanculo, gli animali non possono.

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