Anno 28 /G.A.A. Camorino
8 marzo 2019 /
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Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese
Ticino, ideale per le start-up
02 / Stefano Rizzi / direttore Divisione economia Per consolidare il Ticino come un Cantone attrattivo per le start-up innovative, si punta su misure coordinate e un approccio lungimirante.
La capacità di innovare
05 / Emanuele Carpanzano / direttore DTI La chiave per affrontare il futuro è la capacità di innovare: da capire è come il Ticino potrà farlo con successo puntando sui suoi punti di forza.
Criminalità, una sfida globale
09 / Giovanni Merlini / consigliere nazionale PLR Il Consiglio federale si è mosso con proposte di modifica del Codice penale per un perseguimento più efficiente del crimine organizzato.
Editoriale / Alessandro Speziali / candidato al Consiglio di Stato
Cari giovani, non è un Paese facile Cari giovani, lo ammetto. Anche io, al Rabadan, ho pensato che «ai miei tempi non ci si comportava così». Ma poi… vi ho visto sorreggervi, divertirvi, amarvi. Certe etichette non ve le meritate, perché non è facile il vostro mondo. Ereditate un enorme debito, finanziario e ambientale. Soffocate nel traffico, figlio di una pianificazione di cui non ne potete nulla. Vi servono 5 stage prima di trovare un posto, a tempo determinato. Quando poi il lavoro ce l’avete e sognate un 4,5 locali, per farvi credito le banche chiedono 180mila franchi di reddito annuo. Nel frattempo i vostri genitori, dopo una vita di certezze, si preparano alla pensione – voi chissà a quale età e se la riceverete. Come liberali-radicali, siamo convinti che la risposta a questo quadro non sia attaccarsi alla bottiglia di amaro Montenegro. Oggi come ieri, secondo noi, la soluzione ai problemi dell’umanità è l’integrità della persona. Paradossalmente, il vantaggio della vostra generazione è sapere che nulla vi è dovuto. Questo vi darà la forza di abbattere ideologie e privilegi anacronistici, ridisegnando la politica nel segno della responsabilità – più che delle pretese. Mi fido di voi, e penso che farete del Ticino una bella terra, in cui salari minimi e contratti collettivi non siano l’unica barriera contro la barbarie. Una terra con un ospedale universitario all’altezza del CHUV di Losanna, una «Città dei mestieri» dove la manualità sia una scelta di serie A, o magari un «Politecnico dei videogames» dove dare vita a un’impresa che stia al Ticino come Apple sta a Cupertino.
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