Anno 29 /G.A.A. Camorino
20 novembre 2020 /
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Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese
I candidati alla presidenza
02-03 / Ferrara, Martinenghi, Speziali Ci siamo: domenica il congresso cantonale eleggerà la nuova o il nuovo presidente del PLR. Le motivazioni dei tre candidati ai delegati.
Far risplendere la fiamma liberale
05 / Petra Gössi / presidente PLRS Il presidente Bixio Caprara ha rappresentato con passione il Ticino nei gremi del PLR svizzero che lo ringrazia di cuore per l’impegno.
La politica e il mondo federale
11 / Alex Farinelli / consigliere nazionale Importante per la nuova presidenza del PLR ticinese è cercare di avere uno scambio regolare con i propri rappresentanti a Berna.
Editoriale / Alain Scherrer / sindaco di Locarno
Riscoprire il ruolo di “facilitatore” del consenso Fare politica significa effettuare scelte coerenti volte al miglioramento del benessere di tutti e una vita pubblica (della società) ricca di valori positivi condivisi. La politica quindi, diviene una delle funzioni più rilevanti nella vita di una comunità. La politica necessita dunque di essere sempre coniugata e collegata alla parola “dignità”. La politica stessa ha una propria dignità che dev’essere incanalata a giovamento della società. Bisogna convincersi che per la politica è estremamente importante tutto ciò che sta al di sotto del potere e dell’orientamento politico. La liberazione in corso nella società moderna si esprime nella forte carica critica e innovatrice, portata dai giovani, dalle donne, dai lavoratori, da un’età che è essa stessa avvenire e speranza. Non c’è dubbio che noi saremo giudicati sulla base della nostra capacità di interpretare questi fenomeni e di prendere su di essi una posizione appropriata. Non è in gioco solo il giusto assetto della nostra società, ma veramente la sua ricchezza e la sua qualità di vita. Perché la vita non è la stessa, ma migliore, se i giovani possono essere giovani, le donne, donne nella pienezza della loro natura e i lavoratori cittadini in assoluto, al più alto grado di necessità. Non si tratta solo di essere più efficienti, ma anche più profondamente capaci di comprensione, più veramente partecipi, più impegnati a cogliere in noi non solo azioni immediate, ma un impegno più ampio, per essere migliori e più giusti. Il nostro dovere è dunque estremamente complesso e difficile. Sappiamo che le
cose sono irreversibilmente cambiate, non saranno mai più le stesse. “Comunicare l’un l’altro, scambiarsi informazioni è natura, tenere conto delle informazioni che ci vengono date è cultura” (Goethe). Il PLRT deve riscoprire il ruolo di “facilitatore” del consenso: è il ruolo tipico del centro dello schieramento politico, che tende a conciliare, a trovare alternative, a mediare fra i vari interessi in gioco. È la via più ardua, lo so, ma anche quella più profondamente liberale, che rifugge dalle tentazioni facili dell’estremismo, di destra o di sinistra, verde, rosso o nero che sia. Siamo qui insomma per l’avvenire!