Anno 29 /G.A.A. Camorino
18 dicembre 2020 /
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Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese
2021 nel segno della sostenibilità 02-03 / I tweet del PLR Sostenibilità è un concetto centrale in ogni ambito (ambientale, economico, sociale...): il suo sviluppo richiede capacità di equilibrio e impegno costante.
Coesione, libertà e azione
05 / Ignazio Cassis / consigliere federale Tre parole per un 2020 che ha visto Confederazione e Ticino affrontare una crisi che ci ha fatto capire che i nostri valori vanno sempre riconquistati.
OL torna il 15 gennaio
Buone feste a tutti i nostri Lettori Con questo numero Opinione Liberale chiude il 2020, un anno che ci ha travolto e stravolto. Torneremo nel 2021 per dare voce alle Comunali.
Editoriale / Alessandro Speziali / presidente PLR
Che il 2021 sia l’anno della riapertura Ci lasciamo alle spalle un anno impossibile da dimenticare, nel quale sono state messe alla prova conquiste che davamo per scontate – come la nostra libertà. Questo 2020 ci ha ricordato che nessun valore è “per sempre”: va custodito e tenuto vivo, perché non è mai al riparo dalle turbolenze della Storia. Le generazioni che ci hanno preceduto hanno conosciuto la guerra, da quella combattuta con la baionetta a quella Fredda, e periodi di tensione come gli “Anni di Piombo”. Noi oggi siamo confrontati a una minaccia invisibile, che colpisce i più deboli e immobilizza il resto della società, confinandola in un perimetro angusto – tanto fisicamente quanto spiritualmente, visto che azzera abitudini e relazioni. La situazione di questi mesi è innaturale per chi si riconosce nei valori liberali. Sentiamo sulla nostra pelle la tensione tra bene comune e difesa dell’individuo, e dello spazio per esprimere sé stesso – una tensione che però non è antitesi,
come alcune forze cercano di farci credere. Siamo in piena modalità di resistenza, ma possiamo già trarre conforto dalla certezza che il 2021 sarà, presto o tardi, l’anno della riapertura. Su questo occorre essere chiari. La riapertura non riguarda solo negozi, bar e ristoranti, spettacoli e sport. La vera riapertura, in pieno spirito liberale, significherà tornare a dedicare noi stessi all’impegno nella società – che è un nostro dovere. Da questo punto di vista, avremo il compito di invertire tendenze preoccupanti, per le quali non possiamo addossare tutta la colpa al virus. Non è la pandemia che, in questi ultimi anni, ha spinto molti di noi a ripiegarsi nel privato. Ecco perché, nell’anno della riapertura, occorrerà tornare a sentire che la nostra libertà non è gratuita: ci viene giustamente concessa, in cambio della partecipazione al perpetuarsi della nostra società. Come liberali, consideriamo un dovere investire il nostro tempo nella politica, nell’as-
sociazionismo, nella vita della comunità in cui viviamo. Lo facciamo volentieri perché ognuno di noi diventa così uno strumento del cambiamento: perché l’impegno individuale è l’unico modo per dare consistenza ai nostri valori, e costruire una società di individui responsabili verso sé stessi e verso gli altri. Nel 2021 saremo chiamati a incarnare, con l’esempio, la forma più nobile di libertà: non il permesso di soddisfare ogni capriccio, ma la gioia di sfruttare fino in fondo i nostri spazi di manovra per crescere individualmente, e mettere le nostre risorse a disposizione degli altri. Perché una società veramente coesa è abitata da cittadine e cittadini che la trattano come patrimonio comune, prendendosene cura e riparando i danni che il tempo o gli eventi le procurano. Care e cari liberali radicali: vi auguro Buon Natale e un 2021 all’insegna della riapertura.