Nr. 27 - Opinione Liberale - 27 settembre 2019

Anno 28 /G.A.A. Camorino

27 settembre 2019 /

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Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese

Salute, trasparenza sui costi

02 / Giovanni Merlini / candidato agli Stati La mozione Merlini chiede di introdurre il diritto dei Cantoni di accedere ai dati contabili degli assicuratori per il calcolo dei premi.

Da frontiera a frontiera

07 / Giovanna Masoni Brenni / Pro Gottardo La Pro Gottardo chiede l’impegno politico dei candidati alle Federali per il rapido completamento di AlpTransit entro il 2035.

Strumento di comunicazione

11 / Fabio Abate / consigliere agli Stati Vincere i pregiudizi e stringere alleanze per non compromettere le nostre aspettative sul completamento di AlpTransit.

Editoriale / Nicola Pini / vicepresidente PLR

Coordinamento per garantire movimento La parola centrale per la mobilità del futuro sarà il coordinamento: tra mezzi di trasporto, tra infrastrutture sempre più efficienti, tra livelli istituzionali e infine tra politiche pubbliche. La sfida della crescente domanda di mobilità, sommata a un aumento della popolazione, è infatti affrontabile solo con un approccio integrato che coinvolga anche le politiche legate allo sviluppo territoriale (densificazione e rilancio delle zone periferiche), all’urbanizzazione (con una ridefinizione dello spazio pubblico), al lavoro (flessibilità, lavoro da casa, spazi di co-working decentralizzati), alla formazione (ubicazione scuole, mense e differenziazione orari scolastici), alla ricerca e all’innovazione (efficienza energetica, mobilità elettrica, automazione, nuove misure digitali di gestione del traffico). Tutto questo con una visione ampia e globale della società e del territorio; e con la consapevolezza che una totale libertà di movimento – senza regole né incentivi né limiti – non solo abbia delle pesanti conseguenze sull’ambiente di domani (si parla del 32% delle emissioni di CO2), ma comprometta anche la reale libertà di muoversi (“rien ne bouge quand tout bouge”). Proprio per questo delle misure di regolamentazione e pilotaggio – se necessario anche di limitazione della libertà personale – possono essere considerate anche in un’ottica liberale radicale per permettere ad ognuno di trovare la propria via, trasformando lo spostamento da una perdita di tempo a un guadagno di tempo, per sé e per gli altri.

. le a r o t t le e n io t n e v n o C CASTIONE - SALA EVENTICA 0 .0 18 e or e br em tt se Sabato 28

La politica... come non l’avete mai vista

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Opinione Liberale

Per il Ticino. Per la Svizzera.

Reintrodurre il diritto dei Cantoni di accedere ai dati contabili degli assicuratori per il calcolo dei premi: è quanto chiede la mozione di Giovanni Merlini affinché sia ripristinata la trasparenza sui costi della salute.

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’opacità dell’attuale sistema di controllo della previsione dell’evoluzione dei costi sanitari a carico degli assicuratori e del loro calcolo dei premi di anno in anno va corretta a favore di una maggior trasparenza. Quest’ultima rappresenta infatti uno dei tasselli necessari per contenere i costi della salute in costante aumento. Infatti, le autorità cantonali non hanno accesso ai dati e alle proiezioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ricavate dalle intenzioni degli assicuratori malattia. Ciò risulta problematico perché questi dati e informazioni sono indispensabili affinché le autorità cantonali possano esperire le loro verifiche e analisi sull’evoluzione dei costi, sulle riserve degli assicuratori e sui pagamenti da loro effettuali nel territorio cantonale. È un aspetto ripetutamente sollevato e critico dai direttori cantonali della sanità. Questa facoltà dei Cantoni di accedere ai dati e di esprimersi sulle proposte di premio degli assicuratori per il loro territorio poteva essere esercitata in passato grazie agli articoli 21a e 61 cpv. 5 LAMal, abrogati con l’adozione nel 2014 della nuova Legge sulla vigilanza sull’assicurazione sociale contro le malattie (LVAMal); la loro introduzione nella LAMal risale

al 1999 ed era stata promossa dal Can-tone Ticino.

L’articolo 21a LAMal codificava la facoltà dei Cantoni di accedere “agli stessi documenti ufficiali di cui l’autorità federale ha bisogno per approvare le tariffe dei premi” e quindi di verificare le contabilità degli assicuratori, ciò che ha peraltro permesso a suo tempo di accertare l’accumulo di riserve arbitrarie, il conseguente pagamento di premi eccessivi e il travaso del finanziamento dei premi tra Cantoni diversi. L’abrogazione delle basi legali che consentivano una maggiore trasparenza sui meccanismi di previsione dei costi della salute e dei premi di cassa malati è stata anche il frutto d’incomprensioni tra l’UFSP e le competenti amministrazioni cantonali e quindi di una certa diffidenza nei loro confronti.

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a quindi recuperata una migliore collaborazione e fiducia reciproca, visto anche il forte impegno finanziario dei Cantoni in ambito sanitario. L’atto parlamentare è stato sottoscritto dalla deputazione ticinese al Consiglio nazionale e condivisa con la direzione del Dipartimento della sanità e della socialità; un’analoga mozione è previsto anche al Consiglio degli Stati da parte di Filippo Lombardi.

Continua l’impegno di Giovanni Merlini per garantire che lo Stato disponga di strumenti efficaci nella lotta alla criminalità organizzata, a tutela della sicurezza dei cittadini.

Settimana scorsa ha depositato un’iniziativa parlamentare che chiede la modifica del Codice penale svizzero affinché per il reato di organizzazione criminale possa essere inasprita la pena massima e minima. A fronte delle crescenti infiltrazioni malavitose in Svizzera e delle loro conseguenze nefaste, non v’è alcun motivo plausibile per cui l’appartenenza a un’organizzazione criminale – come la ‘ndrangheta o la camorra – abbia un trattamento più favorevole rispetto a un’organizzazione terroristica. L’iniziativa permette infatti di risolvere questa disparità di trattamento contenuta nel disegno di legge sull’armonizzazione delle pene proposto dal Consiglio federale, il quale ha incomprensibilmente ignorato le critiche formulate da Procura federale, Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia, diversi ministeri pubblici cantonali. Per maggiori informazioni: www.giovannimerlini.ch.

federali2019

Trasporti = infrastrutture Q

uando si scrive della politica dei trasporti si potrebbe dire che si legge politica delle infrastrutture. In effetti il nesso è talmente stretto che l’una non può fare a meno dell’altra.

Il problema è che i trasporti, e l’evoluzione nelle loro necessità, è qualcosa di molto rapido, mentre invece le infrastrututture richiedono tempo (ogni tanto troppo) per essere realizzate.

In questo senso la Svizzera è stata capace di essere anticipatrice di una tendenza e di programmare un’opera epocale che oggi ci sembra, incredibilmente, quasi normale: AlpTransit. Sognare una ferrovia di pianura attraverso le Alpi è qualcosa di straordinario che cambia i paradigmi riguardanti la mobilità non solo nel nostro Paese ma anche in buona parte del continente europeo.

Il sogno è diventato, grazie anche alla spinta popolare, una solida realtà che però purtroppo al momento è incompleta mancando il necessario collegamento a sud di Lugano e le opere a nord (a partire dagli aggiramenti di Biasca e Bellinzona). Sta a noi Ticinesi batterci perché non si perda lo slancio innovativo del nostro

lavisione “Lo sviluppo di lungo termine deve essere la nostra visione perchè non possiamo continuare a vivere in una condizione di perenne reazione agli avvenimenti. La politica deve sapere guardare alle future generazioni realizzando delle riforme e progettando delle opere che magari non daranno frutti immediati ma nel medio termine costituiranno la vera risposta ai problemi che viviamo oggi”. www.alexfarinelli.ch Navigando tra i contenuti avrete modo di conoscere meglio il candidato al Consiglio nazionale.

Alex Farinelli candidato PLR al Consiglio nazionale

Paese e che quindi si prosegua in particolare mettendo sul tavolo i fatti oggettivi che portano alla naturale conclusione che quest’opera deve essere completata.

In questo senso, insieme a tutti gli altri capigruppo in parlamento, abbiamo presentato settimana scorsa una mozione in cui si chiede al governo cantonale di far proprio questo, e cioè armarsi delle basi oggettive per convincere il resto del Paese che completare AlpTransit non è un regalo al Ticino ma una enorme passo avanti per la Svizzera: una Nazione che magari ci mette un po’ più di altri a decidere ma che poi è capace di raggiungere gli obiettivi che si prefigge. Anche quando sono ambiziosi e difficili, perché in fondo è questo che ci ha reso quello che siamo. E di cui siamo orgogliosi.

Opinione Liberale

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i milioni di tonnellate del trasporto merci sulla linea del Gottardo

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Opinione Liberale

blogelettorale

Rocco Cattaneo In Svizzera ci sono 4 milioni di biciclette, ogni anno ne vengono acquistate circa 300’000.

Specialmente le bici elettriche si stanno diffondendo a grande velocità. La bicicletta ha un grande potenziale per alleggerire il trasporto privato e il trasporto pubblico lungo i tragitti quotidiani e nei momenti di punta. Richiede poco spazio, non produce CO2. Inoltre, ha effetti positivi sulla salute ed è pure un vero motore per la promozione turistica nel nostro Paese.

Marco Bertoli Non ho l’immodestia di credere che la Svizzera possa risolvere i problemi che esistono con l’Islam. Ma ricordo che la nostra legge sul riciclaggio del denaro è anche dedicata alla questione dei finanziamenti al terrorismo. Noi l’apparato legislativo l’abbiamo, ed è capace di colpire quel che è possibile colpire dalla Svizzera. Cioè monitorare, verificare e scoprire, se vi sono dei finanziamenti che vanno a finire in queste attività di natura aberrante.

Natalia Ferrara Lorenzo Quadri ha definito il Partito liberale radicale “immigrazionista come il PSS”. Il consigliere nazionale leghista se la prende con il PLR e lo definisce, anzi, ci definisce “spalancatori di frontiere dell’ex partitone”. Tanta collera antiliberale da dove viene? Forse dalle recenti domande poste da alcuni deputati PLR al Dipartimento del ministro leghista Norman Gobbi sul rilascio di permessi a cittadini stranieri? Mi pare ancora legittimo formulare interrogativi, o sbaglio? In ogni caso, è più facile gesticolare contro i liberali che confrontarsi con alcuni fatti in casa propria.

Michela Pfyffer Il trattamento dei dati medici deve servire a migliorare la presa a carico dei pazienti e la continuità delle cure, evitando doppioni ed esami inutili. Occorre implementare la cartella informatizzata standardizzata a livello nazionale al fine di garantire la sicurezza, l’interconnessione dei dati e la libera scelta dei fornitori di prestazioni. L’intelligenza artificiale, basata sul trattamento dei dati, sta pure contribuendo al progresso della medicina in tutti gli ambiti: prevenzione, diagnosi e terapia. Sarà fondamentale integrare l’intelligenza artificiale nel nostro sistema sanitario.

Stefano Steiger Anche il tanto vituperato accordo sulla libera circolazione delle persone – che certamente non provoca unicamente conseguenze da «rose e fiori» (poi però bisognerebbe votare a Berna le misure fiancheggiatrici e non opporsi alle stesse, come fa in blocco l’UDC) – è comunque importante per la Svizzera, visto che in molti settori (turismo, agricoltura e industria) la nostra economia dipende fortemente dalla manodopera straniera.

Karin Valenzano Rossi In futuro aumenterà il numero di persone anziane e di persone affette da malattie croniche, come le patologie cardiovascolari, il diabete e l’artrosi. Il coordinamento delle cure fra i fornitori di prestazione assume un ruolo centrale per assicurare la qualità e l’economicità delle cure. Il rafforzamento di questi modelli di cura integrate è una via da percorrere per evitare di dover ricorrere a cambiamenti di sistema draconiani, come il freno alle spese o la cassa malati unica, o di mettere in gioco la solvibilità con interventi drastici nella gestione delle riserve.

federali2019

Lo Swissmetro per una mobilità davvero elvetica

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ilnuovocapogruppo Alessandro Spano è il nuovo capogruppo PLR in Consiglio comunale a Locarno. La sua nomina è in linea con il processo di rinnovamento intrapreso dal partito, ma vuole anche essere un segno di continuità alla gestione del gruppo. Le priorità di Spano per il periodo restante della legislatura sono: migliorare il coordinamento interno del gruppo con e tra i municipali; portare a termine l’iter di messaggi municipali prioritari, tra cui la costituzione del nuovo ente autonomo comunale per la casa anziani San Carlo e la creazione di nuovi percorsi ciclabili, nonché velocizzare l’iter per la creazione del nuovo polo tecnologico nel comparto dell’ex Macello. www.alessandrospano.ch.

Il PLR Locarno ringrazia Stefano Lucignano, valido capogruppo, che ha saputo condurre con pacatezza e determinazione i liberali radicali in Consiglio comunale, tessendo quando necessario alleanze con gli altri gruppi, a beneficio di tutti i locarnesi. A Lucignano subentra Mario Campanella.

Alessandro Spano candidato PLR al Consiglio nazionale

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a maggior parte delle emissioni di CO2 sono legate al traffico, che non rallenta ma è in crescita, e le colonne paralizzano molte parti della Svizzera e del Ticino (il piano di Magadino, il Luganese e il Mendrisiotto ne sanno qualcosa). Se vogliamo dunque raggiungere quota zero emissioni di CO2 nel 2050, servono decisioni coraggiose e reali oggi per poter essere pronti domani. Abbiamo quindi bisogno di infrastrutture innovative e di qualità.

Ecco quindi perché mi impegno per la creazione dello Swissmetro, una metropolitana che attraversa tutta la Svizzera e che è nata negli anni ’80 con una mozione liberale radicale in Consiglio nazionale. Il progetto va ripreso subito perché lo Swissmetro, insieme ad AlpTransit, costruisce la mobilità del futuro: AlpTransit è nata per le merci, ma durante la giornata i binari devono lasciare lo spazio ai treni passeggeri che, oltretutto, sono al collasso. Dobbiamo quindi dedicare un’infrastruttura ai passeggeri

e un’infrastruttura alle merci. Solo così potremo dedicare a ciascuno il giusto spazio per permettere alle persone di spostarsi velocemente e senza problemi col treno e solo così potremo togliere per davvero i camion dalla strada. Mi rendo conto che l’idea, inizialmente, possa sembrare fantascienza, ma il nostro Paese ha sempre dimostrato di avere visioni innovative: è ciò che ci ha reso forti in mezzo all’Europa. Non solo: il politecnico di Zurigo sta progettando con Elon Musk “l’hyperloop”, una metropolitana che viaggia a 1000 km/h.

Ma a Berna voglio anche impegnarmi per costruire piste ciclabili serie ed efficienti: mi accorgo giornalmente nella mia Locarno che abbiamo un problema reale. Berna deve quindi aiutare finanziariamente ancora di più Cantoni e Comuni e deve invogliarli ad agire più velocemente: la mobilità lenta non ha ancora lo spazio giusto che merita. Ricordiamoci poi che, usando la bici, riduci il traffico e le emissioni di CO2, fai attività

fisica e ti godi le bellezze del territorio.

Le sfide che ci attendono sono belle toste, ma non c’è tempo per la burocrazia o per tentennare, non c’è nemmeno tempo per tasse e divieti. Dobbiamo investire nell’ambiente ma senza aumentare le tasse: non possiamo usare la scusa del clima per fare cassa. Occorre mettersi lo zaino in spalla e marciare insieme agli amici di lista verso un futuro vero.

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l’ospite

La mobilità nell’era del digitale N

el 2016, l’organizzazione mantello economiesuisse assieme all’associazione ICTswitzerland, che rappresenta le aziende del settore delle tecnologie dell’informazione e comunicazione (ICT), ha lanciato un progetto chiamato “digital.swiss.” In questo progetto viene misurato il livello di digitalizzazione raggiunto da diversi settori economici, dalla sanità all’energia. La mobilità risulta tra i settori meno digitalizzati, infatti nel 2019 solo il 46% si dimostra digitalizzato. Un’attenta analisi di questi dati rivela che la mobilità si è vieppiù digitalizzata negli ultimi 3 anni: nel 2016 il livello era solo del 22%. Questo progresso della digitalizzazione è da ricondurre ad interventi nel traffico aereo e ferroviario, mentre lo sviluppo digitale della strada rimane minimo. Questi dati attestano che la realtà è lontana da speculazioni sulla mobilità, che rappresentano più delle visioni per il futuro che obiettivi effettivi. Come può la digitalizzazione promuovere una mobilità sostenibile e connettere le regioni svizzere?

Ci sono due aree in cui la digitalizzazione può avere un impatto sulla mobilità: da una parte c’è la digitalizzazione di infrastrutture e veicoli, dall’altra parte c’è la digitalizzazione dei comportamenti individuali.

La digitalizzazione delle infrastrutture e dei veicoli riguarda tutte quelle innovazioni che intaccano le componenti fisiche della mobilità,

“Una mobilità che ci porta più vicino al nord delle Alpi perché apre delle opportunità per la pianificazione di spostamenti più veloci, flessibili e accessibili Simone Franzi a tutti dall’intero analista politico territorio ticinese”.

dalla guida autonoma che è già utilizzata nel sistema ferroviario fino all’interconnessione di veicoli con infrastrutture per fluidificare il traffico. Questa digitalizzazione è esogena dalle politiche pubbliche che potrebbero incentivarla. Infatti, oltre ad investimenti necessari per mantenere l’infrastruttura, tale sviluppo è nelle mani delle aziende private che producono i mezzi di trasporto.

La digitalizzazione dei comportamenti individuali invece è nelle mani del legislatore. Le applicazioni di innovazioni digitali per l’utilizzo dei mezzi di trasporto esistono già: ad esempio le possibilità di comproprietà e condivisione del parco veicoli attraverso car sharing. Queste tecnologie permettono di modificare la mobilità individuale e possono essere incoraggiate

attraverso politiche pubbliche che favoriscono l’utilizzo di soluzioni digitali nella mobilità, come incentivi fiscali per il trasporto condiviso o una migliore coordinazione della mobilità individuale con quella pubblica attraverso il concetto di mobilità come un servizio (Mobility-as-aService - MaaS). Con quest’ultima soluzione, la pianificazione degli spostamenti viene semplificata tramite migliori sincronismi e piattaforme digitali. Il risultato è una mobilità intermodale, più efficace e possibilmente anche più ecologica.

Una mobilità che ci porta inoltre più vicino al nord delle Alpi perché apre delle opportunità per la pianificazione di spostamenti più veloci, flessibili e accessibili a tutti dall’intero territorio ticinese.

l’intervista

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passi, che ci incoraggiano; non demordiamo, è un tema fondante per il Paese. E cercheremo anche un maggior coinvolgimento degli ambienti economici.

AlpTransit entro il 2035 Giovanna Masoni Brenni. L’associazione “Pro Gottardo ferrovia d’Europa” rivolge un pubblico appello alle candidate e ai candidati alle Federali di ottobre: con quali auspici?

L’auspicio è quello che i numerosi candidati, di tutti i Partiti politici, sostengano gli obiettivi della Pro Gottardo. Il completamento di AlpTransit è un tema di fondamentale importanza per la Svizzera e per il nostro Cantone. La Pro Gottardo, dopo la sua fondazione avvenuta nel 2016, collaborando con i movimenti giovanili di tutti i Partiti politici ticinesi, è riuscita a raccogliere oltre 12mila firme per anticipare il completamento di AlpTransit da frontiera a frontiera. Purtroppo la Confederazione prevede di rinviare a dopo il 2050 tale completamento, sostenendo che il nostro Cantone “ha già ottenuto abbastanza” con le gallerie di base del San Gottardo e del Monte Ceneri, e con il raddoppio della galleria autostradale. Berna dimentica che AlpTransit non è un progetto ticinese ma un’opera di carattere nazionale e continentale. Vorremmo vedere tutti i candidati sostenere in campagna elettorale l’obiettivo del completamento di AlpTransit entro il 2035, e se eletti anche in parlamento.

Quali i risultati finora conseguiti?

Direi che il risultato più importante è stato quello di riportare il tema del completamento di AlpTransit nel dibattito politico. Un primo successo sono state le 12mila firme raccolte a sostegno delle nostre tesi, tra l’altro con l’adesione anche di diversi Comuni.

Poi il Gran Consiglio – grazie all’iniziativa dei capi gruppo dei Partiti ben “capitanati” da Alex Farinelli – ha votato una risoluzione, il 20 novembre 2018, a favore del completamento di AlpTransit da frontiera a frontiera entro il 2035: ben 76 voti a favore e nessun contrario! Ed è di questi giorni la notizia della mozione firmata dai capi gruppo di tutti i Partiti che sollecita il Governo ad agire in tale direzione.

Il dibattito avviato dalla Pro Gottardo ha certamen-

La Pro Gottardo chiede l’impegno politico dei candidati alle Federali per il rapido completamento di AlpTransit da frontiera a frontiera.

Ne parliamo con Giovanna Masoni Brenni, copresidente, con Renzo Respini e Pietro Martinelli, di Pro Gottardo Ferrovia d’Europa.

Giovanna Masoni Brenni copresidente Pro Gottardo

te contribuito a smuovere l’opinione pubblica e la politica. La Pro Gottardo ha inoltre preso contatti con ambienti della Svizzera interna interessati all’argomento (come, ad esempio, la Greater Zürich Area). Sapevamo dall’inizio che ottenere risultati concreti non sarebbe stato facile, ma è importante insistere, non lasciar mai cadere il tema.

Se l’opinione pubblica è sensibile, poi la politica si muove. Nell’ultima sessione della legislatura a Berna, anche la ministra Simonetta Sommaruga, rispondendo ai parlamentari Fabio Abate e Fabio Regazzi, sollecitata anche dalla presidente del Nazionale Marina Carobbio, ha espresso attenzione al tema, riconoscendogli valenza nazionale. Piccoli

Tra un anno entrerà in servizio la galleria del Ceneri. In Ticino occorre nondimeno realizzare rapidamente le tratte tra Biasca e Camorino e da Lugano alla frontiera di Chiasso…

Occorre recuperare una visione strategica che interessi l’intera Svizzera dal Lemano al Bodanico e da Basilea a Chiasso. I nostri predecessori nell’Ottocento, malgrado grandi difficoltà economiche e tecniche, hanno realizzato la linea del San Gottardo: con spirito pionieristico, che dovrebbe maggiormente animare la Svizzera ancora oggi.

Occorre anche tener conto di quanto avviene al di là della frontiera. L’aumento della capacità del canale di Suez in Egitto e la ristrutturazione dei porti di Savona-Vado, Genova e La Spezia, potrebbero convogliare sull’asse ferroviario Genova-Rotterdam le navi porta contenitori che partono dall’Estremo Oriente e attualmente fanno rotta su Rotterdam via mare: vi sarebbe un enorme vantaggio di tempo e conseguenti risparmi. Se questi contenitori fossero invece dirottati sull’autostrada, invece che sulla ferrovia, li ritroveremmo sulle nostre autostrade.

Sarebbe il definitivo tramonto degli obiettivi costituzionali di trasferimento del traffico pesante dalla strada alla ferrovia: una sconfitta per la Svizzera e per l’Europa.

Cosa significherebbe rimandare il completamento a dopo il 2050?

AlpTransit è un progetto nazionale votato dal popolo svizzero nel 1992 da frontiera a frontiera.

In Ticino occorre completare l’opera da Biasca a Camorino e da Lugano a Chiasso. Rinunciare ad un completamento dell’opera significa accettare il transito di 200 treni merci al giorno a Lugano e Bellinzona. Significa perdere l’esperienza e la conoscenza accumulata con la costruzione delle galleria di base del San Gottardo e del Monte Ceneri. Significa rinunciare al risanamento ambientale di diverse tratte: pensiamo in particolare al Mendrisiotto, dove, durante molte giornate, si superano i limiti di inquinamento atmosferico stabiliti nelle nostre leggi e dove il tasso di mortalità per malattie dipendenti dall’inquinamento atmosferico è molto più alto che nel resto del Cantone e della Svizzera. Inoltre, dal 2030 al più tardi, la capacità dell’attuale linea delle FFS sarà giunta a saturazione, ciò che impone un rapido adeguamento della linea: che va progettato da subito, poiché i tempi sono lunghi! Andare al 2050 significa anche rinunciare alla ferrovia di pianura nord-sud (voluta e votata dai cittadini e cittadine di tutta la Svizzera) attraverso le Alpi: in alcune tratte infatti (come fra Chiasso e Mendrisio) si supera il limite del 2.7 per mille di pendenza. È perciò importante anticipare la progettazione, da subito, così da poter poi avviare presto l’esecuzione del completamento di AlpTransit come chiede la Pro Gottardo.

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Meno ore in colonna grazie al 5G L

a digitalizzazione è impensabile senza un’efficiente infrastruttura di telefonia mobile. La comunicazione mobile fa ormai parte della nostra vita quotidiana e grazie alla tecnologia si è sviluppata rapidamente negli ultimi due decenni, aprendo nuove opportunità, in precedenza inimmaginabili. Ma per tenere il passo con lo sviluppo tecnologico e sfruttare il potenziale della digitalizzazione, l’introduzione della tecnologia 5G è fondamentale poiché permette velocità più rapide, capacità maggiori e tempi di reazione più brevi.

Questa tecnologia è utile anche per la riduzione dell’inquinamento ambientale dovuto per esempio agli spostamenti casa-lavoro. Recentemente si stanno diffondendo sempre di più nuove tipologie d’impiego che permettono di lavorare da ogni luogo con meno vincoli di spostamento e di orario. La combinazione di internet e telefonia mobile aumenta infatti il campo delle attività professionali che si possono eseguire da distanza o addirittura da casa grazie all’utilizzo dei mezzi di telecomunicazione, aiutando appunto la diffusione del telelavoro. L’Ufficio federale dell’ambiente ha calcolato che se 450’000 impiegati in Svizzera usufruissero del telelavoro un solo giorno alla settimana si risparmierebbero 67’000 tonnellate di CO2 all’anno.

Il telelavoro sarà possibile anche al di fuori dei centri urbani, poiché il 5G fornirà l’accesso all’internet veloce anche in zone scarsamente popolate dove l’accesso in fibra ottica non è possibile o troppo

costoso. Città e villaggi più periferici diventeranno luoghi ideali per vivere e lavorare, il che può favorire il ripopolamento delle zone periferiche. Sì al 5G!

Alessandra Gianella granconsigliera PLR

Mobilità pubblica, opportunità per le Valli T

ra poco meno di un anno entrerà in servizio la galleria di base del Ceneri. Un altro importante tassello che ci permetterà di fare un ulteriore salto di qualità in ambito di mobilità pubblica. Basti pensare che dopo l’apertura di quest’opera i tempi di percorrenza verso i prin-

Omar Terraneo granconsigliere PLR

cipali agglomerati del nostro Cantone saranno dimezzati. Gli attuali 58 minuti necessari per i collegamenti ferroviari tra Locarno e Lugano saranno ridotti a 30 minuti così come pure i collegamenti tra Lugano e Bellinzona passeranno dagli attuali 28 a 15 minuti. Indubbiamente un notevole miglioramento dell’offerta del trasporto pubblico che non permetterà solo di avvicinare ulteriormente i nostri agglomerati ticinesi, ma permetterà al nostro Cantone di orientarsi sia a nord che a sud per sfruttare al meglio le interessanti opportunità economiche ma anche culturali. Per il Ticino è però utile ricordare, l’importanza eseguire le opere mancanti di AlpTransit, come il completamento a sud di Lugano, l’aggiramento di Bellinzona e il tanto discusso nodo della Giustizia con il mancante binario di sorpasso che crea notevoli disagi.

Nel prossimo futuro sia a livello federale sia cantonale saremo chiamati a pronunciarci su ulteriori importanti investimenti legati alla mobilità. Una mobilità moderna e sostenibile che giocoforza dovrà essere interdisciplinare, promossa con infrastrutture al passo con i tempi. In questo contesto segnalo il progetto del nuovo Nodo intermodale del comparto della stazione di Biasca che dopo una lunga gestazione sembra essere finalmente pronto. Un investimento di 4 milioni a favore del trasporto pubblico nell’alto Ticino. La mobilità e il servizio di trasporto pubblico devono contribuire al miglioramento della qualità di vita dei nostri concittadini e nel contempo permettere eque opportunità sviluppo anche nelle regioni periferiche. A livello di pianificazione di sviluppo territoriale una riflessione in tal senso si impone. Iniziamo magari ad evitare di chiamare le regioni periferiche “zone a basso potenziale”.

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I prossimi anni decideranno in modo importante il nostro futuro e quello della nostra Svizzera. Dopo 5 anni di attività a livello cantonale sono pronto a mettere a disposizione l’esperienza maturata per affrontare i problemi del Ticino a Berna.

Le mie priorità sono occupazione, formazione e infrastrutture.

Occupazione,

manteniamo competitivo il nostro paese per creare più posti di lavoro.

Formazione,

miglioriamo il sistema della formazione professionale e puntiamo sulla formazione continua per permettere ad ognuno di costruirsi un futuro.

Infrastrutture,

completiamo AlpTransit per trasferire il traffico dalla strada alla ferrovia.

Alex Farinelli le a n io z a N o li ig s n o in C Avanti insieme

Lista n. 9 Candidato n. 3

alex farinelli.ch

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Ancora su AlpTransit

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el 2005 fu deciso di anticipare la realizzazione del Tunnel di base del Ceneri, inizialmente programmata nella seconda fase unitamente al Tunnel dello Zimmerberg e a quello dell’Hirzel. Il primo permetterà di collegare Zugo a Zurigo e allo stato attuale del processo decisionale prima di vedere qualcosa di concreto dovremo attendere ancora quindici anni. Mentre il secondo è frutto di una riflessione di natura politica. Infatti è un progetto di galleria ferroviaria che si snoda sotto il Lago di Zurigo per collegare la Svizzera Orientale all’asse di AlpTransit. Quindi, uno zuccherino voluto per raccogliere il consenso dei sangallesi e dei turgoviesi in votazione popolare. In verità è diventato una pillola amara, poiché la sua realizzazione è stata rinviata sine die.

Fabio Abate consigliere agli Stati

Nel corso dei lavori, alcune promesse non sono state mantenute, comprensibilmente anche per ragioni di ordine finanziario. A tal proposito non possiamo trascurare le priorità di natura infrastrutturale che hanno classificato alcune opere più urgenti di altre. I Cantoni e le regioni rimaste deluse hanno così definito la trasversale alpina come un grande regalo di politica regionale al Ticino e al Vallese, entrambi “omaggiati”

da tre gallerie del costo complessivo di oltre venti miliardi di franchi. A dire il vero anche noi alle nostre latitudini abbiamo fornito un buon contributo ad alimentare questa convinzione, rivendicando (giustamente) lavori per le ditte locali, stazioni a Biasca e sul Piano di Magadino, nonché una riduzione della capacità della linea che corre lungo il Gambarogno, corridoio percorso dai treni merci internazionali. Pertanto, possiamo affermare che dagli anni novanta del secolo scorso fino ad oggi la ricerca del consenso e del sostegno all’opera concepita come un asse di transito per il traffico merci europeo, è sempre stata pilotata da una visione regionale, nonché da speculazioni sui vantaggi locali conseguenti. L’anno prossimo sarà in esercizio il Ceneri. Si parla poco della possibilità di finalmente completare una ferrovia di pianura da Chiasso a Basilea, priva di rampe, per meglio soddisfare la domanda del traffico merci. In Ticino comprensibilmente non vediamo l’ora di salire sul primo treno per raccontare quanto è durato il viaggio da Bellinzona a Lugano.

Dunque agli occhi dei confederati si rafforzerà la convinzione di aver finanziato una trasversale alpina al servizio delle esigenze del Canton Ticino. Dubito sulla loro disponibilità ad entrare nel merito di ulteriori opere a sud delle Alpi, come la circonvallazione di Bellinzona ed il completamento di AlpTransit a sud di Vezia. Forse è della stessa opinione anche la consigliera federale direttrice del Dipartimento competente. Dopo la sua dichiarazione risalente alla scorsa sessione primaverile sull’imminente inizio (ancora nel 2019) degli studi per i raccordi a sud, la Deputazione ha cercato conferme e tentato di ottenere rassicurazioni più circostanziate. Ma quanta fatica…

AlpTransit è diventato un concetto dinamico, sempre in costante trasformazione per rispondere adeguatamente alle esigenze di mobilità all’interno della Svizzera e continentali. Di certo arriverà nuovamente la rivendicazione dell’Hirzel; non tarderà nemmeno quella del raddoppio del Lötschberg. Il Ticino si trova così in una situazione difficile, poiché la concezione regionale dell’opera non consente di riconoscere l’importanza di un completamento a sud. Zurigo ha sempre sottovalutato la vicinanza di Milano. Questa affermazione non piacerà a tutti, ma è pura e semplice verità. Che fare? L’enorme lavoro svolto dal comitato “Pro Gottardo ferrovia d’Europa” che si batte per il completamento a sud di AlpTransit è una semina paziente, intelligente. Ma credo meriti maggior sostegno, proprio alla luce dell’analisi effettuata che ci pone in un angolo nel contesto delle aspettative e dei diritti da esercitare entro tempi ragionevoli. Dobbiamo allontanarci da una scomoda posizione di concorrenza con altre opere che compromette le nostre aspettative e la possibilità di condividerle con altri Cantoni. Forse sarebbe interessante raccogliere le frustrazioni e le delusioni di coloro che non hanno ottenuto quanto si aspettavano da AlpTransit. Discutere con i governi dei Cantoni che hanno visto il Ticino uscire “premiato” potrebbe diventare uno strumento di comunicazione interessante per vincere pregiudizi e stringere nuove alleanze. Ma a condizione che tutti ci credano, andando oltre la semplice dichiarazione di circostanza. E forse, dimenticando per un attimo, solo per un attimo, l’accordo quadro e la situazione del mercato del lavoro in Ticino.

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l’opinione

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Mobilità, serve un pressing forte S crivo delle miserie della mobilità in Ticino da anni e ogni volta la situazione mi sembra addirittura peggiorata. Importanti interventi strutturali alla rete viaria, maggior consapevolezza, voglia di una migliore qualità di vita si scontrano con le sciagurate scelte pianificatorie del passato e con l’esponenziale incremento del traffico pendolare. Il Mendrisiotto è stretto in una morsa tale da immobilizzarlo tre volte al giorno, l’A2 è inutilizzabile al mattino e alla sera da Chiasso a Lugano nord, il Piano di Magadino vive ingorghi quotidiani. Serve ormai a ben poco puntare il dito contro chi di lungimiranza davvero ne ha avuta poca, contro chi non ha capito che questa grande città Ticino andava pianificata a tavolino, con buonsenso e realismo. Ora stiamo così, ingolfati, e da questa matassa di auto ognuno vuole prepotentemente uscire. Allora quel che ci serve è inventiva, coraggio, supporto incondizionato alle Commissioni regionali dei trasporti sempre che le proposte però siano innovative almeno quanto lo sono quelle implementate oltre Gottardo.

Se n’è parlato negli scorsi giorni a Balerna nell’ambito di una serata promossa dalla locale sezione PLR e da GLRM: quel che i cittadini si attendono sono progetti concreti, realizzabili velocemente che consentano di riconquistare la qualità di vita perduta. Fondamentali sono l’entrata in vigore delle tanto attese linee di trasporto pubblico transfrontaliere, park & rail a ridosso delle frontiere, ma anche l’implementazione di zone incontro nei centri (anche in quelli cittadini), la promozione della mobilità

Il PLR al Clean-Up Day

Sinue Bernasconi

D

lenta, l’introduzione di incentivi per l’uso del trasporto collettivo e, perché no, anche di disincentivi per quello sistematicamente privato. Serve assolutamente un pressing forte e deciso affinché AlpTransit si concluda a sud di Lugano non nei tempi biblici pensati a Berna.

Katya Cometta presidente ALRA

i primo acchito il littering può sembrare un non-problema se paragonato alla crisi climatica o alla perdita di biodiversità. Ciononostante, anche il littering cagiona danni non indifferenti. La Confederazione stima ch’esso provochi costi annui per 200 milioni di franchi.

Inoltre, il danno d’immagine nuoce al turismo e alla qualità di vita dei residenti. A chi non è mai capitato di recarsi al lago o al fiume, trovare cocci di bottiglie e provare quell’irrefrenabile senso di fastidio tipicamente suscitato dall’imbecillità umana? Oltre al danno economico ed estetico il littering compromette anche la sicurezza. Pensiamo a un bimbo che mette in bocca un mozzicone di sigaretta o che si taglia con i cocci di una bottiglia lanciata per malsano divertimento contro un masso affiorante dalle acque.

Il littering rappresenta quindi un comportamento irresponsabile e irrispettoso, un problema di società che genera costi evitabili e mette a repentaglio sicurezza e qualità di vita di molte specie. Per sensibilizzare sulla problematica del littering, sabato 14 settembre il PLR ha ripulito alcuni siti particolarmente toccati dal fenomeno, come il Parco della Pace (Locarno), la passerella Gnosca-Claro, il Parco comunale Al Lago (Agno) e la foce del Laveggio (Capolago). Aderendo al Clean-Up-Day, il PLR ha dimostrato, una volta di più, di avere a cuore la qualità di vita della popolazione ticinese. Un grande grazie a tutte e tutti coloro che hanno dedicato qualche ora del proprio sabato a questo importante evento. L’8a edizione del Clean-Up-Day si terrà venerdì 11 e sabato 12 settembre 2020. Save the date!

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Opinione Liberale

l’evento

Le banche incontrano la politica Franco Citterio direttore ABT

Le elezioni federali sono sempre un momento importante della vita politica ticinese e nazionale. L’Associazione Bancaria Ticinese segue con particolare interesse questo appuntamento elettorale: molti dei temi più urgenti per la nostra piazza finanziaria sono infatti gestiti a Berna. Citiamo ad esempio l’annosa problematica dell’accesso al mercato italiano oppure la politica dei tassi di interesse negativi che sta causando non poche difficioltà agli istituti finanziari (e non solo). Per discutere e approfondire

Piazza finanziaria: l’impegno di Giovanni Merlini Mozione sui trust La mozione per l’introduzione dell’istituto giuridico del trust nell’ordinamento svizzero, corona gli sforzi che negli ultimi anni il consigliere nazionale Giovanni Merlini (con un postulato) e il collega Fabio Regazzi (con un’iniziativa parlamentare generica) hanno congiuntamente dedicato a questo scopo. Per la nostra piazza finanziaria si tratta così di eliminare un importante svantaggio competitivo rispetto ad altre piazze europee. Un segnale concreto a favore dell’intero settore.

laconferenza

punti di vista diversi su queste e altre questioni riguardanti la piazza, abbiamo organizzato un dibattito dove candidati di partiti attualmente rappresentati a Berna si confronteranno moderati dal giornalista Reto Ceschi.

L’appuntamento è mercoledì 2 ottobre alle 17.30 a Villa Negroni. Parteciperanno: Michele Moor (PPD), Roberta Pantani (Lega), Pierlugi Pasi (UDC), Karin Valenzano Rossi (PLR), Cristina Zanini Barzaghi (PS).

Con piacere vi invitiamo a questo evento che si concluderà con un rinfresco. La partecipazione è gratuita ma vi chiediamo gentilmente di iscrivervi tramite il sito www.abti.ch oppure scrivendo a info@abti.ch .

Mozione criptovalute Non passa giorno senza che la tecnologia blockchain faccia parlare di sé, nel bene e nel male. Proprio nell’ottica di prevenire potenziali rischi legati alle criptovalute, il Consiglio nazionale ha approvato – contro il parere del Consiglio federale – una mozione di Giovanni Merlini, che chiede strumenti adeguati alle nuove esigenze di sicurezza e trasparenza dettate dalla diffusione di questi strumenti finanziari. Nel concreto, Merlini ha chiesto l’adeguamento delle normative concernenti gli strumenti a disposizione delle autorità penali, amministrative e civili in ambito procedurale, affinché essi siano applicabili anche alle criptovalute e non soltanto alle cose, ai crediti, ai diritti e ai dati informatici.

castagnataSOLL: domenica 29 settembre La SOLL organizza domenica 29 settembre, come da lunga tradizione, la maccheronata-castagnata al Capannone delle feste di Pregassona. Inizio alle 12. Verranno serviti gratuitamente un antipasto, una gustosa maccheronata, accompagnata da un buon vino e da vermicelles con panna. A seguire la mitica castagnata con caldarroste preparate da Silvano! Ci saranno poi intrattenimenti per i bambini, una ricca lotteria e intrattenimento musicale. È anche l’occasione è per salutare i candidati SOLL alle Federali di ottobre. Vi aspettiamo numerosi. È gradita una conferma alla segretaria Tiziana (079/637.60.13 oppure tiziana.inderbitzin@icloud.com).

La Battaglini dibatte di Svizzera e UE Il sentiero delle relazioni tra la Svizzera e l’Unione europea attraversa un terreno delicato, forse quello più insidioso da diversi anni a questa parte. Nonostante i fari siano puntati soprattutto sulle vicissitudini dell’accordo quadro, la tela descritta dalla cornice riguarda ben altro ed evoca anche gli elementi costituivi del vivere civile svizzero, i tratti identitari più profondi del nostro modello democratico.

Per scoprire in che misura l’accordo istituzionale si inserisce nel contesto più vasto della relazione fra il nostro Paese e il suo partner più importante, e per tematizzare le sue radici ed implicazioni, il Circolo liberale di cultura Carlo Battaglini ha invitato due relatori d’eccezione: Roberto Balzaretti, segretario di Stato alla Direzione degli affari europei (DAE) nonché coordinatore di tutti i negoziati con l’UE, e Giovanni Merlini, consigliere nazionale e candidato agli Stati.

La conferenza “Svizzera e Unione europea, il vero quadro di un accordo” – moderata dalla giornalista Alessia Calderari – è in agenda martedì 1. ottobre, alle 18.30 all’Auditorium USI a Lugano. L’incontro è pubblico, segue un ricco buffet.

inbreve

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l’agenda

Carla Speziali, vicepresidente DLRT L’elegante cornice di Casa Cavalier Pellanda a Biasca ha ospitato l’assemblea delle Donne liberali radicali ticinesi. Nel corso dei lavori assembleari, ben diretti da Daniela Bernardini (consigliera comunale biaschese), interessanti e di spessore gli interventi delle candidate al Nazionale Natalia Ferrara, Michela Pfyffer e Karin Valenzano Rossi, seguite dal discorso di Giovanni Merlini in corsa per il Consiglio degli Stati.

Gradita ospite Roberta Cattaneo, direttrice regionale FFS Regione sud, la quale ha illustrato i progetti e le sfide che attendono il Ticino per il 2020.

La presidente Mari Luz Besomi ha poi annunciato l’entrata nell’Ufficio presidenziale di Carla Speziali (già sindaco di Locarno dal 2004 al 2015) quale vicepresidente che affiancherà Michela Pfyffer in carica dal 2018; completano l’UP Daniela Bionda, Enza Cappelletti De Rosa, Zaira Lazzari, Sonia Meier, Rosa Pellegatta e Carla Vanetti.

Venerdì 27 settembre

Lunedì 30 settembre

CANDIDATE DONNE PLR Evento “Il PLR verso Berna” ore 18.30 – Cantina Stoppa, Mendrisio

PLR-PPD LUGANO Dibattito “Governabilità quo vadis?” ore 18.30 – Palazzo congressi, Lugano

Sabato 28 settembre

Martedì 1. ottobre

GLR MENDRISIOTTO Direttorio – ore 15.00 La Filanda, Mendrisio

CIRCOLO BATTAGLINI Conferenza “Svizzera-UE” ore 18.30 – Auditorium USI, Lugano

PLR TICINESE Convention elettorale ore 18.00 – Sala Eventica, Castione

PLR GRAVESANO Conferenza sui microinquinanti ore 20.15 – Scuole medie, Gravesano

Domenica 29 settembre

Mercoledì 2 ottobre

GRUPPO RICREATIVO PLR Gita capanna Corno Gries (confermata) ore 8.30 – Caseificio, Airolo

PLR CADENAZZO, DISTRETTO BELLINZONA, GLRBV Aperitivo per Marco Bertoli ore 18.00 – Sala multiuso, Cadenazzo

PLR RIVIERA Festa d’autunno elettorale ore 11.00 – Campo sportivo, Cresciano SOLL Maccheronata-Castagnata – ore 12.00 Capannone delle feste, Pregassona

INCONTRO A TEATRO Ferrara intervista Merlini e Lombardi ore 20.00 – Teatro Sociale, Bellinzona

Giovedì 3 ottobre PLR CIRCOLO DI VEZIA Aperitivo per Alex Farinelli ore 18.30 – Sala Clay Regazzoni, Porza

PLR ASCONA Comizio elettorale ore 17.30 – Lido, Ascona

Agenda completa su www.plrt.ch.

INCONTRI LIBERALI Assemblea e conferenza – ore 18.30 Palazzo dei congressi (Sala E), Lugano

Opinione Liberale Responsabile politico Bixio Caprara

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Direttore editoriale Andrea Nava

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Redazione Massimo Schira Vania Castelli

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ElezioniFederali2019-Schede_CN_WRedU-23D:Schede2015

comesivota 20.8.2019 10:12

Staccare e votare una sola scheda 20 ottobre 2019

Elezione del Consiglio nazionale

Lista

PLR Partito liberale radicale ticinese

9 9.1

Congiunta con le liste n. 1 (PPD), n. 3 (GG Sottoceneri), n. 13 (GG Sopraceneri), n. 17 (Ticinesi nel mondo) e n. 22 (pvl)

Bertoli Marco 1963, Avvocato, Cadenazzo

9.2 9.3

Cattaneo Rocco Farinelli Alex

•

utilizzando la scheda prestampata senza modificarla.

- la lista PLR ottiene 8 voti; - ogni candidato PLR ottiene un voto (voti personali).

•

modificando la scheda prestampata “stralciando” uno o più candidati tracciando una riga sopra tutte le indicazioni del candidato.

- il candidato cancellato non otterrà nessun voto (voto personale); - il posto rimasto vuoto conterà comunque come voto per la lista PLR.

•

modificando la scheda prestampata “cumulando” uno o più candidati scrivendo una seconda volta il nome del candidato sopra la linea di un altro candidato precedentemente stralciato.

- il candidato PLR cumulato ottiene due voti personali; - i due voti vanno anche alla lista PLR.

Ferrara Natalia Pfyffer Michela 1972, Avvocato/Direttrice Clinica Sant’Anna, Agno

9.6

Spano Alessandro 1993, Giurista, Locarno

9.7

Steiger Stefano 1978, Avvocato, Ascona

9.8

9

Scegliere solo la scheda elettorale PLR numero 9 e votare

1982, Avvocato, Stabio

9.5

Vota lista PLR

1958, Imprenditore, Monteceneri

1981, Vicedirettore SSIC TI, Comano

9.4

Pagina 19

Valenzano Rossi Karin 1972, Avvocato e notaio, Lugano

Repubblica e Cantone Ticino

Per semplicità, nel testo viene utilizzata solo la forma maschile (il candidato).

Maggiori informazioni: www.facciamolo.ch.

Attenzione: perché la scheda sia valida è necessario che la stessa contenga al massimo il nome di otto candidati. Il nome del candidato non può figurare più di due volte. Le correzioni vanno eseguite a mano, con scrittura leggibile.

Merlini agli Stati Apporre una croce nella casella che affianca il nome dei candidati • Giovanni Merlini • Filippo Lombardi Attenzione: sulla scheda per il Consiglio degli Stati si possono esprimere al massimo 2 voti; per ogni candidato al massimo un voto.

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