Nr. 1 - Opinione Liberale - 17 gennaio 2020

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Anno 29 /G.A.A. Camorino

17 gennaio 2020 /

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Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese

Energia e dialogo

03 / Christian Vitta / consigliere di Stato Quattro anni alla presidenza dei Cantoni alpini, affrontati con entusiasmo da Christian Vitta, un’esperienza che si rivelata arricchente.

Una sfida fra spada e fioretto

07 / Giovanna Masoni Brenni Dopo l’uscita di scena di Michele Bertini, i liberali di Lugano devono raddoppiare gli sforzi e il lavoro poiché la sfida si fa molto difficile.

Criminalità, Berna deve aiutarci

13 / Rocco Cattaneo / consigliere nazionale Servono misure concrete e più efficaci contro la criminalità transfrontaliera per dare risposte all’insicurezza di chi vive al confine.

Editoriale / Bixio Caprara / presidente PLR

Gli obiettivi per il 2020 Dopo l’intenso anno elettorale appena archiviato e le discussioni scaturite da risultati deludenti, l’Ufficio presidenziale del PLR si è chinato con grande attenzione sulla situazione. Si tratta di dare avvio a un processo di riforma interno che deve consentire alla popolazione ticinese di ritornare ad avere fiducia nella politica liberale radicale sostenendo chi la rappresenta. Un percorso che richiede l’impegno di tutti, che si basa sul coinvolgimento di tutti, che parte dalla riflessione sui nostri valori di riferimento, passa da una verifica degli obiettivi decisi dal congresso e portati avanti nelle campagne elettorali e richiederà verosimilmente adeguamenti organizzativi e nella gestione della comunicazione. Fabio Pontiggia chiudeva l’anno con un editoriale che dovrebbe farci riflettere: “Ci lasciamo alle spalle un decennio davvero poco liberale. Per chi crede nelle libertà e nella responsabilità individuale, nell’iniziativa privata, nella libera economia – che vuol dire libera concorrenza e libero commercio –, nella cultura delle regole entro le quali tutto ciò deve svolgersi e che escludono le scorciatoie fondate sull’arbitrio, la furbizia irriguardosa, la prepotenza, la sopraffazione, la forza e la violenza, non sarà certamente un decennio da rimpiangere”. La Svizzera nel confronto internazionale continua a presentare risultati molto positivi per quanto concerne qualità di vita e benessere. Un sistema-paese quello svizzero fortemente basato su principi liberali radicali che ha sempre saputo mettere in equilibrio la libertà con la coesione. Per una Svizzera ai primi posti, il Ticino nei confronti intercantonali è spesso in coda, c’è chi ha usato l’espressione “ultimo fra i primi”. Il PLR è un partito laico, lo caratterizza la ricerca della verità diversamente dalla fede in soluzioni miracolose o preconcette. In Ticino i problemi ci sono e sono importanti. I cittadini sono preoccupati per i costi della salute, l’ambiente, il lavoro e le pensioni. Sono temi di discussione quotidiana in ogni famiglia ticinese. Le soluzioni sono da ricercare con il lavoro di approfondimento, il confronto, il coinvolgimento delle persone competenti sempre nel rispetto del metodo liberale

che privilegia la responsabilità individuale al ruolo dello Stato. Un approccio che richiede un’attitudine riformista e non conservatrice, un approccio che vuole uno Stato sano in grado di aiutare in modo efficace chi ha difficoltà e ha bisogno di aiuto. Favoriamo condizioni quadro favorevoli alla creazione di benessere affinché vi sia ricchezza da distribuire. Il contrario sarebbe fatale. Cominciamo quindi da subito rimboccandoci le maniche; rilancio dei gruppi di lavoro tematici sul piano cantonale con i nostri deputati e deputate delle commissioni parlamentari, sostegno alle sezioni per le prossime elezioni comunali e avvio del progetto di riforma del partito. Avanti insieme per amore del Ticino.


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