Nr. 29 - Opinione Liberale - 25 settembre 2020

Anno 29 /G.A.A. Camorino

25 settembre 2020 /

29

Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese

Artefici del proprio destino

05 / Marzio Della Santa / capo Sezione enti locali Oggi si parla di aggregazioni di opportunità: alla base vi è la consapevolezza di poter far meglio e di più per le attuali e le future generazioni.

Dare voce ai giovani

11 / Rocco Cattaneo / consigliere nazionale Abbassare l’età minima per il diritto di voto a livello federale da 18 a 16 anni: il Consiglio nazionale è favorevole.

Editoriale / Sebastiano Gaffuri / vicepresidente PLR

one i z a g e r g ag

Medio o i g g e d Ve

Dar seguito alla riforma dei Comuni Se oggi il Ticino e la Svizzera possono vantare un elevato benessere questo è da ascrivere anche alla volontà e alla capacità delle differenti Comunità di autodeterminarsi, organizzandosi nella maniera ritenuta più consona in rapporto alle proprie particolarità locali quali, per esempio, le condizioni finanziarie, sociali e territoriali. Sarebbe pertanto incauto, se non addirittura arrogante, esprimere apprezzamenti al riguardo dell’imminente votazione sull’aggregazione tra Bedano e Gravesano. Sarà la popolazione dei due Comuni a determinare il proprio futuro. È con questo rispetto che mi permetto però alcune considerazioni generali sul ruolo che immagino per i Comuni ticinesi. Leggendo i quotidiani è possibile rendersi conto di come le problematiche siano più complesse e più globali rispetto al passato. Pensiamo per esempio ai temi climatici che coinvolgono il mondo intero, oppure ancora al tema della mobilità, che nel nostro Cantone tocca più Comuni, se non addirittura più Nazioni. Se concordiamo sul fatto che il Comune non ha solo un ruolo di mero sportello allora non possiamo fare a meno di constatare come sia assolutamente necessario, oggigiorno, poter contare su Comuni efficaci e capaci di dare risposte concrete alle grandi problematiche odierne. A mio modo di vedere in futuro i Comuni dovranno avere dimensioni che permettano di pianificare il territorio

Prossimi appuntamenti

Nuova presidenza e rilancio del partito

ordinatamente e coerentemente. Ma soprattutto dovranno essere differenziati, da Comune a Comune, nei compiti assunti e nei servizi erogati tenendo conto delle specificità locali e delle problematiche da trattare.

Breggia non è uguale a Lugano. I problemi di quest’ultimo non sono gli stessi del primo e viceversa. Ritengo dunque importante portare a termine la riforma dei Comuni ticinesi.

Comitato cantonale giovedì 15 ottobre 2020

Congresso cantonale domenica 22 novembre 2020

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Medio Vedeggio è il nome scelto per il nuovo Comune che unirà Gravesano e Bedano se le rispettive popolazioni diranno sì il 18 ottobre al progetto di aggregazione, un progetto sostenuto dalla politica che permette di assicurare la nascita di un Comune più grande e più forte, sia finanziariamente sia contrattualmente, di un Comune a misura d’uomo e sempre vicino al cittadino.

Insieme per Medio Vedeggio Maurizio Anghileri sindaco di Gravesano

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a anni nel medio Vedeggio si parla di aggregazione, non si è però mai andati oltre la semplice raccolta dati, per questo o quel motivo, e a volte anche per personalismi e campanilismi. Gravesano e Bedano hanno tuttavia deciso di approfondire i presupposti positivi e le opportunità che scaturirebbero dall’unione delle due realtà. Il

Dario Fraschina sindaco di Bedano

progetto aggregativo è stata la logica conseguenza.

Ma perché aggregare due Comuni sani finanziariamente? Cosa è saltato in mente ai due sindaci e ai Municipi? Ebbene, quella che apparentemente può sembrare una decisione avventata, non necessaria o inappropriata, si inserisce pienamente nella dinamica istituzionale che oggi richiede di unire le forze

per svolgere al meglio i compiti che le realtà comunali sono chiamate ad assolvere. La bontà del progetto è di fatto stata fatta propria dai Consigli comunali di Gravesano e Bedano e sarà decisa formalmente dalla popolazione il prossimo 18 ottobre.

La forza della comunità e la voglia di condividere L’aggregazione dei Comuni di Bedano

l’aggregazione

bero sarà all’insegna della qualità grazie al nuovo centro polisportivo e al centro comunale e diurno per anziani previsti a Gravesano, a favore di tutta la popolazione. Sono progetti finanziariamente sostenibili per il nuovo Comune Medio Vedeggio che potrà cogliere appieno l’opportunità di rafforzare le sinergie nell’utilizzo delle risorse disponibili, ponendo le premesse per una migliore gestione e quindi di servizi più mirati ed efficaci.

La fortuna poi di essere due Comuni di dimensioni simili non pone il problema di un quartiere che prevale sull’altro, in ragione anche della possibilità di creare i circondari elettorali.

e Gravesano porterà alla nascita di una nuova entità di quasi 3’000 abitanti, permettendo di rafforzarne la posizione in seno all’area del Vedeggio e questo senza modificare la percezione di un Comune vicino alla popolazione. Sia il numero di abitanti sia la conformazione del territorio e la struttura edificatoria del comparto permettono infatti di confermare il nuovo ente come un Comune a misura d’uomo: i servizi alla cittadinanza saranno mantenuti e ampliati; l’offerta di infrastrutture per il tempo li-

Da due a uno con tanta voglia di fare Gravesano e Bedano sono due bellissimi Comuni, con una localizzazione eccellente per territorio/ambiente e per la vicinanza alla “grande Lugano”.

Abbiamo la possibilità di crescere con intelligenza, di dimostare di credere in una nuova realtà dinamica e di opportunità, di costruire il nostro futuro. È proprio quando c’è un’opportunità che si è liberi e padroni delle proprie scelte e del proprio destino.

Il nostro obiettivo – come sindaci – era ed è di arrivare a proporre un progetto aggregativo a misura d’uomo, sostenibile territorialmente, finanziariamente forte, innovativo in infrastrutture, dove al centro ci sia sempre il cittadino. Il nostro impegno oggi è di fornire alla popolazione gli strumenti e le informazioni essenziali per arrivare a una decisione ponderata e lungimirante. La validità del progetto è la garanzia migliore che possiamo offrire – come sindaci, come Municipi, come Consigli comunali – alle nostre popolazioni.

Vi invitiamo pertanto a consultare il sito internet e visionare il video, a leggere il rapporto studio e il materiale informativo che avete ricevuto da pochi giorni o semplicemente il giornale che avete in mano... ricordiamoci che il diritto all’informazione e il dovere di darla sono l’essenza della democrazia.

Con questo aforisma di Luigi Einaudi e con la speranza che anche voi care cittadine e care cittadini di Gravesano e di Bedano possiate appovare e condividere la bontà e l’opportunità di questo progetto aggregativo, vi invitiamo a partecipare numerosi alla serata di martedì 6 ottobre che vedrà la partecipazione del presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi.

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Identità e prossimità con il cittadino al primo posto Lara D’Alessio presidente PLR Gravesano

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l «matrimonio» tra Bedano e Gravesano procurerà alla popolazione vantaggi infrastrutturali, mantenendo la nostra identità intatta e la prossimità con il cittadino al primo posto.

L’aggregazione quindi, non risulta essere tanto “di necessità” quanto “di opportunità”.

Bedano e Gravesano, unendo le loro forze, avrebbero infatti la possibilità di migliorare i servizi per i propri cittadini.

La scuola elementare che sorgerà a Bedano, attualmente in fase di costruzione, potrà ospitare fino a 150 allievi. Questa scuola, di cui si è molto discusso, ha una capienza ampiamente proporzionata alle necessità del futuro comune di Medio Vedeggio, sia dal punto di vista dei costi che della capienza, basti pensare che per l’anno 2018-2019 gli allievi che hanno frequentato le scuole elementari dei due comuni erano in totale 128. Al fine di agevolare le famiglie di Gravesano, ai genitori sarà data la possibilità di scegliere quale scuola elementare far frequentare ai propri figli: Bedano o Manno. Così facendo, chi lo desidera, potrà scegliere di mandare i bambini alle scuole elementari di Manno, che faranno parte del futuro Istituto scolastico Manno-Gravesano-Bedano. Pochi genitori hanno l’opportunità di poter scegliere quale scuola elementare frequenteranno i propri figli.

In merito all’ubicazione dei principali uffici

Serata informativa Martedì 6 ottobre – ore 20, scuole medie di Gravesano – avrà luogo l’ultima serata informativa alla presenza dei sindaci di Gravesano, Maurizio Anghileri, e di Bedano, Dario Fraschina, e del presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi. Siete tutti caldamente invitati a partecipare!

amministrativi del futuro Comune di Medio Vedeggio, la scelta più immediata e logica è stata quella di optare per l’esistente e moderna struttura di Bedano, costruita pochi anni fa, con grandi spazi e per la quale è prevista la possibilità di estendere gli orari di sportello.

In merito ai futuri progetti per il nuovo comune di Medio Vedeggio – come per esempio il centro polisportivo a Gravesano, il magazzino e il rifugio pubblico, il centro diurno e associativo con operatore sociale – è importante precisare che questi non sono ancora stati approvati e decisi.

Si tratta di idee e progetti che in caso di aggregazione potrebbero venir realizzati, dopo approvazione del nuovo Consiglio comunale e del nuovo Municipio. Da non dimenticare che qualora le due entità decidessero di procedere con l’aggregazione, il Cantone contribuirà con 1 milione che sarà utilizzato per sviluppare nuove infrastrutture.

Un Comune a misura d’uomo Daniele Cairoli vicepresidente PLR Bedano

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l nuovo Comune di Medio Vedeggio, che andremo a votare il prossimo 18 ottobre, sarà un Comune che malgrado raddoppi la sua popolazione e la sua estensione, rimarrà a misura d’uomo, con tutti i suoi servizi concentrati in meno di 1’200 metri. Questa risulterà infatti

essere la sua estensione massima, tra i confini con il Comune di Manno a Sud e quello di TorricellaTaverne a Nord.

I servizi amministrativi, così come quelli di prossimità, restano al centro del territorio, comodi da raggiungere, pensando soprattutto ad una politica della mobilità lenta potenziata, e grazie all’aumento della popolazione, i servizi potranno essere garantiti sull’arco dell’intera giornata nonché dell’intera settimana e non limitati come succede attualmente.

Grazie alla presenza di varie associazioni che già da diversi anni, hanno una visione aggregativa, (vedi sezione Scout Medio Vedeggio) si riesce ad offrire un servizio capillare alla nostra popolazione assistendola in maniera ottimale, come ad esempio, durante il periodo della pandemia.

l’aggregazione

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Ripensare il territorio, progettualità condivisa Osvaldo Vidimari presidente PLR Bedano

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n’aggregazione di due o più Comuni è un’occasione unica per fermarsi un attimo e ripensare il territorio, sia dal punto di vista urbanistico sia degli investimenti, andando a correggere e perfezionare laddove ne-

cessario, per esempio con una revisione del piano regolatore. Parimenti, aumentando il territorio a disposizione e ottimizzando i servizi, si vanno a liberare degli stabili e degli spazi in generale, molto preziosi in un territorio relativamente piccolo e con poche risorse ancora disponibili. Edifici che si possono convertire e rivalorizzare per essere più capillari e al servizio della popolazione. Si pensi per esempio alla potenzialità di un terreno come l’ex Centro Quadri di Bedano o il vecchio asilo di Gravesano.

La nuova scuola elementare, attualmente in cantiere nel Comune di Bedano, tiene già conto di questi criteri, essendo pensata e progettata in mezzo ai futuri quartieri di Gravesano e Bedano e con una capienza che, con i dati attuali può

ospitare tranquillamente tutti gli allievi dei due Comuni.

Con l’aggregazione vi sono anche alcuni investimenti che i singoli Comuni non potrebbero mettere in atto con le proprie forze finanziarie, come il Centro Diurno o il Centro polisportivo, progetti che se avvallati dal futuro legislativo, porterebbero dei nuovi servizi, attualmente mancanti, a favore delle famiglie. Dagli anziani, ai giovani. Concludo dicendo che questa aggregazione è un’opportunità unica, da cogliere al volo, in quanto dopo anni, si è arrivati ad un progetto concreto, un progetto che rafforza la nostra comunità verso i comuni limitrofi, ma lascia inalterata la nostra identità, dando un futuro ai nostri giovani, senza dover arrivare ad una imposizione dall’alto.

Un’opportunità unica Ferruccio Messi consigliere comunale PLR Gravesano

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n Comune solido e competitivo anche dal profilo della mobilità. È un altro degli obiettivi dell’aggregazione tra Gravesano e Bedano. Un esempio: lo svincolo di Sigirino dell’autostrada A2 permetterà di sgravare le nostre strade, nel caso del tratto Ostarietta Uovo di Manno fin quasi del 40% di traffico.

Un’opportunità irrinunciabile per dare una svolta alla mobilità lenta e sostenibile sul nostro territorio. Ma per riuscire a lasciare ai nostri figli un Comune all’avanguardia, bisogna

avere il “peso specifico” per approfittare di questa occasione. Altro esempio: con l’avvento del tram treno nel Luganese e dopo la recente apertura del traforo di base del Monteceneri di AlpTransit, nel Medio Vedeggio abbiamo bisogno di un entità pubblica in grado di rivendicare e sostenere un miglioramento dei trasporti pubblici. Come il famoso prolungamento della linea 5 degli autobus fino a Gravesano. Un progetto frenato finora dalla mancanza di risorse, che potrà riaprirsi grazie alla nuova realtà frutto dell’aggregazione. Già oggi sono in atto collaborazioni intercomunali per quanto riguarda traffico e mobilità, ma spesso esse non risultano davvero efficaci. I casi di via al Fiume, zona negozio Moreno per intenderci, e della Strada Regina sono eloquenti. E il motivo è semplice: alla fine ogni Comune è portato a gestire i propri problemi in modo autonomo. Solo uniti è possibile approfittare davvero dei vantaggi di una gestione comune. Infine, il senso di questa aggregazione per le generazioni presenti e, soprattutto, future, si misura anche nei progetti, il vero motore della vita comunale. E per Gravesano questi progetti hanno un nome: centro diurno e centro polisportivo. Servizi per giovani e anziani proprio fuori la porta di casa. Vogliamo davvero rinunciarvi?

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l’approfondimento

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Artefici del proprio futuro Marzio Della Santa. Quali sono oggi le sfide delle aggregazioni che sono in dirittura d’arrivo o in fase di consultazione: in ottobre si vota per il nuovo comune Verzasca e per i progetti dei (futuri) comuni di Medio Vedeggio e Val Mara?

Oggi più che mai si può parlare di aggregazioni di opportunità. Non mancano tuttavia le realtà locali in difficoltà strutturale, sia sul piano dei servizi che su quello finanziario o degli organi comunali, che lottano ostinatamente per mantenersi indipendenti. Per la maggior parte dei progetti aggregativi odierni, alla base vi è la consapevolezza di poter far meglio e di più per le attuali e le future generazioni. Una volta si aggregavano Comuni finanziariamente deboli, oggi enti locali forti che vogliono essere artefici del proprio sviluppo sociale, ambientale ed economico.

La città di Bellinzona non può essere paragonata al comune Riviera, tanto per citare le ultime aggregazioni. Ci sono differenze che vanno considerate, come affrontare questa diversità di funzionamento dei Comuni?

Vent’anni di aggregazioni hanno ampliato

il divario tra i Comuni. Mi spiego: Linescio, per citare un esempio, ha marciato sul posto mentre Lugano è diventata molto più grande. Queste differenze non possono più essere ignorate. Il federalismo asimmetrico è una via per raggiungere l’obiettivo. Di per sé esso non è nulla di nuovo, ma la sua applicazione necessita un cambiamento di paradigma politico. Centrale è l’apprezzamento delle differenze che sussistono tra gli enti locali.

Un approccio in contrasto con quello praticato negli ultimi decenni, che vuole che i cittadini beneficino degli stessi servizi, ovunque essi abitino.

Peccato che le loro preferenze cambino in ragione del tessuto socioeconomico e territoriale nel quale vivono.

La “Riforma Ticino 2020” doveva vedere la luce quest’anno. A che punto siamo?

Ticino 2020 è in primo luogo un progetto di cultura politica, che rivendica un ruolo centrale per i Comuni, chiamati a occuparsi della qualità di vita residenziale dei cittadini e delle aziende che vi hanno domicilio. Da inizio settembre hanno preso avvio alcuni gruppi di lavoro misti, composti da rappresentanti del Cantone e dei Comuni, che nel corso dei prossimi mesi dovranno definire come tradurre nella pratica l’ipotesi di ripartizione dei compiti e dei flussi indentificata dal Comitato strategico del progetto, precisando le condizioni (p. es. umane, procedurali, tecniche e giuridiche)

che devono essere soddisfatte perché ciò sia possibile. A fine aprile 2021 sapremo cosa potrebbe cambiare nei rapporti tra Cantone e Comuni, ovvero quando il Consiglio di Stato prenderà atto della proposta, in modo che sia possibile – dopo un’ultima fase di consultazione – sottoporre la riforma al voto del Gran Consiglio nell’autunno del prossimo anno.

Le elezioni comunali, rinviate ad aprile 2021, hanno fatto emergere una certa difficoltà dei partiti a trovare candidati. Come spiega questo disinteresse dei cittadini?

La disaffezione dei cittadini per la cosa pubblica non è cosa nuova e trova le sue origini in diversi fattori. Per anni la si è legata ai ritmi della società moderna, con le sue molteplici esigenze, sul piano privato e professionale, che lascia poco tempo per la vita istituzionale. Ma tra tutte le cause possibili ritengo che la perdita del senso di comunità sia oggi quella che deve preoccuparci di più. Senza tale legame perché devo preoccuparmi del presente e del futuro del Comune nel quale vivo? Un’evoluzione che trova riscontro anche nel cambiamento di attitudine del cittadino nei confronti dei servizi pubblici, sempre più consumatore e sempre meno consapevole di ciò che ha fatto sì che vi sia un prodotto da consumare.

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l’approfondimento

Aggregazioni e la voglia di condividere Realtà comunali autonome, forti, vicine al cittadino Fondamentale per il PLR assicurare al Ticino realtà comunali forti e autonome, capaci di offrire infrastrutture e servizi pubblici tanto di prossimità quanto di interesse regionale; di garantire le premesse in grado di favorire il benessere del cittadino (posti di lavoro, offerte formative e qualità del territorio). Il PLR vuole puntare su

13.000

Abitanti, in media, in ognuno dei 27 Comuni previsti, se la popolazione ticinese fosse pari a quella odierna

centri urbani complementari e interconnessi tra loro grazie alla nuova rete metropolitana (trasporto pubblico). Incoraggiare il Comune nell’assumersi il ruolo di generatore di comunità (smart city), stimolandone le iniziative in grado di rafforzare i legami sociali e migliorare la qualità di vita dei suoi cittadini (integrazione e prevenzione sociale).

Il diritto dei cittadini all’autodeterminazione I cittadini devono avere il diritto di autodeterminarsi, per questo motivo secondo il PLR le aggregazioni devono partire dal basso, coinvolgendo il più possibile la popolazione interessata; andrebbero semmai ponderate con sensibilità le condizioni che potrebbe-

ro portare il Cantone a limitare questa autonomia, ad esempio in casi di beneficio di significativi importi perequativi e a proporre incentivi o penalizzazioni qualora il Comune volesse decidere di mantenere la propria autonomia opponendosi a progetti aggregativi.

600

Nel 1990 oltre la metà dei Comuni ticinesi non raggiungeva i 600 abitanti

l’approfondimento

in Ticino

in Svizzera

dal 1990 al 2020

247

3.021

nel 1990

238 157

115

-53.5% 1990

2000

2010

-27.1%

2020

2.202

nel 2020

Fonti: Dipartimento delle istituzioni; Ust

Diminuzione dei comuni

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Valorizzazione dei Comuni nel contesto cantonale

73,8

milioni di CHF Incentivi calcolati per l’attuazione delle aggregazioni comunali

Il PLR sostiene una maggiore autonomia comunale che significa anche una maggiore differenziazione nell’erogazione dei servizi da un Comune all’altro.

Differenziazione (o concorrenza che dir si voglia) che ha permesso alla Confederazione, ai Cantoni e ai Comuni di migliorare e di progredire anno dopo anno. È pertanto fondamentale definire lo standard

minimo da raggiungere nei compiti che la legge attribuisce all’ente pubblico, con l’intervento del Cantone laddove lo standard minimo non è acquisito. Entrare in questa dimensione significherebbe riconoscere il ruolo del Comune nel contesto cantonale, ma permetterebbe soprattutto di sostenere quel senso di responsabilità di cui tanto hanno bisogno le nostre istituzioni.

“Dal basso” parte l’impegno del PLR per il bene comune Come liberali radicali vogliamo impegnarci per il bene comune partendo “dal basso”, per capire le esigenze dei cittadini e delle cittadine e riuscire a dare loro risposte precise. E questo va fatto partendo dal piano comunale. Si pensi all’importanza di avere dei servizi di qualità, un’ammini-

strazione efficace, una formazione costantemente migliorata, investimenti in infrastrutture pubbliche all’avanguardia come anche all’importanza di avere un occhio di riguardo per misure che tengano conto dell’impatto ambientale che ogni nostra azione comporta.

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l’approfondimento

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Rafforzare il senso di appartenenza Andrea Bersani vicesindaco di Bellinzona

Andrea Bersani. Quali sono i pregi e i difetti di una città come Bellinzona a tre anni dall’aggregazione?

I pregi sono senz’altro un maggior potere contrattuale verso Cantone e Confederazione, una maggior progettualità e più mezzi per investimenti strategici. Gli svantaggi, almeno nell’immediato, sono rappresentati dalla difficoltà di “amalgamare” diversi modi di funzionamento dell’amministrazione e dal garantire ai vecchi Comuni le stesse attenzioni in relazione alle richieste più puntuali. È tuttavia pur vero che un’aggregazione deve servire a creare un nuovo Comune e non deve mirare a cancellare il senso di appartenenza dei cittadini alle loro rispettive Comunità di riferimento (siano esse Comuni o quartieri), ragione per cui i vantaggi e gli svantaggi vanno a mio modo di vedere valutati sul lungo termine.

Da un sondaggio emerge che i cittadini sono preoccupati più che dal moltiplicatore dalla qualità di vita residenziale: come rispondere a questa preoccupazione?

Effettivamente il moltiplicatore assume spesso, nel dibattito politico – specie in tema di aggregazioni – molta più importanza di quanto non ne abbia in realtà. La qualità di vita, di cui meno si discute, credo, ha per finire un’importanza maggiore nella scelta del posto in cui vivere. La sua promozione passa però da molti fattori e, in primis, da una pianificazione intelligente. Un’aggregazione non può prescindere dal fissarsi, tra i suoi obiettivi, anche quello di ripensare in modo unitario e coerente l’occupazione del territorio, operazione per la quale normalmente ci vogliono anni e che deve pertanto essere pensata, per quanto possibile, sin da subito.

Samuele Cavadini sindaco di Mendrisio

Samuele Cavadini. In un’aggregazione quali sono gli aspetti da valorizzare e gli errori da non commettere?

Sicuramente l’aspetto da valorizzare e da rispettare è la specificità di ogni singolo quartiere che a Mendrisio sono dieci; la Città è infatti un insieme di singoli borghi dalla forte identità. Ogni quartiere è dunque diverso, ha le sue peculiarità che devono essere tenute in conto sia da un punto di vista sociale che territoriale. Per quanto riguarda gli errori, non bisogna pensare che una volta fatta l’aggregazione sia finita lì: è solo l’inizio, il lavoro di costruzione di una nuova Città passa dal perfezionamento dei servizi alla pianificazione territoriale, a una visione più strategica e regionale senza tuttavia trascurare un’attenzione alla prossimità.

Quanto è solida l’identità costruita di Mendrisio che dalle dimensioni di paese è passata allo status di Città?

Mendrisio deve ancora crearsi un’identità cittadina. C’è bisogno di tempo per affinare e armonizzare il processo aggregativo. Stiamo consolidando la crescita migliorando ciò che oggettivamente non funziona nei quartieri, stiamo in altre parole mettendo a punto l’operatività in un’ottica di “Città” senza dimenticare progetti di più ampio respiro. È un processo continuo che richiede convinzione, impegno e pazienza. Non è sempre facile far apprezzare i vantaggi di una città perché il cittadino, giustamente, richiede un’attenzione su aspetti puntuali e quotidiani molto concreti. Tuttavia le grandi sfide che in futuro dovremo affrontare che riguardano, ad esempio, l’attenzione ad un economia sostenibile, l’evoluzione demografica, la gestione del territorio e i cambiamenti climatici richiedono visioni condivise, coesione negli intenti e capacità di azione a livello regionale. Una dimensione cittadina permette di essere più forti ed efficaci e, con il tempo, i vantaggi di un’aggregazione risulteranno più evidenti.

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Diritto di voto ai sedicenni, di cosa abbiamo paura?

Rocco Cattaneo consigliere nazionale

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o scorso 10 settembre il Consiglio nazionale ha deciso di dar seguito, seppur di stretta misura, all’iniziativa parlamentare “Dare voce ai giovani. Diritto di voto e di elezione attivo per i sedicenni come primo passo nella vita politica attiva”. Questa iniziativa, da me votata, chiede di abbassare l’età minima per il diritto di voto a livello federale da 18 a 16 anni. Il diritto di eleggibilità rimarrebbe invece invariato a 18 anni.

Le decisioni politiche che vengono prese oggi avranno senza dubbio impatti rilevanti negli anni e nei decenni futuri. E’ dunque giusto permettere ai giovani di oggi di partecipare

alle discussioni che daranno forma al loro futuro. L’evoluzione anagrafica del Paese fa sì che, in futuro, una quota sempre maggiore dei votanti avrà più di 50 anni. Questo dato, combinato con il fatto che gli anziani di solito hanno più tempo a disposizione e dunque sono più propensi a recarsi alle urne, potrebbe causare degli squilibri nei risultati delle votazioni. Con il termine “squilibri” intendo dire che gli interessi di breve e di medio periodo potrebbero essere preferiti a quelli di lungo periodo.

Concedere il diritto di voto a chi oggi ha 16 o 17 anni potrebbe contrastare efficacemente questa tendenza.

Chi si oppone all’iniziativa sostiene che i sedicenni e i diciassettenni dispongono già di molte alternative per poter partecipare alla vita politica, pur non godendo del diritto di voto. Al contrario, il fatto che i parlamenti dei giova-

ibilaterali.ch

no-iniziativacontro

ni attualmente fervano di attività dovrebbe farci capire che l’abbassamento dell’età minima per il voto è una proposta che risponde ad un bisogno reale delle giovani generazioni.

L’UDC poi, in particolare, sembra temere che i giovani neo-votanti possano essere “indottrinati” dalla propaganda politica. Questo significa non avere nessuna fiducia nella capacità discernimento delle giovani generazioni. Al contrario, abbiamo l’occasione di ringiovanire e dare più vigore alla nostra democrazia, nel contempo coinvolgendo ed educando alla partecipazione politica i più giovani. E’ del tutto probabile inoltre che, dopo aver già potuto esprimere la propria voce tramite il voto per due anni, i futuri diciottenni diventino ancora più interessati e propensi a dedicarsi alla vita politica attiva di quanto non lo siano oggi. Quindi, perché avere paura?

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Cassis e Farinelli padrini dell’evento PLR Tresa Stefano Meroni presidente PLR Tresa

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enerdì 18 settembre è nata la neo PLR Tresa che raggruppa le sezioni di Ponte Tresa, Croglio, Monteggio e Sessa. I sindaci di Ponte Tresa e Croglio Daniel Buser e Margherita Manzini Hochstrasser hanno aperto l’assemblea che successivamente è stata diretta dal presidente del giorno, il consigliere federale Ignazio Cassis accompagnato dal consigliere nazionale Alex Farinelli, che hanno fatto da padrini all’evento. I due esponenti politici federali sono stati coadiuvati dalla presidente di Circolo di Sessa Fabrizia Toletti. Durante l’assemblea costitutiva è stato ratificato il nuovo statuto, ed è stato nominato il nuovo comitato che è cosi composto: Stefano Meroni (presidente), Giorgio Annen, Osvaldo Paris, Mauro Poretti (vicepresidente), Andrea Lavagetti, Mirna Cassis, Guido Oehen, Mario Simaz, Fabio Toletti, Caterina Scotti, Emi Giacomini, Marco Galli, Kathjiuscia Ballinari Galli, Domenique Galli, Daniel Buser, Pierluigi Verzeroli, Margherita Manzini Hochstrasser e Michele Paris nonché i revisori Chiara Casari e Enrico Iten. Il nuovo comitato nelle prossime settimane dovrà procedere con la ripartizione delle cariche all’interno del comitato, definire il programma politico, definire le liste per le votazioni comunali del 18 aprile 2021. Successivamente all’assemblea si è tenuto l’evento

pubblico che ha avuto quali temi la pandemia Covid-19, le relazioni fra Svizzera ed Europa, in particolare la votazione del 27 settembre, la libera circolazione, gli accordi con l’Italia e l’accordo quadro con l’ UE. Davanti ad un centinaio di persone, in un clima molto positivo, il giornalista Marco Bazzi ha moderato il dibattito tra il consigliere federale Ignazio Cassis e il consigliere di Stato Christian Vitta in rappresentanza delle rispettive istituzioni federali e cantonali. Un dibattito che ha permesso di meglio comprendere i meccanismi della politica soprattutto in un periodo molto difficile e complicato come la pandemia.

Finanze, è responsabilità di tutte le forze politiche Giorgio Galusero granconsigliere PLR

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l pre-consultivo del Cantone è impietoso: 270 milioni di disavanzo. E altrettanto impietosi saranno i bilanci dei prossimi 2 o 3 anni tanto da ipotizzare un deficit complessivo di 800/1000 milioni. In questi giorni si sprecano gli appelli per trovare un denominatore comune per portare le

finanze cantonali in equilibrio. Personalmente confido nella responsabilità di tutte le forze politiche ma so che così non sarà. Eccovi il primo esempio: il giorno dopo la presentazione di Christian Vitta in commissione sanità e socialità, ho presentato la bozza di rapporto per bocciare un’iniziativa dell’MPS che chiedeva l’assunzione da parte del Cantone di tutti i premi di cassa malati per i minorenni e gli studenti sino a 25 anni (costo annuo superiore ai 70 milioni!!!). Considerata la situazione ero convinto che tutti i colleghi lo sottoscrivessero. E invece no: da parte del PS arriva la proposta di coprire il 20% dei premi non prevista dalla LAMal per i minorenni che vivono in economie domestiche con redditi medio e bassi (costo dell’operazione comunque 6 milioni). Di rimando i colleghi del PPD propongono candidamente che questi 6 milioni devono andare a beneficio del ceto medio. Gli unici richiami alla responsabilità a fronte della situazione finanziaria sono giunti dai commissari PLR. Ricordo che il Ticino è conosciuto come uno dei Cantoni più generosi e sociali della Confederazione e che sono oltre 100’000 le persone che beneficiano dei sussidi di cassa malati e più di 14’000 quelle alle quali lo Stato copre l’intero ammontare dei premi. Spero vivamente che tutti si rendano conto che l’assalto alla diligenza in ambito sociale deve lasciare il posto al risanamento delle finanze.

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culturapolitica

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Una solida prima lezione È stato un bel segnale la partecipazione alla prima lezione del Corso di cultura politica “Conoscere per crescere” che ha affrontato il tema del liberalismo con Fabio Merlini, filosofo nonché responsabile regionale IUFFP. Sostenuta dal PLR, la serie di dieci conferenze è un’opportunità per chinarsi sui problemi della Società, in modo spassionato e razionale.

Fabio Sirchia gruppo coordinamento “Conoscere per crescere”

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o scorso giovedì ha avuto luogo il primo appuntamento del corso di cultura politica “Conoscere per crescere”, durante il quale si è affrontato il tema del liberalismo. L’incontro è stato tenuto dal professor Fabio Merlini e moderato da Giancarlo Dillena, i quali ritengo abbiano saputo, partendo dai suoi albori fino ai giorni odierni, non solo avvicinare i partecipanti presenti, ma anche coinvolgere e trasmettere

con grande passione l’importante tematica.

La prima serata ha riscontrato un grande interesse; vi sono infatti state numerose adesioni e auspico che ciò sia il preludio per il successo del corso nel suo insieme. Sono estremamente soddisfatto dell’esito di questa prima lezione e contento che si sia riusciti a organizzare un ciclo di incontri volti al consolidamento della cultura politica. Quest’ultima costituisce infatti uno strumento fondamentale per poter intraprendere e svolgere un’attività politica seria e responsabile nei confronti della collettività e questo aspetto, oggi più che mai, è d’obbligo per ognuno di noi.

Le iscrizioni all’intero corso sono purtroppo terminate, ma vi è ancora la possibilità di partecipare quale uditore, mediante registrazione, a delle singole serate. Troverete tutte le informazioni sul sito www.conoscerepercrescere.ch.

Seconda lezione, martedì 20 ottobre Virginio Pedroni, Gerardo Rigozzi, Markus Krienke, Paolo Pamini si conconfronteranno su “Socialismo, dottrina della Chiesa e visioni liberali a confronto” (1a parte). La conferenza, moderata da Franca Verda, avrà luogo a Bellinzona, ore 18, sala Consiglio comunale.

tempolibero

Il cruciverba dell’aggregazione

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Opinione Liberale

l’agenda Lunedì 28 settembre PLR GRAVESANO Assemblea – ore 20.00 Sala Consiglio comunale, Gravesano

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Martedì 29 settembre PLR COMANO Assemblea – ore 20.30 Sala multiuso, Comano

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Ricevi la soluzione iscrivendoti alla newsletter. Contattaci: info@plrt.ch o 091 821 41 81 12

Orizzontali 2 Sezione diretta da Marzio Della Santa (sigla) 6 La C di PCA 8 Altro progetto aggregativo del Luganese in consultazione il prossimo 18 ottobre 9 Famoso centro ricreativo e sportivo presente a Bedano fino agli anni Ottanta 11 Quartiere di Monteceneri dove sorgerà il futuro svincolo autostradale 12 Consigliere di Stato referente per le aggregazione comunali

Verticali 1 Sindaco di Bedano 2 Numero di abitanti non raggiunto da oltre la metà dei Comuni nel 1990 4 Prima aggregazione del canton Ticino 5 Comune chiamato alle urne per eleggere i propri rappresentanti politici 6 Numero dei comuni ticinesi 10 Futuro quartiere di Medio Vedeggio dove è previsto il Centro diurno per anziani

Opinione Liberale Responsabile politico Bixio Caprara

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CARTA SVIZZERA

27 settembre, gita sui Denti della Vecchia confermata Il gruppo ricreativo PLR conferma la gita di domenica 27 settembre ai Denti della Vecchia. Ritrovo a Rosone fattoria del Faggio alle 8.30; a 2 chilometri all’uscita di Sonvico, sul lato destro, ci saranno dei palloncini rossi e blu che segnalano la direzione della fattoria (situata sui monti sopra Sonvico). È un’uscita adatta a tutti, è comunque richiesta una condizione fisica buona, ed è consigliato l’uso di scarponcini e dei bastoni.

Per informazioni contattare Giorgio Galusero 079 822.25.34 oppure Luigi Balmelli 079 230.13.25.

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o t o v i d i n o i z a c i d In 0 2 0 2 e r b m e t t e s 27

NO all'iniziativa

Sì ai nuovi aerei

per la limitazione

da combattimento

Non c'è alcun dubbio: questa non è altro che un'iniziativa per porre fine agli Accordi bilaterali, l’unica vera alternativa all’isolamento e all’adesione all’Unione europea, che nessuno vuole. Un sì significherebbe infatti la fine non solo dell'accordo sulla libera circolazione delle persone, ma di tutti gli accordi del pacchetto Bilaterali I. Soprattutto nel periodo di crisi attuale, non c'è spazio per gli esperimenti. Ai problemi puntuali legati al mercato del lavoro ticinese, proponiamo risposte mirate con il rafforzamento delle misure fiancheggiatrici.

Vogliamo che la Svizzera sia adeguatamente protetta in tutte le situazioni. La polizia, il corpo delle guardie di frontiera, i vigili del fuoco, i servizi di ambulanza, la protezione civile, la sicurezza informatica e le forze aeree contribuiscono tutti alla nostra sicurezza. Ma per farlo, hanno bisogno delle risorse necessarie. La giusta protezione, in ogni situazione.

Sì al congedo paternità Sì a una legge sulla caccia al

passo coi tempi

La revisione della legge conferisce ai Cantoni maggiori competenze per trovare le proprie soluzioni ai danni causati dagli animali selvatici.

Perché l’“animale” più a rischio d’estinzione non è il lupo, bensì il contadino. Con questa revisione di legge, rafforziamo il federalismo.

Una delle nostre preoccupazioni è che le donne e gli uomini possano plasmare la loro vita in modo libero e indipendente. In questo senso, vogliamo riconoscere il ruolo importante che i padri svolgono nella famiglia. Per questo sosteniamo il congedo paternità come giusta misura per migliorare la collaborazione in famiglia.

Sì al sostegno per le

famiglie della classe media Desideriamo promuovere la conciliabilità tra lavoro e vita familiare e sfruttare meglio il potenziale dello smart working. Il disegno di legge sul riconoscimento fiscale dei costi di assistenza all'infanzia da parte di terzi è un passo in questa direzione.